Blasonario delle famiglie subalpine



Ph - Pu




Le schede sulle famiglie e le altre informazioni identificate con un * sono tratte dal volume
Onore Colore Identità,
in particolare dalle integrazioni curate da Gustavo Mola di Nomaglio e Roberto Sandri-Giachino. Rimando al libro per ogni ulteriore notizia.



Philippon
(di Aosta)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  D'azzurro, al braccio armato tenente una spada, il tutto d'argento, la spada guarnita d'oro
     
    motto: UNIQUE TUTUS

Pia
(di Asti)
 
     
  ARMA IGNOTA

Pia
(Pia Ferreri)
(da Asti ?)
  baroni di Cinaglio e Boscomaggiore
     
  ARMA IGNOTA

Piacentini
(da Casale)
  consignori di Sala
     
  D'argento, all'albero di verde, nutrito sulla pianura erbosa, sostenuto a sinistra da un (leone?) d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Blasonario Casalese]

Piana
(da Biella)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, all'aquila di rosso, coronata d'oro, fiancheggiata da due stelle, del medesimo
[Coda, Il Libro della Blasoneria Biellese. In uno dei due stemmi di Io. Baptista Plana Bugelle Pedemont.s, 1656-1657, presenti nell'Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 4728 e 4751, il campo è d'oro, ma mancano le due stelle]
     
    motto: AUXILIUM MEUM A DOMINO

Piana
(di Asti)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Piana
(di Ovada)
 
     
  D'argento, al leone di rosso, passante sulla pianura di verde, con il sole al naturale, movente dal cantone sinistro del capo
[Stemmi della Comunità di Ovada]

Pianavia
(da Saorgio)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, alla nave, equipaggiata al naturale, sopra un mare ondeggiato d'argento, e accompagnata in capo da tre stelle, d'oro, ordinate in fascia, al 2° di rosso, a tre pali d'oro
[De Orestis]
     
  Troncato, con la fascia d'oro sulla partizione, al 1° d'azzurro, alla nave, equipaggiata al naturale, sopra un mare ondeggiato d'argento, accompagnata in capo da tre stelle, d'oro, ordinate in fascia, al 2° di rosso, a tre sbarre d'oro
[segnalazione di Franck Vigliani, cappella Pianavia Vivaldi nella parrocchia di San Michele di Pigna]
     
  (i Pianavia Roverizio)
Partito, al 1° d'azzurro, alla nave, equipaggiata al naturale, sopra un mare ondeggiato d'argento, accompagnata in capo da tre stelle, d'oro, ordinate in fascia, al 2° di Roverizio
[segnalazione di Franck Vigliani, Palazzo Pianavia Roverizio a San Remo]
     
    motto: ET ASPERA IN VIAS PLANAS [segnalazione di Franck Vigliani]

Pianca
(di Asti)
  (famiglia nobile con memorie da inizio XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla fascia d'argento, ondata, fluttuosa del campo, con la passerella d'oro, posta in palo, attraversante la fascia, questa sormontata da tre stelle d'oro, ordinate in fascia
     
    motto: FACTA SIT ARTE
TUTA FIT ARTE VIA

Piano
  consignori di Terruggia
     
  ARMA IGNOTA

Pianta
(da Cannobio, anche in Chiablese)
  (Nell'Armorial du Chablais Baud scrive che la famiglia è originaria di Pavone Canavese)
     
  D'oro, alla pianta di verde, terrazzata dello stesso, accompagnata in capo da tre stelle d'azzurro, male ordinate
[Baud e di Crollalanza]

Piantino
(da Biella)
  (famiglia decurionale con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d'argento, alla pianta di rovere di verde, rivestita da una pianta di vite, decussata e ridecussata, fogliata e fruttata al naturale, al 2° d'azzurro, al bue passante, d'argento
     
    motto: LENTE ET CAUTE

Piatti
(da Milano)
  conti di Carpignano Sesia
     
  D'argento, al castello d'azzurro
     
    motto: PLATO PHILOSOPHUS

Piatti
(di Chivasso)
  consignori di Candia, Carrone e Castiglione
     
  ARMA IGNOTA

Piatti
(della Valle d'Andorno)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, al castello d'argento, finestrato dello stesso e aperto del campo, al 2° e 3° di verde, a sette corone d'oro, 1, 2, 1, 2, 1

Piatineri
(Platineri)
(da Pinerolo)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo, ramo dei Napione)
     
  Fasciato ondato d'oro e d'azzurro, con il capo d'argento, carico di un leone di rosso, nascente
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]

Piazza
(della Piazza, de Plata, Platea, o Veglietti)
(di Asti)
  (antica famiglia nobile, con memorie dal XII secolo)
     
  ARMA IGNOTA
[Manno]
     
  D'argento, al palo d'azzurro
[È l'arma dei Piazza di Nizza Monferrato, che Gian Luigi Bera, in Asti - Edifici e Palazzi nel Medioevo, assegna anche ai de Platea di Asti]

Piazza
(da Nizza Monferrato)
  (antica famiglia patrizia)
     
  D'argento, al palo d'azzurro
     
    motto: SPERA IN DIO

Piazza
(Platea)
(di Biella)
  (antica famiglia decurionale di Biella)
     
 

D'azzurro, al globo d'argento, cerchiato e crociato d'oro
[Carlo Antonio Coda, Storia del Convento e della Chiesa di San Domenico del Piazzo e della Famiglie nobili che ivi hanno sepoltura, Biella, 1649]

     
  Troncato, al 1° d'argento, al globo d'azzurro, cerchiato e crociato d'oro, al 2° d'azzurro, al giglio d'oro
[Coda, Libro Blasoneria Biellese]
     
motto: POUR LA PLUME LA FLEUR

Piccapietra
(di Cuneo)
  (famiglia con memorie dal XV secolo)
     
  Di [...], alla ruota da mulino di [...]
[Citato in Note di Araldica a Cuneo e Boves nei secoli XV e XVII, di Giovanni Coccoluto, estratto da. Bollettino SSSAA Cuneo n.108, 1 S 1993]

Piccardi
  (famiglia nobile con memorie da inizio XVII secolo)
     
  D'azzurro, a due rastrelli, sormontati da tre picche, il tutto d'argento

Piccia
(Picia)
(da Carignano, in Torino)
  consignori di Garzigliana
     
 

D'azzurro, al leone d'argento, armato e linguato d'oro

     
  (ricordato anche)
Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, al leone d'argento, armato e linguato d'oro, al 2° e 3° troncato di rosso e d'argento, al leone dell'uno nell'altro; sul tutto troncato, d'oro, all'aquila di nero, e d'argento, al castello di tre torri, di rosso
[L'arma sul tutto è quella Castelli, a cui i Piccia furono aggregati nel 1699]
     
motto: ALTA PETIT RECTA QUI TENDIT

Piccinini
(Piccinino)
(da Belvedere Langhe?)
 
     
  D'azzurro, al braccio vestito di rosso, con il polsino bianco. muovente dal fianco sinistro dello scude e tenente con la mano di carnagione un ramo di palma (?), di verde
[arma di R. D. Bartol. Picininus Belveder. Ligur, 1607, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 2159]

Picco
(Pichi)
(da Cuneo, in Pinerolo)
  (antica famiglia decurionale de populo di Cuneo, presente nell'elenco del 1535)
     
  D'azzurro, alla picca d'oro, manicata di rosso, bullettata d'argento, posta in banda, accompagnata da due picchi, di nero, beccati e membrati di rosso, soranti
     
    motto: INFESTANTIA TOLLO

Picco
(di Avigliana)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Di rosso, a tre fasce scaccate d'argento e d'azzurro
     
  Di rosso, alla fascia scaccata di tre file, d'azzurro e d'argento
     
    motto: PICCOLO SONO ALTO SPERO

Picco
(di Fossano)
 
     
  Scaccato di verde e d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
[Pietro Salvatore Picco, 1836, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1725]

Piccon
(Piccono)
(da Torino)
  conti di Gran Dubbione, Perosa, Pinasca, Porte, Villar
     
  ARMA IGNOTA

Piccone
(da Ivrea)
  conti di Santa Brigida; signori di Quassolo; consignori di Lessolo, Romano
     
  D'azzurro, al leone d'oro, tenente con le zampe anteriori una picca d'argento
motto: NON PER FORZA

Piccone
(Piccono)
(da Ivrea)
  conti di Vallemosso
     
  Interzato in fascia; il 1° d'azzurro, a tre stelle d'argento; il 2° di rosso, a tre corone d'argento, ordinate in fascia; il 3° d'oro, a tre spade al naturale abbassate, una accanto all'altra

Picconi
  consignori di San Giorgio Monferrato [di Ricaldone]
     
  ARMA IGNOTA

Pico
Pico Gonzaga
Pico Pastrone
(da Casale)
  conti di Casorzo, Uviglie; signori di Castelvecchio, S. Germano; consignori di Cellamonte, Ottiglio, Rosignano, Terruggia
     
  Di rosso, al leopardo, coronato d'oro, illeonito
     
  (Pico-Gonzaga)
Troncato, al 1° inquartato, di rosso al leone d'argento, con la coda bifida, e d'oro, a tre fasce di nero, al 2° di Pico
[Per di Ricaldone il primo punto è un capo]
     
  (Pico-Pastrone)
Di rosso, al leopardo coronato, d'oro, illeonito, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero
     
motto: VIDI

Pico della Mirandola
  (ramo primogenito dei duchi di Mirandola)

conti di Roddi; signori di Oleggio

     
  Scaccato d'argento e d'azzurro, con il capo d'oro, sostenuto di rosso, carico di un'aquila di nero, linguata di rosso, accostata da due scudetti, fasciati d'argento e d'azzurro, con il leone coronato, di rosso, attraversante, il leone dello scudetto di destra rivoltato
[Stemmario Trivulziano]
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'oro, all'aquila di nero, armata, membrata e coronata del campo (Mirandola), al 2° e 3° fasciato d'argento e d'azzurro, con il leone coronato, di rosso, attraversante (Concordia), con la fascia di rosso sulla troncatura, sul tutto scaccato d'argento e d'azzurro (Pico)
[stemma scolpito in castello Pico a Mirandola. Arma Pico della Mirandola in Insignia equitum Gallici ordinis Sancti Michaelis , BSB c.i. 280]
     
  Inquartato, al 1° e 4° di Mirandola, al 2° e 3° d'argento, a tre fasce d'azzurro, con il leone coronato, di rosso, attraversante (Concordia), con la fascia di rosso sulla troncatura, lo scudo con il capo d'oro, attraversante sull'inquartato, carico di un'aquila di nero, bicipite, armata, membrata e coronata, di rosso; sul tutto di Pico
[Manno]

Picoleri
(da Villeneuve)
  (antica famiglia della Val d'Aosta con memorie dal XIII secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Piene (De)
  consignori di Torre Ussone
     
