Blasonario delle famiglie subalpine



Bi - Bu




Le schede sulle famiglie e le altre informazioni identificate con un * sono tratte dal volume
Onore Colore Identità,
in particolare dalle integrazioni curate da Gustavo Mola di Nomaglio e Roberto Sandri-Giachino. Rimando al libro per ogni ulteriore notizia.



Bianchetti
(da Cherasco, anche in Chivasso)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)

il ramo di Chivasso: consignori di Castagneto Po, S. Sebastiano

     
  D’azzurro, alla colomba d'argento, tenente nel becco un ramoscello d'olivo di verde, ferma sopra un libro di rosso
     
  D’azzurro, alla colomba d'argento, tenente nel becco un ramoscello d'olivo di verde, ferma sopra un libro chiuso, di rosso
[Manoscritto Defanti]
     
    motto: SOLA VIRTUS

Bianchetti
(nizzardi)
  consignori di Gorbio
     
  ARMA IGNOTA

Bianchi
(da Saluzzo)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla fascia, accompagnata in capo da una stella, il tutto d'oro
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]
     
    motto: POTIUS MORI QUAM FOEDARI

Bianchi
(da Savigliano)
  conti di Castagneto, Ussolo
     
  D’azzurro al leone, con la banda attraversante, il tutto d'oro
[A questa blasonatura, Manno aggiunge come alias tenente un giglio, con una stella ...]
     
  D’azzurro alla banda d'oro, con il leone dello stesso, attraversante, impugnante con la zampa sinistra un giglio (al naturale), con una stella d'argento in capo
[l'alias dato da Manno è sostanzialmente attestato in Araldica del Pennello, pag. 56; lo stemma inciso però presenta una barra anzichè una banda]
     
    motto: POTIUS MORI QUAM FOEDARI [Araldica del Pennello]

Bianchi
Bianchi d'Espinosa
(da Alessandria, a Napoli)
  (nobile famiglia decurionale di Alessandria)
     
  Fasciato di rosso e d'argento, di quattro pezzi


Bianchi
(da Basaluzzo)
  baroni (1837)
     
  ARMA IGNOTA

*Bianchi Michiel
(dalla Lomellina, in Venezia e Milano)
  conti
     
  Partito (alias: troncato) al 1° d’azzurro, alla fascia ondata d’argento, accompagnata in capo da tre gigli dello stesso, ordinati in fascia, in punta da una rosa d’argento (Bianchi); al 2° fasciato d’azzurro e d’argento di sei, le fasce d’azzurro cariche di 12 bisanti d’oro, 4, 4, 4, con la spezzatura di un bastone di rosso scorciato e posto in banda (Michiel)
[Spreti]
     
    (A titolo di informazione si riportano alcune armi della famiglia Michiel o Michieli)
     
  Di [...], a 21 bisanti (o tortelli) di [...], disposti in modo decrescente e separati da cinque filetti di [...], ordinati in altrettante fasce
[arma scolpita di Giovanni Michiel, cardinale, sesto prevosto commendatario di Oulx, Museo Civico di Torino]
     
  Fasciato d'azzurro e d'argento, a 21 bisanti d'oro, disposti 6, 5, 4, 3, 2, 1
[Di Crollalanza]
     
  Inquartato, al 1° d'azzurro, alla cometa d'oro ondeggiante in banda, al 2° fasciato d'azzurro e d'argento, al 3° fasciato d'azzurro e d'argento, le fasce d'azzurro cariche di dodici bisanti d'oro, 6, 4, 2, le fasce d'argento cariche di nove tortelli d'azzurro, 5, 3, 1, al 4° d'azzurro, a due leoni coronati, d'oro, affrontati
[Dizionario Araldico Valsusino]
     
  Inquartato, al 1° d'azzurro, alla cometa d'oro ondeggiante in banda, al 2° fasciato d'azzurro e d'argento, al 3° fasciato d'azzurro e d'argento, le fasce cariche di ventuno bisanti d'oro, disposti in piramide rovesciata, al 4° d'azzurro, a due leoni coronati, d'oro, affrontati
[Spreti]

Bianchi Mina
(da Milano, in Torino)
  nobili
     
  D'argento, alla torre di rosso, finestrata e aperta del campo, cimata da una banderuola bifida, d'azzurro, e accompagnata in capo da una stella (6), pure d'azzurro
[Spreti]

Bianchis
(olim Fisiotti)
(da Pinerolo)
  conti di Costagrande, Pomaretto, Talucco
     
  Troncato, d'azzurro a tre stelle d'oro mal ordinate, e d'argento alla donnola al naturale, passante

Bianco
(da Barge)
  conti di St. Jorioz
     
  Di rosso, all'aquila d'oro

Bianco
(da Mondovì)
  consignori di Magliano
     
  D’azzurro, alla banda d’oro, carica di tre crocette di rosso
     
motto: MALO MORI QUAM FOEDARI

Bianco
(da Torino)
  conti di S. Secondo; baroni di Barbania, St. Marcel e Avise; signori di Revigliasco e Celle
     
  Troncato, d'azzurro e d'oro, al leone dell'uno nell'altro tenente con la zampa destra un ramoscello di gelsomino, d'argento; con la fascia pure d'argento, in divisa e attraversante

     
1 motto: PURITATE ET FIDE

Bianco
Bianco Bolleris
(da Cuneo)
  signori di Demonte
     
  "Tre rose di rosso, con un cigno d'argento, con un leone leopardato"

Bianco
  consignori di Primeglio e Schierano
     
  ARMA IGNOTA

Bianco
(da Torino)
  (famiglia decurionale torinese, con memorie dal XVII secolo)
     
  D’argento, al castello di rosso, le due torri di nero, con uno stendardo d'azzurro sostenuto dalla merlatura, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]

Bianco
(da Dronero)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla fascia d'oro, rialzata, e una stella, dello stesso, in cuore

Bianco
(da Roasio)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla fascia d'oro, carica di tre crocette di rosso, accompagnata in capo da due uccelli d'argento affrontati, in atto di beccare "una cifera dello stesso", in punta da tre bande d'oro

Bianco
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, alla banda di rosso, accompagnata da sei gigli dello stesso, tre per parte
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: CLAUDENDA EST LINGUA

Bianco
(da Vialfré, in Cuceglio e Chivasso)
  baroni (1883)
     
  D’azzurro, alla croce d’argento, trifogliata, sostenente una colomba al naturale, la croce accompagnata in punta da un serpe, al naturale, rivoltato
     
    motto: IN SIMPLICITATE ET PRUDENTIA

Bianco
  consignori di Terruggia
     
  ARMA IGNOTA

Biancone
(da Bibiana)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’oro, al pellicano d’argento, (cucito), con la sua pietà di rosso, sostenuta da un monte di tre vette, di verde
     
    motto: FILIIS INTENTA NON MIHI

Biandrà
(da Pontestura, in Trino e Torino)
  conti di Reaglie; consignori di Balocco, Bastia, Buronzo, Candelo, Caresanablot, Casalvolone, Castellengo, Castelletto Cervo, Roasenda, Salussola, Treville

     
  D'azzurro, al leone accompagnato da cinque bisanti, 2, 2, 1, il tutto d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero

     
  D'oro, al leone di nero, linguato di rosso, accompagnato da quattro bisanti, del secondo, con il capo d'oro (cucito) carico di un'aquila coronata, di nero
[De Blanderate in Blasonario Casalese; di Ricaldone]


Biandrà Trecchi
(da Pontestura, in Trino, Torino e Milano)
  marchesi (rinn. 1959); conti di Reaglie
     
  Inquartato, al 1° e 4° di rosso, all'aquila d'argento, coronata d'oro, attraversata da tre fasce d'azzurro, al 2° d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 3° interzato in fascia, a) d'oro all'aquila di nero, b) d'azzurro, al leone illeopardito d'oro, tenente con la branca destra un albero di verde, c) di rosso, a tre sbarre d'argento; sul tutto di Biandrà
     
  (i Trecchi di Cremona)
Di rosso, all'aquila d'azzurro, fasciata di due pezzi in divisa, d'argento
[de Trechis in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]
     
  Di rosso, all'aquila d'argento, coronata d'oro, attraversata da tre fasce d'azzurro
[Spreti]
     
  Di rosso, all'aquila bicipite di nero, cucita
[Spreti]

Biandrate (di)
(de Blandrate, San Giorgio)
(da Biandrate)
  (famiglia comitale di origine Anscarica, olim conti di Pombia)

marchesi di Bagnasco (1723), Balzola (1609), Bossolasco (1471), Farigliano (1616), Foglizzo (1616), Garessio (1616), Rivarolo (1613), S. Marzano (1616), Strevi (1771), Volpiano (1604); conti di Alice Belcolle, Balangero, Biandrate, del Canavese, Chieri, Ivrea, Maranzana, Masino, Moriondo, Ormea, Pombia, Porcile, Roddi, S. Giorgio, Valperga, Vesime; baroni di Châtellargent, S. Marzanotto; signori di Albano, Andezeno, Arborio, Balocco e Bastia, Boca, Borgomanero, Bozzole, Briga, Buttigliera, Caluso, Canale, Candelo e Benna, Caramagna, Casanova Elvo, Castagnito, Castano Primo, Castelletto Ticino, Castellengo, Castelrocchiero, Castino, Cavagliano, Cavaglio, Cerano, Cessole, Collobiano, Corio, Corsione, Cossato, Fisrengo, Fontanile, Intra, Invorio Inferione e Superiore, Mathi, Mongrando, Montalenghe, Monteu Roero, Montiggio, Mosezzo, Mottalciata, Murialdo, Orio, Ossola Inferiore e Superiore, Pallanza, Pogno, Poirino, Quinto, Roasenda, Salussola, S. Giorgio Scarampi, S. Stefano Roero, Sciolze, Serralunga, Serravalle Sesia, Settimo Torinese, Soglio, Stoerda, Ternavasio, Terzo, Ticinetto, Tonengo, Val Sesia, Valle Anzasca, Vernone, Vestignè, Villanova d'Asti; consignori di Banna, Bosia, Castelnuovo, Cereseto, Ceresole, Corveglia, Cuccaro, Dusino, Lanzo, Mombasiglio, Monesiglio, Monteu da Po, Niella, Ottiglio, Ozegna, Piazzo, Piea, Riva, Roascio, Treville

     
  Di rosso, al cavaliere d'argento, con la spada sguainata
[L'arma di Giovanni Francesco Biandrate di San Giorgio, 1578-1579, è presente nell'Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 465]
     
Biandrate Ceva
Biandrate di Saluzzo

 
     
  Inquartato di Biandrate e di Ceva
[Consegnamento 1687]
     
  Per i Biandrate del ramo del Vallese, staccatisi dal ramo principale prima dell'entrata nel feudo di San Giorgio, è ricordata un'arma con due leoni rampanti

Per i Biandrate conti di Balzola, il Dizionario Geografico Storico del Casalis (vol. III, pag. 709) riporta che adottarono l'arma gentilizia diversa da quella degli altri, cioè un lione in vece dell'armato cavaliere.

     
Biandrate Aldobrandino
 
     
  Inquartato, al 1º e 4º di rosso, al cavaliere d'argento, con la spada sguainata, al 2º e 3º d'azzurro, alla banda contromerlata, accostata da sei stelle di sei raggi, tre per parte, il tutto d'oro
[Consegnamento 1687 di Guido Francesco: inquartato d'Aldobrandino e di Biandrate]
     
  (successivamente)
Inquartato, al 1º di Biandrate, al 2° di Aldobrandino, al 3° di Valperga, al 4° di Roncas

     
4 motto: NON PER FORZA
SOLA SALUS (Biandrate Aldobrandino)

Biasetti
(da Vigliano Biellese, in Biella)
  (antica famiglia decurionale di Biella)
     
  Di rosso, alla zampa di leone, d'oro, movente dal lembo sinistro dello scudo, impugnante una spada d'argento, posta in palo, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle (6), d'oro, poste in fascia


Bicchieri
(da Vercelli)
  signori di Burolo, Viverone; consignori di Alice Castello, Azeglio, Casalvolone, Ceretto, Tronzano, Valdengo
     
  D’argento, alla fascia di rosso, accompagnata da tre bicchieri di vetro, al naturale, i primi due sostenuti dalla pezza, il terzo in punta
[de Bizeriis, Stemmario Trivulziano]
     
  D’argento, alla fascia accompagnata da tre bicchieri, il tutto di rosso

     
  D’argento, alla fascia accompagnata da tre pezzi di vaio, il tutto di rosso


Bich
(da Valtournanche, in Aosta, Torino e poi Parigi)
  baroni (1841)
     
  Inquartato, al 1° e 4° d’azzurro, al covone d’oro, con il capo d’argento carico a destra di una testa di cane recisa, a sinistra di una torre fondata sulla partizione, il tutto al naturale, al 2° e 3° di rosso, a tre monti d’argento, sormontati da tre gigli d’oro

Bichi
(Bighi)
(da Belvedere Langhe)
(famiglia con memorie dal XVI secolo)

baroni (1830)

     
  D’azzurro, alla testa di leone d’oro, strappata, con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero

Bicuti
  (antica famiglia consolare acquese)
     
  Scaccato d'oro e di nero, di quattro fila, con il capo d'oro carico di un'aquila coronata, di nero
[Armista acquese]

Biddo
(Bido, Bidi)
(da Bianzè, a Mantova)
  conti di Castelletto Merli
     
  ARMA IGNOTA

Bidò
(di Chieri)
 
     
  "Campo mezo gialdo e mezo verde con due stelle verdi nel campo gialdo, con una barra gialda al sbeaco del campo verde"
[Consegnamento 1580 non riportato da Manno]
     
    motto: NON DORMIT QUI CUSTODIT

Biga
(da Savigliano)
  conti di S. Maria; signori di Priola; consignori di Castelletto Uzzone
     
  Fasciato d'argento e di nero, con la banda di rosso attraversante
[Consegnamento 1613]
     
  D'argento, a tre fasce di nero, con la banda di rosso attraversante
[Manno]
     
motto: PAVIT PATIENTIA PALMAM

Biglia
(da Milano)
  signori di Trecate e Sozzago
     
  D’oro, a tre bande d’azzurro, accompagnate in capo da una lettera B, del secondo
[de Billis / Billiis in Stemmario Trivulziano e Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]
     
  Inquartato, al 1° e 4° controinquartato, d'oro all'aquila coronata, di nero, e bandato d’oro e d’azzurro, il tutto sotto un capo d’azzurro carico di due bastoni d’oro, noderosi, decussati, al 2° e 3° di Visconti

Bigliani
(da Nizza Monferrato, Casale, Chieri)
  conti di Cantoira, Rocchetta Palafea; signori di Cassinasco, Cavatore, Terzo; consignori di Santena
     
  D'argento, a sei stelle di rosso, 3, 2, 1, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, sostenuto d'azzurro, questa fascia carica di tre stelle d'argento, ordinate in fascia
[si veda anche la scheda seguente]

Bigliani
(da Casorzo, in Casale)
  conti di Castelgrana; signori di Mottagrana
     
  Troncato da una fascia di rosso, carica di tre stelle d'argento, al 1° d'oro, all'aquila di nero, coronata del campo, al 2° d'argento, a sei stelle di rosso, 3, 2, 1
[di Ricaldone riporta l'arma a fianco per i Bigliani in Casorzo e Casale, dicendoli però conti di Cantoira. Manno indica che si tratta di due casate differenti]

Biglioni
(Biglione, Bilione)
(da Mondovì, nell'Astigiano e Monferrato)
  conti di Aramengo, Buttigliera, Terranova, Viarigi; signori di Rocca de' Baldi; consignori di Castelnuovo, Contes, Conzano
     
  D'oro, al tronco di verde noderoso, posto in banda

     
  (linea di Viarigi)
D’oro, alla banda di verde

     
    motto: LOYAUTÈ PASSE TOUT

Bigliori
(Bigliatori)
  vedi Luserna

Bignelato
 
     
  "Campo gialdo con una palma ed una bigna"
[Consegnamento 1580 non riportato da Manno]

Bignone
di Caravaggio
(da Caravaggio in Casale)
  consignori di Cuccaro
     
  ARMA IGNOTA

Bigurra
(da Tortona, poi in Sale)
  signori di Brignano Curone
     
  Scaccato d'oro e d'azzurro, alla banda di rosso, carica di tre gigli d'oro
[Berruti, Tortona insigne; De Ferrari]


*Bigurra
(da Sale Tortonese)
  nobili
     
  Scaccato d'oro e d'azzurro, alla banda di rossom carica di tre gigli d'oro

Binelli
(di Asti)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  Bandato d’oro e di nero, con il capo d’azzurro, carico d’una stella (8) d’oro, accostata da due colombe d’argento, affrontate
     
    motto: EX PURO CORDE

Binelli
(di Casale)
  (antica famiglia gentilizia di Casale, con memorie dal XII secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Binelli
(da Vercelli?)
 
     
  Di rosso, a due gemelli di carnagione, fasciati d'argento e voltati di fronte
[Coda, Armoriale Bulgaro del XVII secolo]
     
motto: IN DOMINO CONFIDO

Biolato
(Piolato, Beolato, Piolatto)
(da Virle, Carmagnola, Livorno Vercellese e Carignano, in Torino)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  D'azzurro, a tre donnole d'oro
[Manno; Fiori di Blasoneria, per quelli di Torino]
     
  D'oro, alla fascia di rosso, accompagnata da tre donnole (al naturale?), 2, 1
[Fiori di Blasoneria, per quelli di Livorno]
     
  (alias)
Troncato, (d'argento) alla fascia d'azzurro, al 1° a due ricci, al naturale, accompagnati in capo da un cuore, di rosso, al 2° al riccio al naturale
[Dizionario Araldico Valsusino]
     
  (alias)
D'azzurro, a tre uccelli d'argento, male ordinati
[Dizionario Araldico Valsusino]
     
  (alias)
Troncato d'argento, alla fascia d'azzurro, al 1° a due uccelli d'azzurro, al 2° a un uccello, pure d'azzurro
[Dizionario Araldico Valsusino]
     
    motto: NOSTRA TUENDO

Biolino
(da Torino?)
 
