Blasonario delle famiglie subalpine |
G - Go |
Le schede sulle famiglie e le altre informazioni identificate con un * sono tratte dal volume |
Gabaleone (da Chieri) |
conti di Andezeno, Baldichieri, Salmour | |
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D’azzurro, al leone d’oro, con il capo d’argento, carico di un gallo di rosso [Concessione d'arma, 1597] |
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D’azzurro, al leone d’oro, con il capo d’argento, carico di un gallo di rosso, accompagnato ai fianchi, per concessione, di una rosa di rosso, a destra, e a sinistra da un fiore di cardo, verde [Ampliamento concesso nel 1613 da re Giacomo d'Inghilterra a Giovanbattista Gabaleone, ambasciatore di Savoia presso la corte inglese] |
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(il ramo sassone della famiglia, Gabaleon Wackerbarth Salmour) Partito, di Gabaleone e di Wackerbarth, che è inquartato d'argento e di rosso |
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motto: VIGILANTIA SUFFICIENTIA FIDELITAS |
Gabella (della) (da Ivrea) |
(con)signori di Banchette | |
ARMA IGNOTA |
Gabiano (di) (Gabiani) (nel Monferrato e in Asti) |
signori di Castel S. Pietro, Cereseto, Gabiano, Gorbio, Tonco; consignori di Rosingo, Serralunga, Solonghello | |
D'argento, al capo di rosso, con il leone coronato, d’oro, attraversante [Fiori di Blasoneria] |
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Troncato di rosso e d'argento, al leone d’oro [Manno] |
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(Per i signori di Gorbio, è anche segnalato, pur con qualche dubbio) Fasciato d'argento e di rosso [De Orestis e Rabino] |
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motto: COGNITO FUTURA CUI FIDES VIVE (di Ricaldone) |
Gabiano (in Torino) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'oro, al gallo di rosso, allumato del campo, con il capo di verde, carico di tre gigli d'argento, disposti in fascia [Consegnamento 1687 non riportato da Manno] |
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motto: EQUIS VIGILANTIA FOVENS |
Gabioneta (Gabionetta) (da Mantova) |
conti di Montiglio, Moransengo | |
Bandato d'argento e di rosso | ||
D'argento, a tre bande di rosso | ||
Inquartato, al 1° e 4° inquartato in decusse d'oro e d'azzurro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, al 2° e 3° bandato di rosso e d'argento [de Gablonetis in Insignia Mantuana, BSB c.i. 274] |
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Bandato d'argento e di rosso, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero [arma di D. Franciscus Gabloneta Mantuan, 1605 circa, Archiginnasio di Bologna] |
Gabotto (da Casale Monferrato, in Torino) |
nobili, con il predicato di San Giovanni | |
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Partito, al 1° di rosso, alla ruota della fortuna d’argento, sormontata da un leopardo d’oro, al 2° d’oro, a due torri merlate, di rosso, aperte e finestrate del campo, cimate dall’aquila coronata, di nero [di Ricaldone] |
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Partito, al 1° di rosso, alla ruota della fortuna d’argento, sormontata da un leopardo d’oro, al 2° d’oro, a due torri merlate, di rosso, aperte e finestrate del campo, cimate dall’aquila coronata, di nero, con il capo di Savoia | ||
motto: OR SOPRA OR SOTTO |
Gabriele (de) |
consignori di Arborio, Recetto | |
D’azzurro, a tre stelle, con il semivolo destro in abisso, il tutto d'argento |
Gabrio |
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(concessione di arma e nobiltà di Carlo Emanuele I al proprio consigliere e procuratore Secondo Gabrio di Battista) Di verde, alla banda d'oro, ripiena di azzurro, carica di tre stelle e accompagnata da due rose, il tutto d'oro [archivio parrocchiale di Costigliole, segnalazione di don Paolo Prunotto] |
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Gabutti (di Santhià, in Vercelli) |
conti di Bistagno | |
D'azzurro, a tre fiamme d'oro, 2, 1 [Consegnamento 1613-1614] |
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D'azzurro, a tre fiamme d'oro, male ordinate [Spreti] |
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motto: ET PROSUM ET OBSUM |
Gabutti (di Ivrea) |
conti di Graglia; consignori di Romano | |
Troncato d’oro e d’argento, il secondo alla pianta del pepe di verde, di tre rami, sradicata | ||
motto: HIEME PLUS VIGET |
Gaeti (della contea di Nizza) |
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Di rosso, a due leoni d'oro, affrontati e tenenti con la zampa anteriore una galletta, pure d'oro, con il capo d'azzurro, carico di un'aquila troncato d'oro e d'argento [Rabino] |
Gaffodio (da Mondovì) |
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Partito, di rosso e d’oro, al capo d'argento, il tutto sotto un capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero [Collezione Armi Gentilizie di Mondovì] |
Gaffurri (Gafurro, Caffurro) (da Milano, in Savigliano) |
consignori di Cervere | |
Partito di rosso e di Saluzzo, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, linguata di rosso [Fiori di Blasoneria e de Gafur in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270] |
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Partito di rosso e d’argento [de Gafur in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270] |
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Partito di rosso e d’argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero [Manno] |
Gaffurri (Gafurri, Cafforio) |
consignori di Borgomale | |
ARMA IGNOTA |
Gagliardi | consignori di Ceva, S. Michele, Scagnello | |
Troncato d’azzurro e di rosso, alla banda di nero, orlata di argento, carica di tre stelle d’oro, accompagnata in capo da un gallo, d’oro | ||
motto: VIGILANTIBUS NON DORMIENTIBUS |
Gagna (da Cherasco) |
consignori di Terruggia | |
D’argento, a tre fasce di rosso, accompagnate in punta da un giglio dello stesso, con la banda d’oro, attraversante [Manoscritto Defanti] |
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D’argento, a tre fasce di rosso, accompagnate in punta da un giglio dello stesso, con la banda d’oro, attraversante, sostenente un leone dello stesso [Manoscritto Defanti e banco scolpito in chiesa di Cherasco] |
Gagna (da Piverone) |
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Di [...], alla banda d'azzurro, carica di tre stelle d'oro, accompagnata in capo da un'aquila di [...], e in punta da un albero di verde |
Gagna (da Fossano) |
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ARMA IGNOTA |
Gagnino (da Savigliano) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) | |
D’azzurro, alla banda d'argento, carica di tre gazze al naturale | ||
motto: IN HUMILITATE REQUIES |
Gaieri (Gaiero) (di Acqui) |
consignori di Castelletto Uzzone | |
ARMA IGNOTA |
Gaiferi (di Saluzzo, poi a Barge) |
(una delle 12 famiglie dichiarate nobiles di Saluzzo dal marchese Ludovico I nel 1460, che diede il nome a una delle porte della città) | |
Di rosso, alla sbarra, accompagnata nel cantone destro da una cinta, d'argento [Fiori di Blasoneria; blasonatura di Luisa Clotilde Gentile, in Araldica Saluzzese] |
Gaina (da Torino) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'azzurro, alla fascia d'argento, accompagnata in capo da tre stelle, ordinate in fascia, in punta da una ghiandaia, il tutto d'oro [Consegnamento 1687 non riportato da Manno] |
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motto: ROBORE ET SOLERTIA |
Gaio (da Torino?) |
baroni (registrati come tali nel consegnamento del 16.6.1687) | |
D’azzurro, alla banda d'argento, accostata a sinistra da tre stelle d'oro, disposte in banda, a destra da una mezzaluna (pure d'oro?) [Consegnamento 1687 non riportato da Manno] |
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motto: CLARIUS HITIUS |
Gaioli Boidi (da Molare) |
(famiglia decurionale alessandrina) conti (1835) |
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D’azzurro, a tre gigli di giardino, al naturale, uno accanto all’altro, con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero |
Gajal (de la Chenaye) (dalla Francia, in Torino) |
nobili (1841) [Manno nota: Alessandro e il fratello Gaspare chiedono il riconoscimento della nobiltà, con il predicato di la Chenaye che asseriscono di essere feudo francese posseduto dal nobile Giovanni, loro antenato. Non avendo date prove, le conclusioni del procuratore generale (1841, 5 giugno) furono favorevoli per la concessione della nobiltà. Creati nobili (patenti, 1841, 5 giugno) per maschi e femmine] |
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Troncato, al 1° d’azzurro, a tre gigli d’oro, ordinati in fascia, al 2° d’argento, all’albero al naturale, nutrito nella pianura erbosa, di verde |
Gal (di Aosta, oriundi di Nus) |
baroni di Brissogne | |
Di nero, al gallo d’argento, crestato, barbato e membrato di rosso, con il capo d’argento, carico di un sole orizzontale destro, di rosso |
Gal (Galli, Battalin) (da Chieri, in Chambéry) |
consignori di Revello | |
D’azzurro, a due galli d’argento, affrontati, sormontati da tre stelle d’oro, male ordinate | ||
motto: CONTRE FORTUNE BATAILLE |
Galante (da Casale, oriundi da Bogogno) |
consignori di Celle | |
D’argento, al gallo al naturale, ardito, sostenuto da un colle di tre vette, di verde, sormontato da una stella (8) d’oro [Manno] |
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D’argento, al gallo al naturale, ardito, sostenuto da un colle di tre vette, di verde, sormontato da una stella (8) d’oro, con il capo d'azzurro, carico di una stella (8), d'oro [di Ricaldone considera appartenenti a una sola famiglia i consignori di Celle e i baroni di Terruggia e attribuisce ad ambedue quest'arma] |
Galante (da Casale) |
baroni di Terruggia | |
"Un uccello avente sotto i piedi una barra ed indi cinque palle" [Manno] |
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D’argento, al gallo al naturale, ardito, sostenuto da un colle di tre vette, di verde, sormontato da una stella (8) d’oro, con il capo d'azzurro, carico di una stella (8), d'oro [di Ricaldone considera appartenenti a una sola famiglia i consignori di Celle e i baroni di Terruggia e attribuisce ad ambedue quest'arma] |
Galantus | Nel Blasonario Casalese è illustrato questo stemma, attribuito alla famiglia Galantus. Potrebbe forse trattarsi di una variante delle armi dei Galante di Terruggia o di Celle. |
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D'azzurro, al gallo al naturale (?), sormontato da tre stelle d'oro, disposte in fascia, con il capo cucito, d'azzurro, carico di un cherubino (?) al naturale (?), sinistrato da un sole, d'oro |
Galante | conti di Montaldo di Chieri; consignori di Villanova Solaro | |
ARMA IGNOTA |
Galardi (da Orta) |
(antica famiglia nobile, estintasi nei Tartagna) | |
Troncato, al 1° d’azzurro, al destrocherio vestito e indicante d’oro, posto in palo, e uscente dalla partizione, al 2° di rosso [segnalazione di Maurizio Bettoja, dallo Stemmario Cremosano] |
Galardo (Galardi) (da Rosignano) |
(antica famiglia nobile con memorie dal XV secolo) | |
ARMA IGNOTA |
Galateri (da Savigliano) |
conti di Genola; consignori di Castelnuovo | |
Partito, al 1° fasciato di rosso e d’oro, al 2° d’azzurro, alla banda di argento, ripiena di rosso, il tutto con il capo d’oro, carico di un’aquila bicipite, di nero | ||
Partito, al 1° fasciato di rosso e d’oro; al 2° d’azzurro, alla banda di argento, ripiena d'oro, cucito; il tutto con il capo d’oro, carico di un’aquila di nero [Collezione di Armi Gentilizie di Mondovì] |
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motto: FACTO ET PROBITATE SOLI DEO |
Galbagnato (da Torino?) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
Fasciato di rosso e d'oro, con il capo del secondo, carico di un'aquila coronata, di nero [Consegnamento 1687 non riportato da Manno] |
Galea (da Chivasso, in Monferrato) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
Di rosso a due leoni d’oro, affrontati, sormontati da un elmo d’argento, il tutto disposto a forma di triangolo | ||
motto: LEGIBUS ORNATIOR |
Galea (Gallea) (da Nizza, anche in Alba) |
baroni de La Maddalena (Magnano Inferiore) | |
Troncato, al 1° d’azzurro, alla fenice d’argento, sulla sua immortalità di rosso, fissante un sole d’oro, posto nell’angolo destro, al 2° di rosso, a due leoni d’oro affrontati, sostenenti un elmo di argento; con la fascia d’argento, in divisa, sulla partizione [Michel Orcel osserva che la prima parte del troncato è l'arma della famiglia nizzarda Arduino] |
Galeazzi Salvati (da Mantova, in Monferrato) |
conti di San Giorgio | |
Troncato, al 1° d'argento, alla croce patente di rosso, al 2° d’argento, a tre bande di rosso, con la fascia d'azzurro attraversante sulla partizione [Stemmario Mantovano] |
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D’argento, a tre bande di rosso, con il capo d'argento, carico di una croce di rosso, sostenuto di verde |
Galeazzi (da Cherasco) |
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D'azzurro, alla campagna mareggiata d'argento, con la galeazza (?) al naturale [Manoscritto Defanti] |
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Galeazzo (da Bistagno, in Genova) |
conti del S.R.I. (1898) | |
Troncato, al 1° d'azzurro, alla corona imperiale al naturale, al 2° d'argento, a tre pali di azzurro, con il lambello di rosso, attraversante |
Galeotti (del Nizzardo) |
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Troncato, al 1° di [...], all'aquila di [...], al 2° di [...], alla galera di [...], accompagnata in capo da due stelle di [...] [Rabino] |
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Troncato, al 1° d'oro, all'aquila d'argento, cucita, al 2° d'azzurro, alla galera d'argento, accompagnata in capo da due stelle d'oro [Garino, Armorial du Comté de Nice] |
Galimberti (da S. Pietro la Bragola, in Crescentino e poi Torino) |
baroni (1831) | |
Troncato, al 1° d’oro, all’aquila coronata, di nero, al 2° di rosso, al gallo di argento, con la fascia sulla partizione, scaccata di due file e nove pezzi, d'argento e di rosso |
*Galimberti Faussone di Germagnano (dalla Lombardia, in Milano) |
conti | |
Inquartato di Galimberti e di Faussone [Nel Catalogo Bolaffi, il tutto sotto un capo di rosso, carico di un nodo di Savoia, d'oro] |
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motto: UNA FIDES ESPERONS EN DIEU |
Gallamano (Gallaman) (di Asti, in Cherasco) |
(antica famiglia nobile di Asti) | |
D'argento, alla banda di nero [Consegnamento 1613 non riportato da Manno] [Tre armi di D. Io. Franc. Galamanus Pedemontanus a Clarasco, 1598-1601, Archiginnasio di Bologna. v. Imago Universitatis n. 1511, 1726 e 1769] |
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motto: DEO NATURAE ET VIRTUTI |
Gallarati (dal Seprio, in Milano) |
marchesi di Cerano (1646); signori di Piovera | |
D'argento, alla vite pampinosa, decussata e ridecussata, di verde, con la bordura composta d’oro e d’azzurro [de Galarate, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270] |
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Inquartato, al 1° e al 4° d’oro, all'aquila di nero, coronata del campo, al 2° e 3° d'argento, alla colonna di marmo, al naturale, coronata d'oro, accollata di una vite fruttifera e pampinosa, al naturale; alla bordura composta d’oro e d’azzurro [Manno e Spreti] |
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Inquartato, al 1° e al 4° d’oro, all'aquila di nero, con il volo abbassato, coronata del campo, al 2° e 3° d'argento, alla colonna di marmo, al naturale, coronata d'oro, accollata di una vite fruttifera e pampinosa, al naturale, con la bordura composta d’argento e d’azzurro [Quaderni di Palazzo Arese Borromeo, Cesano Maderno] |
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Inquartato, al 1° e al 4° d’oro, all'aquila di nero, coronata del campo, al 2° e 3° d'argento, alla colonna di marmo, al naturale, coronata d'oro, accollata di una vite fruttifera e pampinosa, al naturale, con la bordura composta d’oro e d’azzurro [Spreti] |
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(i Gallarati in Alessandria) D'azzurro, alla colonna d'argento, accollata di una vite di verde; con la bordura composta di rosso e d'oro [De Ferrari] |
Gallarati Scotti (di Milano) |
marchesi di Cerano (1784) principi di Molfetta; duchi di San Pietro a Galantina; conti; conti di Colturano |
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Inquartato, al I e IV controinquartato, al 1° e 4° d’oro, all'aquila di nero, coronata del campo, al 2° e 3° d'argento, a due ceppi di vite fogliati di otto e fruttati di due pezzi, decussati e ridecussati, al naturale, con la bordura composta d’oro e d’azzurro; al II e III palato d’oro e di rosso, il secondo palo d’oro caricato di un’aquila di nero, coronata d'oro [Manno e Spreti] |
