Blasonario delle famiglie subalpine



Ce - Cu




Le schede sulle famiglie e le altre informazioni identificate con un * sono tratte dal volume
Onore Colore Identità,
in particolare dalle integrazioni curate da Gustavo Mola di Nomaglio e Roberto Sandri-Giachino. Rimando al libro per ogni ulteriore notizia.



Ceaglio
(Siaja)
(da Dronero)
  (famiglia nobile, con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato d’azzurro e d’argento, a cinque frecce d’oro, impugnate e rovesciate
     
    motto: CONCORDIA ET VIRTUTE

Ceca
(Cecha, Cecca)
(da S. Damiano d'Asti)
  conti di Vaglierano; consignori di Mombello
     
  Troncato d’argento e di azzurro, al leone dell’uno nell’altro, tenente un ramoscello di pero, al naturale fruttato; il leone accompagnato, in punta, da tre stelle d’oro, male ordinate, con una fascia di rosso, in divisa e attraversante

(è interessante osservare che in un sigillo di Sandrino Ceca del 1348 compare una zecca)


Cecidani
(Cecidano)
(da Camandona)
  conti di Borgomale
     
  (probabile arma antica)
Partito, al 1° d’argento, a tre fasce ondate d’azzurro, al 2° d’argento, a tre bande di rosso, con il capo d’oro, carico di un'aquila coronata, di nero, il capo sostenuto da una fascia d’azzurro, carica di tre crescenti d’argento
[stemma del canonico avvocato Giuseppe Antonio Cecidano, in un cabreo del 1752, da I Cecidano di Camandona, di Giovanni Donna di Oldenico, Rivista Biellese n. 6 anno VI, nov. 1952]
     
  Troncato, al 1° d’oro, all’aquila coronata, di nero, al 2° d’argento, a tre bande di rosso, con la fascia sulla troncatura, d’azzurro, carica di tre lettere C d’argento
[paramento sacro nella chiesa parrocchiale di Camandona, da I Cecidano di Camandona, di Giovanni Donna di Oldenico, Rivista Biellese n. 6 anno VI, nov. 1952]
     
  Troncato, al 1° d’oro, all’aquila coronata, di nero, al 2° di [...], a tre sbarre di [...], con la fascia sulla troncatura, di [...], carica di tre lettere C, di [...]
[sigillo del canonico Giacomo Cecidani, rettore del Santuario di Oropa, metà del 1700, da I Cecidano di Camandona, di Giovanni Donna di Oldenico, Rivista Biellese n. 6 anno VI, nov. 1952]

Celebrini
(da Fossano)
  conti di Corneliano; baroni di S. Martino; signori di Predosa
     
  D'argento, alla spronella formata da sei rombi alternati di nero e di rosso, orlata d'oro
     
  D'argento, alla stella (6) formata da sei rombi alternati di nero e di rosso, orlata d'oro
[Giovanni Francesco, 1600, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1525]
     
motto: CALCARIA VIRTUS ADDIT

Cella (de)
(di Celle)
(del Monferrato)
  signori di Celle Monferrato
     
  D'argento, alla casa di rosso

Cellario Serventi
(da Borgomanero, in Dogliani e Genova)
baroni (18..)
     
  D’azzurro, al decusse d’oro, carico in cuore da una torre d'argento, merlata alla guelfa di quattro, aperta e finestrata di nero

Celoria
(Celloria)
(da Ottiglio)
  consignori di Olivola
     
  ARMA IGNOTA

Centallo
(da Centallo)
  (una delle prime famiglie signorili insediatesi a Cuneo, de populo)

(signori di Centallo?)

     
  D'argento, alla cintura di rosso, disposta in banda
[Araldica cuneese]
     
  Di rosso, al cintolo d’azzurro, orlato e guernito d’oro, posto in sbarra
[Fiori di Blasoneria]

(l'attuale stemma del comune di Centallo ha però il cintolo in banda)


Centorio vedi Cagnoli

Centurione Scotto
(Centurioni)
(di Genova)
  marchesi di Castelnuovo Scrivia (1753), Morbello (1649), Morsasco (1599); conti di Montaldo, Visone; signori di Cremolino
     
  D'oro, alla banda scaccata di tre file, di rosso e d'argento
     
  D'oro, alla banda scaccata di tre file di rosso e d'argento, con la punta d'azzurro carica di una capra d'oro, ritta
[Manno; stemmi nel castello di Morsasco e a villa Durazzo, Santa Margherita Ligure]

D'oro, alla banda scaccata di tre file di rosso e d'argento, innestato in punta d'argento, al leone passante d'oro, linguato di rosso
[Stemmi della Comunità di Ovada]

     
motto: CENTUPLUM GERMINABIT

Cepollini
(Cepollina, olim Cepolla)
(da Albenga)
  conti di Alto, Caprauna
     
  (arma antica dei Cepolla)
Di [...], alla cipolla di [...]
[Stemma scolpito in palazzo Peloso Cepolla di Albenga, segnalazione di Riccardo Musso, Albenga]
     
  Di rosso, a nove cipolle d'argento, 4, 3, 2, le file separate da due fascie d’argento, in divisa, con il capo d’oro, carico di un’aquila di nero, sostenuto d’argento, in divisa
[Stemmi in palazzo Peloso Cepolla di Albenga, segnalazione di Riccardo Musso, Albenga]
     
  Di rosso, a nove cipolle di nero, 4, 3, 2, le file separate da due fascie d’argento, in divisa, con il capo d’oro, carico di un’aquila di nero, sostenuto d’argento, in divisa
[Manno]

Ceppi
(da Chieri)
  conti di Bayrols
     
  Di rosso, a tre aquilotti di nero bicipiti, armati d’oro, posti ciascuno e ordinati in banda, accostati da due filetti, il tutto di nero e cuciti
     
  Di rosso, a tre aquilotti di nero bicipiti, armati e coronati d’oro, posti ciascuno e ordinati in banda, accostati da due filetti, il tutto di nero e cuciti
[Consegnamento 1613]
     
motto: DEUM TIME BONIS MALEDICTA REFLECTE
TEMI IDDIO E NON FALLIRE FA PUR BENE E LASCIA DIRE

Ceppi
(da Pino Torinese, in Torino)
conti (1846)
     
  Di rosso, al drago al naturale, con la testa rivoltata, tenente una falce d’argento, con il manico posto in sbarra, con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata, di nero

Cerchi (de)
(da San Damiano d'Asti)
  (antica famiglia nobile con memorie da fine del XV secolo)
     
  Di (...) a tre bisanti di (...), con il capo di (...) carico di tre stelle di (...) in fascia
[Gianluigi Bera, Asti Edifici e Palazzi nel Medioevo]

Ceresa
(da Foglizzo)
  conti di Bonvillaret
     
  D’argento, al ciliegio al naturale, con il capo d’oro, carico di un’aquila (coronata ?) di nero e sostenuta d’azzurro, la fascia carica di due stelle d’oro
     
motto: VIRTUS SOLA LUCESCIT

Ceresara
(da Mantova)
  marchesi di Maranzana (1656)

Sulla concessione del titolo di marchese di Maranzana nel 1656, vedi la nota alla voce Caresana

     
  Troncato d'argento e di rosso, al ciliegio al naturale, nutrito nella pianura erbosa, di verde, e sostenuto a sinistra da un porcospino, di nero
[di Cerezara in Insignia Mantuana, BSB c.i. 274]
     
  D'azzurro, al ciliegio al naturale, fruttato di rosso, sinistrato da un cane bracco rampante, d'argento, in atto di arrampicarsi, il tutto sostenuto da un terreno di verde
[Libro degli stemmi gentilizi della Deputazione Araldica della città e stato di Mantova, 1765 circa, Archivio di Stato, Mantova]
     
  Partito, al 1° troncato, al I d'oro, alla mezz'aquila di nero, muovente dalla partizione, al II fasciato d'azzurro e d'oro; al 2° d'azzurro, all'albero di verde, sinistrato da un cane bracco rampante, d'argento, il tutto sostenuto da una terrazza, di verde; e, sul tutto, uno scudetto di rosso, a due spade al naturale, decussate, le punte all'ingiù
[Di Crollalanza e di Ricaldone]

Ceresole
(Cérésole)
(da Monticello, a Vevey)
 
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, al 2° d'azzurro, al ciliegio al naturale, nutrito nella pianura di verde
[D. L. Galbreath, Armorial Vaudois, vol. 1]

Ceretti
(di Mongrando)
  (antichissima famiglia nobile di Mongrando, con memorie dal XIII secolo)
     
  D'oro, al cerro di verde, con i rami decussati e ridecussati
     
    motto: OMNI EX PARTE UTILIS

Ceriana
Ceriana Mayneri
(da Valenza Po, in Torino)
conti (1881)
     
  D’azzurro, alla fascia scaccata di due file di sette pezzi ciascuna, d’oro e di nero
     
  D’azzurro, alla fascia scaccata di tre file di nove pezzi ciascuna, d’oro e di nero
    motto: SIC PERPETUO

Ceridone
(Cerridoni)
  conti di Villanova Solaro
     
  ARMA IGNOTA

Cerise
(Ceresia)
(di Aosta)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  D’argento, al ciliegio nodrito sulla pianura erbosa, al naturale, sostenuto a destra da un orso di nero, ritto e rivoltato
[Manno]
     
  D’argento, al ciliegio nodrito sulla pianura erbosa, al naturale, sostenuto a sinistra da un orso di nero, ritto
[De Tillier]

Cermelli
(da Alessandria)
  (famiglia decurionale alessandrina)
     
  Troncato di rosso e d’azzurro, con la fascia di rombi d’argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Manno]
     
  Di rosso, alla fascia formata da fusi accollati, d’argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
[De Ferrari e Scordo, "Armoriale Tonso"]

Cernola
(del Monferrato)
  consignori di Cellamonte
     
  Troncato di rosso e d’oro, alla fascia del secondo, il primo al crivello (sernai) d'oro, il secondo a due pali di rosso
[Manno, da immagine nei Libri di Blasoneria di Carlo Emanuele I]
     
  Di rosso, alla fascia d'argento, il primo al crivello d'oro, il secondo a due pali d'argento
[Manno e di Ricaldone, da una descrizione dell'arma nei Libri di Blasoneria di Carlo Emanuele I]
     
  Di rosso, alla fascia d'oro, il primo al crivello d'oro, il secondo a tre pali d'oro
[Manno e di Ricaldone, da una seconda descrizione dell'arma nei Libri di Blasoneria di Carlo Emanuele I]
     
  D'azzurro, alla fascia d'argento, il primo al crivello d'oro, il secondo a due pali d'argento
[Blasonario Casalese, alla voce Cernolus]

Cernola
(di Vercelli?)
  (non mi è chiaro se si tratta di una famiglia omonima o della famiglia che precede)
     
  Di rosso, a due pali d'argento, con il capo di rosso, a un crivello d'argento
[Coda, Blasonario Bulgaro]

Cernusco
(da Milano, in Torino)
  conti di Bollengo, Robassomero; signori di Chiusavecchia
     
  D'argento, al castello di rosso, aperto del campo, con le torri sostenenti un fanale d'argento, acceso di rosso, e in mezzo a esse un'aquila coronata, di nero
[de Cirnuschalo, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]
     
  D'argento, al castello di rosso, con le torri cimate ciascuna da un fanale d'oro, acceso di rosso, e in mezzo a esse un'aquila di nero, coronata d'oro
     
motto: IN FORTITUDINE SACRIFICIUM

Cerrati
(Cerrato)
(di Alba e Cuneo)
  (una delle prime famiglie signorili insediatesi a Cuneo)

signori di Verduno; consignori di Calosso, Cissone, Cornegliano, Roddino

     
  Fasciato d'argento e di nero
[Di Ricaldone, per il ramo di Alba, anche in Monferrato, indica fasciato d'argento e d'oro]

Cerati
(da Alba o Casale, a Parma)
  (conti di Viarolo e Vicomero)
     
  D'oro, a due bande d'argento, armellinate di nero, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila di nero, armata e coronata di rosso
[Di Ricaldone e Spreti]
     
  (i Magawly Cerati di Carly)
Partito, al 1° d'argento, al leone di rosso, accompagnato in capo da due mani destre appalmate dello stesso, al 2° di Cerati
[Spreti]
     
    motto: RUBRA MANUS VICTRIX
LAIMB DEARGH ABOO [Rietstap, per i Magawly (Mac Amhalghaidh)]

Cerreto   (ramo dei conti palatini di Lomello, diramatosi anche nel Tortonese)
     
  Troncato, di rosso e d'azzurro
     
  Troncato, di rosso e d'azzurro, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero

Cerrina Feroni
(da Murazzano, in Firenze)
marchesi (1914)
     
  Partito, al 1° troncato, sopra d’azzurro, al leone d’oro illeopardito, con la testa rivolta fissante una stella d’argento, posta nel cantone sinistro dello scudo, sotto d’argento, alla sbarra di rosso (Cerrina), al 2° d’azzurro, al destrocherio armato di ferro, impugnante una spada nuda d’argento, in palo, e sormontata da un giglio, d’oro (Feroni)
[Nella raccolta Ceramelli Papiani è citato anche uno stemma inquartato di Cerrina e di Feroni]

Cerro
(Cerri)
(da Buronzo, in Masserano)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  Di [...] ("color cielo"), al cane (?) rampante a destra contro un cerro (?), sradicato, sostenuto dalla pianura erbosa, il tutto al naturale
[arma di Ioannes Ludovicus Cerrus Messeranensis Pedemontanus, 1651, Archiginnasio Bologna, v. Imago Universitatis n. 4628]

Cerrone
(di Bioglio)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato di verde e d'oro, al cerro con i rami decussati e ridecussati, dell'uno nell'altro, accompagnato negli angoli del capo da due stelle d'argento, e verso la punta da due stelle, di rosso
     
    motto: UBI VIRTUS IBI BONUM

Cerruti
(Cerutti)
(da Villastellone)
  conti di Castiglione Falletto
     
  D’argento, a due rami di cerro, disposti a ghirlanda, al naturale, con il capo d’azzurro, carico di tre stelle d’argento, ordinate in fascia
     
motto: POUR BIEN SERVIR

Cerruti
(da Casale)
  consignori di Ottiglio
     
  (forse)
D'azzurro, al cerro (?), al naturale (?), fondato sulla pianura erbosa, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Blasonario Casalese, alla voce Cerrutus. L'arma però potrebbe anche essere quella dell'omonima famiglia di Moncalvo]

Cerruti
(da Fontanetto, in Moncalvo)
  consignori di Cellamonte, Durbecco, Villadeati
     
  ARMA IGNOTA
[vedi sopra]

Cerruti
(Cerruto, Cerutti)
(da Mondovì)
  signori di Mombasiglio, Pornassio
     
  Inquartato, al 1° e 4° d’azzurro a tre stelle d’oro, al 2° e 3° d’argento, a una palma e un ramo d’olivo, di verde, decussati e ridecussati
     
  Troncato, d’azzurro a tre stelle d’oro, e d’argento, a una palma e un ramo d’olivo, di verde, decussati e ridecussati
[Collezione Armi Gentilizie di Mondovì]
     
    motto: POUR BIEN SERVIR

Cerruti
(di Poirino)
  (famiglia nobile, con memorie dal XVII secolo)
     
  Bandato d'oro e di verde, di sei pezzi, con il capo d'oro, carico di un riccio di castagna, con due foglie, di verde
[Consegnamento 1614 non riportato da Manno]

Cerruti
(Cerruto)
(di Carignano)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Bandato d'oro e di verde, di sei pezzi, con il capo d'oro, carico di un riccio di castagna, con due foglie, di verde
[Consegnamenti 1614 e 1687 non riportati da Manno]
     
    motto: LABORE ET FORTUNA

Cerruti
(Cerruto)
(da Montechiaro)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Di verde, a due bande d'argento, con il capo del secondo, carico di due rami di castagna, ciascuno con il suo riccio, di verde
[Consegnamento 1614 non riportato da Manno)
     