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, rostrata e armata di rosso, al 2° d'argento, vestito di rosso, con la banda d'azzurro, accompagnata da sei stelle dello stesso
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: SEMPER PRODESSE IUVAT

Biolley
(da Issime, ad Aosta)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  Troncato d’oro e di rosso, allo scaglione accompagnato da tre stelle, il tutto dell’uno nell’altro

Biorchio
(Biorgio)
(di Alessandria)
  (famiglia decurionale alessandrina)
     
  ARMA IGNOTA

Birago
Birago Alfieri
(dalla Lombardia, in Piemonte e Francia)
  marchesi di Borgomanero (con Cureggio, Maggiate Inferiore e Superiore, Marzalesco, 1737), Candia e Carrone (1680), Dronero (1737); conti di Borgaro, Limone, Roaschia, Vische, Viù; baroni di Ottobiano; signori di Altessano, Andrate, Castellar de' Giorgi, Chiomonte, Frascarolo, La Cassa, Orio, Roccavione, S. Giorgio; consignori di Cavoretto, Giaveno, Leynì, Santena, Valle di Chy (con Alice Superiore, Gauna, Issiglio, Lugnacco, Pecco, Rueglio, Vico e Vistrorio), Villarboit
     
  D'argento, a tre fasce di rosso doppiomerlate, ciascuna carica di cinque trifogli d'oro
(talora le fasce sono rappresentate come controdoppiomerlate)
     
  Fasciato, doppiomerlato, di rosso e d'argento
[Stemmario Trivulziano]
     
  (le linee lombarde e anche i rami piemontesi di Vische e Borgaro)
Inquartato, al 1° d’argento, a tre anelli di rosso, male ordinati, intrecciati, ciascuno con pietre incastonate e legati, nel contorno, più volte con fili di nero, al 2° d’argento, alla siepe di verde, di arbusti intrecciati e fioriti, nutriti sopra un ristretto di terreno, al naturale, il tutto posto in bande, al 3° fasciato innestato d’argento e d'azzurro, al 4° di porpora, a tre anelli, male ordinati e intrecciati, ciascuno con un anellino infilzato, dagli angoli di intersezione esterni e interni sei punte moventi all’infuori (le tre esterne male ordinate), il tutto d’oro, innestato in punta d’oro, alla rotella di rosso, fiammeggiante di sette pezzi; sul tutto di Birago
[In Spreti l'arma ha l'innestato al 4° quarto e non al tutto]
     
  (le linee francesi, a cui appartiene la linea dei signori di Chiomonte, fecero anche uso dello stemma con i gigli)
D'argento, a tre fasce di rosso doppiomerlate, ciascuna carica di cinque gigli d'oro
     
  (Birago-Sanmartino, marchesi di Candia)
Inquartato di Birago e Sanmartino

     
2 motto: CONCUSSUS SURGO
DEPRIMIT ELATOS LEVAT ALEXANDRIA STRATOS
FULGET ADVERSIS AGITATA VIRTUS SINE MACULA

Biscaglia
  consignori di Dogliani
     
  Di rosso, al leone d'oro tenente un ramo di verde, fiorito di rosso

Biscaretti
(Biscardetti)
(da Chieri)
  conti di Ruffia; signori di Cervere; consignori di Castelguelfo, Chieri
     
  Troncato d'azzurro e d'oro, a sei piante di cardo dell'uno nell'altro, le superiori ordinate in fascia
     
  Troncato d'azzurro e d'oro, a sei piante di cardo dell'uno nell'altro, le superiori ordinate in fascia, con la bordura di rosso
[alias in Spreti]
     
motto: NON SINE VIRTUTE

Bistorti
(Bistorto)
(da Torino, in Rivoli)
  conti di Borgoratto
     
  D'azzurro, a due scaglioni d'argento, ondati, accompagnati da tre stelle d'oro
     
motto: NEC CONTORTA DESIT

Blacas
(Blacasio)
(del Nizzardo)
  consignori di Castelnuovo, Eza, Merindol, Sauze
     
  D'argento, alla cometa di rosso posta in palo

     
    motto: VAILLANCE DE BLACAS

Blanc
(da Chambery, in Roma)
  baroni (1873)
     
  D'azzurro, all’aquila di nero, sorante, rostrata e membrata d'oro, movente dalla campagna d’argento e fissante una stella dello stesso, posta nel cantone destro del capo
[In Blasonario Famiglie Piemontesi, aquila rostrata e membrata di rosso. In Spreti l'aquila è tutta nera]
     
    motto: SAVOYE EST MA VOYE

Blanc
(Blanc du Collet)
  consignori di La Penne
     
  ARMA IGNOTA


Blanc
(del Delfinato, anche in alta Valsusa)
 
     
  D'oro, allo scaglione d'azzurro, accompagnato in capo da due rose di rosso, in punta da una crocetta dello stesso, con il capo di rosso, carico di tre conchiglie d'argento
[Dizionario Araldico Valsusino, per Bartolomeo, ricevitore dei redditi del re di Francia]
     
    Nell'Armorial du Dauphiné di Gustave de Rivoire de La Bâtie, non trovo notizie di questa famiglia. Sono però citate tre famiglie omonime, alla seconda delle quali appartiene Pierre, ricevitore dei redditi del re di Francia in Delfinato. Per informazione se ne riportano gli stemmi.
     
  Blanc de Blanville, signori di Alivet
Inquartato in decusse, d'argento e d'azzurro
     
    motto: SINE MACULA
     
  Blanc, signori di Mions
Di rosso, al cigno d'argento, con il capo inquartato in decusse, d'argento e d'azzurro, carico in cuore di un crescente d'oro
     
  Blanc (le), signori di Percy
D'azzurro, seminato di ferri di lancia, d'oro

Blancardi
(da Sospello, in Torino)
  conti di Briga, Cigala; baroni di Ternavasio, Turbia; signori di Peglia; consignori di Briga, Solbrito
     
  Troncato, d'argento al leone di nero, e d'oro a tre cardi di verde, uno accanto all'altro

     
motto: ET ROBUR ET PIETAS

Blanchetti
Blanchetti Revelli
(da Ceresole Reale, in Cuorgné e Torino)
  nobili (1847, interinazione patenti 1658)
     
  D’azzurro, alla fascia di tre losanghe e due mezze, d’argento

Blanchi
(da Dronero)
  conti di Roascio; consignori di Ceva
     
  Troncato, d'azzurro alla stella d'argento, e d'oro all'ermellino al naturale, passante

     
motto: POTIUS MORI QUAM FOEDARI

Blanchi
(Blanqui)
(del Nizzardo)
  signori di Ayglun
     
  D’azzurro, alla banda d'oro sostenente una colomba d'argento

     
motto: IN CANDORE VIRTUS PURA

Blanchi
(Bianco)
(da Peglia)
 
     
  Di verde, alla banda d'argento
     
motto: IN CANDORE VIRTUS PURA

Blanciardi
(Blanchiardi)
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo
     
  D’argento, al cardo di verde, sostenente un cardellino, al naturale

Blavet
(da Nizza)
  conti di Pietrafuoco; consignori di Briga
     
  D'argento, a tre losanghe di rosso


*Blavet
(da Nizza Marittima, in Torino e Roma)
  nobili con il predicato di Briga
     
  D'argento, a tre losanghe di rosso, 2, 1

Blengini
(Blangini)
(da Mondovì, anche a Nizza)
  consignori di Torricella e del marchesato di Ceva
     
  D'azzurro, alla fascia d'argento sormontata da una stella d'oro

     
  (il ramo nizzardo)
Troncato d'azzurro e d'oro, alla fascia di rosso passante sul tutto, sostenuta di nero, l'azzurro caricato da una stella d'oro
[De Orestis e Rabino]
     
motto: NIL NISI QUOD LICEAT

Blesi
(di Acqui)
  Manno e di Ricaldone distinguono due linee, quella consolare di Acqui e quella dei conti di Castelrocchero, l'Armista Acquese presenta una scheda unica

(antichissima famiglia consolare acquese)

     
  D’argento, al bastone di verde, noderoso, posto in banda
[Manno e Armista Acquese]

     
  (alias)
D’oro, al bastone di verde, noderoso, posto in sbarra
[Armista Acquese]
     
  D’oro, alla banda doppiomerlata, di nero
[di Ricaldone per la famiglia consolare]
     
    motto: NOBILITAS VIGET ET ANTIQUITAS

Blesi
già Seghini
(di Acqui)
  (in predicato) conti di Castelrocchero (1833)
     
  D’argento, al bastone di verde, noderoso, posto in banda
[di Ricaldone e Armista Acquese. Manno non specifica l'arma]


Blonay (de)   (vedi Blasonario Transalpino)

baroni di Avise

     
  Di nero, al leone d'oro, armato e linguato di rosso

     
  Di nero, seminato di crocette trifogliate, dal piede acuminato, d'argento, al leone d'oro, armato e linguato di rosso, attraversante

Nel suo Armorial du Duché de Savoie, ora non più in linea, Fabrice Mioche-Revillard indicava
Di nero, seminato di crocette d'argento, al leone d'oro attraversante
     
  Di nero, seminato di crocette d'oro, al leone del secondo, attraversante
[Fiori di Blasoneria]
     
  (linea di Saint Paul)
Di nero, al leone d'oro, armato e linguato di rosso, addestrato da una rotella di sperone del secondo

     
  Di nero, al leone d'oro, armato e linguato di rosso, accompagnato in capo da due gigli del secondo
[Baud, per il ramo di Evian]
     
1 motti: PRO ARIS ET FOCIS
PUR COMME L'OR, PROMPT COMME ECLAIR (alias COMME L'AIGLE)
TOUTES SERVIR, TOUTES HONORER, POUR L'AMOUR D'UNE

Bo
(di Lanzo)
  consignori di Cocconato
     
  D'oro, al bue di rosso, passante sulla campagna, di verde, accompagnato in capo da una stella (6), d'azzurro
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]
     
  D'oro, al bue di rosso, rampante sulla campagna, di verde, accompagnato in capo da una stella, d'azzurro
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: LABOR AD ASTRA [Consegnamento 1687]

Boardi Bevilacqua
(da Giaveno)
  consignori di Giaveno

[vedi anche Bevilacqua di Giaveno]

     
  ARMA IGNOTA

Boarelli
(da Verzuolo)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  Inquartato, al 1° e 4° di rosso, al bue d’oro, al 2° e 3° d’oro, alla sbarra di rosso
[Nel Consegnamento 1614 il 2° e 3° punto hanno una banda]
     
    motto: MANDATIS PARATUS

Boarino
(da Bra)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato cuneato, di quattro pezzi d’argento, su tre e due mezzi d’azzurro, a tre boarine (cutrettole), (al naturale), due nel 1°, una nel 2°
     
    motto: IN TREPIDITATE SECURITAS

Boasso
(da Torino)
  consignori di Cocconato (Manno indica "dei conti di Cocconato")
     
  Troncato, d'oro all'aquila coronata di nero, e di rosso al bue d'argento
[in Mathis, Storia delle famiglie di Bra, il troncato diventa un capo]
     
motto: COELOQUE SOLOQUE

Boatteri
(Boateri, Buateri)
(da Savigliano, in Asti)
  consignori di Montaldo Roero
     
  Di rosso, alla fascia d'oro

Bobba
(da Lu)
  marchesi di Bianzè (1633), Graglia, Pollone e Sordevolo (1619); conti di Bussoleno; signori di Calliano, Camaga, Carema, Castelgrana, Castelletto Scazzoso, Castruzzone, Cavallerleone, Cuccaro, Grana, Lu, Montalto, Morano, Olivola, Ottiglio, Peglia, Rivalta, Rosignano, San Genuario, Terruggia, Ticinetto
  Troncato di rosso e d’argento, a due teste di bove in maestà, dell’uno nell’altro

     
  (attestato anche)
Troncato di rosso e d’argento, al rincontro di bue, dell’uno nell’altro

     
  (linea marchionale)
D’argento, inquartato da due filetti di nero, al 1° e 4° all’aquila di nero, al 2° e 3° al leone, tenente una croce, il tutto di rosso, e sul tutto troncato di rosso e d’argento, al rincontro di bue, dell’uno nell’altro

     
  (Arma del senator di Bobba, Casale, segnalata da di Ricaldone)
     
2 motto: LABORE ET VIGILANTIA

Boca
(da Ghemme)
  signori di Villaregia, Salussola
     
  Troncato, al 1° d’azzurro al cammello sdraiato, d’oro, al 2° d’argento all’albero, con i rami decussati e ridecussati, nutrito sulla pianura erbosa, il tutto al naturale
     
motto: SUSTINE ET ABSTINE

Bocali
(Buocali, Boccali)
(dalla Grecia, a Venezia e in Monferrato)
  signori di Castelnuovo Belbo
     
  Di [...], a due leoni coronati di [...], affrontati, tenenti con la zampa anteriore destra una spada di [...], alta in palo
[arma di Manolio Boccali: segnalazione di bardo del Forum IAGI, da Le Imprese Illustri di Girolamo Ruscelli, libro II, Venezia, 1584, pag. 455]
     
    motto:

Bocca
  consignori di Celle Monferrato
     
  ARMA IGNOTA
[Manno]
     
  D'azzurro, alla fascia d'oro, carica di due bocche umane al naturale, accompagnate da due stelle del campo ai lati delle bocche; la fascia accompagnata da due stelle d'oro, una in capo e l'altra in punta
[di Ricaldone]

Bocca
(Bocha)
(da Fossano)
  (famigla con memorie dal XVII secolo)
     
  ARMA IGNOTA
[Il Consegnamento 1614 è andato perduto]

Bocca
(di Cherasco)
 
     
  D'oro, a tre monti di verde, sostenenti due leoni affrontati, di rosso
[Manoscritto Defanti]

Bocca
(da Cavallermaggiore)
  (famigla con memorie dal XVII secolo)
     
  ARMA IGNOTA
[Il Consegnamento 1687 è andato perduto]

Bocca
(da Dogliani)
  (famigla con memorie dal XVII secolo)
     
  ARMA IGNOTA
[Il Consegnamento 1687 è andato perduto]

*Bocca
(da Torino)
  conti
     
  Di rosso, al mascherone lunare d’argento, posto su di un capitello dello stesso
     
    motto: IN ORE VERITAS

Boccabianca
(da Cuneo)
  (antica famiglia decurionale de platea di Cuneo, presente nell'elenco del 1535)
     
  Di rosso, alla banda scaccata di due file, d'oro e d’azzurro
     
motto: UNA VOX ET BONA FAMA
BONA VOX ET BONA FAMA

Boccaccio
(di Acqui)
  (antica famiglia signorile, con memorie dal XV secolo: possedeva beni feudali a Morsasco, Trisobbio e Visone)
     
  ARMA IGNOTA

Boccard
(da Friburgo, in Thonon e Torino)
  baroni (1823)
     
  Inquartato, al 1° e 4° di nero, al leone coronato, d'oro, linguato di rosso, con la coda biforcata, al 2° e 3° d'azzurro, a tre rombi, d'oro
     
  (arma antica)
D'azzurro, a tre rombi, d'oro
[A. Mandrot, Armorial historique du Canton de Fribourg; J. B. Galiffe, Armorial historique genevois]
     
  (arma del 1640)
Inquartato, al 1° e 4° di nero, al leone coronato, d'oro, linguato di rosso, con la coda biforcata, quello del 1° quarto rivoltato (per cortesia), al 2° e 3° d'azzurro, a tre rombi, d'oro
[segnalazione di Michelangelo Ferrero, da Archives Héraldiques Suisses, 1921]
     
  (alias)
Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, a tre rombi, d'oro, al 2° e 3° di nero, al leone d'argento, linguato di rosso, con la coda biforcata, quello del 3° quarto rivoltato (per cortesia)
[segnalazione di Michelangelo Ferrero, da Siebmacher, Wappenbuch, édition 1734]

Boccardo
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, a tre torri d'argento, 2, 1, accompagnate in punta da una testa di leone, d'oro
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: VIRTUTE ET VI

Bocchiardo
(Bocchiardi, Bochiardo)
(da Villafranca Piemonte, anche in Barge e Pinerolo)
  conti della Valle di S. Martino; signori di Marcheruto
     
  Troncato d’oro, al lupo cerviero corrente, al naturale e di nero
     
  (alias per il ramo di Pinerolo)
Rombeggiato di rosso e d'argento, con il capo d’oro, sostenuto di nero, carico di un lupo cerviero corrente, al naturale

Bocconelli
(da Mondovì)
 
     
  Palato di rosso e d'oro, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro, male ordinate
[Raccolta di Armi Gentilizie di Mondovì]

Boccuti
(già Del Massaro)
(oriundi napoletani, in Vercelli)
  (con)signori di Vintebbio
     
  Di rosso, a due leoni d’oro, affrontati, tenenti una testa umana, di carnagione, di fronte, accompagnati da un sole d’oro, orizzontale destro
[Manno]
     
  D'azzurro, a due leoni d’oro, affrontati, tenenti una testa umana, di carnagione, di profilo verso destra, accompagnati da raggi di sole d’oro, uscenti dal cantone superiore destro, e da una montagna d'argento di tre punte, caricata di tre gigli d'azzurro, nella punta, sul tutto una fascia d'argento
[Coda, Armoriale Bulgaro del XVII secolo]

Boche
(Bochio)
(del Nizzardo)
 
     
  Di rosso, a tre vele gonfie, attaccate al loro pennone, il tutto d'argento
[De Orestis e Rabino]
     
    motto: A MAS FORTUNA MAS VELAS [Rabino]

*Bodo
(da Pertengo, in Torino)
  nobili; conti di Albaretto e Lottulo
     
  D’argento, al decusse di rosso, con il capo cucito, d’oro, carico del globo imperiale (mondo) d’azzurro, cerchiato, centrato e sormontato dalla croce patente d’argento
    motto: EN ESPERANCE

Boeri
(da Costigliole Saluzzo)
  conti di Mombarcaro
     
  Inquartato, al 1º e 4º d'oro, a tre teste di bue di rosso, al 2º e 3º di rosso, a tre colonne d'argento


Boeri
(da Breglio)
  signori di Puget Rostan
     
  D'argento, al bue di rosso
[Manno, De Orestis, Rabino]
     
  Troncato, al 1° di rosso, al castello di tre torri d'argento, sormontate da tre stelle d'oro, al 2° di verde, alla banda d'oro, accompagnata in punta da un bue d'argento
[segnalazione di Charles Botton e Armorial du Comté de Nice, di Pierre Garino]
     
  D'oro, al bue di rosso, passante su un monte di verde
[Rabino, citando L'armorial Général de Provence de 1696]

Boeri
(Boveri)
(da Mombaruzzo, in Casale)
  consignori di Celle, Terruggia
     
  ARMA IGNOTA

Boetti
(di Asti)
  conti di Cunico e Castagnole Lanze
     
  D'azzurro, al bue d'oro, con tre stelle d'oro in capo, disposte in fascia
[segnalazione di Gianluigi Bera, da un trattato seicentesco relativo a questa famiglia conservato all'Archivio di Stato di Torino]
     
  D'oro, al bue di rosso, pascente sulla natura erbosa, al naturale
[Manno, da Fiori di Blasoneria]
     
  D'oro, al bue di rosso, sormontato da tre stelle d'azzurro, 2, 1
[di Ricaldone]
motto: LABORE ET VIGILANTIA

Boetti
(da Rivarolo)
  conti di S. Sebastiano; consignori di Cocconato
     
  D'argento, al bue di rosso, con il capo d'azzurro carico di tre stelle d'oro, male ordinate
     
  Troncato d'azzurro e di verde, con la fascia di rosso, cucita, al 1° a tre stelle d'oro, male ordinate, al 2° al bue d'argento
     
motto: EX LABORE QUIES

Boetti
(Boetto, Boetti Balbo)
(da Chieri)
  consignori di Casellette
     
  ARMA IGNOTA

Boetti
(da Fossano)
  signori di Borghetto con Montegrosso e Pornasio (Imperia), Castelletto Ussone con Saleggio
     
  D'azzurro, al bue, accompagnato da tre stelle, il tutto d'oro
     
motto: VIRTUTE ET OPERE

Boetti
(da Caramagna)
  consignori di Cavallerleone
     
  D’oro, al bue di rosso, con il capo d’azzurro carico di tre stelle d’oro

Boetti
(da Sospello, poi in Provenza)
  consignori di Castelnuovo, Contes
     
  D’argento, al bue di rosso
     
  D’argento, al bue di rosso, con il sole d'oro nel punto destro del capo
[alias dato da Rabino]

*Boetti
(da Torino)
  nobili
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, alla stella d'oro, al 2° d'oro, al toro furioso (alias: bue passante) , di rosso
     
  D'oro, al bue passante, di rosso, con il capo d'azzurro pieno

Boetti
(da Villanova Mondovì, in Savigliano e Torino)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)

conti (1792)

     
  D'azzurro, al bue passante, accompagnato in capo da tre stelle in fascia, il tutto d'oro
     
  D'azzurro, al bue ritto, accompagnato da tre stelle, una in capo, una a destra e una in punta, il tutto d'oro
[alias in Manno]
     
  D'oro, al bue passante, accompagnato da tre stelle, due in capo e una in punta, il tutto di rosso
[Spreti e Blasonario Famiglie Piemontesi]

*Boetti
  nobili
     
  D'azzurro, al bue passante, accompagnato da tre stelle, due in capo, una in punta, il tutto d'oro

*Boetti Villanis Audifreddi
(da Asti, in Torino e Milano)
  nobili; conti (1968); consignori di Cavallerleone (1968)
     