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Di rosso, a tre pali d'oro, il secondo palo d’oro caricato di un’aquila di nero, coronata d'oro |
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Gallardi |
consignori di Terruggia | |
ARMA IGNOTA |
Gallearda (del Canavese) |
(ramo dei signori di Settimo) | |
ARMA IGNOTA | ||
(È però probabile che abbiano fatto uso dello stemma dei di Settimo, dal cui consortile i Gallearda derivano) D'argento, al capo di rosso, con lettera S di nero, attraversante |
Galleani (Galléan) (da Nizza) |
(Manno osserva che, secondo alcuni studiosi, i Galleani sarebbero tutti di un unico ceppo, diramatosi da Nizza in Liguria, Provenza e Piemonte; ma non trova documenti conclusivi a favore di questa tesi) conti di Ascros, Caravonica, Todone, Torretta Revest, Utelle; signori di Revest; consignori di Castelnuovo |
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Bandato d'oro e d'azzurro, con il capo di
rosso carico di un leone d'oro, illeopardito [De Orestis e Rabino] |
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(alias) Troncato, al 1° di rosso, al leone coronato e illeopardito, d'oro, al 2° d'oro, a tre bande d'azzurro |
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Bandato d'oro e d'azzurro, con il capo d'azzurro, carico di un leone coronato d'oro, illeopardito [Due armi di D. Ulisses Galeanus Nigenus, 1601-1602, Archiginnasio Bologna, v. Imago Universitatis n. 1737 e 1807] |
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motto: DEO DANTE [De Orestis e Rabino] |
Galleani di Saint Ambroise (di Ventimiglia) |
(famiglia con memorie dal XV secolo) baroni (1841) |
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Bandato d'oro e d'azzurro, con il capo di
rosso carico di un leone d'oro, illeopardito [De Orestis e Rabino] |
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motto: DEO DANTE | ||
I Galleani di Ventimiglia si considerano dello stesso ceppo dei Galéan del contado Venassino, duchi e principi del S.R.I. | ||
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(de Galléan, duchi di Gadagne) D'argento, alla banda d'oro, orlata di nero, accompagnata da due rose, di rosso |
Galleani (da Dronero, in Saluzzo e Torino) |
conti di Agliano; consignori di Costigliole Saluzzo conti di Caravonica (1843) |
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Bandato d'azzurro e d'oro, con il capo di rosso carico di un leone d'oro, illeopardito | ||
motto: DEO DANTE |
Galleani (da Torino, in Pinerolo) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
Bandato d'azzurro e d'oro, con il capo di rosso carico di un leone d'oro, illeopardito | ||
motto: DEO DANTE |
Galleani (da Torino) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
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Troncato, al 1° di rosso, al leone coronato e illeopardito, d'oro, al 2° d'azzurro, a tre bande d'oro |
Galleani (Galeani, Galean) (da Bologna, in Torino) |
conti di Barbaresco, Canelli, Trezzo | |
(probabilmente) D'azzurro, a tre bande d'oro, con il capo del primo, carico di un leone illeopardito, riguardante, del secondo [due armi di D. Caesar Galleanus a Busca Pedemontanus, 1611-1612, Archiginnasio Bologna, v. Imago Universitatis n. 2444 e 2551] |
Galleani (dal Piemonte, ad Aosta) |
(antica famiglia nobile della Valle d'Aosta) | |
Di rosso, alla banda d’argento, carica di tre elmi di nero, accompagnata da due stelle d’oro |
Galleani (in Bra) |
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D'argento, a tre bande d'azzurro, con il capo di rosso carico di un leone d'argento, illeopardito | ||
motto: DECUS ET ROBUR |
Gallenga Gallenga Stuart (da Castellamonte, in Parma, Inghilterra e Roma) |
* conti | |
Troncato, al 1° d’oro, al gallo di nero, barbigliato e crestato di rosso, al 2° di rosso, al leone illeopardito d’argento | ||
motto: VIGIL ET FORTIS |
Gallerat (de) (de Galerax, Gallaro) |
signori di Sauze | |
ARMA IGNOTA (Guasco di Bisio e Rabino non escludono possa trattarsi dei Gallarati di Milano, per la cui arma vedi sopra) |
Gallesio Gallesio Piuma (da Finalborgo) |
Carlo, nominato da Carlo VI barone nel Brabante (1720) e conte palatino (1731) | |
D’azzurro, al gallo coronato, fissante il sole orizzontale destro, il tutto d’oro, fermo sulla vetta di un monte verdeggiante, al naturale; con il capo d’argento, carico di un leone rosso, illeopardito, passante sulla partizione | ||
Galletti |
consignori di Olivola | |
ARMA IGNOTA |
Galli (da Cherasco) |
conti di Mantica | |
D’argento, al gallo di nero, ardito, crestato e barbato di rosso, sostenuto da un monte di verde, di tre cime |
Galli (da Como, in Torino) |
conti della Loggia | |
(arma antica) D’azzurro, alla campagna di verde, cucita, con il gallo di argento, ardito, barbato e crestato di rosso, coronato d’oro |
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D’argento, a tre bande di nero, con il capo del primo cucito, carico del gallo del secondo, barbato e crestato di rosso, il tutto con la bordatura composta d’argento e di nero | ||
motto: PULCHER IN PACE FORTIS IN BELLO AIME ET COMBAT DE MESME |
Galli (Gallo) (da Lucerame) |
signori di Dosfraires | |
D’argento, al tronco d'albero tagliato, di verde, su una terrazza al naturale, e sostenente un gallo, di nero [Manno e Rabino] |
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D’argento, a un albero di verde, radicato su una campagna, al naturale, e caricato sul tronco d'albero da un gallo di nero, attraversante sul tutto [De Orestis] |
Galli (Gallo) (da Torino) |
Manno annota: pretesi signori (baroni) di Ceresole | |
ARMA IGNOTA |
Galli (da Saluzzo) |
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D'oro, al gallo di nero, crestato di rosso, sostenuto da una campagna di verde [Filippo Ignazio Galli, 1749, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1725] |
Gallia Gallia Dal Pozzo (di Alessandria) |
(famiglia decurionale alessandrina) |
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Inquartato, al 1° e 4° di Dal Pozzo, al 2° e 3° bandato di rosso e d’oro | ||
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Inquartato, al 1° e 4° di Dal Pozzo, al 2° e 3° d'oro, a tre bande di rosso e d’oro [De Ferrari] |
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Inquartato, al 1° e 4° di (...), alla vera di pozzo, d'argento, sostenuta da due draghi di verde, affrontati, con le code intrecciate in decusse sotto il pozzo, al 2° e 3° d'oro, a tre bande di verde [Scordo, "Armista Tonso"] |
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Fasciato d'azzurro e d'argento [De Ferrari, da Armoriale Sardi] |
Galliani (Galliano) (da Saluzzo) |
consignori di Bollengo | |
ARMA IGNOTA |
Galliari (da Andorno) |
(famiglia con memorie dal XVIII secolo) | |
Partito, al 1° d'azzurro, a due gigli d'oro, ordinati in palo, al 2° d'argento, a tre fasce contromerlate, di rosso |
Gallieri (da Chieri) |
consignori di Bressieux, Santena | |
Palato cucito d’oro e d’argento, con il capo del secondo, carico di tre galli di nero, crestati di rosso, ordinati in fascia | ||
motto: ESPERE DE MIEUX |
Gallina (da Milano, in Monferrato) |
consignori di Camagna, Conzano, Cuccaro, Ozzano |
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Fasciato d'azzurro e d'argento, con la prima fascia d'argento carica di un gallo, al naturale, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero [de Gallinis, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270] |
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Fasciato d'azzurro e d'oro, con la prima fascia d'oro carica di un gallo, al naturale, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata del campo [di Ricaldone] |
Gallina (da Carmagnola) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) | |
Bandato d’argento e d'azzurro, con il capo di argento, carico di due leoncini di rosso, affrontati, accompagnati, in capo e in punta, da due semprevivi di verde | ||
motto: ET SIC VIRTUS |
Gallina |
arma di Laurentius Gallina Pedemontanus, 1621, loggia inferiore del cortile antico, università di Padova | |
Troncato, al 1° d'argento (azzurro?), a due leoni d'oro, controrampanti, al 2° bandato d’argento e di rosso |
Gallina (da Torino) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D’azzurro, al mezzo volo d’argento, sormontato da tre stelle d’oro | ||
motto: OMNE BONUM DESURSUM |
Gallina (di Asti) |
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Troncato a scaglione d’azzurro e di rosso, con il decusse d’argento sulla partizione e sul secondo campo, il decusse accantonato, in capo, da un gallo al naturale, ardito, ai fianchi e in punta da tre stelle d’oro | ||
motto: IN TENEBRIS OPEROSUS |
Gallina (da Marene, in Torino) |
conti (1834) | |
Di rosso, alla banda d’oro, accompagnata da due galline, al naturale, soranti |
Gallinati (da Torino) |
conti di Parpaglia | |
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D'oro, alla fascia d'azzurro, carica di una mela,
fogliata di due pezzi, d'oro, la fascia accompagnata da tre
stelle, di rosso [Consegnamento 1687. In Manno la mela è al naturale] |
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Inquartato, al 1° e 4° d'argento, a tre stelle, di rosso, al 2° e 3° d'azzurro, a tre mele, d'oro, fogliate di verde | ||
motto: VIGILANTI INSTANDO VIGILANTI |
Gallini (Gallina) (di Alba) |
(famiglia nobile di commenda) | |
D’azzurro, al decusse d’argento, accantonato, in capo da un gallo, ardito, ai fianchi, e in punta da tre stelle, il tutto d’oro |
Gallis (de) (di Ivrea) |
(nobile famiglia decurionale) | |
D'azzurro, al gallo d'oro | ||
motto: STOLIDO NIL SAPIT ISTA SEGES |
Gallis (de) |
consignori di Rosignano | |
ARMA IGNOTA |
Galliziano (Galiziano, Gallitiano) (da Torino, oriundi di Como) |
conti di Arache, Moransengo | |
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Inquartato, al 1º e 4º d'argento, al gallo di
rosso, al 2º e 3º di verde, a tre gigli d'argento,
ordinati in fascia [L'arma scolpita su un banco di San Lorenzo a Torino è leggermente diversa, avendo i quarti invertiti e i gigli del 1° e 4° quarto disposti in capo] |
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D'argento, al gallo di
rosso, con il capo di verde, carico di tre gigli d'argento,
ordinati in fascia [arma nella Basilica Mauriziana di Torino] |
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motto: AEQUIS VIGILANTIA |
Gallizio (da Villafranca Piemonte) |
consignori di Fenile | |
ARMA IGNOTA |
Gallo (Galli) (di Asti) |
(famiglia con memorie dal XIV secolo) | |
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Di verde, al gallo al naturale, rivoltato [Gianluigi Bera, Asti Edifici e Palazzi del Medioevo. In Araldica Astigiana, l'attribuzione dell'arma alla famiglia Galli è puramente ipotetica] |
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motto: ET SIC VIRTUS |
Gallo (da Mondovì) |
consignori di Battifollo, Scagnello | |
D’argento, a tre galli di nero, con il capo d’azzurro, carico di un giglio d’oro | ||
D’argento, a tre galli di rosso, con il capo d’azzurro, carico di un giglio d’oro [Collezione Armi Gentilizie di Mondovì] |
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motto: ALS RECHT |
Gallo (da Mondovì) |
(non è escluso che si tratti della stessa famiglia monregalese di cui sopra) | |
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D’oro, al gallo di nero, crestato di rosso, sostenuto da un monte di tre cime, pure di nero [Collezione Armi Gentilizie di Mondovì] |
Gallo (da Ivrea) |
(famiglia nobile con memorie dal XVI secolo) | |
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Di verde, al gallo d’argento, ombreggiato di rosso | |
motto: VIGILANTIA |
Gallo (da Torino) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D’argento, all’olivo di verde, fruttato di rosso, con il capo di rosso, carico di tre stelle d’oro, 2, 1 [Consegnamento 1687] |
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D’argento, all’olivo di verde, fruttato di rosso, accompagnato da tre stelle d’oro [Manno] |
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motto: SERVAT VIGILANTIA |
Gallo (da Casalborgone) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D’oro, al monte di verde, sostenente un gallo, al naturale, sormontato da tre stelle d’azzurro |
Gallo (da Torino) |
(famiglia nobile con memorie dal XVII secolo) | |
D’azzurro, al gallo ardito, d’oro, sostenuto da un monte d’argento e sormontato da due stelle d’oro |
Gallo (da Benevagienna) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D’argento, al gallo al naturale, ardito |
Gallo (in Bra) |
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D'azzurro, al gallo d'oro, sostenuto da un poggio di verde, cucito, muovente dalla punta dello scudo [Mathis, Storia delle famiglie di Bra] |
Gallone (da Palazzolo, in Casale) |
conti di Montemagno; consignori di Cellamonte, Villanova Monferrato | |
D'argento, alla banda d'azzurro, sostenente un gallo, dello stesso [Blasonario Casalese, alla voce Gallonus] |
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D'azzurro, alla colonna d'argento, sostenente un gallo, dello stesso, crestato di rosso, accompagnata in capo da tre stelle, d'oro, ordinate in fascia, e appoggiata in punta sopra una testa d'angelo, di carnagione, alata d'oro [di Ricaldone] |
*Gallone (da Palazzolo, in Casale Monferrato e Torino) |
nobili | |
D'azzurro, alla colonna d'argento, sostenente un gallo, dello stesso, crestato di rosso, accompagnata in capo da tre stelle, d'oro, ordinate in fascia, e appoggiata in punta sopra una testa d'angelo, di carnagione, alata d'oro [Spreti] |
Galluzzi (Galuzzi) (da Milano, in Acqui) |
(antica famiglia patrizia acquese) | |
D’azzurro, a tre monti d’oro, quello di mezzo sostenente un gallo, i laterali un fiore nutrito sulla vetta, il tutto al naturale; con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero |
Galocio (da Saluzzo) |
(antica famiglia nobile) | |
ARMA IGNOTA |
Galperti (da Chivasso) |
conti della Valle (= Valle di S. Vito) | |
Troncato, al 1° d’oro, al gallo di rosso, ombreggiato di verde, ardito; al 2° d’argento al castello di rosso |
Galussio (da Torino) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
Di rosso, a due bordoni, decussati, accompagnati in capo da tre stelle, in punta da un gallo, il tutto d'oro, con il capo del secondo, carico di un'aquila coronata, di nero [Consegnamento 1687 non riportato da Manno. L'arma Galussio scolpita su un banco di San Lorenzo a Torino è abbastanza simile (le stelle che accompagnano i bordoni sono disposte 2, 1, e il gallo è rivoltato), diverso è invece il motto: TERRET CANTU LEONES] |
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motto: TEMPORA DISTINGUO |
Galvagno (Galvagni) |
consignori di Candia | |
ARMA IGNOTA |
Galvagno (Galvagni) (da S. Salvatore Monferrato, in Casale) |
conti di Quarti | |
Troncato, d’azzurro al leone d’oro, nascente dalla partizione, e tagliato d’oro e d’azzurro |
Galvagno (Galvagni) (da Bubbio, in Acqui e Bistagno) |
(secondo l'Armista Acquese sono originari di Mantova. Per di Ricaldone quelli di Bubbio e quelli di Mantova sono due famiglie distinte - vedi sotto) conti di Cassinasco; signori di Bubbio |
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Troncato, al 1° d’azzurro, al leone d’oro, nascente dalla partizione, al 2° partito, d'oro e palato d'azzurro e d’oro [Manno e Spreti. Di Ricaldone invece assegna quest'arma ai Galvagno di Mantova] |
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Troncato, al 1° d’azzurro, al leone d’oro, nascente dalla partizione, al 2° partito d'oro e d'azzurro [Manno] |
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(alias) Partito d'oro e d'azzurro [Spreti] |
Galvagno (Galvagni) (da Mantova, in Monferrato) |
(vedi anche sopra) | |
Troncato, al 1° d’argento, al leone di rosso, nascente dalla partizione, al 2° partito d'oro e d'azzurro [de Galvagni in Insignia Mantuana, BSB c.i. 274; arma di D. Alexan. Galvaneus Mantuanus, 1569, Archiginnasio Bologna, v. Imago Universitatis n. 108] |
||
Troncato, al 1° d’azzurro, al leone d’oro, nascente dalla partizione, al 2° partito, d'oro e palato d'azzurro e d’oro [Di Ricaldone. Manno e Spreti invece assegnano quest'arma a quelli di Bubbio] |
Gamacchio (Gamach) (da Montalto Dora, ad Aosta) |
(antica famiglia nobile della Valle d'Aosta) | |
D’oro, a tre pali di rosso, con il capo d’azzurro, carico di due cardellini al naturale, passanti sulla partizione | ||
motto: CANTATE DOMINO CANTICUM NOVUM |
Gamaleri |
(nobile famiglia consolare di Bosco) | |
Troncato, d'oro e d'azzurro | ||
* Alcuni, unito il cognome Calleri Gamondi, usano: Inquartato, di Calleri e di Gamondi, sul tutto di Gamaleri |
Gamba (da Moncalieri, in Torino) |
conti di Perosa Argentina, Pinasca, Porte, Roatto e Maretto | |