  D'azzurro, a due bande d'argento, con il capo del secondo, carico di due rami di castagna, ciascuno con il suo riccio, d'azzurro
[segnalazione di don Paolo Prunotto, da stemma della famiglia su quadro rappresentante la Madonna del Carmine, chiesa parrocchiale di Santa Caterina, Montechiaro d'Asti)

Certana
(delle Valli di Lanzo?)
  signori di Fiano; consignori di Ala di Stura, Lanzo, Vallo
     
 

ARMA IGNOTA


Cerù
(da Mondovì, in Lucca e Firenze)
nobili di Lucca
     
  D'oro, al pino sradicato, di verde, con il capo d'azzurro, al sole d'oro
[* Blasonario delle Famiglie Subalpine]
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, al sole d'oro, al 2° d'oro, all'albero al naturale, nudrito sul terreno dello stesso
[Raccolta Ceramelli Papiani, Archivio di Stato di Firenze]
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, al sole d'oro, al 2° d'oro, al cervo corrente, posato sul terreno, il tutto al naturale
[Raccolta Ceramelli Papiani, Archivio di Stato di Firenze]

Cerutti
(da Biella)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, al cerro al naturale, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro, ordinate in fascia
     
    motto: INVICTO STIPITE FIRMO

Cervellara
(Cervellaria, Cervellera)
(da Ovada)
 
     
  D'oro, alla banda di rosso, carica di tre gigli d'argento, con il capo d'azzurro, carico di tre rose d'oro male ordinate, sostenuto da una fascia di rosso, carica di tre gigli d'argento
[Stemmi della comunità di Ovada: l'ordinamento delle rose potrebbe essere dovuto alla curvatura dello scudo, il colore del campo potrebbe anche essere verde, i gigli caricanti la banda potrebbero essere a piombo]

Cervellero
(Cervelleri)
(da Biella)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato d’azzurro e d’argento, al guerriero al naturale, con la spada sguainata posta in sbarra, e con lo scudo divisato dell’aquila coronata

Cervere
(Cerveri)
(derivanti dai signori di Sarmatorio)
  consignori di Cervere, Marene, Murello, Rossana, Ruffia, Villanova Solaro, Virle
     
  D'azzurro, al teschio di cervo, d'oro
     

Cervetti
(da Ponzone, in Mombaldone e Spigno, poi Acqui e Roma)
  (famiglia consolare con memorie dal XVII secolo)

nobili (1829), baroni (1831)

     
 

D’azzurro, al cervo al naturale, slanciato su una rupe d'oro, uscente dal lato destro dello scudo e declinante in banda


Cervini
(da Fossano)
     
  D’azzurro, a due sbarre cucite di rosso, con il capo d'argento, carico di un cervo (passante?), di nero
[Arma di Elisabetta Cervini, 1776, benefattrice del Monte di Pietà, citata da Luisa Gentile in L'Araldica a Fossano nel Settecento]

Cervis
(da Casale, in Torino)
nobili (1827? 1901?)
     
  D’oro, al cervo di rosso, slanciato, sormontato da un’aquila, di nero
     
    motto: UNA SALUS

Cesani
(Cesano)
(da Fossano)
 
     
  Di rosso, a tre aquile d'oro, male ordinate
[Giovanni Antonio, 1765, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1725]

Cesati
(da Milano, anche in Vercelli e Casale)
 
     
  "Uno scudo di rosso con due mezzi voli d'aquila uniti caduno al membro ed artiglio d'argento e di nero"
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]
     
  Troncato, al 1° d’oro, all’aquila di nero, al 2° di rosso, a due zampe di cigno d’argento, alate, affrontate, sostenute da un monte di tre vette, di verde
[Manno, per i Cesati lombardi]
     
  Troncato, al 1º d'oro, all'aquila di nero, al 2º di rosso, a tre monti di verde moventi dalla punta, il primo e terzo sormontati da due zampe di aquila, affrontate e recise d'argento
[Spreti, per i Cesati lombardi]

Ceva   (una delle famiglie marchionali di discendenza Aleramica)

marchesi di Bossolasco (1471), Ceva (sec. XII), Clavesana (sec. XII), Cortemiglia (sec. XII), Lesegno (1790); conti di Loreto, Ponte d'Assio, Vignarello; signori di Andonno, Badalucco, Bagnasco, Baiardo, Bastia, Battifollo, Bonavalle, Borgomale, Borgo S. Dalmazzo, Boves, Bussana, Camerana, Carrù, Castagnole Lanza, Castellino Tanaro, Castelnuovo, Ceresole d'Alba, Ceretto, Chiusa Pesio, Cigliè, Cosio d'Arroscia, Diano, Entracque, Garessio, Gottasecca, Igliano, Lequio, Lisio, Massimino, Mombarcaro, Mombasiglio, Monasterolo di Mondovì, Monasterolo di Saluzzo, Monesiglio, Montegrosso, Montezemolo, Morozzo, Murialdo, Narzola, Niella, Nucetto, Ormea, Pamparato, Pornassio, Porto Maurizio, Priero, Priola, Roaschia, Roascio, Roburent, Roccavione, Sale Langhe, S. Michele, Scagnello, Torricella, Triora, Valle d'Arroscia, Villanova, Villard, Viola; consignori di Castino, Morsino, S. Giorgio, Torre Mondovì

     
  Fasciato d'oro e di nero
     
  Fasciato d'oro e di nero, con il filetto d'azzurro, in sbarra
[Consegnamento 1613 di Gio Battista e Gio Luigi Ceva di Nucetto: tenendo conto dell'arma seguente, si potrebbe pensare che in sbarra in realtà significhi in banda]
     
  Fasciato d'oro e di nero, con il filetto d'azzurro, in banda
[Jacques Ivery, Trittico con la Madonna e il Bambino tra i santi Stefano e Lucia, 1425 circa, Galleria Sabauda, Torino]
     
  Fasciato d'oro e di nero, di sei pezzi, con la bordura contracomposta, degli stessi
[De Orestis e Rabino, per la linea dei signori di Badalucco, Baiardo, Bussana e Triora]
     
  (i Ceva Grimaldi, in Genova e poi in Sicilia)
Inquartato di Ceva e di Grimaldi
     
motto: LA DIEU MERCI

Ceveris
(da Ivrea, in Torino)
  conti di Burolo, Marentino
     
  Inquartato, al 1° e al 4° d’oro, all’aquila coronata di rosso, con lo scaglione di nero attraversante, al 2° e al 3° d’azzurro, alla fascia d’argento, accompagnata da tre teste d’uomo, di carnagione
     
motto: DEPRESSA SUBLIMIOR

Chabod (de)   (vedi Blasonario Transalpino)

signori di Aisone

     
  D'azzurro, a tre gigli d'argento, 2, 1, con il capo del secondo carico di un leone nascente di nero, lampassato di rosso
     
  (Chabod-Lescheraine)
D'azzurro, sparso di gigli d'argento, alla banda in divisa d'oro, attraversante, carica di tre leoncini d'oro
     
3 motto: C'EST À TARD
TOUT À TEMPS (Chabod-Lescheraine)

Chabran
(Chiabrano, Chiabrand)
(da Susa)
  conti (1820)
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, a tre stelle d'oro, ordinate in fascia, al 2° di rosso, alla capra d'argento, con la fascia d'argento sulla partizione

Challant
(Challand)
(da Aosta)
  (una delle quattro antiche famiglie che tenevano il prim'ordine nelle assemblee generali del ducato d'Aosta)

conti di Challant e St. Marcel, Châtillon, Montjovet; visconti di Aosta; baroni di Aymaville, Fénis; signori di Andorno e Tavigliano, Cly, Coazze, Graines, Issogne, Molare, Mollard, Mornex, Quart, Roche, St. Alban, Saxel, Verres, Zumaglia; consignori di Gressoney

(principi di Valangin; conti di Arberg; baroni di Bauffremont; signori di Coligny, Arlos, Orpierre, Salagine, Montbreton, Varey, Surpierre, Usson, Retortour)

     
  D'argento, al capo di rosso, con il filetto di nero in banda
     
  (visconti di Aosta)
Inquartato, d'oro, all'aquila coronata di nero, armata di rosso, e d'argento, al capo di rosso, con il filetto di nero in banda
     
  (linea di Cly)
D'argento, al capo di rosso, con il filetto di nero in banda, carico di tre mezzelune d'argento crescenti
     
  (linea di Châtillon, 1° ramo)
D'argento, al capo di rosso, con il filetto di nero in banda, carico di un anello d'oro ritirato verso il capo
     
  (linea di Châtillon, 2° ramo)
D'argento, al capo di rosso, con il filetto di nero in banda, carico di una palma d'oro ritirata verso il capo
     
  (linea di Ussel e Saint Marcel)
D'argento, al capo di rosso, con il filetto di nero in banda, carico di una stella d'oro ritirata verso il capo
     
  (linea di Aymaville)
D'argento, al capo di rosso, con il filetto di nero in banda, carico di una colomba d'argento ritirata verso il capo
     
  (linea di Varey)
D'argento, al capo di rosso, con il filetto di nero in banda, carico di una moscatura di ermellino d'oro ritirata verso il capo
     
  (Renato di Challant)
Troncato, al 1° inquartato d'oro all'aquila di nero (vicecomitato di Aosta) e di Challant, al 2° inquartato di rosso al palo d'oro, carico di tre scaglioni di nero (Valangin), e vaiato d'oro e di rosso (Bauffremont)
[castello di Issogne]
     
  (Renato di Challant)
Inquartato, al 1° e 4° di Challant, al 2° e 3° controinquartato di Valangin e Bauffremont
[De Tillier]
     
9 motto: TOUT EST ET N'EST RIEN
TOUT EST MONDE ET LE MONDE N'EST RIEN

Chamonin
(dalla Val Grisanche, a Dunkerque)
 
     
  D’argento allo scaglione di rosso, accompagnato, in capo da due stelle d’azzurro, in punta, da un’ancora di nero

Champossin
(da Puget-Théniers)
  baroni di San Silvestro; consignori di Puget Rostand
     
  D’azzurro allo scaglione d’oro, accompagnato in capo da tre stelle d’argento, ordinate in fascia, e in punta da un leone, pure d'oro

Chamvillard
(di Quart)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  D’oro, alla croce di Lorena trifogliata, con due palme uscenti dall'incrocio della traversa inferiore, il tutto di nero
[Manno]
     
  D’oro, alla croce di Lorena trifogliata, con due palme uscenti dall'incrocio della traversa inferiore, il tutto di verde
[De Tillier]

Chandiou
(Chandioz)
(di Aosta)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  D’azzurro, a tre mezzi voli d’oro, i superiori affrontati
     
    motto: SUB UMBRA ALARUM TUARUM

Charbonneau (de
(dal Delfinato, in Savoia; naturalizzati in Italia)
  (antica famiglia nobilitata nel 1659)
     
  D'azzurro, al braccio d’oro, muovente da una nuvola d’argento, con la fionda carica di una pietra, il tutto d'argento
[De Foras]
     
  D'azzurro, al braccio d’oro, muovente da una nuvola d’argento, con la fionda d’argento, carica di pietre d'oro
[Manno]
     
motto: NEC FERRO NEC IGNE

Charles
(Charle)
(da Perloz)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  D’azzurro, al leone d’oro, linguato di rosso, tenente una lancia, all’antica dello stesso, banderuolata d’argento, sormontata da una stella d’oro

Châteauneuf (de)
(nizzardi)
  vedi Castelnuovo (di)

Châtelard (du)
(già De Grossi)
(della Valdigne, anche in Vallese)
  signori di La Salle
     
  D’azzurro, alla porta d’argento, merlata, torricellata a destra, murata di nero, sormontata da un giglio di rosso, cucito
[Manno]
     
  D’azzurro, alla porta d’argento, merlata, torricellata a destra, murata di nero, sormontata da un giglio d'oro
[De Tillier]

Chaurand
de Saint Eustache (de)
(dal Lionese, in Sospello, poi in Torino, Firenze, Bergamo)
conti
     
  D'azzurro, al filetto in fascia, accompagnato in capo da una stella, in punta da un crescente, il tutto d'oro
    motto: PARCERE SUBIECTIS ET DEBELLARE SUPERBOS

Chenal (La)
(dalla Valdigne)
  consignori di Courmayeur, Montjovet
     
  Inquartato, al 1° e 4° di rosso, alla croce d’oro, scanalata, al 2° e 3° di rosso, al leone d’argento

Chêne (du)
(da Torino)
  conti di Lignana e Veneria
     
  D’azzurro, allo scaglione accompagnato da tre ghiande, il tutto d’oro
     
motto: ROBORE TUTA

Cheriete (La)
(da Gignod)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  Di rosso, a sei monti, 1, 2, 3, sormontati da una stella, il tutto d’argento
[Manno, su prove mauriziane]
     
  Di rosso, alla campagna d’argento, mareggiata d’azzurro, con una testa di moro, di nero, fasciata d’argento, coricata, rivoltata presso il fianco destro, con un braccio armato d’ascia, il tutto al naturale, uscente da una nuvola d’argento che muove dal cantone sinistro del capo
[De Tillier]
     
    motto: SUIVONS MESSIEURS

Chevalley
(da Torino)
conti di Santa Brigida (1946)
     
  Di rosso, alla testa di cavallo, al naturale, recisa d'argento, con il capo d'azzurro, a tre stelle d'oro, in fascia

Chiabaudi
(Chabaud)
(dalla Provenza, nel Nizzardo)
  conti di Torretta Levenzo; signori di Aspromonte, Baussone, Cainea, Coarazzze, Merindol, Puget Theniers, Roccasparvera, Todone; consignori di Castelnuovo, Falicon, Peglione
     
  D'oro, alla stella di sedici raggi d'azzurro, carica di un castello d'argento, di tre pezzi
[Manno ]
     
  D'oro, alla cometa di più raggi, di rosso, carica di un castello d'argento, di tre pezzi, murato di nero
[De Orestis e Rabino]

Chiaberge
(di Torino)
 
     
  "Un scudo quadro apuntato e cartochiato a beneplacito d'azurro stellato d'oro intoppato ad una tigre passante d'argento machiato di sabia troncato di sinopia e rombato d'argento in palo"
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: UT VIGEAM VIGILO

Chiaberti
(da Frossasco)
  (con)signori di Borgone, Rodoretto e San Martino
     
 

ARMA IGNOTA


Chiabrera
(Ciabrera, Zabrera)
(di Acqui)
  conti di Montsaxonnex e Vougy
     
  (arma antica)
Troncato d'oro e di rosso, al leone d'argento, accostato da due spini secchi al naturale
[Armista acquese]
     
  (linea di Acqui o di Borgonuovo - arma antica)
Di rosso, al leone d'oro, accostato da due rami di palma, di verde
[Armista acquese; di Ricaldone]
     
  (linea di Acqui o di Borgonuovo - arma moderna)
Di rosso, alla rosa d’oro, gambuta e fogliata di tre pezzi di verde, accompagnata da tre mezze lune d’argento, quelle in capo affrontate, quella in punta montante
[Manno; di Ricaldone]
     
  (linea di Monsaxonnex o delle Scuole)
Di rosso, al leone coronato d’oro, accostato da due palme, di verde
[Manno]
     
  (linea di Monsaxonnex o delle Scuole)
Troncato d'azzurro e di rosso, al leone d’oro, accostato da due rami di palma, di verde
[Armista acquese]
motto: NIHIL AB OMNI PARTE BEATUM