  D'oro, al bue di rosso, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro, male ordinate
    motto; RECTE FACIENDO NEMINEM TIMEO

Boetto
(da Cuneo)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'oro, al bue di rosso, sormontato da una stella, pure di rosso
[Consegnamento 1580 non riportato da Manno]
     
    motto: SOLI GLORIA DEO

Boetto
(da Cuneo)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, al bue d'oro, sormontato da tre stelle pure d'oro, male ordinate, la superiore posta in mezzo a due rami di palma (d'oro?)
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]
     
    motto: EN MEGLIORANT

Boffa
(da Piazzo, poi in Castagnole)
  consignori di Candia con Castiglione e Carrone
     
  ARMA IGNOTA

Bogetti
(Boggetti)
(da Cherasco)
  signori di Lachelle
     
  D'oro, a tre teste di leopardo di rosso, fibbiate d'argento
[Consegnamento 1613 e manoscritto Defanti]
     
    motto: SOLA FIDES

Bogetti
(da Cherasco)
  (antica famiglia detta "Bogetttini" per distinguerla dalla precedente)
[informazione di Alberto Lubelli Prasca]
     
  Di nero, a tre bande d'argento
[Manoscritto Defanti]

Bogetti
(Boggetti, Bogietti)

(da Torino)
  signori di Val Mongrando (= Mongreno)
     
  Troncato, d'oro, al bue di rosso, e d'azzurro, a tre monti, sormontati da tre stelle, ordinate in fascia, il tutto d'oro
     
motto: MIHI LABOR ALTERI LUCRUM

Boggio
(da S. Giorgio Canavese)
  signori di Rivarossa
     
  ARMA IGNOTA
[Manno. Di Ricaldone assegna l'arma che segue]

Boggio
(da Valperga, in San Giorgio Canavese)
  baroni (1838)
     
  Di rosso, al bue sdraiato sulla pianura erbosa, con la testa rivoltata, addestrato da cinque pianticelle di frumento, nutrite sulla stessa pianura, il tutto al naturale

Boggio
(de Bogiis)
(da Carmagnola)
  (Una delle quattordici famiglie di Carmagnola, dichiarate nobili dal marchese di Saluzzo nel 1476)
     
  ARMA IGNOTA

Boggio
(da Cuneo)
  baroni (1840)
     
  ARMA IGNOTA
[Manno]
     
  Di rosso, al bue sdraiato sulla pianura erbosa, con la testa rivoltata, addestrato da cinque pianticelle di frumento, nutrite sulla stessa pianura, il tutto al naturale
[Araldica Cuneese: è l'arma dei Boggio di Valperga]

Bogino
(da Torino)
  conti di Migliandolo, Vinadio

     
  D'azzurro, a tre bisanti d'oro


Bogino
(di Asti)
  signori di Viano
     
  ARMA IGNOTA

Boglia
(da Mondovì)
 
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 2° bandato d'azzurro e di rosso, con la fascia d'azzurro, attraversante sulla partizione e carica di tre rondelle di rosso, cucite
[Collezione Armi Gentilizie di Mondovì]

Bogliani
(da Rivalta)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Boglio (di)
(di Bollio)
(di Chieri)
  (ramo dei Gribaldenghi)
     
  D’oro, al decusse d’azzurro, ancorato
[Fiori di Blasoneria]

Boglio (di)
(de Beuil)
(del Nizzardo)
  baroni di Boglio; signori di Belvedere, Dosfraires, Faraone, Rimplas, Valdeblora
     
  D’oro, alla cometa di 16 raggi, di rosso
[Rabino e De Orestis]
     
  Di rosso, alla stella (16) d'oro
[alias dato da Rabino]

Boidi
(poi Boidi Ardizzoni)
(di Castellazzo, in Alessandria)
  (famiglia decurionale alessandrina)
     
  Troncato d'oro e d’azzurro


*Boidi Trotti
(da Castellazzo, in Alessandria e Torino)
 
     
  Troncato d'oro e d'azzurro

Bois (Du)
(Dubois)
(di Aymaville)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  D’azzurro, al leone d’argento, linguato e armato di rosso
[arma de la Cour de Gressan, assunta nel XV secolo]

Bois
(in Torino?)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, all'albero di alloro, con i rami decussati e ridecussati, d'oro, fruttato d'argento, accompagnato da quattro tortelli, di rosso, cuciti
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: EN TOT TEMPS

Boisdavid (de)
de Montaigu de Boisdavid,
de Montagu

(dell'Anjou)
  Nel 1641 il colonnello di fanteria [Charles François?] de Boisdavid (de Boisdary in Manno) viene infeudato da Madama Reale di parte di Pino. Era stato il colonnello comandante dell'omonimo reggimento (in precedenza di SAS du Cheynez) al servizio di casa Savoia.

consignori di Pino

     
  ARMA IGNOTA
[Manno]
     
  D'azzurro, a due leoni affrontati, d'oro, coronati, armati e lampassati d'argento
[D'Hozier, Armorial Général de France]
     
  D'azzurro, a due leoni d'oro, coronati, armati e lampassati d'argento, disposti uno sull'altro
[D'Hozier, Armorial Général de France]
     
  D'azzurro, a due leoni affrontati, d'oro, coronati, armati e lampassati di rosso
[Grand Armorial de France, volume 5]
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'argento, a tre fasce ondate di rosso, al 2° e 3° d'azzurro, a due leoni affrontati, d'oro, coronati, armati e lampassati di rosso
[Grand Armorial de France, volume 5]
     
  D'azzurro, a due leoni affrontati, d'oro
[D'Hozier, Armorial Général de France]
     
    motto: ASPRE À FAILLIR MONTAIGU
     
  (de Boisdavid della Bretagna)
D'argento, alla quercia di verde, ghiandifera d'oro, terrazzata di verde, a cui sono sospese, da due cordoni di rosso, due arpe d'oro, una per parte del tronco
[D'Hozier, Armorial Général de France]

Boissonneaux
de Chevigny
(dall'Alsazia, in Nizza Marittima)
  marchesi di Castelnuovo (1902)
     
  D’azzurro, allo scaglione d’oro, accompagnato in capo da due stelle, in punta da un leoncino, il tutto d’argento
[Manno]
     
  D’azzurro, alla fascia d'argento, carica di due rami d'ulivo, di verde, con lo scaglione d’argento attraversante, accompagnato in capo da due stelle, in punta da un leoncino, il tutto d’argento
[D'Hozier, Armorial Général de France]

Boldo
(da Alessandria)
 
     
  Troncato d'oro e d’azzurro
[De Ferrari]

Boldrini
(da Castel d'Agogna, in Torino)
  nobili (1879)
     
  Inquartato, al 1° d’azzurro, al bue passante, sormontato da una stella, il tutto d’oro, al 2° d’argento, alla figura della giustizia, seduta, al 3° d’oro, a tre bande di rosso, al 4° d’argento, con una panoplia di strumenti da architetto, una livelletta, un compasso, una squadra, una pianta di fortificazioni, al naturale
     
    motto: LABORE FRUCTUS

Bolla
(di Asti, in Chieri e Poirino)
  consignori di Montaldo Roero, Osasio
     
  Di rosso, alla banda d'oro
[Consegnamento 1613 e Manno]
     
  Di rosso, alla banda d'oro, accompagnata da due stelle dello stesso
[Araldica Astigiana]
     
motto: PER NON FALLIR

Bolla
(da Bagnolo)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Di rosso, alla banda d'oro
[Conferma d'arma del 1614]
     
motto: À DIEU SOIT TOUT

Bolla
(di Bra)
 
     
  Di rosso, alla banda d'argento
[Mathis, Storia delle Famiglie di Bra]

Bolla
  consignori di Ottiglio
     
  ARMA IGNOTA


Bolla
(di Alessandria, oriundi di Chieri)
  (antica famiglia decurionale alessandrina)
     
  Di rosso, al mezzo volo destro, d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, coronata d'argento, al 2° di rosso, al mezzo volo destro, d'argento
[De Ferrari]
     
  D'oro, al volo cucito, d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero, coronata d'argento
[Angelo Scordo, "Armista Tonso"]
     
    motto: FORTITUDO PAX

*Bolla
(da Asti, in Bibiana, a La Spezia e Roma)
  nobili; conti (1962)
     
  Di rosso, al decusse d'oro
    motto: SAVOYE TU REVIENDRAS

*Bolla
(da Asti e Alba, in Roma)
  nobili
     
  Di rosso, alla banda d'oro
    motto: À DIEU SOIT TOUT

Bollate (di)
(dal Milanese)
  (famiglia lombarda con importanti presenze a Casale Monferrato)
     
  Palato, il I, III e V palo di rosso, il II, IV e VI palo carico di due file verticali di pelli d'ermellino, al naturale, con gli interstizi fra l'una e l'altra pelle di verde chiaro, con il capo d'argento, carico di una lettera B, di nero
[Stemmario Trivulziano]
     
  Palato d'argento e di rosso, con il capo d'argento, carico di una lettera B, di nero
[de Bollate in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]

Bollati
(da Pont Canavese, in Torino)
  baroni con il predicato di Saint Pierre (1880-1881)
     
  Partito, al 1° palato, di quattro pezzi, d'azzurro e di ermellino, ciascun palo d’azzurro carico di tre bisanti d’oro, al 2° d’argento, a due crocette patenti, una sull’altra, accostate da due chiavi all’antica, l’ingegno all’insù, addossate, il tutto di rosso
    motto: EN AVANT

Bollatino
(da Moncalieri)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento (?), al pino sradicato, di verde (?)
[Armi nei Catasti di Moncalieri, Marco Di Bartolo]
     
    mott: AD LOCUM TANDEM

Bolleris
(Bolleri)
  (discendenti dai signori di Sarmatorio; famiglia decurionale de platea di Cuneo, presente nell'elenco del 1535; il ramo di Centallo fu famiglia de hospitio di Savigliano)

marchesi di Centallo (1603); visconti di Demonte; signori di Castelletto Stura, Castelmagno, Gaiola, Rittana, Roccasparviera, Salmour, Valloria, Vignolo

     
  Troncato d’oro e di rosso, con la bordatura composta di otto pezzi alternati di Gerusalemme, cioè d’argento alla croce potenziata, accantonata da quattro crocette, il tutto d’argento per inchiesta, e di Angiò, cioè d’azzurro, sparso di gigli d’oro, con il lambello di quattro pendenti di rosso, attraversante nel capo
[Patenti 1442 di Renato d'Angiò a Ludovico Bolleri, suo ciambellano]
     
  Di rosso, al capo d’oro
[Nelle patenti citate in precedenza, si parla di scutum unum de guellis cum uno capite de auro]
     
  Troncato d’oro e di rosso
[Araldica cuneese e fregio araldico castello di Lagnasco]
     
  Grembiato, di Gerusalemme e di Angiò, sul tutto uno scudetto troncato d’oro e di rosso
[Araldica cuneese]

Bolletto
  consignori di Gravere, Losa, Meana
     
  ARMA IGNOTA


Bollini
(da Barengo in Novara)
  (antichissima famiglia patrizia di Novara)

nobili (1900)

     
  Troncato di rosso e d'oro

Bollini Marchisio
(già Bollini)
(da Fossano, in Torino)
  concessione di unire il cognome Marchisio e del titolo di conti della Predosa (1858)
     
  Partito, al 1° d’azzurro, al bue al naturale, sormontato da tre stelle d’oro male ordinate (Bollini), al 2° partito di nero e di rosso alla banda d’oro (Marchisio)

Bollo
(da Varengo)
  consignori di Montalero e Pianceretto
     
  ARMA IGNOTA

Bolmida
(da Torino)
  Vincenzo, barone ad personam (1861)
     
  D'azzurro, al mare d'argento, fluttuoso del campo, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Manno osserva non vi fu mai nè concessione nè riconoscimento di tale stemma]

Bologna
(da Torino)
  baroni (1894)
     
  Partito, al 1° d’azzurro, al covone d’argento, legato d’oro, al 2° d’argento, al grifone di rosso, tenente una picca, al naturale

Bologna Capizucchi   vedi Capizucchi de Bologna

Bolognini Attendolo   vedi Attendolo Bolognini

Bombelli
(di Valenza Po)
  (antica famiglia di Valenza Po)
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'argento, al capo e collo d'aquila, di nero, linguato di rosso, al 2° e 3° di nero pieno
[Manno, per la linea di Ceva; di Ricaldone]
     
  Inquartato, d'oro e di rosso, alla rotella di sperone d'argento
[di Ricaldone: è (anche) l'arma dei Bombelles francesi, vedi sotto]
     
Bombelles
(della Lorena)
  (Carlo Renato di Bombelles è il terzo marito di Maria Luigia d'Austria, duchessa di Parma)

conti di Bombelles, signori di Espagny, Lavau, Le Viviers

     
  Inquartato, d'oro e di rosso, alla rotella di sperone d'argento
[D'Hozier, Armorial Général de France; Histoire généalogique et héraldique des pairs de France]
     
  Inquartato, d'oro e di rosso, alla stella d'oro
[Rietstap]
     
    motto: ATAVIS ET ARMIS [Rietstap]
BOMBELLES IN BELLO NON IMBELLES [Rietstap]

Bona
(da Mondovì)
  consignori di Morozzo, Ormea
     
  Di rosso, al leone d'oro, con il capo d'azzurro carico di tre rose d'argento in fascia
[Collezione Armi Gentilizie di Mondovì]

Bona
(da Ovada)
 
     
  Inquartato, al 1° d'oro, all'aquila bicipite di nero, coronata dello stesso, al 2° e 3° di rosso pieno, al 4° d'oro, alla scala di sei gradini d'argento e di nero, posta in banda
[Stemmi della comunità di Ovada]

Bonaccolsi
(Bonacossi)
(da Ferrara)
  conti di Vinadio; consignori di Aisone
     
  Di rosso, a tre fasce d'oro
     
  D'oro, a tre fasce di rosso
     
  Fasciato di rosso e d'oro
     
  Fasciato d'oro e di rosso
[Bonacosa, in Impresa Ferrariensium, BSB c.i. 275]

Bonacossa
(da Dorno, in Vigevano e Milano)
  conti (1913)
     
  Troncato, al 1° d’oro, al leone illeopardito, d'azzurro, al 2° d’argento, alla banda d'azzurro, carica di una stella (7), del campo

Bonada
(da Cuneo)
  conti di Vignolo
     
  D'azzurro, al grifo d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
     
motto: NIHIL NIMIS

Bonadonna
(Bonadona)
(da Rivoli, anche nel Comitato Venassino)
  consignori di Altessano
     
  D’azzurro, alla banda, accompagnata da due stelle, il tutto d'argento
     
  D’azzurro, alla banda, accompagnata da due rose, il tutto d'argento
[il ramo trasferitosi in Francia: segnalazione di Michelangelo Ferrero, da Nobiliaire universel de France]
     
    motto: HAEC SUNT BONAE VIRTUTES MEAE

Bonafide
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, al cane d'argento, rivolto a una stella d'oro
     
    motto: IN COELUM SIDUS IN TERRA FIDES

Bonagiunta
(di Asti)
  signori di Cellarengo
     
  "Un scudo d'argento a tre leoni di gueules linguati, due dalla parte sinistra et uno alla destra appoggiati ad un rastello di sabia in palo"
[Consegnamento 1687]

Bonanate
(da Cavallermaggiore)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Partito di tre, troncato di uno, il che fa otto quarti, il 1°, 3°, 6° e 8° d'argento, il 2° e 7° d'oro, il 4° e 5° di rosso, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: BENE NATUS SPLENDOR IGNOSCIT

Bonanomi
(da Lodi, in Milano)
  signori di Invorio
     
  Troncato, al 1° d'argento, al grifone (?) d'oro, cucito, posante la branca sinistra sopra un ramo fogliato di verde, e sinistrato da un pioppo (cipresso? albero?), pure di verde, al 2° d'argento, a tre bande di rosso, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[arma di Franciscus Bonanomus, 1645, Archiginnasio di Bologna]

     
  Interzato in fascia, al 1° d'oro, all'aquila di nero, al 2° d'argento, al leone illeopardito di rosso, posante la branca sinistra sopra un ramo fogliato di verde, posto e curvato a destra, al 3° d'argento, a tre bande di rosso
[Di Crollalanza]


Bonardi
(da Biella, in Cossato)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, a tre gigli d'argento, ordinati in fascia, al 2° di nero, a tre bande d'oro
[Consegnamento 1687 non riportato in Manno; Coda, Libro della Blasoneria Biellese]
     
    motto: BONA ARDUA VIRTUS
BONA ARDUA [Consegnamento 1687]

Bonardi
(da Bra)
 
     
  D'oro, a tre bande di rosso
[Mathis, Storia delle Famiglie di Bra]
     
motto: BONA ARDUA VIRTUS

Bonardi
(da Sospello)
 
     
  D'argento, a una lucertola di verde, linguata di rosso, posta in banda, coronata all'antica
[Rabino]

Bonardo
Bonardo Mangarda
(da Mondovì)
  conti di Roburent; signori di Magliano, Monteu da Po, Pamparato
     
  Di rosso, a tre bande nere, orlate d'oro

[La stessa arma è portata dai de Bonardi, ramo della famiglia trasferitasi in Provenza]

     
motto: BONA ARDUIS VIRTUS

Bonati
(Bonatti)
(di Mantova)
  conti (personale)

Il conte Cellerio, primo consigliere del duca di Mantova (1625), trattò con la camera ducale per l’acquisto di Carentino [Manno], * che non andò a buon fine

     
  Sbarrato d'azzurro e di rosso, alla banda doppiomerlata d'oro attraversante, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero
[Stemmario Mantovano; tre armi Bonati, 1595-1598, sono presenti nell'Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 1252, 1284 e 1903]
     
  Partito, nel 1° d'azzurro, all'albero terrazzato di verde, nel 2° d'oro, a due pali di rosso, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero
[di Crollalanza e di Ricaldone]

Bonaudo
(Bonardi, Bonaudi, Bonardo)
(da Chieri, Pinerolo e Avigliana)
  conti di Frassinere, Mombello, Monteu da Po; baroni di Borghetto con Betlemme, Chiavarina e Mosche di Chivasso; consignori di Robassomero
     
  D'argento, all'albero di verde, fruttato di rosso
[Dizionario Araldico Valsusino: l'arma è ottenuta integrando il Consegnamento 1613 e la raffigurazione e blasonatura del manoscritto Beraudo. Altre fonti, citate nel Dizionario, indicano d'argento, all'albero sradicato al natural, fruttato di rosso, e d'azzurro, a una pianticella di [...], di tre rami al naturale, fruttata di rosso e sradicata]
     
  D'argento, a tre pianticelle di biancospino, fogliate al naturale, fiorite di rosso, muoventi da un sol ceppo sradicato
[Dizionario Araldico Valsusino, citando Gli stemmi dei nobili chieresi, di A. Ferrato s.j., Chieri, 1915]

Bonavia
(da Genola)
 
     
  Inquartato d'azzurro e di rosso, al 1° al sole d'oro, al 4° a tre stelle, pure d'oro, 2, 1, con la croce d'oro sulla partizione, alla banda d'argento attraversante
[Marciano Bonavia, 1838, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1725]

Bon Compagni
(già Compagni)
(di Firenze, in Torino)
  conti di Lamporo; consignori di Mombello
     
  D'oro, alla banda di nero
[Consegnamento 1687]
     
  D'oro, alla banda di nero, accompagnata in capo da una rosa di rosso, bottonata d'oro

Bondesio
(in Fiano e Rueglio)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato d'azzurro, al sole d'oro, e d'oro, all'aquila di nero
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: FOVENDO SANAT

Bondoni
(Bondis, Bondonis)
(da Vercelli)
  signori di Cereseto, Larizzate, Moriondo, Odalengo, Ronsecco, Ugliacco, Vettignè, Villareggia e Miralda; consignori di Alice, Asigliano, Casalvolone, Colcavagno, Valdengo
     