Inquartato, al 1° e 4° d’oro, all’aquila di nero, coronata, rostrata e membrata del campo, linguata ed artigliata di rosso; al 2° d’azzurro, al leone coronato d’oro, con la coda biforcata, linguato ed armato di rosso; al 3° di rosso, alla gamba armata, al naturale, speronata d’oro; e sul tutto d' Austria, che è di rosso, alla fascia d’argento (carica di due I di nero?) |
Gamba (da Passerano, in Torino) |
baroni (1835) | |
Troncato, d’azzurro e di rosso, alla fascia d’argento accompagnata in capo, da tre stelle d’oro, male ordinate, in punta, da una gamba umana di carnagione, recisa | ||
motto: VIRTUTE AD SIDERA |
Gambaloita (da Milano) |
signori di Terdobbiate; consignori di Olivola, Ottiglio | |
Partito d’oro e di rosso, con il leone linguato di rosso, partito di nero e d’oro [de Gambaloitis, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270] |
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Partito di rosso e d'azzurro, con il leone partito di nero e d’oro [de Gambaloti, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270] |
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Inquartato, al 1° e 4° di rosso, all’aquila d'argento; al 2° e 3° partito d’oro e di rosso, con il leone partito di nero e d’oro [Manno e di Ricaldone] |
Gambarana (di Busca) |
conti di Castiglione Tinella; consignori di Santo Stefano | |
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"Tre M in carattere antico, due, e una, d'argento; quale altri dicono nove gambe umane, accompagnate da cinque stelle d'oro, in campo rosso" [Consegnamento 1580: dalla frase sembrerebbe che le stelle d'oro siano presenti solo nell'arma con le nove gambe] |
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Di rosso, a nove gambe d'argento, 6, 3, accompagnate da cinque stelle d'oro [Consegnamento 1613] |
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motto: FAVENT ASTRA VIRTUTI |
Gambarana (Gamberani) (da Chivasso) |
consignori di Monteu da Po | |
ARMA IGNOTA [Manno] |
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(Berruti in Tortona Insigne sostiene che i Gambarana consignori di Monteu da Po sono i Gambarana di Pavia, discendenti dei conti di Lomello, consanguinei dei Langosco e dei Cerreto) Troncato di rosso e d'azzurro |
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motto CUM MERO ET MIXTUM IMPERIUM [Gambarana di Pavia] |
Gambarotta (Gambaruti, Gambarova) |
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Di rosso, alla gamba di carnagione, recisa, con il capo d'oro, carico di un’aquila coronata, di nero |
Gambarova (di Biella, forse oriunda novarese) |
(antica celebre famiglia di Biella) | |
D'argento, a tre bande di nero, accompagnate in capo da una ruota armata, dello stesso | ||
motto: PRO LABORE VIRTUS ET HONOR | ||
D'argento, a tre bande di rosso, accompagnate in capo da una ruota armata, dello stesso | ||
motto: PRO VIRTUTE DECUS ET HONOR |
Gambatesa (di) (da Campobasso, in Provenza e nel Nizzardo) |
Riccardo Gambatesa, siniscalco di Provenza e Forcalquier (vari periodi tra 1302 e 1318), siniscalco di Piemonte (1309) signori di Roure; consignori di Maria |
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Di rosso, alla croce scorciata, accantonata da quatto rose, il tutto d'oro [Rabino] |
Gambaudi (da Saluzzo) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) | |
D'argento, al capo d'oro, per inchiesta, con un leone d'azzurro, armato e linguato di rosso, attraversante [Consegnamento 1613 non riportato da Manno] |
Gambazoni | consignori di Torre Bairo | |
ARMA IGNOTA |
Gambera (da Rosignano, in Casale) |
conti di Mirabello; signori di Castelgrana, Lodisio; consignori di Altavilla, Cortemiglia, Grana, Rosignano, Terruggia, Villanova | |
D’azzurro, a due gamberi al naturale, montanti, in scaglione, verso una stella d’argento, con il capo d’oro, carico di una aquila, coronata, di nero [Manno e di Ricaldone] |
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D’azzurro, a due gamberi al naturale, montanti in palo verso una stella, d'oro, con il capo d’oro, carico di una aquila, di nero [di Ricaldone. L'arma senza la stella è miniata sul messale del vescovo Bernardino Gambera] |
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Di nero, a due gamberi al naturale, posti in palo, accompagnati da una stella (8) d'argento(?), con il capo d’oro, carico di una aquila, di nero [arma di Co. Antonius Maria Gamber Casalie.sis, 1640, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 4144] |
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Di nero, a due gamberi rossi, con il capo d’oro, carico di una aquila, di nero [arma di Co. Ant.s Gamberia Casal. Montis Ferrati, 1642, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 4163] |
Gambera (da Villafranca Piemonte) |
consignori di Cantogno, Lombriasco | |
ARMA IGNOTA [Il Consegnamento 1687 è andato disperso] |
Gambera (da Mondovì?) |
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D'azzurro, al gambero di rosso, posto in palo, sormontato da tre stelle d'oro, con il capo di rosso, cucito, carico di un'aquila coronata, di nero, cucita [Collezione Armi Gentilizie di Mondovì] |
Gambera (da Fossano) |
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Di nero, al gambero di rosso, cucito, posto in palo, accostato da tre stelle d'oro, male ordinate, con il capo d'argento, carico di un'aquila coronata, di nero [Giovanni Lorenzo Gambera, 1776, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1725] |
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Di nero, al gambero di rosso, cucito, posto in palo, con il capo d'argento, carico di un'aquila coronata, di nero [Ritratto di Stefano Maria Gambera (+ 1781), citato da Luisa Gentile in L'Araldica a Fossano nel Settecento] |
Gamberini (Gambarini) (da Alessandria, in Lucca) |
(antica famiglia decurionale) | |
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Troncato cuneato di quattro pezzi, di rosso e d'argento e di rosso [Documento dotale relativo a un matrimonio Gamondi - Gamberini, 1448: segnalazione di Alberto Gamaleri Calleri Gamondi. Anche in De Ferrari, Stemmi di Famiglie Alessandrine] |
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D’oro, all’aquila di nero, con il volo abbassato, coronata del campo, caricata in petto di uno scudetto troncato cuneato di quattro pezzi, di rosso e d'argento [De Ferrari, Stemmi di Famiglie Alessandrine] |
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Troncato cuneato di quattro pezzi, d'argento e di rosso [Manno] |
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D’oro, all’aquila di nero, con il volo abbassato, coronata del campo, caricata in petto di uno scudetto troncato cuneato di quattro pezzi, d'argento e di rosso [Manno] |
Gambetta |
(famiglia nobile con memorie dal XVIII secolo) | |
ARMA IGNOTA |
Gamondi (di Bosco Marengo) |
signori di Castellazzo; consignori di Mirabella, Pozzolo Formigaro | |
D'azzurro, a due leoni d'oro, linguati e unghiati di rosso, affrontati e sostenenti un globo, pure d'oro, cerchiato e crociato d'argento, sostenente un'aquila nera, coronata d'oro [De Ferrari. In Manno i due leoni sostengono una palla] |
||
D'azzurro, a due leoni d'argento, affrontati e sostenenti un globo del campo, cerchiato e crociato d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila nera, coronata dello stesso [De Ferrari] |
Gandino (nizzardi) |
conti di Neuville (Les Baumettes) | |
ARMA IGNOTA |
Gandolfi (da Porto Maurizio) |
marchesi di Melazzo (1619); conti di Ricaldone; signori di Chiusanico e Gazzelli | |
Troncato di rosso e di verde, al leone d'argento, coronato d'oro [Manno. In Fiori di Blasoneria il leone non è coronato. Nella partizione dell'arma Alliaga Gandolfi, si ha troncato di rosso e di verde, al leone coronato d'oro] |
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motto: FIDEM TENE |
Gandolfi (da Mondovì) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D’azzurro, all’orso passante sopra la pianura erbosa, il tutto al naturale, sormontato da sette spighe d’oro, quella di mezzo più alta | ||
motto: TEMPUS ET HORA |
Gandolfo (Gandolfi) (da Cuneo, a Galveston e New Orleans) |
baroni (1833) | |
D’azzurro, all’orso ritto, tenente una clessidra, al naturale, attraversante sopra una lancia d’argento, posta in palo, accostata da sei lance simili, ma più corte, tre per parte, una accanto all’altra | ||
motto: TEMPUS ET ORDO |
Ganei |
consignori di Terruggia | |
ARMA IGNOTA | ||
Gani (da Torino, Monale, Londra) |
conti (1884) | |
Troncato, al 1° d’oro allo scaglione di rosso, al 2° ritroncato d’azzurro e d’oro [Manno e Spreti] |
||
Troncato, al 1° d’oro allo scaglione di rosso, al 2° ritroncato d’azzurro e di rosso [Spreti] |
Ganteri (di Barcellonetta) |
(consignori di San Paolo?) | |
D'azzurro, a due bande d'argento, al lambello di nero, di cinque pendenti, attraversante sul tutto [De Orestis e Rabino] |
Gapeani (da Nizza) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) | |
ARMA IGNOTA | ||
Garabello (da Biella) |
(famiglia nobile con memorie dal XVII secolo) | |
D'azzurro, al castello di due torri, d'oro, merlato alla guelfa, murato, aperto e finestrato di nero, attraversato da una banda cucita, d'argento, carica di tre scaglioni rovesciati, di rosso, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero [Coda, Libro della Blasoneria Biellese. Questo consegnamento del 1687 non è riportato da Manno] |
Garagno (da Chieri) |
conti di Roccabigliera, Piè di Cavallo; baroni di S. Marzanotto | |
Inquartato, al 1° e 4° d’oro, al leone coronato, di rosso, con la coda biforcata; al 2° e 3° d’azzurro, a tre ragni, d’oro |
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motto: AEMULA VIRTUS |
Garavagno |
conti di Belvedere | |
ARMA IGNOTA |
||
Garavetti (Garavet?) (da Champorcher, nel Trentino) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'azzurro, alla fascia, accompagnata in capo da due stelle (6), in punta da una stella, il tutto d'argento [segnalazione di Luciano Borrelli da Tirolisch-Vorarlberg'scher Wappenschlüssel di Konrad Fischnaler] |
||
D'azzurro, alla fascia di rosso, cucita, accompagnata in capo da due stelle (6), in punta da una cometa, il tutto d'argento [segnalazione di Luciano Borrelli da Tirolisch-Vorarlberg'scher Wappenschlüssel di Konrad Fischnaler] |
||
Interzato in fascia di rosso, d'argento e d'azzurro, la prima fascia carica di due stelle (6) d'azzurro, la terza da una stella d'argento [segnalazione di Luciano Borrelli da Tirolisch-Vorarlberg'scher Wappenschlüssel di Konrad Fischnaler] |
Garavoglia (da Cigliano) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
Troncato, al 1° d'oro, all’aquila di nero, al 2° d'azzurro, al compasso aperto, d'oro [Consegnamento 1687 non riportato da Manno] |
||
motto: STAT CUM RATIONE VOLUNTAS |
Garbanna (da Mondovì) |
(antica famiglia di Mondovì) | |
ARMA IGNOTA |
||
Garbella (della Garbella, Garbelli) |
consignori di Terruggia | |
ARMA IGNOTA |
Gardini (di Asti) |
signori di Magliano, Monale | |
D'oro, a tre colonne in palo, sormontate da tre stelle, il tutto d'azzurro |
Gardini (di Asti, in Cherasco e Vigone) |
signori di Mongardino | |
Inquartato, al 1° e 4° vaiato di verde e d’oro, a quattro file; al 2° e 3° di rosso, a tre conchiglie d’argento |
de Gardinis de Alexandria |
Nello Stemmario Trivulziano è raffigurato questo stemma, attribuito alla famiglia de Gardinis de Alexandria, di cui non compaiono notizie nei testi disponibili. Si potrebbe forse ipotizzare che si tratti di un ramo dei Firoffini, che portano di rosso, alla banda d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero. |
|
Di rosso, alla banda d'oro, carica di tre gigli d'azzurro, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero, linguata di rosso |
Gardini (forse da Cassinasco) |
(famiglia patrizia acquese) | |
Troncato, semipartito, al 1° d'azzurro, alla torre addestrata da una stella, il tutto d'argento, al 2° bandato d'argento e di rosso, al 3° d'argento, all'albero di rovere, al naturale; con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero [Armista acquese] |
||
motto: ACCEDAM NON CEDAM |
Garelli (da Ceva) |
signori di Rifreddo | |
ARMA IGNOTA |
Garelli Garelli Colombo (da Asti) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) conti (1879) |
|
Troncato, al 1° d’oro, a tre pini di verde, nutriti sulla partizione, quello di mezzo più alto e sostenuto da un leoncino di rosso, affrontato al tronco, al 2° d’azzurro [Manno e Spreti] |
||
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Troncato, al 1° d’oro, a tre pini di verde, nutriti sulla partizione, quello di mezzo più alto e sostenuto da un leoncino di rosso, affrontato al tronco, al 2° d’azzurro, a tre colombe d'argento, 2, 1 [di Ricaldone] |
|
motto: ET VIGILAT SUB UMBRA |
Garelli (da Villanova Mondovì) |
||
Di rosso, a tre gigli d'argento, con il capo di (...), carico di un leone nascente, d'argento [Araldica cuneese] |
||
motto: FORTITER ET SUAVITER |
Garezzo (Garessio, Garresio) (di Bene Vagienna) |
conti di Castel del Bosco | |
Troncato, al 1° d'azzurro, al sole d’oro, al 2° d'argento, al filare di vite ("ghersa" in dialetto) sostenuto da quattro pali decussati, due a due, nutrito sulla pianura erbosa, al naturale |
Garganetti (già Veneziani) (da Pinerolo) |
(antichi in Pinerolo) | |
ARMA IGNOTA |
Gariazzo (da Ponderano) |
(famiglia nobile con memorie dal XVII secolo) | |
D'argento, al destrocherio vestito d'azzurro, tenente nella mano di carnagione un ramoscello di rosa, al naturale, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro, ordinate in fascia [Coda, Libro della Blasoneria Biellese] |
||
motto: IN BRACHIO VIRTUS |
Garibbi (del Nizzardo) |
||
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Di rosso, a tre stelle d'oro, con il capo d'argento, carico di un'aquila coronata, di nero [Rabino] |
Garicii (da Sandigliano) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
ARMA IGNOTA [Il consegnamento è andato disperso] |
Garidelli (da Nizza) |
conti di Quincinetto | |
D’azzurro, alla croce di calvario d’oro, patente, con la punta aguzza, accompagnata verso la punta da due triangoli, d’argento [Manno ] |
||
D’azzurro, alla croce patente, d'oro, accompagnata in punta da due triangoli, d’argento [De Orestis e Rabino] |
Garigliatti (da Rivarolo) |
(A pagina 446 della Storia della Chiesa di Ivrea a cura di Giorgio Cracco, Viella editore, 1998, Nicola Garigliatti, vescovo di Ivrea dal 1485 al 1500 viene definito dei signori di Rivarolo, appartenendo a una delle linee dei San Martino) | |
D'azzurro, alla fascia d'argento, accompagnata in capo da in leone d'oro, nascente dalla fascia, e in punta da un crescente d'argento [Fiori di Blasoneria, non riportato da Manno] |
Garimberti |
consignori di Cuccaro e Terzo | |
ARMA IGNOTA |
Garimondi (da Chieri) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) | |
Bandato d'argento e di rosso | ||
motto: DEI GRATIA SUMUS QUOD SUMUS |
Garin (Garino) (da Nizza) |
conti di Cocconato; baroni di Castelnuovo | |
Di rosso, allo scaglione d’oro, accompagnato in capo da due stelle, d’argento, e in punta da una rosa dello stesso, gambata e fogliata, di verde | ||
(linea di Castelnuovo) Inquartato di Garin e di Fighiera [Spreti: partito di Garin e di Fighiera] |
||
motto: FLORES MEI FRUCTUS |
Garini (di Alba) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
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Partito, d'oro e bandato di rosso e d'oro |
Garino (da Torino) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'azzurro, a tre pali d'oro, con il capo del secondo, carico di tre stelle, di rosso [Consegnamento 1687, non riportato da Manno, di Domenico Garino, come da privilegio del 1614] |
Garino (Garini) (del Canavese) |
(Gustavo Mola di Nomaglio, ne La Castellata di Settimo Vittone, non esclude che possano identificarsi con la famiglia precedente) consignori di Castellamonte, Cesnola, Colleretto, Quincinetto, Settimo Vittone |
|
ARMA IGNOTA [Manno. Vedi però anche la scheda precedente] |
||
(la linea di Castellamonte e Colleretto, forse di altra stirpe) D’argento, alla pianta di limone di verde, fustata e fruttata d’oro, accompagnata da due pappagalli, di verde [Manno] |
Garlaschi |
||
Troncato, al 1° di verde, alla croce d’oro, formata da cinque rombi, accollati e appuntati al 2° d'argento, a tre melograni di rosso |
Garneri (da Dronero, Savigliano, Cavallermaggiore) |
consignori di Costigliole Saluzzo | |
Scaglionato di rosso e di verde, i pezzi orlati d'argento, con il palo dello stesso | ||
motto: À DIEU SERVIR A DIO BEN SERVIR |
Garneri (di Cuneo) |
(antichissima famiglia nobile di Cuneo) | |
ARMA IGNOTA |
Garneri (in Cavallermaggiore) |
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Partito controscaglionato d'argento e di rosso |
Garnieri (Garneri) (nizzardi?) |
consignori di Sant'Antonino | |
D’argento, a tre scaglioni di rosso, con il capo d'oro, cucito [De Orestis e Rabino] |
Garofoli (da Tortona) |
(antica famiglia decurionale di Tortona) | |
D'azzurro, al sole radiante d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero [Berruti, Tortona insigne] |