Chiabrera Castelli
Chiabrera Dagna Sabina
(da Savona e Acqui)
Chiabrera Castelli: conti (1861)
Chiabrera Dagna Sabina: nobili (1904)
     
  Di rosso, alla rosa d’oro, gambuta e fogliata di tre pezzi di verde, accompagnata da tre mezze lune d’argento, quelle in capo affrontate, quella in punta montante

Chiaffrè
(da Torino)
  (famiglia nobile, con memorie dal XVII secolo)
     
  D’azzurro, a sei chiavi d’argento, ciascuna posta in sbarra, tutte ordinate in banda, con gli ingegni alternati di sopra e di sotto e affrontati due a due, le chiavi accompagnate da due stelle d’oro
     
    motto: TUTE

Chiaffrino
(in Bra)
 
     
  Troncato, d'azzurro, al ferro di cavallo, d'argento, e d'argento, all'aquila di nero
[Mathis, Storia delle famiglie di Bra]
     
    motto: SOLA VIRTUS

Chialva
(da Costigliole, in Saluzzo)
  (antichi nel Saluzzese)
     
  D’azzurro, alla fascia d’argento, accompagnata in capo da una stella d’oro, in punta da una colomba, tenente un ramoscello d’olivo nel becco, al naturale
     
    motto: EADEM NON EADEM

Chialvini
(dalla Tarantasia, in Villeneuve d'Aosta)
  (antica famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Chiambò
(da Valperga)
  conti di Ronco, Zumaglia
     
  ARMA IGNOTA

Chiandella
(da Moncalieri)
 
     
  Palato di nero e d'argento (?), con il capo d'argento, carico di tre stelle (8), di [...], ordinate in fascia
[Di Bartolo, Armi nei Catasti di Moncalieri. Il Consegnamento 1614 è andato perduto]

Chiandono
(Zandone)
(da Castellamonte)
  (antica famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  Scaccato d’argento e d’azzurro di sedici pezzi, con l’alloro nutrito sulla pianura, il tutto di verde, movente della punta dello scudo, allo scoiattolo al naturale, rampante sul tronco a sinistra

Chianea
(di Tenda)
  conti di S. Stefano
     
  D'azzurro, allo scudetto d'oro, carico di una stella di rosso
[Manno]
     
  D'azzurro, alla bordura d'oro, con la stella d'oro, in cuore
[De Orestis e Rabino. Si trova anche blasonato come d'oro, allo scudetto d'azzurro, carico di una stella del campo]
     
motto: ISTA DUCENTE

Chianea
(da Dronero)
 
     
  D'azzurro, alla stella d'oro

Chianoc (di)
(Chianocco, Canusco, Canischio)
(della valle di Susa)
  (con)signori di Bussoleno, Chianocco
     
  ARMA IGNOTA

Chiappo
(Chappo)
(da Bard e da Torino)
  (Manno cita due famiglie con questo cognome, ma è probabile che si tratti di due linee della stessa famiglia)

conti di Ferrera e Scalero; signori di Nomaglio, Settimo Vittone; consignori di Cesnola

     
  D'azzurro, alla fascia d'argento, caricata di tre rose di rosso
motto: DEXTRA MENTE

Chiapusso
(da Susa e Novalesa)
  consignori di Bussoleno
     
  Troncato, al 1° di rosso al giglio d'oro, al 2° d'oro alla testa di cinghiale di nero
[Dizionario Araldico Valsusino, citando con riserva Placido Bacco]
     
motto: PER ARDUA NITET

Chiaramonti
(da Cesena)
  conti (1668)
     
  Trinciato d’oro e di rosso, alla banda d’argento, carica di (tre?) teste di moro, di nero, bandate d’argento, con il capo d’azzurro, carico di tre stelle (6) d’argento, male ordinate
[Manno]
     
  Trinciato d’oro e d'azzurro, alla banda d’argento, carica di tre teste di moro, di nero, bandate d’argento, (a piombo?), con il capo d’azzurro, carico di tre stelle (6) d’oro, male ordinate
[Spreti e Araldica Vaticana]

Chiarena
(da Dogliani)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, a tre stelle d'oro, 2, 1
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]

*Chiastellaro
(Chiastellar, Châtelard)
(forse della Val d'Aosta, in Moncalieri, Trofarello, Pecetto, Carignano, Lombriasco e Torino)
     
  D’azzurro, alla torre d’argento, mattonata di nero, finestrata di due pezzi del campo, merlata alla guelfa, sinistrata da un antimuro d’argento, mattonato di nero, aperto del campo e finestrato di due pezzi dell’ultimo, merlato di cinque alla guelfa, esso antimuro sormontato da un giglio d’oro
[segnalazione di Marco Di Bartolo e Michelangelo Ferrero, su indicazioni di fra' Angelo Chiastellaro]
     
  (concessione Granpriorale del 2005)
Partito, al 1° fasciato di rosso e d’argento, con il capo di Malta (Caccia Dominioni), al 2° d’azzurro, alla torre d’argento, mattonata di nero, finestrata di due pezzi del campo, merlata alla guelfa, sinistrata da un antimuro d’argento, mattonato di nero, aperto del campo e finestrato di due pezzi dell’ultimo, merlato di cinque alla guelfa, esso antimuro sormontato da un giglio d’oro
[Blasonario Famiglie Piemontesi e precisazione di Marco Di Bartolo, su indicazioni di fra' Angelo Chiastellaro]

Chiavarina
(da Mondovì, in Torino)
  conti di Rubiana
     
  D'azzurro, alla chiave coricata, accompagnata da tre stelle, il tutto d'oro

*Chiavassa
(da Montaldo Roero, in Milano)
nobili
     
  D'argento, a due chiavi al naturale, decussate, quella di destra riversata, quella di sinistra riversata e rivoltata

Chiavazza
(da Sommariva)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, a due chiavi (al naturale? d'argento?), poste in croce di S. Andrea
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]
     
    motto: SPERO

Chiavelli
(da Ceva)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’argento a quattro tavolette quadre, d’azzurro, ciascuna carica di un bisante d’oro
     
    motto: SERVANDA DIU

Chiaventone
(da Chieri)
  (antichi in Chieri)
     
  Di rosso, al braccio vestito d’oro, tenente con la mano di carnagione una chiave d’argento, l’ingegno all’insù, rivoltata, accostata da due stelle d’oro, con il capo di azzurro, cucito, carico di una stella d’oro

Chiaverotti
(da Ivrea)
  conti di Monteolivo
     
  D'argento, al leone di nero, linguato e armato di rosso, tenente un mezzovolo pure di nero, con una fascia di rosso, carica di tre stelle d'oro, attraversante
     
motto: IN SOLERTIA HONOS

Chiaves
(da Torino?)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, a due chiavi d'oro, poste in decusse
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: UNDIQUE FORTIS

Chieppio
(Chieppo)
(da Mantova)
  signori di Piovà con Castelvero e Cerreto
     
  D'argento, mantellato ritondato d'azzurro, il primo carico di un ramo di rosaio, di verde, fiorito di tre pezzi, di rosso, il secondo di due stelle d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Stemmario Mantovano e Spreti]

Chiera
(Ciera)
(da Mondovì, in Cuneo)
  conti di Vasco
     
  D'oro, a tre bande d'azzurro, al leone d'argento coronato d'oro, attraversante
     
  Di rosso, al leone coronato, d'oro
[Collezione di Armi Gentilizie di Mondovì]

Chiesa (della)
(da Saluzzo)
  (una delle 12 famiglie dichiarate nobiles di Saluzzo dal marchese Ludovico I nel 1460)

marchesi di Cinzano (1665); conti di Candiolo, Cervignasco, Isasca, Ponzano, Roddi, Stroppo, Tricerro, Trivero; baroni di Coarazze, Tarantasca; signori di Gerbola, Govone, Torrazza; consignori di Benevello, Cervere, Ceva, Cocconato, Costigliole, Montiglio, Ostana, Pralormo, Priocca, S. Michele, Serralunga, Tonengo

     
  (arma antica)
D'argento, alla chiesa di rosso, aperta e finestrata di nero
     
  D'argento, alla chiesa di rosso, con il capo d'azzurro a tre fiordalisi d'oro ordinati in fascia
     
  (marchesi di Cinzano, conti di Ponzano e Roddi)
Inquartato, al 1° d’argento al tizzone di nero, scorciato, accostato da due tizzoni di verde, tutti accesi di rosso (Tizzoni) al 2° e 3° di rosso, al cavaliere d’argento armato di tutte pezze (Biandrate); al 4° d’argento a tre pali di rosso con il capo d’oro, carico di un’aquila coronata di nero (Tizzoni); sul tutto di della Chiesa
     
  (la linea dei conti di Cervignasco e Trivero usò anche)
Semipartito e troncato, al 1° d'azzurro, alla lettera C d'argento fiorita, al 2° di Francia, al 3° di della Chiesa
     
2 motto: IN CHARITATE

Chiesa (della)
(da Acqui, in Cuneo)
  conti della Torre di Utelles
     
  Troncato, al 1° d'argento, all'aquila di nero, allumata. linguata e armata di rosso, al 2° d'azzurro alla chiesa d'oro, finestrata e coperta di rosso
     
  D'azzurro, alla chiesa con il suo campanile, d'argento, con il capo d'argento, all'aquila di nero, coronata d'oro
     
motto: MAI TARDI FUR

Chiesa (della)
(dalla Valsassina, in Acqui)
  (antica famiglia consolare acquese)
     
  D'azzurro, alla banda di nero, cucita, con la chiesa aperta, finestrata e tegolata, d'argento

Chiesa (della)
(poi Malaspina)
(di Tortona)
  (antica famiglia consolare di Tortona)

marchesi di Carbonara Ticino [Lombardia] (1768)

     
  D'azzurro, alla chiesa d'argento
[Manno]
     
  D'argento, alla chiesa di rosso, sostenuta da un terrazzo di verde, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata del campo
[Berruti, Tortona insigne]

Chiesa
(della Chiesa)
(di Asti, forse originari lombardi)
  (antica famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  Interzato in fascia, d'azzurro, d'argento, alla chiesa di rosso, e d'azzurro
     
  (i Chiesa in Avignone, che "si dicono ivi annidati dalla città di Asti")
Interzato in fascia, d'azzurro, d'argento, alla chiesa di rosso, e di rosso

Chiesa
(da Ivrea)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’argento, alla chiesa d’azzurro, coperta di rosso, rivoltata
     
    motto: AMOR ET CHARITAS

Chiesa
(da Chieri)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  D’argento, alla chiesa di rosso, con il capo d’azzurro, carico di un sole d’oro
     
    motto: CINGIT NON STRINGIT

Chiesa (della)
(in Casale)
 
     
  D'azzurro, alla banda di verde, cucita, con la chiesa di rosso e la facciata d'argento, attraversante, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero
[Di Ricaldone]
     
  D'azzurro, alla banda di rosso, cucita, con la chiesa d'argento (?), aperta e finestrata di nero, tegolata di rosso, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero
[Blasonario Casalese, alla voce Ab Ecclesia. L'arma però potrebbe anche riferirsi alla famiglia seguente]

Chiesa Morra
(da Moncalvo)
  consignori di Castelletto Merli
     
  Partito, al 1° d'azzurro, alla chiesa al naturale, al 2° troncato, nel I di rosso, all'aquila di nero, nel II di verde, alla sbarra d'argento, accompagnata da due rami fogliati, fruttati di more, nel senso della sbarra
[di Ricaldone]

Chignin
(Cignini?)
(dalla Val Susa, in Savoia - secondo Manno)
  (vedi Blasonario Transalpino)

signori di Chianocco, San Didero; consignori di San Giorio, Villarbasse

     
  Di rosso, allo scaglione di ermellino
[Manno]
     
  Di rosso, allo scaglione d'argento, carico di sei moscature d'ermellino
[Dizionario Araldico Valsusino]
     
  Interzato in banda, d'oro, di rosso carico di tre stelle (8) forate d'argento, e d'azzurro
[De Foras, arma antica dei Chignin savoiardi]
     
  Di rosso, alla banda d'argento, carica di tre speronelle, di nero
[De Foras, arma antica dei Chignin savoiardi]

Chino
(da Montemagno)
  baroni di Brarola
     
  D'oro, al decusse di rosso

Chioatero
(Chioattero)
  baroni di Coarazze
     
  Di nero, a tre chiodi della passione d'oro appuntiti, moventi dalla punta dello scudo, con il capo d’azzurro, cucito, carico di una mezza luna d’argento, montante
[Consegnamento 1687. Manno non indica il colore dei chiodi]
     
  D'oro, a tre chiodi della passione di nero appuntiti, moventi dalla punta dello scudo
[De Orestis e Rabino]

Chiochia
(Cioca)
(da Costigliole Saluzzo)
  (famiglia nobile, con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato d’azzurro e d’oro, a tre rose, le superiori d’argento, l’inferiore di rosso

Chiodo
(da Genova, anche in Monferrato e Cuneo)
  baroni (1844)
     
  D'azzurro, allo scaglione d'oro, sormontato da tre stelle d'argento, male ordinate, e accompagnato in punta da un leone coronato, d'oro, tenente un chiodo di ferro, al naturale

Chiomonte (di)
(della valle di Susa)
  (con)signori di Villarfocchiardo
     
  ARMA IGNOTA

Chionio Nuvoli
(da S. Damiano d'Asti)
  baroni di Thénézol
     
  Interzato in fascia, al 1° d’azzurro, alla mezza luna d’argento rovesciata, al 2° d’argento, a due mezze lune d'azzurro, rovesciate, al 3° d’oro, a due bande di rosso

Chirolo
(del Tortonese)
  consignori di Pralormo
     
  ARMA IGNOTA
[Manno]
     
  Bandato di rosso e d'oro
[Coda, Blasonario Bulgaro, alla voce Chirolia (Chirolo, originari di Tortona)]

Chivalleris
(da Cuneo)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  ARMA IGNOTA
[Il Consegnamento 1687 è andato disperso]

Ciana
(da Mondovì?)
 
     
  Troncato, al 1° d'oro, a due rami di palma (?), al naturale, decussat, al 2° partito,di rosso, a tre ciglia (?) di nero, e fasciato di nero e d'argento
[Collezione Armi Gentilizie di Mondovì]

Cibrario
e Cibrario Assereto
(da Usseglio, in Torino)
conti (1865); nobili (1827); patrizi di Pisa (1866)
     
  Troncato, semipartito, al 1° d’argento, a sei sbarre alternate di nero e di rosso, al 2° di verde, a due dadi d’argento, marcati di nero dei punti 1 e 2, al 3° d’azzurro, alla banda d’oro carica di tre mezze lune del campo, montanti e ritirate verso il capo, il tutto sotto il capo della repubblica di San Marino che è d’azzurro, a tre torri, cimate ciascuna da una penna di struzzo, il tutto d’argento, fondato sopra tre montagne al naturale
     
1 motto: SI DEUS INTERSIT

Cicastro
(Cichiastro)
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’azzurro, a tre anelli d'oro, con un rubino incastonato, intrecciati tra loro e accompagnati in capo da una stella, d'oro, e in punta da due stelle, sempre d'oro
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: SIC INGENUA FIDES

Ciccoperi
(Cicopero)
(da Ovada)
 
     
  Tagliato d'azzurro e di rosso, alla sbarra d'oro, sostenente una pera al naturale, attraversante sulla partizione
[Stemmi della comunità di Ovada]

Ciceri
(da Carmagnola)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Inquartato di verde e di rosso
[Ghietti, Memorie di Carmagnola; il Consegnamento 1687 è andato disperso]

Cicogna
(da Milano, oriundi novaresi)
  conti di Peltrengo, Terdobbiate; signori di Fisrengo, Garbagna, Tornaco; consignori di Bergolo, Torre Bormida
     
  Di verde, alla cicogna d'argento, con un serpe in bocca e con la sua vigilanza
     
motto: ANCORA SPERO

Cicolello
(Cicolelli)
(da Chivasso, anche in Verolengo)
  (antica famiglia nobile con memorie dal XIV secolo)
     
  Di rosso, allo scaglione d'argento, con una fascia dello stesso attraversante, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Franchi Verney e di Ricaldone; il Consegnamento 1614 è andato disperso]
     
    motto: NIHIL DIFFICILE VOLENTI

Cicotero
  consignori di Costigliole Saluzzo
     
 

ARMA IGNOTA


Cicugnoni
  (ramo dei conti di Cavaglià)

signori di Frassineto

     
  ARMA IGNOTA

Cigna
(da Vico, Mondovì e Fossano)
  conti di Lignana
     
  Partito di rosso e di nero, a sei ciglia d'oro, 2 e 1 in ciascun punto, con il capo d'oro, carico di due ciglia di nero
     
motto: CORONAT ET TUETUR

Cigna
(Cigne)
(da Mondovì)
  (non si può escludere un collegamento con l'omonima precedente famiglia)
     
  Fasciato di nero e d'oro, con il capo di rosso, carico di tre stelle (6), d'oro
[Pietro Cigna, 1640, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1592. Il Consegnamento 1614 dei Cigne del Mondovì è andato disperso]
     
motto: CANDIDIOR TI...?

