Blasonario delle famiglie subalpine



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Le schede sulle famiglie e le altre informazioni identificate con un * sono tratte dal volume
Onore Colore Identità,
in particolare dalle integrazioni curate da Gustavo Mola di Nomaglio e Roberto Sandri-Giachino. Rimando al libro per ogni ulteriore notizia.



Tabatio
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla banda d'argento, carica di tre rose di rosso, accompagnata da due stelle(6) d'oro, una in capo e una in punta
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: DEO ET PRINCIPI

Tabusso
(Tabussi)
(da Chieri)
  consignori di Vernone
     
  Di rosso, a tre pali d'oro, noderosi
[Fiori di Blasoneria]
     
  Di rosso, a tre pali d'argento, noderosi
[Manno]

Taccone
(in Tortona)
  (antica famiglia del Tortonese)
     
  (l'arma accanto potrebbe forse appartenere a questa famiglia o alla seguente)
Di verde, al capo d'argento, carico di un leone passante di rosso
[de Tachonibus, Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270. Berruti ne cita una versione molto simile (di verde erboso, con il capo d'oro, carico di un leone passante di rosso, coronato del campo), ipotizzando appunto che possa forse appartenere ai Tacconi di Tortona o a quelli di Alessandria]

Taccone
(in Alessandria)
  (famiglia con memorie dal XV secolo)
     
  (l'arma a fianco potrebbe forse appartenere a questa famiglia o alla precedente)
Di verde, al capo d'argento, carico di un leone passante di rosso
[de Tachonibus, Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270. Berruti ne cita una versione molto simile (di verde erboso, con il capo d'oro, carico di un leone passante di rosso, coronato del campo), ipotizzando appunto che possa forse appartenere ai Tacconi di Tortona o a quelli di Alessandria]

Tacconis
(Tacconi, Taccone)
(da Savigliano)
  consignori di Costigliole Saluzzo, San Martino d'Asti
     
  Di nero, al capo d’argento, con il leone attraversante sul capo, dell’uno nell’altro, coronato d’oro, in atto di ascendere una scala a piuoli di oro
     
    motto: FORTEZZA

Taddei   consignori di Bubbio
     
  ARMA IGNOTA

Tadei
(Taddei)
(da Moncalieri)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, al leone d'argento, armato di rosso, addestrato da una stella d'oro
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]

Tadeij
(da Torino, in Carmagnola)
  signori di Molinello (Moncalieri) [così nel Consegnamento del 1687]
     
  ARMA IGNOTA
[Il Consegnamento 1687 è andato disperso]

Tadeo
(da Cuneo)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  "Campo oscuro con una fassa al traverso rossa e dentro vi sono tre monticelle d'oro e sopra della fassa vi è una stella d'oro"
[Consegnamento 1580 non riportato da Manno]

Tadini
(da Lesa, in Moncalvo)
  (famiglia con memorie dal XVIII secolo)
     
  Troncato, al 1° di rosso, incappato d'argento, a tre stelle (6) dell'uno nell'altro, 2, 1, al 2° d'azzurro, cucito, al leone d'oro, coricato sulla campagna di verde

Taeggia
(Taeggi, Taegia, Tetavegia)
(da Vercelli)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’argento, al castello di rosso, sostenente un capo umano, armato, al naturale, con il capo d’oro, cucito, carico di un’aquila coronata, di nero
[Manno]
     
  D’argento, al castello di rosso, merlato alla ghibellina, torricellato di due, aperto e finestrato del campo, sostenente un armigero al naturale, nascente, posto in profilo verso destra, con il capo d’oro, cucito, carico di un’aquila coronata, di nero
[Coda, Blasonario Bulgaro]
     
    motto: GENIO ET INGENIO [Blasonario Bulgaro]

Taffini
(Tafino)
(da Savigliano)
  marchesi di Acceglio (1771), Graglia, Pollone e Sordevolo (1648); conti di Genola; consignori di Ruffia
     
  D'azzurro, al leone, accompagnato in punta da tre mezzelune montanti, il tutto d'argento
motto: NOS ANCIENTS

Taffone
(da Ovada)
 
     
  Di rosso, a tre besanti d'oro, male ordinati, con il capo del secondo, carico di un'aquila di nero
[Stemmi della Comunità di Ovada]

Tagliaferro
(da Ceva)
  (ramo dei signori di Verzuolo)

consignori di Saluzzo

     
  Fasciato d'oro e di nero, alla banda d’argento, carica di tre F, di nero
[Manno, dai Libri di Blasoneria di Carlo Emanuele I]
     
  D’oro, a tre fasce di nero, con la banda d’argento, orlata di nero, carica di tre T alternate con tre F, di nero
[Manno, da consegnamento 1613]

Tagliandini
(Tagliardini, Tagliardino)
(dalla Bresse, in Caramagna)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° di rosso, all’aquila coronata, di nero, cucita, al 2° partito d'argento e di nero
[Manno]
     
  Troncato, al 1° di rosso, all’aquila di nero, cucita, coronata, beccata e membrata d'oro, al 2° partito d'argento e di nero
[Consegnamento 1687]
     
    motto: INDIVISA SUNT

Tagliano
(Taliano)
(da Cherasco)
  (famiglia patrizia con memorie dal XVI secolo)
     
  D’azzurro, all'agnello pasquale, d'argento
[Manno, alla voce Tagliano]
     
  D’azzurro, all’agnello pasquale d’argento, con la banderuola di rosso, crociata d’argento
[Manno, alla voce Taliano]
     
  D’azzurro, all'agnello pasquale, seduto, riguardante, d'argento
[Manoscritto Defanti]

Taglianti
(Talianti, Talliante)
(di Ivrea)
  (antichi feudatari della Chiesa di Ivrea, forse discendenti dai de Civitate Eporediae)

consignori di Gerbola, Lessolo

     
  D'oro, alla banda di rosso

Talenti
Talenti Casati Fiorenza
(da Milano)
  marchesi di Conturbia (1614); conti di Olengo; signori di Castellazzo Novarese
     
  D’oro, al monte di verde, di tre cime, sostenente un gallo, al naturale, addestrato da una pianticella di frumento, d’oro, nutrita sul monte e sormontata da un breve, d’argento, svolazzante in fascia e scritto con il motto "Vigilate"
     
  Inquartato, al 1° gran quarto, controinquartato, a) e d) d’oro, a sei tortelli di rosso, due su due, b) e c) d’argento, a tre trifogli di nero, ordinati in palo, al 2° gran quarto troncato, a) d’oro, a quattro fasce di rosso, b) d’argento, al busto di re, al naturale, coronato ed incatenato d’oro, la partizione tra il 1° e 2° quarto carica di un palo di rosso, sovraccaricato di un’aquila d’oro, al 3° gran quarto, contro inquartato in decusse, d’azzurro, alla caldaia scaccata di rosso e d’oro, e d’argento, a cinque code d’ermellino, di nero, poste in decusse, con la bordatura composta di Leone e di Castiglia, al 4° gran quarto, partito a) d’oro, a quattro pali di rosso, b) contro inquartato in decusse, d'oro a cinque pali di rosso, e d'argento, all’aquila di nero, coronata d’oro; sul tutto di Talenti
     
  (Fiorenza)
D’oro, al monte di verde, di tre cime
[de Florentia, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]

Talice
(da Alice Belcolle)
  (famiglia patrizia acquese)

consignori di Scaletta Altesino

     
  Semipartito e troncato; al 1° d' azzurro, al sole addestrato, d’oro e allo specchio quadrilungo, d’argento, posto nel punto sinistro della punta; al 2° d'oro, all’aquila coronata, di nero; al 3° sbarrato di otto pezzi, d'oro e di rosso

Tallone
(da Centallo)
 
     
  D'azzurro, al giglio d'oro, addestrato da un cuore di rosso, trafitto da una spada d'argento, posta in sbarra, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero
[Pietro Tallone, 1836, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1725]

Talpone
(da Arignano, in Chieri)
  conti di Montariolo
     
  D’oro, alla campagna di argento, cucita, sostenente una talpa (talpone) al naturale; con il capo d’azzurro, carico di sei stelle (6), d’argento, ordinate in fascia

Tamburelli
(da Bagnara, in Voghera)
  consignori di Pietragravina (Pavia)
     
  Troncato cuneato d’oro e d'azzurro, alla fascia del secondo, carica di una stella del primo, attraversante, con il capo d’oro, cucito, carico di un’aquila coronata, di nero.

Tana
(da Chieri, oriundi tedeschi)
  marchesi di Avigliana (1691?), Cambiano (1702), Entraque (1651), Verolengo (1723); conti di Limone, Santena; signori di Lucento; consignori di Castelvecchio, Cavallerleone, Genola, Torre Valgorera, Villar Almese
     
  Troncato d'azzurro e d'oro, il 1º a tre stelle, ordinate in fascia, il 2º a tre stelle, 2 e 1, il tutto dell'uno nell'altro
     
4 motto: DE BIEN EN MIEUX

Tantesio
(da Monforte, in Villafranca Piemonte)
 
     
  Di rosso, a tre fasce, la superiore e l’inferiore di verde, cucite, quella di mezzo d'argento, carica di tre stelle d’oro, cucite

Tapparelli
(Taparelli)
(da Savigliano)
  marchesi di Azeglio (1788), Montanera (1734); conti di Cortandone, Genola e Maresco, Lagnasco; signori di Montechiaro; consignori di Beinasco, Borgaro, Carpenea, Cervere, Tigliole
     
  Partito controfasciato, d'argento e di rosso
[quattro armi di D. Sebastianus Tapparellus Pedemontanus 1579-1582, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 486, 533, 580 e 661; arma di D. Benedictus Tapparellus a Lagnasco, 1595, v. Imago Universitatis n. 1257; arma di D. Gaspar Tapparellus Pedemontanus, 1596, v. Imago Universitatis n. 1339]
     
1 motti: O MATER DEI, MEMENTO MEI
D'ACORD, D'ACORD

Tapparo
(Tapperi)
(da Agliè)
  consignori di Castellamonte
     
  ARMA IGNOTA

Tarachia
(Taracchino, Tarachino)
(da Casale)
  marchesi di Cerro (1664); conti di Bauducchi; consignori di Terruggia, Villanova
     
  D’argento a due fasce, la superiore d’oro, orlata di rosso, carica di quattro T, di nero, alternati da tre vasi, di rosso, l’inferiore di nero; con il capo d’oro, cucito, carico di un’aquila di nero
[Manno e di Ricaldone]
     
  Troncato d'azzurro e di rosso, alla fascia d'argento sulla partizione, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero, il capo sostenuto da una fascia di rosso, carica di quattro T di nero, alternati da tre vasi d'oro
[Blasonario Casalese]
     
  Trinciato di rosso e d'oro, alla T dell'uno nell'altro, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero
[di Ricaldone]

Tarachia Giordani
(da Livorno Vercellese)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo(
     
  D’argento a due fasce, la superiore d’oro, orlata di rosso, carica di quattro T, di nero, alternati da tre vasi, di rosso, l’inferiore di nero; con il capo d’oro, cucito, carico di un’aquila di nero

Taragno
(da Rondissone, in Cherasco)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, al pino sradicato, di verde, fustato e fruttato d'argento, sostenuto da due leoncini d'oro, lampassati di rosso, controrampanti, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, linguata di rosso
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]

Tarditi
(Tarditis)
(da Biella)
  consignori di Candia, Gaglianico
     
  ARMA IGNOTA

Tarditi
  (ramo dei Mastorchio, consignori di Montabone)

consignori di Canelli, Montabone

     
  ARMA IGNOTA

Tarditi
(da Saluzzo)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Di rosso, a tre nespole fogliate, d'oro

Tarditi
(da Busca, Centallo, in Torino)
* nobili
     
  Di rosso, a tre nespole d'oro, gambute e fogliate di tre pezzi, di verde, 2, 1
[Spreti, per i Tarditi di Busca e Centallo]
     
  (possibile arma dei Tarditi di Busca)
D'oro (?), alla banda di rosso, carica di tre nespole d'oro, gambute e fogliate di tre pezzi, di verde
[Stemma in tomba Tarditi, cimitero di Busca: segnalazione di Dante Bruno]
     
    motto: VIOLENTO VERE VIRESCO

Tari
(Tarri)
(da Chieri)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, a due bande d’argento
     
motto: SUSTINE

Taricco
(Tarichi)
(da Cuneo, in Cherasco)
  conti di Borgo S. Agata, Canosio, Stroppo
     
  Trinciato d’oro e d'azzurro, al tronco noderoso di rosso, carico di cinque stelle, d’oro
[Consegnamento 1613]
     
  Trinciato d’oro e d'azzurro, alla banda di rosso, doppio merlata, carica di cinque stelle, d’oro
[Manno]
     
  Trinciato d’azzurro e d'oro, alla banda di rosso, doppio merlata, carica di quattro stelle, d’oro
[Manoscritto Defanti]
     
motto: SEMPER IN AURORA

Taricco
(astigiani)
  consignori di Manzano
     
  ARMA IGNOTA

Tarino
(Tarin)
(da Trino, in Torino)
  conti (1772); conti del SRI, con il predicato di Imperiale (1691); consignori di Cossombrato
     
  D’azzurro, a tre pali d’oro, con il capo d’oro, carico di tre fringuelli (tarini) di verde, i superiori affrontati
[Manno indica anche che nel manoscritto Chianale i due friguelli superiori caricano il capo e l’inferiore carica il palo di mezzo]
     
  (i Tarino Imperiale, conti del S.R.I., usarono)
D’argento, a tre pali d'azzurro, con il capo del secondo, carico di una corona imperiale, al naturale

Tarizzo
(da Favria, in Torino)
  (famiglia signorile, con memorie dal XVII secolo)
     
  Inquartato, al 1° e al 4° d’azzurro, a tre stelle d’oro, male ordinate, al 2° e al 3° di rosso, a tre conchiglie d’argento, male ordinate
[Nel Consegnamento 1687 le conchiglie sono disposte in modo d'arco]
     
motto: TENDIT IN ARDUA VIRTUS

Taroni
(Tarone, Tarony, poi Tarony Saissi di Châteauneuf)
(da Valenza PO, in Roma, Nizza)
baroni (1835)
     
  Partito, al 1° d’azzurro, al laghetto, con due canne da esso nascenti, al naturale, al 2° d’argento, al fulmine di rosso armato d’oro, guizzante da una nuvola, al naturale, uscente dal cantone sinistro del capo, il tutto con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero, sostenuto da una fascia in divisa, di rosso, carica di due stelle d’argento
     
    motto: POTIUS MORI QUAM FOEDARI

Tarquinio
(da Luserna, in Pinerolo)
  conti (1681)
     
  Fasciato d’oro e di verde, al toro d’oro, passante, cornato e unghiato d’argento
     
motto: VIRTUS UNITA FORTIOR

Tarsis
(da Brolo di Nonio, in Como e Torino)
conti di Castel d'Agogna

conti di Castel d'Agogna (rinnov. 1895); conti (1835)

     
  Troncato semipartito, al 1° d’oro, all’aquila al naturale coronata del campo, al 2° d’argento, allo scaglione di rosso, al 3° fasciato di rosso e d’argento
[Spreti]
     
  Troncato semipartito, al 1° d’oro, all’aquila di nero, coronata del campo, al 2° di rosso, allo scaglione d’argento, al 3° fasciato d'azzurro e d'argento
[Bettoja, Araldica Piemontese nel cerimoniale funebre, Araldica del Pennello]

Tartagna
Tartagna Galardi
(da Orta)
  (antica famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  D'azzurro, al leone d'oro
[prima arma di D. Octavius Tartagnus Hortensis, 1594, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 1194]
     
  Troncato, al 1° d'argento, al braccio armato, tenente un martello, il tutto al naturale, al 2° d'azzurro, al leone d'oro
[seconda arma di D. Octavianus Ta(r)tagnus Hortensis, 1595, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 1256]
     
  Troncato d'argento e d'azzurro, al leone d'oro
[terza arma di D. Octavian. Tartagnus Hortensis, 1597, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 1418]

Tascheri
(Taschery)
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla tasca serrata con i suoi cordoni, il tutto d'argento
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]

Tassoni Estense
(da Modena)
  marchesi di Palazzolo (1621), Salasco (1620); consignori di Ticinetto, Vignolo
     
  (Tassoni)
D'oro, al tasso rampante, al naturale
[Biblioteca Estense Universitaria]
     
  (Tassoni)
Inquartato, al 1° e 4° d'oro, all'aquila bicipite di nero, coronata di rosso, al 2° e 3° d'argento, a tre fasce di rosso, sul tutto d'oro, al tasso rampante, al naturale
[Biblioteca Estense Universitaria]
     
  (Tassoni Estense)
Inquartato, la linea di divisione orizzontale dell'inquartato merlata di sei pezzi, al 1º e 4º d'azzurro, all'aquila d'argento, coronata, rostrata e membrata, d'oro, al 2º e 3º d'oro, al tasso al naturale, rampante, e sul tutto, d'azzurro, a tre gigli, d'oro, 2, 1, con la bordura indentata d'oro e di rosso
[Biblioteca Estense Universitaria]
     
  (Tassoni Estense)
Inquartato, al 1º e 4º d'azzurro, all'aquila d'argento, coronata, rostrata e membrata, d'oro, al 2º e 3º d'oro, al tasso al naturale, rampante, con il palo d'azzurro, carico di due gigli d'oro, attraversante sulla partizione
[Biblioteca Estense Universitaria; di Ricaldone]

Tavani
(da Chieri, in Torino, Carignano, Avigliana)
  consignori di Ceresole d'Alba
     
  Bandato d’oro e di rosso, le bande d’oro caricate di sei tafani di nero, 1, 3, 2

Taverna
(di Vercelli?)
 
     
  Troncato, al 1° di [...], a tre fiaccole d'oro, poste in banda, al 2° di [...], alla casa d'oro, con bandiera dello stesso alla finestra, aperta del campo
[Coda, Blasonario Bulgaro]

Tealdi
(del Nizzardo)
 
     
  Troncato d'oro e di rosso, l'oro carico di mezza losanga d'azzurro, caricata da una colomba sorante, d'argento
[La blasonatura data da De Orestis sembra imprecisa e pertanto ho adottato la versione di Garino]

Tealdo
(da Mondovì)
 
     
  D'azzurro, alla fascia scaccata d'oro e di rosso, di tre file, accompagnata da tre stelle d'oro, due in capo e una in punta
[Collezione Armi Gentilizie di Mondovì]

Teccio
(da Biella)
  conti di Bajo
     
  D'argento a nove fiaccole, di nero, infiammate di rosso, legate a ventaglio, in gruppi di tre, 2, 1
     
motto: LEVI NON PELLITUR AURA
LEVI COMPELLIS AURA

Tecco
(da Boves, in Torino)
baroni (1846)
     
  D’azzurro, alla palma di verde, movente dalla punta, e accompagnata nel cantone destro del capo dalla mezzaluna turca e in quello sinistro dalla stella d’Italia
     
    motto: PRAECELLENTIA IN BENEMERENTIA

Tedeschi
  (ramo dei signori di Torcello e Coniolo)

consignori di Torcello

     
  ARMA IGNOTA

Tegas
(Tegatio, Tegazzo)
(da Pinerolo)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'oro, al capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro, male ordinate

Tempia
(di Biella)
  (famiglia nobile di Biella, con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d'oro, a due foglie di vite, di verde, al 2° di rosso, a una foglia di vite, d'oro
[Blasonario Biellese]
     
    motto: NEC TRIA

Tempia
(di Biella)
  (famiglia nobile di Biella, con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, all'aquila d'oro, al 2° d'oro, alla ghirlanda, di verde
[Manno e Blasonario Biellese]
     
    motto: NEC TIMEAM

Tenca
(da Rosignano)
  consignori di Rosignano
     
  ARMA IGNOTA

Teolio
(Theiolio)
(da San Damiano d'Asti, in Alba)
  consignori di Castel San Pietro, Rinco, Scandeluzza
     
  ARMA IGNOTA

Teppa
(Teppati)
(da Cantoira, in Lanzo)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'oro, al sole di rosso, con la campagna di verde, e tre foglie di trifoglio, pure di verde, nutrite nella stessa cima
     
    motto: COETERIS CERTIOR

Terapelli
(Terapello)
(da Casale?)
 
     
  Trinciato di rosso e d'oro, ciascun punto a una lettera T, dell'uno nell'altro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Blasonario Casalese]

Ternavasio
(da Carmagnola)
  (una delle famiglie de hospitio dichiarate nobiles di Carmagnola dal marchese Manfredo IV nel 1312)

signori di Ternavasio

     
  Palato d'argento e di nero
     
motto: AUDACES FORTUNA JUVAT

Terrabianca
(da Chieri)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  D'azzurro, alla banda, accompagnata in capo da una stella, in punta da un compasso, il tutto d'oro

Terrassan
(Terrazzan, Terrazzani)
(da Monaco, a Nizza)
  baroni di Berra
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, alla torre, con la guardiola e con i muri di cinta, sormontata da tre stelle, ordinate in fascia, il tutto d'oro; al 2° e 3° di rosso, al maschio di fortezza, d'argento, con la banda d'azzurro, in divisa, scorciata e attraversante
     
motto: TIME DEUM

Terreni
(del Nizzardo)
 
     
  D'argento, all'albero di verde, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle, d'oro
[De Orestis]

Terzaghi

Terzaghi
(da Milano)

  Manno distingue due famiglie con questo nome; potrebbero però essere due linee dello stesso ceppo

signori di Balducco, Boca, Briga, Casalgiate, Gionzana, Lessolo, Moncucco, Romentino

     
  ARMA IGNOTA
[Manno]
     
Terzaghi
(lombardi)
  conti (1685)
     
  Cinque punti d'oro, equipollenti a quattro di rosso
[Manno]
     
    Per completezza, si riportano altre due armi, assegnate ai Terzaghi
     
  D'argento, alla punta di rosso, con tre gigli, 2, 1, dell'uno nell'altro
[de Tersago in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]
     
  Cinque punti d'oro, equipollenti a quattro d'azzurro
[di Crollalanza]

Tesio
(Thesio)
(da Cavallerleone)
  conti di Valloria
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, a tre stelle (10), d'argento, ordinate in fascia; al 2° di rosso, al braccio armato, tenente una palma, al naturale

Tesio
(Bonpietro)
(di Carmagnola)
  (una delle 14 famiglie dichiarate nobiles di Carmagnola dal marchese Ludovico II nel 1476)
     
  D'argento, a tre tizzoni di verde, infiammati di rosso, impugnati (da tre mani di carnagione)
[Manno, che cita la concessione d'arma del 1656]
     
  D'argento, a tre tizzoni di verde, infiammati di rosso, uno in palo e due decussati, con il capo d'azzurro, carico di una cometa, d'oro
[Consegnamento 1687]
     
  D'argento, a tre tizzoni di verde, infiammati di rosso, impugnati da tre mani di carnagione, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle, d'oro
[Ghietti, Memorie di Carmagnola]
     
motto: CHI LA DURA LA VINCE

Tessier
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, d'azzurro, a tre stelle d'oro, e di rosso, cucito, alla torre d'argento
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]

Testa
(da Avigliana)
  signori di Borgomasino, Castruzzone, Forno di Lemie, Lemie; consignori di Avigliana, Usseglio
     
  Di rosso, al leone d'oro
     
  D'azzurro, allo scaglione accompagnato da tre gigli, il tutto d'oro, con il capo del secondo, carico di tre teste di leone, di rosso, ordinate in fascia
     
    motto: IN ADVERSIS ANIMOSUS

Testa
Piccolomini
(da Napoli, in Monferrato)
  marchesi di Calamandrana (1657)
     
  D'oro, all'aquila bicipite, di nero, linguata di rosso, coronata all'imperiale, caricata, in cuore, da uno scudetto d'argento, alla croce d'azzurro, sovraccaricata da cinque crescenti, del campo

Testa
(da Savigliano)
  (famiglia nobile, con memorie dal XVII secolo)
     
  D'oro, alla testa di leone, di rosso, strappata

Testa
 
     
  Troncato d'azzurro e d'oro, alla fascia di rosso
[Fiori di Blasoneria]

Testa
(da Cherasco)
  (famiglia con memorie dal XVIII secolo)
     
  Di [...], al leone di [...]