||
motto: DEO DANTE FLOREBO |
Garombo (Garombi) (da Bra, in Torino) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
Inquartato, al 1° e 4° d’azzurro, al leone d'oro, al 2° e 3° di rosso, allo scudo di guerra, d'argento [Consegnamento 1687 non riportato da Manno] |
||
motto: MUNIT ET HORNAT |
Garove (Garovo, Garroue) (dal Canton Ticino, in Chieri |
(Michelangelo, architetto, ingegnere civile e militare) | |
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Troncato dentato d'oro e d'argento, al 1° all'aquila coronata, di nero, al 2° al serpente di verde, ondeggiante in palo, sinistrato da uno scorpione di nero [Albert Windlin, 1900 Jahre Alpiniacum, 600 Jahre Bürgergemeinde Alpnach] |
Garra (Gara) (da Benevagienna) |
consignori di Scagnello | |
ARMA IGNOTA |
Garretti (Garetti) (di Asti) |
signori di Cellarengo e Menabò; consignori di Arignano, Cisterna, Ferrere, Lavezzole, Marentino | |
Fasciato ondato d'oro e di rosso | ||
D'oro, a tre fasce ondate di rosso [Araldica Astigiana] |
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motto: FAR E NON DIR VIRTUTE PROBATA NOXIA PELLO |
Garretti (Garetti) (di Nizza) |
(con)signori di Castelnuovo | |
(forse) Fasciato ondato d'oro e di rosso [Rabino] |
Garretto (da Savigliano) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
"Una banda rossa carica di tre scaglie di corazza d'argento traversato da una linea piccola di azzurro ed un bottone pur di azzurro sopra altra banda pur d'argento in campo azzurro" [Consegnamento 1613, non riportato da Manno] |
Garrone (da Cuneo) |
(antica famiglia decurionale de platea di Cuneo, presente nell'elenco del 1535) | |
D'argento, all'aquila di nero, coronata e membrata di rosso | ||
motto: TENDIT AD ASTRA |
Garrone (Garone) (da Chivasso e Torino) |
signori di Larizzate | |
Partito, di rosso, all’olivo, e d'oro, al grifone, dello uno nell’altro, il tutto con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero [Manno osserva che in un'attestazione (1730) del blasonatore l'albero è invece definito "quercia sradicata con le ghiande": vedi scheda seguente] |
Garrone |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
Troncato, al 1° d'argento, all'aquila coronata di nero, al 2° partito, d'azzurro, alla quercia sradicata d'oro, e d'argento, al grifone di nero |
||
motto: TENDIT AD ASTRA |
Gaschi (da Bagnasco) |
conti di Bourget e Villarodin | |
(probabile arma antica) D'azzurro, alla sbarra d'oro, accompagnata in capo da una stella d'argento, in punta da un sole dello stesso, nascente dall'angolo sinistro della punta | ||
(successivamente) Inquartato, di rosso, al giglio d'argento, e d'oro, alla rosa di rosso |
||
(infine) Inquartato in decusse, di rosso, al giglio d’oro, e d’oro, alla rosa, di rosso |
Gasconibus (de) (di Cherasco) |
(famiglia nobile, con memorie dal XVII secolo) | |
Bandato, cucito, di rosso e d’azzurro, con il capo d’oro, carico di un’aquila di nero |
Gaspardi (de Gaspardo) (di Alba) |
(antica famiglia nobile del consortile dei signori di Arboro e Recetto) | |
ARMA IGNOTA |
Gaspardi (da Pianezza) |
(famiglia nobile, con memorie dal XVII secolo) | |
Di verde, a due leopardi d’argento, macchiati di nero, uno sull’altro, accompagnati in capo da una stella, e attorno da sette foglie d’olivo, il tutto d’oro e ordinate in cinta |
Gaspardone (da Casale, in Asti e Moncalvo) |
conti di Castelletto Merli; consignori di Altavilla, Cortemiglia, Terruggia | |
Interzato in scaglione, d'oro, d'azzurro e di rosso, l'azzurro carico di tre stelle d’oro, 1, 2 [Consegnamento 1613] |
||
D’oro, calzato di rosso, con tre stelle d’oro, attraversanti sulla partizione [Manno e di Ricaldone] |
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![]() |
Troncato d'oro e di rosso, con lo scaglione rovesciato, d'azzurro, carico di tre stelle, d'oro [Blasonario Casalese e di Ricaldone, per cui però le stelle sono d'argento] |
|
motto: HONOR SUPERIS |
Gassa (di Costigliole d'Asti) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
![]() |
Fasciato di quattro, di [...] e di [...], con il capo di [...], carico di un'aquila coronata di [...] [segnalazione di don Paolo Prunotto, da sigillo di fine 1700 del notaio Ludovico Gassa] |
Gassante (Gassanti) (da Fossano e Savigliano) |
(famiglia nobile con memorie dal XVI secolo) | |
Fasciato di verde e d’oro, col capo del secondo, carico di un’aquila, di nero | ||
motto: ANCORA SPERO |
Gastaldenghi (di Alba) |
consignori di Govone, Perno [Manno] | |
ARMA IGNOTA |
Gastaldi (da Torino, Moncalieri e Ciriè) |
conti di Trana; consignori di Cocconato, Piazzo | |
Manno include in un'unica scheda i Gastaldi da Torino, Moncalieri e Ciriè, ma nel testo specifica che quei di Moncalieri e di Ciriè consegnano, nello stesso anno (5 luglio, I, 182 v) lo stesso cimiero e lo stesso motto, ma coll’arma della banda accostata dai gigli. In realtà il consegnamento 1613 di Gabriel Gastaldo, dimorante in Moncalieri, riporta il motto QUI ENDURE |
||
Trinciato, al 1° d’argento al ramoscello di viole mammole, al naturale; al 2° d’azzurro al leone d’oro, illeopardito; con la banda sulla partizione, indivisa, troncata di rosso e di nero; e con il capo d’oro carico di tre gigli d’azzurro, ordinati in fascia | ||
motto: EX CASTALIO AD IPSOS |
Gastaldi (da Torino) |
consignori di Forno di Lemie, Usseglio | |
D'argento, alla banda accostata da sei gigli, il tutto di rosso | ||
motto: QUI ENDURE |
Gastaldi (da Sommariva Bosco e Ceva, in Torino) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) * nobili |
|
D'argento, alla banda accostata da sei gigli, il tutto di rosso | ||
motto: DAT INCREMENTA DEUS [Consegnamento 1613] |
Gastaldi (da Busca, in Cuneo) |
(una delle prime famiglie signorili insediatesi a Cuneo) consignori di Cervasca, Vignolo |
|
D'azzurro, alla gemella d'argento |
Gastaldi (da Torino) |
signori di Camburzano, Mussano | |
ARMA IGNOTA |
Gastaldi (Violi) (di Saluzzo) |
(antica famiglia saluzzese, che adotta le armi dei Gastaldi di Torino) | |
D'argento, alla banda accostata da sei gigli, il tutto di rosso |
Gastaldi (da Breglio) |
conti di Neuville (Les Baumettes) | |
ARMA IGNOTA |
Gastaldi (da Piazzo) |
consignori di San Sebastiano | |
ARMA IGNOTA |
Gastaldi (da Savigliano) |
baroni di San Gaudenzio (Ruata dei Sansoldi) | |
D'argento, alla banda accostata da sei gigli, ciascuno posto in sbarra, il tutto di rosso |
Gastaldi (da Alessandria e Tortona) |
||
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Di rosso, al monte di tre cime di verde, uscente dalla punta e sostenente un ramo fogliato, dello stesso, posto in palo fra due stelle (6) d'azzurro, cucite [Berruti, Tortona Insigne] |
Gatti (Gatto) (da Carmagnola) |
(una delle famiglie de hospitio dichiarate nobiles di Carmagnola dal marchese Manfredo IV nel 1312) | |
D’azzurro, a tre stelle d'oro, con il gatto d'argento, in abisso | ||
motto: SIC ITUR AD ASTRA |
Gatti (da Tortona) |
(famiglia decurionale di Tortona) | |
D'azzurro, al gatto seduto al naturale, trattenente tra le zampe anteriori un topo, di nero [Berruti, Tortona insigne] |
Gattico (di?) (da Novara) |
||
D’oro, al castello di rosso, con il capo d’azzurro, a cinque gigli d’argento, alternati dai sette denti di un lambello, di rosso [Manno] |
||
È nota un'omonima famiglia lombarda, diramatasi nel ducato di Mantova. Se ne riportano due armi, simili a quella della famiglia novarese. Non si sono trovate indicazioni di un possibile collegamento tra le due famiglie. | ||
D’argento, al castello di rosso, con il capo d’azzurro, a cinque gigli d’oro, alternati dai denti di un lambello, di rosso [di Gatico in Insignia Mantuana, BSB c.i. 274] |
||
D’azzurro, al castello d'argento, accompagnato in capo da cinque gigli d’oro, disposti in arco di cerchio [Stemmario Mantovano] |
Gattinara (da S. Germano Vercellese, in Vercelli e Torino) |
conti di Zubiena; signori di Arborio e Recetto, Gattinara; consignori di Cerrione | |
D’azzurro, al decusse d’argento, ancorato, accantonato da quattro gigli d’oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero [Manno: è l'arma Arborio] |
||
Inquartato, al 1° e 4° d’azzurro, al decusse d’argento, ancorato, accantonato da quattro gigli d’oro, al 2° e 3° d'oro, carico di un'aquila di nero [Consegnamento 1613] |
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motto: AUT VINCENDUM AUT MORIENDUM |
Gattinara (in Scalenghe e Villastellone) |
(non è chiaro se il consegnante Giovanni Antonio, notaio collegiato, appartenga alla famiglia precedente) | |
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Interzato in fascia, al 1° d'oro, all'aquila di nero, al 2° d’azzurro, al decusse d’argento, ancorato, accantonato da quattro gigli d’oro, al 3° di rosso, al gatto (inferocito?) d'argento [Consegnamento 1687] |
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motto: AUT VINCENDUM AUT MORIENDUM |
Gattinara (da Biella) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
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D'azzurro, al gatto d'argento, inferocito, armato di nero [Coda, Libro della Blasoneria Biellese] |
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motto: AGILITAS RECTA |
Gatto (Gatti) (di Torino e Asti) |
(famiglia nobile con memorie dal XVII secolo) | |
D’oro, alla banda d’azzurro, ondata, carica di un gatto d’argento, macchiato di nero | ||
motto: MICANS IN TENEBRIS AGENS |
Gaudi (da Cuorgnè) |
(antichi in Cuorgnè) | |
Palato d'argento e d’azzurro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero |
Gaudino (Gandini?) (nizzardi) |
baroni di Coarazze; consignori di Falicon, Roccasparvera, (Roccasterone) | |
ARMA IGNOTA [Rabino. Per Guasco di Bisio il nome è Gandini] |
Gauthier Gauthier Vignal (nizzardi?) |
conti (concessione papale) | |
D’azzurro, alla banda d'oro [De Orestis e Rabino] |
||
motto: DROICT ET ADROICT |
Gautier | La Collezione di Armi Gentilizie di Mondovì del 1827, alla voce Gautier riporta l'arma che segue. | |
Di [...] (argento?), alla sbarra di nero, doppiomerlata, carica di due gigli e due stelle, alternati, (a piombo?), il tutto d'oro, e accompagnata da due leoncini, rivoltati, di [...] |
Gautier (da Torino) |
conti di Confiengo (= podere presso None) (1837); baroni (1838) | |
D’argento, allo scaglione di rosso, accompagnato in punta da una torre dello stesso, merlata alla ghibellina di tre pezzi, aperta e finestrata del campo, fondata sulla pianura, di verde, con il capo d’azzurro, attraversante la sommità dello scaglione, carico di tre stelle d’argento, male ordinate [Spreti. Nel Blasonario delle Famiglie Piemontesi, lo scaglione è scorciato] |
||
Di rosso, allo scaglione d'oro, accompagnato da una torre dello stesso, uscente dalla punta, con il capo d’azzurro, attraversante la sommità dello scaglione, carico di tre stelle d’argento, ordinate in fascia [Spreti] |
Gauttieri (dal Poggetto, in Venezia e Roma) |
* conti | |
D'azzurro, a tre monti all'italiana, d'argento, quello di mezzo sostenente un usignolo, al naturale, sormontato in capo da tre stelle d'oro, in fascia, quella di mezzo con una coda serpeggiante, d'argento [De Orestis e Spreti] |
||
motto: SANS AVOIR [De Orestis e Rabino] |
Gavalia (da Cavallermaggiore, in Torino) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'azzurro, alla fascia d'oro, con tre piante di canapa sopra il tutto, moventi da una stessa radice, ciascuna fogliata di cinque foglie, il tutto d'argento [Consegnamento 1613 non riportato da Manno] |
Gavarini |
consignori di Cortanzone | |
ARMA IGNOTA |
Gavazzoni (Gavazzone) (di Asti) |
consignori di Valfenera | |
ARMA IGNOTA |
Gavi (di) |
(antica famiglia marchionale obertenga con diritti feudali nel Tortonese e dintorni) | |
ARMA IGNOTA E FORSE INESISTENTE | ||
(In Tortona Insigne, Berruti attribuisce loro dubitativamente lo stemma della comunità di Gavi, scolpito su una lapide al di fuori della chiesa parrocchiale e databile 1336) D'argento, a tre fasce di rosso [Nel sito del comune di Gavi, l'arma è però rappresentata come fasciato di rosso e d'argento] |
Gavigliani (Gaviani) (di Alessandria) |
(nobile famiglia decurionale di Alessandria, forse discendente dagli antichi consignori di Ussecio) | |
D'oro, alla fascia d'azzurro, accompagnata da due
rose, di rosso [Manno e De Ferrari, da Armoriale Sardi] |
||
D'argento, alla fascia d'azzurro, accompagnata da due
rose, di rosso [De Ferrari e Scordo, "Armista Tonso"] |
||
motto: SIC VIGENT |
Gavini (da Mondovì) |
||
D’azzurro, alla banda d'argento, carica di tre gazze al naturale [Manno annota che è l'arma dei Gagnino di Savigliano] |
||
motto: IN HUMILITATE REQUIES |
Gavotti (di Genova) |
signori di Carrosio | |
Scaccato di nero e di argento, con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero, nascente [In Spreti si tratta di un troncato] |
Gavotti (da Chieri) |
baroni di Sant'Elena (= tenimento di Gamenario, con Tetti di Girò e Briocca, Chieri) | |
D’oro, alla aquila coronata, troncata, di nero e scaccata d’argento e di nero | ||
motto: CONSTANTER |
Gay (Gaijo) (da Moncalieri) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) | |
D’oro, al leone di nero, linguato di rosso, sostenente con la zampa anteriore destra una gazza ghiandaia, al naturale, alla fascia di rosso attraversante [Manno] |
||
"Un leone di nero linguato e lampassato di rosso traversato da una banda rossa con una ghiandaia, o sia gay nella sommità d'essa in campo d'oro" [Consegnamento 1613, che indica una banda anzichè una fascia. Questa raffigurazione appare più coerente con lo stemma Gay presente nel catasto di Moncalieri, segnalazione di Michelangelo Ferrero, da "Armi nei Catasti di Moncalieri", a cura di Marco Di Bartolo] |
||
motto: MITIS FORTEM PLACAT |
Gay (dell'Astigiano, in Torino) |
marchesi di Lesegno e Roasio (1891); conti di Monteu da Po, Quarti | |
D’oro, al leone di nero, armato di rosso, coronato del campo, sostenente con la zampa destra anteriore una gazza ghiandaia, al naturale, con la fascia di rosso, attraversante [Manno. Nel consegnamento 1613 il leone è però attraversato da una banda di rosso] |
||
(marchesi di Lesegno) |
||
motto: MITIS FORTEM PLACAT |
Gay (da San Paolo d'Asti, in Torino) |
conti di Montariolo (1843) | |
D’oro, al leone di nero, armato di rosso, coronato del campo, sostenente con la zampa destra anteriore una gazza ghiandaia, al naturale, con la fascia di rosso, attraversante | ||
motto: HONOR SUPREMALIS | ||
Manno cita un diploma di concessione di stemma del 1573, a Giacomo Gay di San Paolo d'Asti, che riguarderebbe per l'origine i conti di Montariolo | ||
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Troncato, al 1° d'azzurro, alla stella (8), con tre scintille, muoventi in pergola dalla stella, il tutto d'oro, al 2° di nero, alla colonna d'argento, con base e capitello d'oro, e due foglie di granturco di verde, muoventi dalla base |
Gay (di Asti) |
||
D’oro, a tre gazze, al naturale | ||
motto: INTENTIONES CUNCTIM |
Gay (da Vigone) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
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D’azzurro, alla fascia d'oro, carica di una gazza, al naturale |
Gay (da Avigliana) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D’azzurro, alla banda d’oro, carica di tre gazze ghiandaie, al naturale |
Gay (da Torino) |
(baroni dell'Impero Francese, 1808) | |
ARMA IGNOTA [È nota solo l'arma napoleonica] |
de Gay | Nello Stemmario Trivulziano è illustrato questo stemma, attribuito alla famiglia de Gay, che qui si riporta per conoscenza. | |
Di rosso, a sei stelle (8) d'oro, 3, 2, 1 |
Gaya (Gaja) (di Caselle Torinese?) |
consignori di Ala di Stura, Caselle, Lanzo | |
ARMA IGNOTA |
Gays Gays Rasino (da Villarbasse) |
conti di Bollengo; consignori di Villarbasse | |
D’oro, partito da un filetto di nero; il 1° al leone di nero, linguato di rosso, con la fascia di rosso, attraversante; il 2° al castello di rosso; il tutto con il capo d’argento, sparso di plinti di nero, con il leone del secondo, linguato di rosso, nascente | ||
motto: MITIS FORTEM PLACAT |
Gays (del Monferrato) |
conti palatini (da Carlo V) | |
ARMA IGNOTA [È nota solo l'arma napoleonica] |
Gaysa (da Avigliana) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) | |
Troncato, al 1° d’oro, all’aquila bicipite, di nero, coronata del campo, al 2° di rosso, al braccio sinistro d’argento, vestito di verde, con il manipolo d’argento, e la mano aperta | ||
motto: APERTUR AMICIS |
Gazelli (Gazzelli) Gazelli Bruco (da Porto Maurizio, in Oneglia e Torino) |
conti di Rossana; signori di Selve; consignori
di Cocconato, S. Sebastiano conti di Ceresole e Palermo (1881) |
|
(conti di Rossana) D'azzurro, al leone d'oro, fissante una stella del medesimo, posta nell'angolo destro del capo, con la fascia di rosso, attraversante |
||
(conti di Ceresole e Palermo) Partito di Gazelli e di Bruco |
||
motto: FORTITUDINE ET CELERITATE [Gazelli] (a destra) FORTITUDINE ET CELERITATE, (a sinistra) SOLI DEO [Gazelli Bruco] |