Cignetti
  consignori di Manzano
     
 

ARMA IGNOTA


Cignetti
(Cignetto)
(del Pinerolese)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
 

D’azzurro, al cigno d’argento, piotato d’oro, sorante

     
    motto: IUSTUS UT FORIS

Cino
(da Biella)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Di rosso, all'ermellino al naturale, passante
[Coda, Libro della Blasoneria Biellese]
     
    motto: POTIUS MORI QUAM FOEDARI

Cinquevie
(da Milano, in Torino)
  consignori di Bonavalle, Cavallerleone
     
 

Interzato in fascia, al 1° d’azzurro, al leone d’oro illeopardito, addestrato da uno scudetto d’argento, caricato di un puntale di spada di rosso; al 2° di rosso, al castello d’argento aperto di nero con un cancelletto, di nero, a sinistra della porta; al 3° d’oro alla traccia di cinque vie o striscie ondulate irregolarmente, moventi dal cancelletto del castello e tinte di rosso, d'azzurro, di colore bigio, di verde e di porpora

     
    motto: ET FEROX NON TRASGREDITUR

Cinzanotto
(di Torino)
  (famiglia patrizia, con memorie da inizio XVII secolo)
     
  Troncato, d’azzurro, a tre piedi di gallina d’argento, e d’argento, al pioppo di verde, fiorito di rosso
     
    motto: REFUGIO ET TRAHOR

Cipelli
(da Vercelli, oriundi da Lodi)
  conti di Motta dei Conti
     
  Troncato di nero e d’argento, a tre incudini dell’uno nell’altro
[l'arma compare anche nell Stemmario Trivulziano, alla voce de Cipelis]
     
motto: POST NUBILA PHOEBUS

Cisa
(da Chieri)
  marchesi di Gresy (1699); conti di Pecetto; signori di Casasco; consignori di Castagnetto
     
  Inquartato, al 1º e 4º bandato d'oro e d'azzurro al leone di rosso coronato d'oro; al 2º e 3º scaccato d'argento e d'azzurro; e sul tutto, di rosso a tre leoni d'argento, i superiori affrontati
[Consegnamento 1687]
     
 
D'azzurro, a tre bande d'oro, al leone di rosso sul tutto, armato d'argento, il campo surcaricato da sei stelle d'argento, in cinta
[De Foras, alla voce Cisa]
     
  Bandato d'oro e d'argento, di quattro pezzi, al leone di rosso sul tutto
[Costa, alla voce Cise]
     
motto: CRESCIT IN ADVERSIS VIRTUS

Cisaletti
(da Cuorgnè, in Torino)
  conti di Valperga; signori di Pont Canavese; consignori di Castellamonte, La Piè di Lirano, Rivarossa
     
  D'argento, al mastio di fortezza, merlato di tre pezzi di rosso, ogni merlatura sormontata da un ramoscello di alloro, di verde, con il capo bandato d'oro e d'azzurro
     
motto: INCORRUPTIBLE

Cissone
(da Neive)
  conti di Castelborgo; signori di Cissone; consignori di Monforte
     
  Inquartato in decusse, d’oro e di rosso, ogni punto alla testa di leone, strappata, dell’uno nell’altro
[Manno, dal manoscritto Beraudo]
     
  Inquartato d’oro e di rosso, ogni punto alla testa d'agnello, strappata, dell’uno nell’altro
[segnalazione di Angelo Scordo, da un cabreo dei beni di Giovanni Antonio Cissone, 1742]

Civalieri
(Civalieri Inviziati)
(da Casale, in Alessandria)
  (famiglia decurionale di Alessandria)

consignori di Masio, Quattordio, Roccasparviera

conti (per antico possesso, riconoscimento 1904)

     
  Inquartato, al 1º e 4º d'azzurro, alla colomba d'argento volante in banda, al 2º e 3º palato di rosso e d'oro; il tutto con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero
[Manno e di Ricaldone]
     
  Inquartato, al 1º e 4º d'azzurro, alla colomba d'argento, al 2º e 3º palato di rosso e d'oro; il tutto con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero
[Blasonario Casalese e Angelo Scordo, "Armista Tonso"]
     
  Inquartato, al 1º e 4º d'azzurro, al cigno d'argento, al 2º e 3º palato di rosso e d'oro; il tutto con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero
[Di Ricaldone. De Ferrari nota che il cigno è natante ]
     
motto: QUAM CANDIDUS INTEGER

Claramonte
 
     
  "Di due campi, cioè dal canto sinistro un campo bianco ed una nivola rossa con un monte bianco e dal canto destro un campo gialdo e croce negra"
[Consegnamento 1580 non riportato da Manno]

Claretta
(da Giaveno, in Torino)
(famiglia con memorie dal XV secolo)

baroni (1861)

     
  D’argento, alla sbarra di nero, con il capo d’azzurro, carico di una stella (8) d’oro
[stemma di don Vincenzo Claretta, secolo XVII, usata anche dalla linea baronale]
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, alla stella (8) d’oro, al 2° e 3° vaiato di rosso e d’argento
     
    motto: SANCTE ADHERE ADESTO

Claretti
(Claretti Ponzone)
(di Peglia)
  conti di Castiglione Falletto, Gassino, Lieucia, Mongrando, Thiery, Toetto di Boglio; signori di Aiglun, Dosfraires, Fougassières, Gorrino, Le Mas
     
 

D’azzurro, alla stella (8) d’oro

    motto: HIC TERMINUS HAERET
     
  (Claretti Ponzone)
Inquartato, al 1° e 4° di rosso, a due chiavi d’argento addossate, con il capo d’oro, carico di tre merlotti di nero, beccati e membrati di rosso; al 2° e 3° d’oro, a tre martelli di rosso, sormontati da un’aquila di nero, coronata, membrata e rostrata di rosso; sul tutto d’azzurro alla stella (8), d’oro
[Consegnamento 1687. Rabino dà una blasonatura leggermente diversa]
motto: COELESTI IMPULSU

Clari
(da Alessandria)
  (famiglia decurionale alessandrina, con memorie dal XVI secolo)
     
  D'argento, a sei palle di rosso, poste in cinta, 1, 2, 2, 1

Clavesana   (ramo dei marchesi di Ceva)

marchesi di Albenga e Villanova (sec. XII), Clavesana (sec. XII); signori di Arnasco, Bormida, Caprauna, Casanova Lerone, Castellaro, Cengio, Dogliani e Somano, Marsaglia, Montegrosso, Murazzano, Ormea, Porto Maurizio, Rezzo, Taggia, Valle d'Arroscia, Valle Stellanello; consignori di Finale, Pornassio

     
  (arma antica)
D'oro, al capo d'azzurro
     
  (arma moderna)
D'argento, al capo d'azzurro

Clavi
(Clavo)
(da Nizza Monferrato)
  consignori di Rocchetta Palafea
     
  ARMA IGNOTA

Clement
(da Torino)
  (antichi in Torino)
     
  D’azzurro, al leone d’oro, linguato di rosso, conl capo d’argento, carico di tre rose di rosso, bottonate d’oro, ordinate in fascia

Clementar (de)
  consignori di Cavagnolo
     
  ARMA IGNOTA

Cler (de)
(da Chambéry, in Torino)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
 

D’azzurro, al sole d'oro

     
    motto: NIL CLARIUS CLARO

Cler (de)
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
 

Partito di rosso e d’oro, al leone dell’uno nell’altro, con il capo d’azzurro, al sole d’oro

     
    motto: SANS COMPARAISON

Clerc (Le)
(da Ginevra, in Nizza)
  baroni
     
  D’azzurro, a tre mezze lune d’argento, montanti, con la bordatura di ermellino

Cleremont
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Un scudo quadro d'azurro ad un cordone passato e ripassato in forma di croce d'oro accompagnato in fronte da due stelle et in ponta da due lampi et un crescente il tutto d'oro il tutto sovra posto a due monti dell'istesso
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: LE PASSÈ ME DEPLAIT

Clerici
(Clerico)
(di Asti)
  consignori di Montaldo Roero
     
  ARMA IGNOTA

Clerici
(Clerico)
(di Tortona)
  (antica famiglia consolare di Tortona)
     
  (arma presumibile dei Clerici)
Trinciato d'azzurro e d'oro, di tre gradini, ciascuno sormontato da una stella d'oro
[Berruti, Tortona insigne]
     
  (arma presumibile dei Clerico)
Palato d'oro e d'azzurro, con il capo del primo carico di un'aquila coronata, di nero
[Berruti, Tortona insigne. Il Blasonario Biellese, citando il Lanino al nome Clerico, senza indicazione di origine, ricorda questa arma]

Clerici
(da Milano)
  signori di Casalvolone, Trecate
     
  D’oro, allo scaglione di nero
[de Clericis in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]
     
  Inquartato, al 1° e 4° d’oro, alla fascia, in divisa, accompagnata in capo da un’aquila bicipite, in punta da uno scaglione, il tutto di nero; al 2° e 3° d’azzurro, a due colonne d'argento, accollate da una lista dello stesso, scritta nel 2° punto NON PLUS ULTRA, e nel 3° punto PLUS ULTRA

Clerici
(Clerico)
(da Vercelli)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’azzurro, allo scaglione, accompagnato da tre stelle, il tutto d’oro
     
    motto: CUIQUE SUUM

Clerici
(da Nizza)
  (famiglia nobile con memorie dal XVII secolo)
     
  Inquartato, al 1° e 4° d’argento, allo scaglione d’oro, orlato di nero, al 2° e 3° d’azzurro, a due fasce d’oro
[Manno]
     
  Inquartato, fasciato d'argento e d'azzurro, e d'argento, a tre scaglioni di rosso
[De Orestis e Rabino]
     
    motto: CANDIDIOR FIDES

Clerico
(da Mondovì)
  conti di Prazzo, Roccaforte; consignori di Ceva
     
  Di rosso, allo scaglione d'oro, accompagnato in punta da un chierico, vestito di nero, volto di dietro, con il capo d'oro, all'aquila coronata, di nero
[Collezione di armi gentilizie di Mondovì]

Clerico
(da Lessona)
  (antica famiglia con memorie dal XIV secolo)
     
  D'azzurro, allo scaglione, accompagnato da tre mezzelune montanti, il tutto d’argento
[Blasonario Biellese]
     
  Partito di nero e d'oro, all'aquila dell'uno nell'altro, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'argento, 2, 1
[Blasonario Biellese, citando la Raccolta Anonima Armi gentilizie di famiglie, alla voce Clerico, in Torino, oriundi di Biella]

Clermont
Mont St Jean (de)
  (vedi Blasonario Transalpino)

conti di Villanova Mondovì

     
  Di rosso, a due chiavi d'argento, in decusse
     
  (per Francesco di Clermont, cavaliere della Santissima Annunziata (1666), è anche indicato)
Di rosso, a due chiavi d'argento, in decusse, sormontate da uno scudetto d'azzurro, carico di un giglio d'oro
     
1 motto: SI OMNES EGO NON

Closio
  consignori di La Piè di Lirano
     
  ARMA IGNOTA

Clusa
(Chiusa)
(da Villarfocchiardo)
  signori di Villarfocchiardo
     
  ARMA IGNOTA

Cluselina
(de la Tour de Cluselina)
(di Aosta)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  D’azzurro, alla testa di cervo, accompagnata da tre stelle male ordinate, il tutto d’oro

Coardi
(Coardo)
  marchesi di Bagnasco (1787), Volpiano (1780); conti di Balangero, Mathi, Montegrosso, Quarto, S. Giorgio, Valperga; baroni di Carpenetto, Châtellargent, Quart; signori di Bossolasco, Castino, Corio, Mombasiglio, Murialdo, Rivalba; consignori di Ceva, Niella, Rivarotta
     
  D'azzurro, a tre code di cavallo d'oro, una accanto all'altra
     
  (ampliamento del 1614)
Troncato, al 1° di rosso, al cavallo d’argento allegro, ritto e rivoltato (per la concessione di Westfalia); al 2° di Coardi
     
1 motto: ANIMOSA VIRTUS

Coatto
(da Torino?)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, al covone d'oro, legato di verde, sormontato da una colomba d'argento, e accostato da quattro stelle (due per parte?), d’oro
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    motto: VIRTUTE ET PACE

Coazze (di)
(da Torino e Coazze)
  (con)signori di Coazze
     
  ARMA IGNOTA

Cocastelli
(da Casasco, poi in Mantova)
  (una delle 12 famiglie dichiarate nobiles di Saluzzo dal marchese Ludovico I nel 1460)

marchesi di Montiglio (1687); signori di Castelvecchio, Piazzo, Sanfront; consignori di Casasco, Cortanze, Lavriano, Moransengo, Piovà, Rinco, S. Sebastiano

     
  D'argento, al capo d'azzurro
[Manno e di Ricaldone]
     
  (la linea di Mantova)
Troncato d'argento e d'azzurro, allo scudetto d'argento, carico di una croce di rosso, accantonata nel 1° cantone dal busto di Virgilio
[Spreti]
     
  D'azzurro, allo scudetto d'argento, con il capo d'azzurro, bordato d'oro
[Spreti]

Coccarelli
(Cocarelli, Cocarella)
(del Vercellese)
  consignori di Castellazzo, Fornello, Serralunga
     
  Fasciato d'azzurro e d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
     
  D'azzurro, a quattro fasce d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero

Cocconato
(da Montiglio)
  conti di Cocconato; signori di Bagnasco, Cocconito, Pino, Radicata, Vergnano; consignori di Albugnano, Madonna di Loreto, Montaldo, Montiglio, Murisengo, Ponderano, Vezzolano
     
  Di nero, all'aquila coronata, d'oro
     
  D'oro, all'aquila di nero
[Fiori di Blasoneria e Manno]

Cocconito
(da Cossombrato)
  marchesi di Montiglio (1687); signori di Baldesco, Cocconito; consignori di Arignano, Cossombrato, Marentino, Moransengo, La Piè di Lirano, Rinco, Scandeluzza
     
  D'argento, al capo d'azzurro
[Due armi del Prior Co. Ioannes Coconitus Montilius Monferinus, 1656-1657, sono presenti nell'Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 4726 e 4750]

Cochil
da Seraval
(di Serravalle Scrivia?)
  Non sono state reperite notizie su questa famiglia, la cui arma compare nello Stemmario Trivulziano
     
  D’argento, al grifo di rosso, brandente con l’artiglio destro una spada alta in palo, al naturale