  Bandato d'azzurro e d'oro, ciascuna banda del primo carica di un giglio del secondo, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
[In Fiori di Blasoneria si tratta di pali anzichè di bande, tranne che per quelli di Ronsecco che usano bande]
     
  Bandato d'azzurro e d'oro, le bande del primo cariche rispettivamente di due, tre e un giglio del secondo, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
[Stemmario Trivulziano]

Bonelli
(da Prazzo, in Saluzzo)
  (una delle 12 famiglie dichiarate nobiles di Saluzzo dal marchese Ludovico I nel 1460)
     
  Trinciato, d'azzurro e d'argento, alla banda di rosso sulla partizione, con il capo d'oro carico di un'aquila di nero, nascente
[Luisa Gentile, Araldica Saluzzese]
     
  Troncato, d'azzurro e d'argento, alla fascia di rosso sulla partizione, con il capo d'oro carico di un'aquila coronata di nero, nascente
[Manno. Nel Consegnamento 1613 lo scudo è troncato, con la banda attraversante]

motto: POUR DIEU POUR DIEU

Bonelli
  consignori di Rosignano
     
  ARMA IGNOTA


Bonelli
(di Alba)
  marchesi di Castelnuovo (1666); consignori di Ceva
     
  Interzato in fascia, al 1º d'oro all'aquila di nero, al 2º trinciato d'azzurro e d'argento alla banda di rosso sulla partizione, al 3º d'argento, al bue di rosso


Bonelli
(di Bosco Marengo)
  conti di Bosco Marengo
     
  (arma antica)
Bandato d’argento e d'azzurro
     
  Inquartato, al 1° e 4° bandato d’oro e di rosso (Ghislieri); al 2° e 3° bandato d’argento e di azzurro (Bonelli), con il capo d’argento, carico di un bue di rosso
[Manno]
     
  Partito, di Bonelli e di Crescenzi
[alias dato da Manno]
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'oro a tre bande di rosso, al 2° e 3° d'argento, a tre bande ondate, d'azzurro, con il capo d’argento, carico di un bue di rosso
     
  Inquartato, al 1° e 4° bandato d’oro e di rosso; al 2° e 3° palato d'azzurro e d’argento, con il capo d’argento, carico di un bue di rosso
[Fregio araldico con stemmi di prelati dell'ordine domenicano (1572-1580), castello di ponente, Lagnasco]
     
1

Bonessio
(Bonezzo, Bonetius)
(da Locato d'Andorno)
 
     
  Troncato, al 1° d’azzurro, alla capra d’oro nascente dalla troncatura, al 2° d’argento, alla torre mattonata al naturale
[segnalazione di Roberto Sandri-Giachino, da scultura colorata su due reliquari seicenteschi conservati nell’Oratorio dei Santi Rocco e Giuseppe di Locato Superiore]


Bonetti
(da Rivoli)
  (antichissima famiglia nobile)
     
  ARMA IGNOTA


Bonetti
(Bonetto)
(da Pinerolo)
  (antica famiglia con memorie dal XV secolo)
     
  Interzato in fascia, al 1° d’argento, all’aquila di nero, al 2° d'oro, a una berretta di rosso, ordinati in fascia, al 3° d'argento, a tre bande di nero
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]

Bonetti
(da Vercelli)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  Interzato in fascia, al 1° d’oro, all’aquila di nero, al 2° di nero, a tre berrette (bonetti) d’argento, ordinati in fascia, al 3° di nero, a tre bande d’oro, con il bastone noderoso di verde, attraversante in sbarra
     
    motto: POUR AVENIR

Bonetti
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla fascia d'argento, caricata di una berretta di nero, e accompagnata da sei stelle (6), d'oro, poste in fascia, tre in capo e tre in punta
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]
     
  D'azzurro, alla fascia d'argento, caricata di una berretta di nero, e accompagnata da tre stelle d'oro, due in capo e una in punta
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]

Bonetti
(da Grugliasco, in Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla fascia d'oro, caricata di una berretta di rosso, e accompagnata da tre stelle d'oro, due in capo e una in punta
[Araldica del Pennello, pag. 252]

Bonettino
(Bonettini)
(da Luserna)
  consignori di Costigliole Saluzzo
     
  ARMA IGNOTA


Bonetto
(Bonet)
(del Nizzardo)
  signori di Ayglun
     
  D’azzurro, a tre fasce, sormontate da un basilisco e accompagnate da sei stelle, 3, 2 e 1, fra le fasce e in punta, il tutto d’oro

Bonetto
(di Antibes, in Nizza)
  consignori di Castelnuovo
     
  ARMA IGNOTA


Bonetto
(del Monferrato?)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla chiave d'oro, posta in palo, e al crescente abbassato d'argento, con il capo di rosso, cucito, carico di tre stelle d'oro
[di Ricaldone]

Bonfante
(da Saorgio)
  (famiglia signorile con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla punta di freccia, posto in fascia, la punta a sinistra, accompagnato da tre stelle, due in capo, una un punta, il tutto d'oro
[Talora la punta di freccia è sostituita da un dardo. Per De Orestis si tratta di un dardo posto in sbarra, la punta in basso]
     
    motto: SIC BONITATE

Bonfante
(da Milano, in Torino)
  baroni (1979)
     
  Troncato, al 1° d’azzurro, alla fede di carnagione, vestita di rosso, nascente dai fianchi dello scudo, al 2° d’argento, al libro chiuso di rosso, con fermagli del medesimo

Bonfanti
(da Cherasco?)
 
     
  D'azzurro, alla fascia d'argento, carica del motto SIC BONITAS, e accostata da tre stelle, pure d'argento, due in capo e una in punta
[Manoscritto Defanti]

Bonfiglio
(da Nizza, oriundi da Sospello)
  baroni de La Turbie; signori di Rocchetta del Varo
     
  D’azzurro, alla banda, accompagnata da sei stelle, il tutto d’oro
     
    motto: IN HIS ET AB HIS OMNIA

Bonfiglio
(da Casale?)
 
     
  Troncato d’azzurro e d'argento, all'albero di verde, nutrito sulla pianura erbosa, al naturale
[Bonfilius, Blasonario Casalese]

Bongino
(da Favria)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Di rosso, alla torre d’argento, sostenuta da un leone d’oro e sormontata da una stella, dello stesso

     
    motto: BONUM GIGNIT

Bongiovanni
(Bongioanni)
(da Roddi, in Neive)
  conti di Castelborgo
     
  D'azzurro, alla fascia alzata, accompagnata in capo da tre stelle ordinate in fascia, in punta da un agnello, sdraiato nella pianura, il tutto d'argento
     
  (è anche documentato)
Inquartato, di Avogadro e di Cissone, sul tutto di Bongiovanni
[vedi appendice fotografica]

Bongiovanni
(Bongioanni)
(da Cavallermaggiore)
  (non mi è chiaro se si tratti della stessa famiglia citata sopra)
     
  Troncato d'azzurro e d'oro, alla fascia d'argento sulla partizione, accompagnata in capo da tre stelle d'oro, ordinate in fascia
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]

Bongiovanni
(Bongioanni)
(da Mondovì?)
 
     
  D'azzurro, a tre stelle d'oro, ordinate in fascia, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
[Collezione Armi Gentilizie di Mondovì]

Bongiovanni
(da Bra)
 
     
  Di rosso, alla pecora d'argento, con il capo cucito d'azzurro, carico di tre stelle (6) d'oro, ordinate in fascia

Bongiovanni
  consignori di Montaldo
     
  ARMA IGNOTA

Bongiovanni
(da Busca)
  (famiglia con memorie dal XV secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Boni
(di Cuneo)
  (famiglia nobile di Cuneo)
     
  ARMA IGNOTA
     
  D'oro, al sole di rosso?
[Consegnamento 1580 di Georgino Bono, che Manno invece blasona d'oro all'ombra di sole, di rosso]


Bonifacio
(dalla Savoia, in Susa)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° di [...], al sole di [...], al 2° di [...], al pesce natante di [...]
[Dizionario Araldico Valsusino]
     
    motto: QUI QUID UNI OMNIBUS

Bonifacio
(Bonifassi)
(del Nizzardo)
 
     
  D'azzurro, all'arnia sormontata da un sole e circondata da sei api, 3, 3, il tutto d'oro
[Rabino]
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, all'arnia sormontata da un sole e circondata da sei api, il tutto d'oro, al 2° d'argento, al leone di nero, linguato di rosso
[De Orestis. In Garino il leone è passante]

Bonifacio
(di Costigliole d'Asti)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  ARMA IGNOTA

[famiglia segnalata da don Paolo Prunotto]


Bonifanti
(da Centallo)
  conti di S. Benedetto
     
  D'azzurro, a tre scaglioni d'argento, con tre stelle d'oro ordinate in palo, la prima e seconda caricanti il secondo e terzo scaglione, con il capo d'oro carico di un'aquila coronata, di nero, attraversante sopra il primo scaglione
     
motto: BONA FIDE EXUBERAT
     
  (per la sua somiglianza, si riporta l'arma a fianco, presente sia nello Stemmario Trivulziano, sia in BSB c.i. 270)
Scaglionato d'azzurro e d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero, attraversante sopra il primo scaglione
[de Boni(s)fantis: potrebbe forse essere l'arma dei Bon(i)fanti di Milano, passati a Mantova]

Bonin
(di Vicenza)
  conti di Morano
     
  Troncato, d'argento, e d'azzurro, allo scaglione rovesciato d'argento, con il bue rampante di rosso, nascente dai lati superiori dello scaglione e attraversante sulla partizione
[segnalazione di Franco Benucci, da Sebastiano Rumor, Blasone vicentino, 1899. Di Ricaldone segnala uno stemma leggermente diverso, che è quello concesso alla famiglia nel 1882 e ripreso da Spreti: il bue nasce dalla partizione]

Bonino
(da Biella)
  conti di Chiavazza, Valdengo
     
  D'argento, al semprevivo di verde, con il capo d'azzurro, alla stella d'oro

     
motto: AD ETHERA

Bonino
(da Bra)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'oro, all'orso al naturale, ritto, tenente una colonna di rosso posta in banda
     
motto: FIRMA FIDES

Bonino
(da Bra, in Fossano)
  conti (signori?) di Robassomero
     
  D'oro, all'orso al naturale, ritto, tenente una colonna di rosso posta in banda
[È l'arma consegnata nel 1613 dai Bonino di Bra e Polonghera]
     
motto: FIRMA FIDES

Bonino
(in Avigliana, oriundi da Montarone)
  consignori di S. Giorio, Villarbasse, Villarfocchiardo
     
  D’oro, alla colonna di rosso, accostata da un orso al naturale, seduto, abbracciante la colonna e in atto di morderla
[Consegnamento 1613 dei Bonino signori di Villarfocchiardo, con il motto FORTI FORTIOR FIDES]
     
  Troncato, d’argento alla fascia di nero doppioinnestata e nuvolosa, e d’oro, alla foglia di semprevivo di verde
[Manno, che riprende Franchi Verney; è l'arma consegnata nel 1613 da tal Bonino, dottor di leggi di Torino, con il motto FIDE ET MERITO PARTA]
     
  Troncato d’argento e d’azzurro, il primo a tre stelle del secondo, il secondo a tre melagrane d’oro
[Manno, citando padre Bacco, con il motto MATURA PRODIBUNT]
     
motto: MATURA PRODIBUNT
FIDE ET MERITO PARTA
FORTI FORTIOR FIDES

Bonino
(da Cly)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Bonino
(da Fossano)
 
     
  D'azzurro, al bue d'oro, passante sulla pianura, di verde, sormontato da una stella, pure d'oro
[Giovan Battista, 1774, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1725]
     
    motto: VIRTUS OCCULTA PERIT

Bonino
(da Vercelli)
 
     
  D'argento, all'albero di verde, nascente dalla punta, e sostenuto da un leone passante, rivoltato, di [...], con il capo di [...]
[Coda, Blasonario Bulgaro]

Boniperti
(di Novara)
  (antica casata patrizia novarese. Guasco pare in errore nel distinguere famglie diverse e differenti origini)

(signori di Lozzolo?)

     
  D'oro, al capo di rosso, carico di un leone illeopardito del campo
[de Bonipertis de Novaria, Stemmario Trivulziano]
     
  D'argento, al leone d'azzurro
[Di Crollalanza, per i Boniperti di Novara]
     
  Troncato, al 1° di rosso, al leone illeopardito, d'oro, al 2° d'azzurro, a tre conchiglie d'oro
[Di Crollalanza, per i Boniperti di Milano]
     
  Fasciato di rosso e d'argento
[Manno]
     
    motto: HUMILITAS OMNIA VINCIT
     
  (per informazione si riportano anche queste due armi)
D'oro, a due fasce di rosso, accompagnate in punta da un giglio, dello stesso
[de Bonipertigis in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]
     
  D'oro, a due fasce di rosso, accompagnate in punta da un giglio, d'azzurro
[de Bonipertigis in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]

Bonizzana (della)
(in San Salvatore Monferrato)
  (antica famiglia con memorie dal XV secolo)
     
  D'argento, al grifo di rosso rampante
[di Ricaldone]


Bonnefoy
  consignori de La Penne
     
  (Rabino ipotizza che possa trattarsi della famiglia Bonafede, la cui arma è)
D'oro, alla fascia scaccata di due file d'argento e di rosso, sormontata da uno scaglione rovesciato, di rosso, carico di cinque bisanti, d'oro, con il capo d'azzurro, carico di un giglio, d'oro

Bonnier
  (vedi Blasonario Transalpino)

signori de La Piè di Lirano

     
  ARMA IGNOTA

Bonnot
(da Savoulx, in Briançon)
  (famiglia valsusina con memorie antiche)
     
  Di nero, allo scaglione d'oro, con il capo d'argento, carico di tre rose, di rosso
[Dizionario Araldico Valsusino]
     
  D'azzurro, allo scaglione d'oro, con il capo d'argento, carico di tre rose, di rosso
[Gustave de Rivoire de La Bâtie, Armorial du Dauphiné; L.-Pierre Gras, Armorial général du Forez; Dizionario Araldico Valsusino]

Bono
(da Verzuolo)
  conti di Costigliole Saluzzo
     
  D’argento, al pero al naturale, fruttato di due pezzi, con la torre di rosso attraversante, chiusa del campo, la porta caricata di un sole d’oro


Bonvicino
(da Tortona)
  (antica famiglia patrizia decurionale di Tortona)
     
  (arma ipotizzabile in base alla partizione dello stemma Crozza)
D'argento, alla casa d'azzurro, nascente dai tre lembi, aperta e finestrata del campo, con il cane bracco al naturale, seduto davanti alla porta, in atto di custodirla
[Berruti, Tortona insigne]

Bora
(da Biella)
 
     
  Di rosso, alla fascia d’argento, carica di un sinistrocherio vestito, d'azzurro, tenente nella mano di carnagione un limone, accompagnata in capo da un castello di due torri, d'oro, aperto e finestrato del campo, muovente dalla fascia
[Blasonario Biellese]

Borbonese
(Le Bourbonnais)
(da Puy de Dôme, in Torino)
  baroni (1842)
     
  Di rosso, al braccio vestito d’argento, impugnante con la mano di carnagione una palma di verde, con il capo d’azzurro, cucito, carico di tre stelle d’oro, male ordinate
[Manno, riprendendo Franchi-Verney, ma notando che la famiglia usa tre gigli d'oro, ordinati in fascia]

Borda
(da Carignano, in Torino)
  signori di Piobesi; consignori di Aramengo
     
  D’oro al leone di rosso, con la fascia d’argento, in divisa, attraversante
[Manno]
     
  Troncato, al 1° d'argento, a tre pioppi nutriti sulla pianura erbosa, il tutto al naturale, al 2° d'azzurro, al cigno d'argento, beccato e membrato d'oro, tenente con il becco un ramoscello, di verde, posto in palo, sormontato da due gigli d'oro
[Franchi Verney]

Bordini
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo
     
  Troncato, al 1° fasciato d'oro e di rosso, al 2° d'azzurro, al leone d'argento, linguato di rosso
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: SCIENTIA, AUCTORITATE ET POTESTATE

Bordino
(Bordin, Bordini)
(da Peglia)
  signori di Saint Sauveur; consignori di Toetto
     
  D'azzurro, al mesciacqua d'oro
[Manno, De Orestis, Rabino]
     
  D’azzurro, alla fascia d’oro, carica di due rose di rosso, accompagnata da tre rose di argento, 2, 1
[Manno]

Bordoni
(del Tortonese?)
  consignori di Castelletto Merli
     
  D'argento, al castello di rosso, torricellato di due pezzi a due palchi, il tutto merlato alla guelfa, murato di nero, aperto e finestrato del campo; dietro al castello un bordone d'oro, in palo, uscente dalla porta, con il capo d'oro, (cucito), carico di un'aquila coronata, di nero
[Berruti, Tortona insigne]

Bordoni
(Bordone)
(da Mondovì)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)

Una famiglia Bordonis è inclusa nell'elenco del 1535 delle famiglie decurionali de platea di Cuneo

     
  D'azzurro, al bordone da pellegrino, accostato da due stelle, il tutto d'oro
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno; Collezione Armi Gentilizie di Mondovì]

Borea
(da Lugo, in Liguria)
  duchi (1914); marchesi di Olmo (1773)
     
  Troncato semipartito, al 1º d'azzurro a un vento, posto nella parte inferiore, soffiante contro una nuvola posta nel cantone destro del capo, il tutto al naturale, e sormontato da tre stelle d'oro ordinate in fascia, al 2º di verde, al 3º d'argento
     
  (la linea Borea Ricci)
Partito, di Borea e di Ricci, che è partito di nero e di rosso, alla banda d'oro

Borel
(Borrel, Arlaud, Arland)
(di Oulx)
  signori di Nevâche
     
  Inquartato, al 1° e 4° d’argento, alla croce dentellata, d’azzurro, accantonata da quattro rincontri di bue di rosso, anellati d’argento, al 2° e 3° d’azzurro allo scaglione d’oro, con il capo cucito di rosso, carico d’una stella d’oro, accompagnata da due uomini affrontati d’argento
[Dizionario Araldico Valsusino, da Armorial Haut Alpin, di Jean Grosdidier de Matons]
     
  Inquartato, al 1° e 4° d’argento, alla croce di sedici punte, quattro per ogni estremità, d’azzurro, accantonata da quattro rincontri di bufalo di rosso, anellati dello stesso, al 2° e 3° troncato, sopra, di rosso, alla stella d’oro, accostata da due elmi chiusi, di profilo, d’argento, sotto d’azzurro, allo scaglione d’oro, rotto
[Franchi Verney e di Crollalanza]
     
motto: VINCENDUM VEL MORIENDUM

Borella
(da Paruzzaro)
  nobili (1893)
     
  Troncato, al 1° d’oro, all’aquila coronata, di verde, al 2° d’azzurro, alla mano di carnagione, appalmata, guernita d’argento

Borelli
(da Villars, in Torino)
  signori di Lessolo
     
  Bandato d’oro e di azzurro, con il capo del secondo, carico di tre bisanti del primo, male ordinati
     
motto: LE PLUS AVANT GAIGNE

Borelli
(da Chieri)
  consignori di Cavallerleone
     
  D’azzurro, a tre bisanti d’oro

Borelli
(da Bollengo)
  signori di Monteu da Po
     
  ARMA IGNOTA


Borelli
(da Moncalieri)
  (antica famiglia nobile con memorie dal XV secolo)
     
  D’azzurro, alla stella di sei raggi, raggiante, accantonata da sei altre simili e minori, il tutto d’oro

Borelli
(da Chieri)
  signori di Caselle
     
  ARMA IGNOTA


Borelli
(da Demonte, in Torino)
  conti (1820)
     
  D'azzurro, a tre bande d’oro, con il capo d'argento, carico di tre tortelli di rosso, ordinati in fascia