  ARMA IGNOTA

Piera
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  Di rosso, alla cintura d'argento, posta in fascia, la fibbia a sinistra, e con tre pendagli in forma di cuore

Pierre (Saint)
(dalla Spagna, in Nizza)
  vedi Saint Pierre

Pietrasanta
(de Lapida Sancta, da Predasancta)
(del Milanese, anche in Sicilia)
  conti di Sezzadio (Sezzè)
     
  D'azzurro, all'ostia sacra d'argento, esposta sul capitello di una colonna eretta al centro del suo ciborio, il tutto d'oro
[de Lapide Sancta, Stemmario Trivulziano, e de la Preda Sancta, Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]
     
  D'azzurro, a tre colonne d'oro, poste in tre pali, le due dei lati sostenente un arco dello stesso, quella di mezzo sormontata da un'ostia sacra figurata al naturale, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata d'oro
[de Petra S., Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270, e Spreti. Per di Crollalanza e Nobiliario di Sicilia, di Mango di Casalgerardo, le colonne sono d'argento]
     
  D'azzurro, al tempietto di quattro colonne d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Spreti]

Pietraviva
(da Chieri)
  consignori di Bardassano, Moriondo
     
  Palato d'oro e di rosso, ogni palo d'oro caricato verso il capo di una pietra ovoidale, nera
     
motto: LAUS DEO

Pignatta
(di Carmagnola)
 
     
  Troncato, d'azzurro e d'oro, a tre pignatte, di rosso
[Ghietti, Memorie di Carmagnola]

Pilloli
(da Chieri)
  (antichissima famiglia nobile con memorie dal XIV secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Pilosi
(Pelosi)
(discendenti dai signori di Manzano)
  consignori di Barbaresco, Cantogno e Revello, Cervere, Genola, Lavezzole, Santa Vittoria, Sommariva Perno
     
 

ARMA IGNOTA

     
  (forse)
D'azzurro, alla quercia(?), nutrita sulla pianura erbosa, il tutto al naturale, il tronco sostenuto da due leoni d'oro, affrontati, con cinque gigli (stelle?), d'oro, ordinati in fascia, nel capo
[Stemma di Jacobus de Pilosis, sacrestia di San Pietro di Cherasco]

Pilosio
(Pilosi)
  consignori di Falicon
     
  D'oro, all'orso passante, di nero

Pinchia
(da Ivrea)
  conti di Banchette; baroni di Vignale
     
  D'azzurro, all'olivo, al naturale
     
motto: PAX PRAEMIUM PACIS

*Pinchia
(da Ivrea, in Torino e Banchette)
(ramo collaterale della famiglia precedente)

conti di Banchette; nobili

     
  D'azzurro, all'olivo, al naturale
motto: PAX PRAEMIUM PACIS

Pinelli
(Pinelli-Gentile, già Ardimenti)
(da Genova)
  * marchesi; signori di Tagliolo
     
  Di rosso, a tre pigne d'oro
[Pinelli, in Insignia Genuensium, BSB c.i. 279]
     
  Di rosso, a tre pigne d'oro, con il capo d'argento carico di una croce di rosso
[Manno]
     
  Partito di Pinelli e Gentile
[Spreti, di Ricaldone]

Pinelli
(Pinelly)
(da Cuorgnè, in Torino e Roma)
conti (1828)
     
  D'argento, al pino al naturale, fruttato d'oro, nutrito sulla pianura erbosa
[Manno e Spreti]
     
  Di rosso, al pino al naturale, fruttato d'oro, nutrito sulla pianura erbosa
[Spreti]

Pinerolio
(da Lesegno)
 
     
  Di [...], al pino di verde
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]

Pini
(da Pinerolo)
  (antica famiglia nobile, con memorie dal XV secolo)
     
  D'argento, alla fascia accompagnata da tre pini, il tutto di nero

Pino (de)
(Delpino?)
(da Casale?)
 
     
  D'argento, al pino di verde, sostenuto da un monte di tre cime, di verde, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila di nero
[Blasonario Casalese]

Pinto
(da Pecetto)
  conti di Barri di Massone
     
  D'argento, al braccio armato tenente tre rose gambute e fogliate, il tutto al naturale, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro, ordinate in fascia

Pinto
(da Bianzè)
 
     
  ARMA IGNOTA

Pio di Savoia
(di Modena)
  (si riporta questa famiglia per il privilegio di aggiungere il nome dei Savoia al proprio, ottenuto da Alberto Pio nel 1450, come ricompensa per i suoi servizi militari)
     
  Inquartato, al 1° di Savoia, con la bordatura d'azzurro, carica di otto bisanti d'oro, al 2° e 3° fasciato di rosso e d'argento, di quattro pezzi, al 4° d'oro, al leone di verde, linguato di rosso; il tutto con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata del campo
[Biblioteca Estense Universitaria, Modena]
     
  Inquartato, al 1° di Savoia, con la bordatura d'azzurro, carica di otto bisanti d'oro, al 2° e 3° fasciato d'argento e di rosso, di quattro pezzi, al 4° d'oro, al leone di verde; il tutto con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata del campo
[Manno e Cigna Santi]
     
  Inquartato, al 1° di Savoia, con la bordatura d'argento, carica di otto rondelle di rosso, al 2° e 3° fasciato di rosso e d'argento, di quattro pezzi, al 4° d'oro, al leone di verde; il tutto con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata del campo
[Biblioteca Estense Universitaria, Modena]
     
  (per la linea dei principi di San Gregorio è anche attestato lo stemma a fianco)
Inquartato, al 1° di Savoia, con la bordatura d'azzurro, carica di otto rondelle d'argento, al 2° e 3° fasciato di rosso e d'argento, di quattro pezzi, al 4° d'oro, al leone di verde; con il palo di rosso, carico della basilica pontificia, d'oro, con due chiavi, d'oro e d'argento, addossate decussate, con l'ingegno in basso; il tutto sotto un capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata del campo
[Ascanio Pio di Savoia, in Cronologia et historia de' Capi e giudici de' Savi della città di Ferrara, Alfonso Maresti, 1683]
     
1

Piochet (de)
  (vedi Blasonario Transalpino)

baroni di Montjovet

     
  D'oro, al capo d'azzurro, carico di un liocorno d'argento, nascente


Piola
(da Manzano, in Savigliano)
  consignori di Manzano
     
  ARMA IGNOTA

Piola
(da Savigliano)
  (famiglia de hospitio di Savigliano. Manno li distigue dalla famiglia che precede)
     
  ARMA IGNOTA

Piola
(da Busca)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, di rosso, alla stella (8) d'oro, e d'argento, alla donnola, al naturale

Piola Caselli
(da Valenza Po, in Alessandria, Torino, Roma)
nobili; conti (1826)
     
  Inquartato, al 1° d'azzurro, alla torre d'argento, al 2° d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 3° di rosso, a due sbarre d'argento, al 4° d'argento, al braccio destro armato, movente dal lato sinistro dello scudo e impugnante un'ascia, il tutto al naturale

Piossasco
(da Piossasco)
  (una delle casate dette "dei quattro nobili del Piemonte", suddivisa nei rami de Rossi, de Federicis, de Feys e Folgori)

conti di Bardassano, Mallere, Ormea, Piossasco con Airasca, Volvera, None, Scalenghe e Castagnole, di Rivalta; signori di Baldissero, Beinasco, Bicocca, Castelnuovo di Ceva, Cavour, Cercenasco, Envie, Montezemolo, Paesana, Piobesi, Priero, Reano, Sale Langhe, Sangano, S. Dalmazzo, Vigone, Virle; consignori di Alpignano, Bruino, Campiglione, Castelvecchio, Cavallerleone, Ceva, Cumiana, Parpaglia, Priola, Testona

     
  D'argento, a nove merli di nero, 3, 3, 2 e 1
     
  D'argento, a nove merli di nero, membrati e imbeccati di rosso, 3, 3, 2 e 1
     
4

Piossasco
Asinari de Rossi
(da Piossasco, in Torino)
  (ramo della famiglia precedente)

nobili dei conti di Piossasco, Volvera, Foglietto, None; nobili dei signori di Beinasco, San Dalmazzo, Virle

     
  (Piossasco Asinari de Rossi di None)
Inquartato, al 1° e 4° d'argento, a nove merli di nero, membrati e beccati di rosso, 3, 3, 2 e 1, al 2° e 3° controinquartato: a) e d) trinciato di rosso e d'argento, b) e c) d'oro, al trapano di nero, sul tutto, d'azzurro, alla torre d'oro, la porta ferrata d'argento, con la bordura composta d'argento e di rosso
     
  (Piossasco de Rossi di Rivalta)
Inquartato, al 1° e 4° d'oro all'aquila coronata di nero; al 2° e 3° palato d'argento e di rosso, sotto un capo d'argento, carico di tre merli di nero, con becco e gambe, passanti, e sul tutto di Piossasco
     
motto: SANS FAILLIR
* QUI QUI

Piotto
(Piotti)
(da Novara)
  signori di Pernate
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'oro, all'aquila coronata, di nero; al 2° e 3° d'azzurro, a quattro fasce doppio merlate, d'oro, il quarto addestrato d'azzurro, carico di tre stelle d'oro, sovrapposte

Piovano
(da Gassino)
  conti di Mompantero
     
  D'azzurro, alla nuvola d'oro, piovente d'argento sopra un monte del secondo, sormontata da un sole, d'oro
motto: SEMPER FOECUNDA VIRTUS

Piovene
(Piovena)
(da Vicenza, in Asti)
  (Guido, condottiero e uomo d'armi al servizio del duca Emanuele Filiberto dal 1560)

consignori di Carpenea, Dros (?)

     
  D'argento, al leone di rosso
     
  D'oro, al leone di rosso
[Manno]
     
    motto: IMPARES NASCIMUR PARES MORIMUR (Piovene Porto Godi)

Piozzo
(da Fossano e Savigliano)
  conti di Rosignano; signori di Piozzo
     
  Inquartato da un filetto d'oro, al 1° e 4° cinque punti d'azzurro, equipollenti a quattro d'oro, al 2° e 3° cinque punti di rosso, equipollenti a quattro d'oro
     
  (conti di Rosignano)
Bandato d'argento e di rosso, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero

Piperi
vedi Saluzzo

Pipino
(Pepino, Pepini)
(da Racconigi, oriundi di Entracque)
  consignori di Carpenea
     
  ARMA IGNOTA

Pipino
  consignori di Cavallerleone
     
  ARMA IGNOTA

Pirovano (di)
(da Milano)
  conti di Olengo
     
  D'azzurro, all'aquila d'argento, linguata di rosso
[de Piroveno, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]

Pisani
(Pisani Dossi)
(da Alessandria, in Milano, Pavia)
  (antica famiglia nobile, con memorie dal XV secolo)

* nobili

     
  Di rosso, al leone coronato d'oro, tenente con la branca anteriore destra una spada d'argento, guernita d'oro, in sbarra, con il capo d'azzurro, cucito, carico di una colomba volante e tenente nel becco un ramoscello d'olivo, il tutto al naturale, la colomba sormontata da un breve d'argento, svolazzante in fascia, scritto con il motto PAX CANDIDA FORTIS
     
    motto: PAX CANDIDA FORTIS

Pisani
(da Crescentino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato d'azzurro e d'argento, al leone dell'uno nell'altro
     
    motto: IN HOC SIGNO VINCES

Piscator
(Pescatori, Pescatore)
(da Casale?)
 