Cocito
(da Neive, oriundi di Asti)
  conti di Pietraporzio e Pombernardo
     
  Troncato, d'azzurro alla stella d'oro, e d'oro
     
  (i Cocito di Asti)
Di rosso, al castello d’argento, con il capo d’argento, carico di un’aquila coronata, di nero, sostenuto d’azzurro, la fascia carica di tre stelle d’oro

Coda
(da Biella)
nobili (1972)
     
  Troncato, d'oro all'aquila coronata, di nero, e d'azzurro, a tre code di cavallo d'oro, una accanto all'altra

Coda Nunziante
(da Biella, in Roma)
marchesi (1978); predicato di San Ferdinando
     
  Partito, al 1° d’azzurro, a due ancore d’oro incrociate, sormontate in capo da una cometa d’argento, ondeggiante in banda (Coda), al 2° d’azzurro, alla colomba tenente nel becco un ramoscello d’olivo, al naturale, volante in banda, sormontata da tre stelle (6) d’oro, ordinate in fascia (Nunziante)

Codazzo
(Codasso)
(da Cuneo)
  (antica famiglia decurionale de populo di Cuneo, presente nell'elenco del 1535)
     
  Di rosso, alla fascia d'argento, caricata di tre gigli d'oro, cuciti, sormontata da un uomo armato, (nascente dalla partizione?), con le braccia aperte, tenente con la destra una mazza ferrata, con la sinistra un elmo, e in punta un tronco di alloro con due rami, esso alloro circondato ... [...]
[Consegnamento 1613, non riportato da Manno, ma indicato in Araldica Cuneese]
     
    motto: SUSTINE DOMINE

Codretto
(da Sospello)
     
  Partito, al 1° d'oro, alla fiamma di verde, al 2° di rosso, a tre fasce scorciate d'oro
[Rabino]

Coglia
(da Bergamo, a Bosco Marengo)
  (antica famiglia nobile del Bosco)
     
  D'argento, a tre vasi da semina, al naturale, 2, 1

Colas
(Collas)
(da Vezelay, in Monferrato)
  consignori di Castelletto Merli
     
  ARMA IGNOTA
[Le famiglie Colas / Collas sono numerosissime e ciascuna ha la propria arma; per il momento non sono riuscito a identificare quella dei signori di Castelletto Merli, ipotizzando che ne avessero una]

Colla (de)
(lombardi)
  signori di Tornaco
     
  Di rosso, a quattro fasce d'argento, con il palo d'oro attraversante, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, linguata di rosso
[de Colla, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]
     
  Vaiato di nero e d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero, linguata di rosso
[de Colla, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]

Colla (de)
(da Napoli, in Asti)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Collegio (de)
(da Pomaro)
  consignori di Castelletto Molina
     
  ARMA IGNOTA

Collegno (di)
  (con)signori di Collegno
     
  ARMA IGNOTA

Coller
(Koller)
(da Moretta, oriundi tedeschi)
  conti (1844)
     
  D'azzurro, alla palma d'oro, nutrita sulla pianura al naturale
[Arma poi adottata dai Prat, eredi del titolo comitale]

Colletti
(da Giaveno)
  consignori di Giaveno
     
 

ARMA IGNOTA


Colli
(da Alessandria)
  marchesi di Felizzano (1753)
     
  [Stemmario Trivulziano]
     
  D'oro, a tredici monticelli di nero, isolati e ristretti, 3, 4, 3, 2, 1, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila coronata, di nero
[De Ferrari]
     
  D'argento, a tredici monticelli di nero, isolati e ristretti, 3, 4, 3, 2, 1, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila coronata, di nero
[Manno]
     
motto: IUSTUS UT PALMA FLOREBIT

Colli
(da Torino)
  (antichi in Torino)
     
  D'azzurro, a due bande d'argento, accostate da sette stelle d'oro, 3, 3, 1, con il sole dello stesso nel punto sinistro del capo, con i raggi di nero attraversanti in sbarra, sino al punto della campagna di nero, che quivi sono carichi di una madreperla d'argento
[Manno. Di Ricaldone assegna quest'arma ai Colli consignori di Ottiglio, vedi sotto]
     
    motto: TI OFFERO LI PARTI MIEI, RENDILI ILLUSTRI

Colli
(del Monferrato)
  consignori di Ottiglio
     
  ARMA IGNOTA
[Manno]
     
  D'argento, a sei monticelli di nero, isolati e ristretti, 1, 2, 3, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila di nero
[Blasonario Casalese, alla voce Collus]

Colli
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, al monte di verde, sostenente un leone di rosso, con il capo d'azzurro, sostenuto d'oro e carico di una stella d'oro
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]

Colli
(da Vigevano, in Vercelli, Torino e Roma)
conti (1961)
     
  Partito, controfasciato d'oro e di rosso, di sei pezzi, al palo d'argento attraversante, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero

Colli
(da Castelnuovo Scrivia, in Milano)
nobili (1820, poi 1901)
     
  D’oro, a 13 colli di nero, ristretti, 3, 4, 3, 2, 1, con il capo d’azzurro, carico di un’aquila al naturale

Collietti
(Coglietti, Colietti)
(in Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, alla croce scorciata di rosso, accompagnata da quattro stelle d'azzurro
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
  D'argento, alla croce patente scorciata, di rosso, accompagnata da quattro stelle d'azzurro
[arma de Collietis in Basilica Mauriziana di Torino]
     
    motto: DE LA COLLIETTE DE LA CROIX

Collino
(Collini)
(di Asti)
  consignori di Castiglione Falletto
     
 

ARMA IGNOTA


Collis (de)
(da Mondovì?)
 
     
  D'oro, a tredici monticelli di verde, isolati e ristretti, 3, 4, 3, 2, 1, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila bicipite di nero, coronata sulle due teste
[Collezione Armi Gentilizie di Mondovì]

Colloredo
Colloredo Gonzaga
Colloredo Mels
(del Friuli)
  signori di Castelnuovo Belbo
     
  (Colloredo Mels)
Di nero, alla fascia d'argento, carica di un'aquila bicipite del campo, coronata d'oro
     
  (Colloredo di Santa Sofia)
Inquartato, al 1° e 4° di nero alla fascia d'argento, al 2° e 3° d'argento alla banda scalinata, di nero, sul tutto di nero, alla fascia d'argento, carica di un'aquila bicipite del campo, coronata d'oro
     
  (Colloredo Mansfeld)
Inquartato, al 1° e 4° controinquartato, al I e IV fasciato d'argento e di rosso (Querfurt), al II e III d'argento, a sei losanghe di rosso, accollate, 3, 3, toccanti i bordi della partizione (Mansfeld), al 2° di nero, all'aquila d'argento, membrata e rostrata d'oro (Arnstein), al 3° d'azzurro, al leone d'oro, con la banda scaccata di rosso e d'argento, attraversante (Heldrungen), sul tutto di Colloredo
     
1
[Colloredo Mannsfeld]
motto: HAEC PEPERIT VIRTUS

Colomba
(Columba)
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’azzurro, alla fascia d’argento, ondata, fluttuosa di nero, sostenente una palla d’oro
     
    motto: ASTUTIAM SIMPLICITATE TEMPERA

Colombani
(del Monferrato)
  consignori di Murisengo
     
  ARMA IGNOTA

Colombassi
(di Tortona)
  (antica famiglia decurionale di Tortona)
     
  Di rosso, alla banda accostata da due gigli, il tutto d'oro, con il capo dello stesso, carico di un'aquila coronata, di nero
[Berruti, Tortona insigne]

Colombato
(da Druento)
  consignori di Cervere
     
  D’azzurro, alla colomba d’argento, con il capo dello stesso, carico di tre foglie d’olivo di verde, poste in fascia
[Consegnamento 1613]
     
  D’azzurro, alla colomba d’argento, con il capo dello stesso, carico di tre foglie d’olivo di verde, poste in fascia e alternate da quattro rose di rosso, bottonate d’argento
[Manno]
     
    motto: NIL PROPOTIUS INSTANDO

Colombi
(del Nizzardo)
 
     
  Di nero, alla banda cucita di rosso, carica di tre colombe volanti, di [...]
[Rabino]

Colombier (de)
(Colombero)
(del Paese di Vaud)
  (vedi Blasonario Transalpino)

consignori di Castellengo

     
  D'azzurro, allo scaglione d'argento
[Manno, alla voce Colombero]

Colombo
(da Cuccaro)
  signori di Ozzano; consignori di Baldesco, Bassignana, Bergoglio, Castellengo, Conzano, Cuccaro, Quattordio, Treville
     
  D'azzurro, a tre colombe d'argento

Colombo
(da Mondovì)
 
     
  D'azzurro, a tre colombi d'argento, 2, 1, i due superiori affontati
[Collezione di Armi Gentilizie di Mondovì, citando un consegnamento del 14 Giugno 1614, da me non reperito]

Colombo
(del Biellese)
  consignori di Castellengo
     
  D'azzurro, a tre colombe in atto di volare, d'argento, 2 e 1

Colonna
(da Sommariva Perno)
  (ramo dei signori di Baldissero e Sommariva che, per aggregazione alla famiglia romana Colonna, ne presero cognome e arma. Manno invece li considera oriundi romani, con probabile discendenza appunto dai Colonna)

signori di Baldissero, Sommariva Permo; consignori di Montaldo Roero

     
 

Di rosso, alla colonna d'argento, coronata d'oro

     
    motto: CONTEMNIT TUTA PROCELLA

Colonna
(da Castelfranco Veneto, oriundi di Bergamo)
  conti (da Carlo Emanuele III, 1754)
     
  D'azzurro, alla colonna d'argento, con base e capitello d'oro, sormontata di un giglio, pure d'oro

Comazzolo
(Comazzoli)
(da Vercelli)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  D'azzurro, a tre amaidi d'oro, con il capo di [...]
[Coda, Armoriale Bulgaro]

Comba
(da Pinerolo)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  Troncato, al 1° di rosso, al sole d’oro, al 2° d’azzurro, a due monti che formano una comba d’oro, con la fascia d’oro sulla partizione
[Il Consegnamento del 1613 ha una comba d’oro, verdeggiante, con due monti]

Comello
(Comelli)
(da Biella)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  D’argento, a tre teste d’aquila di nero, rostrate d'oro, tenenti ciascuna un ramoscello di verde
[Manno e Coda, Libro della Blasoneria Biellese]
     
    motto: SIC JOVI GRATUS

Comello
(da Torino)
  (antichi in Torino)
     
  D’oro, a tre bande d'azzurro
     
    motto: SOURTOUT FAIS DEVOIR

Comentina
(Comentini, Comentino)
(di Asti)
  signori di Settime
     
  ARMA IGNOTA

Cometti
(da Fossano)
 
     
  D'azzurro, alla cometa di rosso, bordata d'oro, ondeggiante in palo, accostata da due gigli verso il capo, e da due stelle verso la punta, il tutto d'oro
[Giovanni Vincenzo Cometti, 1820, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1725]

Comitibus (de)
(Conti)
(di Trontano)
  ramo dei conti di Castello del Novarese
     
  ARMA IGNOTA
     
    In Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270, sono presenti alcune armi con la legenda de Comitibus. È probabile che tutte o alcune di queste armi appartengano alla nobile famiglia milanese dei Del Conte; ma non si può escludere che siano anche riferibili alla famiglia novarese o ai de Conti (da Comite) signori di Conzano (vedi sotto)
     
   
     
   
     
   

Comneno   vedi Arianiti Comneno

Comotto
(da Ivrea, in Torino)
  baroni di Piverone
     
  Inquartato, al 1º e 4º bandato d'oro e di rosso, al 2º e 3º di rosso al leone d'oro
     
motto: VIGILI PRUDENTIA REGOR

Comotto
(Commotto)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla fascia d'argento, accompagnata in capo da una stella d'oro
     
motto: NASCENDO SENESCIT

Compalati
(da Ovada)
 
     
  Di verde, al leone rivoltato di rosso (sostenuto da una campagna di verde?), tenente tra le branche una pala da fornaio d’oro, posta in palo
[Stemmi della comunità di Ovada]
     
  Trinciato d'azzurro e d'argento, al leone coronato d'oro, tenente una pala da fornaio al naturale, posta in palo
[Stemmi della comunità di Ovada]

Compans
(da Orlèans, in Torino)
  conti di Ala di Stura; consignori di Castel Reinero, Giaveno, Orio, Villanova
     
  D'azzurro, a tre torri d'oro
     
  Troncato, al 1° d’azzurro, a sei bisanti d’argento, 3, 2, 1 (Brichanteau), al 2° di Compans
[Manno]
     
motto: IL FAUT VOIR

Compareti
(di Ovada)
 
     
  D'azzurro, al sole d'oro, sorgente dietro a un monte al naturale, muovente dalla punta, e accompagnato in capo da tre stelle (6) d'oro, male ordinate
[Stemmi della Comunità di Ovada]

Comune
(da Garessio, in Torino)
  conti di Piazzo
     
  D'argento alla torre di rosso, aperta e finestrata di due pezzi di nero, i tre merli sostenenti altrettanti rami d'olivo di verde, fogliati di tre foglie
     
motto: AUXILIUM MEUM A DOMINO

Conca
(di Fossano, originari di Como)
 
     
  Troncato, al 1° di rosso, al maschio d'oro, sostenuto dalla partizione, al 2° bandato d'oro e d'azzurro
[Francesco Conca, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1725]
     
  Troncato, al 1° di rosso, al maschio d'oro, sostenuto dalla partizione, al 2° d'azzurro, a tre bande d'oro
[Ritratto di Antonio Conca (+1785), citato da Luisa Gentile in L'Araldica a Fossano nel Settecento]

Concani
(Concana)
(nizzardi)
 
     
  D'oro, a tre rondelle di rosso
[De Orestis e Rabino]

Confalonieri
(Gonfalonieri)
(da Vercelli)
  signori di Balocco, Villaregia; consignori di Roasenda
     
  D'argento, al leone di rosso, impugnante una bandiera a fiamma dello stesso, svolazzante attorno all'asta
     
  D'argento, al gonfalone bifido d'oro, inforcante l'estremità dell'asta, posta in banda
[fregio araldico del castello di Lagnasco]
     
  Troncato, al 1° di rosso, a due pali d'oro, il primo addestrato da una lancia banderuolata, di [...], posta in banda
[Coda, Blasonario Bulgaro, alla voce Confalonieri e Balocco]
     
  Di rosso, alla lancia banderuolata di [...], posta in banda
[Coda, Blasonario Bulgaro, alla voce Confalonieri]
     
  (la linea di Masserano)
D'azzurro, al leone d'argento, impugnante una bandiera a fiamma dello stesso, svolazzante attorno all'asta
[V. Barale, Gente di Masserano]
     
  D'oro, al leone al naturale (?), impugnante una bandiera a fiamma d'argento (?)
[arma, scarsamente leggibile, di D. Io. Baptista Confalonierius Messaranensis, 1604, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 2048]

Confalonieri
(Confaloneri)
  (con)signori di San Giorio, Trana
     
  ARMA IGNOTA

Coniolo (de) vedi Fassati

Console
(da Villafranca)
 
     
  Partito, al 1° fasciato controfasciato d'argento e d'azzurro, al 2° fasciato ondato d'azzurro e d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, con la testa rivoltata e coronata, dello stesso
[De Orestis e Rabino]

Constantin (de)
(Costantino, Constantino)
(da Volpiano, in Nizza)
  consignori di Castelnuovo, Cainea, San Giovanni d'Aurelia, Peglione

marchesi (1820)

     
  D’argento, alla banda di rosso, accostata da sei gigli dello stesso, ciascuno in banda
[Rabino segnala numerose varianti con diversa posizione dei gigli]
     
    motto: SANS REPROCHE [Rabino, per la linea marchionale]