Borello
(Borelli)
(della Valsusa)
  signori di Castelborello
     
  ARMA IGNOTA
     
  (In Famiglie susine e aviglianesi di Bacco, viene così blasonata l'arma dei Borelli di Susa e di Avigliana e Giaveno)
Di rosso, allo scaglione accompagnato da tre merli, il tutto d'oro
[citata in Dizionario Araldico Valsusino]

Borello
(Borrelli)
(da Fossano)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, a tre fasce d'oro, al 2° e 3° d'azzurro, al leone d'oro, lampassato di rosso
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]
     
    motto: CONCORDIA NUTRIT AMOREM

Borga
(da Savigliano)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  Troncato d’argento e di rosso, al bue ritto, dell’uno nell’altro

Borgarelli
(Borgarello)
(da Fossano)
  conti di Aisone, Sarola, Villaviana
     
   D’azzurro, alla chiesa d’argento, aperta, finestrata e tegolata di rosso, con due campanili, uno più alto dell’altro

     
motto: PAX HUIC DOMUI

Borgarelli
(da Chieri)
  conti di Cambiano; consignori di Poirino, Santena
     
   D'azzurro, alla chiesa d'argento, ad un campanile, tegolata di rosso, murata di nero

     
motto: PAX HUIC DOMUI

Borgarelli
(da Cambiano)
  conti (1815)
     
   D'azzurro, alla chiesa d'argento, ad un campanile, tegolata di rosso, murata di nero


Borghese
(Borgesio, Borgese, Borghesio)
(di Torino, Mondovì e in Lione)
  (una delle sei famiglie riconosciute come nobili e magnatizie nel comune di Torino)

signori di Altessano; consignori di Bruino, Borgaro, Cigliaro

     
  Bandato d'argento e di rosso, con il capo d'azzurro carico di un leone d'oro passante
     
  Bandato d'oro e di rosso, con il capo d'azzurro carico di un leone d'oro passante

Borghese
(da Vercelli)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Di verde, al castello d'argento, aperto e finestrato di nero, accostato da due torri rosse, con le cornici d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]

Borghini
(Borghino)
(da Vercelli)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla sirena, al naturale

Borgne (Le)
de Boigne
(da Chambéry, in Parigi)
conti (1816); baroni (1826)
     
  D’azzurro, al leone d’oro, sostenuto da una montagna rocciosa, al naturale, e in atto di piantare sulla medesima una spada d’argento
     
    motto: PATIENTIA OMNIA VINCIT

Borgnini Santi
(da Asti)
  nobili
     
  Di rosso, alla sbarra d’argento, caricata di tre crocette d’azzurro, con il capo d’argento, carico di un’aquila di azzurro
     
    motto: NON VI SED VIRTUTE

Borgnino
(da Carmagnola)
  (antichi in Carmagnola)
     
  D'azzurro, alla fascia d'oro, carica di una testa al naturale, bendata e coronata d'argento
[Ghietti, Memorie di Carmagnola]

Borgogna
(da Vercelli, in Torino)
  marchesi di Capriasco (1946)
     
  D'azzurro, alla quercia d'oro, sormontata da tre stelle d'argento, male ordinate, affiancata da due leoni d'oro, controrampanti, tenenti con una delle branche anteriori una spada d'argento, in palo
     
    motto: RECTITUDO

Borgondi
(da Sospello)
 
     
  Inquartato di rosso e d'argento
[Rabino]

Borio
 
     
  D'azzurro, alla banda d'argento, con il leone di nero, linguato di rosso, attraversante
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno. Il leone però potrebbe caricare la sola banda e non l'intero campo]

Borio
di Tigliole
(da Costigliole e Tigliole)
  conti (1741, dal duca Giuseppe Maria Gonzaga di Guastalla)
     
  Di rosso, al monte di tre cime di verde, sostenente un gallo d'oro
[segnalazione di Roberto Borio di Tigliole, da documenti di famiglia: per esempio, prove mauriziane Pansoia 1820]
     
    motto: VIGILAT QUI MONTES SUPERAT

Borio
(da Niella Tanaro)
 
     
  D'oro, alla fascia d'azzurro, carica di una freccia di nero, posta in fascia, la punta a destra, la fascia accostata da sei burelle di rosso, dentate, tre sopra e tre sotto
[segnalazione di Roberto Borio di Tigliole, da dipinto nella sacrestia di San Pietro in Cherasco]

Borio
(da Chieri)
 
     
  "Un bufalo"
[Consegnamento 1580]

Borio
(da Novello, in Dogliani)
 
     
  ARMA IGNOTA
[Il consegnamento 1687 è andato disperso]

Borlati
(da Cannobio e Lesa)
 
     
  Troncato, al 1° d'argento, alla riga di nero, abbassata sotto tre torte di rosso, male ordinate, al 2° di verde, al giglio d'oro
[di Crollalanza]

Bormiolo
(Bormioli)
(dell'Altare, in Torino)
  conti di Pino
     
  Troncato, d'azzurro con tre stelle d'oro male ordinate e di rosso al bue d'oro

     
motto: ET VERBUM CARO FACTUM EST
[segnalazione di Marcello Bormioli, cappella della chiesa di Altare]

Bornion
(de Ursia)
(da Issime, ad Aosta)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  Partito d'argento e di rosso, ciascun punto a tre dardi, all’ingiù, impugnati, dell’uno nell’altro, legati d’oro, con il capo d’azzurro, carico di una mezzaluna d’argento, crescente
     
    motto: TE TENDIMUS UNA

Borra
(da Carmagnola)
  consignori di Pralormo
     
  Di [...] alla banda di [...], con il capo di [...], alla stella di [...]
[Nicola Ghietti, Memorie di Carmagnola]
     
    motto: SPLENDORE ET FORTITUDINE

Borrati
(da Ivrea)
  (antica famiglia eporediese)
     
  D'argento, alla pianticella di borragine, fiorita di tre pezzi, d'azzurro
[Manno, dai Libri di Blasoneria di Carlo Emanuele I]

Borreani
(da Melazzo)
  (antica famiglia patrizia acquese)
     
  Di [...], alla borea di [...], con il campo carico di quattro stelle di [...]
[Armista acquese]

Borriglione
(da Sospello)
  conti di Aspremont; consignori di Castelnuovo, Contes, Falicon, Peglione
     
  D'oro, alla banda di rosso, accostata da due filetti d'azzurro
     
    motto: TUTA (o TOTA) QUIES SUB VERTICE [Rabino]

Borrione
(da Casale?)
 
     
  Di [...], al drago coronato di [...], sostenuto da un monte di tre cime di [...], e sormontato da tre losanghe disposte in fascia e accollate, di [...]
[Blasonario Casalese]

Borromeo
(già Vitaliani)
  (celeberrima famiglia milanese finita nei Vitaliani di Padova, che rifecero il casato alla metà del XV secolo)

marchesi di Romagnano (1561); conti di Arona; signori di Borgoticino, Bra, Cannero, Cannobio, Cherasco, Intra, Omegna, Ossola Inferiore e Superiore, Pallanza, Val Vigezzo, Vergante

     
  Fasciato di rosso e di verde, cucito, con la banda d'argento
     
Borromeo Arese
  principi di Angera; conti di Arona, ecc.
  Inquartato, con un sul tutto, fiancheggiato curvato, con il capo e con la campagna: al 1° di rosso, alla corona d’oro all’antica, posta in sbarra; al 2° d’argento, a due trecce al naturale, decussate, legate di rosso, poste in sbarra; al 3° d’azzurro, a tre anelli d’oro gemmati di rosso, intrecciati e male ordinati; al 4° di rosso, al morso di cavallo all’antica, d’argento, posto in banda; al fianco destro di rosso, sparso di fiammelle d’oro, al liocorno d’argento ritto, accollato di una corona all’antica d’oro, essa corona legata, di dietro, con una sciarpa d’argento, svolazzante; con un medaglione ovale d’argento, raggiante d’oro, caricato di un biscione d’azzurro, ingoiante un putto di carnagione, il medaglione uscente dall’angolo destro del capo; al fianco sinistro partito: a destra di rosso, al cammello, accasciato in una cesta, il tutto d’oro, sostenente con la gobba una corona all’antica, pure d’oro, con un pennacchio di 5 penne di struzzo, alternate d’argento e d’azzurro, uscente da detta corona; a sinistra: troncato, d’oro all’aquila di nero coronata del campo, e d’argento al volo di nero, abbassato; il capo d’argento carico della parola Humilitas in gotico e di nero, sormontata da una corona antica, cimata di cinque fioroni alternati da palle, il tutto d’oro; la compagna d’argento, carica di un frutto di cedro d’oro, gambuto e fogliato di verde, posto in fascia; il sul tutto partito: a destra bandato innestato d’azzurro e d’argento; a sinistra fasciato di rosso e di verde, cucito, con la banda d’argento
     
  (ramo primogenito della 2a linea)
Inquartato, con un sul tutto, fiancheggiato curvato, con il capo e con la campagna: al 1° di rosso, alla corona d’oro all’antica, posta in sbarra; al 2° d’argento, a due trecce al naturale, decussate, legate di rosso, poste in sbarra; al 3° d’azzurro, a tre anelli d’oro gemmati di rosso, intrecciati e male ordinati; al 4° di rosso, al morso di cavallo all’antica, d’argento, posto in banda; al fianco destro di rosso, sparso di fiammelle d’oro, al liocorno d’argento ritto, accollato di una corona all’antica d’oro, essa corona legata, di dietro, con una sciarpa d’argento, svolazzante; con un medaglione ovale d’argento, raggiante d’oro, caricato di un biscione d’azzurro, ingoiante un putto di carnagione, il medaglione uscente dall’angolo destro del capo; al fianco sinistro di rosso, al cammello, accasciato in una cesta, il tutto d’oro, sostenente con la gobba una corona all’antica, pure d’oro, con un pennacchio di 5 penne di struzzo, alternate d’argento e d’azzurro, uscente da detta corona; il capo d’argento carico della parola Humilitas in gotico e di nero, sormontata da una corona antica, cimata di cinque fioroni alternati da palle, il tutto d’oro; la compagna d’argento, carica di un frutto di cedro d’oro, gambuto e fogliato di verde, posto in fascia; il sul tutto partito: a destra bandato innestato d’azzurro e d’argento; a sinistra fasciato di rosso e di verde, cucito, con la banda d’argento
     
    motto: HUMILITAS
NEMINI

Borrone
(da Salto)
  consignori di Salto
     
  ARMA IGNOTA

Borsarelli
(da Mondovì, in Torino)
  marchesi di Montiglio (1901); baroni di Rifreddo
     
  D'azzurro, alla borsa d'oro, posta nel punto d'onore, accostata da due torri d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
     
  D'azzurro alla borsa d'oro, con il capo del secondo carico di un'aquila coronata, di nero
[Collezione di Armi Gentilizie di Mondovì]
motto: PRO IUSTITIA

Borsato
(da Chieri)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, al crescente d'argento, accompagnato da tre stelle (8) d'oro
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]
     
    motto: SOLA VIRTUTE DISTINGUIMUR

Boschetti
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Interzato in fascia, al 1° d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 2° fasciato d'azzurro e d'oro, al 3° d'argento, a tre cipressi di verde
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: DONAT OMNIA VIRTUS

Boschi
(da Poirino, in Torino)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  D’azzurro, alla fascia d’oro, convessa, accompagnata in capo da una stella, dello stesso, in punta da un bosco nutrito sulla pianura erbosa, il tutto al naturale
[Manno]
     
  D’azzurro, alla fascia d’oro, accompagnata in capo da una stella, dello stesso, in punta da cinque alberi, tre più altri interposti a due più bassi, nutriti nella pianura erbosa, il tutto d'oro
[arma di C. F. Boschi in Statuti antichi e nuovi del Collegio dei filosofi e medici della città di Torino, 1664]
     
    motto: FOELICI SIDERE COELUM

Boschis
(Bosco)
(da Farigliano, in Torino e Sanremo)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  D’azzurro, a cinque pioppi d’oro, sradicati, 3, 2, con il capo del campo, sostenuto d’oro, e carico di una stella del medesimo
     
    motto: FELICI SIDERE COELUM

Boschis Scotto
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)

* nobili

     
  Inquartato, al 1° e 4° d’azzurro, alla fascia, convessa, accompagnata in capo da una stella, in punta da cinque alberi di pino (nutriti sulla pianura erbosa), il tutto d'oro, al 2° e 3° d'azzurro, alla banda d'argento, accompagnata da due stelle, d'oro
     
    motto: FELICE SIDERE COELO

Bosco (del)   (famiglia marchionale discendente da Ugo figlio di Anselmo figlio di Aleramo)

marchesi di Bosco Marengo (sec. XII), Ponzone (sec. XII), Ussecio (sec. XII); signori di Arquata, Belforte, Campo, Capriata, Cartosio, Cassinelle, Castelferro, Castellazzo, Cavatore, Cremolino, Fresonara, Gazzo, Grognardo, Lerma, Maranzana, Marengo, Masone, Melazzo, Mirabello, Molare, Montechiaro, Morbello, Morsasco, Novi, Orsara, Ovada, Ponzano, Pozzolo Formigaro, Prasco, Rossiglione, Silvano d'Orba, Stella, Tagliolo, Trisobbio, Varazze

     
  Troncato d'azzurro e d'argento, al leone attraversante, dell'uno nell'altro, linguato e immaschito di rosso, tenente con la zampa anteriore destra un albero di verde, con i rami decussati
[Stemmario Trivulziano]
     
  Troncato di rosso e d'oro, all'albero secco al naturale
[Manno, da Fiori di Blasoneria]

     
    motto: SAN GIORGIO! [di Ricaldone e Berruti, Tortona insigne]

Bosco
(da Costigliole d'Asti, in Torino)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)

conti (1825) con il predicato di Ruffino (= tenimento nel comune di Volpiano) (1833)

     
  (arma antica)
D'argento, alla banda d'azzurro, con il capo del secondo(?), carico di un leone d'oro, nascente e impugnante un ramo di [...], al naturale
[segnalazione di don Paolo Prunotto, da pala d'altare del 1632 del pittore trinese Giovanni Crosio]
     
  Semipartito e troncato, al 1° di rosso, al leone d’argento rivoltato, al 2° d’argento, all’albero nutrito sulla pianura erbosa, al naturale, al 3° tagliato d’argento e di rosso
[Manno]
     
  Semipartito e troncato, al 1° d’argento, all’albero nutrito sulla pianura erbosa, al naturale, al 2° di rosso, al leone d’argento rivoltato, al 3° trinciato d’argento e di rosso
[Blasonario Famiglie Piemontesi]

Bosco
(da Verrua)
 
     
  Troncato d'azzurro e di rosso, all'albero di [...], decussato, con il capo (d'oro, all'aquila di nero?)
[Coda, Armoriale Bulgaro]

Bosco
(Boschis)
  consignori di Cervere
     
  ARMA IGNOTA


Bosel
(dalla Tarantasia, ad Aosta)
  consignori di La Salle
     
  D'azzurro, al toro d'oro
[De Tillier: immaschito di rosso]

Bosetto
(Bosetti)
(da Vercelli?)
 
     
  Di, al toro furioso di [...]
[Coda, Blasonario Bulgaro]

Bosia (della)
(di Alba)
  consignori di Bosia, Perno Merli
     
  ARMA IGNOTA


Bosio
(Bosco)
(da Chieri)
  vedi Castello

Bosio
(Bossio)
(da Biella)
  consignori di Salmour
     
  ARMA IGNOTA


Bosio
(da Torino)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  Di verde, al leone d’argento, reciso, armato d'azzurro, linguato di rosso, sormontato da una stella d’oro
     
    motto: PARTA LABORE

Bosio
(da Chivasso, oriundi milanesi)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  D’argento, al bue di rosso, con il capo del secondo, carico di una chiave del primo, posta in banda
[Manno]
     
  D’argento, al bue di rosso, con il capo del secondo, carico di una chiave del primo, posta in banda, accompagnata da due stelle d'oro
[Consegnamento 1613]
     
    motto: FLAMMA CORUSCAT [Consegnamento 1613]

Bossavino
(Bossavini, Bossanino, Borsanino)
(da Alba, anche in Montpellier)
  consignori di Neive, Roddi
     
  ARMA IGNOTA
[vedi anche Passavin d'Ast]

Bosses (de)
(di Aosta)
  signori di Bosses
     
  D'argento, al capo di rosso, cuneato di cinque pezzi


Bossi
(da Milano)
  signori di Odalengo Grande; consignori di Bulgaro e Villata, Ottiglio, San Sebastiano, Villadeati
     
  Di rosso, al bue d'argento

Bossi
(Bocci, Boccio)
(da Moncalvo, in Casale)
  (per di Ricaldone si tratta dei Bossi di Milano; per Manno si tratta di due diverse famiglie)

consignori di Olivola, Salabue

     
  ARMA IGNOTA

Bossi
(Bosi, Bocii)
(di Alba)
  signori di Borgovercelli
     
  ARMA IGNOTA

Bossi
  conti di Sant'Agata Fossili (Tortona)
     
  D'argento, al bue passante di rosso, con il capo del secondo carico di una chiave d'argento, in banda, accostata da due stelle (6), d'oro, poste in sbarra
[Berruti, Tortona insigne]
     
    motto: FORTIS CUPIO PACEM

*Bossi Pucci
(da Tortona, in Firenze)
  conti; nobili; predicato di Sant'Agata e Giusulana
     
  Inquartato, al 1° e 4° di Bossi, al 2° e 3° d’argento, alla testa di moro, cinta da una banda del campo, caricata di tre martelli di nero (Pucci)
    motto: FORTIS CUPIO PACEM

Bossier (de)
  consignori di San Sebastiano [Manno. Per Guasco invece si tratta dei Bossi di Milano]
     
  ARMA IGNOTA

Bot
(delle valli di Lanzo?)
  consignori di Forno, Groscavallo
     
  ARMA IGNOTA

Botallo
(Bottallo)
(di Asti)
  (antica famiglia astigiana a cui appartenne Leonardo, medico ufficiale della corte di Parigi dal 1560 al 1585)
     
  Trinciato d'argento e di rosso, alla botte d'oro, con il capo di nero
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]
     
motto: A TEMPO

Botallo
(Bottallo)
(del Canavese)
  (antica famiglia com memorie dal XII secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Botta
(da Savigliano)
  conti palatini
     
  Palato d’argento e di nero, i due pali centrali caricati, ciascuno, di un pesce ghiozzo, dell’uno nell’altro, con il capo d’argento, carico di un’aquila coronata, di nero

     
  Palato d’argento e di nero, i due pali centrali caricati, ciascuno, di un pesce ghiozzo coronato, disposto in palo, dell’uno nell’altro
[Giovanbattista, 1595, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1592]

Botta
(in Bra)
 
     
  Palato di nero e d’argento e di nero, con il capo d'oro, carico di un’aquila coronata, di nero
[Mathis, Storia delle famiglie di Bra]
     
    motto: AUDACES FORTUNA IUVAT

Botta
(del Canavese)
  nobili (1966)
     
  D'azzurro, a tre pesci botta, d'argento, posti in fascia, 2, 1
     
    motto: FORTIS IN BELLO

Botta
(da Mondovì?)
 