     
  D'azzurro, alla torre di rosso, cucita, aperta e finestrata d'argento, sostenuta dalla campagna mareggiata, di verde (?), accostata da due leoni d'argento (?), il primo rivoltato, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Blasonario Casalese: l'immagine non è chiaramente leggibile]

Piscatori
(Pescatori)
(da Novara)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Piscina
(da Carmagnola, in Saluzzo)
  conti di Costa, Torricella; consignori di Cavallerleone
     
  Scaccato di tre file, d'argento e di rosso, con il capo d'oro
     
  Scaccato di tre file, d'argento e di rosso, con il capo d'azzurro, carico di tre gigli d'oro, ordinati in fascia
[concessione di Francesco I al capitano Gian Giacomo, per il valoroso comportamento alla battaglia di Ceresole dell'11 Aprile 1544 - citato in Ghietti, Memorie di Carmagnola]
     
  Inquartato, al 1° e 4° scaccato d'argento e di rosso di tre file, con il capo d'azzurro, carico di tre gigli d'oro, ordinati in fascia, al 2° e 3° d'azzurro all'aquila coronata, di nero; il tutto sopra la campagna mareggiata d'azzurro e d'argento
     
  Inquartato, al 1° e 4° scaccato d'argento e di nero di tre file, con il capo d'Angiò (ma con gigli d'argento), al 2° e 3° d'oro all'aquila di nero, coronata del campo, il tutto sopra la campagna mareggiata d'azzurro e d'argento
[arma di D. Iohannese Iacobus Piscina Saluciensis, 1592, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 1038]
     
motto: FIDELITATE NIHIL IMMORTALIUS
QUADRAT UTRINQUE

Piselli
  conti di San Filippo (= tenimento di Breolungi, Mondovì)
     
  ARMA IGNOTA

Pistivino
(da Torino?)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, alla fascia di rosso, sostenuta da un palo d'oro, carico di due scaglioni d'azzurro, e accompagnata da tre tralci di vite, di porpora, uno in capo e due in punta
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: CONTRITA SUAVIOR

Pistone
(Pistoni, Pistono)
(da Nizza Monferrato)
  conti di Montalto (= Bricco di Nizza Monferrato)
     
  Di rosso, a cinque bande d'oro

Pistone
(Pestone)
(da Busca, anche in Carignano)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  D'oro, a tre bande di rosso
[Manno specifica: arma consegnata nel 1580, ma non ammessa dai delegati di S.A.]

Pistoni
(da Moncalvo)
  (antica famiglia nobile, con memorie dal XV secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Pistono
(Pistone, Pistoni)
(da Villafranca Piemonte)
  consignori di Cantogno
     
  Fasciato d'oro e di rosso
[Fiori di Blasoneria, non riportato in Manno]

Pistono
(da Fiorano, in Cambiano)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  Interzato in fascia, al 1° d'oro, all'aquila di nero, al 2° d'oro, a tre palle ordinate in fascia, le laterali di rosso, quella di mezzo d'azzurro e carica di tre gigli, del campo, al 3° d'azzurro, a tre pestelli d'argento
     
    motto; USQUEQUO

Pittaluga
(da Ovada)
 
     
  D'argento, al leone coronato d'oro, cucito, tenente un tralcio di vite pampinoso di verde, fruttato al naturale e posto in palo, il tutto sostenuto da una terrazza di verde
[Stemmi della Comunità di Ovada]

Pittatore
(Pittatori)
(da Fossano)
  consignori di Ricroso (sic)
     
  Trinciato di verde e di rosso, a cinque stelle d'oro ordinate in croce
     
motto: SPES MEA IN DOMINO

Piuma
(da Prasco, originari di Monastero Bormida)
  conti di Prasco
     
  D'azzurro, alla penna d'oro
[Manno]
     
  Scaccato, d'argento e di rosso, con il capo d'oro, all'aquila nascente, di nero, sostenuto da un capo abbassato, pure d'oro, carico di due merli, di nero
[Armista acquese e di Ricaldone]
     
  Interzato in fascia, al 1° d'oro, all'aquila coronata, di nero, nascente, al 2° d'argento, a due colombe di nero, affrontate, al 3° scaccato di rosso e d'argento
[Armista acquese e di Ricaldone]

Piumato
(da Bra)
  vedi Mathis

Piumatto
(in Bra)
 
     
  Troncato, d'argento e d'azzurro, alla penna di struzzo dell'uno nell'altro, muovente da destra
[Mathis, Storia delle famiglie di Bra]

Piumazzo
(Piumasso)
(di Asti)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  D'azzurro, a tre pennacchi di cinque penne di struzzo, due di argento, ai lati, due di rosso, interne, una d'oro, nel centro
     
    motto: IN TE DOMINE

Pizzone
(da Mondovì)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  D'azzurro, alla “piccia” ossia focaccia triangolare, d'oro
     
    motto: VINCIT AMOR

Pizzorno
(Pizzorni)
(da Ovada)
  (antica famiglia appartenente al consortile di Rossiglione Superiore)
     
  Tagliato inchiavato d'oro e di rosso, la partizione accostata da due leoni affrontati, dell'uno nell'altro, con la campagna di verde
[Stemmi della comunità di Ovada]

Placeo
(di Strambino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato d'argento e di rosso, a un pavone passante sul tutto, al naturale, accompagnato da due stelle, d'azzurro
[Coda, Libro Blasoneria Biellese]
motto: SI DEUS PRO NOBIS

Plaisant
(Plesant)
(da Casale)
  conti di Cellamonte
     
  Troncato, al 1° d'argento, al leone di rosso, tenente un'alabarda dello stesso, al 2º bandato di rosso e d'oro

Plana
(da Guarene, in Alba)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  D'argento, alla quercia, al naturale, nutrita nella punta dello scudo, con il capo di rosso

Plano
(Plani, Piano)
(da Grazzano, in Casale)
  consignori di Murisengo, Ottiglio, Terruggia
     
 

ARMA IGNOTA


Planta
(de Plantis)
(da Chivasso)
vedi Spagnoli

Plantata (de)
(de la Planta, de Planta)
(di Gressan)
  consignori di Gressan, (Aymaville?)
     
  D'argento, al ramo di abete, di verde

Platea
(da Cavagnolo)
  consignori di Cavagnolo
     
  ARMA IGNOTA
[Manno, che considera probabilmente diversi i consegnanti dell'arma che segue - vedi anche Piazza di Biella]
     
  Troncato, al 1° d'argento, al globo d'azzurro, cerchiato e crociato d'oro, al 2° d'azzurro, al giglio d'oro
[di Ricaldone]

Platestainer
(oriundi tedeschi, da Parma)
  (famiglia nobilitata nel 1795)
     
  Partito, al 1° palato d'azzurro e d'argento, di otto pezzi, con il capo d'oro, al 2° d'argento, alla quercia nutrita sopra una pianura erbosa, al naturale, sostenuta da un leoncino d'oro

Platina
(da Cremona, a Savigliano)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 2° d'azzurro, al giglio d'oro

     
motto: CUM HOC PLURA SPERO

Platis
(Platiis, Piatti)
(da Chivasso)
  consignori di Candia e Castiglione
     
  D'argento, al castello d'azzurro
motto: MODERATA DURANT

Platone
Platone Morra
(da Refrancore a Castagnole Monferrato)
  consignori di Castelletto Merli
     
  ARMA IGNOTA

Platzaert
(oriundi fiamminghi)
  conti di Sassi
     
  D'oro, all'aquila di verde, linguata e membrata di rosso

Plebano
(da Moncalieri)
  consignori di Cellarengo
     
  Di (...), inferriato di (...), a due fascie di (...), attraversanti

Plebano
(da Grazzano)
  consignori di Montalera, Rosignano, Scandeluzza
     
  ARMA IGNOTA

Plenti
(del Nizzardo)
 
     
  D'azzurro, a tre bande d'oro, cariche di tre monticelli, di verde, disposti in fascia, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
[De Orestis]

Plèoz (de)
(da Nus, in Aosta)
  conti di Villanova Solaro; consignori di Arvier, St. Georges e Introd
     
  Di nero, a tre scaglioni d'argento, accompagnati da tre rose dello stesso, bottonate d'oro, lo scaglione di mezzo caricato nella cima da una rosa, di verde, bottonata d'oro
[De Tillier]
     
  Di nero, a tre scaglioni accompagnati da tre rose, il tutto d'argento, lo scaglione di mezzo caricato nella cima da una rosa, del campo
[Manno]
     
motto: VIRESCIT UBERIOR

Pocapaglia
(da Fossano e Savigliano)
  (signori di Pocapaglia; consignori di Castagnole delle Lanze, San Gillio?)
     
  Palato d'argento e d'azzurro, i pali d'argento caricati ciascuno di una crocetta patente, di rosso, quelli d'azzurro di una spiga di grano, d'oro, il tutto verso il capo

Pocaparte
(del Monferrato)
  signori di Uviglie; consignori di Cellamonte e Rosignano, Cuccaro, Mondonio, Pino
     
  ARMA IGNOTA

Pochettini
(da Racconigi e Savigliano)
  conti di Serravalle, Villanova Solaro; signori di Arondello e della Valle di Chy; consignori di Cavallerleone
     
  D'azzurro, al leone d'oro, armato e linguato di rosso, con il capo d'argento, carico di una bilancia, di rosso
     
motto: MODICUM IUSTO MELIUS

Pochettino
(Pochettini)
(da Chieri, in Torino)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  D'oro, al capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro
[Manno. Consegnamento 1580: campo mezzo bianco e azzurro, con tre stelle d'oro nell'azzurro]
     
motto: SENZA FRODE

Podio
(da Cavallermaggiore)
  consignori di Sanfré, Vicoforte
     
  D'argento, alla punta d'azzurro

Podio (de)
(da Chieri)
  consignori di Alice Castello
     
  D'oro, a due tortelli d'azzurro, ordinati in palo

Podio (de)
(de' Poggio)
(da Chieri, in Carmagnola)
  (probabile ramo della famiglia precedente, trasferitosi a Carmagnola nei secoli XV e XVI)
     
  Troncato, d'azzurro, alla rosa d'oro, e d'oro, alla rosa d'azzurro
[Ghietti, Memorie di Carmagnola]

Poggetto (del)
(du Puget)
(del Nizzardo)
  signori del Poggetto di Ténois e Roccabruna
     
  (arma antica)
Di rosso, a una montagna d'argento, sormontata da un giglio, d'oro
[De Orestis]
     
  D'oro, a una montagna di rosso, cimata da un giglio dal piede aguzzo, dello stesso
[De Orestis]

Poggetto (del)
(du Puget)
(del Nizzardo)
  signori di Puget Théniers, Figanières, Sant'Albano
     
  Inquartato, al 1° e 4° di rosso, a una stella (12) d'argento, al 2° e 3° d'oro a un montone di nero, accollato d'argento
[De Orestis]

Poggio
(da Torino)
 
     
  "Un scudo d'argento ad un scoglio nascente timbriato filato di nero ad una fronte d'azurro carica di una cometta d'oro"
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: EVITANDO

Pogolotti
(Pogoloto)
(di Avigliana)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, al cervo d'argento, slanciato

Pola
(da Cortemilia)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  ARMA IGNOTA
[Il Consegnamento 1614 è andato perduto]

Polastri
(Pollastri)
(dall'Alessandrino, anche a Milano)
  Non sono riuscito a trovare molte informazioni sulla famiglia o sulle famiglie con questo nome. È probabile che abbiano tutte la stessa origine alessandrina (forse da Pollastra, frazione di Bosco Marengo) e che qualche linea si sia trasferita nel Milanese: un ramo ebbe il titolo di conte della Valle Cavargna.
Nel seguito riporto tutte le armi da me reperite, ringraziando Rosa Elena Polastri per alcune informazioni.
     