Gazini (Gazino, Gazzino) (da Mantova) |
marchesi di Olivola (1651) | |
D’argento, al leone di nero, tenente un castello di rosso [Stemmario Mantovano e di Ricaldone] |
||
D’argento, al castello di rosso, con il leone di nero, passante, sostenuto dalle due torri [Stemmario Mantovano] |
||
D’argento, al leone d'oro, cucito, tenente un castello di rosso [Manno] |
||
Troncato, al 1° d'argento, al leone sostenuto dalla partizione, e sostenente con la branca anteriore destra un castello torricellato di due pezzi, il tutto di rosso, al 2° di rosso, alla fascia contradoppionebulosa minuta di verde, bordata da due fasce simili d'argento [di Gasinis in Insignia Mantuana, BSB c.i. 274. Per questa non semplice blasonatura, ringrazio il noto araldista Maurizio Carlo Alberto Gorra) |
||
D’azzurro, al leone d'oro, tenente un castello di rosso, cucito [di Ricaldone] |
Gazini (Gassini, Gazino) (da Vercelli) |
consignori di Rhins | |
D’azzurro, a quattro punte, alternate da tre fiamme, il tutto d’oro e rovesciate, moventi dal capo, con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero [Manno] |
||
D'azzurro, alla sfera del fuoco d'oro, scintillante verso la punta, carica di un'aquila di nero, coronata, armata e rostrata di rosso [De Tillier, Chronologies du Duché d'Aoste, alla voce Petrus IV, vescovo di Aosta] | ||
motto: E PUR SPERO |
Gaztelu (Gastellù) (dalla Biscaglia, in Fossano) |
||
ARMA IGNOTA | ||
Si riportano le armi di alcune delle numerose famiglie con questo nome, tratte da Hubert Lamant-Duhart, Armorial du Pays Basque; Fernando González-Doria, Diccionario Heraldico y Nobiliario; Vicente de Cadenas y Vicent, Repertorio de Blasones de la Comunidad Hispánica. | ||
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(i Gaztelu di Gaztelu, Guipúzcoa) Di rosso, al castello d'oro, sormontato da una croce d'argento, e accostato da due pini di verde, ciascuno carico di un lupo di nero, il primo rivoltato |
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(i Gaztelu di Arrieta, Vizcaya, e di Gaviria, Guipúzcoa) Di rosso, alla banda d'oro, accostata dadue castelli d'argento, aperti d'azzurro |
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(i Gaztelu di Abadiano, Vizcaya) D'oro, alla banda di rosso, accompagnata da due caldaie, di nero, con la bordura di rosso, carica di una catena d'oro |
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(una linea in Navarra) Troncato, al 1° d'oro, alla croce di rosso, al 2° d'argento, alla panela di verde, con la bordura d'argento, carica di otto aspas, di rosso |
|
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(un'altra linea in Navarra) Di rosso, alla croce fiorita d'oro, accantonata da quattro castelli, dello stesso |
Gazza (Gazzo?) (da Ovada) |
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D'azzurro, alla gazza d'argento, posata su una montagna di verde, nell'atto di guardare un sole d'oro, muovente dal cantone destro del capo [Stemmi della Comunità di Ovada] |
Gazzano (Gazano) (da Mondovì) |
(famiglia nobile con memorie dal XVII secolo) | |
D’azzurro, all’olivo sostenente una gazza, con il tronco sostenuto da un leone, il tutto al naturale | ||
D’azzurro, all’olivo sostenente una gazza, con il tronco sostenuto da un leone, il tutto d'oro [Collezione Armi Gentilizie di Mondovì] |
||
motto: PACI ET FORTITUDINE |
Gazzera (Gazzaro, olim Preposito) |
(una delle quattro casate militari di Benevagienna) | |
Inquartato in decusse, d’argento, alla rosa di rosso, e d'azzurro, alla rosa d’argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero |
Gazzero (da Benevagienna, in Mondovì) |
nobili (1834) | |
* Inquartato in decusse, d’argento, alla rosa di rosso, e d'azzurro, alla rosa d’argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero | ||
Inquartato in decusse, d’argento, alla rosa di rosso, e d'azzurro, alla rosa di rosso, cucita, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero [Collezione armi gentilizie di Mondovì] |
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Inquartato in decusse, d’azzurro, alla rosa d'argento, e d'argento, alla rosa di rosso, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero [Spreti] |
|
D'argento, al decusse di [...], accantonato da quattro stelle di [...], con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero [Manno e Spreti] |
Gazzone (Gazone) (da Rosignano) |
conti di Valmacca; baroni di Rosignano | |
D’azzurro, allo scaglione d’oro, sostenente due colombe d’argento, affrontate, sormontate da un giglio d’oro, accompagnate in punta da tre torri d’argento, fondate nel lembo inferiore dello scudo |
Gebennis (de) (de Genève) |
(linea spuria dei conti di Ginevra) (una delle 12 famiglie dichiarate nobiles di Saluzzo dal marchese Ludovico I nel 1460) |
|
Cinque punti d'oro equipollenti a quattro d'azzurro, con un decusse composto d'argento e di rosso, attraversante |
*Geisser e Geisser Celesia di Vegliasco (da Altstätten, in Torino, Roma e Stati Uniti) |
baroni di San Vito | |
D’azzurro, a tre stelle (6), 2, 1, accompagnate in punta da un crescente montante, il tutto d’oro |
Gemelli (da Orta) |
||
Di rosso, allo scudetto accostato da due scettri (?) curvi, d’oro, lo scudetto fasciato d’azzurro e d’argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero |
Generis (Genero) (da Biella) |
consignori di Castellengo | |
Troncato di rosso e d'argento, al leone dell'uno nell'altro, con la fascia d'azzurro attraversante, carica di tre stelle, d'oro |
||
Genève (de) | (vedi Blasonario Transalpino) marchesi di Pancalieri (1619); baroni di Brissogne; signori di Isasca, Sarre e Chesalet |
|
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(quella che segue è la blasonatura migliore trovata da de Foras) D'oro, seminato irregolarmente da sei biglietti, d'azzurro, a piombo [SDF, da controsigillo di Rodolfo, conte di Ginevra (1253-1265)] |
|
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D'oro, alla croce d'azzurro, forata del campo [SDF, da altri sigilli dei conti di Ginevra, fine XIII] |
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D'argento, alla banda d'azzurro, accompagnata da due leoni, dello stesso [de Foras, da Armorial Genevois di Galiffe e Mandrot] |
|
(arma adottata dai marchesi di Lullin) Cinque punti d'oro, equipollenti a quattro d'azzurro |
||
(linea di Brissogne) Inquartato di Geneve e di Montagny [De Tillier] |
||
motto: APTE NON ARCTE |
Genevosio (da Volpiano, in Torino) |
(famiglia nobilitata nel 1744) | |
ARMA IGNOTA |
Genevro | vedi Giunipero |
Genna (da Cherasco, oriundi di Polonghera) |
conti di Cocconato; signori di Cocconito; consignori di Marcorengo | |
D'argento, a tre fiamme di rosso |
*Gennari Curlo (da Torino) |
marchesi | |
D’oro, all’aquila dal volo spiegato, di [...], coronata ed illuminata del campo |
Genoesi (da Genova, in Sospello) |
||
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Di rosso, al grifone passante, d'oro, con il capo di Genova [De Orestis e Rabino] |
Genoino (Ginoino) (nizzardi) |
||
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D'azzurro, a tre besanti d'oro, ciascuno carico di una croce patente di rosso, accantonata da quattro stelle, pure di rosso [Rabino] |
Genova (de) (da Biella) |
conti di Pettinengo | |
D'azzurro, all'aquila bicipite e coronata, d'oro, carica in petto di uno scudetto d'argento, crociato di rosso |
Genovese (Genovesio) (di Carmagnola) |
||
Inquartato d'oro e di nero, con il capo d'argento, carico di un'aquila di nero [Ghietti, Memorie di Carmagnola] |
||
motto: ORNAT ET ARMAT |
Genta (de Gentis) (da Alba, in Asti) |
(antica famiglia nobile di Alba e Asti) | |
D'argento, a tre ghiande d’oro, gambate di verde | ||
motto: FORSAN ET HAEC OLIM |
Genta Ternavasio (da Alba, in Asti, Cherasco, Cavallermaggiore e Torino) |
baroni (1980) | |
Inquartato, d'azzurro, a tre ghiande d'oro, fogliate d'argento (Genta), e di Ternavasio | ||
motto: FORSAN ET HAEC OLIM |
Gente (nizzardi) |
||
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D'azzurro, a tre ghiande d'oro, il gambo in alto [De Orestis e Rabino] |
Gentil (da Nus, a Châtillon) |
(antica famiglia nobile della Valle d'Aosta) | |
Inquartato, al 1° e 4° di Carrel, che è d’azzurro, alla pianticella di frumento, d’oro, di tre spighe, al 2° e 3° di Gentil, che è d’oro, a tre lacrime, di rosso | ||
(per informazione si riporta l'arma dei Gentil del Chiablese e del Genevese, che hanno anche lo stesso motto) Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, a tre spighe d'oro, al 2° e 3° d’oro, a tre berretti, di rosso | ||
motto: DE COEUR GENTIL |
Gentile (in Chieri, Riva e Torino, oriundi da Buttigliera d’Asti) |
conti di Buttigliera, Castelgentile, Solbrito; signori di Sassi | |
D'azzurro, alla croce d'oro, carica di uno scudetto del campo, al cuore di rosso, cucito [Fiori di Blasoneria] |
||
D'azzurro, alla croce d'oro, carica di uno scudetto del campo, al cuore d'argento [Manno] |
||
motto: SOLA FIDES |
Gentile (di Genova) |
marchesi di Corticelle (1750, Gentile-Ricci); signori di Cassinelle, Mollare, Tagliolo | |
Cinque punti d'oro equipollenti a quattro d'azzurro |
Gentili (Gentile) (da Voghera, in Tortona) |
(antica famiglia consolare e decurionale di Tortona) signori di Casalnoceto (?) |
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D'oro, al leone coronato, di nero [Berruti, Tortona insigne] |
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D'argento, al leone di nero, linguato di rosso [Berruti, Tortona insigne] |
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D'oro, al leone di rosso [Berruti, Tortona insigne] |
Geoffroy (da Cuébris) |
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D'argento, al crescente di nero, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro [Rabino. L'arma ricorda notevolmente quella dei de Jouffrey de Sainte Cécile.] |
Georgia |
consignori di Cortandone | |
ARMA IGNOTA |
Gerardi (di Strambino, in Torino) |
conti di Frassino e Melle | |
Di rosso, a tre bande d'oro, con il capo del campo, cucito, carico di un'aquila, d'oro | ||
motto: GAUDET ET ARDET |
Gerardi (da Desana, in Casale e Vercelli) |
consignori di Cellamonte, Rosignano | |
D'argento (?), al castello torricellato di due torri, d'azzurro (?), sostenente un'aquila sorante, di nero (?) [Blasonario Casalese, alla voce Gerardus] |
Gerbaldi (Gerbaldo) (da Cherasco) |
(famiglia nobile con memorie dal XVI secolo) | |
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Di rosso, alla banda d'argento, ripiena di nero | |
motto: AD NULLIUS PAVET OCCURSUM [motto di Melchior Gerbaldi, 1650, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1592] |
Gerbaudi (da Ciriè) |
signori di Barbania | |
ARMA IGNOTA |
Gerbi (Del Gerbo) (da Chieri, in Saluzzo) |
signori di Moretta; consignori di Villarfocchiardo | |
Partito d’argento e d’oro, alla campagna di verde, con tre pini dello stesso, nodriti sulla medesima, il pino di mezzo più alto |
Gerbino (da Cuneo) |
conti di Rittana | |
ARMA IGNOTA |
*Gerbore (da Saint Nicholas, in Aosta e Torino) |
baroni | |
D’oro, incappato d’azzurro, il 1° a sei monti al naturale, 3, 2, 1, i tre in capo brizzolati d’argento, il 2° a due covoni d’oro, legati di rosso |
Germano Germano Tonduti (da Villafranca) |
conti di Villafranca; consignori di Peglione, Toetto Scarena | |
D'azzurro, a tre spighe di grano nutrito sopra una zolla, il tutto d'oro |
Germano (da Sordevolo, ad Aosta) |
(antica famiglia nobile della Valle d'Aosta) | |
Inquartato, al 1° e 4° d’argento, all’aquila di nero, membrata di rosso, con il capo d’azzurro, carico di tre stelle d’oro, ordinate in fascia, al 2° e 3° d’oro, a quattro gigli di rosso, 2, 2 |
Germonio (da Sale Langhe) |
(antica famiglia decurionale de populo di Cuneo, presente nell'elenco del 1535) marchesi di Castelnuovo (1606), Priero (1645); conti di Castell'Alfero, Mongardino, Montezemolo, Vigliano; signori di Peveragno, Sale Langhe; consignori di Ceva |
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D'argento, al pioppo di verde | |
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Inquartato, di Germonio e di Ceva | |
motto: CITO GERMINAT |
Gerodetti (da Andorno) |
(famiglia con memorie dal XVIII secolo) | |
D'azzurro, al pino nutrito nella pianura erbosa nell'angolo sinistro dello scudo, il tutto al naturale, con il sole d'oro, nell'angolo destro del capo |
Gervasio (da Mondovì, in Torino) |
baroni (1824) | |
D’argento, al ponte di rosso, di un arco, fortificato da due torri, con un fiume d’argento, scorrente sotto il ponte, e un luccio, al naturale, nuotante, con il capo d’oro, cucito, carico di un’aquila di nero, coronata del campo |
Ghesio Ghesio Volpengo (da Mondovì) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'argento, a tre ramarri di verde, posti in palo e ordinati in fascia, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro, ordinate in fascia [Collezione Armi Gentilizie di Mondovì] |
Ghibaudo (da Cuneo) |
conti di Pistolesa | |
ARMA IGNOTA |
Ghietti (olim Ghiglietti) (di Carmagnola) |
(famiglia nobile con memorie dal XVI secolo) | |
D'argento, mantellato di rosso [Ghietti, Memorie di Carmagnola] |
Ghiglieri (da Cuorgnè, in Roma) |
conti (1881) | |
D'azzurro, a tre bande d'oro, la prima caricata da una piccola aquila bicipite, di nero, coronata sulle due teste, attraversante sul campo |
Ghignone (da Chieri) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo | |
"Un'ancora di mare in campo mezzo azzurro e mezzo bianco con due stelle in campo azzurro" [Consegnamento 1580 non riportato da Manno] |
Ghiga (di Costigliole d'Asti) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) | |
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Inquartato, al 1° e 4° di [...], a tre monti uniti e ristretti di [...], sormontati da una stella di [...], al 2° e 3° di [...], all'albero di [...], nutrito nella pianura di [...] [segnalazione di don Paolo Prunotto, da sigillo del 1787 di don Giovanni Battista Ghiga] |
Ghigo (Guigo) (di Druento) |
(famiglia nobile con memorie dal XVII secolo) | |
Troncato, al 1° d’azzurro, alla stella (8) d’argento, al 2° mareggiato d’azzurro e d’argento, con l’isola d’argento e un un monte fondato sulla medesima, di verde, il monte aperto, dentro al quale vi è un cavallo d’oro | ||
motto: |
Ghilini Ghilini Pettinari (Ghiglini) (di Alessandria) |
marchesi di Gamalero (1726), Maranzana (1670); conti di Asuni [Sardegna], Pavone, Rivalta, Sezzè; signori di Borgoratto, Castelceriolo | |
D'azzurro, al leone coronato d'argento, armato e linguato di rosso | ||
D'azzurro, al leone d'argento, linguato di rosso [de Gillinis in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270. L'arma di Benedetto Ghilini, ante 1599, Archiginnasio di Bologna, vedi Imago Universitatis n. 5529, sembra avere i colori invertiti] |
||
(Ghilini Pettenari) Partito, semitroncato, al 1° d'azzurro, al leone coronato d'argento, al 2° d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 3° d'argento pieno, con la fascia di rosso, carica di due pettini d'argento, uno accanto all'altro, attraversante sulla troncatura [De Ferrari e Scordo, "Armista Tonso"] |
Ghilione (Ghiglione) |
consignori di Moriondo di Villareggia | |
Troncato di rosso e d’azzurro, a cinque pugnali d’argento, uscenti dalla partizione, due rovesciati nel primo campo, tre alternati ai primi, nel secondo |
Ghiliossi (Ghigliossi, Ghigliozzi) (da Mondovì) |
conti di Lemie | |
D'azzurro, a due bande d'argento, con un giglio dello stesso nel capo [Consegnamento 1613] |
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D'azzurro, a due bande d'argento, con un giglio d'oro nel capo [Manno] |
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Di rosso, a due cotisse d'oro, con un giglio del secondo nel capo [Collezione di Armi Gentilizie di Mondovì] |
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motto: NON PEREO |
Ghiliotti (Ghigliotti) (da San Germano) |
(famiglia nobile con memorie dal XVI secolo) | |
Inquartato, al 1° e 4° d’azzurro, a tre bande di rosso, cucite, al 2° e 3° d’azzurro, al leone (quello del terzo punto rivoltato) d’oro | ||
motto: AUT VINCERE AUT MORI |
Ghiotti (da Casale) |
consignori di Villanova Monferrato | |
Troncato, al 1° d'oro al leone (?) di rosso, al 2° d'oro al capopalo di [...], con tre bande d'azzurro passanti |
Ghisi (da Nizza) |
conti di Saint Sauveur; signori di Castelnuovo; consignori di Fogassieras, Gorbio | |
Troncato, al 1° d’azzurro, a tre stelle d’argento, male ordinate; al 2° di rosso, a due colombe, al naturale, affrontate, tenenti ciascuna con il becco un ramoscello d’olivo, di verde; con la fascia d’argento sulla partizione |
Ghislarengo (de Ghislarengo) (da Vercelli?) |
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Partito d'azzurro e di rosso, al corno di nero sul tutto, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero [Mario Coda, Blasonario Bulgaro del secolo XVII] |