     
  D'oro, a tre bande d'azzurro, con il capo del secondo, carico di una stella, affiancata da due gigli, il tutto d'oro
[Collezione Armi Gentilizie di Mondovì]

Botta Adorno
(da Pavia)
  conti di Castelletto d'Orba, Silvano d'Orba; signori di Cantalupo, Sale
     
  Partito, al I, inquartato, al 1° e 4° d’argento, a tre stelle (6) di rosso; al 2° e 3° di rosso, alla fascia d’argento, scritta del Motto MIT ZEIT, con tre ramoscelli d’olivo, di verde, moventi dalla fascia, in capo (Botta); al II d’oro, alla banda scaccata di nero e d’argento, con il capo d’oro, cucito, caricato di un’aquila bicipite di nero, coronata del campo (Adorno)
[Manno]
     
  (attestato anche)
Partito, al 1° d'argento, alla fascia dello stesso, scritta del Motto MIT ZEIT, con tre ramoscelli d’olivo, di verde, moventi dalla fascia, sormontata da tre stelle (6) di rosso, 2, 1, al 2° d’oro, alla banda scaccata di di tre file, di nero e d’argento

Bottassi
(de Bottassi, de Bottazzi)
(da Peveragno, in Cuneo)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  Troncato, di rosso, al castello d’argento, di tre torri, e d’azzurro, a tre sbarre d’oro
     
    motto: VOLANS NON LACESSITUR

Bottassi
(Bottazzi, de Bottazzi)
(da Peveragno, in Cuneo e Torino)
  nobili (1793)
     
  D’argento, allo scaglione, accompagnato da tre gigli, due in capo, uno in punta, il tutto d'azzurro

Bottazzi
(da Genova, nel Tortonese?)
  (antica famiglia consolare di Tortona)
     
  (arma dei Bottazzi di Alessandria)
D'azzurro, alla botticella d'oro, cerchiata e manicata di nero, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
[Berruti, Tortona insigne]

Bottega
(de Apotheca)
(da Mondovì)
  (antica famiglia monregalese, estintasi nei Donzelli)
     
  Palato d'oro e d'azzurro

Bottel
(da Châtillon, ad Aosta)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  D’azzurro al leone d’argento, con la fascia di rosso, attraversante e carica di tre stivaletti d’argento, speronati
[Consegnamento 1687]
     
  D’azzurro al leone d’oro, con la fascia di nero, attraversante e carica di tre stivaletti d’argento, speronati
[De Tillier]
     
  D’azzurro al leone d’oro, con la fascia di rosso, attraversante e carica di tre stivaletti d’argento, speronati
[De Tillier, per Nicolas Bottel vicebalivo di Aosta]
     
    motto: POTIUS MORI QUAM FOEDARI

Botteri
(Nizzardi, oriundi di Limone)
  consignori di Castelnuovo
     
  D’azzurro, a tre pali d’oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
     
  Di rosso, a tre fasce d’argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero

Bottero
(Botteri)
(da Cherasco)
 
     
  Partito, al 1° di rosso, a tre fasce d'argento, al 2° d'oro, alla torre di rosso, aperta e finestrata d'argento, il tutto al capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Manoscritto Defanti. Si segnala, come forse non accidentale, l'uguaglianza della prima partizione con l'arma della omonima famiglia nizzarda]

Bottero
Bottero Previde
(da Mondovì)
  conti di Castelrochero
     
  Inquartato, d’azzurro e scaccato d’oro e di rosso, con la banda d’argento, in divisa, attraversante
     
motto: ET IN ARDUIS

Bottigella
(da Pavia, in Voghera)
  signori di Calvignano, Cameriano
     
  Di vaio antico rovesciato, su cinque file, l'onda centrale d'argento della prima fila carica di una piccola botte coricata, d'oro
[Stemmario Trivulziano]
     
  Inquartato, al 1° e 4° di rosso, alla botticella d’oro, cerchiata di nero, accompagnata in capo da una lista d’argento, svolazzante, con la scritta SANS LIGAMES; al 2° e 3° d’argento, a 13 monticelli d’azzurro, 3, 4, 3, 2, 1

Bottiglia
(Bottia)
(da Pinerolo)
  conti di Croce Mosso
     
  ARMA IGNOTA


Bottiglia
(da Embrun, in Cavour)
  conti di Savoulx
     
  D'argento, a tre zucche a fiasco, secche, ordinate in fascia, pendenti da un ramo fogliato di sette pezzi, tre sopra, quattro sotto, questi ultimi tramezzanti i frutti, esso ramo occupante, in fascio, lo scudo, attorcigliato superiormente in due nodi interi e due mezzi, il tutto al naturale, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro, ordinate in fascia
     
  D'argento, a tre zucche a fiasco, secche, ordinate in fascia, al naturale, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro, ordinate in fascia
[variante attestata in Araldica del Pennello, pag. 103. Forse è una semplificazione dell'arma che precede, dovuta alle ridotte dimensioni dello stemma inciso]
     
motto: SEMPER FLOREBIT

Bottini
(de Bottini)
(da Mentone, in Piemonte)
  baroni di Sant'Agnese
     
  D’azzurro, alla botte d’oro cerchiata di rosso, accompagnata da tre ramoscelli di rosaio, fioriti di rosso e bottonati d’oro, gambati e fogliati di verde
[per Rabino, i rami di rosaio sono quattro, tre in capo, disposti a ventaglio, uno in punta]
     
motto: NULLA NOS VIA TARDAT EUNTES

*Bottini (de)
(da Sospello)
  baroni; nobili; predicato di Sant'Agnese (rinnovazione)
     
  D’azzurro, alla botte d’oro, cerchiata di rosso, posta in fascia, fiancheggiata e sormontata da tre rose fogliate di verde, fiorite di rosso e bottonate d’oro
     
motto: NULLA NOS VIA TARDAT EUNTES

Bottino
(da Tortona)
  (famiglia consolare di Tortona)
     
  D'azzurro, alla botticella d'oro, cerchiata di nero, accompagnata da quattro rose di rosso, (cucite), bottonate del secondo, tre disposte in fascia, in capo, una in punta
[Berruti, Tortona insigne]

Bottino
  consignori di Torre Bairo
     
  ARMA IGNOTA

Botto
(da Torino)
  conti di Rouvre (= tenimento della Tagliata, Fossano)
     
  D’argento a due leoni al naturale, affrontati, sostenuti dalla pianura di verde e sostenenti un mozzo di ruota [bout] d’oro, con il capo dell’impero

Botton
(Bouton, Bottone)
(da Saorgio)
  conti di San Giuseppe
     
  Interzato in palo, al 1° fasciato di rosso e d'oro di 8 pezzi; al 2° e 3° inquartato, al I e IV d'oro, all'aquila coronata, di nero, al II e III troncato d'argento e di rosso, con due filetti di nero sulla partizione
[De Orestis e Rabino]

     
  Interzato in palo: al 1° fasciato di rosso e d'oro di 8 pezzi; al 2° interzato in fascia, d'oro all'aquila bicipite di nero, coronata dello stesso, d'argento e di rosso; al 3° interzato in fascia, d'argento, di rosso e d'oro all'aquila bicipite di nero, coronata dello stesso
[segnalazione di Charles Botton]

     
    motto: UNUM COLE DEUM

Bottone
(Botton)
(da Cravanzana, in Agliè)
  conti di Castellamonte; consignori di Lessolo
     
  D'oro, al leone d'azzurro, accompagnato da cinque stelle d'argento, cucite, 2 in capo e 3 in punta, con il capo d'Angiò
[dalle pagine su Ugo Vincenzo Bottone, conte di Castellamonte]

Bottoneri
(Bottonero)
(da Cherasco)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  D'azzurro, alla sbarra d'oro, accostata in capo da una stella, d'argento, in punta da una colomba (?) volante, volta a sinistra, pure d'argento
[Manoscritto Defanti]

Boursier
(Borsier)
(dalla Savoia, in Torino)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo. Pietro Luigi Aprin detto Boursier, Segretario di Stato e delle Finanze di Carlo Emanuele I)
     
  Di rosso, seminato di croci d'oro, con la banda del secondo, carica di tre aquilotti, di nero
     
  Di rosso, seminato di croci d'oro, con la banda del secondo, carica di tre aquilotti, di nero, posti in sbarra
     
    motto: DROICT AU POINCT

Boutal
(Bottallo)
(da Pinerolo)
  conti di Pinasca, Grandubbione e Inverso; consignori di Luserna
     
  D'azzurro, alla botte lunga, sormontata da tre stelle ordinate in fascia, il tutto d'oro 
     
motto: IN OMNIBUS RESPICE FINEM
PRAETERITA IN OMNIBUS RESPICE FINEM [Consegnamento 1613]

Bouvens (de)
(della Bressa)
  (vedi Blasonario Transalpino)

Jean Amedée, governatore di Bourg en Bresse, conte di Sampeyre (infeudazione poi revocata, lasciando il solo titolo comitale)

     
  Di rosso, alla croce dentata, d'argento
     
    motto: PLUS N'EST POSSIBLE

Bouvet
Bouvet d'Ast
(da Asti, in Lorena)
  (forse Boetti, andati in Lorena a fine XV secolo. Due linee: la baronale e quella dei signori di Heillecourt)
     
  D'azzurro, al bue d'oro, accompagnato in capo da tre stelle, dello stesso (disposte in fascia?)
[Rietstap]

Bove (de)
(Bo, Boves)
(di Fossano, anche in Cherasco)
  (una delle dodici famiglie de platea di Fossano, probabilmente ramo dei Costa di Trinità)
     
  D'azzurro, a cinque bande d'oro
[Fiori di Blasoneria e manoscritto Defanti]

Bove (de)
(da Bove)
(da Ovada)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, al bue fermo con la testa in maestà al naturale, sostenuto da una campagna di verde, sormontato da una corona di cinque punte d'oro, a sua volta accompagnata nel capo da tre stelle di sei raggi d'oro, male ordinate
[Stemmi della Comunità di Ovada]

Bove (de)
(da Brosso)
  consignori di Bairo
     
  ARMA IGNOTA

Boveri
(da Sale Tortonese, in Pavia e Torino)
  (famiglia con memorie dal XV secolo)

* nobili

     
  Di rosso, all'albero nutrito nella punta dello scudo, con il tronco sostenuto da un bue e un leone, affrontati e controrampanti, il tutto al naturale, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata del campo (alias: aquila bicipite coronata, di nero)
[Spreti e Dizionario Famiglie Piemontesi)
     
  Di rosso, all'albero nutrito nella punta dello scudo, con il tronco sostenuto da un bue e un leone, affrontati e controrampanti, il tutto al naturale
[Manno)
     
  (ramo di Nicolello)
Di rosso, all'albero nutrito nella punta dello scudo, con il tronco sostenuto da un bue e un leone, affrontati e controrampanti, il tutto al naturale, con il capo partito, di Gerusalemme e d'oro, all'aquila di nero, linguata di rosso
[Berruti, Tortona Illustre)

Bovet
(dalla Valdigne, a La Salle)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  Troncato di nero e d’oro, ciascun punto al bue dell’uno nell’altro

Bovet
(da Guillaumes)
 
     
  D'oro, alla fascia d'azzurro, carica di tre crescenti d'oro
[Rabino]

Bovi
(De Bovo)
(da Savigliano)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, al bue di rosso, passante sulla campagna di verde, con il capo d'azzurro, carico a destra di un sole d'oro, a sinistra di tre stelle, pure d'oro
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]

Bovier
de Porte
  consignori di Sospello
     
  Troncato, al 1° scaccato d'argento e di rosso, di quattro tiri e sei punti, al 2° palato di nero e d'argento
[Rabino]

Bovio
(già Torre, Biscuti della Torre, poi Bovio Torre o Bovio della Torre)
(da Rivalta Bormida, in Conzano, Casale e Alessandria)
  conti di Conzano; signori di Cavatore; consignori di Rivalta Bormida, Solonghello

* nobili

     
  D’azzurro, alla torre (di due impalcate), sostenuta da due leoncini affrontati, il tutto d’oro, con il capo d'oro carico di un’aquila coronata, di nero, nascente
[Manno]
     
  D’azzurro, alla torre di due impalcate, sostenuta da due leoncini controrampanti, il tutto d’oro, con il capo d'oro carico di un’aquila coronata, di nero
[segnalazione di Gian Luigi Bovio della Torre, anche in Armista acquese]
     
  D'azzurro, alla torre fondata sopra un monte e sostenuta da due leoni, il tutto d'oro, con il capo del secondo, carico di un'aquila coronata, di nero
[Blasonario delle Famiglie Piemontesi]
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 2° d'azzurro, alla torre quadra, sostenuta da due leoncini controrampanti, il tutto d’oro, con la fascia di rosso attraversante sulla troncatura
[segnalazione di Gian Luigi Bovio della Torre, anche in Armista acquese]
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, al 2° d'azzurro, alla torre, sostenuta da due leoncini affrontati, il tutto d’oro, con la fascia di rosso passante sulla partizione
[Angelo Scordo, "Armista Tonso"]
     
  D'azzurro, alla torre di rosso, cucita, fondata sulla pianura erbosa e sostenuta da due leoni controrampanti, d'oro, con il capo del secondo, carico di un'aquila coronata, di nero
[Armista acquese]
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, al 2° d'azzurro, alla casa d'argento, aperta e tegolata di rosso, sostenuta da due leoncini affrontati, d’oro, con la fascia di rosso passante sulla partizione
[Blasonario Casalese, allo voce Bovio]
     
    motto: IBIS ET INSTA [segnalazione di Gian Luigi Bovio della Torre]

Bovis
(da Cuneo, nel Nizzardo)
  consignori di Sospello [Manno], Peglione [Rabino]
     
  D’azzurro, al bue di rosso, cucito

     
    motto: .... PARATUS [Consegnamento 1613]

Bovis
(da Barcellonetta)
 
     
  D'azzurro, a cinque bande d'oro
[De Orestis e Rabino]

Boyer
(del Nizzardo)
 
     
  D'azzurro, alla stella d'oro, con il capo d'argento, la stella carica in cuore di uno scudetto del campo, al giglio del secondo, con il capo d'argento
[De Orestis e Rabino]

Boyero
(del Nizzardo)
 
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, al castello di tre torri, d'argento, carico di una banda scorciata, d'azzurro, al 2° di rosso, al bue passante guardante, d'argento
[Rabino]

Bozelli
(da Castellamonte, anche in Costigliole)
  (famiglia con memorie dal XVIII secolo)
     
  D'argento, al bue di rosso (al naturale?), passante sulla pianura erbosa, con il capo d'oro, carico di un'aquila bicipite, di nero
[segnalazione di don Paolo Prunotto, da Stemmi dei Parroci di Costigliole di Pietro Viarengo, 1865]

Bozino
(Bozzini)
(da Masserano)
  (antica famiglia con memorie del XV secolo)
     
  D'argento, al castello di due torri, di rosso (o al naturale?), nutrito nella pianura erbosa, al naturale, sostenente un gallo ardito, di rosso, coronato d'oro
[Arma di d. Paulus Bozinus Messera[nensis], 1591-1592, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 1058]

     
  D'argento, al castello di due torri, di rosso (al naturale?), aperto d'oro, nutrito nella pianura erbosa, al naturale, sostenente un gallo ardito, di rosso
[Arma di d. Antonius Bozinus Messeranensis, 1595, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 1289]

     
    motto: SEMPER VIGILANS

Bozzano
(da Ovada)
 
     
  D'azzurro, a tre rose di rosso, cucite, 2, 1, accompagnate in cuore da una stella (6), d'oro
[Armi della Comunità di Ovada]

Bracciforte
(di Piacenza, a Torino)
  (nobile famiglia, in Piemonte dal XVI secolo)
     
  D’azzurro, al braccio armato, tenente con il pugno una spada d'argento
[Consegnamento 1613]

Braco
(Bracod, Bracco)
(di Aosta)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  (arma antica, di concessione imperiale)
Di rosso, al pesce d’oro, posto in fascia, sormontato da un giglio d’azzurro, cucito
     
  D’azzurro, al cane bracco d’argento
[Concessione 1586]

Braghieri
(da Viguzzolo e Tortona)
  consignori di Monleale
     
  Di rosso, al bue d'argento
[Manno]
     
  D'argento (alias: d'oro), alla testa di bue di semiprofilo, con un anello alle narici, il tutto di rosso
[Berruti, Tortona insigne]

Braia
(Braja)
(da Rivoli)
  signori di Bruino e Reano

[Nel Dizionario Araldico Valsusino non si esclude possa trattarsi di un errore del Patriziato Subalpino, da leggersi invece de Braida, vedi sotto]

     
  ARMA IGNOTA


Braida (de)
(da Rivoli)
  signori di Bruino
     
  ARMA IGNOTA


Braida
(Brayda)
(dalle Langhe, forse Bra)
  (Antichi e potenti nel medioevo piemontese, in origine probabilmente signori di Bra. Già in alta epoca si divisero in molti rami, con ampi possedimenti feudali e signorili)

conti di Ronsecco; signori di Brondello, Casalgrasso, Cervere, Corneliano, La Morra, Monforte, Piobesi, Pollenzo, Racconigi, Ronsecco, Ruffia, Sanfrè, Verduno; consignori di Casalvolone, Castellar, Ceresole e Palermo

     
  (I Braida delle Langhe)
D'argento, a tre scaglioni d'azzurro
     
  D'azzurro, a tre scaglioni d'argento
[probabilissima arma Brayda, soffitto ligneo di palazzo Serralunga, Alba]
     
  (I Braida di Cuneo)
D'azzurro, a sei anelletti d'argento, 3, 2, 1
[Fiori di Blasoneria, arma dei Brayda di Cuneo discendenti dai signori di Morozzo]
     
  (la linea tedesca)
Inquartato con una croce, scorciata del braccio inferiore, attraversante sull’inquartatura, il braccio superiore d’oro, a due fasce di nero, quello di destra d'azzurro, quello di sinistra di nero; al 1° di rosso, al leone d’argento, rivoltato e nascente dal braccio destro della croce; al 2° di rosso; al 3° di nero; al 4° palato di rosso e d’oro; sul tutto di Braida
     
motto: BIEN FAIRE PASSE TOUT

Braida
(del Monferrato)
  vedi Montiglio

Braiis
(Braja)
(da Occimiano)
  signori di Maranzana, Castelleto Molino
     
  ARMA IGNOTA


Branda
(da Milano)
  signori di Melazzo
     
  ARMA IGNOTA

Brandi
(Brandis)
(da Nizza)
 
     
  D'oro, a due rami d'alloro verdi, piegati in forma di corona, con le estremità passate in decusse
[De Orestis]
     
  Di [...], a due teste, d'uomo e di donna, inghirlandate
[Manno]

Bras (de)
(dal Nizzardo, in Provenza)
  signori di Dosfraires, Giletta
     
  ARMA IGNOTA

Brascorens
(Bracorens)
(dal Faucigny in Torino)
  conti di Salins; visconti di Moriana; signori di St. Laurent de la Côte, Savoiroux
     
  D’azzurro al palo d’oro, carico di tre conchiglie di nero
motto: LENITER ET OPERE SADO
LEVITER ET SPERE SADO
AGERE ET PATI FORTIA

Brea
(da Chieri)
  conti di Rivera
     
  D'azzurro, a tre fasce d'argento, accompagnate da due stelle d'oro
     
  D'azzurro, a tre fasce, accompagnate da una stella (8) in capo e da un'altra stella in punta, il tutto d'argento
[arma di D. Annibal Brea Taurinensis, 1638, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 4094]

Brembati
(da Bergamo, in Mantova e Casale)
  (famiglia con presenza in Monferrato dal XVII secolo)
     
  Troncato d'argento e di nero, alla banda di rosso
[Stemmario Mantovano]
     
  Inquartato, con la croce di rosso, patente, sulla inquartatura, al 1º e 4º d'azzurro, al leone coronato d'oro, al 2º e 3º d'argento, all'aquila di rosso, coronata d'oro, sul tutto, troncato d'argento e di nero, alla banda di rosso
[Di Ricaldone e Spreti]

Bremio
(Balciani, Baleani)
(da Breme, in Casale)
  consignori di Bosia
     
  ARMA IGNOTA

Brenasi
(Brenasio)
  (antica famiglia decurionale di Tortona)
     
  D'azzurro, all'albero di melo, al naturale, fruttato d'oro, nascente dalla campagna di verde, con un destrocherio, al naturale, movente dal fianco sinistro dello scudo, in atto di spiccare un frutto
[Berruti, Tortona insigne]
     
    motto: AVULSA PRO FIDE CORONAT

Brentani
(dal lago di Como, in Milano)
  conti di Caltignaga
     
  Interzato in fascia, al 1° d’oro, all’aquila bicipite di nero, coronata del campo; al 2° d’azzurro, alla brenta, addestrata da un leone rivoltato, il tutto d’oro, sinistrata da una biscia d’argento; al 3° bandato d’argento e di rosso


Brès (De)
(da Nizza, oriundi di Pierlas)
  conti di Pierlas; baroni di Santa Felicita; consignori di Dosfraires
     
  Troncato, al 1° d’azzurro, allo scaglione, accompagnato in capo da due stelle, il tutto d’argento, al 2° d’oro, a due fasce scaccate di due file d’argento e di rosso
[Manno e De Orestis]
     
  Troncato, al 1° d’azzurro, allo scaglione, accompagnato in capo da due stelle, il tutto d’argento, al 2° d’oro, a due bande scaccate di due file d’argento e di rosso
[Rabino]

     
    motto: SEMPER STAT

Bressani
(Bersani)
(da Mondovì)
  signori di Carrù, Sant'Albano; consignori di Carassone, Chiusa Pesio, Roccaforte, Vicoforte
     
  D'azzurro alla banda d'argento, orlata e cucita d'oro

Bressani
(da Torino)
  consignori di Montalto, Pavarolo
     
  ARMA IGNOTA

Breville (de)
(dalla Borgogna, in Vercelli)
  (un de Breville di Salins in Borgogna fu capitano al servizio del duca di Savoia alla fine del XVII secolo)
     
  D'azzurro, a cinque stelle d'oro, raggianti, due in capo, una in cuore, due in punta, alternate a quattro colombe d'argento, una in capo, due nel mezzo e una in punta
[Consegnamento 1687, andato perduto, ma presente come arma Brevilla in Mario Coda, Armoriale Bulgaro del XVII secolo]

Briata
(da Ovada)
 
     
  D'azzurro, al leopardo rivoltato d'oro, sostenuto da una fascia diminuita d'argento, abbassata sulla campagna di verde, tenente un giglio d'oro, accompagnato nel capo da tre gigli dello stesso, male ordinati
[Armi della Comunità di Ovada]

Briatore
(da Mondovì?)
 