Testa
(da Fossano)
 
     
  D'oro, a tre teste d'uomo di carnagione, bendate d'argento, male ordinate
[Tommaso Oddino Testa, 1765, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1725]

Testa
(in Bra)
 
     
  Burellato di dieci pezzi, di rosso e d'oro, con il capo d'argento, carico di un braccio vestito d'azzurro, armato di spada e infilzante una testa di moro
[Mathis, Storia delle famiglie di Bra. Il consegnamento 1687 dei Testa di Bra è andato disperso]

Testa
(in Bra)
 
     
  Di rosso, allo scaglione d'oro, accompagnato da tre teste, al naturale, 2, 1
[Mathis, Storia delle famiglie di Bra. Il consegnamento 1687 dei Testa di Bra è andato disperso]
     
    motto: ASCENDET ET EXPENDET ALTAS

Testadoro
(da Casale)
  (antica famiglia de commune Casalis, secoli XV - XVI]
     
  D'azzurro, alla fascia d'oro, con un busto d'uomo appoggiato al bordo superiore della fascia, accompagnato da tre stelle, due in capo e una in punta, il tutto d'oro
[Blasonario Casalese e di Ricaldone]

Testaferrata
(Testaferrata Bonichi Asciak)
(da Malta)
  marchesi (1717)
     
  D'argento, al toro furioso, di rosso, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila, di nero, coronata del campo, nascente dalla partizione
     
    motto: NON NISI PER ARDUA

Testa Fochi
(da Moncalvo)
 
     
  Inquartato, al 1° e 4° di Fochi, al 2° e 3° di [...], a tre teste d'aquila coronata, di nero, male ordinate
[ringrazio Alessandro Allemano per la foto dell'arma presente sulla tomba Testa Fochi nel cimitero di Moncalvo, citata anche da di Ricaldone]

Testone
(di Biella, a Torino)
  (famiglia nobile di Biella, nonchè famiglia decurionale di Torino)
     
  D'azzurro, alla fascia di rosso, orlata d'oro, doppio dentata, accompagnata da tre bisanti, d'argento
[per Manno la fascia è doppio merlata. Manno inoltre scrive che nel Consegnamento 1687 i testoni sono due e che in una figura antica i tre sono disposti in fascia in capo, ma il Consegnamento 1687 parla di tre testoni. La variante con i tre testoni (= bisanti figurati) in capo è scolpita in un banco di San Lorenzo a Torino]
     
    motto: DAT PONDERA VIRTUS

Testoris
(del Nizzardo)
 
     
  D'oro, alla testa di gatto di rosso, in cuore
[De Orestis]

Tettoni
(da Novara)
  signori di Carpignano, Ghemme
     
  Fasciato d'oro e d'azzurro di sei pezzi, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
     
  D'azzurro, a due fasce d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, linguata di rosso, coronata del campo
[Stemmario Trivulziano]

Tettù
(Testù)
(da Fossano)
  conti di Camburzano
     
  D'argento, all'albero di verde, con la fascia d'oro, attraversante e carica di tre leoncini, di rosso
     
motto: VIS LEONIS
IN PACE PARATUS

Thaon
(da Lantosca, in Torino)
  conti di Pralungo, Revel, St. André; consignori di Sarola

* Il ramo secondogenito: duchi con il predicato del Mare; nobili dei marchesi; nobili dei conti di Sant'Andrea con Revel; nobili dei signori di Castelnuovo; nobili dei conti di Pralungo

     
  D'azzurro, al capro d'oro, nascente da un mare d'argento, fluttuoso di verde, guardante una stella d'oro, posta nel cantone destro del capo, e tenente nella bocca una serpe, di nero, squamata d'argento
     
5 motto: ET SAPIENTI PRODEST

Thaon
(Taone)
(da Lantosca)
  (famiglia nobile di Lantosca)
     
  Troncato d'azzurro e d'argento, con la fascia di rosso, sulla partizione, carica di un tonno, d'argento, e accompagnata in capo da tre stelle, d'oro, in fascia, e in punta da tre rose, di rosso, pure in fascia
[De Orestis. Per Manno le tre stelle sono male ordinate, le rose sono bottonate d'oro e il tonno è squamoso di nero]

Thea
(da Castelletto Molina, in Acqui)
  conti di Castelletto Molina
     
  D'azzurro, alla croce di rosso, orlata d'oro, accantonata da quattro stelle (6) d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
[Manno e di Ricaldone]
     
  D'azzurro, alla croce patente e scorciata, di rosso, orlata d'oro, accantonata da quattro stelle (6) d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
[Armista acquese]
     
    motto: SOLA VIRTUS ASTRA PETIT

*Thellung
(dalla Svizzera, poi in Francia, in Torino, Milano, Genova)
nobili; conti; predicato de Courtelary
     
  Inquartato, al 1° e 4° di rosso, alla banda d'argento, carica di tre foglie di tiglio del campo, il ramo in basso, al 2° e 3° di rosso, al leone nascente d’oro, sul tutto, di rosso, alla banda di verde, carica di un diamante sfaccettato, al naturale (alias rombo d’oro)
     
  Inquartato, al 1° e 4° di rosso, alla banda d'argento, carica di tre foglie di tiglio del campo, il ramo in basso, al 2° e 3° di rosso, al leone nascente d’oro, sul tutto, di rosso, alla banda d'argento, carica di rombo di rosso
[A. Mandrot, Armorial historique de Neuchâtel]

Thesauro
(Tesauro)
(da Fossano)
  conti di Aisone, Meano, Monasterolo; consignori di Beinasco, Ceva, Nucetto, Salmour
     
  D'argento, alla punta d'azzurro
     
  D'argento, all'aquila bicipite di nero, coronata sulle due teste, membrata e rostrata d'oro, sostenuta da una punta d'azzurro, carica di un castello di tre torri, la centrale più alta, d'argento
[arma di D. Io. Michel Tessaurus Fossanensis, 1575, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 261. La stessa arma è illustrata in Gentile, Araldica in Fossano, pag. 177]
     
  (ampliazione imperiale del 1524)
Inquartato, al 1º e 4º d'oro, all'aquila bicipite coronata, di nero; al 2º e 3º di rosso, al castello d'argento; e sul tutto d'argento, alla punta d'azzurro
[In Fiori di Blasoneria si indica che il secondo e terzo quarto sono l'arma antica di Salmatore]
     
motto: BELLO ET PACI

Theseo
(Reseo, Tesio)
(da Villafranca Piemonte e Carmagnola, oriundi di Racconigi)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)

baroni (1835)

     
  Di rosso, all’aquila coronata d’oro, rostrata ed armata d’azzurro, sormontata da una stella, pure d'azzurro, cucita
[Consegnamento 1613]
     
  Di rosso, all’aquila coronata d’oro, rostrata ed armata d’azzurro, sormontata da una stella d’argento
[Manno]
     
    motto: HOC NUMINE DUCTA

Thioli
(Tioli)
  consignori di Montiglio, Scandeluzza
     
  ARMA IGNOTA

Thoet (de)
(de Toet, Toveto, Thouvet)
(in Valsusa, forse dalla Savoia)
  (vedi anche de Sala)

(con)signori di Villar Almese

     
  ARMA IGNOTA

Tholosano
(Tolosano)
(da Fossano)
  baroni di Valgrisanche
     
  D'oro, alla sirena al naturale, di due code

Tholosano
(Tolosano, Tholozan, Tolozan)
(di Cesana, nel Brianzonese)
  (famiglia nobile con memorie dal XIV secolo: signori di Chantemerle, La Salle, Saint Chaffrey)
     
  Una sirena, tenente con la mano un delfino, con l'altra un giglio
[Dizionario Araldico Valsusino]
     
  D'oro, alla sirena bicaudata d'azzurro, tenente un pettine di [...]
[Gustave de Rivoire de La Bâtie, Armorial du Dauphiné]

Thora
(de, De Arenso)
(della Val d'Aosta)
  signori di Thora
     
  D’azzurro, al toro di rosso, cucito, con il capo d’argento

Thossello
(da Moncalieri)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  Troncato, semi partito, di nero, di rosso e d'argento

Thouvenot
(dalla Lorena, in Torino)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'oro, al 2° e 3° d'azzurro, con il serpente disposto in cerchio e che si morde la coda, passante dall'uno all'altro
[Consegnamento 1687, non riportato da Manno, di Pierre Thouvenot, "Conseiller Médecin et premier Chirurgien de leurs A.R."]
     
    motto: PRUDENTIA SIMPLEX
     
    Ho cercato vanamente una famiglia Thouvenot con quest'arma in vari armoriali, sia di Francia, sia specifici di Lorena. Ho trovato
- uno stemma assai simile, ma di una famiglia lorenese Thouvenin,
- lo stemma di una famiglia lorenese Thouvenot
     
  (Thouvenin)
D'azzurro, con il serpente coronato, d'oro, disposto in cerchio e che si morde la coda, con il ramo di [...], uscente dalla bocca del serpente
[Dom Ambroise Pelletier, Nobiliaire ou Armorial général de la Lorraine et du Barrois, metà XVIII secolo]
     
  (Thouvenot)
D'azzurro, a tre croci latine, con il piede appuntito a freccia, d'oro, 2, 1, e la stella, pure d'oro, in abisso
[Dom Ambroise Pelletier, Nobiliaire ou Armorial général de la Lorraine et du Barrois, metà XVIII secolo]

Tibaldeo
(Tibaldè)
(da S. Salvatore Monferrato)
  conti di Rolasco; consignori di Celle
     
  Partito, al 1° d’oro, all’aquila coronata, di nero; al 2° d'argento, alla fascia d’azzurro, accompagnata, in capo e punta, da due T, di nero

Tibalderi
(di Casale)
  (antica famiglia nobile)
     
  ARMA IGNOTA

Tibaldeschi
(Tebaldeschi)
(da Roma, in Monferrato)
  consignori di Baldesco, Murisengo, (Occimiano?), Rivalta Bormida, Tonengo, Villadeati
     
  (arma antica)
Bandato d’oro e di rosso, con il capo del secondo, carico di una rosa, d’argento, e sostenuto da una fascia, d’oro
[informazioni di Carlo Tibaldeschi]
     
  (arma dei rami monferrini)
Bandato d'oro e di rosso, con il capo del secondo, carico di una rosa, d’argento
[informazioni di Carlo Tibaldeschi]
     
  Troncato, al 1° di rosso, alla rosa d'argento, al 2° bandato d'oro e di rosso
[di Ricaldone, per la linea di Crescentino]
     
  Fasciato d'argento e di rosso, con il capo del secondo
[Manno, per i Tebaldeschi Orsini, da Roma in Casale]
     
    motto: SOLA FIDES

Tibaldi
(da Casale)
  (famiglia de commune Casalis del secolo XVI)
     
  D'azzurro, al castello d'argento (?)
[Blasonario Casalese]

Tibaldi
(da Baldissero di Saluzzo)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d’oro, all’aquila coronata, di nero, al 2° d'azzurro, alla fede di carnagione, accompagnata da sei stelle d’oro, 3, 2, 1

Ticinasco
(da Casale)
  (antica famiglia de commune Casalis, secoli XIII - XVII]
     
  ARMA IGNOTA

Tillier (de, du)
(da Fénis, in Aosta)
  consignori di Champorcher
     
  D’argento, al tiglio nutrito sulla pianura erbosa, il tutto di verde, con il capo di rosso, carico di due chiavi, d'argento, decussate, gli ingegni all’insù e all’infuori
     
    mottp: TEREDINEM NON SENTIT

Tilio (di)
(di Ottiglio)
(monferrini)
  consignori di Mondonio
     
  ARMA IGNOTA

Tinivella
(di Ivrea)
  (famiglia decurionale di Ivrea)
     
  Di rosso, a tre sbarre d'oro, con il capo d’oro, carico di un'aquila volante, di nero, coronata del campo
[Consegnamento 1613, non riportato da Manno]

Tinivella
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Inquartato d'oro, d'azzurro, di rosso e d'argento, alla vela distesa dell'uno nell'altro, sostenuta da un pennone partito di rosso e d'argento, tenuto da una mano di carnagione
[Consegnamenti 1613 e 1687, non riportati da Manno. Nel Consegnamento del 1687 la mano di carnagione sostiene uno stendardo]
     
    motto: HUMILITAS

Tiranti
(da Saorgio, anche in Casale)
  (famiglia nobile, con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato indentato, d’azzurro e d’oro, il 1° alla freccia coricata in fascia, sormontata da tre stelle, ordinate in fascia, il tutto d’oro, il 2° al leone di rosso, tenente un caduceo di nero, alato di rosso, posto in sbarra
     
    motto: SUADET VEL COGIT

Tirrio
(Tirio)
(da Scarmagno, in Torino)
  (famiglia nobile, con memorie da fine XVI secolo)
     
  D’azzurro, troncato da un filetto d’oro, sopra un leopardo d’argento sormontato da una stella d’oro, sotto tre bisanti d'argento, ordinati in banda, e accostati da due bande d’oro
     
    motto: IN UTRAQUE FORTUNA

Tisetti
(Tizeto, Tissetti)
(di Ivrea)
  (nobile famiglia decurionale di Ivrea)
     
  Di rosso, a tre rastrelli d’oro, uno sull’altro, quello di mezzo di cinque denti, gli altri di quattro denti, con il capo d’oro
[Consegnamenti 1613]
     
  D’azzurro a tre fasce di rosso, cucite, ondate, con il capo d’oro
[Fiori di Blasoneria]

Tisma
(da Fossano)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Di rosso, al braccio vestito d'argento, tenente con la mano di carnagione una stella (6) pure d'argento, accostata da due altre stelle (6), disposte in sbarra, con il capo d'argento, carico di un'aquila di nero
[serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1725]

Tizzone
(Tizzoni)
(da Vercelli)
  (una delle quattro famiglie vercellesi di baldacchino, con gli Alciati, gli Arborio e i Bulgaro)

marchesi di Crescentino (1607), Rive (1613), Tricerro (1661); conti di Cherasco, Desana, Lignana; signori di Balzola, Bianzè, Caresana, Carpenetto, Castellazzo, Fontanetto, Masserano, Neive, Pertengo, Stroppiana; consignori di Moriondo, Ponzano, Salabue, S. Genuario, Serralunga

     
  Palato di rosso e di argento, con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero
(Stemmario Trivulziano: palato d'argento e di rosso ...)
     
  Inquartato, al 1º e 4º d'argento, a tre pali, di rosso; al 2º e 3º d'argento, a tre tizzoni, due di verde e quello di mezzo di nero, accesi di rosso e posti in banda; con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
     
  (marchesi di Crescentino e conti di Desana)
Inquartato, al 1º e 4º d'oro, all'aquila coronata, di nero; al 2º e 3º palato di rosso e d'argento; e sul tutto d'argento, a tre bastoni noderosi, di nero, infiammati di rosso, uno sull'altro, in banda
[Manno e di Ricaldone]
     
  (marchesi di Crescentino e conti di Desana)
D'argento, a tre tizzoni di nero, infiammati di rosso, uno sull'altro, in banda
[di Ricaldone]
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'oro all'aquila sorante di nero, dal volo abbassato, tenente fra gli artigli un tizzone di verde, infiammato di rosso, posto in banda, al 2° e 3° palato di rosso e d'argento, con il capo d'oro, all'aquila di nero, con il volo abbassato
[fregio araldico del castello di Lagnasco]
     
2 motto: NIHIL DETERIUS FAMILIARI INIMICO

Tocco (di)
(Tocco Comneno)
(Napoletani)
  (celebre famiglia napoletana, divisa nelle due linee delle Onde e delle Bande)

signori di Refrancore

     
  (Tocco delle Onde)
D'argento, a tre fasce d'azzurro, a spinapesce
[stemma su palazzo de' Tocco, Napoli. Per Manno le fasce sono quattro]
     
  (Tocco delle Bande)
Bandato d'oro e di rosso
[Filiberto Campanile, Dell'armi, ouero insegne de i nobili: la blasonatura parla di bande, mentre l'immagine sembra illustrare delle fasce]
     
  (i Tocco di Tropea)
D'argento, a quattro fasce a spinapesce, d'azzurro
[In Spreti le fasce sono doppiodentate]
     
  (i Tocco di Tropea)
D'argento, a quattro fasce a spinapesce, d'azzurro; con il capo interzato in palo, al 1° di rosso, all'aquila bicipite coronata, d'oro, al 2° di Gerusalemme, al 3° d'azzurro, a sei gigli d'oro, disposti in due pali di 3, tra i pendenti di un lambello a tre pendenti, di rosso
     
motto: UTRIQUE THRONO
SI QUA FATA SINANT (di Ricaldone)

Todon
(Todone, Todoni)
(da Nizza)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  D'azzurro, a tre fasce d'oro, accompagnate in capo da un anello, accostato da tre (due?) stelle, il tutto d'oro, e in punta da un'altra stella dello stesso
[De Orestis]
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, al bisante di argento, accompagnato ai fianchi da due stelle (7), d’oro, al 2° fasciato d’oro e d'azzurro, l'ultima fascia azzurra carica di una stella (8), d’oro
[Manno]

Todon
(Todone)
(nizzardi)
 
     
  D’azzurro, alla torre d’argento, accompagnata in capo da un leone d’oro, illeopardito, in punta da due grappoli d’uva, d'argento
     
  Troncato di rosso e d'argento, ciascun punto a tre bisanti e tre tortelli, ordinati in fascia, dell’uno nell’altro

Toesca
(poi Toesca Caldora)
(da Saorgio, a Rivarolo)
  conti di Castellazzo; consignori di Castellamonte
     
  Troncato, al 1º d'azzurro, al castello di tre pezzi, d'argento; al 2º bandato di rosso e d'argento, le bande listate di nero
[consegnamenti 1614 e 1687]
     
  (Toesca Folco)
Partito, di Toesca e d'oro, al faggio di verde, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro, ordinate in fascia (Folco)
[consegnamento 1687]
     
  Inquartato, di San Martino e di Castellamonte, e sul tutto di Toesca
     
motto: IUSTITIA ET FERRO

Tolentini
(ramo dei Maurugi da Tolentino)
(di Milano)
  signori di Quargnento, Solero
     
  Di rosso, al leone d'oro, tenente una spada d'argento (guarnita del secondo), elevata in palo, e accompagnata in capo da una stella (8), del secondo
[de Tolentino, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270; Tolentino, vedi Quaderni di Palazzo Arese Borromeo, Cesano Maderno]

Tollegno
(Tollein)
(da Biella)
  baroni di Brissogne; consignori di Tollegno
     
  D’oro, all’aquila coronata, di nero, rostrata e armata di rosso, caricata nel petto di uno scudetto inquartato, d'argento e di rosso

Tolosano
(Tolosani, Torresani)
(da Bagnolo)
  (antica famiglia decurionale de platea di Cuneo, presente nell'elenco del 1535)

consignori di Bagnolo, Campiglione, Conségudes

     
  D’argento, al leone di rosso
     
motto: BIEN AVANT

Tolosano
(da Revello)
 
     
  "D'azzurro alla sirena d'oro e d'argento coronata"
[Consegnamento 1613]

Tomati
(di Ovada)
 
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, a tre bisanti d'oro, male ordinati, al 2° d’argento, a tre bande di rosso
[Stemmi della Comunità di Ovada]

Tomatis
(di Albano Vercellese)
  consignori di Albano, Carisio, Nebbione, San Damiano
     
  ARMA IGNOTA

Tomatis
(Thomatis)
(da Oneglia, in Asti e Roma)
  conti di Chiusavecchia
     
  Troncato, al 1° d’azzurro, a tre tortelli, di rosso, cuciti, sormontati da una stella, d’oro, al 2° bandato d’oro e di rosso, con la fascia d’oro, sulla partizione

Tomatis
(da Mondovì, in Cuneo)
  conti di Vallery; baroni di Bridoire; signori di Margarita
     
  Troncato d’azzurro e d’argento, a due bisanti e un tortello, dall’uno nell’altro
     
  Bandato ondato d'oro e d’azzurro
[Collezione Armi Gentilizie di Mondovì, alla voce Tomatis]

Tombarelli
(De Brandis)
  consignori di Dosfraires
     
  Troncato, d'argento, alla croce trifogliata, di rosso, e di rosso, a tre stelle d'argento, 2, 1
[De Orestis]

Tonco (di)
(di Tonco)
  signori di Tonco
     
  ARMA IGNOTA

Tondut
(Tonduti)
(da Nizza)
  conti di Costa d'Oneglia, Scarena; consignori di Falicon, Peglione, Toetto Scarena
     
  D’argento, alla banda d’azzurro, carica di tre speronelle, d’oro
     
  Inquartato, al 1° e 4° controinquartato di rosso e d’argento, a un quadrifoglio in cuore, dell'uno nell'altro , al 2° e 3° di Tondut
[De Orestis]
     
  (i Tondut Peyre, o Peyre Tondut)
Inquartato, di Peyre e di Tondut
     
  (i Roux Tondut, vedi anche Roux)
D'azzurro, al leone d'oro, coronato d'argento, fissante una stella (6) d'oro, posta nell'angolo destro del capo
     
motto: ETIAM SUPERA VINCIT

Tonello
(da Villanova Mondovì e Mondovì)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’azzurro, alla Fede, sormontata da tre stelle, il tutto d’oro
     
    motto: ANIMUS

Tonso
(da Tortona, in Torino)
  conti di Vallanzengo; consignori di Cocconito, Montiglio
     
  D’azzurro, al leone d’oro, linguato e armato di rosso, con il capo del secondo, carico di un’aquila coronata, di nero
     
  Di verde, al leone d’oro, con il capo del secondo, carico di un’aquila di nero
[Angelo Scordo, "Armista Tonso"]

Tonso
(Toso)
(da Scandeluzza)
  consignori di Scandeluzza
     
  D’argento, allo scaglione d'azzurro, accompagnato in capo da tre gigli (stelle?), dello stesso, male ordinate, e in punta da una testa di uomo, pelata, posta di profilo, al naturale
[Blasonario Casalese]

Toppia
(Topia)
(da Perletto)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  D’oro, a sei grappoli d’uva di nero, pampinosi di verde, 3, 2, 1
[Consegnamento 1687]
     
  Troncato, al 1° d’azzurro, all’aquila coronata, d'argento, e d’oro, al tralcio di vite, pampinoso e fruttato di tre grappoli d’uva nera, al naturale, pendente da una fascia di rosso sulla partizione
[Manno, per Gian Francesco, vescovo di Acqui, 1813]
     
    motto: SOLA VIRTUTE

Torchio
  consignori di Vintebbio e Bornate
     
  ARMA IGNOTA

Torelli
(Torrelli)
(di Cavaglià)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla torre di rosso, cucita
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]
     
  D'azzurro, al castello di tre torri, di rosso (cucito), quella di mezzo più alta
[Blasonario Biellese]
     
    motto: NON FACILE EXPUGNABITUR

Torelli
(da Limone)
  (l'arma di famiglia è uguale a quella della famiglia Toselli, pure da Limone Piemonte. Potrebbe trattarsi di un'errata duplicazione)