  Di rosso, a tre pali d'azzurro, cuciti, con il capo d'oro, carico di un gallo di nero, crestato di rosso
[de Polastri de Turino, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]
     
  Di rosso, a cinque stelle d'oro, male ordinate
[I Pollastri, nobile famiglia consolare di Bosco Marengo, da uno studio di Alberto Gamaleri sui Gentiluomini alessandrini e del Bosco]
     
  Di [...], a due pali di [...], il 1°, 3° e 5° palo carico ciascuno di tre stelle di [...], con il capo di [...], carico di un gallo di [...]
[palazzo Polastri Migliazzi di Frugarolo]
     
  Partito, al 1° fasciato d'argento e d'oro di quattro pezzi, la prima fascia d'oro carica di tre galli al naturale, al 2° bandato d'azzurro e d'oro, le bande d'azzurro cariche di sette stelle d'oro, 1, 3, 3, il tutto sotto un capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata del campo
[di Crollalanza, per i Polastri di Milano, conti di Valle Cavargna]

Poletti
(di Asti)
  (antichi in Asti)
     
  D'azzurro, al gallo fermo sulla pianura erbosa, al naturale, fissante il sole d'oro, orizzontale destro
     
    motto: POLLENTIOR LUMINE VICTUS

Polignac (de)   (vedi Blasonario Transalpino)

(antica celebre famiglia francese)

signori di Caramagna

     
  Fasciato d'argento e di rosso
     
    motto: SACER CUSTOS PACIS

Pollotti
(Pollotti, Poloto)
(da Dronero)
  conti di Rigaud, Rigrasso, Zumaglia
     
  (stemma antico)
Partito di rosso e d'argento, a due P gotiche minuscole, con il segno di abbreviazione attraversante in capo, il tutto dell'uno nell'altro
     
  Troncato, al 1° di verde al pellicano d'argento, il nido di rosso; al 2° partito di rosso e d'argento; sul tutto troncato d'oro e di rosso, alla pianta di fava al naturale
motto: MORS MEA VITA TUA

Polto
(di Bioglio)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, bordato d'oro, al cipresso dello stesso, sostenuto da un leone d'argento, accompagnato in capo da due gigli, dello stesso
[Blasonario Biellese]
     
    motto: NECIS NESCIA VIRTUS

Pomet
(in Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, allo scaglione d'argento, carico di un altro scaglione, di rosso, accompagnato da tre melograni, d'oro
[Comsegnamento 16876 non riportato da Manno]
     
    motto: INTUS ET EXTRA DECUS

Pomey
(dalla Svizzera, in Borgogna e Piemonte)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  Inquartato, al 1° e 4° di nero, alla banda a spina pesce, accostata da due leoni, posti in banda, il tutto d'oro (Diesbach), al 2° e 3° di rosso, alla cicogna d'argento, tenente un serpe dello stesso, nel becco e volante, sul tutto d'azzurro, al melo d'oro, con i rami decussati
     
    motto: Herr Nach Deinen Willen

Pomodoro
de Pomo Aurato
(di Tortona)
  (antica famiglia consolare e decurionale)
     
  D'argento, alla torre a due palchi, d'azzurro, accostata da due archi di treccie, dello stesso, disposti in semicerchio e decussati in punta
[Berruti, Tortona insigne]

Pomponatius
(Pomponazzi?)
(da Casale ?)
 
     
  Di rosso, alla fascia d'azzurro, cucita, carica di tre pomi (?), d'oro
[Blasonario Casalese]

Poncello
(da Genova, in Piemonte)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  D'azzurro, al liocorno d'argento, corrente sulla campagna di verde, sormontato da una panoplia composta di un compasso, una squadra e una riga, il tutto d'argento

     
motto: VIRTUS NOBILITATEM PARIT

Poncino
(da Milano, in Castagnole delle Lanze)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla fede tenente un fiore di giacinto, il tutto d'argento
    motto: ANNUENTIBUS SUPERIS

Ponghetta
(da Chieri)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, alla banda di rosso, carica di una spada, al naturale, la banda accostata da due altre, di nero

Pont Saint Martin (de)
(San Martino, Gottofredi)
(della Val d'Aosta)
  (una delle quattro antiche famiglie che tenevano il prim'ordine nelle assemblee generali del ducato d'Aosta)

signori di Pont Saint Martin

     
  Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, sparso di crocette ricrociate, con la punta aguzza, a due barbii, addossati, il tutto d'oro (Bard), al 2° e 3° di rosso, al ponte d'argento, di un arco, fortificato nel mezzo con due torri, murate di nero (Pont-Saint-Martin)

Ponte
(Dal Ponte, Del Ponte)
(di Asti)
  marchesi di Mioglia (1747); conti di Casalgrasso, Castellero, Castelletto Stura, Lovencito, Montanera, Pralungo, Scarnafigi, Tonengo; baroni di Villareggia; signori di Lombriasco; consignori di Cavallerleone, Corveglia, Crova, Luserna, Monale, Moriondo, Ruffia, Villanova
     
  D'argento, al decusse, di rosso
[Nell'Archiginnasio di Bologna sono presenti le armi di D. Hieronimus a Ponte Taurinensis, 1586, e di D.Io. Franciscus a Ponte Pedemontanus a Lomb.ro, 1586, v. Imago Universitatis n. 851 e 867. Probabilmente Gerolamo appartiene alla linea di Casalgrasso e Giovanfrancesco a una delle linee di Scarnafigi]
     
  (Pietrino Ponte, Gran Maestro dell'Ordine di Malta, 1534-1535)
Inquartato, dell'Ordine di Malta e di Ponte
     
2 motto: EN ESPERANCE

Ponte
(da Pinerolo)
  (ramo dei Ponte di Asti)

consignori di Lovensito e Moriondo

     
  D'argento, al decusse, di rosso
     
    motto: EN ESPERANCE

Ponte
Falcombello

(da Pinerolo, in Francia)
  (ramo dei Ponte di Asti)

conti di Albaretto e Lottulo

     
  D'argento, al decusse, di rosso

Ponte
Spatis

(da Torino)
  (ramo dei Ponte di Asti)

conti di Casalgrasso; baroni di Villareggia; signori di Lombriasco

     
  D'argento, al decusse, di rosso

Ponte
Visca

(da Pinerolo, in Torino)
  (ramo dei Ponte di Asti)

conti di Casalgrasso, Castellero; signori di Monale e Bastia, Lombriasco, Moriondo

     
  D'argento, al decusse, di rosso

Ponte
(da Torino)
  conti di Pino e Castelvecchio
     
  Partito, al 1° d'azzurro, al ponte d'argento, di un arco, con due rampe guernite di due guglie (Ponte), al 2° di rosso, al bue d'oro, con il capo d'azzurro, cucito, carico di tre stelle d'argento, male ordinate (Bormiolo)
[Manno, Spreti e Catalogo Bolaffi. La partizione di destra riprende l'arma dei Ponte di Venezia; nello stemma Bormiolo però le stelle sono d'oro]
     
  Partito, al 1° d'azzurro, al ponte d'argento, di un arco, con due rampe guernite di due guglie (Ponte), al 2° di Bormiolo
[Vittorio Angius, Sulle famiglie nobili della monarchia di Savoia]

Ponte
(da Castelletto Scazzoso)
  consignori di Terruggia
     
  ARMA IGNOTA

Ponte (del)
(da Pontestura, in Casale)
  signori di Pontestura
     
  ARMA IGNOTA

Ponte   Il Blasonario Casalese, alla voce Ponte riporta questo stemma.
Potrebbe trattarsi, come ipotizza di Ricaldone, dell'arma dei signori di Pontestura, ma anche di quella dei consignori di Terruggia.
     
  Partito, al 1° d'oro alla saracinesca, di nero, al 2° palato di rosso e d'oro, di quattro pezzi

Ponte (del)
(da Mondovì)
  consignori di Villar Luserna
     
  Di rosso, alla banda d'azzurro, orlata d'oro

Ponte (del)
(da Torino)
  (famiglia nobile con memorie da inizio XVII secolo)
     
  D'argento, al decusse scorciato, accantonato da quattro stelle (7), il tutto di rosso

Ponte
(Ponti, Pontia)
(da Ovada)
 
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, all'aquila con il volo abbassato, di nero, coronata d'oro, rivoltata, al 2° di rosso, al ponte d'oro disposto in sbarra, attraversato da un albero al naturale, terrazzato di verde
[Stemmi della Comunità di Ovada]

Ponteglio
(Pontiglio)
(da Casale)
  consignori di Conzano
     
  D'azzurro, al cuore di rosso, trafitto da tre spade d'oro, sostenuto da due mani di carnagione, manicate di rosso, accompagnato in punta da tre stelle d'oro, 2, 1
[Blasonario Casalese]

Ponteri
(da Savigliano)
  (famiglia de hospitio di Savigliano)
     
  ARMA IGNOTA

Ponza
(da Acceglio, in Dronero)
  conti di S. Martino
     
  Di rosso, al ponte d'argento, gradinato di tre pezzi, sostenuti da due leoncini, d'oro, affrontati e tenenti fra ambedue una palla d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
     
  Partito di Ponza e di Ceaglio
[riconoscimento del 1896]
     
motto: CONCORDIA ET VIRTUTE

Ponzano
(di Asti)
  (antica famiglia nobile di Asti)
     
  ARMA IGNOTA
[Manno]
     
  (forse)
Partito di nero e d'argento, a tre teste di martello, forate nel collo di tre occhi, 2, 1, le prime due dell'uno nell'altro, la terza dall'uno all'altro
[Angelo Scordo, a pag. 348-349 di Araldica del Pennello, ritiene plausibile l'attribuzione ai Ponzano di Asti dello stemma dipinto su una formella lignea proveniente dal castello di Calosso]

Ponzano   Lo Stemmario Trivulziano illustra questo stemma, alla voce Ponzano.