     
  Di [...], alla torre di [...]
[Collezione armi gentilizie di Mondovì]

Brichanteau (de)
(francesi)
  (marchesi di Nangis)

baroni di Châtellargent

     
  D'azzurro, a sei tortelli, d'argento, 3, 2, 1
     
1

Brida
(Bridda)
(da Brosso)
  (ramo dei conti di Castellamonte)

consignori di Lessolo

     
  D'azzurro a tre monti d'oro, ciascuno caricato da un trifoglio di verde rovesciato, e sormontato da un pappagallo di verde con la testa rivoltata

     
    motto: EST MIHI PRO DOMINO DEXTRA PARATA MEO

Brignani
(da Casale?)
  consignori di Viarigi
     
  ARMA IGNOTA

Brignone
(da Cuneo)
  conti di Costigliole Saluzzo
     
  D'azzurro, alla banda contromerlata d'argento, carica di tre stelle di rosso

motto: UBI DEUS IBI LUX

*Brignone
(da Bricherasio, in Pinerolo e Torino)
  nobili
     
  D’azzurro, al susino fruttato e nutrito sulla pianura erbosa, posto a destra dello scudo e sinistrato da un cervo passante, il tutto al naturale, con il capo d’azzurro, cucito, carico di tre stelle d’oro, male ordinate

Brina
(da Villanova d'Asti)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  D'azzurro, alla stella (8) d'oro, sormontata da un triangolo di nero, rovesciato movente dal lembo superiore dello scudo, cucito, carico di due rami di mirto, d'argento, decussati
     
    motto: IN SPE ET PROBITATE

Brina
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Di rosso, al decusse d’argento, carico di cinque morsi da cavallo, di porpora, e accantonato da quattro cavalli d’argento, spaventati e rivoltati

Brinatti
(da Torino)
  conti (1961)
     
  Di rosso, allo scaglione d'oro, caricato di uno scaglione d'azzurro e sormontato da tre stelle d’oro, in fascia
    motto: DILEXI JUSTITIAM

Brionis
  (antica famiglia nobile)
     
  Di rosso, a due bande d’argento, ciascuna carica di un ramoscello di rosaio di verde, fiorito di due pezzi, di rosso
[Manno, dai Libri di Blasoneria di Carlo Emanuele I]

Brissac (de)   vedi Cossé (de)

Britonis
(di Aosta)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  D’oro, allo scaglione accompagnato da tre moscature di ermellino, il tutto di nero
     

Brizio
(Bricio)
(da Cuneo)
  (antica famiglia decurionale de platea di Cuneo, presente nell'elenco del 1535)

consignori di Salmour

     
  Troncato di rosso e di nero, al liocorno d’oro, ritto, armato d’argento
     
    motto: SIC VIRTUS

Brizio
(Bricio)
(da Cuneo)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  Troncato di rosso e di nero, al bue d’oro, ritto
[Consegnamento 1580]

Brizio
(poi Brizio Falletti)
(da Bra)
  conti di Castellazzo Novarese, Castelletto Ussone; baroni della Loggia; signori di La Veglia, Valfenera; consignori di Cervere, Cornegliano, Monforte
     
  Inquartato d'argento e di rosso
     
  (Brizio Falletti, linea del Castellazzo)
Partito, di Brizio e di Falletti
[Mathis indica anche Inquartato di Brizio e di Falletti]
     
motto: ALTERUTRA FORTUNA [Manno]
IN ALTERUTRA FORTUNA [Mathis]

Brizio
(Bricio)
(di Carmagnola)
  (famiglia nobile con memorie da fine del XVI secolo)
     
  D'argento, a quattro pali, due di verde e due di rosso
[Consegnamento 1613]
     
  Palato di sei, il 1° e 4° di verde, il 2° e 5° d’argento, il 3° e 6° di rosso
[Manno]
     
  Palato di sei, il 1° e 4° d'argento, il 2° e 5° di verde, il 3° e 6° di rosso
[Nicola Ghietti, Memorie di Carmagnola]
     
    motto: FIDES

Brocardi
(dalla Valle Stura, a Cuneo)
  (una delle prime famiglie signorili insediatesi a Cuneo)

signori di Gaiola, Moiola

     
  ARMA IGNOTA

Brocardi
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  Di rosso, al cardo di tre fusti di verde, sormontato da tre stelle d'oro, ordinate in fascia

Brocco
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'oro, alla fascia doppiomerlata, di rosso, con il capo d'azzurro, carico di tre teste di leone, guardanti, d'oro, poste in fascia
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: NESCIT PRUDENTIA LEDI

Brocco
(da Casale)
 
     
  D'argento, alla banda d'azzurro, carica di tre stelle d'oro, sostenente un leone passante, d'azzurro
[Blasonario Casalese: i colori sono di difficile lettura]

Brocheri
(da Courmayeur)
  (antica famiglia nobile della valle d'Aosta)
     
  ARMA IGNOTA

Broglia
(da Chieri)
  (Una delle famiglie denominate i 5 B di Chieri, insieme ai Balbiano, ai Balbo, ai Bertone e ai Benso)

conti di Casalborgone, Mombello, Revello; signori di Arignano, Cortandone, Fontanetto; consignori di Agliè, Bairo, Baldissero, Chieri, Cocconato, Monale, Montaldo, Pont Canavese, S. Sebastiano, Santena

Francesco Maria conte di Revello (1611-1656), tenente generale francese, capostipite della linea di Francia (marchesi di Dormaus, duchi di Ferrières, principi del SRI, pari di Francia)

     
  D'oro al decusse d'azzurro ancorato

     
motto: POUR L'AVENIR

Brondelli
(Brondello)
(da Pietraporzio, in Torino)
  conti di Brondello; consignori de La Morra
     
  D'oro, a quattro bande d'azzurro, con tre monti di verde, quello di mezzo più alto e sormontato da un grappolo d'uva d'argento, il tutto attraversante


Brondolo
(da Mombaruzzo, in Casale)
  conti di Lazzarone; consignori di Carpenetto, Corticelle, Villadeati
     
  Inquartato, d'oro, all'aquila di nero, e troncato d'argento e d'azzurro
[di Ricaldone]

Bronzini
(da Torino?)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'oro, alla fascia doppiomerlata, di nero, con il capo d'azzurro, carico di tre colombe d'argento, tenenti nel becco un ramo d'olivo, d'oro
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]

     
    motto: HOS SINE SELE PAX

Brosolo
(da Torino)
  signori di Druento
     
  ARMA IGNOTA

Brosolo
(da Ivrea)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  Troncato d’oro e di rosso, il secondo allo scaglione di azzurro, orlato d’argento, sostenente una pianticella di licio [brosolo] al naturale, attraversante sull’oro
     
    motto: NON PERII

Bruco
(Brucco)
(da Sordevolo, in Biella e Torino)
  conti di Ceresole, Lemie e Forno di Lemie, Montalto Dora, Sordevolo, Usseglio; signori di Chiusavecchia, Costigliole
     
  Inquartato, al 1º e 4º d'argento alla pianta di erica al naturale; al 2º e 3º d'azzurro, al leone d'oro tenente un ramoscello d'erica, d'argento

     
motto: SOLI DEO

Brumanus
(Brumano, Brumana?)
(di Saluzzo)
  Non sono riuscito trovare notizie sulla famiglia di D. Io. Thomas Brumanus Saluciensis, dottorato in utraque censura nel 1611 a Bologna.
La sua arma è solo descritta per i notai della Gabella Grossa, per una successiva raffigurazione sulle pareti dell'Archiginnasio
     
  Una torre su due rose

Brunacci
(Brunassio)
(da Chieri)
  conti palatini (1533)
     
  Troncato d’argento e di nero, al cane bracco, dell’uno nell’altro, linguato e collarinato di rosso, il collare anellato e bullettato d’oro, sormontato da un’aquila di nero, linguata di rosso

     
motto: FIDES PERPETUA

Brunati
(da Torino)
  baroni (1857)
     
  D’argento, alla testa di moro al naturale, con il capo d’azzurro carico di cinque stelle d’oro, ordinate in fascia

Brunato
(da Carignano)
 
     
  "Una testa e tre stelle"
[Consegnamento 1580, non confermato]

Brunel
(originari della Francia, in Aosta)
  consignori di St. Georges e Introd
     
  Di nero, alla banda d’argento, carica di una testa di moro al naturale, ritirata verso il capo

Brunengo
(Brunenghi)
(da Oneglia, a Carmagnola)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  D’azzurro, al pruno al naturale, fiorito d’oro, sostenuto da due leoncini d’oro, coronati d’argento, affrontati

Bruneri
(Brunero)
  conti di Rivarossa
     
  Troncato, al 1° d’argento, al leone d’azzurro, accompagnato da due stelle di rosso; al 2° d’oro, a due bande di rosso


Brunetta
(da Pinerolo)
  conti di Usseaux

signori di Cavagnolo e di Monteu da Po (per successione Cotti, Patenti 1897)

     
  Partito, al 1º d'azzurro, a tre stelle mal ordinate, sormontate da una croce ancorata, il tutto d'argento, al 2º di rosso al rosaio al naturale
     
  (successivamente adottano)
D’azzurro, a tre stelle male ordinate, sormontate da una crocetta scorciata e patente, il tutto d’argento

     
  (arma del conte Eugenio Brunetta d'Usseaux)
Inquartato, al 1° di Cotti, al 2° di Mattone di Benevello, al 3° troncato d'argento e d'azzurro, al crancellino d'oro (probabilmente si tratta dell'arma "francese" dei Montiglio di Villanova), al 4° d'argento, alla fascia scaccata di nero e d'oro, di due file, accompagnata in capo da una granata alata, di nero (di Zeyffart), sul tutto di Brunetta
[da ex libris del conte Eugenio Brunetta d'Usseaux: segnalazione di Michel Orcel. Le armi dell'inquartato sono quelle delle famiglie che ebbero alleanze matrimoniali ottocentesche dirette o indirette con i Brunetta: una fonte francese attribuisce ai Montiglio (di Villanova? di Ottiglio?) l'arma del 3° quarto e alla famiglia russa di Zeyffart quella del 4° quarto. Non riporto qui le armi napoleoniche di Luigi Amedeo Montiglio di Villanova e di Giuseppe Maria Montiglio di Ottiglio, ambedue baroni dell'impero francese: in esse comunque non compare il crancellino]
     
motto: FIDE ET OPERE
FIDE ET GLADIO

Brunetta
(Bruneto)
(da Rivoli)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Inquartato, d'argento a due teste di moro, al naturale, e scaccato d'oro e d'azzurro
[Consegnamento 1613]
     
  Inquartato, d'argento, alla testa di moro, al naturale, e scaccato d'azzurro e d'oro
[Fiori di Blasoneria: vedi la nota alla scheda Spatis]

Bruni
(da Strevi)
  (antica famiglia patrizia acquense)
     
  Bandato d'oro e di nero, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
[Armista acquese]

Bruni
(da Avigliana)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, alla rosa di rosso, gambuta e fogliata di verde

Bruni
(Bruny)
(da Todone)
 
     
  D'azzurro, al cervo slanciato d'oro, con il capo del secondo
[Audiffredi, segnalazione di Michel Orcel]

Brunicard
(Brunissard)
  (consignori di Nevâche?)
     
  (forse discendevano da un'omonima famiglia di Lione, che portava)
D'argento, a una testa di moro (al naturale)
[Dizionario Araldico Valsusino]

Brunni
(Bruno)
(da Asti)
  (antichissima famiglia di Asti, con memorie dal XIII secolo)
     
  Bandato d’oro e di nero, con il capo del primo, carico di un'aquila del secondo

Bruno
(da Mondovì)
  (famiglia patrizia con memorie dal XVI secolo)
     
  Partito, di nero e bandato d'oro e di nero
     
  Partito, di nero e bandato d'oro e di nero, con il capo d'argento, carico di un'aquila di rosso
[ampliamento 1575]
     
    motto: AUDACES FORTUNA IUVAT

Bruno
(da Cuneo)
  marchesi di Clavesana (1894); conti di San Giorgio, Tornaforte; signori di Cassinasco, Ferrere, Rocchetta Palafea
     
  Partito, di nero e bandato d'oro e di nero; con il capo d'argento, carico di un'aquila di nero

     
motto: AUGENT OBSCURA NITOREM

Bruno
(da Cuneo)
  conti di Samone
     
  Partito, di nero e bandato d'oro e di nero; con il capo d'argento, carico di un'aquila di rosso

     
motto: AUGENT OBSCURA NITOREM

Bruno
(da Chieri)
  conti di Cussanio, Stroppiana
     
  Di rosso alla gemella d'argento posta in fascia, accompagnata in capo da una testa di moro al naturale, fasciata d'argento, in punta da un cinquefoglie d'argento

     
motto: SOLI DEO

Bruno
(da Asti)
  signori di Cassinasco, Ferrere, Roccaverano, Rocchetta Palafea
     
  ARMA IGNOTA
     
  (concessione 1595 ad Antonio Bruno di Asti, notaio)
Di rosso, alla punta d’argento, carica di una mezzaluna crescente del campo
    motto: LUCET IN TENEBRIS

Bruno
(da Pinerolo)
  (famiglia patrizia con memorie dal XVI secolo)
     
  D’azzurro, al giaggiolo di verde, sostenuto da due leoncini d’oro, affrontati

Bruno
(da Bra)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, al 2° d'oro, a tre bande di nero
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]


Bruno
(da Bra)
 
     
  D'argento, a tre bande d'azzurro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Mathis, Storia delle famiglie di Bra]

     
    motto: AUGENT OBSCURA NITOREM

Bruno
(da Saluzzo)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Bandato d’oro e di nero, con il capo del primo, carico di un'aquila del secondo
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
motto: AUGENT OBSCURA NITOREM

Bruno
(da Villanova Mondovì, in Torino)
  conti (1965); predicato di Clarafond
     
  Partito, d'azzurro e d'oro, all'aquila di nero, coronata d'oro, con il capo d'oro, carico di un sole, di rosso
    motto: OMNE FIDELIS

Brunswick (di)
  marchesi di Occimiano (1589); signori di San Giorgio Monferrato; consignori di Conzano
     
  Due leopardi uno sopra l'altro d'oro, armati e linguati d'argento, in campo rosso
[mons. Della Chiesa]
     
  Partito di uno, troncato di due: al 1° di Brunswick, al 2° di Luneburg, al 3° di Everstein, al 4° di Homburg, al 5° di Hoya, al 6° di Bruckhausen


Brusati
(di Novara)
  signori di Fisrengo
     
  Fasciato doppiomerlato di rosso e d’argento
[de Bruxatis, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270
     
  D’argento, a tre fasce di rosso, contromerlate, con il capo d’Angiò
[Tre armi di Pietro Angelo Brusati, 1600-1602, sono presenti nell'Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 1663, 1768 e 1826. Le armi comprendono anche il capo d'Angiò, ma i gigli in capo sono d'argento]

*(I marchesi Brusati di Settala, ritenuti dello stesso ceppo novarese, milanesi, poi in Torino, usavano la stessa arma)

     
  Di rosso, a tre fasce doppiomerlate d’argento, con il capo d'Angiò
[Armi di Giovanni Battista (e forse Defendente) Brusati, 1612 e 1615, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 2642 e 2773. In 2773 le fasce sono solo due]
     
    motto: DEORUM HONORES

Bruschetto
(Bruschetti)
(da Bra, in Ivrea)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’azzurro, a due fasce d'oro, accompagnate in capo da una stella, dello stesso
[Consegnamento 1613, andato disperso, ma riportato in Mathis, Storia delle famiglie di Bra]

Bruschi
(Brusco)
(Buschi in Manno)

(da Mantova)
  conti di La Bosia, Salabue
     
  D'azzurro, a un mazzo di tre rami di pungitopo, di nero (?), fioriti di rosso, attraversato da un cartiglio con il motto TETIGISSE SE PIGEBIT, e accompagnato in punta un terreno, al naturale
[Arma di D. Franciscus Bruscus Mantuanus, 1596, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 1375]
     
  D'azzurro, a un mazzo di tre rami di pungitopo, di nero (?), fioriti di rosso, nutriti nella pianura erbosa, di verde, legati da un cartiglio con il motto TETIGISSE SE PIGEBIT, e sormontati da tre stelle (8) d'argento, male ordinate
[arma di D. Franciscus Bruscus Mantuanus, 1597, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 1448]
     
  D'azzurro, a un mazzo di tre rami di pungitopo, di nero, fioriti di rosso, legati da un cartiglio con il motto TETIGISSE SE PIGEBIT
[arma di D. Caesar Bruscus Mantuanus, 1605, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 2075]
     
  D'argento, a un mazzo di tre rami di pungitopo, di nero, fioriti di rosso
[Stemmario Mantovano]
     
    motto: TETIGISSE SE PIGEBIT

Brusotti
(da Casale?)
 