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motto: MAXIMUM SCUTUM EST VIRTUS MORTALIBUS |
Ghislieri (Ghisilieri) (di Sale di Tortona, in Bosco) |
[marchesi di Sommo (1673)] conti di Ronsecco |
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D'oro, a tre bande di rosso | ||
Bandato d'oro e di rosso | ||
motto: JUSTITIA OMNIUM DOMINATRIX |
Ghislieri (da Sale, in Torino) |
nobili; marchesi (1899) | |
D'oro, a tre bande di rosso | ||
Bandato d'oro e di rosso | ||
motto: JUSTITIA OMNIUM DOMINATRIX |
Ghisolfi (Ghisulfi) (di Cuneo) |
(famiglia nobile con memorie dal XVII secolo) | |
Troncato di rosso e d'azzurro, al grifone d’oro | ||
VOLENTI NIHIL DIFFICILE | ||
Numerose famiglie di questo nome sono attestate a Mantova, Cremona e Vimercate. | ||
Troncato di rosso e d'azzurro, al grifone d’argento [de Ghixsulvis in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270; Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno] |
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Troncato d'azzurro e di rosso, al grifone d’argento [arma di D. Alexander Ghisulfus Mediolanensis, 1581, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 631] |
Giaccarello (del Canavese) |
consignori di Montestrutto | |
ARMA IGNOTA |
Giacobi (da Contes) |
baroni di Santa Felicita (= tenuta de La Conca, Nizza) | |
D'azzurro, a due bordoni da pellegrino di rosso, cuciti, decussati, accantonati in capo da una stella, ai fianchi da due conchiglie, il tutto d'oro | ||
motto: UNA TANDEM ANIMA |
Giacobi (da Barcellonetta) |
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D'azzurro, a tre bordoni da pellegrino d'oro, posti in banda, accompagnati da due conchiglie dello stesso, ai lati del bordone centrale, con il capo d'azzurro, cucito, carico di tre gigli d'oro [De Orestis e Rabino] |
Giacomelli Giacomelli Magnan (Giacomello) (da Ciriè e Pinerolo) |
consignori di Grosso Canavese, Villarfocchiardo | |
D'azzurro, alla banda d’oro, accompagnata da due stelle (8) dello stesso, una in capo e l'altra in punta |
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motto: GENIO ET INGENIO |
Giacometti (da Cuorgnè) |
consignori di Campo e Muriaglio | |
ARMA IGNOTA |
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Giacometti (da Piacenza) |
creati nobili da Carlo Emanuele III nel 1748 | |
D’oro, alla torre al naturale, merlata di tre pezzi alla ghibellina, aperta e finestrata di nero [Spreti] |
Giacone (Giaccone) |
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Partito, al 1° di verde, a tre pesci d’argento, uno sull’altro, al 2° di rosso, a tre spade, al naturale, appuntate e rivoltate, con il capo d’azzurro, carico di tre stelle d’oro, ordinate in fascia | ||
motto: HUMILITATE VINCITUR |
Giacone (Giaccone) (in Torino) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
Di rosso, alla fascia doppiodentata d'oro, accompagnata in capo da due spade d'argento, decussate, in punta da un giaco di maglia ("fusto da guerra all'antica"), pure d'argento, con girelli d'azzurro alle spalle e ai fianchi [Consegnamento 1687 non riportato da Manno. Ringrazio Daniele Pascale per la conferma dell'interpretazione del "fusto da guerra all'antica": la presenza del giaco nell'arma ne fa un'arma parlante] |
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motto: SOLUTI NON PARCIMUS |
Giaglione (di) | vedi Aschieri |
Giaime (da Costigliole Saluzzo) |
conti di Pralognan | |
ARMA IGNOTA |
Giampietro (del Canavese) |
conti di Cesnola, Montestrutto, Nomaglio, Quincinetto, Settimo Vittone, Tavagnasco, | |
Interzato in fascia, al 1° d'azzurro, a una stella d‘oro, al 2° di rosso, al 3° d'argento, all’alloro di verde, di tre rami | ||
(usarono anche l'arma dei di Settimo, in quanto derivanti da questo consortile) D'argento, al capo di rosso, con la lettera S, di nero, attraversante |
||
motto: LIBERA ME DOMINE |
Gianazzo (Gianasso, Gianassi, Gianazio) (da Carignano) |
conti di Belvedere Mondovì, Pamparato; signori di Castellino de' Voltis, Montechiaro; consignori di Ceva | |
D'azzurro, a tre bande d'oro, con il capo del primo, cucito, carico di tre stelle d'argento, ordinate in fascia |
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motto: AUSPICIIS FIRMATA SUIS |
Gianfilippi (Joanfilippi, Zanfilippi, Sanfilippi) (da Verona) |
marchesi (1788) (Ringrazio Franco Benucci per i blasoni che seguono, tratti dall'Armoriale Veronese di Morando di Custoza) |
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D'argento, all'albero al naturale, sostenuto da una terrazza di verde |
||
D'argento, all'albero sradicato, al naturale, le quattro fronde decussate | ||
D'azzurro, all'albero sradicato, al naturale, le quattro fronde decussate | ||
Troncato, d'azzurro, al sole d'oro, e d'argento, all'albero sradicato, di verde, le quattro fronde decussate | ||
Troncato, d'argento, al sole d'oro, cucito, e d'azzurro, all'albero sradicato, di verde, le quattro fronde decussate |
Gianoli (da Cherasco) |
||
D'azzurro, a sei rombi e due mezzi d'argento, accollati, posti in fascia, accompagnati in capo da un giglio e in punta da un leone passante guardante, il tutto d'oro [Manoscritto Defanti] |
*Gianoli (da Ghemme, in Milano) |
conti d'Artogna di Campertogno | |
Partito, al 1° di rosso, a due bande d'argento, con la lettera G maiuscola, di nero, caricata in cuore, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero, al 2° d'azzurro, alla croce trifogliata d'argento e di rosso, alternati [Nel Catalogo Bolaffi, il secondo campo è d'argento e la croce trifogliata è alternata d'azzurro e di rosso] |
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motto: RECTE RAPTIM |
Gianolio (da Torino) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
Troncato, al 1° d'argento, all'aquila di nero, al 2° d'azzurro, allo scaglione, accompagnato da tre stelle, il tutto d'oro [Consegnamento 1687 non riportato da Manno] |
||
motto: PREVIDENTIA |
Gianotti (Giannotto, Giannotti) (da Bairo, in Ivrea) |
baroni di Fiorano; consignori di Bairo, Castellamonte | |
Partito, al 1º fasciato d'argento e di rosso, al 2º d'argento, al pino di verde, il tutto sotto un capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero | ||
motto: RENOVABITUR UT AQUILAE JUVENTUS |
Gianotti (da Niella e Mondovì) |
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Di rosso, al leone coronato, tenente una mazza gigliata nel capo, d’oro, con la sbarra d’argento, attraversante | ||
motto: QUI A FOI EN DIEU A TOUT POUVOIR [Consegnamento 1613] | ||
Gianotti (da Torino) |
baroni (1898) | |
Interzato in fascia, al 1° d’oro, all’aquila coronata d’azzurro, con il volo abbassato, al 2° d’azzurro, al leone coronato d’oro, nascente dalla troncatura, tenente una mazza d’armi, al 3° sbarrato d’oro e di rosso | ||
motto: FIDEM SERVA |
Gianotti (da Locana, anche nel Chiablese) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
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Troncato, al 1° inquartato in decusse d’oro e d'azzurro, ciascun quarto alla stella dell’uno nell’altro, al 2° di nero, vestito d'argento [Consegnamento 1687 e Baud] |
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motto: DIVERSUS ET IDEM |
Gianotti (da Giaveno, in Torino) |
(antica famiglia con memorie dal XVII secolo) conti (1836) |
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Troncato, al 1° inquartato in decusse d’argento e d'azzurro, ciascun quarto alla stella dell’uno nell’altro, al 2° di rosso, al rombo d'argento | ||
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Troncato, al 1° inquartato in decusse, d’argento e di nero, ciascun quarto alla stella dell’uno nell’altro, al 2° d'argento, alla testa di Gian bifronte al naturale
[Dizionario Araldico Valsusino, per i Gianotti di Torino] |
|
motto: DIVERSUS ET IDEM |
Gianotti (da Torino) |
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Troncato, al 1° d'azzurro, a tre stelle d'oro, male ordinate, al 2° d'oro, al rombo di rosso [Manno, dal manoscritto Beraudo] |
Gianselmi |
consignori del Melle | |
ARMA IGNOTA |
Gianti (da Dronero) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'argento, alla quercia di verde, fruttata d'oro, nascente dalla pianura di verde, con il capo d'azzurro, carico di una stella d'oro [Consegnamento 1687 non riportato da Manno] |
Gianuzzi (da Asti) |
vedi Busca Gianuzio |
Giauna (del Nizzardo) |
||
D'oro, all'aquila di nero, tenente negli artigli a destra una palma di verde, a sinistra un ramoscello d'alloro, dello stesso, accompagnata in capo da tre stelle d'oro, poste in fascia [De Orestis e Rabino] |
Giauselletti (del Poggetto) |
||
Inquartato in decusse, al 1° e 4° di verde, al 2° e 3° d'argento, il 1° a una violetta gambuta, al naturale, accompagnata in capo da una stella d'azzurro, cucita, il 2° a due altre violette gambute, al naturale [De Orestis, Rabino e Rietstap, con qualche leggera differenza di blasonatura] |
Giausseran (Giausserandi) (del Nizzardo) |
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Inquartato d'oro e di verde, alla croce dentata, d'argento [Riestap e Garino] |
Giaveno (da Pinerolo) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'oro, a quattro losanghe di rosso, accollate in fascia, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle, d'oro [Consegnamento 1613 non riportato da Manno] |
Giavino (Giavin) (da Biella, ad Aosta) |
(antica famiglia nobile della Valle d'Aosta) | |
D’azzurro, a tre conchiglie d’argento, con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero | ||
AUDACI FORTUNA FOELIX |
Gibellini Gibellini Tornielli Brusati (da Novara) |
(antica famiglia decurionale novarese) signori di Casalvolone conti (1825) |
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Troncato d'argento e di rosso, a due tortelli nel primo, a un bisante nel secondo, dell’uno nell’altro, con il capo d’oro, cucito, carico di un’aquila coronata, di nero [Manno e Spreti, alla voce Gibellini Tornielli Boniperti] |
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Troncato di rosso e d'argento, a due bisanti nel primo, a un tortello nel secondo, dell’uno nell’altro; con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero [segnalazione di Giovanni Curti, da stemmi della famiglia Gibellini presenti nella villa Gibellini Tornielli a Ponte Sesia] |
Gibellini (da Gattinara, in Valperga) |
conti di S. Pietro di Manzano con Malboschetto, Rittamiglio e Mantovetto; consignori di Salto e Priacco | |
Troncato d'argento e di rosso, a due tortelli nel primo, a un bisante nel secondo, dell’uno nell’altro, con il capo d’oro, cucito, carico di un’aquila coronata, di nero | ||
motto: INCLITA PERPETUUM VIVAT GIBELLINA PROPAGO |
*Gibellini (da Valperga, in Torino) |
nobili | |
Troncato d'argento e di rosso, a due tortelli nel primo, a un bisante nel secondo, dell’uno nell’altro, con il capo d’oro, cucito, carico di un’aquila coronata, di nero |
Gibello (Gibelli) (da Cacciorna d'Andorno) |
(famiglia consolare, con memorie dal XVII secolo) | |
D'oro, alla montagna di verde, ardente di una fiamma all'estremità, accompagnata da due cammelli al naturale, controrampanti sulla montagna stessa [Consegnamento 1613 non riportato da Manno] |
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motto: PER SAXA PER IGNES |
Gibello (Gibelli) (da Casale) |
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D'azzurro, con la punta di rosso, carica di tre stelle d'oro, male ordinate, con l'aquila di nero, uscente dalla partizione [Blasonario Casalese] |
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Gibuini (Gebuini) |
signori di Altessano Inferiore | |
ARMA IGNOTA |
Gigli (Gillio, Gilli) (da Nizza Marittima) |
(famiglia nobile con memorie dal XVII secolo) | |
D’azzurro, al giglio sormontato da tre stelle, male ordinate, il tutto d’oro | ||
D’azzurro, al giglio d’oro, sormontato da un rastrello dello stesso, di cinque denti [De Orestis e Rabino, che precisano che il giglio è posto quasi in punta] |
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motto: HAC DUCE |
Gignod (de) (della Val d'Aosta) |
signori di Gignod, Doues, Ollomont, Valpelline | |
D'oro al castello di rosso sostenente un uccello di nero |
Giletta (Gilletta) (da Levenzo, in Torino) |
conti di San Giuseppe (1833) | |
D’azzurro, a tre stelle, con il giglio in abisso, il tutto d’oro [Manno e Rabino] |
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D’azzurro, al giglio d'oro, in abisso, sormontato da tre stelle, dello stesso, disposte in fascia [Spreti] |
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motto: NOBILITAS SOLA VIRTUS |
Gili (da Chiavazza) |
||
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D'azzurro, al giglio d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero [Blasonario Biellese] |
Gilliet (di Gignod) |
(antica famiglia nobile della Valle d'Aosta) | |
Di rosso, a due rami di palma decussati, accantonati da quattro stelle, il tutto d’oro |
Gillio (da Santhià) |
consignori di Carisio | |
Troncato, al 1º di rosso alla testa di leone d'oro, al 2º d'oro alla banda di rosso [Nel Blasonario Bulgaro viene indicata quest'arma |
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motto: IN LABORIBUS REQUIES |
Gillio (Gili, Giliacus) (da Pinerolo) |
signori di Buriasco | |
D'argento, al giglio di rosso |
Gillio (Giglio, Masino Gillio) (da Chieri) |
consignori di Mombello della Frasca | |
ARMA IGNOTA |
Gillio (da Biella) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
Di rosso, alla pianta di giglio di verde, fogliata dello stesso, sradicata d'argento, fiorita di tre giglio, pure d'argento, accompagnata da due rami di mughetto, dello stesso [Coda, Libro della Blasoneria Biellese; Consegnamento 1613] |
||
motto: MUTUA NOBILITATE REFULGENT |
Gillone (da Villanova Monferrato) |
consignori di Villanova Monferrato | |
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D’argento, al leone d'azzurro, tenente con le branche anteriori un giglio d'oro, gambato di rosso, con la banda d'oro, carica della legenda GILONES, attraversante [Di Ricaldone] |
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D’argento, al leone coronato, d'azzurro, con la banda d'oro carica della legenda GILONES, attraversante [Blasonario Casalese] |
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motto: IN AETERNUM |
Gina | consignori di Bergolo, Torre Bormida | |
D’oro, al ginepro di verde, con la fascia d’argento carica di tre gigli d’azzurro, attraversante | ||
motto: SEMPER VIRESCIT |
Ginesi (Ginesy) (da Puget-Thenier) |
conti di Venanzone | |
Inquartato, al 1° d'argento, a tre fasce di rosso, al 2° d'azzurro, alla stella d'oro, al 3° d'azzurro, al trifoglio di verde, cucito (d'oro ?), al 4° d'oro, alla ginestra, nutrita su una zolla, il tutto di verde [Pierre Garino, Armorial du Comté de Nice] |
||
Inquartato, al 1° d'argento, a tre fasce di rosso, al 2° d'azzurro, alla stella d'oro, al 3° d'azzurro, al trifoglio di verde, cucito (d'oro ?), al 4° d'oro, alla ginestra, nutrita su una zolla, il tutto di verde, con il capo di rosso [Rabino] |
Gini (da Nizza) |
(non è detto che i due stemmi seguenti appartengano alla stessa famiglia: potrebbe trattarsi di due famiglie omonime) | |
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Di verde, al leone rivoltato d'argento, coronato d'oro [De Orestis e Rabino] |
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Troncato d’azzurro e di rosso, alla volpe d’oro, ritta e fissante una stella dello stesso, posta nel punto destro del capo [Manno] |
Gioannetti (da Bologna, a Mirandola e in Monferrato) |
marchesi di San Raffaele (1656) | |
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Troncato, con la fascia d'oro sulla troncatura, al 1° d'Angiò, al 2° di rosso, a sei losanghe d'oro, accollate e poste in fascia, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero [Blasone Cesenate e Araldica Vaticana; le immagini però non chiariscono bene la struttura dell'arma] |
Gioberti (da Barcellonetta, in Cherasco) |
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Di rosso, a tre gigli d’oro, 2, 1, accompagnati in punta da un giglio dello stesso, nascente |
Gioberti (del Nizzardo) |
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D'azzurro, a tre scaglioni d’oro [De Orestis e Rabino] |
Gioffredo (Gaufridi) (da Roccasterone) |
conti (signori?) di San Giovanni d'Aurelia; baroni di Cainea; signori di Rocchetta del Varo; consignori di Entraunes | |
Trinciato di rosso e d’argento | ||
motto: GAUFRID |
Gioggia (Giugia, Giogia, Gioia) (da Ceva) |
Manno distingue i Gioggia, consignori di Cortandone, e i Gioia antichi in Ceva. Potrebbe però trattarsi della stessa famiglia. consignori di Cortandone [Manno. Non trovo menzione di questo feudo in Guasco di Bisio] |
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ARMA IGNOTA [Manno, per i Gioggia] |
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Fasciato di oro e di nero, alla banda di nero, carica di tre G gotici d'oro [Manno per i Gioia, dai Libri di Blasoneria di Carlo Emanuele I] |