Potrebbe trattarsi dell'arma di una di queste famiglie:
i Ponzano di Tortona, famiglia consolare tortonese e decurionale alessandrina (vedi sotto);
i de Ponzano monferrini, antichissimi signori di Ponzano;
i Ponzano di Asti (vedi sopra).

Secondo Paolo Ponzani, è probabile che lo stemma si riferisca ai primi.

     
  Partito, al 1° d'oro, alla mezz'aquila, di nero, lampassata di rosso, coronata d'oro, uscente dalla partizione, al 2° fasciato d'oro e di rosso

Ponzano
(Ponzani)
(da Tortona, in Novara, Torino, Milano)
  (famiglia consolare di Tortona e decurionale di Novara)

* nobili; conti

     
  Partito, al 1° d'oro alla mezz'aquila, di nero, lampassata di rosso, coronata d'oro, uscente dalla partizione, al 2° fasciato d'oro e di rosso
[Berruti, Tortona insigne]
     
  Partito, al 1° d'argento, alla mezz'aquila bicipite coronata, di nero, uscente dalla partizione, afferrante uno scettro d'oro, al 2° fasciato d'argento e di rosso
[Manno, Spreti]
     
  Partito, al 1° d'oro alla mezz'aquila bicipite, di nero, lampassata di rosso, uscente dalla partizione, al 2° fasciato d'argento e di rosso
[Stemmario Archinto]
     
  Partito, al 1° d'oro alla mezz'aquila bicipite, di nero, uscente dalla partizione, al 2° fasciato d'oro e di rosso
[Blasonario delle Famiglie Piemontesi]

Ponzello
(Poncello)
  consignori di Bornate e Vintebbio
     
  ARMA IGNOTA

Ponzio Vaglia
(da Torino, in Roma)
conti (1904)
     
  Partito, al 1° d'azzurro, alla torre al naturale, sormontata da due stelle d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, al 2° d'azzurro, al ponte di mattoni al naturale, sostenente un leone che tiene con le branche anteriori un ramo di palma, il tutto d'oro, con il capo d'argento, a tre bande di rosso

Ponziglione
(Ponsiglione)
(da Moncalieri, in Cherasco)
  consignori di Montaldo Roero
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, al 2° d'azzurro, a nove api d'oro, volanti in banda, 3, 3, 3


Ponzone   (famiglia marchionale discendente da Ugo figlio di Anselmo figlio di Aleramo)

marchesi di Bosco Marengo (sec. XII), Ponzone (sec. XII); conti di Montanera; signori di Azeglio, Castel Ponzone, Dego, Denice, Gorrino, Lodisio, Montabone, Rocchetta Palafea, Roppolo, Spigno, Toleto e Pian Castagna, Torre Uzzone; consignori di Borgomale, Cartosio, Cassinelle, Cavatore, Mallere, Melazzo, Montechiaro, Montemagno, Morbello, Nomaglio, Orsara, Ovada, Quincinetto, Rossiglione, Settimo Vittone, Silvano d'Orba, Tavagnasco, Ussecio, Verzuolo, Visone

     
  D'oro, a tre martelli di rosso, all'antica
     
  D'azzurro, a tre martelli d'oro, all'antica, con il capo del secondo, carico di un'aquila coronata, di nero
[Stemmario Trivulziano]
     
motto: POUR DROIT TENIR

Ponzone
(da Cremona)
  signori di Saletta
     
  Inquartato d'azzurro e di rosso
[de Ponzona de Cremona, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]
     
  Inquartato di rosso e d'oro
[Di Crollalanza e Manno, 2° campo dell'arma Ala Ponzone]

*Ponzone
(da Savona, Asti, Acqui, in Genova)
conti
     
  Di rosso, a tre martelline d'argento, acute, rivolte a sinistra, 2, 1, con il capo d'azzurro, cucito, carico di un'aquila d'oro
[Spreti]

Popolo
(Populo)
(di Andorno)
  (famiglia nobile con memorie da metà XVI secolo)
     
  D'argento, al pioppo al naturale, sormontato da un sole d'oro
     
  D'argento, al pioppo al naturale
[Manno, citando i Libri di Blasoneria di Carlo Emanuele I]
     
    motto: POPULI CONCORDIA

Porcari
(Porcheri, Perchero)
(da Savigliano)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  Di verde, al porco al naturale
[Consegnamento 1580]
     
  Troncato d'argento e d'oro, alla fascia di verde, caricata di una fascia di nero, il 1° punto al porco, di nero, il 2° a sei bande di rosso, doppio merlate
[Manno]
     
  Troncato d'argento e d'oro, alla fascia di verde, caricata di una fascia ondata, di nero, il 1° punto al porco, di nero, il 2° a sei bande di rosso, doppio merlate
[Consegnamento 1613]

Porcazio
(da Baratonia, in Torino)
  visconti di Baratonia; signori di Vallo; consignori di Fiano
     
  ARMA IGNOTA

Porcelli
(Porcel, Porcellis)
(da Trino, a Ivrea e ad Aosta)
  (famiglia nobile di Ivrea, con memorie dal XVI secolo)
     
  Di rosso, al porcellino d'argento, saliente
     
  Di rosso, al porcellino d'argento

Porchini
(da Chieri)
  (famiglia nobile con memorie da inizio XVII secolo)
     
  D'oro, al cinghiale museruolato, di nero, con il capo d'azzurro carico di tre stelle (6) d'oro, ordinate in fascia

Porcile
(di Ovada)
 
     
  D'azzurro, alla torre quadrata merlata di tre pezzi alla ghibellina, aperta e finestrata di nero, cimata da un ramo di palma posto in banda e un ramo d'alloro posto in sbarra, ambedue al naturale, ricadenti all'esterno, la torre posta tra due muri rovinati muniti di garitta, il tutto di rosso (al naturale?) e fondato sulla campagna di verde, con la strada di nero muovente dalla punta dello scudo e ondeggiante in palo verso la porta della torre
[Stemmi della Comunità di Ovada]

Porelli
(da Albaretto)
 
     
  Di rosso, a tre porri d'oro, impugnati e legati di azzurro

Porporato
(da Volvera, in Pinerolo)
  marchesi di Brossasco (1626), Piasco (1626), Sampeyre (1626), Venasca (1626); conti di Alma, Martiniana; signori di S. Secondo; consignori di Airasca, Altezzano, Bibiana, Garzigliana, Levaldigi, Luserna, Villarbasse, Volvera
     
  D'argento, a tre conchiglie, di porpora
     
  Inquartato, al 1º e 4º d'argento, all'aquila di nero, membrata, rostrata e coronata di rosso, al 2º e 3º d'argento, a tre conchiglie, di porpora
[Consegnamento 1687 e marmo scolpito con lo stemma Porporato presente nel museo Civico d'Arte Antica di Torino]
     
  Inquartato, al 1º e 4º d'argento, a tre conchiglie, di porpora, al 2º e 3º d'argento, all'aquila di nero, membrata, rostrata e coronata di rosso
[Manno]
     
  (talora)
Inquartato, al 1º e 4º d'argento, a tre conchiglie, di porpora, al 2º e 3º d'argento, all'aquila di nero, membrata, rostrata e coronata di rosso, sul tutto di Solaro
     
  Inquartato, al 1º e 4º d'argento, all'aquila bicipite di nero, coronata d'oro, al 2º e 3º d'argento, a tre conchiglie, di porpora, sul tutto di Solaro
[Fiori di Blasoneria]
     
1 motto: BYSSUS ET PURPURA

Porro
Porro Schiaffinati
(da Lentate, in Milano)
  conti di Pollenzo e Santa Vittoria; signori di Cervere, Vespolate
     
  D'oro, all'aquila di nero, linguata di rosso, membrata del campo, carica di uno scudetto bandato d'argento e di rosso, a tre porri al naturale, 2, 1
[de Poris de Lantate in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]
     
  Bandato d'argento e di rosso, a tre porri al naturale, 2, 1
[copertina dipinta di un registro comunale, in Asti Edifici e Palazzi nel Medioevo, di GianluigiBera]
     
  Bandato d'oro e di rosso, a tre porri al naturale, male ordinati, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata del campo
     
  Bandato d'oro e di rosso, a tre porri al naturale, ordinati in fascia, attraversanti, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata del campo
[Spreti]
     
  Bandato di rosso e d'oro, a tre porri al naturale, 2, 1, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata del campo
[Consegnamento 1687 e Quaderni di Palazzo Borromeo Arese, Cesano Maderno]
     
    motto: FIDUS ET AUDAX

Porro
(da Como)
  (alcuni studiosi li considerano un ramo della famiglia precedente)

conti di Santa Maria della Bicocca

     
  Bandato d'oro e di rosso, a tre porri al naturale, male ordinati, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata del campo

Porrus   Nel Blasonario Casalese è illustrato questo stemma, attribuito alla famiglia Porrus, non meglio identificata.
     
  Bandato d'oro e di rosso, a tre porri di verde, ordinati in fascia, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
     
    motto: ALTA PETO


Porta (della) (Alimenti della Porta)
(da Novara)
  marchesi di Ghemme (1717); conti di Cavaglio, Vignale
     
  D'argento, alla porta aperta di due ante, di rosso, scalinata di due pezzi, dello stesso
     
    motto: RECTE OPRANDO NE TIMEAS

Porta (della) (della Porta de Carli)
(da Novara)
  (antica famiglia decurionale novarese)

conti palatini (1418); signori di Garbagna

     
  D'argento, alla porta di rosso, aperta e scalinata
     
  D'oro (?), alla porta al naturale, aperta e scalinata
[arma di D. Io. Paulus a Porta Novariensism 1600, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis, n. 1637]
     
  Inquartato, al 1° e 4° di della Porta, al 2° e 3° di rosso, al leone coronato, d'oro (de Carli)
     
    motto: RECTE OPERANDO NE TIMEAS

*Porta (della)
(da Novara, in Gubbio, Modena)
conti di Frontone, Carpine, Biscina
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, alla rovere d'oro, con i rami decussati, al 2° e 3° d'argento, alla porta di rosso, aperta
    motto: STRENUE DEFENSA - SEMPER APERTA

*Porta (della)
(da Porlezza, in Torino)
     
  Di rosso, alla porta di città d'argento, mattonata di nero, torricellata di due, aperta e finestrata del campo, con tre gigli del secondo, posti in fascia, uno dentro la porta, gli altri ai lati, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero

Porta (Della)
  (con)signori di Calosso
     
  ARMA IGNOTA

Porta (della)
(di Acqui)
  (antichissima famiglia consolare acquese)

conti di Castelletto Molina; consignori di Carentino, Salabue

     
  Troncato, al 1° d'azzurro alla porta di rosso, cucita, merlata, con i battenti aperti, di nero e battacchiati d'oro, fondata sulla partizione, sostenuta da due leoni d'oro, affrontati; al 2° scaccato d'argento e di nero
[Manno e di Ricaldone]
     
  Troncato, al 1° di rosso, alla porta merlata e aperta, d'argento, al 2° scaccato d'azzurro e d'argento, di sei file
[Armista acquese]

Porta
(da Mantova, in Casale)
 
     
  Scaccato d'argento e d'azzurro, con il capo di rosso, carico di una torre, al naturale
[di Ricaldone]

Porta (De)
  consignori di Rosignano
     
  ARMA IGNOTA

Porta
(Della Porta, Portis)
(da Vercelli)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, alla porta scalinata di rosso, aperta del campo

Porta (della)
(dalla Brianza, in Vercelli
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, al 2° trinciato d'argento e di rosso, ciascun punto a una porta dell'uno nell'altro

Porta
(di Alba)
  consignori di Bergolo, Torre Bormida
     
  D'azzurro, alla porta di città, d'argento, merlata, fondata sulla campagna scaccata d'argento e d'azzurro, sostenuta da due leoncini, d'oro, affrontati
     
    motto: TUTUS INGRESSUS

Porta
(da Torino)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  D'argento, alla porta di rosso, aperta e scalinata
     
    motto: DIFFIDE ET NON DECIPERIS

Porta
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, alla porta di rosso, aperta e scalinata
     
    motto: DIFFIDE ET NON DESIPERIS

Porta
(da Cuneo)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, alla porta di rosso
     
    motto: HUMILITAS ALTA PETIT

Porta (della)
(da Saluzzo)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, al castello di rosso, murato di nero, con la saracinesca alzata, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
     
    motto: À VERTU TOUT OUVERT

Porta Falletti
(da Casale)
  consignori di Castelgrana
     
  D'azzurro, alla banda scaccata d'oro e di rosso, accompagnata da due porte, d'argento

Portaneri
(Portonero)
(di Nizza)
  consignori di Santa Margherita
     
  D'oro, al leone coronato, di nero, linguato di rosso
[De Orestis]
     
  D'azzurro, alla banda accompagnata da due rose, il tutto d'argento
[Manno e Garino, Armorial du Comté de Nice]

Porte (de la)
(de la Porte de St. Ours)
(di Aosta)
vedi Quart (de)

Porte (de la)
(de la Porte d'Aoste)
(di Aosta)
  (antichissima famiglia di Aosta, pari del Ducato di Aosta)
     
  D'oro, alla torre di rosso

Porte (de la)
(dal Forez, a Bard e poi Aosta)
  (antica famiglia nobile del Ducato di Aosta)
     
  D'azzurro, alla torre d'argento, finestrata e mattonata di nero

Portis
(da Milano, in Chivasso, Montalenghe)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  D'azzurro, a tre porte di castello, d'oro, aperte
[Manno]
     
  D'azzurro, a tre castelli, d'oro, 2, 1
[Fiori di Blasoneria]

Portoneri
(da Carignano)
  consignori di Cavoretto
     
  D'argento, al torrione, di rosso, merlato di tre pezzi, aperto del campo
[Fiori di Blasoneria]
     
  D'oro, al torrione, di rosso, merlato di tre pezzi, aperto del campo
[Manno]
     
motto: DE BIEN VOLER

Porzelli (de)
(Porzelli, Porcelli)
(di Alessandria)
  (famiglia decurionale alessandrina)

conti della Valle delle Grazie (= Madonna delle Grazie)

     
  D'azzurro, al leone coronato, d'oro, accompagnato in punta da un porcellino, di nero, passante, con la fascia d'argento, attraversante
[Manno e De Ferrari]
     
  D'azzurro, al leone coronato, d'argento, accompagnato in punta da un porcellino, di nero, passante, con la fascia d'argento, attraversante
[Scordo, "Armista Tonso"]
     
motto: SALUS A DEO

Porzio
(Portio, Portii, Porci)
(da Fossano e Torino)
  consignori di Bonvicino, Cervere, Piobesi
     
  Troncato, al 1º d'oro, all'aquila di nero, bicipite, coronata all'imperiale, al 2º di verde, al porco, troncato d'argento e di nero, linguato e con i piedi di rosso
[Manno]
     
  D'argento, al porco di nero, con due pali del campo, con il capo d'oro (cucito), carico di un'aquila bicipite, di nero
[Fiori di Blasoneria]
     
  Troncato, al 1º d'oro, all'aquila di nero, bicipite, coronata all'imperiale, al 2º di verde, al porco di nero, cinto da un palo d'argento
[Luisa Gentile, Araldica a Fossano, da ms Stemmi di famiglie subalpine, Biblioteca Reale di Torino, ms Varia 729]
     
motto: EXTRA LUTUM

Porzio
(da Gattinara, in Vercelli)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, coronata del campo, al 2° d'argento, al porco al naturale
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, coronata del campo, al 2° d'argento, al porco al naturale, con la fascia d'argento
[Manno, dal manoscritto Chianale]
     
  D'argento, al porco passante di nero, cinto da una fascia del primo, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila coronate di nero
[Coda, Blasonario Bulgaro]
     
motto: POUR BIEN SERVIR

Porzio
(da Fossano)
 
     
  Di verde, alla croce d'oro, ogni cantone, a quattro punti equipollenti, dello stesso

Possavino
(Polsavino, Passavino)
(da Chieri)
  conti di Brassicarda
     
  Troncato cuneato di rosso e d'argento, di quattro pezzi
     
  Troncato cuneato di rosso e d'argento, di quattro pezzi, il primo punto carico di una croce ottagona, d'argento
[Consegnamento 1613]
     
motto: POUR ME DEFENDRE


Pourroy (de)
de l'Auberivière et de Quinsonnas
(del Delfinato, con presenze anche a Oulx)
 
     
  D'oro, a tre pali di rosso, con il capo d'azzurro, carico di tre speronelle d'oro
[Gustave de Rivoire de La Bâtie, Armorial du Dauphiné]
     
  (la linea di Quinsonnas)
Inquartato, al 1° e 4° d'oro, a tre pali di rosso, con il capo d'azzurro, carico di tre speronelle d'oro, al 2° e 3° d'oro, alla banda d'azzurro, carica di tre crescenti d'argento (Saint-Germain-Mèrieu)
[Gustave de Rivoire de La Bâtie, Armorial du Dauphiné]
     
    motto: TOUT PAR GRAND AMITIÉ
CITO TUTOQUE

Pozzo (dal)
(Del Pozzo, Delpozzo, Puteo)
(da Biella, forse originari di Alessandria)
  principi di Cisterna d'Asti (1670) ; marchesi di Garessio (1643), Voghera (1612); conti di Barbaresco, Bonvicino, Briga, Diano, Neive, Perno, Ponderano, Romagnano, Viverone; baroni di Salerano; signori di Banchette, Camburzano, Ceretto, Cimena, Coggiola, Donelasco, Grinzane, Montecalvo, Olesi, Salussola, S. Germano, S. Marzano, Torrazza Coste, Vettignè; consignori di Altessano, Boione, Borriana, Borzone, Castellengo, Magnano, Pralormo, Reano, Ruffia, Strambinello, Tronzano
     
  D'oro, al pozzo di rosso, sostenuto da due draghi di nero, affrontati, le code accollate di sotto
[Soffitto ligneo di fine 1400 a Colleretto Giacosa]
     
  Inquartato, al 1º e 4º, d'oro, al pozzo, di rosso, sostenuto da due draghi di verde, affrontati, le code accollate di sotto; al 2º e 3º, d'oro, all'aquila di nero, linguata, armata e coronata, di rosso
[Manno e il Blasonario Biellese indicano una vera di pozzo, ma il Consegnamento 1613 del marchese di Voghera parla di pozzo]
     
2 motto: IURA IN ARMIS REGNARE VIDEBIS

Pozzo (dal)
(del Pozzo, Pozzo)
(di Ponderano)
  (probabile ramo della famiglia di Biella)

consignori di Mombello

* conti

     
 
D'oro, alla vera di pozzo di rosso, sostenuta da due draghi di nero, affrontati, le code accollate di sotto
     
  Inquartato, al 1º e 4º, d'oro al pozzo, di rosso, sostenuto da due draghi di verde, affrontati, le code accollate di sotto, al 2º e 3º, d'oro, all'aquila coronata, di nero
[Spreti]
     
    motto: IURA IN ARMIS REGNARE VIDEBIS
IURA IN ARMIS REGNARE VIDENS

Pozzo (dal)
(di Roppolo)
  consignori di Montecavallo, Piverone, Valdengo, Vigliano
     
  D'oro, al pozzo di rosso, sostenuto da due draghi di verde alati, affrontati, con le code accollate sotto il pozzo


Pozzo (Del)
(Dal Pozzo)

(di Alessandria)
  marchesi di Annone (1637)
     
  D'oro, al pozzo di rosso, sostenuto da due draghi di verde alati, affrontati, con le code accollate sotto il pozzo

     
  D'oro, al pozzo di rosso, sostenuto da due draghi di nero, affrontati
[Stemmario Trivulziano, arma attribuita ai dal Pozo di Alisandria]


Pozzo (dal)
(Dalpozzo, Del Pozzo, Pozzii, Pozzo)

(da Moncalvo, a Pavia e Firenze)
  conti di Castellino e S. Vincenzo
     
  D'oro, al pozzo di rosso, sostenuto da due draghi di verde alati, affrontati, con le code accollate sotto il pozzo
     
    motto: TURBIDA NUMQUAM

Pozzo (Del)
(Pozzo)
(di Rosignano)
  consignori di Rosignano
     
  ARMA IGNOTA

Pozzo (Del)
(Del Pozzo Buschetti)
  baroni di Boione; consignori di Belvedere, Gattieras
     
  Inquartato, al 1° e 4° di rosso, al pozzo d'oro, sostenuto da due draghi alati, dello stesso, al 2° e 3° d'oro, all'aquila bicipite, coronata sulle due teste, di nero
[De Orestis]

Pozzo
(da Cuneo)
  baroni di Garzegna
     
  D'oro, al pozzo di rosso, sostenuto da due draghi di verde affrontati, sormontati da tre stelle di rosso, ordinate in fascia, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila coronata, di nero

Pozzo (del)
(da Canale)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  D'oro, al pozzo di rosso, sostenuto da due draghi di nero, linguati di rosso, alati, affrontati, con le code accollate sotto il pozzo
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]

Pozzo
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, al pozzo di rosso, sostenuto da due draghi di verde alati, affrontati, con le code accollate sotto il pozzo
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]