(famiglia signorile, con memorie dal XVII secolo)

     
  D’azzurro, a tre spighe d’oro, appuntate e nudrite in una mezzaluna d’argento, montante
     
    motto: ARMIS ET OPE

Torneri
(da Piossasco)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, alla torre d’argento, al 2° palato d'oro e di rosso, il primo palo d'oro carico di sette leoncini, di nero
[mia lettura del Consegnamento 1687, non riportato da Manno]
     
    motto: FORTIS SUBLIMIA SPERAT

Tornielli
(di Novara)
  conti di Barengo, Biandrate, Briona, Castelletto Scazzoso, Maggiora; signori di Borgomanero, Bornate, Romagnano; consignori di Arborio, Carmagnola, Momo

(marchesi di Gerbéviller in Lorena, 1621)

     
  Di rosso, a due clave d’oro, curvate, affrontate, con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero, linguata di rosso
[Stemmario Trivulziano]

[Maurizio Bettoja mi segnala un'interessante considerazione di Luigi Simonetta di Novara, secondo cui le due clave presenti nello scudo sono invece dei tornel, corti bastoni in legno tornito che si usavano un tempo per rimescolare la polenta]

     
  Di rosso, a due scettri d’oro, fioriti, curvati, affrontati, con lo scudetto d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero, in abisso
[Manno]
     
motto: PRO HONORE, PRO PATRIA, PRO FIDE PUGNANDUM
PRO FIDE, PRO PATRIA, PRO LIBERTATE ET HONORE PUGNANDUM

Tornielli Bellini
(di Novara)
  (ramo della famiglia Tornielli)

conti di Vergano; nobili per il decurionato novarese

     
  Di rosso, a due scettri d’oro, fioriti, curvati, affrontati, con lo scudetto d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero, in abisso

Tornielli Brusati
(di Novara)
  (ramo della famiglia Tornielli, che Manno dice derivante dai signori di Briga)

conti di Vergano; nobili per il decurionato novarese

     
  Di rosso, a due scettri d’oro, fioriti, curvati, affrontati, con lo scudetto d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero, in abisso
     
2

Tornielli Rho
(di Novara)
  (ramo della famiglia Tornielli)

signori di Lozzolo; nobili per il decurionato novarese

     
  Di rosso, a due scettri d’oro, fioriti, curvati, affrontati, con lo scudetto d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero, in abisso
     
  Inquartato di Tornielli e di Rho (d'azzurro, alla ruota d'argento)
[Manno e segnalazione di Carlo Angelino Giorzet]
     
  Di rosso, a due scettri d’oro, fioriti, curvati, affrontati, con lo scudetto d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero, in abisso, accompagnato verso la punta da una ruota, d'argento
[ricostruzione di Carlo Angelino Giorzet dell'arma raffigurata sul palazzo signorile sud del castello di Lozzolo]

Tornielli Zapelloni Baldi
(in Borgomanero e Novara)
  (ramo della famiglia Tornielli)

marchesi di Borgolavezzaro (1776); conti di Vergano; nobili per il decurionato novarese

     
  Di rosso, a due scettri d’oro, fioriti, curvati, affrontati, con lo scudetto d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero, in abisso

Tornielli
(da Vercelli, in Torino e Chivasso
  consignori di San Raffaele
     
  Di rosso, a due mazze da torneo, d'oro, racchiudenti uno scudetto dello stesso, carico di un'aquila di nero
[Consegnamento 1613]
     
    mott: PREMIA DIGNA FERANT

Tornielli
di Crestvolant
(da Molare, in Torino e Roma)
(Manno scrive: fu asserito, non provato, che discendessero da quei Novara e, di riscontro, che il loro nome, antico in Molare, fosse non Tornielli, ma Torrielli. Vedi Torrielli da Ovada)

conti (1826), con il predicato di Crestvolant (1839)

     
  D’argento, all’aquila coronata, tenente due mezze d’armi, il tutto di nero
     
    motto: PRO PATRIA PRO FIDE ET HONORE

Torrazza
(Torrassa)
(da Torino)
  signori di Perlo
     
  D'oro, allo scaglione di nero, accompagnato in capo da due stelle, in punta da una torre, il tutto di rosso
     
motto: FORTITUDINE ET LABORE

Torrazza
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’oro, al toro di rosso, fra una gemella in banda dello stesso, con il capo d’argento, cucito, carico di un’aquila di nero
     
motto: SCIENS TUNICA INDUTUS EST

Torre (della)
(da Mondovì)
  signori di Cigliè, Pertengo, Roburent, Torre Mondovì; consignori di Balma, Carassone, S. Giorgio Scarampi, S. Michele
     
  Di rosso, alla torre d'argento, merlata di quattro pezzi
     
    motto: ALTITE VEL DON

Torre (della)
(Torre Ruffinetto, Bobbio Della Torre)
(da Saluzzo)
  consignori di Bairo, Bagnolo, Bibiana, Bobbio Pellice, Luserna, Pertengo, S. Martino
     
  D'argento, alla torre di rosso
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'argento, alla torre di rosso; al 2° e 3° d'azzurro, a due scettri d'oro, gigliati e decussati, il tutto sotto un capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
     
    motto: TRANQUILLITÈ
NOSCE TE IPSUM

Torre (della)
(da San Germano Vercellese)
  consignori di Gaglianico
     
  ARMA IGNOTA

Torre (della)
(di Rivalta Bormida)
  vedi Bovio

Torre (della)
(in Rivalta Bormida)
  (ramo della famiglia precedente)
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, al 2° d'azzurro, alla torre di rosso, di tre merli, con la fascia di rosso attraversante sulla partizione
[di Ricaldone]
     
    motto: INIS ET INSTA

Torre (della)
(Torriani)
(di Milano)
  signori di Tortona
     
  D'azzurro, a due bastoni (scettri?) d'oro, gigliati in alto e decussati, con la torre di rosso, aperta e finestrata del campo, attraversante sul tutto, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata d'oro
[Stemmario Trivulziano]
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, a due scettri d'oro, gigliati e decussati, al 2° e 3° d'argento, alla torre di rosso, il tutto sotto un capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero, linguata di rosso
[Stemmario Trivulziano]
     
  D'argento, a due scettri d'oro, gigliati e decussati, con la torre di rosso, aperta e finestrata del campo, attraversante sul tutto
[Stemmario Trivulziano]
     
  Di rosso, a due scettri d'oro, gigliati e decussati, con la torre d'oro, aperta e finestrata di nero, sostenuta da un monte di verde, attraversante sul tutto, con il capo d'oro, carico di un'aquila bicipite di nero, coronata del campo
[Berruti, Tortona Insigne, dal Palazzo Pretorio di Castelnuovo Scrivia]

Torre (della)
(da Mantova, in Casale)
  consignori di Incisa, Montemagno
     
  D'azzurro, alla torre di rosso, aperta e finestrata del campo, con due scettri d'oro, gigliati in ambedue le estremità e decussati, attraversanti sul tutto
[Blasonario Casalese]
     
  D'azzurro, alla torre di tre merli alla ghibellina, di rosso, aperta e finestrata di nero, con due scettri d'oro, gigliati in ambedue le estremità e decussati, attraversanti sul tutto
[di Ricaldone]

Torre (della)
(De Turre)
(da Moncalieri)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  D'argento, alla torre di rosso
[Consegnamenti 1580 e 1613]

Torriano
(del Nizzardo)
 
     
  Troncato di rosso e d'oro, alla banda di nero attraversante, carica di tre stelle d'oro
[De Orestis]

Torrielli
(da Ovada)
     
  D'oro, alla torre di due impalcate, di rosso, aperta e finestrata di nero, fondata sulla pianura di verde, sostenente un'aquila rivoltata con il volo abbassato, di nero, coronata del campo
[Stemmi della Comunità di Ovada]

Torriglia
(Toria)
(in Villanova d'Asti e Carmagnola)
  (famiglia nobile, con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° inquartato d'azzurro e d'argento, al toro d'oro, passante sul tutto, al 2° bandato d'argento e d'azzurro
[Consegnamento 1613]
     
    motto: COELESTIA SEMPER [Consegnamento 1613]
VA DRITTO [Consegnamento 1687]

Torrini
(da Lantosca, in Nizza)
  conti di Monastero; baroni di Roccasparviera; consignori di Castelnuovo, Fogassieras, Quincinetto
     
  D'azzurro, alla torre d'argento, mattonata di nero, sormontata da una stella d'oro
     
motto: NEC TERRA SATIS

Torta
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  D'oro, al leone coronato di rosso, con il capo d'azzurro

Torti
(da Pavia)
  consignori di Cisterna d'Asti e Belriguardo
     
  D'argento, all'aquila coronata [di nero], carica in petto da uno scudetto di rosso, sovraccaricato di sei bisanti d'oro, ordinati in orlatura

Torti
(di Tortona)
  (una delle famiglie costitutrici del comune signorile di Tortona)
     
  D'argento, alla croce potenziata, di nero
[Berruti, Tortona insigne]
     
  Di rosso, al tralcio di vite, decussato tre volte, fogliato di sei pezzi, sostenuto nell'asola di piegatura da un piolo, il tutto d'oro e posto in banda
[Berruti, Tortona insigne]
     
    È possibile, ma non certo, che lo stemma seguente, presente in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270 alla voce de Tortis, si riferisca alla famiglia di Tortona
     
  Di rosso, al tralcio di vite, decussato, fogliato di sei pezzi, il tutto d'oro e posto in banda

Tortona (da)
(di Tortona)
  vedi Camera (Cameri) e Dertona (de)

Tortonese
de Pomo Aurato
(Tardonese, Terdonese)
(di Alba)
  signori di Carpeneto
     
  D'argento, al cavallo di nero, nascente da una nuvola al naturale, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero, il capo sostenuto da una gemella di nero
[Fiori di Blasoneria, Manno e di Ricaldone]

Tosa
(Tosi?)
(da Ovada)
 
     
  D'azzurro, allo scaglione di rosso, cucito, accompagnato in capo da tre stelle (6) d'oro, male ordinate, in punta da una testa umana, tosata alla chierica, al naturale
[Stemmi della Comunità di Ovada]

Toscana
(da San Giorgio Canavese, in Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° di rosso, al 2° d'argento, a due pali d'azzurro, a spina di pesce, caricati ciascuno di due stelle, d'oro
     
    motto: DAT CONTRITA LIQUOREM

Toscani
  consignori di Coniolo
     
  ARMA IGNOTA

Toscano
(di Milano)
  conti di Galliate; signori di Barengo
     
  D'azzurro, alla colonna d'oro, accostata da due chiavi d'argento, poste in palo, gli ingegni in basso, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[de Toschanis, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]

Toselli
(Tosello)
(da Limone Piemonte)
  (l'arma di famiglia è uguale a quella della famiglia Torelli, pure da Limone Piemonte. Potrebbe trattarsi di un'errata duplicazione nel Patriziato Subalpino)

(antica famiglia decurionale de populo di Cuneo, presente nell'elenco del 1535)

consignori di Briga Marittima

     
  D'azzurro, a tre spighe di frumento d'oro, nutrite in una mezzaluna d'argento, montante

Tosetti
(olim Novelli)
(da Vercelli)
  conti de La Veneria; consignori di Lignana
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, a due fasce d'argento, al 2° d'argento, a un ramo di palma e uno di [...], al naturale, decussati
[Coda, Blasonario Bulgaro]
     
    motto: IL N'Y A QUE BIEN SERVIR [Blasonario Bulgaro]

Tosi
(da Cilavegna, in Vigevano, Novara)
nobili (1847)
     
  D'azzurro, a tre teste umane, al naturale, 2, 1, alternate da tre stelle (6) d'oro, male ordinate

Totocavallo
(Torocavallo, nei Consegnamenti)
(da San Germano)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Trinciato d'azzurro e di rosso, al cavallo d'argento, spaventato

Tour (de la) du Pin
  Terza dinastia (1281-1343) dei Signori sovrani del Delfinato
(fino al 1713 includeva Bardonnêche e la sua valle)
     
  Di rosso, alla torre d'argento, murata di nero, sinistrata da un antimuro dello stesso
[Armorial Général de France; arma della linea dei signori di Vinay, Gustave de Rivoire de La Bâtie, Armorial du Dauphiné]
     
  Di rosso, alla torre d'oro, murata di nero, sinistrata da un antimuro dello stesso
[Gustave de Rivoire de La Bâtie, Armorial du Dauphiné]

Tour (de la) d'Auvergne
(d'Auvergne, d'Alvernia)
  signori di Villalvernia; consignori di Clavesana, Teruggia
     
  (i de La Tour)
D'azzurro, seminato di gigli d'oro, alla torre d'argento, mattonata di nero, attraversante sul tutto
     
  (i conti di Alvernia)
Inquartato, al 1° e 4° di la Tour, al 2° e 3° d'oro, al gonfalone di rosso, frangiato di verde (Alvernia), sul tutto d'oro, a tre tortelli di rosso (Boulogne)
     
  (i visconti di Turenna)
Inquartato, al 1° e 4° di la Tour, al 2° d'oro, a tre tortelli di rosso (Boulogne), al 3° bandato d'oro e di rosso, di otto pezzi (Turenna), sul tutto, partito, al I d'oro, al gonfalone di rosso, frangiato di verde (Alvernia), al II di rosso, alla fascia d'argento (Bouillion)

Tour (de la)
de Gressan
(di Aymaville)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  Di nero, al leone d'oro, linguato (in De Tillier anche immaschito) e armato di rosso
     
    motto: PRAECIBUS ET OPERIBUS

Tour (la)
(di Etroubles)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  D'argento, alla torre di rosso, coperta, con il capo di rosso, cuneato, di cinque pezzi

Tour (la)
(olim Piquart)
(di Courmayeur)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  D'argento, alla torre di rosso, cimata da torricelle coperte

Tour (la)
(La Tour de Sala, Burdet)
(dalla Valdigne, in La Salle)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  ARMA IGNOTA

Tour (du)
(dalla Savoia, in Torino)
  (vedi Blasonario Transalpino)

baroni di Héry; signori di Bozel, Pontverre, Saint Eusèbe de Coeur, Verdun, Villeneuve

     
  D'oro, a tre torri, coperte e banderuolate, di nero, 2, 1
[De Foras]
     
  D'oro, a tre torri di nero, 2, 1, aperte e finestrate del campo, banderuola sul mezzo di nero, le banderuole verso sinistra
[Blasonario Famiglie Piemontesi]
     
  D'oro, a tre torri, di rosso, 2, 1
[Costa]

Tournier
  vedi Lagrange

Tournon
(da Crescentino, in Torino, Roma)
conti (1901)
     
  Inquartato in decusse, al 1° d'argento, all'aquila coronata, di nero, al 2° e 3° d'argento, a tre pali d'azzurro, al 4° d'argento, alla torre di due palchi, di rosso, aperta e mattonata di nero
    motto: VOLUCRIS ALA, FUNDAMINE TURRIS

Trabucco
(da Torino, oriundi di Cuorgnè)
  conti di Castagnetto
     
  Partito, controfasciato d'argento e di rosso, al palo del primo sulla partizione, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero

Trabucco
(da Cuorgnè)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d'argento, al 2° d'azzurro, al palo d'argento, noderoso, accompagnato da due rose d'argento, gambate e fogliate di verde

Trabuchero
(di Carmagnola)
  (una delle famiglie dichiarate nobiles di Carmagnola dal marchese di Saluzzo nel 1476)
     
  ARMA IGNOTA

Traffani
(da S. Damiano d'Asti)
  conti di Montemarzo
     
  ARMA IGNOTA

Trans
(Detrans)
(nizzardi)
  (famiglia con memorie dal XVIII secolo)
     
  D'azzurro, a tre colombe d'argento, beccate e membrate di rosso, volanti
[Consegnamento 1687]
     
  Partito, al 1° d'azzurro, a tre colombe d'argento, beccate e membrate di rosso, volanti, al 2° d'argento, alla palizzata di rosso
[De Orestis]
     
    motto: DE TRANS

Travacca
(da Nizza, oriundi di Roccabruna)
  signori di Roccabruna; consignori di Falicon, Pietrafuoco
     
  ARMA IGNOTA

Travagli
(Travaglio)
(da Cherasco)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  D'oro, a cinque quadretti di rosso, ordinati in banda
[Manno così interpreta il Consegnamento 1613 "cinque quadri rossi al traverso in campo d'oro"]
     
  D'azzurro, alla banda d'oro, carica di cinque quadretti di rosso
[Arma raffigurata nel manoscritto Defanti; il testo però cita il Consegnamento 1613]
     
    motto: DEUS ADIUTOR NOSTER [manoscritto Defanti]

Travagli
(Travaglio)
(da Pontestura, in Casale)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo. Non si esclude un legame con la famiglia precedente)

consignori di Pontestura [secondo di Ricaldone]

     
  ARMA IGNOTA

Travaglini
di Santa Rita
(da Invorio, in Roma)
marchesi del Vergante (1941, concessione S.S. Pio XII)
     
  D'azzurro, alla fascia d'argento, con in capo un'ape, d'oro
     
    motto: FIDES TRANFERT MONTES

Traversagni
(astigiani)
  signori di Vinchio
     
  ARMA IGNOTA

Traversagna
(Traversan)
(del Nizzardo)
 
     
  D'oro, a tre bande d'azzurro
[Manno]
     
  Bandato d'azzurro e d'argento
[De Orestis]

Traversino
(da Postua)
  (antica famiglia del principato di Masserano)
     
  D'azzurro, al cavallo bardato che attraversa un fiume scorrente sul fondo di un burrone, posto tra due rocce uscenti dai cantoni della punta, il tutto al naturale, con in capo un cartiglio recante il motto Gloria in Excelsis Deo, sormontato da una stella, d'oro
[Arma di D. Io. Albertus Traversinus a Crepacorio, 1618, Archiginnasio, Bologna, v. Imago Universitatis n. 2852. In un'altra arma del 1619, v. Imago Universitatis n. 2901, manca la stella]
     
    motto: GLORIA IN EXCELSIS DEO

Tre Case
(da Tortona)
  (uno dei sette più antichi casati nobili tortonesi)
     
  ARMA IGNOTA

Tredicini
Passerat
Roero
Sanseverino

(da Piacenza, in Torino e Savoia
  marchesi di Boffalora (Piacenza)
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'argento, a due fasce d'azzurro, caricate la prima di tre e la seconda di due stelle, del campo, ogni fascia sormontata da quattro stelle di rosso, ordinate in fascia (Tredicini), al 2° e 3° d'argento, alla fascia di rosso (Sanseverino)
[de Foras]
     
  Inquartato, al 1° di verde, al castello d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, allumata d'argento, nascente; al 2° di rosso, alla fascia di argento, carica di un leone di nero, illeopardito e accompagnato in capo, da due voli di argento, in punta da una stella d'oro; al 3° partito: a) di rosso a tre ruote d'argento, b) d'argento alla fascia di rosso; al 4° d'argento, a due fasce d'azzurro, ciascuna sormontata da quattro stelle di rosso, ordinate in fascia, le fasce caricate di cinque stelle d'argento, 3, 2
[Manno]

Trenchiante
(da Chieri)
  (famiglia signorile, con memorie dal XVI secolo)
     
  D'azzurro, alla banda d'argento, accostata da tre rose d'oro, una in capo, due in punta

Trepier
(da Saint Génis, Aosta)
 
     
  Trinciato d'oro e di rosso, al leone dall'uno nell'altro
     
    motto: INTREPIDE

Trevisi
  (famiglia decurionale di Tortona)
     
  Interzato in fascia, al 1° d'oro, all'aquila bicipite di nero, coronata del campo, al 2° di rosso, a tre teste d'uomo barbute, di carnagione, disposte in fascia e di profilo, al 3° d'azzurro, a tre bande d'oro
[Berruti, Tortona insigne]

Trevisio
(da Fontaneto, in Casale)
  consignori di Solonghello
     
  Di [...], al pozzo di [...], sostenuto da due draghi di [...] alati, affrontati, con il capo di [...] carico di un'aquila di [...]
[Blasonario Casalese]

Trevy
(de Trevirio)
(da Novara)
  (famiglia decurionale di Novara)
     
  Fasciato d'azzurro e d'argento, di quattro pezzi, la fascia superiore carica di un leone d'oro, illeopardito

Tribona
(Tribone)
(da Ovada)
 
     
  Di rosso, al bue fermo e rivoltato, al naturale, con il capo d'azzurro, cucito, carico di un'aquila coronata, di nero, rivoltata
[Stemmi della comunità di Ovada]

Tricoli
(Triccolo)
(da Saluzzo, in Mondovì)
  (antica e illustre famiglia di Mondovì, con memorie dal XIV secolo)
     
  D’azzurro, a due bande d’oro
     
  D’azzurro, alla fascia d’oro
[Collezione Armi Gentilizie di Mondovì]

Trin (de)
(dalla Borgogna, in Piemonte e Savoia)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)

signori di Revel (Savoia)

     
  ARMA IGNOTA

Trincheri
(Trinchieri)
  conti di Venanzone; consignori di S. Antonino
     
  D'argento, al leone trinciato di rosso e d'azzurro

Triono
(Trione)
(da Cuorgnè)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, a tre triangoli d'oro (2, 1?)
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]

Triveri
(da Ciriè)
  consignori della Piè di Lirano
     
  D'azzurro, alla banda d'argento, accostata in capo da un sole, d'oro, in punta da una stella (8) e da una mezzaluna crescente, il tutto d'argento
[Nel Consegnamento 1613 la stella e la mezzaluna sono separate da una linea nera in banda]

Trivulzio
(di Milano)
  marchesi di Castelnuovo Scrivia (1499); signori di Borgomanero, Vespolate
     
  Palato d'oro e di verde
     
  D'oro, alla testa formata da tre volti al naturale, coronata da una corona marchionale, d'oro
[Spreti]
     
motto: NE TE SMAY
MENS UNICA

Troia
(Troya)
(di Asti)
  signori di Maretto
     
  D'oro, alla scrofa di nero, ritta

Trombetta
(da Mondovì)
  (famiglia signorile con memorie dal XVI secolo)
     
  Interzato in palo, di rosso, d'argento e di verde, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
[Fiori di Blasoneria e Collezione Armi Gentilizie di Mondovì]
     
  Interzato in palo, di rosso, d'argento e d'azzurro, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
[Consegnamento 1613 e Manno]
     
  (alias)
Partito di rosso e di verde, a due pali d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
[Manno]
     
 
D'argento, al vaso di fiori al naturale, sostenuto da due leoni d'azzurro, con il capo di rosso, carico di tre bande rombeggiate d'argento e d'azzurro
[Consegnamento 1687 di Ludovico, segretario di SAR]

Tron
(da Barcellonetta)
 
     
  D'azzurro, al fulmine serpeggiante d'oro
[De Orestis]

Trona
(da Torino)
  signori di Clarafond, Torrone
     
  Partito d'azzurro e d'oro, all'aquila dell'uno nell'altro, con il capo d'oro, carico di un sole di rosso
     
  Troncato d'oro e d'azzurro, all'aquila dell'uno nell'altro coronata di rosso, con il capo d'argento, carico di un sole di rosso
     
motto: UTRIQUE THRONO

*Trossi
(da Pinerolo, in Biella, Santa Margherita Ligure)
conti di Pian Villar
     
  D’azzurro, alla fascia d’argento, caricata da una stella del campo, posta tra un volo di nero, accompagnata in punta da due tralci di vite, fogliati e fruttati d’oro, decussati e ridecussati, posti in palo
    motto: AUDENDO PROFICIT