||
Fasciato di oro e di nero, alla banda d'azzurro, carica di tre G gotici d'oro [Manno, dai Libri di Blasoneria di Carlo Emanuele I] |
Gioia (da Mondovì?) |
(per la somiglianza degli stemmi delle due famiglie, si veda anche Zoia di Asti. Non sono però riuscito a trovare indicazioni sulla possibilità che si tratti della stessa famiglia) | |
D'oro, a quattro gigli di rosso, 2 e 2, con il capo d'azzurro, carico di un giglio, d'argento, accantonato da due stelle, del campo [Collezione Armi Gentilizie di Mondovì, alla voce Gioia] |
Gioia (da Cherasco) |
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D'argento, allo scaglione di rosso, accompagnato in capo da due rose, dello stesso, in punta da un uccello (?), d'azzurro (?), con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro, ordinate in fascia [Manoscritto Defanti] |
Giolito de Ferrari (da Trino, anche in Venezia) |
(celebre famiglia patrizia di tipografi e di librai dei secoli XV e XVI) | |
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(forse) Di [...], alla fenice sulla sua immortalità, di [...], uscente da un'urna alata di [...], fissante un sole di [...] posto nel cantone destro del capo [La marca tipografica della Gabriel Giolito de Ferrari riprende lo stemma paterno] |
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motto: SEMPER EADEM |
Gionferri (Giofferri) |
(antica famiglia patrizia di Acqui, con memorie dal XV secolo) | |
Troncato, al 1° d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 2° d'azzurro, a tre monti di verde (? cuciti?), addestrati da un sole e sinistrati da una stella (6), il tutto d'oro [Armista acquese] |
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Troncato, al 1° di porpora, all'aquila con il volo abbassato di nero, rivoltata e coronata d'argento, al 2° d'azzurro, al monte di tre cime al naturale, sormontato a destra da un sole raggiante d'oro e a sinistra da una stella (6) dello stesso [Stemmi della Comunità di Ovada] |
Giordanino (de Giordani) (da Ivrea) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'argento, al fiume ondeggiante di verde, con il capo d'azzurro, carico di una mezzaluna crescente, pure d'argento [Consegnamento 1613 non riportato in Manno] |
Giordanino (Giordani) (da Salussola) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'argento, al fiume ondeggiante di verde, con il capo d'azzurro, carico di una mezzaluna crescente, pure d'argento [Blasonario Biellese] |
Giordano (Giordana) (da Entracque) |
conti di Clans; consignori di Borgo San Dalmazzo | |
D'azzurro, alla banda d'argento, accompagnata in capo da una mezzaluna montante dello stesso [Araldica cuneese] |
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(I Giordani di Genova) Interzato in banda, al 1° d'oro all'aquila di nero, al 2° d'azzurro, al serpente al naturale, ondeggiante in banda, al 3° di verde [Rabino menziona quest'arma, ma non l'assegna ai conti di Clans, come invece fa Pierre Garino nell'Armorial du Comté de Nice] |
Giordano (da Nocera) |
consignori di Chiusa Pesio | |
Di rosso, alla banda composta di rosso e di oro, accostata in capo da due rose, d'argento, in punta da una fiamma d’argento, scorrente in banda [Manno] |
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Partito, al 1° di rosso, alla banda composta di rosso e di oro, accostata in capo da due rose, d'argento, in punta da una fiamma d’argento, scorrente in banda, con il capo di Savoia, al 2° di Ceva [Manno: arma del capitano Menicone (Domenico)] |
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D'azzurro, alla banda composta di rosso e di oro, accostata in capo da due rose, d'argento, in punta da una fiamma d’argento, scorrente in banda (riviera), con il capo di Savoia [Fiori di Blasoneria] |
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motto: REBUS AD CUNEUM PRAECLARE GESTIS IORDANES CONVERSUS EST RETRORSUM |
Giordano (da Torino) |
(antichi in Torino) | |
Troncato, di rosso, alla stella d’oro, e d’argento, a tre fasce d’azzurro, ondate |
Giordano (de Giordani, già Longo) (da Saluzzo) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
Inquartato, al 1° e 4° d’oro, all’aquila bicipite di nero, coronata di rosso, al 2° e 3° d’azzurro, a tre stelle d’oro, ordinate in fascia, sormontate da un fiume d’argento | ||
Inquartato, al 1° e 4° d’oro, all’aquila bicipite di nero, coronata del campo (?), al 2° e 3° d’azzurro, a tre stelle d’oro, ordinate in fascia, poste nella metà superiore della partizione e sovrastanti un fiume (d’argento?) posto nella metà inferiore [matrice lignea, segnalazione di Marco Di Bartolo] |
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motto: QUOD IRRIGO FOECUNDO |
Giordano (Giordani) (da Casale) |
(famiglia con memorie dal XVIII secolo) | |
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D'oro, alla palma di verde, carica di uno scaglione rovesciato, di [...], con la scritta IOR. DANUS [Di Ricaldone, da quadro di Francesco Federico Jordanus, sacrestia della cattedrale di Casale] |
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D'azzurro, all'albero al naturale (?), accostato da due ali d'oro (?), uscenti dal tronco [Blasonario Casalese] |
*Giordano delle Lanze (dall'Aquila, in San Benigno Canavese, Torino) |
conti | |
Di rosso, alla fascia ondata d’azzurro, accompagnata, sopra, da due rose, d’oro sotto, da tre lance moventi a ventaglio dalla punta, e ornate da un nastro pendente in due lembi, quelli della prima e seconda lancia verso destra, quello della terza verso sinistra, il tutto d’oro, con la bordura dello stesso [Spreti] |
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motto: IN LABORE HONOR ET VIRTUS |
Giorello (da Bra) |
(famiglia nobile con memorie dal XVII secolo) | |
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D’azzurro, alla gru d’oro, con la sua vigilanza d’argento, accompagnata ai fianchi da due stelle d’oro, con il capo troncato, dentato di rosso e d’argento | |
motto: EX PONDERE QUIES |
Giorgi (Georgi, De Giorgi) (da Bubbio, in Asti) |
conti di Bubbio, Castiglione Tinella | |
Scaccato d'oro e d'azzurro, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero | ||
Scaccato d'azzurro e d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero, membrata, rostrata e linguata di rosso [arma di D. Franciscus Georgius Aquensis, 1575, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 260] | ||
Scaccato d'argento e d'azzurro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata del campo [Di Ricaldone, per la linea di Bubbio] | ||
motto: NULLA CERTIOR CUSTODIA |
Giorgis (Georgis) (da Viù e Lemie, in Torino) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
Scaccato d'azzurro e d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero | ||
motto: NULLA CERTIOR CUSTODIA |
Giosselet (da Puget-Theniers) |
signori di San Paolo (= 25 giornate di beni alla Condamine) | |
ARMA IGNOTA |
Giovanetti (da Torino) |
consignori della Piè di Lirano | |
D’azzurro allo scaglione, accompagnato da tre stelle scintillanti, il tutto d’oro | ||
motto: DE SURSUM NESCIA LUDI |
Giovanetti (Giovannetti) (da Orta, in Novara) |
nobili (1845) | |
D’argento, a tre fasce d’azzurro, la prima caricata di una stella d’argento, la seconda di due stelle dello stesso | ||
D’argento, a tre fasce d’azzurro, la prima caricata di una rosa d’argento, la seconda di due stelle dello stesso |
Giovanni (de) (De Gioanni) (da Cuneo) |
conti di Gualtieri (= Ruata Gautieri con Marchi) | |
D’argento, a tre spighe di frumento, al naturale, impugnate, legate di rosso |
Giovanni (de) (da Vignale, anche in Casale) |
consignori di Vignale | |
D'argento, a tre filetti di nero, in fascia, accompagnati da dieci stelle d'azzurro, 4, 3, 2, 1, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero [Blasonario Casalese] |
Giovanni (del Nizzardo) |
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Di rosso, al leone d'oro [Rabino] |
Giovenale (da Saluzzo) |
(antichi nel Saluzzese) | |
ARMA IGNOTA |
Giovenone (da Vercelli) |
conti di Robella | |
D’azzurro, alla testa di giovane biondo, di carnagione, in profilo, coronato di una ghirlanda di verde; con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero |
Gippa (dal Vercellese, in Val d'Aosta) |
consignori di Hône | |
ARMA IGNOTA [Lin Colliard in Familles nobles et notables du Val d'Aoste, pubblica l'immagine di un'ipotetica arma della famiglia] |
Giraldi (dalla Sardegna, nel Nizzardo) |
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D'azzurro, alla ruota d'oro, sostenuta da cinque pali, pure d'oro, uscenti dalla punta dello scudo, quattro disposti a scaglione, uno in palo, sormontati da un'aquila al naturale, sotto tre stelle d'oro, disposte in fascia [Rabino] |
Giraud (Giraudi) (da Coarazze) |
signori di Rocchetta del Varo; consignori di Sauze | |
Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, alla stella (6) d’argento, al 2° e 3° d'oro, al leone d'azzurro [De Orestis] |
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Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, alla stella (6) d’argento, al 2° e 3° d'oro, al leone passante, d'azzurro, linguato di rosso [Rabino e Armorial du Comté de Nice] |
Girelli (Girello) (da Sordevolo) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
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D'argento, a una ruota di rosso, mossa da un vento d'azzurro, e sostenuta da un palo dello stesso, posato sopra un monte di verde, di tre cime [Coda, Libro della Blasoneria Biellese, da Consegnamento 1689] |
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D'azzurro, alla ruota d'argento, sostenuta da un monte di tre cime, pure d'argento, e mossa da un vento, di rosso, nel cantone destro del capo [stemma Girelli nella chiesa della Santissima Trinità, Sordevolo: lo stemma non è di facile lettura, invece di un vento potrebbe trattarsi di un sole] |
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motto: DONEC REQUIESCAT |
Girino (da Frassineto Po) |
(famiglia de commune Casalis, sec. XVI) | |
ARMA IGNOTA |
Giriodi Giriodi Panissera (da Rossana, in Costigliole Saluzzo, Torino, Genova e Modena) |
conti di Monastero di Lanzo; baroni di Costigliole Saluzzo; signori di Bardassano e Tondonito | |
D’azzurro, alla banda scaglionata d’argento e di rosso, accompagnata da due stelle, d’oro [Lo stemma nella tomba Giriodi del cimitero monumentale di Torino ha la banda con gli scaglioni rovesciati] |
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Partito, di Giriodi e di Panissera | ||
motto: OCULI MEI AD DOMINUM |
*Giriodi (da Rossana, in Costigliole Saluzzo, Torino e Benevagienna) |
nobili dei conti di Monastero di Lanzo; nobili dei baroni di Costigliole Saluzzo | |
D’azzurro, alla banda scaglionata d’argento e di rosso, accompagnata da due stelle, d’oro |
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motto: OCULI MEI AD DOMINUM |
Girodo (canavesani) |
(famiglia com memorie dal XVI secolo) | |
ARMA IGNOTA |
Gisalberti (Ghisalberti, Giralberti?) (da Mombaruzzo) |
(famiglia con memorie dal XV secolo) signori di Maranzana |
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ARMA IGNOTA |
Gismondi (del Nizzardo) |
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Palato d'oro e di rosso, con il capo d'azzurro, carico di una stella d'oro [De Orestis e Rabino] |
Giudice (di Tortona, in Genova) |
(antica famiglia consolare di Tortona) consignori di Lerma (?) |
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(i Giudice di Genova, ramo nell'albergo Calvi) Trinciato di rosso e d’azzurro, alla banda d'argento, attraversante sul tutto [Berruti, Tortona insigne] |
Giudici (de Giudici) (da Nizza e Ventimiglia) |
consignori di Castelnuovo | |
D’oro, alla banda d'azzurro, carica di tre gigli del campo |
Giudici (da Garessio) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
Troncato, al 1° di rosso, a tre gigli d’argento, al 2° d’azzurro, a due bastoni nodosi, d’oro, decussati, accantonati nei fianchi da due stelle, dello stesso | ||
motto: IUSTE ET PIE |
Giudici (de) (del Nizzardo) |
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D’oro, alla testa di moro, al naturale, attorcigliata d'argento [Rabino] |
Giuganino (da Carmagnola) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'azzurro, a quattro bande d'oro, ciascuna carica di una stella di rosso [Consegnamento 1613 non riportato da Manno] |
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motto: TIBE SIDERA SEQUAR |
Giugia (da Montanera) |
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Troncato, d'azzurro e fasciato di rosso e d'oro, a tre spighe di grano, d'oro, uscenti dalla punta [Bartolomeo Giugia, 1821, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1725] |
Giuglaris (Juglaris) |
consignori di Castelnuovo | |
Troncato, di rosso, allo scaglione d’argento, scorciato, accostato da tre rami di rosaio, al naturale; d’azzurro, alla torre d’argento uscente da un mare dello stesso, fluttuoso d'azzurro |
Giulia (di Santa) | vedi Santa Giulia (di) |
Giulia (di Tortona) |
(antica famiglia decurionale di Tortona) | |
(i Giulia di Genova) Fasciato d'azzurro e d'oro [Berruti, Tortona insigne] |
Giuliani (Giuliano) (da Saluzzo) |
(famiglia nobile con memorie dal XVI secolo) | |
Di verde, a tre bande ondate, d’argento |
Giuliano detti Melone (da Torino) |
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D'argento, al melone al naturale, accompagnato da tre stelle di rosso, (2, 1?) | |
motto: OMNE BONUM DESURSUM |
Giunipero (Ginepro) (da Robella, in Savigliano) |
signori di Corteranzo | |
Genevro (Genevri, Ginevri) (da Castelnuovo d'Asti) |
consignori di Costigliole Saluzzo | |
Giovanni Giunipero di Corteranzo segnala che si tratta di due rami della medesima famiglia. Manno invece presenta tre schede distinte. | ||
Troncato di rosso e di azzurro, alla fascia del secondo, carica di tre stelle d’oro, sulla partizione, il 1° all’aquila coronata, d’oro, il 2° al ginepro, nutrito nella pianura, al naturale [Manno, per i Giunipero; di Ricaldone] |
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D’argento, al ginepro al naturale, nutrito nella pianura di verde, con il braccio vestito d’azzurro, tenente il tronco colla mano di carnagione [Manno, per i Ginevri, dai Libri di Blasoneria di Carlo Emanuele I] |
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D'argento, al ginepro al naturale, nutrito nella pianura di verde, con il capo d'oro, all'aquila coronata, di nero, sostenuto da una fascia d'azzurro, carica di tre stelle d'oro [arma usata fin dai primi del '700 dai Giunipero, segnalazione di Giovanni Giunipero di Corteranzo] |
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D'argento, al braccio vestito d'azzurro, tenente con la mano di carnagione un ramo di ginepro, di verde, con il capo d’oro, carico di un'aquila di nero [segnalazione di Giovanni Giunipero di Corteranzo, da Manno, alla voce Genevro. Anche Blasonario Casalese, alla voce de Juniperis] |
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motto: OMNI TEMPORE VIRENS [Giovanni Giunipero di Corteranzo, come motto di tutti i rami; Manno, per i soli Genevro] |
Giusiana (della Val Maira, in Cuneo e Saluzzo) |
conti di Primeglio e Schierano, San Giorgio (= Passatore, borgata di Cuneo); consignori di Cocconato, Collobiano | |
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Troncato, al 1º d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 2º bandato d'oro e d'azzurro, le bande d'azzurro cariche di quattro stelle d'argento, 1, 2, 1 [Consegnamento 1687] |
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Troncato, al 1º d'oro all'aquila coronata, di nero, al 2º d'oro a tre bande d'azzurro, cariche di quattro stelle (6) del campo, due sulla banda di mezzo e una su ciascuna delle laterali | ||
motto: PACE ET BELLO |
*Giusiana (da San Rocco Castagneretta, in Torino) |
nobili | |
Troncato, al 1º d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 2º d'oro a tre bande d'azzurro, cariche di quattro stelle (6) del campo, due sulla banda di mezzo e una su ciascuna delle laterali [Manno] |
Giusti (di Susa) |
visconti di Baratonia; consignori di Bussoleno, Lemie, Mocchie, Usseglio, Viù | |
ARMA IGNOTA |
Giustiniani (di Genova, anche nel Nizzardo) |
signori di Verolengo | |
Di rosso, al mastio d'oro, torricellato di tre torri, quella di mezzo più alta, aperto del campo, con il capo d'oro, carico di un'aquila nascente, di nero, coronata d'oro |
Glandèves (de) (del Nizzardo) |
signori di Ascros, Cainea, Castelnuovo d'Entraunes, Cigala, Clanzo, Conségudes, Entraunes, Falicon, Giletta, Ilonza, Lieucia, Maria, Mas, Penna, Puget-Théniers, Revest, Rigaud, Rimplas, Roccasterone, St. Sauveur, Santa Margherita, Todone, Torretta Revest, Val di Blora, Villanova d'Entraunes, Villar del Varo | |
Fasciato d'oro e di rosso | ||