Pozzobonelli
(da Milano, anche in Casale)
  consignori di Ottiglio
     
  Di nero, seminato di gigli d'oro, con l'aquila d'argento, linguata, rostrata e membrata di rosso, attraversante
[de Puteobonello in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]
     
  Di nero, all'aquila d'argento, linguata di rosso, coronata d'oro
[de Puteobonelo in Stemmario Carpani]
     
  Di nero, all'aquila d'argento, accompagnata da cinque trifogli dello stesso, 1, 2, 2
[Pozobonelli in Stemmario Bosisio]
     
  Di rosso, all'aquila d'oro, accompagnata da sei trifogli dello stesso, tre in capo, disposti 1, 2, tre in punta, disposti 2, 1
[arma del cardinale Pozzobonelli]

Pozzoglio
(di Ivrea)
  (antica famiglia decurionale di Ivrea)
     
 

D'azzurro, al pozzo, accompagnato da tre stelle, il tutto d'oro
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]


Praga
(da Revello)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  Troncato d'azzurro e d'argento, al leone troncato d'oro e di rosso, armato e linguato di rosso nel primo, armato d'oro nel secondo
     
    motto: FORTIS ANIMO ET CORPORE

Pramaggiore
(da Ivrea, oriundi di Dorzano)
  baroni di Fiorano; signori di Quassolo; consignori di Balocco
     
  D'oro a tre bande di rosso, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila coronata, di nero
[Fiori di Blasoneria e Manno]
     
  Partito, al 1° d'azzurro, al leone d'oro, armato, membrato e lampassato di rosso, tenente una lancia pure d'oro, banderuolata di rosso, al 2° d'oro, a tre bande di rosso, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila coronata, di nero
[Consegnamento 1613, non citato da Manno]
     
motto: ME DUCE MELIUS

Prandi
(Prande)
(di Alba)
  conti di Benevello; consignori di Borgomale, S. Martino
     
  D'azzurro, al palo d'argento, carico di tre mezze gambe umane di carnagione; con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata di nero
     

Prandi
(da Rocca de' Baldi)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  D'azzurro, a tre bande d'oro, con il capo d'azzurro, cucito, carico di tre stelle d'argento
motto: NISI DOMINUS AEDIFICAVERIT
 
  D'argento, a tre bande di rosso, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'argento (d'oro?)
[Prandi, Collezione Armi Gentilizie di Mondovì]

Prandi
(in Bra)
 
     
  D'azzurro, a tre zampe di leone d'oro, 2, 1, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Mathis, Storia delle famiglie di Bra]

Prandone
(da Piacenza, in Asti)
  (antica famiglia nobile con memorie dal XV secolo)
     
  ARMA IGNOTA
[Manno]
     
  D'oro, al leone d'azzurro, linguato di rosso, con la banda (cotissa?) di rosso, attraversante
[arma de Prandonibus nello Stemmario Trivulziano e in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270. Gianluigi Bera, in Asti Edifici e Palazzi nel Medioevo l'assegna alla famiglia in Asti, ma potrebbe essere l'arma antica dei Prandoni di Milano. Non si esclude tuttavia che i Prandoni in Asti e in Milano siano tutti dello stesso ceppo]
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, coronata dal campo, al 2° d'oro, al leone d'azzurro, coronato del campo, con la banda (cotissa?) di rosso, attraversante sul leone, il quale fissa una stella (8) dello stesso, nel cantone destro del capo
[di Crollalanza, per i Prandoni di Busto Arsizio, in Milano]

Prasca
(da Alessandria)
  (ramo di parte guelfa dei Merlani di Alessandria)

consignori di Prasco

     
  D'azzurro, a tre bande d'argento, con il capo d'oro, carico di tre merle, di nero, membrate e beccate di rosso, ordinate in fascia
[informazioni di Alberto Lubelli Prasca]
     
 

D'argento, a tre bande d'azzurro, con il capo d'oro, carico di tre merle di nero, membrate e beccate di rosso, ordinate in fascia
[informazioni di Alberto Lubelli Prasca]

     
  D'azzurro, a tre pali d'argento, con il capo d'oro, carico di tre merle, di nero, membrate e beccate di rosso, ordinate in fascia
[Chiesa del cimitero, Belforte Monferrato: segnalazione di Alberto Lubelli Prasca]
     
motto: JE L'ENDURE

Prasca
(de Pedrasca)
(da Belforte Monferrato, in Ovada e Genova)
(ramo della famiglia precedente)

nobili; conti (1895)

     
  Troncato, con la fascia d'argento sulla troncatura, al 1° d'oro, a tre uccelli di nero, fermi sulla fascia, al 2° d'argento, a tre sbarre d'oro, bordate di nero
[Spreti]

Prat
(di La Salle)
  signori di La Bâtie des Vigneaux
[Dizionario Araldico Valsusino]
     
  Di rosso, al leone d'oro, con il capo d'argento, carico di tre ghiande, di verde
[Gustave de Rivoire de La Bâtie, Armorial du Dauphiné]
     
  Partito, di Prat e di Berard d'Illins
[Gustave de Rivoire de La Bâtie, Armorial du Dauphiné]

Prat
(Prato)
(da Moretta, in Torino)
conti (1844)
     
  D'azzurro, al palmizio d'oro, nutrito nella pianura erbosa, al naturale

Prata
(già dell'Agnello)
(da Casale)
  (antica famiglia nobile di Casale, annoverata tra quelle di baldacchino)

consignori di Terruggia

     
  Fasciato d'azzurro e d'oro, con il capo del secondo, carico di un'aquila, di nero
[di Ricaldone e Blasonario Casalese, alla voce Prata]
     
  Inquartato, al 1° e 4° troncato d'oro e d'argento, con la fascia di rosso, sulla partizione, al 2° e 3° d'azzurro, all'agnello d'argento passante, il tutto al capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Blasonario Casalese, alla voce Agnellus]

Prati
(di Alessandria, oriundi di Rovagnasco)
  marchesi di Rovagnasco (1738)
     
  Trinciato dentato d'argento e d'azzurro, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
     
  Trinciato dentato d'azzurro e d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
[De Ferrari]

Prato (da)
(da Moncalvo)
  consignori di Odalengo Piccolo
     
  ARMA IGNOTA

Prato
(di Casale)
  (antica famiglia de commune Casalis)
     
 
D'azzurro, all'albero, di verde, (accostato da due ... di ...?), nutrito sulla pianura erbosa, al naturale, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero
[Blasonario Casalese, alla voce Pratus]
     
 
D'azzurro, al pino, di verde, nutrito sulla pianura erbosa, al naturale, e accostato da due papaveri, di rosso, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero
[Di Ricaldone]

Prato
(de Prato)
(da Mombaruzzo, in Casale)
  consignori di Castelletto Molina, Panzano, Terruggia, Villadeati
     
  Troncato, al 1º d'azzurro, all'aquila d'argento, al 2º fasciato di verde e di rosso
[di Crollalanza e di Ricaldone]

*Prato
(da Mombaruzzo, in Torino)
(forse discendenti dalla famiglia precedente)

nobili

     
  Fasciato d'argento e di verde, con il capo d'azzurro, carico di un'aquila coronata, d'argento

Prato (de)
(della Valsusa)
  (con)signori di Villarfocchiardo
     
  ARMA IGNOTA

Prato
(da Asti)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 2° trinciato dentato d'argento e d'azzurro
     
    motto: USQUE AD SIDERA

Prato
(da Alba)
  conti di Montelupo, Perno
     
  Troncato, al 1º d'azzurro, all'aquila d'argento, al 2º fasciato d'oro e di rosso

Prato
(da Pinerolo)
  (famiglia nobile con memorie da inizio XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d'argento, a tre trifogli di verde, al 2° d'azzurro, a tre cespugli di margherite fiorite di rosso
     
    motto: TOUJOURS VERT

Prato
(da Mondovì)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Trinciato dentato d'argento e d'azzurro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
     
    motto: IN VIRIDITATE

Prato
(Prata)
(da Ovada)
 
     
  Troncato, al 1° d'oro, a tre gigli cuciti d'argento, male ordinati, al 2° di verde, a tre bande di rosso
[Stemmi della Comunità di Ovada]

Preacolli
(di Chivasso)
  signori di Cereseto
     
  ARMA IGNOTA

Precipia

  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, al ramo di quercia, di verde, con il capo d'azzurro, carico di un laccio di Savoia, d'oro
     
    motto: PUNCTIM ET CREIM (sic)

Pregno
(da Isola e Moncalvo)
  (famiglia con memorie dal XIV secolo)
     
  Trinciato d'argento e di rosso, alla sbarra di [...], carica di due stelle (8) d'oro
[Di Ricaldone]

Prelà
(da Oneglia, in Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, al leone d'argento, accompagnato da tre stelle d'oro, con il capo dentato del secondo
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: FULGET IN ARDUIS VIRTUS

Prelli
(da Vogogna)
  (antica e nobile famiglia di Vogogna)
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, coronata del campo, al 2° d'argento, al busto di chierico, vestito di nero e di bianco, con tonsura e lunghi baffi
[arma di D. Bernardus Praellus e Uggonia, 1604, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 1949]

Premoli
(di Crema)
  marchesi (concessione 1683 per maschi primogeniti)
     
  (arma antica)
Troncato d'argento e d'azzurro, al leone coronato d'oro, tenente un falcetto d'argento, manicato d'oro, accompagnato da una stella (8) d'oro, entro la curva del falcetto
     
  (dal 1672)
Partito, al 1° troncato d'argento e d'azzurro, al leone coronato d'oro, tenente un falcetto d'argento, manicato d'oro, accompagnato da una stella (8) d'oro, entro la curva del falcetto, al 2°di rosso, al leone coronato d'oro, tenente con la branca anteriore destra una spada al naturale

Presbitero
(da Vico Canavese)
  (famiglia, forse nobile, con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, alla fascia d'azzurro, carica di tre stelle d'oro, accompagnata in capo da un pampino di vite, di verde, in punta da una berretta da prete, di nero
     
    motto: SOLO FIDUS SOLO FIDUS

*Presbitero
(da Vercelli, in Cagliari)
nobili
     
  Troncato di nero e d'argento al leone dell'uno all'altro

Preti
(in Casale)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)

(Donato conte palatino, 1508)

     
  Di rosso, a tre teste di prete, (al naturale), con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero

Prever
(da Giaveno)
  baroni di S. Giorio
     
  Troncato, al 1° d'oro, al ramoscello di rosaio, al naturale, fiorito di cinque pezzi, sormontato da due stelle, d'azzurro; al 2° sbarrato d'argento e di rosso

Preverenco
(da Cavour)
 
     
  D'argento, a due palme, di verde, decussate e ridecussate, con la fascia di nero, in divisa, attraversante, con il capo d'azzurro, carico di una stella d'oro

Previdi
(Previde)
(da Vigevano, anche in Castelnuovo Scrivia)
  (famiglia consolare di Tortona)

vedi anche Massara de Previde

     
  D'oro, all'aquila di nero, coronata del campo
[Berruti, Tortona insigne]