Constantin
(nizzardi)
 
     
  Tagliato, d'azzurro, a due stelle d'oro in palo, e di rosso, al leone d'oro, armato di spada d'argento, attraversante i due campi

Constantin
de Magny
(dalla Savoia, in Susa e Torino)
signori di Magny

*conti

     
  D'azzurro, al cervo d'oro passante, attraversante sul tronco di una quercia, di verde
     
    motto: VELOCITATE ET CONSTANTIA
L'ESPOIR DU MIEULX À PRESENT ME CONTENTE

Constantini
(Costantino)
(da Bra)
 
     
  D'oro, seminato di gigli di rosso, con tre bande del secondo attraversanti sul tutto, con la bordura d'azzurro
[Consegnamento 1687-1688, non riportato da Manno, ma citato in Mathis]
     
    motto: SPES ET SECURITAS [SEVERITAS in Mathis]

Constanzo
(Costanzo)
(da Biella)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Di rosso, a sei coste umane, d'argento, ordinate in due pali, ciascuna posta in fascia, con il capo cucito d'azzurro, al leone illeopardito, d'oro
[Coda, Libro della Blasoneria Biellese]
     
    motto: CONSTANTER VINCUNT

Conta
(da Alessandria)
  (antica famiglia decurionale alessandrina)
     
  D'azzurro, all'aquila scaccata d'argento e di nero, coronata del primo
[De Ferrari]

Conte
(de Comite)
(di Asti)
  (antica famiglia con memorie dal XV secolo)
     
  Troncato di rosso e d'argento, alla testa e collo di cavallo del secondo
[Stemmario Trivulziano]

Conte
(Conta)
(di Biella)
  (l'arma di questa famiglia venne adottata dalla famiglia Rosolate, che venne pure chiamata famiglia Conte)

consignori di Castellengo

     
  D'argento, al castello di rosso, aperto, di due torri merlate alla guelfa, con il capo d'azzurro, carico di cinque gigli d'oro, ordinati in fascia, e sormontati da un lambello di rosso, di cinque goccie
[Fiori di Blasoneria e Blasonario biellese. Per Manno si tratta invece di un troncato, al 1° d’azzurro, a cinque gigli d’oro, ordinati in fascia e sormontati da un rastrello di rosso, cucito, di cinque denti; al 2° d' argento, al castello di rosso]

Conti (de)
(da Comite, Conti)
(di Casale)
  (antichissima celebre famiglia di Casale)

signori di Conzano

     
  D'argento, al cavaliere armato di tutto punto, su cavallo bardato, il tutto di rosso
[Seguendo Massara Previde, di Ricaldone scrive che questa famiglia "fa la stessa arma dei Del Conte nobili milanesi" - vedi sopra]
     
  D'oro, al cavaliere armato di tutto punto, su cavallo bardato di rosso, passante
[Blasonario Casalese]

Conti
(da Torino)
 
     
  D'azzurro, alla banda d'oro, carica di tre [...], di rosso
[Vincenzo Conti, taurinensis, Regia Celsitudinis cappellanus, 1701, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1592; uno stemma uguale nella serie dei canonici dal 1725]

Conti
(da Fossano)
 
     
  D'oro, all'aquila coronata, scaccata di nero e del campo
[Giovanbattista Conti, 1766, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1725. Si noti la somiglianza con le armi Conta di Alessandria e Conti di Sospello]

Conti
(da Sospello, originari di Roma)
 
     
  Di rosso, all'aquila scaccata d'oro e di nero, beccata, membrata e coronata d'oro
[Rabino. È l'arma della celebre famiglia romana Conti di Segni e Anagni]

Contotto
(Contotti, già Carraccio)
  consignori di Ottiglio
     
  ARMA IGNOTA

Conturbia (di)
(dal Novarese, in Milano)
  signori di Conturbia e Agognate; consignori di Marzalesco
     
  Di rosso, a due leoni affrontati e sostenenti una stella (8), il tutto d’oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
     
    motto: FORTITUDO

Conzani
(da Alessandria)
  conti di Revignano; consignori di Conzano
     
  Bandato di rosso e d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, sostenuto d'azzurro
[Manno e di Ricaldone]
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 2° bandato di rosso e d'oro, con la fascia in divisa di azzurro, attraversante sulla troncatura
[De Ferrari]
     
motto: VINCET AMOR PATRIAE [De Ferrari]
VINCIT AMOR PATRIAE [Manno]

Copasso
(da Tavigliano, in Torino, Bra e Napoli)
(antica famiglia consolare di Andorno)
     
  D'azzurro, allo scaglione d'argento, carico di tre gigli a piombo, cuciti, d'oro, accompagnato da tre rose d'oro, gambute e fogliate di due, al naturale, con il capo d'oro, a tre losanghe di rosso, in fascia
     
    motto: CUM PACE FIDES

Copeciis (de)
  (con)signori di Bagnolo
     
  ARMA IGNOTA

Coppa
(da Casale)
  conti di Valmacca; consignori di Brusasco
     
  Troncato, al 1º d'argento, alla gru con la sua vigilanza, al naturale, al 2º d'azzurro, a una coppa sormontata da tre stelle ordinate in fascia, il tutto d'oro
[Manno e di Ricaldone]
     
  Troncato, al 1º d'argento, alla gru con la sua vigilanza, al naturale, al 2º d'azzurro, a una coppa sormontata da tre gigli ordinati in fascia, il tutto d'oro
[Blasonario Casalese]
     
motto: FIDES UT VIGILET

Coppa (de)
(Cuppis)
(di Asti)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Coppa
(da Tollegno)
  (antica famiglia con memorie dal XIII secolo)
     
  D’azzurro, allo scaglione sorreggente sulla sommità una coppa, sostenuta da due leoncini coronati, il tutto d'oro
[Blasonario Biellese]

Coppa
(poi Coppa Fassetti)
(di Alba)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Copperi
(da Chieri)
  (antichi in Chieri)
     
  D'argento, a nove moscature di ermellino, 3, 3, 2, 1, con il capo di rosso

Coppo
  consignori di Fiano, Forno di Lemie, Lemie, Usseglio
     
  ARMA IGNOTA

Coraggioso
(Coragioso)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, al leone d'oro, armato e linguato di rosso, tenente con la zampa destra un cuore al naturale

Corari
(Corrari, Conrari)
(da Gabiano)
  signori di Castelletto d'Erro; consignori di Montiglio, Scandeluzza
     
  Troncato d'argento e di rosso, al rombo dell'uno nell'altro
     
  Di rosso, al capo d'argento, al rombo dell'uno nell'altro
[Fiori di Blasoneria: lo stemma appare però poco probabile]
     
  (per informazione, si riporta l'arma della famiglia Corari di Torcello)
Troncato d'argento e d'azzurro, al rombo dell'uno nell'altro
[Biblioteca Estense Universitaria]

Corba (della)
(Boverio)
(in Casale)
  conti di Visone
     
  Di rosso, inferriato d'argento
[Di Ricaldone e Blasonario Casalese. L'arma di D. Franciscus Corba Casalensis de Monferrato, 1600, è presente nell'Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 1666]

Corbella
(da Pinerolo)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’azzurro, a tre bande d'argento

Corbetta Bellini
(già Bigoni)
(da Milano, a Vercelli)
  consignori di Lessolo
     
  D'azzurro, alla fascia d'argento, accompagnata da tre corbelli, d'oro

Cordara
(da Nizza Monferrato, oriundi di Acqui)
  conti di Calamandrana
     
  Troncato, al 1º d'oro, alla quercia nutrita nella partizione, con il tronco accollato a più giri da una serpe, il tutto al naturale, accostato da due leoncini di rosso, addossati; al 2° fasciato di rosso e d'oro
     
  Nello Stemmario Trivulziano è illustrato lo stemma questo, attribuito alla famiglia Crodarij, assai simile all'arma della famiglia precedente
     
  Troncato d'argento e di rosso, alla quercia con il tronco accollato a più giri da una serpe, il tutto al naturale
[Stemmario Trivulziano]

Cordara Pelizzari
(da Valenza Po)
  Simone, conte a titolo personale (1836)
     
  ARMA IGNOTA
[Manno; di Ricaldone indica l'arma dei conti di Calamandrana]

Cordella
(da Fermo)
  conti di Benevello
     
  (forse)
Troncato, al 1º d'azzurro, al leone nascente d'oro, al 2º d'argento, alla fiamma divampante di rosso, con la fascia di rosso sulla troncatura, carica di una corda d'argento, ondeggiante in fascia
[Spreti]

Cordera Casoni
  conti di Castelletto Merli
     
  Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, al 2° di rosso, al cuore trafitto da due frecce, decussate, il tutto d'argento, con la fascia di rosso, carica di tre stelle,d'oro
[Blasonario Casalese, alla voce Corderia]

Cordero
(da Mondovì)
  marchesi di Montezemolo (1772), Pamparato (1772); conti di Belvedere, Roburent, S. Quintino, Vonzo; consignori di Ceva, Cocconato, Roascio
     
Cordero
Lanza di Montezemolo
nobili dei marchesi di Montezemolo; marchesi (1975)
     
  D'azzurro, troncato da un filetto, nel primo all'arco con il dardo incoccato accompagnato da due stelle, nel secondo a due bande, il tutto d'oro
[L'arco è rivolto verso l'alto - segnalazione di Francesco Cordero di Pamparato]

(* Per la linea di Vonzo, signori di Cocconato, si segnala la variante dell'arco incoccato non accompagnato, ma sovrastato da due stelle)

     
  (ramo di Pamparato)
D'azzurro, troncato da un filetto, nel primo all'arco con il dardo incoccato, accompagnato da due stelle, nel secondo a tre bande, il tutto d'oro
(segnalazione di Francesco Cordero di Pamparato)
     
1 motto: AIMER DIEU (ramo di Pamparato)
HONNEUR ET FIDÉLITÉ (ramo di Montezemolo)
(segnalazioni di Francesco Cordero di Pamparato)

Cordero
(da Carmagnola)
  (antica famiglia carmagnolese)
     
  D'oro, troncato, al 1° all'aquila coronata di nero, al 2° a tre bande d'azzurro, quella di mezzo caricata di due stelle d'oro

Corizzo
(Corizio)
vedi Barba

Cornaglia
(Cornacchia)
(del Monferrato)
  signori di Rosignano, Terruggia, Vignale
     
  ARMA IGNOTA

Corneli
(da Torino)
  (antichi in Torino)
     
  D’oro, a tre bande d'azzurro
     
    motto: SURTOUT FAIS DEVOIR

Corneliano (di)
  signori di Corneliano, Villata
     
  ARMA IGNOTA

Cornigliano
  consignori di Mombello Monferrato
     
  ARMA IGNOTA

Cornillon (de)
(Donzel)
(della Savoia, anche in val d'Aosta)
  (vedi anche Blasonario Transalpino)
     
  (arma antica)
D'oro, a tre corvi volanti di nero, (2, 1)
[Fiori di Blasoneria]
     
  D'oro, allo scaglione di rosso, accompagnato da tre corvi volanti di nero, beccati e armati del secondo, i due superiori affrontati

Cornillon
(da Nizza)
  conti di Massoins
     
  D'azzurro, a due scaglioni gemelli d'oro, accompagnati da tre cornacchie al naturale, due in capo affrontate, una in punta, beccate e membrate di rosso
[Rabino]
     
  D'azzurro, a due scaglioni gemelli d'oro, accompagnati da tre cornacchie al naturale, beccate e membrate di rosso
[De Orestis]
     
  D'azzurro a due scaglioni d'oro, accompagnati da tre cornacchie al naturale, quelle in capo affrontate, lo scaglione superiore sormontato da una stella, l'inferiore accompagnato in capo da due gigli, il tutto d'oro
[Manno]

Cornillon
(del Nizzardo)
 
     
  D'argento, al leone di nero
[Rabino]

Corno (dal)
(da Mombello, in Crescentino e Torino)
conti (1973); nobili
     
  D'azzurro, al corno da caccia d'argento, sospeso a un cordone dello stesso, legato a cappio
    motto: GLORIA VIRTUTI RESONAT

Corporandi
(da Puget-Théniers)
  baroni di Auvare; consignori de La Croix Daluis, Saint Léger
     
  Troncato, al 1° d'azzuro a tre stelle (6) d'argento ordinate in fascia, al 2° di rosso, a due corni da caccia d'argento, legati, addossati, i bocchini decussati
[Manno]
     
  Troncato, al 1° d'azzuro a tre stelle (8) d'argento ordinate in fascia, al 2° di rosso, a due corni da caccia d'argento, legati, addossati, i bocchini decussati
[De Orestis e Rabino]

Corradenghi
(di Alba)
  consignori di Morozzo, Perno
     
  Troncato d'azzurro e d'argento

Corradi vedi Lignana

Corradi
(dalla Spezia, in Nizza)
  conti (1833)
     
  ARMA IGNOTA

Corsano?
(da Fossano)
 
     
  Di rosso, a tre aquile d'oro, male ordinate
[serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1725]

Corsi
(da Nizza Monferrato, oriundi di Celle Ligure)
  conti di Bosnasco, Viano
     
  (linea di Bosnasco)
Troncato d'oro e di rosso, al leone coronato, dell'uno nell'altro, tenente un ramo di palma, di verde, con la banda d'argento, attraversante
     
  (linea di Viano)
Troncato d'oro e di rosso, al leone coronato, dell'uno nell'altro

Corsi
(della Valdigne)
  consignori di La Salle
     
  Di rosso, calzato d'oro

Corsino
  consignori di Solonghello
     
  ARMA IGNOTA

Corsino
  (Non sono riuscito a trovare collegamenti tra questa famiglia e la precedente; potrebbero però anche coincidere]
     
  D'oro, al cavallo corrente, di rosso, con il capo d'azzurro, carico di una stella (8), d'argento
[Consegnamento 1687 di Tomaso Corsino, controllore di bocca di S.A.R., non riportato da Manno]

Cortandone (di)
  (una delle famiglie dichiarate nobiles di Carmagnola dal marchese Manfredo IV nel 1312)

signori di Cortandone; consignori di Tigliole

     
  D'oro, alla banda di nero, ripiena d'argento
(arma comune alle famiglie del consortile di Monale)

Cortazzone (di)
  (una delle famiglie dichiarate nobiles di Carmagnola dal marchese Manfredo IV nel 1312)

signori di Cortazzone; consignori di Barbaresco, Tigliole

     
  D'oro, alla banda di nero, ripiena d'argento
(arma comune alle famiglie del consortile di Monale)

Cortassa
(Cortazza)
(da Carmagnola)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Sbarrato di rosso e d'argento, con il capo di nero, carico di un cuore, di rosso
[Ghietti, Memorie di Carmagnola]

Corte
(da Dogliani)
  conti di Bonvicino
     
  Palato d'oro e d'azzurro, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero
[Consegnamento 1613]
     
  D'azzurro, a tre pali d'oro, con il capo d'argento carico di un'aquila, di nero
[Consegnamento 1687]

Corte
  (Manno considera questa famiglia diversa dalla precedente; Guasco di Bisio invece li considera un'unica famiglia)

consignori di Castelletto Uzzone

     
  ARMA IGNOTA

Corte
(poi Corte Cavagnetto)
(da Torino)
  conti di Montonaro (Montanaro)
     
  Interzato in fascia, al 1º d'oro all'aquila di nero, al 2º d'azzurro, al muro d'argento, mattonato di nero, merlato alla ghibellina, al 3º d'argento, a tre bande di rosso
     
motto: VIRTUTE ET VI

Corte
(da Mondovì)
  consignori di Niella Tanaro
     
  ARMA IGNOTA
     
  Di rosso, alla banda d'azzurro, bordata d'oro
[arma Della Corte, Collezione di Armi Gentilizie di Mondovì]