Trotti
(da Gamondio, in Alessandria)
  marchesi di Cimena (1635), Incisa (1669); conti di Castelnuovo Calcea, Castelvairo, Coazze, Mombasiglio, Ovada; baroni di Berzano; signori di Aimonetta, Castelnuovo Belbo, Frascaro, Fresonara, La Margarita, Montaldeo, Pasturana, Priero, Robbio, Rocca Grimalda, Rossiglione, Val d'Orba; consignori di Canelli, Ceva, Montabone, Torre Valgorera
     
  Troncato d'oro e d'azzurro
     
  (Trotti Bentivoglio)
Inquartato, al 1° e 4° troncato d'oro e d'azzurro; al 2° e 3° trinciato indentato d'oro e di rosso, e sul tutto di rosso alla basilica papale accollata alle chiavi pontificie, il tutto d'oro
     
  (Trotti Bentivoglio)
Inquartato, al 1° e 4° troncato d'oro e d'azzurro; al 2° e 3° trinciato indentato d'oro e di rosso, e sul tutto di rosso alla basilica papale accollata alle chiavi pontificie, il tutto d'oro, con il capo d'azzurro, carico di un'ancora d'argento, con un breve svolazzante sulla trabe scritto del motto QUAE ME SUSTINET PORTO
[alias dato anche da De Ferrari]
[Il signor Fabio Bianchetti mi segnala che nei pressi di Civenna (Co) è rappresentata questa variante, nella quale però sia i quarti Bentivoglio, sia lo stemma sul tutto, hanno l'argento al posto del rosso - vedi Appendice Fotografica.]
     
motto: FIDES ET AMOR
NON VI SED VIRTUTE

Trotti
(Trotto Tasso, Trotti Dellala, Baglione Trotti)
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  Troncato d'oro e d'azzurro
     
    motto: PUR PIANO [Consegnamento 1687]

Trovamale
(Trovamala)
(da Sale Tortonese, in Casale)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo, forse della stessa origine dei Trovamale pavesi, signori di Casanova)
     
  Scaccato di rosso e d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Berruti, Tortona Insigne; arma Trovamala nella sala capitolare presso la collegiata di Casei Gerola]

Trucchi
(di Acqui)
  (famiglia de commune Aquensis con memorie dal XIV secolo)
     
  Fasciato di rosso e d'argento, con in cuore uno scudetto d'oro, carico di un ferro di alabarda, di nero
[di Ricaldone]

Trucco
(Truc)
(nizzardi)
  consignori di Castelnuovo
     
  Fasciato d'oro e d'azzurro
     
motto: NULLI INIURIUS

Truchi
(Trucchi)
(di Marene)
  conti di Levaldigi, Paglières; baroni de La Generala; consignori di Genola
     
  Fasciato d'oro e d'azzurro, a cinque stelle d'argento, caricanti le fasce d'azzurro, 2, 2, 1
     
motto: SIC PETITUR CAELUM
SIC COELUM PETITUR [Consegnamento 1613]

Truchi
(Trucchi)
(da Susa)
  signori di Vallo; consignori di Mattie
     
  D'azzurro, a due arieti d'argento, affrontati e cozzanti sormontati da una stella d'oro, sostenuti da un monte di verde, cucito
[Manno. In Fiori di Blasoneria manca il monte di verde]
     
motto: CONSTANS IN ADVERSIS

Truchietti
(Trucchietti)
(da Pinerolo)
  consignori di Buriasco, Perrero, S. Martino
     
  Di rosso, alla banda d'oro, caricata da due filetti, di nero
[Manno]
     
  Di rosso, alla banda d'oro, orlata da due filetti, di nero
[Consegnamento 1613]
     
  Di rosso, alla banda d'oro, orlata da due filetti, d'azzurro
[Fiori di Blasoneria]
     
motto: BIEN SERA

Truchietti
(Trucchietti)
(da Chieri, in Fiandra)
 
     
  D'azzurro, a due sbarre d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero

Turati
(dalla Lombardia, nel Nizzardo)
 
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 2° d'azzurro, a tre stelle d'oro, poste in fascia
[De Orestis]

Turco
(Turchi)
(di Asti)
  (una delle tre famiglie ghibelline di Asti che costituirono l'ospizio De Castello, insieme ai Guttuari e agli Isnardi)

signori di Iwuy (Hainaut)

signori di Camagna, Frinco, Montemagno, Quattordio, Revigliasco, Tigliole, Tonco; consignori di Corsione, Manzano, Mombarcaro, Mombercelli, Viale

     
  D'argento, all'aquila di nero, membrata di rosso
     
  D'argento, all'aquila di nero, armata, imbeccata e coronata di rosso
[Consegnamento 1613]
     
  D'argento, all'aquila di nero, coronata d'oro, rostrata e membrata di rosso
[di Ricaldone]
     
  D'argento, all'aquila di nero, membrata di rosso, caricata in cuore di uno scudetto di Visconti
[Stemmario Trivulziano]
     
motto: VIRTUS FORTUNAE COMES

Turco
(da Mondonio, in Montemagno)
  consignori di Mondonio
     
  D'azzurro, alla mezzaluna d'argento, sormontata da un sole d'oro

Turello
(da Carignano)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla torre merlata di cinque pezzi, sostenuta da due leoncini affrontati e cimata da un olivo, il tutto d'oro, con il capo d'oro, carico di un'ombra di sole, d'azzurro

Turina
(Turini, Turino)
(da Ivrea)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, al toro d'oro, furioso
     
    motto: IUSTITIA ET PAX

Turina
(Turina)
(da Ciriè)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'oro, alla banda d'azzurro, carica di due stelle del campo

Turinetti
(da Chieri, oriundi di Poirino)
  marchesi di Cambiano (1781), Cimena (1665), Pancalieri (1688), Priero (1666); conti di Castelvairo, Castiglione Torinese, Pertengo e Costanzana; baroni di Berzano; signori di Castellino de' Voltis; consignori di Agliano, Bonavalle, Castelreinero, Cavallerleone, Cortemiglia
     
  (arma antica)
D'argento, alla torre di rosso, sostenente un corvo di nero
[Manno. In Fiori di Blasoneria una torre rossa, sopra la quale è un uccello negro in campo di argento]
     
  Inquartato, al 1º e 4º d'oro, alla torre di rosso, al 2º e 3º d'azzurro, all'aquila d'argento
[Consegnamento 1687]
     
  (marchesi di Priero)
Inquartato, al 1º e 4º d'azzurro, alla mezz'aquila bicipite d'argento, movente dalla partizione, al 2º e 3º d'oro, alla torre di rosso
     
  (conti di Castiglione)
Inquartato, al 1º e 4º d'oro, alla torre di rosso, sostenente un corvo di nero; al 2º e 3º d'azzurro, all'aquila d'argento
     
1 motto: NON DEGENERO

Turino
(Turina, Turrini, Turin, de Thurin)
(da Città di Castello)
  (Giovanni Bellone, celebre condottiero al servizio del re di Francia, noto come Giovanni di Turino)

(conti palatini; signori de La Tache e consignori di Luzarches, in Francia)

signori di Stupinigi, Villafranca

     
  Inquartato, al 1º e 4º palato di rosso e d'oro, al 2º e 3º rombeggiato di rosso e d'argento, allo scudetto d'azzurro, carico di un toro furioso, d'oro (città di Torino), con il capo di Francia
[Manno. Abbastanza simile l'arma Bellon de Thurin in Riestap]
     
    motto: NON TIMORE HUMILIS

Turletti
(da Savigliano)
  (famiglia nobile saviglianese)
     
  Troncato, al 1° d’argento, al castello di rosso, fondato sulla partizione, sostenente un grifone, al naturale, seduto, al 2° d'argento, cucito, a tre fasce di nero, a spina di pesce

*Turletti Tola
(da Sommariva del Bosco, in Genova, Milano)
nobili
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, al sole d'oro, al 2° d'oro, all'aquila bicipite, di nero
    motto: VIVAX ANIMI SOLERTIA

Uberti
(da Aspromonte nel Nizzardo)
 
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, a tre spighe di grano, d'oro, al 2° d'argento, a un cuore di rosso, sostenuto da due mani e braccia al naturale, le braccia vestite di rosso, muoventi dai lati dello scudo
[De Orestis]

*Uberti (degli)
(da Frassineto, in Casale Monferrato e Busto Arsizio)
     
  Scaccato di otto file di sei pezzi, d'azzurro e d'oro

Uberto
(da Piatto)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla gazza di nero, sormontata da tre stelle d'oro, di cinque raggi, ordinate in fascia
[Blasonario Biellese e Coda, Libro Blasoneria Biellese]
     
    motto: VIGILAT ET GAUDET

Udrionis
(da Châtillon, ad Aosta)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  D’azzurro, alla banda d’argento, accompagnata da due stelle d’oro

Ugazio
(Ugacci, Ugaccio)
(da Santhià, in Cuneo e Vercelli)
  (antica famiglia decurionale de platea di Cuneo, presente nell'elenco del 1535)
     
  D'azzurro, al leone d'oro, armato e linguato di rosso, con la banda di rosso, attraversante
[Nel Blasonario Bulgaro si tratta di una cotissa]
     
motto: DIE ET INGEGNO
SINE LABORE NIHIL (il ramo di Santhià)

Ughetto
(da Valperga)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d'oro, al grappolo al naturale, pendente da un tralcio fogliato di verde, al 2° fasciato d'azzurro e d'argento
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: À TOUT AZARD

Uglieri
(da Carignano)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  D'oro, a tre pali noderosi, d'azzurro, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila coronata, di nero, accompagnata da due stelle, d'azzurro
[Consegnamento 1613, non riportato da Manno]

Ugonino
(da Luserna, in Cavour)
  consignori di Inverso Porte, Costigliole, Torre Pellice
     
  Di rosso, a due scaglioni d'argento rovesciati, ciascuno carico di due foglie di vite, di verde

Ugonotti
(Ugonoti, Ugonotto)
(da Rivoli)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  D'argento, a tre rose di rosso, 2, 1
[Consegnamento 1613, non riportato da Manno]

Uliengo
(da Valdengo)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  Palato d'oro e di rosso, i pali d'oro carichi nel mezzo da un cinquefoglio di verde, quelli di rosso di un cinquefoglio d'argento, con il capo d'azzurro, carico di una stella d'argento
[Blasonario Biellese]
     
  Palato d'oro e di rosso, i due pali centrali carichi nel mezzo da un cinquefoglio, partito di verde e d'argento, con il capo d'azzurro, carico di una stella d'argento
[Blasonario Biellese]

Ulisengo (de)
(monferrini)
  antichi signori di Ulisengo (forse Isolengo)
     
  ARMA IGNOTA

Ulitoto
(Ulitotti)
(di Chieri)
  (antica famiglia nobile di Chieri, con memorie dal XV secolo)
     
  D'azzurro, alla croce accantonata da quattro gigli, il tutto d'oro
[Fiori di Blasoneria]

Umberto   (discendenti da Carlo Umberto, figlio naturale di Carlo Emanuele I)

marchesi di Cigliè e Roccacigliè (1628), Murazzano (1627), Palazzo (1645); conti di Gonzole; signori di Somano; consignori di Pamparato

     
 

Inquartato, al 1° e 4° d'argento, al leone d’azzurro; al 2° e 3° di rosso, al braccio armato di uno scudo, d’oro
[Consegnamento 1687 di Maurizio Palazzo, marchese di Palazzo]

     
 

D'ermellino, al leone di rosso
[Consegnamento 1687 di Carlo Umberto]

     
    motto: EMBLEMATA SUGERET USUS (Consegnamento di Maurizio Palazzo)

Umoglio
(Umolio)
(da Vercelli, oriundi di Crescentino)
  conti di Pramollo; consignori di Cavallerleone
     
  Di rosso, all'avanbraccio vestito, d'argento, tenente con la mano di carnagione un ramo di palma, di verde, con un breve bianco, attorcigliato su di esso e scritto del motto VIRTUTE ET PATIENTIA, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, linguata di rosso, coronata del campo

Undio
(Ondio, Undro)
(da Nizza, in Torino)
  (famiglia signorile con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, a tre bande ondate, d'argento
     
    motto: IN UTRAQUE FORTUNA FIDES

Undo   signori di Isasca
     
  ARMA IGNOTA

Ungheresio
(Ungaresio)
  consignori di Mattie
     
  ARMA IGNOTA

Unigat
(da Torino)
  (famiglia signorile con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d’azzurro, alla cometa d’argento, posta in palo, al 2° d’oro, a due ruote d’azzurro
     
    motto: NISI PLENA CRUORIS

Urfé (d')
(Paillard)
  (vedi Blasonario Transalpino)

conti di Sommariva Bosco, Tenda; signori di Boves, Brossasco, Piasco, Venasca

     
  Di vaio, al capo di rosso
     
  (Paillard Lascaris)
inquartato, al 1° di Savoia; al 2° di Lascaris; al 3° di Ventimiglia; al 4° di Chabannes, che è di rosso, al leone d’ermellino, coronato d’oro; sul tutto di Urfè
[Manno]
     
  Inquartato, al 1º di Urfé, al 2º di rosso a tre leoni d'argento, armati linguati e coronati d'oro, due e uno, al 3º di rosso, alla croce d'argento; al 4º d'oro, a tre scaglioni di nero
[Cigna Santi, per Onorato d'Urfé, marchese di Châteaumorant, cavaliere dell'Annunziata nel 1618]
     
2

Ursio
(da Villar S. Costanzo, in Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato d'oro e di verde, all'orso al naturale, rampante sul tutto
[Consegnamento 1613, non riportato da Manno]
     
    motto: INFESTUS INFESTIS

Urtica
(Ortica)
  signori di Verzuolo
     
  Di [...], al leone di [...] ...
[Fiori di Blasoneria]
     
  D'azzurro, al leone d'argento
[Manoscritto Promis]

*Usillon
(da La Roche)
baroni
     
  Di rosso, alla croce d'argento, a tau

Usceglio
(Usseglio, Occelli, Uccelli, Uscello)
(da Giaveno)
  consignori di Giaveno
     
  Di verde, a tre tortore al naturale, male ordinate
[Patenti 1613]

Uvada (de)
(da Ovada, in Genova)
  vedi Ovada (de)

Vacca
(da Saluzzo, forse originari di Genova)
  (una delle 12 famiglie dichiarate nobiles di Saluzzo dal marchese Ludovico I nel 1460)

conti di Frassino, Piedicavallo, Piozzo, Sampeyre, Vignolo; signori di Roddino, Villanovetta; consignori di Belvedere, Cavallerleone, Cervignasco, Ceva, Lagnasco, S. Michele, Torricella, Vernone

     
  D’argento, alla vacca di rosso, passante, con il capo d’azzurro
     
  D’oro, alla vacca di rosso, passante, con il capo d’azzurro
     
  D’argento, alla vacca di rosso, passante, con il capo d’oro
[Manno]
     
  (conti di Piozzo)
D'argento, alla vacca di rosso, con il capo d'azzurro carico di una bordatura e di un giglio d'oro

     
motto: SANS DESPARTIR

Vacca
(da Villanova)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla vacca d'oro, accompagnata da tre stelle d'argento, due in capo, una in punta
     
    motto: E FORTI DULCEDO

Vaccarone
(da Borgo San Martino)
  marchesi di Villa S. Secondo (1691); conti di Conzano
     
  D’argento, alla vacca passante sulla campagna erbosa, con la testa di fronte, al naturale, sormontata da una fascia di rosso, alzata, doppiomerlata di sei pezzi, accompagnata da sei stelle d’oro, cucite 3, 3, poste fra i merli
][Manno e di Ricaldone]
     
  D’argento, alla vacca passante sulla campagna erbosa, (al naturale?), sormontata da una fascia, alzata, doppiomerlata di sei pezzi, accompagnata da sei stelle, 3, 3, poste fra i merli, il tutto d'azzurro
[Blasonario Casalese]

Vacchino
(da Mondovì?)
 
     
  D'azzurro, alla vacca passante, d'oro, con il capo d'azzurro, cucito, carico di tre stelle (6), ordinate in fascia

Vaccis
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, alla vacca di rosso

Vacha
Vacha Strambio
(da Barbania, in Oglianico, Milano)
conti di Piè di Cavallo

* nobili

     
  * D'argento, alla vacca di rosso, passante per la pianura erbosa, al naturale, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'argento, ordinate in fascia

Vacherii
(di Aosta)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  D’argento, alla torre di rosso, coperta, con il capo del secondo, cuneato di cinque pezzi

Vachieri
(Vacheri, Vacherio)
(da Nizza, oriundi di Sospello)
  baroni di Castelnuovo
     
  (arma originaria)
Di verde, a tre vacche passanti, d'oro, 2, 1, e uno stendardo contravolto, di rosso, crociato d'argento, con il manico d'oro, passante dietro la vacca della punta
[De Orestis]
     
  (arma più recente)
Inquartato, al 1° d'azzurro, all'aquila bicipite d'argento, coronata di nero, al 2° d'azzurro, al sinistrocherio armato di una spada, il tutto d'oro, al 3° di verde, a tre vacche d'oro, sovrappposte in palo, al 4° di nero, al leone d'oro, sul tutto di rosso, all'elmo d'oro, posto di profilo
[De Orestis]
     
  D’azzurro, a tre vacche al naturale, collarinate di rosso e campanate d’argento
[Manno]

Vachini
  (famiglia decurionale di Tortona)
     
  Troncato, al 1° d'argento, alla croce patriarcale trifogliata, d'oro, nascente dalla partizione, al 2° d'azzurro, alla vacca d'argento, passante sulla campagna di verde e accostata da due alberi dello stesso
[Berruti, Tortona insigne]

Vagina
(da Bairo)
  conti di Castelrosso (= tenimento di Rayner, Nizza); baroni di Emarèse
     
  D’azzurro, allo scaglione d’oro accompagnato da tre spade d’argento, le superiori inclinate a scaglione, con il capo d’oro

Vagnamica
(da Costigliole d'Asti)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  ARMA IGNOTA

[famiglia segnalata da don Paolo Prunotto]


Vagnone
(da Trofarello)
  conti di Celle; signori di Caselette, Castelvecchio, Drosso, Guarene, Piobesi, Reano, Trofarello; consignori di Arignano, Bonavalle, Casalgrasso, Cavoretto, Giaveno, Marentino, Mombello, S. Martino, Vinovo
     
  (arma più antica)
Bandato d’argento e di verde, la seconda banda d’argento carica di una crocetta patente, di nero, la traversa inferiore appuntata
[fregio araldico del castello di Lagnasco e conferma di Luisa Gentile]
     
  Bandato di verde e d’argento e di verde, la seconda banda di verde carica di una crocetta patente, di rosso, la traversa inferiore appuntata
[soffitto della "casa del vescovo", Palazzo Madama, Torino]
     
  Bandato d’argento e di verde, la seconda banda d’argento carica di una spada, di rosso
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'argento, all'aquila di nero, beccata e membrata d'oro, al 2° e 3° bandato di verde e d'argento, la seconda banda di verde carica di una crocetta con il piede aguzzo (?), di rosso, sul tutto d'oro, al cinghiale di nero
[arma di Filippo Vagnone, presente nel Castelvecchio di Testona e sul sarcofago di Palazzo Madama: il dipinto è assai deteriorato e di non agevole lettura]
     
motto: FAUT ENDURER
ENDURES
LA DIEU MERCI

Vagnone
(da San Damiano d'Asti)
  conti di Celle; signori di Borgomaggiore, Castella
     
  (probabilmente)
Bandato d’argento e di verde, la seconda banda d’argento carica di una spada, di rosso

Vaio (de)
(de Vayo)
  signori di Castel Vai o Vajo (= luogo nel territorio di Berzano San Pietro, ora scomparso); consignori di Cavagnolo
     
  Vaiato d'argento e di nero
[di Ricaldone]

Valbertini
  consignori di Candia, Castiglione
     
  ARMA IGNOTA

Valdieri (di)
  (una delle prime famiglie signorili insediatesi a Cuneo)

consignori di Entracque, Valdieri

     
  ARMA IGNOTA

Valea (La)
(Vallea)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’oro, al bosco nudrito nella pianura erbosa, a sinistra, al naturale, con un cane di nero, a destra, imbavagliato di un osso di argento e fissante una stella di rosso, posta nel cantone destro del capo

Valenti
Valenti Gonzaga
(da Mantova)
  marchesi di Montiglio (1652)
     
  (Valenti)
Palato di quattro d'oro e d'azzurro, con il capo d'argento, carico di un leone nascente, di rosso
[Stemmario Mantovano]
     
  Partito, al I inquartato, al 1° e 4° d'oro, all'aquila bicipite, di nero, coronata del campo, al 2° e 3° d'argento, al leone di rosso, posto su un colle, d'azzurro, e sul tutto palato d'oro e d'azzurro; al II di Gonzaga
[Stemmario Mantovano e di Crollalanza]
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'oro, all'aquila di nero, coronata del campo, al 2° e 3° d'argento, al leone di rosso, sostenuto da una collinetta, d'azzurro; e sul tutto palato d'oro e d'azzurro
[Di Crollalanza]

Valenti
(Valente)
(da Novara)
 
     
  D'azzurro, al leone passante, accompagnato in punta da una stella (8), il tutto d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Due armi di D. Io. Bapt. Valentus Novariensis, 1604-1605, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 2024 e 2057. Nella seconda arma la stella in punta è d'argento]
     
  Troncato, d'oro e di nero, al cavallo d'oro, corrente
[Arma di Ioannes Baptista Valentius Novarensis, 1613, presente nella loggia inferiore del cortile antico, università di Padova]

Valentino
(Valentini)
(di Giaveno)
  consignori di Giaveno
     
  ARMA IGNOTA

Valentino
(Valentini)
(da Torino)
  consignori di Parpaglia
     
  Troncato, al 1° d’oro, alla colonna, accostata da due gigli, il tutto di rosso, al 2° d’azzurro, al compasso, accompagnato da tre stelle, il tutto d’oro
     
    motto: QUI CHERCHE DIEU TROUVE TOUT

Valentino
(da Chieri)
 
     
  D’azzurro, al compasso, accompagnato in capo da una mezzaluna, e accostato da due stelle, il tutto d’oro
[mia lettura del Consegnamento del 1580]

Valenzano
(de Valanzano, Valenziano)
(da Tortona, anche nell'Astigiano)
  (antica famiglia decurionale, con memorie dal XII secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Valeri
(Valerio)
(da Carmagnola)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Di rosso, alla fascia d'argento
[Ghietti, Memorie di Carmagnola. Il Consegnamento 1687 è andato disperso]

Valerio
  (può darsi che si tratti della famiglia precedente, ma Manno non specifica l'origine di questi Valerio)
     
  Di rosso, alla fascia d'argento
[Manno]
     
  Di rosso, a tre fasce d'argento
[Manno]

Valerio
(in Bra)
 
     
  D'azzurro, alla colonna d'argento
[Mathis, Storia delle famiglie di Bra]

Valesa (di)
(de Valaise)
  (una delle quattro antiche famiglie che tenevano il prim'ordine nelle assemblee generali del ducato d'Aosta)

conti di Martiniana, Montalto, Montjovet; baroni di Perloz, Valesa; signori di Apremont, Arnaz; consignori di Baio, Bairo, Castruzzone, Gressoney, Settimo Vittone

     
  Fasciato di rosso e d’argento, la prima fascia d’argento carica di una crocetta patente, accostata da due stelle, il tutto del primo
     