Prielli
(di Casale)
 
     
  Di [...], al leone di [...], passante su una roccia di [...], con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[di Ricaldone]

Prieri
(da Cuneo)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, all'ermellino d'argento passante sopra un terreno di verde, montuoso, uscente in banda dall'angolo destro della punta

Prin
(da Sauze di Cesana)
(Giuseppe, vescovo di Susa, 1817-1822)
     
  D'azzurro, alla quercia ghiandifera al naturale, nutrita sulla pianura erbosa, accostata da due porci alnaturale, pascenti i suoi frutti
[Dizionario Araldico Valsusino]

Prina
(di Tortona)
  (famiglia consolare di Tortona)
     
  ARMA IGNOTA

Prina
(di Novara)
  (famiglia consolare di Novara)

nobili (1825)

     
  Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, alla fenice d'argento, sulla sua immortalità, di rosso, fissante un sole d'oro, orizzontale destro; al 2° e 3° d'oro, all'aquila di nero, bicipite, membrata, linguata e coronata sulle due teste, di rosso, sormontata da una coroncina imperiale, dello stesso, e tenente con l'artiglio destro la spada, con il sinistro il globo, d'oro; sul tutto, partito, al 1° d'azzurro, carico di due dardi, d'argento, decussati, rovesciati, infilzati in una corona civica dello stesso, al 2° d'argento, a tre bande, di rosso
[L'inquartato è l'arma della famiglia Pestacalda, adottata abusivamente dai Prina, che posero la loro arma sul tutto]

Prina (Della)
(Della Pruna)
(da Benevagienna)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  D'argento, al prugno damasceno, nutrito nella pianura erbosa, sostenuto da due mastini, affrontati e ritti, il tutto al naturale

Prinetti
Prinetti Castelletti
(da Miasino)
  (famiglia con memorie dal XV secolo. Nel XVI secolo il nome viene assunto da Giulio Castelletti [de Castelleto], che però conserva l'arma della famiglia di origine)
     
  Di rosso, al castello torricellato di due pezzi, aperto del campo, accompagnato da tre gigli, due ai lati e uno in punta, il tutto d'oro, e sostenente un uccello (detto bernacla) d'argento
[de Castelleto, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270. Con alcune leggere variazioni l'arma è raffigurata su palazzo Scarognini a Varallo, vedi Appendice fotografica]

Prioris
(del Nizzardo)
  consignori di Santa Margherita
     
  D'azzurro, a due stelle d'oro, l'una sull'altra

Probi
(Probis, Probo)
(da Torino)
  consignori di Borgaro
     
 

ARMA IGNOTA


Promis
(da Roburent, in Mondovì)
  consignori di Viola
     
  D'oro, al pioppo nutrito sulla pianura erbosa, di verde, al naturale, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle, d'argento, ordinate in fascia

Prona
(di Asti)
  (antica famiglia signorile)
     
  D'oro, alla banda d'azzurro, carica di tre gigli del campo
     
    motto: VINXIT LIBERTAS

Prono
(Pron)
(da Cherasco)
  baroni di Montvernier
     
  D'azzurro, al castagno accompagnato da tre scoiattoli, il tutto d'oro, gli scoiattoli ritti e male ordinati, gli inferiori affrontati
[Manno, dal consegnamento 1687]
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'argento, a tre scoiattoli, di rosso (al naturale?), 2, 1, i superiori affrontati, al 2° e 3° d'azzurro, al castagno d'oro
[manoscritto Defanti]
     
    motto: OPERE ET SUDORE [Nel testo del consegnamento 1687: EQUO ET SUDORE]

Provana
(da Carignano)
  marchesi di Avigliana e Buttigliera (1659), Virle (1839); conti di Altezzano, Altezzano Superiore, Bastia, Beinette, Collegno, Frossasco, Gravere, Lemie, Leynì, Pralungo, Solbrito, Solonghello, Stroppiana, Villar Almese, Viù; signori di Alpignano, Andoglio, Balangero, Baldissero (Frossasco), Baldissero (Ivrea), Belriparo, Borgaro, Brillante, Carpenetto, Cartignano, Caselle, Castagnetto, Cimena, Druent, Dubbione, La Cassa, Osasio, Pancalieri, Polonghera, Roletto, Rubiana, Rubianetta, S.te Helène du Lac, Sambuy, S. Raffaele, S. Secondo, Sciolze, Settimo, Usseglio, Val d'Isère, Villafranca; consignori di Bagnolo, Barbania, Bardassano, Borgo Cornalese, Bussolino, Caluso, Candia, Cantogno, Carignano, Casalgrasso, Castelreinero, Cavagnolo, Cavallerleone, Ceva, Chiusa Pesio, Coazze, Faule, Gorra, Monteu da Po, Piazzo, Prali, Revigliasco, Sabbione, S. Martino, S. Sebastiano, Torre Mondovì, Torre Valgorera, Valfenera, Villarbasse, Villarboit, Vinovo
     
  (stemma antico)
D'argento, alla pianta di vite, di verde, fruttata di nero
     
  (Provana del Sabbione e Provana di Collegno)
Inquartato, al 1º e 4º di rosso, alla colonna toscana d'argento, con base e capitello d'oro, sormontata da una corona, pure d'oro; al 2º e 3º d'argento, a due viti di verde, fruttate di porpora, sradicate, decussate e ridecussate
[l'arma di D. Abbas Antonius Provana Taurinensis, 1603, è presente nell'Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 1895]
     
  Di rosso, all'aquila d'argento, con in cuore uno scudetto inquartato, al 1º e 4º di rosso, alla colonna d'argento, coronata d'oro; al 2º e 3º d'argento, a due tralci di vite, di verde, fruttate di nero, decussate e ridecussate
[Consegnamento 1614. Lo scudo accollato in petto all'aquila di Polonia è una concessione di Sigismondo, re di Polonia, del 1557]
     
  Di rosso, all'aquila d'argento, coronata d'oro, con in cuore uno scudetto inquartato, al 1º e 4º di rosso, alla colonna d'argento, coronata d'oro; al 2º e 3º d'argento, a due tralci di vite, di verde, fruttate di nero, decussate e ridecussate
[Palazzo Falletti di Barolo, Torino]
     
  (Provana di Leynì)
Inquartato, al 1º e 4º di rosso, alla colonna toscana d'argento, con base e capitello d'oro, sormontata da una corona, pure d'oro; al 2º e 3º d'argento, a sei (otto?) foglie di vite verdi, 3, 2, 1
[l'arma di Philibertus Provana de Leiniano, 1583, è presente nell'Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 731]
     
4 motto: OPTIMUM OMNIUM BENE AGERE
IUSTE ET PIE
NUL NE SE FROTTE [Provana del Villar, consegnamento 1613]
* NUL S'Y FROTA

Provera
(di Piovera)
  signori di Piovera; consignori di Mugarone, Rivarone
     
  Palato d'azzurro e d'argento, alla torre di rosso, accompagnata in capo e in punta da una stella, dell'uno nell'altro
[di Ricaldone]
     
    motto: PRO VERO ET VIRTUTE

Prunas Tola
Arnaud di San Salvatore
(da Bosa, in Torino)
conti di San Salvatore (1928); conti (1959)
     
  D'argento, al pruno fruttato al naturale, terrazzato di verde, il tronco attorniato alla base da carboni ardenti al naturale, il pruno sostenente un'aquila sorante di nero, coronata d'oro, fissante un sole d'oro orizzontale sinistro
     
  Partito, al 1° d'azzurro, alla quercia sinistrata e fruttata al naturale, sostenuta da un leone d'oro (Prunas), al 2° d'azzurro, al leone accompagnato da cinque bisanti 2, 2, 1, il tutto d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero (Arnaud), sul tutto d'argento, al pruno fruttato al naturale, terrazzato di verde, il tronco attorniato alla base da carboni ardenti al naturale, il pruno sostenente un'aquila sorante di nero, coronata d'oro, fissante un sole d'oro orizzontale sinistro (Prunas moderno)

Pugiella
(di Trino, a Casale)
  (antichissima famiglia di Trino, con memorie dal XIII secolo)
     
  D'argento, al destrocherio di rosso, che impugna un pugnale rivolto in basso, (al naturale?), ornato da un cartiglio con il motto Se Pur Val L'Ingegno, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila, di nero
[Blasonario Casalese]
     
    motto: SE PUR VAL INGEGNO

Pugnani
  consignori di Castellengo
     
  ARMA IGNOTA

Pugnetti
(Pugnetto)
(di Carmagnola)
  signori di Marescotto
     
  Troncato, al 1° palato di rosso e d'argento, al 2° d'argento, alla mano chiusa a pugno, di carnagione

Pulciano
(da Castellazzo, in Torino)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, coronata del campo, al 2° d'argento, al pellicano, sostenuto da un colle di tre cime, erbose, tenente nel becco una serpe, il tutto al naturale
[Manno. In Spreti il pellicano tiene nel becco un pesce]
     
    motto: BENE AGERE

Pullini
(da Rivoli)
  conti di Sant'Antonino
     
  D'oro, a tre scaglioni, d'azzurro
     
motto: AD OGNI GUERRA E GIOSTRA

Pullino
(da Castellamonte, in Roma e Castellamare)
nobili (1906)
     
  D'azzurro, al leone coronato, d'oro, accompagnato nel punto destro del capo da una stella (6), d'argento

Pulterio
  consignori di Groscavallo
     
  ARMA IGNOTA

Pupini
(di Alessandria)
  (famiglia nobile alessandrina, con memorie dal XV secolo)
     
  D'oro, alla torre di rosso, murata e mattonata di nero, merlata di quattro pezzi alla guelfa, sostenente un'aquila di nero
[De Ferrari]

Pusterla (della)
(di Milano)
  signori di Frugarolo; consignori di Casalnocetto
     
  D'argento, al muro merlato, con porta a sesto acuto, fondato sulla pianura erbosa, chiusa da pusterla, sulla quale arrampica in sbarra una pianta di ortica, il tutto al naturale
[Manno]
     
  D'oro, all'aquila di nero, linguata di rosso
[Stemmario Trivulziano]
     
  D'oro, all'aquila di nero, coronata del campo
     
  D'oro, all'aquila coronata, di nero, con il capo d'oro, cucito, carico di tre punte, d'azzurro
[Consegnamento 1687 di Marco Antonio e Stefano Ludovico, in Rivoli e Susa]
     
    motto: PRO FIDE ET IMPERIO

Pusterla
(in Casale, forse oriundi di Milano)
  consignori di Corteranzo
     
  ARMA IGNOTA
[Manno]
     
  D'argento, al muro merlato, con porta a sesto acuto, fondato sulla pianura erbosa, chiusa da pusterla, sulla quale arrampica in sbarra una pianta di ortica, il tutto al naturale
[di Ricaldone]

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Ultimo aggiornamento 23 Gennaio 2016
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