Corte
  signori di Castelletto Ussone
     
  ARMA IGNOTA

Cortella
(di Biella)
  (antica famiglia nobile di Biella)
     
  Palato d'argento e di rosso, con il capo d'azzurro, carico di un cigno d'argento, beccato e collarinato di rosso, tenente nel becco un anello d'oro
     
  D'argento, a tre pali rosso, con il capo d'oro, carico di un cigno d'argento, beccato e collarinato di rosso, tenente nel becco un anello d'oro
[Consegnamento 1613]
     
  Palato d'argento e di rosso, con il capo d'oro, carico di un cigno (nel testo anatra) d'argento, membrato di rosso
[Fiori di Blasoneria]
     
    motto: GAUDET IN FATO

Cortese
(poi Stura)
(del Monferrato)
  consignori di Calamandrana, Canelli, Castagnole, Mugarone, Scalenghe
     
  (forse)
D'oro, alla fascia di rosso, accompagnata in capo da tre gigli d'azzurro, in punta da una croce trifogliata, di nero
[Blasonario Casalese, alla voce Cortesia]

Cortese
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’argento, allo scaglione, accompagnato da tre galli, il tutto di rosso, con il capo d'azzurro, carico di tre mezzelune crescenti, d'oro
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]

Corti
(da Pavia, in Monferrato)
  marchesi di Santo Stefano Belbo (Manno: 1657; Guasco di Bisio: 1747); consignori di Castiglione Tinella (conti per Guasco di Bisio), Pecetto di Valenza, Terruggia
     
  Palato di verde e d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
     
    motto: OPUS EST
IUSTUM ET HONESTUM

Corticelle (di)
  signori di Corticelle
     
  ARMA IGNOTA

Cortina
(da Cuorgnè)
  conti di Bairo, Castellamonte, Eza, Malgrà; consignori di Pont Canavese, Romano
     
  D'oro, al leone di rosso
[Consegnamento 1613]
     
  Inquartato, di Cortina e di Castellamonte
[consegnamento 1687]
     
motto: PURPURATA NAM STIRPE CREATUS ARDEO
     

*Cortina
da Favria
(da Favria, in Torino e Roma)
nobili
     
  D'oro, al leone di rosso, mirante una stella dello stesso, posta nel cantone destro del capo

Cortina
(nizzardi)
 
     
  D'argento, a tre biglietti coricati, di rosso, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila coronata, di nero
[Rabino]

Cortini
(Cortino)
(da Casale Monferrato o Trino)
 
     
  D'argento, all'albero sostenuto da un terreno erboso, il tutto al naturale
[arma di D. Baptista Cortinus Casalensis de Monferrato / de Tridino Montisferrati, 1589, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 928]

Corvesi
(Corvesy, Corvesi Lascaris)
(di Saorgio)
  conti di Gorbio
     
  D'azzurro, al palmizio d'oro, sostenente un corvo al naturale, sormontato da una stella d'oro

Corvesio
(da Cuneo, Sospello, Lagnasco e Boves)
  (famiglia nobile, con memorie dal XVII secolo)
     
  D'oro, con il ramoscello d'olivo sostenente un corvo, al naturale

Corvo
(Corvi, Corvis)
(da Cuneo, in Villafranca Piemonte)
  (antica famiglia decurionale de platea di Cuneo, presente nell'elenco del 1535)

consignori di Clavesana [Manno osserva detti marchesi di Clavesana]

     
  D'oro, al corvo di nero, beccato e membrato di rosso
     
  D'oro, all'uccello acquatico di nero, membrato di rosso
[Fiori di Blasoneria]
     
motto: SI FATA SINANT
IN OMNI TEMPORE
IN DOMINO CONFIDO
SPES MEA DEUS
FULGET [quelli di Villafranca]

Corvo
(da Villafranca Piemonte, in Savigliano)
  (ramo della precedente famiglia?)
     
  D'oro, al corvo di nero, beccato e membrato di rosso
     
  D'oro, all'uccello acquatico di nero, membrato di rosso

Coscia
(Cossa)
(in Casale?)
 
     
  Troncato, al 1º di nero, alla gamba d'oro, recisa, al 2º bandato d'argento e di verde, con la bordura indentata d'oro
[Blasonario Casalese]
     
    Per informazione, si riporta l'arma della celebre famiglia napoletana Cossa (Coscia). Si potrebbe supporre che l'omonima famiglia in Casale ne abbia mutuato lo stemma, o che si possa trattare di un ramo del casato napoletano trasferitosi in Monferrato.
     
  Troncato, al 1º di rosso, alla gamba d'oro, recisa, al 2º bandato d'argento e di verde, con la bordura indentata d'oro

Cossa
(del Nizzardo)
 
     
  Bandato d'argento e di nero, con il capo di rosso, alla gamba d'argento, recisa, con la bordura indentata composta, d'argento e di verde
[Rabino. Si noti la somiglianza con le armi che precedono]

Cossale
  (antica famiglia decurionale di Tortona)
     
  ARMA IGNOTA

Cossato
(da Biella)
  nobili
     
  ARMA IGNOTA

Cossaudi
(da Moncalieri)
  consignori di Revigliasco
     
  D'azzurro, al liocorno d'argento passante, sormontato da una stella d'oro

Cossé (de)
de Brissac
(francesi)
  signori di Stupinigi
     
  Di nero, a tre fasce d'oro, indentate di sotto
     
motto: AEQUABO SI FAVEAS

Costa
(da Chieri)
  marchesi di Balestrino (1753), Montafia (1783); conti di Arignano, Bene Vagienna, Carrù, Polonghera, Rivalba, Trinità, Villastellone; signori di Altezzano, Arnasco, Fortepasso, Lombriasco, Malpertusio, Montjovet, Motturone, Narzole, Pralormo, S. Secondo, Villanovetta; consignori di Berra, Borgaro, Burio, Candia, Castelletto Uzzone, Cavallerleone, Chieri, Montaldo, S.ta Giulia, Torre Valgorera
     
  D'azzurro, a cinque bande d'oro
     
3 motto: DE JOUR EN JOUR
MON COEUR SE TROMPE DE JOUR EN JOUR [Citato da Rabino da un'incisione]
     
  (Per Giovanni Francesco Costa, conte di Arignano, governatore e luogotenente generale del ducato di Aosta, De Tillier nelle Chronologies du Duché d'Aoste e nel Nobiliaire indica)
Palato d'oro e di rosso
     

Costa Raschieri
(da Chieri, in Torino)
(antica e illustre famiglia di Chieri, aggregata con i Raschieri -vedi - all'Albergo degli Albuzzani)

si dicono conti di Mombello, ma è per pretesa non riconosciuta (Manno)

     
  D'azzurro, a cinque bande d'oro

Costa
(da Barcellonetta)
  (consignori di San Paolo?)
     
  Di rosso, a tre bande d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
[De Orestis e Rabino]
     
  Di rosso, a tre bande d'argento, con il capo d'azzurro, carico di tre gigli d'oro
[Rabino]

Costa
Costa della Torre
(da Biella, in Vercelli e Torino)
  (famiglia nobile con memorie dal XVI secolo)

conti (1839)

     
  D'azzurro, a tre costole umane, d'argento, poste in fascia, una sull'altra, sormontate da una mezzaluna dello stesso
[Manno, concessione d'arma del 1634]
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, alla mezzaluna crescente, d'argento, al 2° d'oro, a cinque sbarre, di rosso
[Coda, Libro della Blasoneria Biellese, consegnamento 1689 di Giovanni Bernardino della nuova arma concessa nel 1671]
     
    motto: SUBLIMIS IN ORTU

Costa
(nizzardi)
 
     
  Bandato d'oro e di verde
[Rabino]

Costa
(da Ovada)
 
     
  Troncato semitrinciato, al 1° d'azzurro, all'aquila di nero, coronata d'oro, rivoltata, al 2° di rosso, al 2° d'oro
[Stemmi della Comunità di Ovada]

*Costa
(da Vigevano, in Torino, Gravellona)
nobili
     
  Trinciato di rosso e d'oro, con il capo d'azzurro, carico di un'aquila al naturale, coronata d'oro e rivoltata
[Spreti. Si osservi la stretta somiglianza con l'arma che precede]

Costaforte
(da Fossano)
  conti di Sambuco
     
  D'oro, a tre scaglioni d'azzurro
[le due armi di R. D. Franciscus Antonius Costafortis Pedemontanus a Fossano, 1606-1607, presenti nell'Archiginnasio di Bologna. v. Imago Universitatis n. 2091 e 2162, rappresentano rispettivamente un d'azzurro, a tre scaglioni d'oro e uno scaglionato d'azzurro e d'oro]
     
  D'oro, a tre scaglioni d'azzurro, con il capo di Savoia moderna
[ampliamento del 1559, patenti di Emanuele Filiberto, a favore del senatore Giovenale]
     
motto: QUIA JUVIT UTROQUE

Costamagna
(da Benevagienna)
 
     
  D'azzurro, troncato da una fascia di rosso sulla partizione, al 1° alla stella (8), d'oro, al 2° alla sbarra, pure d'oro
[Indicazione di Mario Costamagna per il Consegnamento 1613, non riportato da Manno]
     
  D'azzurro, troncato da una fascia sulla partizione, al 1° alla stella (8), al 2° alla sbarra, il tutto d'oro
[Indicazione di Mario Costamagna, da copia delle patenti 1688 del blasonatore Borgonio, biblioteca storica, Cherasco]
     
    motto: QUOD VIS ESSE VELIS
SPLENDORE ET FORTITUDINE

*Costantini
(dal Piemonte, in Acquapendente)
nobili di Acquapendente
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, al cuore di rosso, trafitto in sbarra da un pugnale, d'argento, guarnito d'oro, accompagnato in capo da una cometa d'oro, ondeggiante in palo, accostato da due stelle, dello stesso, al 2° d'argento, a tre bande di rosso

Costanzi
(di Alba e Pinerolo)
  consignori di Montelupo
     
  D’oro, alla mezz’aquila di nero, accollata a un mezzo giglio di rosso

Costanzia
(Constanzia)
(da Costigliole Saluzzo)
  (la famiglia si divide in alcune linee, la primogenita, la cadetta, i de Garro, i de Burgo e i de Domo)

consignori di Costigliole

     
  Di rosso, a dieci costole umane d'argento, ordinate in due pali, ciascuna posta in fascia
     
  (successivamente)
Partito, al 1º di rosso, a dieci costole umane d'argento, ordinate in due pali, ciascuna posta in fascia; al 2º d'oro, al leone di rosso, con il capo d'azzurro, carico di un nodo di Savoia d'oro
     
motto: ESTO FIDELIS

Costeo
(da Lodi, in Torino)
  consignori di Casalborgone [Manno. La notizia non è presente in Guasco di Bisio)
     
  ARMA IGNOTA

Costeri
(da Caselle)
  (famiglia nobile, con memorie da fine XVI secolo)
     
  Di rosso, a una spina dorsale con quattordici costole, d’argento, con il capo d’oro, carico di tre gigli d’azzurro, ordinati in fascia
     
motto: ME DUCE TUTUS IBIS

Costese
(da Torino)
 
     
  D'argento, allo scaglione di rosso, accompagnato da tre galli di nero, con il capo d'azzurro, carico di tre crescenti d'oro, posti in fascia
[Concessione d'arma per Francesco Costese, 1687]
     
    motto: SUNT MUNERA VIGILANDA

Costigliole (di)
(da Costigliole Saluzzo)
  (una delle 12 famiglie dichiarate nobiles di Saluzzo dal marchese Ludovico I nel 1460)

signori di Costigliole

     
  Di rosso, a dieci costole umane d'oro, poste in fascia, una sull'altra, cinque per parte
     
  Di rosso, a sei costole umane d'oro, poste in fascia, una sull'altra, tre per parte

Cotta
(del Milanese)
  consignori di Celle Monferrato
     
  D’azzurro, alla cotta d’argento
[de Cotis, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]
     
  D’oro, all’aquila di nero, bicipite, coronata del campo nelle due teste, caricata in cuore con uno scudetto ovale d'azzurro, sopracaricato di una cotta d’argento
     
  D’oro, all’aquila di nero, bicipite, coronata del campo nelle due teste, caricata in cuore con uno scudetto ovale di rosso, sopracaricato di una cotta d’argento

Cotta
(Cotto)
(da Nizza)
  conti di Lucerame
     
  Troncato, al 1° d’azzurro, a tre stelle d’oro ordinate in fascia, al 2° d’argento, al cuore di rosso, con la fascia di rosso sulla partizione
[Manno, De Orestis e Rabino]
     
  Bandato d'oro e d'azzurro
[Manno e Rabino]
     
  Bandato d'oro e di rosso
[Manno]

Cottalorda
(da Breglio)
  marchesi di Briga (1653)
     
  D’argento, a tre coppe di rosso male ordinate, sormontate da una tavoletta d’azzurro, carica di una sbarra d’oro, con il capo d’azzurro, carico di un giglio d’oro
[Manno e De Orestis]
     
  D’argento, a tre coppe di rosso, sormontate da una fascia scorciata d’azzurro, carica di una banda d’oro, con il capo d’azzurro, carico di un giglio d’oro
[Rabino]

Cotter
(Cotteri?)
(del Nizzardo)
 
     
  D'argento, allo scaglione, accompagnato da tre serpenti attorcigliati, due in capo e uno in punta, il tutto d'azzurro
[De Orestis]

Cotti
(da Neive, in Asti)
  conti di Alice Belcolle, Brusasco, Cavagnolo, Ceres, Monteu da Po; signori di Scurzolengo; consignori di Frassinello
     
  Di rosso, al riccio di castagna d’oro, fogliato di verde, di due pezzi, con il capo d’oro, carico di un’aquila di nero e sostenuta di verde
     
  (per i conti di Brusasco e Scurzolengo, di Ricaldone indica anche)
Di rosso, al ramo di castagno fogliato e fiorito d'oro, con il capo d'argento, carico di un'aquila coronate,
     
motto: MELIORA LATENT

Cotti
(Cotta)
(nizzardi)
 
     
  Di rosso, a una corazza d’argento
[De Orestis e Rabino]

Cour (La)
(di Aymaville)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)

signori della casaforte di Chevrot

     
  D’azzurro, al leone d’argento, linguato e armato di rosso

Courmayeur (de)
(da Courmayeur)
  signori di Courmayeur, Entrèves; consignori di Aymaville
     
  Partito d’oro e d’argento, al leone di nero, linguato di rosso
[De Tillier]
     
Court (de la)
(da Courmayeur)
  signori di Courmayeur, Entrèves; consignori di Aymaville
     
  Inquartato, al 1° e 4° d’oro al leone di nero, armato e linguato di rosso; al 2° e 3° di Entrèves (d’argento al castello, sormontato da un sole, il tutto di rosso)
[De Tillier]
     
  Partito d’oro e d’argento al leone di nero
[Manno, che considera i De La Court e i de Courmayeur una sola famiglia]

Courten (de)
(dal Vallese, in Piemonte e Roma)
conti (1835)
     
  Di rosso, al globo d'oro, centrato di nero, sostenente una croce di avellana, pure d'oro
[M. d'Angreville, Armorial historique du Canton du Vallais]
     
  Di rosso, al globo d'oro, crociato con perle d'argento
[Manno e Rietstap]
     
  Di rosso, al globo d'oro, centrato di nero, sostenente una croce di avellana, pure d'oro, con la bordura di verde, cucita
[Spreti]

Cova
(da Alessandria)
  (famiglia decurionale)
     
  D’argento, alla croce di rosso, accantonata da quattro tortore, al naturale
[De Ferrari e Scordo, "Armista Tonso"]