2 motto: FESTINA LENTE (VAS À L'AISE)

Valfrè
(Valfredi)
(da Bra)
  conti di Andonno, Bonzo, Borgo Sant'Agata; consignori di Montaldo Roero
     
  D’azzurro, al leone d’argento, coronato d’oro, fissante una stella dello stesso, posta nel punto destro del capo
     
motto: BENE AGERE ET LAETARI

Valfredi
(Valfredo, Valfrè)
(da Chieri)
  conti di Valdieri; consignori di Castelreinero
     
  D’azzurro, al leone d’argento, coronato d’oro, fissante una stella dello stesso, posta nel punto destro del capo
     
motto: BIEN FAIRE PASSE TOUT

Valgrande
(Valgrandi)
(da Torino)
  consignori di Altessano Superiore
     
  D’argento, a due monti di verde, formanti una valle, con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero

Valimberti
(da Andezeno)
  signori di Cessole; consignori di Cambiano, Chieri, Revigliasco
     
  D’azzurro, alla fascia d’argento, accompagnata da tre stelle, d’oro
     
  (Scipione Valimberti Simeoni, barnabita)
Inquartato, di Valimberti e di Simeoni

Valinotti
(Valinotto, Valinoto)
(da Carmagnola)
  (famiglia signorile con memorie dal XVII secolo)
     
  D’azzurro alla fascia d'argento, accompagnata da due stelle d'oro
[Consegnamento 1613, indicato da Ghietti, Memorie di Carmagnola, in base a foglietto volante nell'Archivio Manno, presso la Biblioteca Reale di Torino]

* [Il Blasonario delle Famiglie Piemontesi assegna a questa famiglia (indicandone però la provenienza da Virle, in Carignano) l'arma d'argento, alla torre di rosso, di due palchi, che è quella consegnata nel 1613-1614 dai Vallerioto di Virle in Carignano]


Valla
(da Cuneo)
  (antica famiglia decurionale de populo di Cuneo, presente nell'elenco del 1535)

conti palatini (1565)

     
  Di rosso, a due pali d’oro, con il capo del secondo, carico di un’aquila di nero, bicipite e coronata sulle due teste

Valla
(da Saorgio)
  (da notare la forte somiglianza dello stemma con quello dei Valla cuneesi, che potrebbe anche far pensare a una derivazione da questi)
     
  Troncato, d'oro, all’aquila di nero, bicipite e coronata sulle due teste, e d'oro, a due pali di rosso

Valla
(da Asti)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d’azzurro, al leone nascente fissante una stella, posta nel punto destro del capo, il tutto d’oro, al 2° di rosso, a due pali di oro
     
    motto: QUIETUM NEMO IMPUNE LACESSIT

Vallari
(Vallaro)
(da Trino, in Casale)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  D’azzurro, al vaglio d’oro, con il capo del secondo carico di un’aquila coronata di nero
     
    motto: QUAE SURSUM SUNT QUAERITE [di Ricaldone]

Vallari
(Vallaro, Vallario)
(da Redondesco)
  consignori di Carpenetto
     
  ARMA IGNOTA

Vallati
(da Dronero e Cuneo)
  (famiglia signorile con memorie dal XVII secolo)
     
  Di nero, a tre bande d’argento, con il capo d’azzurro, cucito, carico di tre stelle d’oro
     
    motto: NE TIMEAS

Vallauri
(da Valloriate, in Chiusa Pesio)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Fasciato d'argento e di rosso, alla pianticella d'alloro, al naturale, sradicata, attraversante
[Segnalazione di Guido Vallauri, da olii su tela del museo della Cattedrale di Fossano raffiguranti la "Serie dei canonici dal 1592" e la "Serie dei canonici dal 1725", vedi Appendice Fotografica]
     
    motto: SIBI LAUREA VIRTUS

Valle (dalla)
(da Casale, oriundi da Lu)
  marchesi di Bozzole (1745), Lu (1737), Mirabello (1637), Pomaro (1745); signori di Castelgrana, Mottagrana; consignori di Giarole, Terruggia
     
  D'argento, all’aquila di nero, coronata d’oro
     
  D'argento, all’aquila coronata, di nero, con il capo di rosso
(arma di Bonifacio dalla Valle, senatore e vicario di Casale)
     
  (ampliamento concesso da Leone X)
Troncato, al 1° d'oro, alla rotella d’azzurro, carica di tre gigli d’oro, accompagnata in punta da due palle, di rosso, fiancheggiato in palo, di rosso, al 2° d'argento, all’aquila di nero, coronata d’oro
[L'arma simile, ma poco leggibile, di D. Vicentius a Valle Casali Montis Ferrati, 1610, è presente nell'Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 2362]
     
  (in seguito)
Inquartato, al 1° e al 4° d'argento, all’aquila di nero, coronata d’oro; al 2° e 3° d’oro, fiancheggiato in palo di rosso, alla rotella d’azzurro, carica di tre gigli d’oro, accompagnata in punta da due tortelli, di rosso
     
  D'oro, inquartato da un filetto di rosso, al 1° e al 4° all’aquila di nero; al 2° e 3° alla rotella d’azzurro, carica di tre gigli d’oro, accompagnata in punta da due tortelli di rosso
[Blasonario Casalese]
     
  Di rosso, a due pali d'oro
[di Ricaldone per la linea di Rosignano, ramo di quelli di Mirabello. Si noti che l'arma e il motto sono quelli consegnati nel 1613 dai Valle da Riaglio in Torino]
     
motto: IN AETERNUM
IN VALLE QUIESCIT [di Ricaldone, per la linea di Rosignano]

Valle (della)
(di Casorzo e Vignale)
  (ramo dei precedenti)

consignori di Cella, Cuccaro

     
  Fasciato, di una fascia interzata in palo, d'oro, di rosso e d'oro, e d'azzurro; con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero
[Blasonario Casalese]
     
  D'argento, a tre fasce di cinque punti di rosso equipollenti a quattro d'oro, con il capo d'argento, carico di un'aquila, di nero
[di Ricaldone]

Valle (della)
(da Costigliole Saluzzo)
  marchesi di Clavesana (1778); conti di Torricella
     
  Palato d'oro e di rosso
     
motto: À BON FIN

Valle (della)
di San Martino
(della Val S. Martino, a Pinerolo e nel Pinerolese)
  signori della Valle di San Martino
     
  D'argento, al leone di rosso
[Fiori di Blasoneria e Dizionario Araldico Valsusino, per Gio. Tommaso, castellano di Giaveno, 1458 e 1479-1481]
     
  D'oro, al leone di rosso
[fregio araldico del castello di Lagnasco]

Valle (della)
(da Mazzè)
  signori di Candia e Castiglione; consignori di Orio
     
  ARMA IGNOTA

Valle
(da Torino, oriundi di Bianzè)
  baroni di Sarre
     
  ARMA IGNOTA

Valle (della)
(della Valle Galliziano)
(di Asti)
  signori di Bergolo, Soglio
     
  ARMA IGNOTA

Valle
(da Riaglio, in Torino)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  Di rosso, a due pali d'oro
[Consegnamento 1613. Da notare che di Ricaldone assegna stemma e motto alla linea di Rosignano dei dalla Valle casalesi]
     
    motto: IN VALLE QUIESCET

Valle
(da Alba)
  (famiglia signorile con memorie dal XVII secolo)
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'argento, alla fascia di rosso a spina di pesce, ripiena e cucita di verde, al 2° e 3° d'argento, al ramoscello di rosaio, al naturale, fiorito di tre pezzi posti in banda

Valle
 
     
  Troncato, al 1° d’oro, all’aquila di nero, bicipite, al 2° d’azzurro, a tre monti di verde, orlati d’argento
[Consegnamento 1687]
     
    motto: IN VALLE QUIESCIT

Valle
(De Valle, Della Valle)
(di Andorno)
  (famiglia nobile, con memorie da fine XVI secolo)
     
  Troncato, al 1° d'azzurro alla stella d’oro, al 2° d'argento, con il tronco noderoso, di verde, posto sulla partizione
     
    motto: IN LABORE REQUIES

Valle (della)
(da Trisobbio)
  consignori di Montaldo Bormida [di Ricaldone]
     
  ARMA IGNOTA

Valle Alta
(dal Piemonte, ad Aosta)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  Di rosso, al leone d'oro

Valle Carcano   consignori di Lessolo
     
  Troncato, al 1° di rosso, al leone d’oro, marinato, al 2° di nero, al cigno d’argento, sormontato da un’ascia dello stesso, posta in fascia

Vallencani
(di Fabriano)
  conti (1682)
     
  D’azzurro, alla fascia scaccata d’argento e di nero, di due file, alzata, accompagnata in capo da un sole d’oro, in punta da uno scaglione, scaccato d’argento e di nero, di due file, sormontato da tre stelle d’oro, ordinate in fascia

Vallerioto
(da Virle, in Carignano)
  (famiglia signorile con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, alla torre di rosso, di due palchi
[Consegnamento 1613. In Manno la famiglia è erroneamente chiamata Vallesioto]

[Il Blasonario delle Famiglie Piemontesi assegna invece quest'arma a una famiglia Valinotto da Virle in Carignano]


Valletti
(di Giaveno)
  (In Giaveno sono esistite due famiglie con questo cognome, apparentemente distinte tra loro e con diverse armi gentilizie)

consignori di Giaveno

     
  D'argento, a due rami di alloro, di verde, posti in ghirlanda e decussati in capo e in punta, racchiudenti tre fasce, di verde, scorciate
     
    motto: PRAECEDENTIBUS SUDORIBUS
     
  D'azzurro, a tre gigli d'oro, sormontati da un volo d'argento
     
    motto: IN ALTUM VEHUNT

Valletti
(Valetti)
(da Moncalieri)
  (famiglia con memorie da fine XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d’azzurro, alla stella d’oro, al 2° d’argento, al ramoscello d’alloro di verde
     
    mott: VIRTUTE VALET

Vallino
(da Saluggia)
  consignori di Cavagnolo, San Sebastiano
     
  ARMA IGNOTA

Vallori
(da Casale)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Valmacca
  (ramo dei conti di Cavaglià)

signori di Valmacca; consignori di Monale e Bastia

     
  D'argento (?), all'aquila di nero, coronata d'oro
[Blasonario Casalese]

Valoppo (de)
(Valoppi)
(di Vercelli?)
  (antica famiglia nobile con memorie dal XIII secolo)
     
  ARMA IGNOTA
[famiglia elencata anche nel Blasonario Bulgaro]

Valperga   (famiglia marchionale che si ritiene discendente dai conti di Pombia, una delle casate dette "dei quattro nobili del Piemonte")

marchesi di Bossolasco (1471), Caluso (1594), Cessole (1595), Entraque (1635), Incisa (1716), Loazzolo (1575), Morano (1685), Perletto e Olmo (1595), Roccaverano (1595), Salussola (1683), Thônes (1681); conti di Barone, Borgaro, Borgo d'Ale, Dusino, Eze, Masino (1193), Mazzè, Montegrosso, Solonghello, Valperga, Viù; baroni di Chevron, Coarazze, Cusy, S. Marzanotto; signori di Alice Castello, Bonvillaret, Camerano, Castellino de' Voltis, Castelvecchio, Cercenasco, Cossano Canavese, Denice, Dorzano, Felizzano, Fubine, La Turbie, Maglione, Mercenasco, Meugliano, Mongrando, Montaldo, Montuè, Oglianico, Pont e valli, Pratiglione, Rivara, Rivarossa, Roppolo, S. Damiano, Strambinello, Valdichiesa, Villard-sous-Salève; consignori di Agliano, Azeglio, Baio, Bairo, Barbania, Bergolo, Boisy, Bosia, Brusasco, Candia, Casasco, Caselette, Castellamonte, Castelletto Uzzone, Castelnuovo, Castino, Cavagnolo, Cavoretto, Conzano, Cortemiglia, Corveglia, Cossombrato, Genola, Gorrino, Monale, Monesiglio, Niella, Ottiglio, Rivarolo, Saluggia, S.ta Giulia, Terruggia, Villarbasse

     
  Fasciato d'oro e di rosso, alla pianta di canapa, d'argento, sradicata di verde, fiorita d'argento, attraversante
     
  Fasciato d'oro e di rosso, alla pianta di canapa, d'argento, sradicata, attraversante
[Consegnamento 1687]
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'oro, a cinque bande di rosso (Del Carretto), al 2° e 3° controinquartato, al I e IV d'oro, all'aquila bicipite di nero, coronata dello stesso, al II e III di rosso, al capo d'oro (Lascaris), sul tutto di Valperga
     
  (attestato anche)
Fasciato di rosso e d'oro, alla pianta di canapa, d'argento, sradicata di verde, fiorita d'argento, attraversante
     
  Fasciato d'oro e di nero, alla pianta di canapa, al naturale, attraversante
[Consegnamento 1687 di Antonio Maurizio Valperga, barone di San Marzanotto]
     
     
7 motto: FERME TOI
FELIX QUI POTUIT COGNOSCERE CAUSAS
TOTIUS QUO ALTIUS
UN TARDO SAVIO RAGGIUNGE UN UOMO VELOCE

Valsania
(Valzania)
(della Montà, in Cherasco)
  consignori di Sant'Albano
     
  D’azzurro, alla banda d'oro, accostata da due filetti d'argento, accompagnata da due stelle, pure d'oro, una in capo e una in punta
[Consegnamento 1613, ripreso nella descrizione dell'arma nel manoscritto Defanti: l'immagine è però errata]
     
  D’azzurro, a tre bande, la centrale d’oro, le laterali d’argento, frammezzate da due stelle, d’oro
[Manno]
     
    motto: NEC RUMPITUR UNDIS

Vandone
(da Vigevano)
  consignori di Cambiano, Chieri, Cortemilia
     
  Troncato d’azzurro e d’oro, ciascun punto a tre gigli dell’uno nell’altro, i primi ordinati in fascia
     
  (signori di Cortemilia)
Partito, al 1° d’azzurro, a tre gigli alternati con tre fiori di calendula, questi male ordinati, il tutto d’oro, e con il capo d’oro, carico di un’aquila di nero, coronata del campo; al 2° d’azzurro, a tre mezzelune d’oro, montanti

Varallo (de)
  In Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270, alla voce de Varallo è rappresentata l'arma che segue.
Viene qui riportata perchè potrebbe forse essere l'arma dei signori di Varallo Sesia.
In alternativa potrebbe trattarsi di un alias dell'arma dei Caccia, signori di Varallo Pombia
     
  Fasciato di rosso e d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero

Varax (de)
  (vedi Blasonario Transalpino)

consignori di Bollengo, Burolo

     
  Inquartato, al 1º e 4º di vaio, al 2º e 3º di rosso
     
1 motto: OMNIBUS UNUS

Varello
(da Rivarossa)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Partito, al 1° di [...]. al fiore di [...] sradicato, al 2° partito controscaglionato con gli scaglioni rovesciati, di rosso e d'argento
[cappella di San Pietro Apostolo, 1666, Valperga]
     
    motto: MINUS GAUDERIS MINUS DOLERIS

Varigliè (di)
(da Asti)
  signori di Varigliè
     
  Fasciato d'oro e di nero

Varina
(da Casale)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Palato d'argento e d'azzurro, alla banda del secondo attraversante, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Blasonario Casalese]

Varisella
(da Montafia)
  consignori di Colcavagno
     
  ARMA IGNOTA

Varletti
(del Nizzardo)
 
     
  Di verde, all'aquila bicipite coronata d'oro, tenente nell'artiglio destro una palma, pure d'oro
[De Orestis]

Varone
(di Ponderano)
  consignori di Castellengo
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'argento, partito di tre tiri in palo e troncato di tre file in fascia, al 2° e 3° di rosso
[Blasonario Biellese]
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'oro, partito di tre tiri in palo e troncato di tre file in fascia, al 2° e 3° di rosso
[Coda, Libro della Blasoneria Biellese]

Varpelli
(da Cherasco)
 
     
  D'azzurro, al leone d'oro, illeopardito, con il capo d'oro, carico di un'aquila bicipite, di nero
[Manoscritto Defanti, citato anche da Manno]

Varrò
(Varrone)
(da Moncalieri, a Ginevra)
  (antichissima famiglia nobile di Moncalieri)

signori di Choulex (Ginevra)

     
  Di rosso, al leone d'oro, sormontato da due stelle dello stesso

Varrone
(Varoni)
(da Vercelli, in Cuneo)
  (antica famiglia decurionale de populo di Cuneo, presente nell'elenco del 1535; in Corona Reale sono detti di origine vercellese)
     
  Inquartato, al 1° e 4°, partito di due e troncato di uno, che danno sei punti di argento e di nero, al 2° e 3° d’argento, alla rosa di rosso
[Sarà forse solo una combinazione, ma è da osservare la somiglianza con l'arma dei Varone di Ponderano, anche in relazione con l'origine vercellese citata in Corona Reale]
     
    motto: NEC FULMINA

Varzi
(da Varzi, in Alessandria)
  (antichissima famiglia alessandrina con memorie dal XIV secolo)
     
  Di rosso, al leone d'argento
[Manno e De Ferrari]
     
  Di rosso, al leone d'oro
[Manno]
     
    motto: VIRTUS VIAM VINCIT

Vasco
(da Mondovì)
  conti di Bastia e Carassone; signori di Torre Bormida, Vasco; consignori di Castellino Tanaro, Ceva, Monastero, Morozzo, Niella, Ruffia, S. Albano, S. Michele, Torre Mondovì
     
  Di rosso, alla banda d'oro, accostata da due filetti, d'argento
     
motto: GOT DU BIST MEIN GOT

Vasco
(Guasco, Vascheri)
(da Torino?)
  signori di Altessano Superiore; consignori di Altessano, Borgaro, Cambiano, Cervere, Chieri, Villarbasse
     
  Fasciato d'azzurro e d'argento
[Manno]
     
  D'argento, a tre fasce d'azzurro
[Fiori di Blasoneria]
     
  Inquartato, al 1° e 4° di rosso, al capo d'argento, carico di tre merli al naturale, beccati e membrati d'oro, ordinati in fascia (Vignola di Villarbasse), al 2° e 3° d'oro, al leone di nero, armato e linguato di rosso, con la banda del secondo attraversante (Canalis), sul tutto, fasciato d'azzurro e d'argento

Vasco
(da Vigone)
  (antica famiglia de Albergo di Vigone, con memorie dal XV secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Vasco
(Gaschi)
(da Chieri)
  consignori di Bonavalle
     
  Tagliato, scalinato, d'azzurro e d'oro

Vassallo
(da Dogliani)
  conti di Castiglione Falletto
     
  D'argento, al vaso con piedestallo, d'oro, pieno di fiori al naturale, addestrato da un leone di rosso, rivoltato, il tutto sopra la campagna, di verde
[arma Vassallo nel castello di Castiglione Falletto, segnalazione di Giuseppe Reviglio; Franchi-Verney]
     
  D’argento, alla campagna di verde, sostenente un vaso, con piedestallo e con fiori in esso nutriti, al naturale
[Manno, Spreti e Catalogo Bolaffi]

Vassallo
(da Vercelli)
  conti di Favria

(Della Chiesa e Guasco di Bisio considerano questi Vassallo come originari di Vercelli. Manno invece li considera una linea dei Vassallo di Dogliani, a loro volta probabilmente originari di Vercelli)

     
  Di rosso, alla banda d'oro
     
  Di rosso, alla banda d'argento
[Coda, Blasonario Bulgaro]

Vassallo
(in Cherasco e Cuneo)
  consignori di Priero, Robassomero
     
  D’azzurro, al vaso d’oro, con cinque rami di giglio di giardino, al naturale, nutriti nel vaso
[due armi di D. Alex. Vassallus a Clarasco, 1605-1606, presenti nell'Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 1993 e 2109]
     
    motto: IMMENSA PURITATE

Vassallo
(da Genova, in Acqui)
  consignori di Montabone
     
  Troncato, al 1° di rosso, al mastio fortificato di tre torri, d'argento, al 2° d'oro, al delfino, di rosso
[di Ricaldone e Scorza]

Vassallo
(da Biella)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, alla banda di rosso, ripiena d'oro, con il capo d'azzurro, carico di un vaso dipinto d'oro e di rosso
     
  D'argento, a due bande di nero, con il capo del secondo, carico di un vaso d'oro
[arma di D. Bartolomaeus Vassalus Busellensis, 1589, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 929. Si tratta dello stesso Bartolomeo Vassallo, avvocato fiscale per S.A.S., che nel 1613-1614 consegna l'arma precedente]
     
    mott: EXORTUM EST IN TENEBRIS LUMEN RECTIS

Vassallo
(da Ovada)
  (famiglia appartenente al consortile di Rossiglione Superiore)
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, alla corona d'oro, al 2° d'oro, all'albero al naturale, nutrito sulla pianura di verde, con la fascia d'argento, carica di tre besanti d'oro, cuciti, attraversante sulla partizione
[Stemmi della Comunità di Ovada]

Vastamiglio
  vedi Guastamiglio

Vastapane
(da Fossano)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Vaudagna
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’azzurro, al leone d’oro, tenente un ramo di quercia, dello stesso, con il capo di argento, carico di un’aquila coronata, di nero
     
    motto: IN VIRIBUS PRAETIUM

Vaudan
(di Aosta)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)

[vedi anche Blasonario Transalpino]

     
  D’argento, al castello di rosso, la torre di sinistra più bassa e più piccola, con una grande porta, del campo, trilobata, e un orso di nero, legato alla porta dello stesso, passante nella medesima

Vautero
(da Saluzzo)
 
     
  D’azzurro, all'aquila coronata, d'oro

Vauzana
(da Cavallermaggiore)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’argento, a tre fasce, la mediana di nero, le laterali di rosso, accompagnate da due stelle, di nero, una in capo e l'altra in punta
[Consegnamento 1613]

Vecchi
(Vechi, Vegli, Vetulo)
(di Asti e Chieri)
  (antica famiglia nobile de hospitio di Asti)

(consignori di Corveglia?)

     
  Di rosso, alla banda accompagnata da due stelle, il tutto d’oro
     
motto: APRÈS FORTUNE

Vecchi
(Vechi, Vecchio, Vecco)
(da Susa)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  Partito, scaccato di rosso e d’oro, e palato degli stessi smalti, e per concessione, troncato in capo d’azzurro con l’anello d’oro, con il diamante incastonato e tenuto da due mani di carnagione poste in fede
     
    motto: NISI FORTIA

Vecchi (de)
ora De Vecchi Pellati
(da Quattordio)
  conti (1901)
     
  Troncato, al 1° d’oro, all’aquila partita di rosso e di azzurro, al 2° d’argento, all’uomo vecchio, vestito di robbone nero tenente con la destra la spada abbassata, e le bilance con la sinistra, il tutto al naturale, con la campagna d’azzurro, carica di tre stelle d’oro, ordinate in fascia

Vecchi (de)
(da Casale Monferrato, in Torino e Roma)
conti di Val Cismon (1925)
     
  Partito, al 1° d'azzurrro, alla daga romana posta in palo, la punta all'insù, d'argento pomata d'oro, con l'elsa carica del motto FERT in lettere maiuscole romane di nero, al 2° d'oro, al rosaio al naturale, fiorito di due rose, di rosso
     
    motto: NUMQUAM QUIESCERE

Vecchius
(da Novara)
  L'arma di Iulianus Vecchius Novariensis è raffigurata cinque volte in vari luoghi dell'università di Padova. Le armi sono databili dal 1636 al 1640.
     