(brisura dei signori di Falicon) Fasciato d'oro e di rosso, con una speronella (6) d'azzurro (o di nero), nel cantone destro del capo [Rabino] |
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motto: TÉMÉRITÉ ET FIERTÉ |
Glassard (dalla Tarantasia, in Aosta |
signori di Issogne | |
D’oro, allo scaglione di rosso, accompagnato da tre fiori di garofano, dello stesso |
Gloria e Gloria Serpi (da Vercelli, in Torino) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) conti (1825) |
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D’azzurro, a due rami di palma, decussati e infilati in una corona ducale, il tutto d’oro, con il capo del secondo, carico di un’aquila coronata di nero | ||
motto: PRAEMIUM LABORIS GLORIA PRAEMIUM |
Gnerro (del Canavese) |
consignori di Montestrutto, Nomaglio | |
Inquartato, al 1° e 4° d’oro, allo scaglione di verde; al 2° e 3° d’argento, alla croce di rosso [Gustavo Mola di Nomaglio, La Castellata di Settimo Vittone] |
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Inquartato, al 1° e 4° d’oro, allo scaglione d'azzurro; al 2° e 3° d’argento, alla croce di rosso [Manno, alla voce Guerra (Guerro) di Ivrea] |
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motto: SIC VISUM SUPERIS |
Goffi Goffi de Guglielmetti (da Giaveno, in Chieri e Lanzo) |
consignori di Balangero e Calveterra, Cantoira, Caselle, Giaveno | |
D’azzurro, al ramo di gelsomino d’oro, fiorito di tre pezzi, d’argento, male ordinati, quello in capo sbocciato e accompagnato da due stelle, d’oro, gli altri socchiusi | ||
motto: SOL INCREMENTA DABIT [Ghietti, Memorie di Carmagnola] |
Goiran (del Nizzardo) |
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D'azzurro, alla banda d'oro, accompagnata da due colombe d'argento, beccate e membrate d'oro, una in capo e l'altra in punta, con la bordura dentata d'oro [Rabino] |
Goletti (di Fossano) |
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Di rosso, al cane corrente, d'argento, con il capo d’azzurro, cucito, carico di una mezzaluna crescente, d'argento, accostata da due stelle (6), d'oro, i tre pezzi male ordinati [serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1725] |
Golzio (di Andorno) |
consignori di Cerrione, Cossato, Netro, Occhieppo | |
Interzato in fascia, al 1° d'oro all'aquila coronata, di nero; al 2° d'azzurro a tre stelle d'oro (8), ordinate in fascia; al 3° palato d'oro e di rosso [Blasonario Biellese. È lo stesso stemma dei Gozio conti di Porte. Leggermente diversa la blasonatura data da Manno, che scrive di un troncato ... con fascia ...] |
Gombert (de) (provenzali) |
(antichissima e celebre famiglia con numerosi feudi in Provenza) signori di Châteauneuf |
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Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, al leone d'oro, al 2° e 3° di rosso, al mastio torricellato di tre torrette, quella di mezzo più alta, d'oro | ||
motto: STABUNT, ME CUSTODE |
Gondolo (da Peveragno, in Cuneo) |
conti di La Riva, S. Martino; baroni di Villasco | |
D’azzurro, alla campagna mareggiata, d’argento, con la gondola veneziana vogante, d'oro, sormontata da una stella (16), pure d’oro | ||
D’azzurro, alla campagna mareggiata, d’argento, con la gondola veneziana vogante, d'oro, con il felze di rosso, sormontata da una stella (16), pure d’oro | ||
motto: HAC DUCE PERGE VIAM |
Gonella Gonella Pacchiotti (da Carrù, in Torino, Fossano, Milano, Genova)) |
nobili; nobili di Orvieto | |
Interzato in fascia, al 1° d’azzurro, a tre stelle d’oro ordinate in fascia, al 2° d’argento, al leone illeopardito di rosso, al 3° d’oro, a tre bande di rosso, con una fascia d’azzurro, attraversante in divisa fra il 2° e 3° punto | ||
(Gonella Pacchiotti) Partito, di Gonella e fasciato ondato, d’azzurro e d’oro (Pacchiotti) |
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motto: TEMPORIBUS PROPRIIS |
Gonetto (Gonnet? Gonet?) (dal Delfinato, in Torino) |
Nel consegnamento 1687, il consegnante Giovanni viene registrato come signore di Lorial in Delfinato | |
Di rosso, allo scaglione d'oro, accompagnato (in punta) da un crescente d'argento, con il capo d'oro, carico di tre trifogli, di verde [Consegnamento 1687 non riportato da Manno] |
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motto: NUMQUAM SENESCIT VIRTUS |
Gonneto (in Torino) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'oro, alla fascia di rosso, carica di tre leoncini del secondo, con il capo d'azzurro, carico di tre speronelle d'argento, ordinate in fascia [Consegnamento 1687 non riportato da Manno] |
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motto: NESCI LABI VIRTUS |
Gontar (Gontard) (della Val d'Aosta) |
consignori di Châtellargent | |
D'argento, alla campagna di rosso, dentata di cinque pezzi |
Gonteri (oriundi francesi, in Torino) |
marchesi di Cavaglià (1671); conti di Albugnano, Faule, Gorrino, Montegrosso, Ormea; signori di Rivarotta, S. Albano; consignori di Cocconato | |
D'azzurro, a tre stelle ordinate in banda, accostate da due bande, il tutto d'oro |
Gonzaga |
marchesi [1536], poi duchi [1575] di Monferrato marchesi di Bianzè (1624), Borgo San Martino (1590), Fontanetto (1600), Fontanile (1619), Fubine (1627), Incisa (1619), Mombaruzzo (1624), Morbello (1624), Occimiano (1562), Palazzolo (1595), Pomaro (1608), San Salvatore Monferrato (1627), Tricerro (1608); conti di Castagnole Monferrato, Odalengo Piccolo; signori di Cassinasco, Pontecurone, San Giorgio, Viguzzolo; consignori di Castelnuovo Belbo |
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Fasciato d'oro e di nero |
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Inquartato, al 1° e 4°, di rosso, al leone d'argento, coronato d'oro, con la coda doppia, decussata e ridecussata (Boemia); al 2° e 3° fasciato d'oro e di nero |
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D'argento, alla croce patente di rosso, accantonata da quattro aquile, di nero, affrontate a due a due; sul tutto uno scudetto inquartato, al 1° e 4° di rosso, al leone d'argento, coronato d'oro, con la coda doppia, decussata e ridecussata, al 2° e 3° fasciato d'oro e di nero | |
D'argento, alla croce patente di rosso, accantonata da quattro aquile, di nero, affrontate a due a due; sul tutto uno scudetto partito di due e troncato di due: al 1° dell'Impero d'Oriente, al 2° di Boemia, al 3° di Gonzaga, al 4° di Gerusalemme, al 5° d'Aragona, al 6° di Monferrato, al 7° di Sassonia, all'8° di Bar, al 9° di Costantinopoli |
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D'argento, alla croce patente di rosso, accantonata da quattro aquile, di nero, affrontate a due a due; sul tutto uno scudetto partito di due e troncato di due: al 1° dell'Impero d'Oriente, al 2° di Boemia, al 3° di Gonzaga, al 4° di Gerusalemme, al 5° d'Aragona, al 6° di Monferrato, al 7° di Sassonia, all'8° di Bar, al 9° di Costantinopoli; nel punto d'onore, di rosso, alla fascia d'argento (Austria), timbrato da corona arciducale |
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(Gonzaga Nevers) |
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(Gonzaga Nevers) Inquartato, al I e IV Gonzaga di Mantova; al II e nel III troncato, il primo partito di tre, il secondo di due, che dà sette quarti, al 1° di Clèves; al 2° di La Marck; al 3° di Artois; al 4° di Brabante; al 5° di Borgogna-Nevers; al 6° di Rethel; al 7° d' Albret d'Orval; sul tutto d'Alençon |
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A titolo di curiosità, si riporta l'arma della nobile famiglia polacca Gonzaga Myszkowski: nel 1597 Zygmunt e Alexander Myszkowski furono adottati da Vincenzo Gonzaga e fu loro concesso di affiancare il cognome Gonzaga al loro. | ||
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D'argento, alla croce patente di rosso, accantonata da quattro aquile, di nero, affrontate a due a due; sul tutto uno scudetto inquartato, al 1° e 4° di rosso, al leone d'argento, coronato d'oro, con la coda doppia, decussata e ridecussata, al 2° e 3° fasciato d'oro e di nero; sul tutto del tutto, d'azzurro, al ferro di cavallo d'oro, rivoltato, con in cuore una crocetta patente, pure d'oro (Myszkowski)] |
Gorena (Goarena, Guarena) (da Savigliano) |
consignori di Genola | |
(i Gorena di Savigliano, originari da Fossano e Asti) D'argento, al leone di rosso |
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(i Gorena, antica famiglia guelfa di Savigliano) D'azzurro, al leone d'argento |
Goria Goria Gatti (da Villafranca d'Asti) |
consignori di Dusino | |
Trinciato, d'oro, all'aquila di nero, e d'azzurro, al leone d'oro, con la banda di rosso, sulla partizione, carica di tre gigli d'oro [Fiori di Blasoneria; segnalazione di Federico Goria, da "Blazoneria" di Beraudo; cappella di Maria Ausiliatrice, cimitero di Altavilla Monferrato. Per di Ricaldone invece di un leone è raffigurato un gatto passante con la testa in maestà] |
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Trinciato, d'oro, all'aquila di nero, e d'azzurro, al leone passante, d'oro, con la banda di rosso, sulla partizione, carica di tre gigli d'oro [arma di Giacomo Goria, vescovo di Vercelli (1611-1648), segnalato in Coda, Blasonario Bulgaro] |
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Trinciato, d'oro all'aquila di nero, e di rosso, al leone d'oro, con la banda d'azzurro, sulla partizione, carica di tre gigli d'oro [Manno] |
Gorla |
consignori di Monteu da Po | |
ARMA IGNOTA |
Gorni (Gorno) (da Mantova) |
consignori di Popolo (frazione di Casale) | |
D'oro, al decusse diminuito, alzato e abbassato, e alla verghetta attraversante, con sei stelle (8), poste negli intervalli, il tutto d'argento, cucito [di Gorni in Insignia Mantuana, BSB c.i. 274. Anche in Stemmario Mantovano, Blasonario Casalese e di Ricaldone: in quest'ultimo l'immagine è corretta, mentre la blasonatura è imprecisa] |
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Troncato in scaglione, al 1° d'azzurro, a due stelle (6), d'oro, il 2° d'oro, a una stella cometa di rosso, in palo, con lo scaglione troncato d'oro e d'azzurro sulla partizione [Stemmario Mantovano] |
Gorra (de Gorra) (da Saint Rhémy) |
(antica famiglia nobile della Valle d'Aosta) | |
D'azzurro, alla rupe di due vette, d'argento, allo stambecco d'oro, slanciato dall'una all'altra | ||
ARDUA VIRTUTE |
Gorresio (da Bagnasco) |
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Di [...], al salice di [...], nutrito nella pianura di [...] [segnalazione di Michelino Oggerino, da stemma su casa Gorresio a Bagnasco] |
Gorret (Gorretta, Gorretto) (da Chambave) |
(famiglia nobile con memorie dal XVI secolo) | |
Troncato, al 1° d'argento, al salice di verde, al 2° d'azzurro, al leone d'oro, tenente una clava d'argento |
Gorretto (da Carmagnola) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
ARMA IGNOTA [Il Consegnamento 1687 è andato perso] |
Gorzano (di Asti, in Saluzzo, Cherasco, Torino) |
(una delle sei famiglie riconosciute come nobili e magnatizie nel comune di Torino; con Beccuti, della Rovere e Borghesio, una delle quattro famiglie con gli onori del Baldacchino nella processione del Corpus Domini a Torino) signori di Gorzano, Isolabella, Margarita, Monticello, Valfenera; consignori di Castellar, Cisterna, Drosso, Ferrere, Lavezzole, Marcellengo, Montaldo Roero, Pralormo, Serralunga |
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D'argento, al leone d'azzurro [segnalazione di Gianluigi Bera, stemma sul sepolcro trecentesco dei Da Gorzano nel convento di S. Francesco in Asti] |
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(quelli di Cherasco, detti Gorzegno) Bandato d'oro e d'azzurro [Manno, da Fiori di Blasoneria e manoscritto Defanti. Il consegnamento del 1613 è: d'azzurro, a tre bande d'oro] (in De Tillier "Chronologie du Duché d'Aoste" lo stemma di Antonio da Gorzano, cittadino di Torino, balivo di Aosta e castellano di Châtellargent, è bandato d'oro e di rosso, di 10 pezzi; vista l'arma, potrebbe però trattarsi di un del Carretto di Gorzegno) |
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(alias dei Gorzegno) Bandato d'oro e d'azzurro, con il capo del primo, carico di un'aquila, di nero [manoscritto Defanti] | ||
motto: HOC CAESAR MIHI DONAVIT [manoscritto Defanti] |
Gosla (Gossola, Goslo, Gozzoli) |
consignori di Monteu da Po | |
ARMA IGNOTA |
Gotio (Gotto, Gotti, Gothi) (da Cherasco) |
conti di Salerano | |
Di rosso, a tre fasce d'oro | ||
motto: NEC FULMINE NEC HYEME |
Gotti (Gothi) (da Vercelli?) |
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Palato di rosso e d'argento, con il capo di [...], sostenuto da una fascia d'azzurro, carica di tre rose d'argento [Coda, Blasonario Bulgaro] |
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motto: OCULI MEI SEMPER A DOMINO |
Gourdon |
consignori di Cuebris | |
D'oro, alla croce di Malta, rossa, con il capo d'argento carico di un'aquila, di nero [Rabino] |
Goveano (Govean, Govea, Gouveia) (dal Portogallo, in Torino) |
marchesi di Riva di Chieri (1619); conti di Dubbione e Pinasca; signori di Fenile, Grugliasco; consignori di Casalborgone, Villanovetta | |
D'azzurro, alla croce di rosso, orlata d'argento, carica di sei sfere armillari, d'oro, e accantonata da quattro castelli, d'argento; con la bordatura di porpora, carica di otto teste di leone, d'oro, tre in capo, una in ciascun fianco, tre in punta [Consegnamento 1687, ripreso da Manno: leggermente diversa l'arma descritta in Fiori di Blasoneria] |
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Ritengo interessante aggiungere una piccola appendice. António de Gouveia (Antonio Goveanus, 1510?- 1566) nasce a Beja da Inês de Gouveia e da Afonso López de Ayala. È è un famoso umanista portoghese (filologo, giurista, professore di diritto e poeta neolatino); dal 1530 insegna in varie università francesi, poi nel 1563 il duca Emanuele Filiberto lo chiama a insegnare all'università di Mondovì, da lui fondata nel 1560. La sua biografia riporta che apparteneva a una famiglia non nobile, ma assai rinomata. È probabile che l'arma illustrata poco sopra sia stata adottata dai discendenti di Antonio, visto che le armi delle famiglie di origine sono sostanzialmente diverse. | ||
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(I López de Ayala) D'argento, a due lupi passanti di nero, uno sull'altro, con la bordura di rosso, carica di otto decusse scorciati, d'oro |
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(I Gouveia) Partito, di Melo e di Castro |
Govone (Govoni) (di Alba) |
(una delle dodici famiglie de platea di Fossano) signori di Govone, Piozzo, Priocca; consignori di S. Martino, Serralunga |
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Trinciato d'oro e di rosso, a due stelle dell'uno nell'altro | ||
motto: OMNIS DIES MELIOR |
*Govone (da Asti, in Isola d'Asti, Torino) |
nobili; conti | |
Trinciato d'oro e di rosso, a due stelle dell'uno nell'altro | ||
motto: OMNIS DIES MELIOR |
Gozio (Gotio, Gottio, Gosio, Gossio) (da Torino) |
conti di Porte | |
Interzato in fascia, al 1° d'oro, all'aquila coronata di nero; al 2° d'azzurro, a tre stelle (8), d'oro; al 3° palato d'oro e di rosso |
Gozio (Gosio) (da Mondovì) |
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D'azzurro, alla fascia d'oro carica di tre uccelli gosii di nero, beccati e membrati di rosso | ||
motto: VOLENTI NIHIL DIFFICILE |
Gozio (Gosio) (da Mondovì) |
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D'azzurro, alla fascia d'oro carica di tre uccelli di nero | ||
motto: NIHIL TIMEAS NIHIL AUFERTUR |
Gozio (Gosio) (da Dronero) |
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D'azzurro, alla fascia d'oro carica di tre uccelli gosii di nero, beccati e membrati di rosso | ||
motto: TIMENS INCLITA VIRTUS |
Gozzani (Gozani) (da Omegna, in Casale Monferrato) |
marchesi di Perletto e Olmo (1682), Treville (1699); conti di Brassicarda, S. Giorgio Monferrato, Odalengo; baroni di Cly; consignori di Pontestura, Villanova | |
Inquartato, al 1º e 4º d'azzurro, al giglio
d'argento, al 2º e 3º d'oro, alla testa di moro al
naturale, attortigliata d'argento [Manno] |
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Inquartato, al 1º e 4º d'azzurro, al giglio
d'argento, al 2º e 3º d'oro, alla testa di moro al
naturale, attortigliata d'argento, con la fascia scaccata di due file, di nero e d'argento, sulla partizione della troncatura [Blasonario Casalese. Per di Ricaldone, i quarti sono scambiati e la fascia è scaccata di nero e d'oro] |
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(la linea austriaca) Inquartato, al 1º e 4º d'azzurro, al giglio d'argento, al 2º e 3º d'oro alla testa di moro al naturale, attortigliata d'argento, con la fascia scaccata di due file, d'argento e di rosso, sulla partizione della troncatura [Manno] |
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Ultimo aggiornamento 25 Giugno 2015
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