     
  Di [...], alla palma (?) di [...], nutrita nella pianura erbosa, e sostenuto da due leoni di [...], quello di destra rivoltato
[Blasonario Casalese]

Bruyset
(dal Belley, in Torino)
  signori di Villeneuve: consignori di Champorcher, Hône e Bard
     
  D’azzurro, a tre punte coricate una sull’altra, moventi dal fianco sinistro con tre bisanti, pure d’oro, ordinati in fascia e nella punta; con il capo d’argento carico di tre puntali di spada, di rosso, ordinati in fascia
[De Tillier e Franchi Verney]
     
  D’azzurro, a tre bisanti d’oro, crociati di nero, sormontati da tre campani, pure d’oro, ordinati in fascia, quello di mezzo più grande, con il capo d’argento carico di tre puntali di spada di rosso, ordinati in fascia
[Manno]
     
motto: FIDELI OBSEQUIO

Bucci
(da Carmagnola)
  (antica famiglia con memorie dal XVI secolo)

(con)signori di Borgaro

     
  ARMA IGNOTA


Buccignani
(Bucignani)
(da Cherasco)
 
     
  D'azzurro, all'orso d'argento, ritto
[Manoscritto Defanti]

Buchietti
(da Torino?)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, a tre monti di verde, ciascuno forato da una caverna, di nero, il monte più alto sormontato da un leone, d'azzurro
     
    motto: FORTITUDO

Buffa
(in Pinerolo, Cavour e Bibiana)
  conti di Perrero
     
  Partito, al 1º di rosso al compasso aperto, accompagnato in punta da tre stelle male ordinate, il tutto d'oro, al 2º d'oro al leone di rosso, coronato d'argento, il tutto sotto un capo d'azzurro carico di un'aquila d'argento

     
motto: OMNIA CUM MENSURA

*Buffa
(da Cavour, in La Spezia e Roma)
  nobili
     
  Troncato, semipartito, al 1° d'azzurro, all'aquila coronata, d'argento, al 2° di rosso, allo scaglione d'oro, caricato di una croce potenziata, di rosso, e accompagnato in capo da due croci potenziate, d'oro, una in capo, l'altra in punta, al 3° d'oro, al leone di rosso

Buffa
(di Ovada)
  (famiglia con memorie dal XV secolo)
     
  D'azzurro, al palmizio al naturale, terrazzato di verde, addestrato da un'aquila di nero, coronata d'oro, rivoltata e con il volo abbassato, e sinistrato da un leone di rosso, coronato d'oro, il tutto sormontato da tre stelle (6) d'oro, male ordinate
[Stemmi della Comunità di Ovada]
     

Buffati
(da Caraglio e Busca)
  signori di Chialambertetto; consignori di Cantogno
     
  Troncato d'oro e d'argento, allo scaglione di nero, carico di una crocetta d'argento trifogliata, e accompagnato da due crocette di nero, potenziate
     
motto: NIHIL INFERIORA MORANTUR

Buffetti
(da Torino?)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  D'azzurro, alla fascia d'argento, carica di tre melanzane di rosso, fogliate di verde
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: FELICITER

Buffoni
(Buffone)
(da Lantosca)
 
     
  Palato d'oro e d'azzurro
[De Orestis e Rabino]
     
  D'azzurro, a tre fasce d'oro
[Stemma su cabreo della commenda mauriziana S. Maria Virgis di Sospello]

Buglione
(Boglione, Buglioni)
(da Bra, in Saluzzo)
  marchesi di San Martino (1785); conti di Monale
     
  D'azzurro, a due piante, di tre rami caduna, di gigli di giardino al naturale, nutrite in due vasi d'oro cerchiati di nero, con il capo d'oro carico di un'aquila coronata, di nero
     
  D'azzurro, a due piante, di tre rami caduna, di gigli di giardino al naturale, nutrite in due vasi d'oro cerchiati di nero, sostenuti dalla campagna di verde, cucita, con il capo d'oro carico di un'aquila coronata, di nero
     
  (Mathis, in Storie di Famiglie di Bra, alla voce Boglione indica anche questo stemma. Poichè il motto attribuito è sempre FOECUNDIOR IN DIES, potrebbe trattarsi di una variante dell'arma precedente)
Troncato, al 1° partito d'argento e d'azzurro, con l'aquila dell'uno nell'altro, al 2° d'oro, alla pianta di giglio di tre rami, al naturale, fogliata di verde e fiorita di rosso, muovente dalla punta

     
motto: FOECUNDIOR IN DIES
     
  D'oro, all'alveare e sei api volantigli intorno, il tutto al naturale
[Mathis, Storia delle famiglie di Bra, voce Boglione]

*Buglione
  nobili dei conti di Monale e Bastia; conti
     
D'azzurro, a due piante, di tre rami caduna, di gigli di giardino al naturale, nutrite in due vasi d'oro cerchiati di nero, con il capo d'oro carico di un'aquila coronata, di nero

motto: FOECUNDIOR IN DIES

Buglioni
(da Mondovì)
  (antichissima famiglia guelfa di Mondovì)
     
  ARMA IGNOTA

Bulgarini
(da Mantova)
  conti di Castelvero
     
  Troncato, al 1° d'azzurro al crescente d'argento avente tra le corna una stella dello stesso, al 2° di rosso al palo d'oro; con la fascia dello stesso attraversante sulla partizione; con il capo d'argento, carico di un'aquila di nero
[Di Crollalanza e Stemmario Mantovano]
     
  Palato d'argento e di rosso, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero
[di Ricaldone. Questa però è l'arma dei Bulgarini di Firenze, attestata anche in BSB c.i. 278]

Bulgaro
(da Borgovercelli)
  (Potente e antichissima casata, una delle quattro famiglie vercellesi di baldacchino, con gli Alciati, gli Arborio e i Tizzone)

signori di Bioglio, Borgovercelli (olim Bulgaro), Caresana, Castellengo, Cossato, Crevacuore, Flecchia, Lessona, Masserano, Mortigliengo, Mosso, Pettinengo, Piatto, Roasenda, Salussola, S. Germano, Selve, Trivero; consignori di Asigliano, Biandrate, Biella, Casalvolone, Quaregna, Valdengo, Viancino, Vigliano

     
  Palato d'azzurro e d'argento, con il capo d'oro carico di un'aquila coronata, di nero

     
  (alias)
Palato d'argento e di rosso

     
  Palato d'argento e d'azzurro
[Lapidi nel duomo di Vercelli, segnalazione in Blasonario Biellese]
     
motto: WAN GOTT WILD
[per curiosità, si osserva che lo stesso motto è adottato da mons. Giulio Giovio, vescovo di Nocera, come attestato a pag. 437 de Le Imprese Illustri di Girolamo Ruscelli, libro II, Venezia, 1584]

Bulla
(di Acqui)
  signori di Moncrescente
     
  ARMA IGNOTA

Buneo
(da Asti)
  conti di Ronco, Varigliè, Roccaforte e Pasco, Val d'Ellero, Zumaglia; signori di Bagnolo, Monale; consignori di Bussoleno
     
  D'argento, al capopalo di rosso, carico nel punto del capo di un giglio del primo
     
motto: JUSTITIA FORTUNAM NUMQUAM DESERIT

Buniato
(da Carignano)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  D’azzurro, alla fascia di rosso, alzata, cucita, carica di tre stelle d’oro, accompagnata in punta da una mezzaluna d’argento, crescente, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
     
    motto: DESURSUM NESCIA LUDI

Bunis
(da Chieri, in Chivasso)
  consignori di Marcorengo
     
  D'argento, al palo di rosso

     
motto: ADAXIO

Buonamico
(Bonamico)
(da Cavallermaggiore)
  conti (1825)
     
  ARMA IGNOTA


Buratti
(da Andorno Cacciorna, in Chiavazza e Biella)
  conti, con il predicato della Malpenga (1941)
     
D’azzurro, a tre fusi (d'argento?) ordinati in palo, con il capo cucito, di rosso, al castello d’argento, torricellato di due, merlato alla guelfa, aperto di nero
     
motto: FESTINA LENTE

Burdese
(Bordese)
(in Bra)
 
     
  D'azzurro, al grifone d'oro, con il capo d'argento, carico di un'aquila, di nero
[Mathis, Storia delle Famiglie di Bra]

Burdini
(da Racconigi)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Partito, al 1° bandato d'oro e di rosso, al 2° d'azzurro, al leone d'argento, lampassato di rosso
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]

Burgatti
(Burgatta)
(da Ovada)
 
     
  D'argento, al mastio di due piani di rosso, aperto del campo, finito da due garitte coperte di rosso, fondato sulla campagna di verde, con una gatta di rosso nell'atto di varcarne la soglia
[Stemmi della Comunità di Ovada]]

Burgomato
(da Cherasco)
  (famiglia signorile con memorie dal XVI secolo)
     
  Di rosso, a due bande d'argento
[Manno, citando il consegnamento dell'arma nel 1579]
     
  Di rosso, a due fasce d'argento
[Manoscritto Defanti]

Burgonzio
(da Rivarone)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  Di [...], a tre ferri di cavallo, di [...], 2, 1
[Stemmi e sigilli della famiglia presenti a Rivarone]

Burgos
(da Jarsy in Savoia)
  conti di Pomaretto
     
 

Troncato d’argento e di verde, il primo a due palme del secondo decussate, il secondo al castello del primo

Buridan
(Buridani)
(dalla Francia, a Venaria Reale e Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  (il ramo italiano)
D'argento, allo scaglione di rosso, accompagnato da tre leoni dello stesso, i due in capo affrontati
[segnalazione di Alberto Licci, da documenti di famiglia]
     
  D'argento, allo scaglione di rosso, accompagnato da tre gamberi, di nero, in palo
[Rietstap]

Burlazio
(da Biella)
  (antica famiglia nobile di Biella)
     
  D'argento, alla rosa di rosso, fogliata e spinata di verde, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro, ordinate in fascia

     
    motto: CAUTE LEGAS

Buronzo
(da Buronzo e Vercelli)
  (Antichissima casata del Vercellese. Si divise in numerose famiglie: Bastita, Berzetti, Bucini, Dominabus, Delle Donne, Gottifredi, Grassi, Plebani, Presbitero, Ricca, Del Signore, Signoris)

conti di Asigliano e Pezzana, Villa del Bosco; signori di Balocco, Bastia, Carisio, Motta de' Conti, Ronco, Ternengo, Zumaglia; consignori di Biandrate, Quinto

     
  Troncato di nero e d'argento, al leone dell'uno nell'altro
[L'arma di D. Io Petrus ex Dominis Burontiis Vercellensis, 1591, è presente nell'Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 1014]
     
motto: DIVO IOVE AUCTORE SEQUIMUR ACTA PATRUM
     
  [a titolo di curiosità, si riporta lo stemma Buronsi di Santià dal Manoscritto Chianale, Biblioteca Reale di Torino]

Burotti
(da Cherasco)
  conti di Scagnello
     
  D'oro, al leone di rosso, coronato del campo, sostenuto da un monte di tre cime di verde, impugnante con la zampa destra una spada, e con la sinistra un ramoscello di rosaio, al naturale


Burri
(Borri)
(di Milano)
  signori di Vespolate
     
  D'argento, al bue passante di nero
[de Burris, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]

Busca   (una delle famiglie marchionali di discendenza Aleramica)

marchesi di Busca (sec. XII), Cossano (1772), La Rocchetta (1772), Mango (1772), Neviglie (1772), Trezzo (1772); conti di Loreto

     
  Palato d'oro e di rosso
     
  D'oro, a tre pali di rosso
     
  (la linea astigiana dei marchesi di Cossano, Mango, Neviglie, Rocchetta)
D'oro, a quattro pali di rosso

Busca Gianuzio
(olim Gianuzio,
de Ianuciis)
(di Asti, a Casale)
  marchesi (17..?); conti di Lazzarone
     
  D'oro, a quattro pali di rosso
[È da notare che Manno considera come due distinte famiglie i Gianuzzi di Asti, ai quali assegna l'arma d'oro, a quattro pali d'oro (sic), ricavandola dal manoscritto Beraudo, e i Gianussi (Gianuzzi, Gianuzio, de Ianuciis) sempre di Asti, che poi assumono il nome Busca Gianuzio]
     
motto: NULLA FORTITUDO SINE DEO

Busca
(in Casale?)
 
     
  D'argento, alla biscia di verde, ondeggiante in palo
[Blasonario Casalese. L'arma ricorda quella dei Busca di Mantova: si potrebbe quindi ipotizzare che si tratti di un ramo casalese di questa famiglia o di una famiglia omonima che ha mutuato l'arma dei mantovani]

Buschetti
(da Chieri)
  marchesi del marchesato di Ceva (1661 ?); signori di Bardassano, Moriondo, Perrero; consignori di Chieri, Santena, Valle San Martino
     
  Troncato di rosso e d'argento, alla banda di nero carica di tre stelle d'oro, attraversante
[L'arma, non molto leggibile, di D. Andreas Buschettus Taurinensis, 1628, è presente nell'Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 3536]
     
motto: EN BIEN

Buschetti
(Busquet)
(da Chieri, in Nizza)
  baroni di Bojone; signori di Le Mas; consignori di Belvedere, Castelnuovo, Conségudes
     
  Troncato di rosso e d'argento, alla banda di nero carica di tre stelle d'oro, attraversante


Buschetti
(da Chieri, in Alessandria e Torino)
  conti (1901); nobili
     
Troncato di rosso e d'argento, alla banda di nero carica di tre stelle d'oro, attraversante

Buschi
(da Tortona)
  (una delle famiglie costitutrici del comune signorile di Tortona)
     
  D'azzurro, al leone d'oro
[Berruti, Tortona insigne]
     
  (potrebbe appartenere alla famiglia di Tortona anche questo stemma)
D'azzurro, al leone d'oro, linguato di rosso
[de Buschis in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]

Buschio
(da Carmagnola)
 
     
  ARMA IGNOTA
[Il Consegnamento 1687 è andato disperso]

Busseti
(Bussetti)
(da Tortona e Milano)
  (una delle famiglie costitutrici del comune signorile di Tortona)

marchesi di Avolasca (1778), Casasco (1778), Ceretto (1693); signori di Bagnara, Bersano, Cornegliasca, Montebore

     
  Bandato d'oro e di nero, con il capo d'oro carico di un'aquila coronata, di nero
[Manno]
     
  Bandato d'azzurro (alias: di nero) e d'oro, con il capo del secondo carico di un'aquila coronata, di nero
[Berruti, Tortona insigne]
     
  Palato di nero e d'oro, con il capo del secondo carico di un'aquila coronata, di nero
[Berruti, Tortona insigne]
     
  (il ramo di Milano, dopo l'alleanza matrimoniale con i Trotti)
Partito, al 1° bandato d'oro e di nero, con il capo d'oro carico di un'aquila coronata, di nero, al 2° troncato d'oro e d'azzurro
[Manno]

Bussola?
  Nel Blasonario Casalese è illustrata l'arma che segue, assegnata alla famiglia Bussola.
Per curiosità si riporta l'arma de Bussero dello Stemmario Trivulziano.
La somiglianza del nome e dell'arma potrebbero forse essere qualcosa di più di una coincidenza.
     
  D'azzurro, a due scettri (?), gigliati alle due estremità, decussati, accantonati a destra e a sinistra da due stelle, sopra e sotto da due vasi (?), il tutto d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Bussola, Blasonario Casalese]
     
  D'argento, al decusse, accantonato a destra e a sinistra da due stelle (8), sopra e sotto da due coppe coperte, il tutto di rosso, con il capo d'argento, carico di un'aquila di nero
[de Bussero, Stemmario Trivulziano]
     
    motto (dei Busseri di Milano): O QUAM IUVAT ASTRIS FIDERE [Di Crollalanza]

Bussolino
(da Pezzana)
  (famiglia vercellese con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, alla pianta di biancospino (bossolino) di verde, fruttata di rosso, con il tronco d'oro
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]
     
  D'argento, alla pianta di biancospino (bossolino), al naturale, fruttata di rosso, nutrita sulla pianura erbosa, con il capo d'Angiò
[Quattro armi di D. Aemilius Buzzolinus Vercellensis, 1577-1579, e un'arma di D. Iacobus Buzzolinus Vercellensis, 1583, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 438, 502, 532, 579 e 803]

Bussone
(da Carmagnola, oriundi di Vinovo)
  (una delle 14 famiglie dichiarate nobiles di Carmagnola dal marchese Ludovico II nel 1476)

conti di Castelnuovo Scrivia; signori di Sale

     
  Di rosso, alla banda d'argento, carica di tre scaglioni del campo

[Questa arma è anche rappresentata alla voce Carmignola in Insignia Venetorum nobilium II (A-IP) - BSB Cod.icon. 272]

     
  (segnalato anche)
Di rosso, alla banda dello stesso, profilata a scalini d'argento, carica di tre scaglioni dello stesso
     
  (Francesco Bussone, celebre condottiero noto come Il Carmagnola)
Partito di Visconti e di Bussone

Bussone
(dall'Altare, in Saluzzo)
  (famiglia signorile con memorie dal XVII secolo)
     
  Di rosso, alla banda d'argento, carica di due scaglioni del campo

Bussone
(Bussoni)
(da Savigliano)
  consignori di Villanova Solaro
     
  ARMA IGNOTA
[Il Consegnamento 1687 è andato disperso]

Buthod
(in Aosta e Quart)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  D’azzurro, alla mezzaluna d‘argento, crescente, contenente due rami di palma, d’oro, divergenti, accompagnati in punta da un ramo simile, pendente a destra
     
    motto: UNUS MIHI UNA FIDES UNUS PRINCEPS

Butteri
(da Tortona, in Viguzzolo)
  (antica famiglia decurionale di Tortona)
     
  Palato di rosso e d'argento, con il capo d'oro carico di un'aquila (coronata), di nero
[Berruti, Tortona insigne]
     
  Scaccato di rosso e d'argento, con il capo d'oro carico di un'aquila (coronata), di nero
[Berruti, Tortona insigne]
     
  Troncato, al 1° d’oro, all’aquila di nero, bicipite, coronata d’argento; al 2° d'azzurro, alla scacchiera d’argento, scaccata d'oro e di nero, gli scacchi neri delle tre file superiori marcati d'argento, gli scacchi d’oro delle tre file inferiori, marcati di rosso
[Manno]
     
    motto: SUBLIMIORA

Butticario
(dal Delfinato, in Pinerolo)
  conti di Bovile
     
  D'azzurro, a tre monti d'argento, fondati sulla campagna di verde, e sormontati da tre stelle d'oro, ordinate in fascia, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero


Buttis
(da Avigliana, in Susa)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d'oro, a tre stelle di rosso, male ordinate, al 2° d'azzurro, a tre gerbe di frumento, d'oro
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: IN SUIS VIRIBUS PRETIUM

Buzzaccarini
de Vetulis
(Buzzacarini)
(da Padova)
  marchesi di San Raffaele (1615); marchesi (1677)
     
  Partito d'argento e di verde, con la bordura partita dell'uno nell'altro
[anche in Insignia Nobilium Patavinorum, BSB c.i. 275]
     
  Inquartato, al 1° e 4° di rosso, all'aquila d'argento, coronata, rostrata e membrata d'oro, con le ali abbassate, ciascuna caricata da un semicerchio convesso muovente dal petto e trifogliato all'infuori, il tutto d'oro, al 2° e 3° d'oro, a due torri cimate da una torricella coperta, il tutto di rosso; e sul tutto partito d'argento e di verde, con la bordura partita dell'uno nell'altro
     
    motto: SICUT AQUILA SICUT TURRES

Buzzani
(Buzani, Bussano)
(da Lodi e Mortigliengo, in Torino)
  conti di Borgomaggiore (= tenimento di Baravaglio, Moncalieri)
     
  Troncato, d'azzurro, a due stelle d'oro, e d'oro, all'elefante di nero, sostenente una torre di rosso, con la fascia d'argento, in divisa, sulla partizione
[Nel Consegnamento del 1687 la torre è passante sul tutto]
     
motto: SOCCUMBO ET NON OCCUMBO

Buzzi Langhi
(da Cassine, in Alessandria e Torino)
  marchesi (1892)
     
Di rosso, al portico frammezzato da una colonna, il tutto d’argento, la colonna di mezzo sostenente una targhetta dello stesso, crociata del campo, con il capo d’azzurro, cucito, carico di un’aquila d’argento, coronata d’oro
motto: DOMINUS REGIT ME

Buzzone
(di Alessandria)
  (antica famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  Troncato, al 1° d'argento, al drago di verde, linguato di rosso, al 2° d'argento, a due bande di nero, alternate con tre filetti dello stesso
[De Ferrari]

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Ultimo aggiornamento 13 Maggio 2015
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