  Troncato, al 2° d'azzurro, all'aquila di nero, coronata (d'oro?), al 2° di verde, al cervo d'azzurro, saliente

Vedano
(da Recetto)
  consignori di Recetto
     
  ARMA IGNOTA

Veggi
(da Nizza Monferrato)
  conti (1686); conti di Castelletto Molina (1837)
     
  Di rosso, alla banda, accostata da tre stelle (6), il tutto d'oro, due in capo
     
    motto: IN UTRAQUE FORTUNA

Veggi
(da Bergamo?)
  signori di Silvano d'Orba
     
  ARMA IGNOTA

Veggia
(da Salussola)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, d'oro, all'aquila di nero, e bandato d'oro e di rosso
[Coda, Libro Blasoneria Biellese]
     
  Troncato, d'oro, all'aquila di nero, e fasciato d'oro e di rosso
[Blasonario Biellese]

Vegis
(da Vercelli)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’azzurro, alla banda d’oro, accostata da tre stelle dello stesso, due poste in capo
     
  D’azzurro, alla banda d’oro (d'argento?), accostata da tre stelle (6), due d'argento, ordinate in banda, poste in capo, una d'oro in punta
[Coda, Armoriale Bulgaro]

Vegliasco
(da Mondovì)
  (antica famiglia di Mondovì)
     
  ARMA IGNOTA

Veglio
(da Alba, oriundi di Grinzane)
  conti di Castelletto d'Uzzone
     
  Di rosso, alla banda, accostata da due stelle (6), il tutto d'oro
     
motto: APRÈS FORTUNE

Vegnaben
(già Bencivenga)
(da Mondovì, originari di Todi)
  signori di Nucetto e Perlo, Viola; consignori di Clavesana, Lisio
     
  D'argento, a tre fasce d'azzurro
[Consegnamento 1613 e Manno]
     
  Fasciato d'argento e d'azzurro
[Fiori di Blasoneria]
     
motto: CONTEMNIT TUTA PROCELLAS

Vela
(da Ovada)
 
     
  Troncato, al 1° di verde, all'aquila di nero, coronata d'oro, rivoltata, al 2° di rosso, a tre vele latine al naturale, 2, 1
[Stemmi della comunità di Ovada]

Velasco
(Vellaschi, Velaschi)
(da Druento)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  Di rosso, al castello d’argento, di tre torri, aperto e finestrato di nero, con il capo d'azzurro, cucito, carico di tre stelle d’oro
[Il Consegnamento 1687 specifica che le stelle sono poste 2, 1]
     
    motto: SUPEREST SAPIENTIA MENTIS

Velati
(Vellati)
(da Vigone, in Villafalletto, poi a Busca)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  Di rosso, al castello d’argento, cimato di una bandiera d’oro, con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero
     
  Di rosso, al castello di due torri, d’argento, e una bandiera d'oro tra le due torri, con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero
[Consegnamento 1687 e arma di Francesco Antonio Vellati, 1689, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1592]
     
  (a smalti invertiti, l'arma che precede è uguale a quella della famiglia lombarda Bianchi de Velate, che si riporta qua a fianco)
D'argento, al castello di due torri, di rosso, aperto e finestrato del campo, con una bandiera di rosso tra le due torri, con il capo d’oro, cucito, carico di un’aquila di nero
     
    motto: POST TENEBRAS SPERO LUCEM
NE TIMEAS (quelli di Dronero e Cuneo)

Vella
(Vela)
(da Roquefort nelle Fiandre, in Piemonte)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  Di verde, alla fascia d'argento, carica di una testa di cinghiale, di nero, allumata e armata d'oro, e accostata da due lacci d'amore, dello stesso, cuciti
[Manno]
     
    motto: SERVITUTIS CONDIGNA MERCES

Vella
(Vela)
(da Vestignè, in Casale e Moncalvo)
  consignori di Castelletto Merli
     
  ARMA IGNOTA
[Manno]
     
  Di verde, alla fascia d'argento, carica di una testa di cinghiale, di nero, allumata e armata d'oro, e accostata da due lacci d'amore, dello stesso, cuciti
[di Ricaldone: è l'arma dei Vella fiamminghi, vedi sopra]

Vella
(Vela)
(da Chieri)
  (antichi in Chieri)
     
  Di rosso, alla sbarra, accompagnata da due stelle, il tutto d'oro

Vella
(Vela)
(da Nizza)
 
     
  D'azzurro, alla mano di carnagione, tenente un'ancora, d'argento
     
    motto: TIEN FORTE

Vellati
(Velati)
(da Vercelli, in Novara)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Di rosso, alla vela di argento, con il suo albero
[Manno da Consegnamento 1613 e de Vellate, Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]
     
  D'argento, alla vela di rosso, con il suo albero al naturale
[de Vellate in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]
     
  Di rosso, allo standardo ondulato d'argento, posto in palo
[Coda, Blasonario Bulgaro]
     
    motto: CRESCIT SPIRANTIBUS AURIS

Vena
(da Saluzzo e Moncalieri)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  Bandato di rosso e d'argento

Venasca
(del Saluzzese)
  signori di Venasca (e di altri luoghi)
     
  Di [...], all'aquila di [...]
[Fiori di Blasoneria]

Venasca
(in Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’oro, alla pianticella d'avena di tre spighe, di verde, con il capo d’azzurro, carico di tre stelle d’argento (6)
     
    motto: VENIT DUM INFLUIT ET PROFICIT

Venerosi
(Veneroso)
(di Genova, anche in Ovada)
 
     
  (i Venerosi in Ovada)
Troncato d'azzurro e di rosso, al giglio d'oro attraversante sulla partizione
[Stemmi della Comunità di Ovada]
     
  (i Venerosi di Genova)
Troncato d'argento e d'azzurro, al giglio d'oro attraversante sulla partizione
[Scorza e di Crollalanza]

Venosta
(Venasta)
(da Torino)
  consignori di Borgaro, Cavallerleone
     
  ARMA IGNOTA

Ventimiglia (di)
  vedi Lascaris

Vento
(da Genova)
  signori di Castellar, Roccabruna
     
  Scaccato d'argento e di rosso di 16 pezzi
     
  Scaccato d'argento e di nero
[De Orestis]
     
motto: SE SPIRO SPARIRAN

Verani
(da Nizza)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’argento, alla rosa al naturale, gambuta e fogliata

Verani Masin
(da Nizza)
  baroni di Castelnuovo
     
  Partito, al 1° di Verani, al 2° mareggiato di verde e di argento, a tre scogli del secondo, uscenti e male ordinati (Masin)
     
motto: TRANQUILLUS IN UNDIS

Verardi
(Verardo)
(da Chieri, in Torino)
  (famiglia signorile con memorie da fine XVI secolo)
     
  Di rosso, allo scaglione d’argento

Verasis
Verasis Asinari
(da Asti, forse originari da Pavia)
  conti di Castiglione Tinella, Costigliole; consignori di Quattordio
     
  D’argento, alla quercia nutrita sul terreno, di verde, con un porco cinghiato, d’argento, passante e attraversante sul tronco, con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero
     
  (Verasis Asinaris)
Inquartato, al 1° e 4° d’oro, all’aquila coronata di nero, al 2° e 3° di Verasis, e sul tutto di Asinari
     
  (Verasis Asinaris)
Inquartato, al 1° e 4° d’oro, all’aquila coronata di nero, al 2° e 3° d’argento, alla quercia nutrita sul terreno di verde, con un porco cinghiato, d’argento, passante e attraversante sul tronco
[stemma scolpito nel castello di Camino]
     
motto: FORTIOR EST VIRTUS

Vercelli
  (famiglia nobile di Savigliano)
     
 

D’azzurro, al castello d’argento di tre torri, con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero
[Consegnamento 1580]

     
    motto: VERSUS COELUM

Vercelli
(da Nizza)
  signori di Ascros (Manno)
     
  D'azzurro, a due aste di stendardo d'oro, passate in decusse, accompagnate da tre stelle, dello stesso, male ordinate
[De Orestis. Per Manno si tratta di lance all'antica, spezzate]

Vercellino
(da Vercelli)
  consignori di Castellamonte
(segnalo che il Libro d'Oro della Nobiltà Italiana menziona un uso secolare del titolo di conte)
     
  D’argento, alla banda di rosso, con il capo d'azzurro, carico di un ramoscello di melograno, d'oro, aperto di rosso
     
motto: DECOR AB INTUS

Vercellis
(da Biella)
  consignori di Vaglierano
     
  D'azzurro, al decusse gigliato, accantonata da quattro gigli, il tutto d'oro
     
  D'azzurro, a due scettri, gigliati alle due estremità, decussati, accantonati da quattro gigli, il tutto d'oro
[Stemmario Trivulziano. In Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270, i due scettri sono d'argento]
     
motto: PER SOFFRIR S'ACQUISTA

Vercellis
(da Tortona)
 
     
  Sbarrato d'oro e di rosso, con il capo d'argento, carico di due rami di alloro, in decusse
[Berruti, Tortona insigne]
     
  Sbarrato d'oro e di verde, con il capo d'argento, carico di due rami di alloro, in decusse
[Berruti, Tortona insigne]

Vercellone
(Vercellono)
(di Sordevolo, in Biella, Torino)
(famiglia decurionale di Biella, con memorie dal XVI secolo)
     
  D'azzurro, alla croce d'oro, caricata in cuore da un quadretto d'azzurro, e accantonata da quattro gigli, d'oro
     
    motto: RESPICE FINEM

Verdina
(da Castellalfero, in Torino e Pinerolo)
  conti di Valle S. Martino; consignori di Villarfocchiardo
     
  D'oro, alla quercia nutrita sulla pianura erbosa, con i rami decussati, di verde
[Consegnamento 1613 e Manno. In Fiori di Blasoneria non compare la pianura erbosa]
     
motto: ROBORE ET INGENIO

Verdun
(Verduno)
(da Villafranca Piemonte)
  consignori di Cantogno, Verduno
     
  D’oro, a tre bande di nero, caricate di altra banda, di rosso, con il capo d’argento, cucito, carico di tre C di rosso, ordinati in fascia

Vergnano
(da Chieri)
  conti di Bayrols, Villar; signori di Giaveno
     
  D’oro, alla gemella di rosso, posta in fascia, accompagnata in punta da due verne al naturale, con il capo d’azzurro, carico di due stelle d’oro
     
motto: NESCIA FALLI

Vergnasco
(di Biella)
  (antica famiglia nobile di Biella, con memorie dal XV secolo)
     
  D'argento, alla fascia d'azzurro, carica di una pianticella di viola, di verde, fiorita di tre fiori disposti a ventaglio, due in argento sulla fascia, uno d'azzurro in capo

Verme (Dal)
(da Verona, in Piacenza, Bobbio e Milano)
  signori di Dernice; consignori di Cortazzone
     
  Fasciato d’azzurro e d’argento, di quattro pezzi
[Stemmario Trivulziano]
     
  Inquartato, al 1° e 4° fasciato di rosso e d'argento di otto pezzi, la seconda fascia di rosso carica di un bisante d’oro, e con la bordatura scanalata, d’oro; al 2° e 3° fasciato d’azzurro e d’argento, di quattro pezzi
     

Vermondi
  consignori di Cuccaro
     
  ARMA IGNOTA

Verna
(da Rivarolo)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’oro, all’ontano (verna) di verde, con il capo d’azzurro, sostenuto d'argento e carico di tre stelle d’oro, male ordinate
     
    motto: FORTUNAE SECURA VIRET

Verna
  consignori di Rosingo
     
  ARMA IGNOTA
[Manno]
     
  D’oro, all’ontano (verna) di verde, con il capo d’azzurro, sostenuto d'argento e carico di tre stelle d’oro, male ordinate
[di Ricaldone: è l'arma dei Verna di Rivarolo, vedi sopra]

Vernati
(Vernato)
(da Chieri)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  D’argento, a tre ontani, di verde, con il capo d’azzurro, carico di una stella (6), d’oro
[Consegnamento 1613 e Manno]
     
  D’argento, a tre ontani, nutriti nella pianura, il tutto di verde, con il capo d’azzurro, carico di una stella (6), d’oro
[Fiori di Blasoneria]

Vernazza
(Vernasso)
(di Bra, Alba e Cervere)
  baroni di Freney
     
  Inquartato, al 1° e al 4° d'azzurro, allo scaglione d’oro, accompagnato da tre grappoli d’uva, d’argento, al 2° e 3° fasciato d’oro e di rosso, con il capo d’azzurro, carico di un albero, d’oro
     
motto: SUAVIS ET DECORA

Vernet
(Verneti)
(di Aosta)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  D'argento, al ciliegio sostenente una gazza, il tutto al naturale
     
    motto: POST FLORES FRUCTUS

Vernetti
(Verneti)
(da Vigone)
(famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato d’argento e di nero, all’ontano (verna) di verde, sradicato di argento, attraversante [Manno, anche dai Libri di Blasoneria di Carlo Emanuele I]

Vernone (de)
(da Vernone)
  signori di Vernone
     
  Di rosso, a tre pali noderosi, d'oro
[Fiori di Blasoneria]

Vernone
(Vernoni)
(in Carignano e Poirino)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  Scaccato d’azzurro e d’oro, con capo del primo, carico di tre stelle (6) del secondo, male ordinate
     
  Scaccato d’azzurro e d’oro, con il capo di rosso, carico di tre stelle (6) del secondo, male ordinate
     
    motto: QUIETUM NEMO IMPUNE LACESSET

Verolfo
(Verolfi, Verulfo)
(da Chivasso)
  conti di Boschetto; consignori di Monteu da Po, Viù
     
  D'argento, allo scaglione di rosso, accostato da due cani dello stesso, affrontati sul medesimo, accompagnato in punta da un albero di verde, nutrito nella punta dello scudo

Verqueria
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, al leone d'oro, armato di nero e lampassato di rosso
[Consegnamento 1614]
     
  D'azzurro, al leone d'oro, armato, coronato e lampassato di rosso
[Consegnamento 1687]
     
    motto: INSIDIIS OBSTAT VIRTUS

Verri
(di Alba, in Baviera)
  conti della Bosia
conti di Baviera con i predicati di von Killberg aus Gansheim und Berg
     
  D'argento, al leone d'azzurro, armato e lampassato di rosso, coronato d'oro, con il capo del secondo, carico di una stella (6), d'oro
[segnalazione di Antonio De Battisti da Wappenbuch sämmtlicher fürstlichen und gräflichen Häuser der österreichischen Monarchie]

Vespa
(di Alessandria, anche in Casale)
  consignori di Vignale
     
  D’oro, a tre vespe, al naturale, montanti, con il capo di argento, sostenuto di nero, carico di una croce di rosso
[Manno e di Ricaldone]
     
  Troncato, al 1° d'oro, alla croce di rosso, al 2° di porpora, a tre vespe montanti d'oro, con la fascia di nero sulla troncatura
[De Ferrari]

Vespolati
(di Alessandria)
  (famiglia decurionale)
     
  ARMA IGNOTA

Veyssito
(Verardo)
(da Castagnole Piemonte)
  (famiglia signorile con memorie dal XVII secolo)
     
  Di verde, al leone di rosso, cucito, accompagnato in capo a destra da una rosa dello stesso, in punta, a sinistra, da un elmo chiuso, d'argento

Via
(di Alessandria)
  (nobile famiglia decurionale con memorie dal XV secolo)
     
  Di rosso, alla sbarra d'azzurro, cucita, accostata da due gigli bottonati, d'oro, con il capo d'azzurro, alla fenice d'oro tra fiamme rosse, rivolta e fissante un fascio di raggi d'argento, uscenti dal cantone sinistro
[De Ferrari]

Viala
(Vial?)
(dell'Embrunese, anche in Oulx)
 
     
  D'oro, alla banda d'azzurro, carica di tre croci del primo, accompagnata da due trifogli, di rosso
[Dizionario Araldico Valsusino: dalla blasonatura non risulta chiaro se i trifogli accompagnino la croci o la banda]

Vialardi
(Guidalardi, Vidalardi)
(da Vercelli)
  conti di Frassinetto, Verrone, Villanova (segnalazione di Tomaso Vialardi di Sandigliano); signori di Sandigliano; consignori di Borriana, Casalvolone, Castellamonte, Cella, Ceretto, Colcavagno, Gorbio, Larizzate, Lessolo, Valdengo, Vettignè
     
  D'oro, a due bande di rosso, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila coronata, di nero
     
motto: SPERO EGREDI TOTA

Viale
(da Saluzzo, in Torino, Mondovì e Cuneo)
  (antica famiglia decurionale de platea di Cuneo, presente nell'elenco del 1535)

consignori di Brondello

     
  D’argento, alla banda di rosso, ripiena d’oro, con il capo d’oro cucito e carico di un’aquila coronata di nero
     
  (i rami di Mondovì e Cuneo)
D’argento, alla banda di rosso, ripiena d’oro
     
motto: SIC SEMPER

Viale
(da Chieri)
  in Fiori di Blasoneria, sono detti signori di Viale nell'Astigiano
     
  Troncato, al 1° d’oro, all’aquila coronata di nero, linguata e armata di rosso, al 2° d'argento, con la fascia sulla partizione, di rosso, orlata di nero sul lembo superiore

Viale
(Viallo, da Viallo)
(di Asti)
  consignori di Castelnuovo, Vaglio, Viale?, Vinchio
     
  ARMA IGNOTA

Viale
(di Costigliole d'Asti)
 
     
  D'argento, alla banda di rosso, ripiena d'oro, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila di nero
     
    motto: VI ALII

Viale
(da Genova)
  (nel 1726 acquistano parte di Occimiano dai Passano, ma non ottengono il Regio Assenso)
     
  D'azzurro, alla banda, accompagnata da due leoni, il tutto d'oro
[Manno]
     
  D'azzurro, alla banda d'oro, accompagnata da due leoni d'argento
[Stemmi della Comunità di Ovada]

Viale
(in Bra)
 
     
  D'azzurro, alla banda d'argento, accompagnato da due leoni correnti, pure d'argento
[Mathis, Storia delle famiglie di Bra]

Viale
(da Crescentino)
 
     
  Di rosso, a due tralci di vite, al naturale, decussati e ridecussati

Viale
(da Limone)
 
     
  (stemma mal conservato e poco leggibile)
D'argento (?), alla fascia alzata d'azzurro (?), sostenente un leone al naturale, passante, accompagnata in punta da un altro leone al naturale, passante sulla pianura erbosa (?)
[Francesco Viale, 1832, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1725]

Viale
(di Moncalvo)
  (illustre famiglia borghese, con memorie dal Settecento)
     
  Di [...], alla fascia di [...], carica a destra da un'aquila coronata, di [...], a sinistra da una testa umana di [..], bendata sugli occhi, con il viale scalinato di [...], affiancato da otto cipressi, di [...], quattro per lato, che conduce alla torre scalinata di quattro pezzi
[Tomba Viale nel cimitero di Moncalvo, segnalazione di Alessandro Allemano; anche in di Ricaldone]

Viallet
  (vedi Blasonario Transalpino)

consignori di Mombello

     
  D’azzurro, al decusse, accantonato, in capo, da una stella, il tutto d’oro

Viamoni
(del Nizzardo)
  (consignori di Bojone)
     
  D’azzurro, alla fenice al naturale, infiammata di rosso, accompagnata da un sole d'oro, posta nell'angolo destro del capo
[De Orestis]

Viancino
(Vianzino)
(da Gassino, in Savigliano)
  conti di Viancino, Vinadio; consignori di Ceva, Genola, Torricella
     
  D'azzurro, sparso di stelle d'oro, alla banda d'argento, con il capo di rosso, cucito, carico di un nodo di Savoia, d'oro
     
  (attestato anche)
D'azzurro, alla banda d'argento, accompagnata da sei stelle, d'oro, con il capo di rosso, cucito, carico di un nodo di Savoia, d'oro
     
motto: DIRIGET DOMINUS

Vianesio
(da Moncalieri)
  (famiglia signorile con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, a tre stelle (6) d'oro

Viani
(Viana, Viano)
(da Rivarolo)
  conti di Ovrano
     
  Troncato, al 1° d’argento, a due tralci di vite di uva rossa decussati e ridecussati; al 2° d’oro, a tre bande di rosso, con la fascia sulla partizione, d'azzurro, carica di tre stelle, d’oro
     
motto: TERRA VI VIRTUTE COELUM

Viani
(da Pallanza)
  signori (Manno) / conti (Guasco di Bisio) di Suna e Rovegno
     
  Inquartato di rosso e d’argento, all’albero al naturale, nutrito nella punta dello scudo, con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata di nero

Viani
(da Savigliano e Cuneo)
  (famiglia nobile del Cuneese)
     
  Troncato di nero e di rosso, allo scaglione d’oro
[Consegnamento 1580]
    motto: QUI SPERAT IN DOMINO NON CONFUNDETUR

Viani
(Vian, Vianesio in Manno)
(da Nizza)
 
     
  D’argento, all'albero di ciliegio sradicato, di verde, fruttato di rosso, accostato da due leoni affrontati, il destro di rosso e il sinistro di nero, con il capo d'azzurro, carico di una crocetta d'argento, posta fra due stelle dello stesso
[De Orestis. In Manno i due leoni sostengono il ciliegio]
     
motto: MORS ET VITA

*Viansson Ponte
(dalla Lorena, in Torino e Milano)
conti
     
  Partito, al 1° d’oro, al braccio destro armato, al naturale, movente dalla partizione, impugnante una palma di verde, al 2° d’argento, al ponte di rosso, fortificato da una torre dello stesso, il tutto sotto il capo d'azzurro, carico di tre stelle di argento, male ordinate

Viarana
(dalla Lombardia)
  conti di Monasterolo
     
  D'azzurro, alla banda d'argento, carica di tre rose, di rosso
[Manno: riconoscimento 1905]

Viarana
(da Novara, in Milano)
* nobili
     
  Di verde, alla banda d'argento, carica di tre rose, di rosso
[Spreti]

Viard
(da La Salle, ad Aosta)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  Di rosso, a due scaglioni, accompagnati da tre stelle, il tutto d'oro

Viarisio
(Viarizio)
(da Chieri, oriundi di Bersano)
  consignori di Ceva, Lesegno, Oviglio, Rivarossa, Roasio, Torricella
     
  D'oro, al serpente di verde, linguato di rosso, ondeggiante in palo, con il capo di nero, carico di un leone d'argento, linguato e armato di rosso (che è di Aosta)

Viazzi
(dal Monferrato, anche in Spigno)
  (famiglia, forse nobile, con memorie dal XVI secolo)
     
  D'azzurro, alla rovere sradicata al naturale, nutrita su un monte di verde, uscente dalla punta, con la vite di sette pampini d'oro, accollata al tronco, il tutto sormontato da tre stelle (8) d'oro, male ordinate
     
    motto: AD VERUM

Viberti
(da Cherasco)
  (famiglia signorile con memorie dal XVII secolo)
     
  D’argento, a due tralci di vite, al naturale, decussati e ridecussati, con il capo d’azzurro, carico di una stella d’oro
     
    motto: DECORI EST

Vibò
(Vibod)
(dal Delfinato, in Torino)
  conti di Maniglia, Massello, Ponte d'Assio, Prali, Salza; consignori di S. Martino di Perrero
     
  Inquartato, al 1º e 4º d'argento, al tralcio di vite, di verde, con tre pampini e tre grappoli d'uva, di nero, posti in banda, al 2º e 3º d'azzurro, al sole d'oro
[Consegnamento 1687]
     
  Inquartato, al 1º e 4º d'argento, al tralcio di vite, di verde, con tre pampini e tre grappoli d'uva, di nero, posti in banda, al 2º e 3º d'azzurro, al sole d'oro; sul tutto partito, d'azzurro, a tre api d'oro, e d'oro, all'aquila di nero
[Manno]
     
1 motto: SPES MEA DEUS

Vicari
(da Vercelli, oriundi di Cannero)
  baroni di Sant'Agabio
     
  D'azzurro, al torrione di rosso, finestrato d’oro, con l’albero di verde, uscente dalla merlatura, con il capo d’azzurro, carico di una stella (6), d’argento, accostata da due gigli, d’oro

Vicari
(Vicario)
(da Garessio)
 
     
  "In campo d'azzurro ha un albero fruttato e un chievrone d'argento"
[Consegnamento 1613]

Vicari
della Piè
(da Garessio, in Torino)
  conti (1866)
     
  ARMA IGNOTA

Vicedomini
(di Tortona)
  (famiglia consolare di Tortona)
     
  (arma presunta)
D'azzurro, a tre bande ondate di rosso (?)
[Berruti, Tortona insigne]

Vicendetti
(Vicendetto)
(da Cuorgnè, in Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato d'azzurro e di rosso, con la fascia d’oro, in divisa e sulla partizione, accompagnata in capo da un’aquila d’argento, membrata di rosso, in punta da due palme, decussate, accostate in capo da una stella, il tutto d’oro
     
    motto: FIDE ET FORTITUDINE

Vicino
poi Voisin
(da Scalenghe, in Ginevra)
(consignori di Brassus)
     
  Troncato, d'azzurro, al leone d'oro, illeopardito, e d'argento, alla lunetta crescente, di rosso
     
  (i Voisin di Ginevra)
Troncato, d'azzurro, al leopardo d'oro, illeonito, e d'argento, al crescente, di rosso
[J. B. G. Galiffe, Armorial historique genevois,1859]
     
  D'azzurro, allo scaglione, accompagnato in capo da due stelle, in punta da un trifoglio, il tutto d'argento
[J. B. G. Galiffe, Armorial historique genevois,1859]

Vicino
(di Cervere o Sanfrè)
     
  Mareggiato d'azzurro, con lo scoglio di verde, sorgente dal mare e sostenente un'aquila di nero, rostrata e unghiata di rosso
[patenti 1656, attestate nel 1860]
     
    motto: VIRTUTI SIC CEDIT INVIDIA

Vicino
Vicino Pallavicino
(da Chiavari, in Carrù, Torino, Firenze)
* conti
     
  D’argento, al castello di rosso, torricellato di due, merlato alla guelfa, con il capo d'oro, cucito, carico di un’aquila nascente di nero, coronata del campo
[Spreti]

Vico
(da Centallo)
  consignori di Montabone
     
  D’azzurro, al braccio vestito di rosso, tenente con la mano di carnagione un ramoscello di leucolo, al naturale, fiorito di tre pezzi in rosso e bianco
     
motto: INTER SPEM ET METUM

Vico
(da Centallo, in Torino e Roma)
baroni (1836)
     
  D’azzurro, al braccio vestito di rosso, muovente dal lato sinistro, tenente con la mano di carnagione un ramoscello di violaciocche, al naturale, fiorito di tre pezzi di rosso e bottonate d'argento
     
  D’azzurro, al braccio vestito d'argento, muovente dal lato sinistro, tenente con la mano di carnagione un ramoscello di violaciocche, al naturale, fiorito di tre pezzi di rosso e bottonate d'argento
     
motto: INTER SPEM ET METUM

Vico
(di Mallare, in Acqui)
  consignori di Mallare
     
  ARMA IGNOTA
[Manno]
     
  D’azzurro, al braccio vestito d'argento, muovente dal lato sinistro, tenente con la mano di carnagione un ramoscello di violaciocche, al naturale, fiorito di tre pezzi di rosso e bottonate d'argento
[di Ricaldone]

Vico
(Vicco)
(da Carmagnola)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° di rosso, al giglio d'argento, accostato da due stelle, d'oro, al 2° d'oro, al tralcio di vite, di verde, fruttato di nero, posto in sbarra
     
motto: OPRESSA SUAVIOR

*Vico
(da Alessandria, in Pavia e Milano)
nobili
     
  D’azzurro, alla rovere nutrita su una zolla di terreno erboso, il tutto al naturale, e sostenuta da due leoni d'oro, affrontati, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata del campo

Vidua
(da Conzano, in Casale)
  conti di Conzano
     
  D’argento, alla pianta di vite, nutrita nella punta dello scudo, il tutto di verde, con il capo d’oro, cucito, carico di un’aquila coronata, di nero
[di Ricaldone e Blasonario Casalese]
     
  D’azzurro, alla pianta di vite al naturale, nutrita nella punta dello scudo, con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero
[Manno]

Vieto
(Vietti)
(da Bra)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d’azzurro, al cotogno d’oro, fogliato di verde, al 2° fasciato d’oro e di rosso
[Consegnamento 1613: Uno scudo fasciato d'oro e di rosso di sei pezze col capo di azzurro caricato di un albero di cotogno sradicato d'oro fogliato di verde, fruttato d'oro]
     
    motto: IN VIRUS VIRTUS

Vieto
(Vieta, Vietta)
(da Carmagnola)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Di rosso, allo scaglione accompagnato da tre rose e in punta da un monte, il tutto d'oro, il monte da un capriolo al naturale, ascendente

Viglietti
(da Bagnolo)
conti (1840)
     
  D’azzurro, al cervo al naturale, fermo nella pianura erbosa di verde, e trafitto nel ventre da una freccia d’argento, posta in sbarra, e accompagnato in capo da tre stelle d’argento, male ordinate

Viglino
(Viglina)
(da Mondovì)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'oro, a due fasce di nero
     
    motto: SINE ME NIHIL EST

Viglione
(Vigliono, Viglioni, Viglieno)
(di Andorno)
  (famiglia nobile con memorie da inizio XVII secolo)
     
  D'argento, a quattro fasce di verde
     
    motto: VIGILANTIA TUTA

Vigliotti
(da Mondovì)
  consignori di Battifollo
     
  Troncato di verde e di rosso, alla banda d'argento attraversante
     
motto: E NITIDA SIMPLICITATE

Vignati
(oriundi di Lodi, in Torino)
  conti de La Cassa; signori di San Gillio
     
  Di rosso, a due fasce d’oro, con il capo del secondo, carico di un leone del primo, nascente
     
  Di rosso, a due fasce d’oro, con il capo del secondo, carico di un leone del primo, nascente, accostato da due tralci di vite, al naturale
[Dizionario Araldico Valsusino]

Vigne (delle)
(da Cherasco)
  (antica famiglia nobile)
     
  ARMA IGNOTA
[Manno]
     
  D'azzurro, alla banda d'argento, carica di un'altra banda di rosso, questa carica di tre stelle d'argento
[Manoscritto Defanti, alla voce Vigna]

Vigne
(da Torino)
  baroni di Saint André (Moriana)
     
  ARMA IGNOTA

Vignola
(da Chieri, in Villarbasse)
  consignori di Cantogno, Ceresole, Chieri, Santena, Villarbasse
     
  Di rosso, al capo d'argento, carico di tre merli al naturale, beccati e membrati d'oro, ordinati in fascia
     
motto: C'EST MON VOULOIR

Vignola
(da Asti)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, alla colonna di rosso, accollata da una vite al naturale
     
motto: AD SOBRIETATEM

Vignoli
(Vignolo)
(da Ovada)
(antica famiglia appartenente al consortile di Rossiglione Superiore)
     
  Di rosso, alla banda scaccata di tre file d'argento e d'oro, sostenente un tralcio di vite fruttato, al naturale
[Stemmi della Comunità di Ovada]

Vignon
(da Grenoble, in Torino)
  marchesi di Bonavalle (1617); conti di Vignolo e Cervasca; consignori di Cavallerleone
     
  Di rosso, alla gru bicipite, d'argento, beccata e membrata di nero, coronata d'oro nelle due teste
[Nell'Armorial Général de France, di d'Hozier, la gru è rappresentata spiegata]

Vigo
  consignori di Altezzano Superiore, Casalborgone
     
  ARMA IGNOTA

Vigone
(da Carmagnola)
  conti di Stroppiana
     
  D'oro, al decusse di rosso, con il capo d'azzurro, a tre stelle d'argento, poste in fascia
[Consegnamento 1687, indicato in Ghietti, Memorie di Carmagnola]

Villa
(da Ferrara, in Torino)
  marchesi di Chiusano (1635), Cigliano (1605), Gassino (1615), Moncrivello (1656), Prazzo (1602), Serravalle (1635), Sessant (1635), Settimo Torinese (1659), Villadeati (1630), Volpiano (1629); conti di Lignana, Montà; signori di Camerano, Casasco; consignori di Monale, Valdichiesa
     
  Inquartato, al 1º e 4° partito, di rosso, al puledro d'argento, spaventato e rivoltato, e di rosso, a due fasce d'argento, squamose del campo; al 2º e 3º d'azzurro, al leone d'oro; sul tutto, di Savoia
[Fiori di Blasoneria e Cigna Santi]
     
  Inquartato, al 1º di rosso, al puledro d'argento, spaventato e rivoltato; al 2º e 3º di rosso, a due fasce d'argento, squamose del campo, al 4º di nero, al leone d'argento; e sul tutto, di Savoia
[Manno]
     
  Di rosso, a due fasce d'argento, squamose del campo
     
  [Pasini Frassoni, Dizionario storico-araldico dell'antico Ducato di Ferrara]
     
4 motto: ARDET AVITA (Franchi Verney: EXCITA) VIRTUS

Villa
(da Chieri)
  marchesi di Bussoleno (1796); conti di Villastellone; signori di Bardassano, Cinzano, Lessolo, Tondonito; consignori di Cantogno, Castel Borello, Castellamonte, Conzano, Corveglia, Olivola, S. Martino al Tanaro, S. Secondo, Santena, Villarfocchiardo
     
  Bandato d'oro e di rosso, con il capo d'azzurro carico di tre stelle d'oro, ordinate in fascia
     
1 motto: DROIT ET AVANT

Villa
(de Villa)
(del Tortonese, in La Salle)
  (antichissima famiglia decurionale di Tortona)

signori di Villa (poi Villavernia); consignori di Pozzolo Formigaro

     
  ARMA IGNOTA

Villa
(de Villa)
(da Mondonio, Calliano e Chivasso)
  consignori di Castelletto Merli
     
  ARMA IGNOTA
[Manno]
     
  Sbarrato d'azzurro e d'oro, le sbarre d'azzurro cariche di una stella (6), d'argento, ordinate in banda, con il capo di rosso, cucito, carico di una crocetta scorciate, d'oro
[di Ricaldone]
     
    motto: DROIT ET AVANT

*Villa
(da Chieri, a Valfenera, Torino, New York)
conti con il predicato di Villarampari
     
  Sbarrato d'azzurro e d'oro, le sbarre d'azzurro cariche di una stella (6), d'argento, ordinate in banda, con il capo di rosso, cucito, carico di una crocetta scorciate, d'oro
    motto: DROIT ET AVANT

*Villa
(da Torino)
conti di Montpascal
     
  Bandato d'oro e di rosso, con il capo d'azzurro carico di tre stelle d'oro, ordinate in fascia
motto: DROIT ET AVANT

Villa
(de Villa)
  consignori di Montalto Scarampi, San Martino d'Asti
     
  ARMA IGNOTA

Villa (de)
(Tourneuve)

(da Ayas, ad Aosta)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  D'argento, alla torre di rosso, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila, di nero
[De Tillier]

Villa (de)
(di Introd)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  D'oro, alla croce gigliata, di rosso, con il capo cuneato, di rosso
[De Tillier]

Villafranca Soissons
  conti
(discendenti da Eugenio di Savoia-Carignano, conte di Villafranca)
     
  Partito, al 1° d’oro, all’aquila di nero, al 2° d’azzurro, a tre gigli d’oro, con il bastone di rosso, scorciato, posto in banda e in abisso

Villani
(da Biella)
  consignori di Balangero, Candelo, Castellengo, Robassomero
     
  Troncato d’oro e di azzurro, al bastone di verde, noderoso e scorciato, posto in banda
     
motto: NOBILITAS SOLA EST ATQUE UNICA VIRTUS

Villani
(da Carmagnola)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, d'oro, a cinque bande di rosso, e d'argento
[Consegnamento 1613]

*Villanis
e Villanis Zani
(dal Delfinato, a Torino)
conti
     
  Troncato d’oro e di azzurro, al bastone di verde, noderoso, posto in banda
motto: SOLA NOBILITAS VIRTUS

Villar
(Villars, Villaris)
(del Nizzardo)
  consignori di Toetto Scarena
     
  D’argento, al castello merlato di quattro pezzi, di rosso, sormontato da tre stelle, di rosso, ordinate in fascia
[De Orestis]
     
  D’argento, alla città (villa) di rosso, murata del campo, sormontata da tre stelle, di rosso, ordinate in fascia
[Manno]
     
motto: VIRTUTE ALTIOR

Villar Focchiardo (di)   visconti di Villar Focchiardo
     
  ARMA IGNOTA

Villar Focchiardo (di)   signori di Villar Focchiardo
     
  ARMA IGNOTA

Villars (de)
(dalla Francia)
  signori di Chiavazza, Lessona
     
  ARMA IGNOTA

Villata   conti di Piana con Rivaira; consignori di Villata
     
  Troncato d’oro e di rosso, alla banda d’argento, accostata da due leoni, dell’uno nell’altro
     
motto: FATO FORTIOR VIRTUS

Villeneuve (de)
de Beauregard
  (ramo della celebre famiglia provenzale - vedi anche la voce de Gréolières)

conti di Saint Léger

     
  Di rosso, inferriato da sei lance da torneo, d'oro, seminato negli spazi vuoti di scudetti, dello stesso, sul tutto, d'azzurro, al giglio d'oro

Vimercati
(Vimercate)
  (celebre famiglia lombarda diramatasi anche in Piemonte)

conti di Valenza; signori di Sale e Castelnovetto

     
    (nel Milanese esistettero numerose famiglie con il cognome Vimercati, che presentano armi notevolmente diverse. L'arma qua rappresentata è quella più probabile)
     
  Di rosso, al castello d'argento, torricellato di tre pezzi, aperto del campo
     
  (I Vimercati-Genta, citati nei Consegnamenti Biellesi del 1687-1689)
Di rosso, al castello d'argento, munito di due garitte, aperto del campo, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
[Mario Coda, Il Libro della Blasoneria Biellese]


    Per Scipione Vimercati e Giovanni Ambrogio Camnago, detto di Vimercate, entrambi abati di San Giusto di Susa (rispettivamente nel 1541 e nel 1547-1556), il Dizionario Araldico Valsusino propone altre due armi, pur sottolineando l'estrema incertezza dell'attribuzione dei due personaggi a una delle numerose famiglie con questo nome
     
  D'argento, a tre fasce di nero, doppiomerlate, ciascuna carica di tredici trifogli, d'oro
[Stemmario Trivulziano]
     
  Bandato di rosso e d'oro, con il capo d'azzurro, carico di due stelle (8), d'oro

Vincenti
(Vincenzo)
(di Vigone)
  (antica famiglia nobile con memorie dal XV secolo)
     
  D’azzurro, alla croce d’oro, ripiena di rosso, accantonata in capo da due stelle, d’oro
     
    motto: LAUS DEO

Vincenti
  baroni di Arlod
     
  D’argento, al braccio armato, al naturale, tenente una mazza d’armi, d’azzurro, con la banda di porpora, attraversante

Vincenzi
(de Vincenti)
(di Ferrara)
  conti di Vinadio; consignori di Aisone
     
  "In campo d'argento spaccato pure d'argento un leone nero nascente, con tre sbarre rosse ondate a onde grosse e nere
[Memorie Storiche della nobile famiglia Bevilacqua, Parma, 1779]

Vinea (de)
(da Rivoli, oriundi di Pinerolo)
  consignori di Villarfocchiardo
     
  D’argento, al grappolo d’uva (al naturale), sormontato da un sole d’oro, cucito, orizzontale destro
     
  D’argento, al grappolo d’uva (al naturale), sormontato da un sole d’oro, cucito, uscente dal capo dello scudo
[arma di Giovanni Giorgio Vinea (figlio di Chiaffredo), 1617, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1592]
     
    motto: MITISSIME TEGOR [serie dei canonici]

Vinea
  consignori di Cortandone
     
  ARMA IGNOTA

Vinea
(da Torino, in Carignano)
 
     
  D’argento, a due tralci di vite al naturale, decussati, con il capo d’oro, cucito, carico di un’aquila coronata, di nero
     
    motto: VIRTUS ET INDUSTRIA

Vinea
(da Mongrando)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 2° d'argento, a un tralcio di vite al naturale, fruttato, decussato e ridecussato intorno a un bastone, scorciato, di nero
[Blasonario Biellese e Coda, Libro della Blasoneria Biellese]
     
    motto: AD SUPERA VELOX

Violetta
(da Cavaglià)
  consignori di Viverone
     
  D’argento, a tre piante di mammola (violetta) al naturale, sormontate da una mezzaluna di rosso, montante
     
motto: PROTEXISTI ME DEUS

*Viora
(da Chivasso, in Torino)
nobili; conti di Bastide
     
  Partito, al 1° d’argento, a due mezzi archi di ponte di rosso, merlati alla ghibellina, uscenti dalla partizione, uno sull’altro, al 2° d’oro, a due crancelini di verde, in sbarra
    motto: COMME UN ORAGE

Vioto
(Viotti)
(da Carmagnola)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° di verde, al giglio d’oro, al 2° bandato d’oro e di verde

Viotti
  conti (1826)
     
  ARMA IGNOTA

Viotti
(da Cherasco)
 
     
  D'azzurro, allo scaglione accompagnato da tre stelle, il tutto d'argento
[Manno e manoscritto Defanti]

Viotto
(da Mondovì)
  (Nella Collezione di Armi Gentilizie di Mondovì è rappresentato questo stemma, assegnato a una famiglia Viotto, che potrebbe coincidere con la precedente)
     
  D'azzurro, allo scaglione accompagnato in capo da una stella, il tutto d'argento

Viotto
(Viotti)
(in Casale)
 
     
  D'argento, all'albero (fico?) di verde, nutrito sulla pianura erbosa, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Blasonario Casalese]

Viretti
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)

Prospero, conte ad personam (1787)

     
  D’azzurro, alla fascia formata da sette rombi d’argento, accollati, accompagnati in capo da tre stelle, in punta da tre rose, il tutto d’oro e ordinato in fascia
     
    motto: PUNGO NOCENTES

Viry (de)
  (vedi Blasonario Transalpino)

signori di Bastia e Carassone

     
  Palato d'argento e d'azzurro di sei pezzi
[Spreti: palato d'azzurro e d'argento]
     
  [per Philibert de Viry, 19 marzo 1498, attestato anche]
Palato d'argento e d'azzurro di sei pezzi, a tre bande di nero
     
1 motto: A VIRTUTE VIRI

Visca
(da Chieri)
  conti di Tonengo; consignori di Ceresole, Piazzo
     
  Inquartato, al 1º e 4º di cinque punti d'oro equipollenti a quattro d'azzurro, al 2º e 3º di rosso
     
motto: VINCERE POSSE SAT EST

Visca
(da Ovada)
     
  Troncato, al 1° di rosso, al crescente montante, accompagnato in capo da tre gigli male ordinati, il tutto d'oro, al 2° di verde, alla colomba d'argento, tenente nel becco un ramoscello al naturale, posata su una pianura d'azzurro
[Stemmi della Comunità di Ovada]

Viscardi
(da Vercelli)
  vedi Guiscardi

Viscardi
(Guiscardi, Guizzardi)
(da Cravegna)
 
     
  Troncato di rosso e d'argento, alla pianta di verde, fiorita, radicata in un terreno al naturale, attraversante sulla partizione, con un sole al naturale, movente dal capo
[arma di D. Iacobus Franciscus Viscardus a Craven Novar.s, 1601, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 1703]
     
  Troncato di rosso e d'argento, alla pianta di verde, con tre fiori d'azzurro, radicata in un terreno di verde, attraversante sulla partizione, con un sole d'oro, movente dal cantone destro del capo
[arma di D. Iacobus Ant.us Viscardus a Craven. Novariensis, 1603, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 1894]

Visconti
(del Chierese)
  (una delle famiglie dichiarate nobiles di Carmagnola dal marchese Manfredo IV nel 1312)

visconti di Baldissero, Marentino, Montaldo, Pavarolo
(un ramo anche in Asti, detto dei Siboni o Sibonenghi, consignori di Cossano)

     
  D'argento, al leone di rosso che tiene una crocetta dello stesso

Visconti (di Valenza)
(Valenza, di Settimo, di Lazzarone)
(da Valenza, in Casale, Occimiano e Pomaro)
  (antica famiglia viscontile, che mantenne il nome della dignità; si trasferì in Monferrato nel XV secolo)

signori di Castruzzone, Lazzarone, Settime, Villadeati

     
  ARMA IGNOTA
     
  D'oro, al biscione di verde, ondeggiante in palo e ingoiante a metà un putto ignudo, di carnagione, posto in maestà e movente in fascia, con le braccia aperte
[Blasonario Casalese, alla voce de Vicecomitibus]

Visconti
(da Milano, in Torino)
  baroni di Ornavasso
     
  D’argento, al biscione d’azzurro, coronato d’oro, ingoiante un putto di carnagione, con il capo d’oro, carico di un’aquila di nero, coronata del campo

Visconti
(di Milano)
  conti di Cavaglio; signori di Fontaneto
     
  D’argento, al biscione d’azzurro, ingoiante un putto di carnagione

Visconti
(da Milano, in Pallanza)
  signori di Invorio Inferiore, Massino
     
  D’argento, al biscione d’azzurro, coronato d’oro, ingoiante un putto di carnagione, con il capo d’oro, carico di un’aquila di nero

Visconti
(Visconte)
(da Trino, in Cavour e Salussola)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’azzurro, al biscione d’oro, ingoiante il putto, di rosso
[Manno, da consegnamento 1687]
     
  D’oro, al biscione d’azzurro, ingoiante il putto, di rosso
[Consegnamento 1614 e Coda, Blasonario Bugaro]
     
    motto: NITIDA CRUCIFER

*Visconti
(da Oleggio, in Torino, Livorno, Milano e Firenze)
  nobili con il predicato di Oleggio Castello; marchesi
     
  D’argento, al biscione coronato, d’azzurro, ondeggiante in palo e ingoiante a metà un putto ignudo, di carnagione, posto in maestà e movente in fascia, con le braccia aperte

Visconti Prasca
(da Cassine, in Alessandria e Genova)
  nobili; * conti
     
  D’argento, al biscione di verde, ondeggiante in palo e ingoiante a metà un putto ignudo, di carnagione, posto in maestà e movente in fascia, con le braccia aperte

Visconti Venosta
(da Venosta, in Milano, Roma e Santena)
  * marchesi; marchesi di Breglio, marchesi di Cavour, marchesi di Sostegno e Ca' del Bosco, marchesi di Avigliana; conti di Santena, conti di Isolabella; signori di Valdichiesa; nobili
     
  Inquartato, al 2° di Visconti, al 2° di Venosta, che è interzato in fascia, d'argento, di nero e di verde, con il capo d'oro, all'aquila di nero, coronata del campo, con il volo abbassato, al 3° di Alfieri, al 4° di Benso
     
    motto: DE CASTRIS

Visière (La)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  Di rosso, a tre elmi d'argento, 2, 1

Visone
(da Acqui, in Costigliole d'Asti, Torino e Roma)
  conti (1878)
     
  D’azzurro, al visone con la testa rivoltata, rampante contro una pianticella di erica nutrita sulla pianura erbosa, il tutto al naturale
[Manno. Don Paolo Prunotto osserva che nello stemma dipinto su un cartone conservato nella parrocchia di Costigliole, probabilmente realizzato a fine 1800 per i funerali del conte Visone, non è raffigurata una pianticella d'erica, ma un albero generico]
     
    motto: SEMPER VIGILANS

Vistarini
(da Lodi)
  consignori di Marsaglia
     
  Inquartato, al 1° e 4° di verde, al leone d’oro, al 2° e 3° di rosso, a due fasce di verde a spina di pesce, con il capo d’oro, carico di un’aquila di nero, coronata del campo
[Manno]
     
  Di verde, al leone d'argento, linguato di rosso, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[de Vistillinis de Laude, Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]

Vitale
(da Mondovì, in Cuneo e Torino)
  conti di Genola, Paglières, S. Vitale, Torricella; consignori di Beinasco, Ceva, Givoletto
     
  D'argento, alla banda d'oro, orlata di rosso
     
  (conti di San Vitale)
Inquartato: al 1° e al 4° di Vitale; al 2° e 3° di Tapparelli, e sul tutto di Ceva
     
motto: LA FIN FAIT TOUT

Vitalis
(da Barcellonetta)
  (consignori di San Paolo?)
     
  Di rosso, a due leoni d'oro affrontati, sostenenti una torre rotonda, d'argento, merlata di tre pezzi e murata di nero
[De Orestis]

Viterbo
(da Fossano)
  consignori di Beinasco, Genola, Lemie
     
  D’argento, al tronco di salice, con la vite accollata, al naturale, con il capo d’azzurro, carico di un sole, d’oro
     
motto: VIRTUS UNITA FORTIOR

Vitia
(Vezza)
(da La Vezza, in Asti)
  (antichi in Asti. Guasco li dice discendenti dai signori di Vico, nonchè signori di Castellinaldo, Piobesi, La Vezza, Vicoforte)
     
  D’argento, al leone troncato di rosso e d'azzurro, coronato, linguato e membrato di rosso
     
  D’argento, al leone di nero, armato, linguato e membrato di rosso, coronato di nero
[arma del vescovo di Vercelli Marco Antonio Vizia, citato in Fiori di Blasoneria e in Coda, Blasonario Bulgaro]

Vitta
(in Casale)
  baroni (1855)
     
  ARMA IGNOTA

Vittono
(Vittone)
(di Ciriè)
  consignori di San Maurizio Canavese, Settimo
     
  (Marcantonio, cittadino di Mondovì, 1613)
D’azzurro, al leone d’oro, armato e linguato di rosso
    motto: TU PERFICIS
     
  (Pietro, notaio di Mathi e commissario ducale per Torino, 1613)
D’azzurro, alla fascia d’argento, carica di un leoncino di rosso, e accompagnata da quattro stelle, d’oro
     
  (Giovanni Guglielmo, da Rivarolo, elemosiniere di S.A., 1687)
D’oro, al rosaio di tre rami al naturale, con il capo d’azzurro, carico di tre stelle, d’oro, ordinate in fascia
motto: VULT ONUS ET HONOR
     
  (Giuseppe Nicola, 1663-1665)
D’azzurro, alla torre d'oro, con la vite al naturale passante e ripassante nella torre, sormontata da un sole dello stesso
[arma Vittone su tela San Paolo alla mensa eucaristica (1663-1665) di Giovanni Bartolomeo Garavoglia: l'immagine non è di agevole lettura]
     
  (Giuseppe Nicola, 1687)
D’oro, alla torre di rosso, con la vite al naturale passante e ripassante nella torre, con il capo d’oro, cucito, carico di un sole, di rosso
[Manno, citando il consegnamento, in cui però non figura il sole - vedi sotto]
     
  (Giuseppe Nicola, 1687)
D’oro, alla torre di rosso, con la vite al naturale passante e ripassante nella torre
[Consegnamento 1687]
motto: COMPRESSA SUAVIOR

Vittoria (di Santa)
(da Manzano)
  signori di Santa Vittoria; consignori di Barbaresco, Cantogno, Carrù, Casalgrasso, Manzano, Tevoleta
     
  Troncato d'argento e di rosso
[Stemma dell'abate Petrus a Sancta Victoria, sacrestia di San Pietro di Cherasco]

*Vitucci Righini
di Sant'Albino
(dagli Stati Pontifici, in Torino)
nobili; conti
     
  Inquartato, al 1° e 4° d’azzurro, al leone coronato, d’oro, tenente con le branche anteriori un tralcio di vite fruttato e fogliato al naturale, al 2° e 3° d’argento, a due bande di rosso, con il capo d’azzurro, carico di tre gigli d’argento male ordinati

Vivalda
(da Mondovì)
  (una delle sei famiglie di baldacchino di Mondovì)

conti di Castellino Tanaro, Igliano; baroni di Mombarcaro; consignori di Ceva, S. Michele, Vasco

     
  Partito di rosso e d'argento, con il capo d’oro, carico di una aquila coronata, di nero, nascente
     
  Partito di rosso e d'argento, con il capo d’oro, sostenuto d'azzurro, carico di una aquila coronata di nero, nascente
[Collezione di Armi Gentilizie di Mondovì]
     
  Partito di rosso e d'argento, alla bordura di [...], carica di ... (besanti?), di [...], con il capo d’oro, carico di una aquila coronata, di nero, nascente
[Rilievo della tomba, in San Domenico a Bologna, di Bernardino Vivalda, figlio di Giovanni Giorgio, Pedemontanus e Monte Regali, morto a 16 anni nel 1590]
     
motto: IN SINU DURAT GERMINI

Vivaldo
(da Susa)
  conti di Foresto
     
  ARMA IGNOTA

Viviani
(da Revello)
  consignori di Crissolo
     
  Partito di nero e di rosso, con lo scaglione d’oro

Vizio
(di Torino?)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'oro, all'orso al naturale
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: POST TENEBRAS SPERO LUCEM

Vola
(da Mongrando)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, a tre mezzi voli d'oro, male ordinati, gli ultimi due capovolti e addossati
[Blasonario Biellese e Coda, Libro della Blasoneria Biellese]
     
    motto: SEMPER AD ASTRA

*Voli
(da Asti, in Dronero e Torino)
conti
     
  Fasciato d’azzurro e d’oro, con il capo del secondo, carico di tre semivoli d’aquila sinistri, al naturale, ordinati in fascia
    motto: ALTIUS TENDO

*Voli
(da Asti, in Dronero)
baroni
     
  D’azzurro, a tre voli spiegati d'argento, 2, 1
    motto: SEMPER AD ASTRA

Volpe (della)
(olim Pagliari)
(da Vigevano, in Vercelli)
 
     
  D'azzurro, al cavallo d'oro, accompagnato da tre stelle (8) d'argento, una in capo e due nella parte destra dello scudo
[Coda, Blasonario Bulgaro]

Volpengo
(da Mondovì)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’azzurro, alla fascia d’argento, carica di una volpe di naturale, tenente in bocca un libro di rosso, la fascia sormontata da una rosa, al naturale, e questa da due stelle, d’oro
     
  Troncato d’azzurro e d'argento, con la fascia di rosso sulla partizione, il 1° alla volpe d'argento, sostenuta dalla fascia, tenente in bocca un libro di rosso, sormontata da tre stelle d'oro, male ordinate, il 2° d'argento, alla rosa, di rosso
[Collezione Armi Gentilizie di Mondovì]

Volpi
(de Volpe)
(da Rosignano, in Casale)
  consignori di Rosignano
     
  ARMA IGNOTA

Volta (della)
(da Genova)
  signori di Voltaggio
     
  Bandato d'argento e di rosso

Volta
  consignori di Celle [di Ricaldone]
     
  ARMA IGNOTA

Vorbert
(di Aosta)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  Di nero, al muro d'argento, merlato alla guelfa, innalzato fino al capo dello scudo

Vugliano
(di Torino?)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Di verde, al fascio di frecce d'oro, legate d'argento, poste in fascia, la punta a sinistra, con il capo c'azzurro, cucito, carico di una stella d'oro
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: IN CONCORDIA VIRTUS

Vugliengo
(di Torino)
  (famiglia nobile, con memorie da fine XVI secolo)
     
  Palato d’oro e di rosso, alla rosa, di verde sull’oro, e d'argento sul rosso, con il capo d'azzurro, carico di una stella (6) d’argento

Vuglina
(da Mondovì)
  (antichi in Mondovì)
     
  D’oro, a due fasce di nero

Vulliet
(Veulliet)
  signori di Châtellargent, St. Pierre; consignori di Montalto, Nomaglio
     
  D'argento, inquartato da un filetto di nero: al 1º e 4º, uno scaglione di rosso, accompagnato da tre teste di cinghiale, di nero, scapucciate, le superiori affrontate; al 2º e 3º, una croce di rosso, accompagnata in ciascuno dei cantoni, sinistro superiore e destro inferiore, da una chiave dello stesso, l'ingegno in alto
     
  D'argento, inquartato da un filetto di nero; al 1º e 4º, controinquartato: al primo e al quarto, uno scaglione di rosso, accompagnato da tre teste di cinghiale, di nero, scapucciate, le superiori affrontate; al secondo e al terzo, una croce di rosso, accompagnata in ciascuno dei cantoni, sinistro superiore e destro inferiore, da una chiave, dello stesso, l'ingegno in alto; al 2° e 3° due chiavi di rosso, poste in palo, addossate, accompagnate da due crocette patenti, dello stesso

*Vulliod (de)
(da Yenne)
baroni
     
  D'azzurro, al decusse d’argento

Vulpio
(da Candelo)
  conti di Borgomale
     
  ARMA IGNOTA

Yse (d')
(d'Yze)
vedi Èze (d')

Watteville (de)
(Wattenvil, Wattenwyl)
(dalla Svizzera, in Franca Contea, Piemonte e Savoia)
  (vedi anche Blasonario Transalpino)

marchesi di Conflans (1621), Versoy (1598); conti di Bussoleno (?); signori di Brossasco, Dronero, Venasca

     
  Di rosso, a tre semivoli d'argento, due e uno
     
     
  (Watteville Joux)
Inquartato, al 1° e 4° di rosso, a tre semivoli d'argento, due e uno, al 2° e 3° d'oro, inferriato d'azzurro (Joux)
[in seguito al matrimonio tra Niklaus von Wattenwyl e Anne, figlia di Adrien de Grammont (detto "de Joux"), signore di Joux, ultimo della sua linea]
     
1 motto: INGRATIS SERVIRE NEFAS
SUB UMBRA ALARUM TUARUM PROTEGE ME

Wilcardel
(Vilcardel, Villecardel)
(dalla Piccardia, in Piemonte)
  marchesi di Andorno (1719), Beaufort (1662), Mortigliengo (1619), Trivero (1619); conti di Montà, Settimo Torinese; signori di Lucento, Montgex; consignori di Aubonne, Monthoux
     
  D'argento, allo scaglione accompagnato da tre rose, il tutto di rosso
     
1

Zabaldani
(di Altavilla, in Moncalvo e Alba)
  (ramo dei signori di Altavilla)

signori di Casorzo; consignori di Altavilla, Castelletto Merli, Castelvecchio, Conzano, Ottiglio (così Guasco di Bisio)
[Di Ricaldone invece li definisce conti di Altavilla, Casorzo, Castelvecchio; inoltre Goffredo Casalis, alla voce Castelvecchio d'Alba del Dizionario Geografico Storico riporta: marchesi di Castelvecchio d'Alba (1559)]

     
  D'oro, al leone coronato, di rosso
[Blasonario Casalese e di Ricaldone]
     
  D'oro, al leone di rosso

Zaffarone
(da Torino)
  consignori di Ceva, Torricella
     
  Inquartato, al 1° e al 4° d’azzurro, all’aquila d’argento, accompagnata da tre gigli, d’oro; al 2° e 3°, troncato d’azzurro e d’argento al grifone troncato d’oro e di rosso
motto: SUUM CUIQUE DEUS

Zametti
(Zametto)
(del Piemonte, anche in Francia)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  D’azzurro, al leone d’oro, con il capo del primo, sostenuto del secondo, e carico di un giglio dello stesso

Zanelli
(Zanetti)
(da Mantova)
  marchesi di Castelnuovo Belbo (1665)
     
  Di rosso, al palo d’azzurro, cucito, carico di tre stelle d'oro, accostate a destra da un monticello, di verde, cucito, sostenente un giglio d’argento, sormontato da due altri gigli dello stesso, ordinati in palo; a sinistra, da un’aquila, sormontata da una Z e accompagnata in punta da una L, il tutto d’oro
[Manno]
     
  Inquartato, al 1° d'argento, all'aquila di nero, nel 2° di rosso, all'aquila di nero, (cucita), al 3° d'azzurro, alla testa di moro (al naturale), bendata d'argento, al 4° trinciato dentato d'argento e di nero, alla croce patente d'argento sull'inquadratura, carica in cuore di uno scudetto, d'argento alla croce di rosso, accantonata nel cantone destro del capo da un busto di donna, vestito di rosso
[Stemmario Mantovano e di Ricaldone]
     
  Troncato, d'oro, a tre stelle di nero, male ordinate, e d'argento, a due sbarre di nero
[Stemmario Mantovano, alla voce Zanetti]

Zanotti
(da Casale)
  conti di Valmacca
     
 

D’azzurro, alla fascia d’argento, carica di tre stelle del campo, accompagnate da tre stelle d’oro; con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero


Zappata
(Zapata, Zavatta)
(da Poirino)
  conti di Pontchy
    In Poirino c'erano due famiglie con questo cognome. Franchi Verney attribuisce ai conti di Pontchy il primo dei due stemmi indicati, Manno invece non dà indicazioni.
     
  Di rosso, a cinque stivaletti, scaccati d’argento e di nero, ordinati in decusse, con la bordura d’argento, carica di cinque scudetti d’oro, ciascuno divisato d’una banda di nero
     
motto: FERAE DOMI EDUCATAE MITESCUNT
     
  Di rosso, al leone d’oro, con le zampe posteriori vestite di scarpe, di nero
     
motto: QUOD VIS ESSE VELIS

Zasio
(Zazio)
(da Casale)
  (famiglia nobile con memorie dal XIV secolo; di Ricaldone non esclude la loro derivazione dagli Zazii, ramo dei marchesi di Occimiano del XIII secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Zavatteri
(da Cherasco, oriundi di Centallo)
  baroni de La Costa
     
  D’azzurro, alla banda d’oro ripiena di rosso, con il capo d’oro, carico di un’aquila, di nero
[Nel manoscritto Defanti la banda è di rosso]
     
motto: ROBORE ET INGENIO

Zegna
(da Trivero, in Biella)
(antichi in Trivero)

* conti di Monte Rubello

     
  Di rosso, al leone troncato d'argento e d'azzurro, con il capo dello stesso, carico di tre stelle d'oro, ordinate in fascia
[Consegnamento 1687]
     
  D'oro, al leone troncato d'argento e d'azzurro, con il capo dello stesso, carico di tre stelle (8) d'oro, ordinate in fascia
[Blasonario Famiglie Piemontesi, per i conti di Monte Rubello]
    motto: IN VIGILANTIA SECURITAS

Zenone
(da Tortona)
  conti di Castelceriolo
     
  Inquartato, al 1° d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 2° d'argento, al grifone di rosso, al 3° bandato d'azzurro e d'argento, con la fascia del secondo carica di tre lettere Z, di nero, al 4° di rosso, a cinque torri d'oro, disposte in decusse
[Berruti, Tortona insigne]

Zerbino
(Zerbini)
(da Genova)
  consignori di Igliano
     
 

D'azzurro, alla stella di otto raggi, d'oro


Zerbino
(monferrini)
  consignori di Lauriano, Piazzo
     
  ARMA IGNOTA

Zerbino
(da Andorno)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  D’azzurro, al ramoscello di rosa, d’oro, fiorito di tre pezzi d’argento, bottonati di rosso, accompagnato in capo da tre stelle, d’oro
     
    motto: INTERIUS CANDIDIOR

Zibbione
(in Casale)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  D’argento, a tre rami fogliati e gambuti, di verde, fioriti di tre rose di rosso, che sorreggono tre galli, al naturale, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero
[Di Ricaldone]

Zino
(da Occimiano, in Pallanza)
baroni (1847)
     
  D’azzurro, all’ancora d’argento, con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero

Zinzerdorf
  conti di Casteggio, Galliate
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'argento, alla volpe nascente, al naturale, quella del 1° punto rivoltata, al 2° e 3° d'azzurro, al leone nascente d'argento, sostenuto da una campagna di rosso, quello del 3° punto rivoltato; sul tutto, inquartato, al 1° di rosso, al 2° e 3° d'argento, al 4° di nero

Zoagli
(Zoaglio, Sovagli)
(da Genova, in Casaleggio Boiro)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  Partito di rosso e d’azzurro, al castello dell’uno nell’altro, sormontato da una testa di leone, d’oro
[Manno e Spreti]
     
  Partito d'oro e d’azzurro, al castello dell’uno nell’altro, aperto e finestrato del campo
[Spreti]
     
  Partito d'azzurro e d'argento, al mastio di rosso, aperto del campo, attraversante sulla partizione
[Stemmi della Comunità di Ovada]
     
    motto: VIRTUTI FORTUNA COMES

Zocca
(poi Rangone Malerba)
(da Diano, in Alba)
  conti di Montelupo
     
  Inquartato, di Rangone e di Malerba; con la fascia d’azzurro, carica di tre stelle d’oro, sulla troncatura

Zocco
(da San Germano)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  Troncato di verde e d’azzurro, alla palma d’oro, posta in banda
     
    motto: IN DOMINO SPES MEA

Zoello
(Zoelli)
(da Carmagnola)
  conti di Ceresole, Gassino; signori di Baldissero; consignori di Perno, Santena
     
  Troncato d’azzurro e d’argento, al liocorno ritroncato d’argento e di rosso, sormontato da due stelle, d’oro
     
motto: SOLA INTEGRITATE
     
    Per la somiglianza del nome e dell'arma e per l'uguaglianza del motto SOLA INTEGRIT[...], si può fondatamente pensare che appartenesse a questa famiglia anche Ioannes Dominicus Zulus Pedemontanus, la cui arma datata 1622 è presente nella loggia inferiore del cortile antico dell'Università di Padova
     
  Troncato di rosso e d’argento, al liocorno (cavallo?) ritroncato dell'uno nell'altro

Zoia
(Zoya, Gioia)
(di Asti)
  conti di Albaretto e Lottulo
     
  Di rosso, a quattro gigli d'oro, 2 e 2
     
  D'argento, a quattro gigli di rosso, 2 e 2
[palazzo Zoia, Asti]
     
  "Un scudo ovale cartociato a beneplacito col campo d'oro a quattro fiori d'Alice due in fronte e due in ponta"
[Consegnamento 1687]
     
motto: IMPAVIDA VIRTUS

Zola
(Zolla, Zolia)
(da Asti)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Partito di rosso e d’azzurro, a tre bande d’oro sul tutto, accompagnate in capo da due stelle dello stesso
[Consegnamento 1613]
     
    motto: IUSTE BELLANDUM

Zola
(di Ivrea, originari di Viverone)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Di rosso, a tre stelle d'oro, 2, 1
[Pinchia, Armerista del Canavese, Rivista Araldica, Roma, 1931]

Zola
(di Casale, originari di Asti)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, al tronco secco a due rami divergenti, nutrito sulla pianura erbosa al natutale, con due aquile di nero, con il volo abbassato, appollaiate, quella di destra rivoltata, con una stella (6) raggiante d'oro nel punto del capo
[Incisione in rame del 1675, Archivio Magnocavallo, Casale)]

Zonco
(da Saluzzo)
  consignori di Torrazza
     
  D’argento, alla fascia di rosso, accompagnata in capo dal capo e collo di un caprone, di nero, accostato da due rose, di rosso, in punta bandato d’argento e di nero
     
motto: CANDOR ILLAESUS

Zoppi
de' Firuffini
(da Casale in Alessandria)
  marchesi (1730); signori di Cassine, Castelnuovo Bormida, Sezzadio

conti (1888)

     
  (arma antica dei signori di Sezzadio)
Trinciato di rosso e d'oro, alla gamba di carnagione recisa, di nero con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero
[De Ferrari e Berruti, Tortona insigne]
     
  Inquartato, al 1° e al 4° d'argento, a quattro catene di rosso, legate in decusse, con un breve bianco svolazzante in fascia, legato alle catene in cuore, e scritto del motto "GERN" di nero; al 2° e 3° di rosso, alla gamba di carnagione recisa e in sbarra, con il capo d’oro, carico di un’aquila di nero, coronata del campo; sul tutto di rosso, alla punta d’argento, rovesciata, movente dal capo, con il capo d’oro, carico di un’aquila (ascia?) coronata, di nero, nascente

[Manno osserva però che il sul tutto è l'arma di Savona, che va quindi blasonata di rosso, al palo d'argento, con il capo d'oro carico di un'aquila coronata, di nero, nascente]

     
  Di rosso, alla gamba recisa, di nero, con il capo d’oro, cucito, carico di un’aquila coronata, di nero
[De Ferrari]
     
  Di rosso, alla gamba di carnagione, con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero
[Scordo, "Armista Tonso"]
     
  Di rosso, alla gamba d'argento, con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero
[di Ricaldone, per i rami in Casale e Occimiano]

Zostra
(Zostri)
(da Rivoli)
  (una delle più importanti famiglie locali nel Medioevo, con memorie dal XIII secolo)
     
  D’azzurro, a tre scaglioni d'oro

Zucca
(Zucchi)
  signori di Silvano d'Orba
     
  ARMA IGNOTA

Zuccala
(da Bergamo, a Marentino)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  D'azzurro, alla fascia alzata di rosso, cucita, sormontata da tre stelle d'oro, disposte in fascia, e accompagnata in punta da tre monti, d'oro, uscenti dalla punta dello scudo, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[segnalazione di Guido Vanetti, da documenti reperiti a casa Zuccala, Marentino)

Zuccari
(da Robbio, in Vercelli)
 
     
  D’azzurro (di nero?), alla zucca d'argento (d'oro?), ramificata e fogliate, di verde, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Coda, Blasonario Bulgaro]

Zucconi
(Succoni)
(di Mantova)
  conti di Benevello
     
  D’oro, al muro d’argento, merlato alla ghibellina, innalzato fino al capo dello scudo, sormontato da un'aquila, di nero
[arma di Gabriel Zucconus mantuanus, 1618 circa, Archiginnasio di Bologna, vedi Imago Universitatis n. 2936]
     
  D’oro, al muro d’argento, merlato alla ghibellina, innalzato fino al capo dello scudo, carico di due teste di uomo, al naturale, affrontate, sormontato da un'aquila, di nero
[arma di Gabriel Zucconus mantuanus, 1620 circa, Archiginnasio di Bologna, vedi Imago Universitatis n. 3017]
     
  Di verde, alla zucca lunga d'argento, fogliata d'oro
[Stemmario Mantovano]

Zuccotti
  (nobile famiglia consolare di Bosco Marengo)
     
  D’azzurro, a tre zucche al naturale, poste in fascia

Zuffi
(Zuffo)
(da Centallo)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato d'azzurro e d’oro, al leone ritroncato d’oro e di rosso

Zuffi
(da Valenza)
  baroni (1835)
     
  ARMA IGNOTA

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Ultimo aggiornamento 12 Settembre 2015
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