Cova
(da Somma Lombarda, in Vercelli)
baroni (1876)
     
  Partito, al 1° d’azzurro, al covone d’argento, legato d’oro, al 2° d’argento, al grifone rosso, tenente una picca al naturale, il tutto con il capo di concessione, di rosso, carico di una croce dei SS. Maurizio e Lazzaro
     
  Partito, al 1° d’azzurro, al covone d’argento, legato d’oro, al 2° d’argento, al grifone di rosso, tenente una picca, al naturale, il tutto con il capo di rosso alla stella d’oro raggiante d’argento
[stemma concesso al barone Enrico Cova nel 1877]

Covo (da)
(di Brescia)
  signori di Viguzzolo
     
  Di rosso, al covone d'oro, legato da una ritorta di due spighe ricadenti a lato del medesimo, con il capo d'oro all'aquila di nero, linguata di rosso, coronata del campo
[Stemmario Trivulziano]
     
  Di rosso, al covone legato con uno stelo di spiga, il tutto d'oro
[Stemmario Trivulziano]

Coward
(Couvard)
(dal Somerset, a Torino)
  conti di San Siro (= Bauducchi, con Rotta, Vadò e Sarroglia, Moncalieri)
     
  ARMA IGNOTA
[Manno indica "due sbarre con tre teste di corvo bianche"]
     
   

si riportano alcune delle numerose armi Coward del Somerset reperite in varie fonti

     
  D’oro, a due fasce di nero, cariche di tre rose del primo, 2, 1
     
  D’oro, a una fascia di nero, carica di tre cinquefogli d'argento, 2, 1
     
  D’ermellino, a due fasce di nero, ciascuna carica di tre cinquefogli, d'argento
     
  D’argento, allo scaglione di rosso, carico di tre merli del campo, con il capo di rosso, carico di una una canna di cannone, d'oro

Cozio
(da Casale, oriundi di Montiglio)
  conti di Salabue; consignori di Montiglio, Terruggia
     
  D'oro a tre pali di rosso, quello di mezzo caricato di una mano tenente una lancia al naturale, con il capo d'oro carico di un'aquila coronata, di nero
[Manno e di Ricaldone]
     
  D'oro a tre pali di rosso, quello di mezzo caricato di una mano tenente una mazza (?) d'argento, con il capo d'oro carico di un'aquila coronata, di nero
[Blasonario Casalese]

Craballona
(da Saorgio)
 
     
  D'azzurro, alla capra d'oro, in piedi, rivoltata e poggiante su un globo dello stesso
[De Orestis e Rabino]

Crapina
(da Mondovì)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’oro, al castello di due torri di rosso, attraversante su un albero (pino?) di verde, sradicato
[Collezione armi gentilizie di Mondovì]

Craveri
(da Carmagnola)
  (una delle famiglie de hospitio dichiarate nobiles di Carmagnola dal marchese Manfredo IV nel 1312)
     
  ARMA IGNOTA
     
  (Ghietti, in Memorie di Carmagnola, riporta l'arma accanto, appartenente a una famiglia Craveri presente a Carmagnola nel XVIII secolo, di cui non è però provato il legame con l'antica famiglia de hospitio)

Troncato d'azzurro e d'argento, alla capra rampante, al naturale, coronata d'oro, accompagnata in capo da due stelle d'oro, con la banda di verde, carica di un crescente d'argento, attraversante sul tutto


Craveri
(Craveris, Cravero)
(da Bra)
  conti di Pessinetto
     
  D'oro, al salice nutrito sulla pianura, il tutto di verde, il tronco sostenuto da due capre di nero, affrontate
     
  D'argento, al salice nutrito sulla pianura, il tutto di verde, il tronco sostenuto da due capre di nero, affrontate
[Manoscritto Defanti]
     
motto: FIDES IN CUSTODIA

Craveri
(Cravario)
(da Cherasco)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  Di rosso, alla capra d'oro, passante fra due pini nutriti sulla pianura erbosa, il tutto al naturale
     
motto: TOUJOURS AVANT

Craveri
(da Racconigi)
  conti di Garbiana (o Lovetto) con Pianbosco; consignori di Cavallerleone
     
  ARMA IGNOTA

Craveri
(da Murello)
 
     
  Troncato, al 1° d'oro, alla capra rampante di nero, nascente, al 2° d'azzurro, a sei stelle (6) d'oro, 3, 2, 1
[Giovanni Luigi Craveri, 1832, serie dei canonici del duomo di Fossano]

Cravesana
(da Boves)
 
     
  Troncato, al 1° di rosso, al leone d'oro, al 2° bandato di rosso e d'oro, di otto pezzi
[Citato in Note di Araldica a Cuneo e Boves nei secoli XV e XVII, di Giovanni Coccoluto, estratto da. Bollettino SSSAA Cuneo n.108, 1 S 1993]

Cravesano
(Cravisano)
(da Boves, in Cuneo)
  (antica famiglia decurionale de platea di Cuneo, presente nell'elenco del 1535)
     
  Troncato d'azzurro e d'argento, con una stella d'oro sulla partizione

Cravesano
(Cravesan)
(del Nizzardo)
  (famiglia nobilitata nel 1646)
     
  Troncato, al 1° di rosso, al leone tenente con le zampe anteriori un ramo di palma, il tutto d'oro, al 2° d'azzurro, a sei cotisse d'oro
[Rabino. Si noti la somiglianza con l'arma dei Cravesana di Boves]
     
  Troncato, al 1° di rosso, al leone tenente con le zampe anteriori un ramo di palma, il tutto d'oro, al 2° d'azzurro, a sei cotisse d'oro, con la fascia di [...], attraversante sulla partizione
[Rabino]
     
    motto: VIS ET SPES
IN TE DOMINO CONFIDO

Cravetta
(da Savigliano)
  conti di Villanovetta; signori di Marene; consignori di Casalgrasso, Genola, Pocapaglia
     
  Interzato in fascia, di verde, d'oro e di rosso
Consegnamento 1613: troncato di verde e di rosso, con la fascia d'oro attraversante]
     
motto: QUOD NON TIBI NOLI

Cravosio
Cravosio Anfossi
(Anfossi Cravosio)
(da Carmagnola, in Torino)
(famiglia con memorie dal XVII secolo)

baroni (1841)

Cravosio Anfossi: conti (1830)

     
  Troncato, al 1° d’argento, al castello di rosso, torricellato di due, merlato alla guelfa, mattonato di nero, aperto del campo, sostenente un leone d’azzurro, posto fra le due torri, tenente con la branca destra un giglio, di rosso, con la sinistra un ramoscello di olivo, di verde, al 2° d’oro, a due sbarre di azzurro
     
    motto: IN LUCE GRADITUR

Crema
Crema Albosco
(da Cavallermaggiore, in Torino)
  (famiglia signorile con memorie dal XVII secolo)

* nobili

     
  D’argento, alla fascia d’azzurro, carica di una testa di leone d’oro, recisa, coricata
[Consegnamento 1687]
     
  Partito di Crema e di Albosco
     
motto: REGENTE PALLADE VINCES

Cremaschi
(da Torino)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla testa di leone in maestà, accostata da tre gigli male ordinati, il tutto d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Araldica del Pennello, pag. 248]

Cremieu (de)   vedi Henry

Cremonte Pastorello
(da Montagnana, in Torino)
conti (1978); conti di Cornour (1979)
     
  Inquartato, al 1° di rosso, al leone d’argento, tenente nella branca destra un corno da montagna, d’oro, sormontato da un sole, pure d’oro, raggiante di cinque raggi, al 2° e al 3° d’argento, a tre trecce di rosso girate a ghirlanda e passate in decusse, poste in palo, al 4° di verde, all’ariete infuriato d’argento, poggiato sopra un monte dello stesso, e accostato da sei stelle, pure d'argento, poste in palo, tre a sinistra e tre a destra
    motto: MON ASTRE ET MON ROI

Crena
(da Cella)
  consignori di Cella Monferrato
     
  ARMA IGNOTA

Crescia
(in Casale)
 
     
  Troncato, al 1° alla luna di [...], accostata da dieci stelle di [...], cinque a destra e cinque a sinistra, disposte in due decusse, al 2° losangato (?) di [...] e di [...]
[Blasonario Casalese]
     
    motto: CRESCIT EUNDO

Crescy (?)
 
     
  Di rosso, alla banda d'oro, carica di tre [...], del campo, accompagnata in capo da una stella, in punta da un crescente, il tutto d'argento(?)
[Giuseppe Crescy, 1667, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1592]

Crespelli
(Crespel)
(da Roccabigliera)
     
  D'azzurro, alla torre d'argento, posta sopra un fiume al naturale, con il capo di rosso, cucito, carico di una squadra d'oro, sormontata da un giglio dello stesso, e accostata da tre rose d'argento, bottonate di rosso, gambute e fogliate di verde
[così in De Orestis e Garino. Tuttavia non escluderei che invece di una squadra si tratti di uno scaglione. Si osservi inoltre come il capo richiami abbastanza da vicino l'arma Acchiardi dell'Alpe]

Cressy
(da Embrun, in Susa)
 
     
  D'azzurro, al leone nascente d'oro, posto in punta, sostenuto da una fascia in divisa, d'argento, accompagnato da due crescenti dello stesso, affrontati
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
motto: CRESCITE ET MULTIPLICAMINI
     
  (i Cressy, signori di Les Crottes, di Embrun)
Di rosso, alla banda d'oro, carica di tre fiamme al naturale, e accompagnata da una stella d'oro in capo, da un crescente d'argento in punta
[Gustave de Rivoire de La Bâtie, Armorial du Dauphiné]

Crestini
(Cristini)
(da Carignano e Rivoli)
  consignori di Ferrere
     
  (arma antica)
Troncato d'oro e d'argento, allo scaglione d'azzurro con tre crocette patenti, una sull'altra, quelle in capo e in punta d'azzurro, quella in mezzo d'oro, caricante lo scaglione
     
  (ampliamento del 1597)
Troncato d'oro e d'argento, allo scaglione d'azzurro con tre crocette una sull'altra, quelle in capo e in punta patenti e d'azzurro, la terza trifogliata d'argento, caricanti lo scaglione
     
motto: NIL INFERIORA MORANTUR

Cret (du)
(dalla Savoia, in Avise e Chatellargent)
  (antica famiglia nobile della Valle d'Aosta)
     
  D’oro, alla banda d’azzurro, carica di tre mezze lune d’argento montanti, accompagnata in capo da una crocetta di rosso, patente

Crête (de la)
(de la Creste)
(da Douves, in val d'Aosta)
  baroni di Gignod; signori di Emarese, Sarre, Quart e Chesalet; consignori di Ayas, Bosses
     
  D'azzurro al gallo d'oro
[Manno]
     
  D'azzurro al gallo d'oro, crestato e armato di rosso
[De Tillier]
     
  Inquartato, al 1° di Westfalia; al 2° di La Crête; al 3° d’oro, al leone di rosso (Gignod ?); al 4° di Quart (d'argento al castello di rosso, con l’orso di nero, a destra, passante, attraversante in atto di entrare nella porta)
[Non è chiara l'attribuzione che Manno fa del 3° quarto ai Gignod, che portano D'oro al castello di rosso sostenente un uccello di nero]
     
  Inquartato, al 1° e 4° di rosso a tre bisanti d’argento, al 2° e 3° d’oro al castello murato di nero, aperto del campo, con un leone illeopardito passante da una torre all’altra, il tutto di rosso (Leschaux), sul tutto, d'azzurro al gallo d'oro, crestato e armato di rosso
[De Tillier, per Jean Nicolas La Creste, vicebalivo del Ducato di Aosta]
     
  Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro al gallo d'oro, crestato e armato di rosso, al 2° e 3° d’oro al castello murato di nero, aperto del campo, con un leone illeopardito passante da una torre all’altra, il tutto di rosso
[De Tillier, per Jean Gaspard La Creste, vicebalivo del Ducato di Aosta, figlio del precedente]
motto: NIL NIMIUM

Crétien
(dalla Provenza, nel Nizzardo)
 
     
  D'azzurro, alla croce trifogliata d'oro
[De Orestis e Rabino]
     
  Di rosso, alla croce trifogliata d'oro
[Rabino]

Crevola
(da Vercelli)
  (famiglia con memorie dal XVI secolo)
     
  Di rosso, al leone d'azzurro, cucito, tenente con le zampe anteriori un ramo di [...], fogliato e fiorito, (al naturale?)
[Coda, Blasonario Bulgaro]

Cridis
(da Masserano, in Cossato)
  (antica famiglia nobile con memorie dal XIV secolo)
     
  Fasciato d'azzurro e d'oro, con il capo del secondo, carico di un'aquila, di nero

Crista
(da San Damiano d'Asti)
 
     
 

ARMA IGNOTA


Cristiani
(dalla Liguria, in Solero)
  conti di Ravarano (= Mombisaggio, frazione di Tortona)
     
  D'oro, alla croce d'azzurro, carica di cinque stelle (8) del campo 

Cristofari
(da Ivrea)
  consignori di Cesnola, Quassolo
     
  ARMA IGNOTA

Crivelli
(di Milano)
  marchesi di Canelli (1602), Montaldo Scarampi (1605); conti di Galliate; signori di Castelletto Uzzone, Montechiaro, Rocchetta Belbo; consignori di Agliano, Cassinasco
     
  Inquartato di rosso e d’argento, al crivello d’oro attraversante sul tutto, con il capo d'oro carico di un'aquila di nero, coronata del campo

Croce
(da Torino)
  consignori di Pralormo
     
  D'argento, alla croce di Calvario, di rosso, biforcata
     
    motto: COGNITIONE ET PRUDENTIA (RERUM)


     
  (Nel Blasonario Bulgaro, è illustrata anche l'arma a fianco, attribuita a una famiglia Croce da Torino signori di Pralormo]

Palato d'argento e di rosso, alla banda d'azzurro sul tutto
[Coda, Blasonario Bulgaro]


Croce (della)
(da Carmagnola)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Inquartato d'oro e di rosso, alla croce d'azzurro, bordata di nero
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]

Croce (della)
(da Vigevano, in Torino)
conti di Dojola (1833)
     
  Di rosso, alla croce biforcata, d'oro

Crolla
(Crola)
(da Cossato, in Vercelli)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D’argento, a due pali d’azzurro, con il capo del secondo, carico di due gigli del primo
     
  Fasciato d'azzurro e d’argento, con il capo del primo, cucito, carico di due gigli del secondo
[Coda, Blasonario Bulgaro, citando il manoscritto Mella]
     
    motto: INSIGNIA NUMINA DECUNT (IN SIGNA NUMINA DECUNT)

Crosa
(Crozart)
(da Chivasso, nella Linguadoca)
  nobilitati in Francia (1677)
     
  D’argento, al ciliegio di verde, fruttato di rosso, con il capo d’azzurro, carico di tre crocette d’oro, male ordinate

Crosa
(da Torino)
  (antichi in Torino)
     
  D’oro, al cervo al naturale, passante sulla campagna di verde, con il capo d’argento, sostenuto di rosso, carico di tre crocette di azzurro, ordinate in fascia

Crosa
(da Graglia)
  (antica famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, a tre crocette d'oro, ordinate in fascia, al 2° d'argento, alla pianta di olivo di verde, fruttata d'oro
[Blasonario Biellese e Coda, Libro della Blasoneria Biellese]
     
    motto: VERA LOQUERE

Crosetti
(di Biella, in Asti)
  (antica famiglia nobile con memorie dal XV secolo)
     
  Troncato, al 1° di rosso, alla croce patente, di nero, al 2° scaccato d'oro e di nero
     
    motto: EX LABORE QUIES
     
  (il ramo di Asti)
Tagliato, di rosso, alla croce d'argento, di otto punte, e scaccato in sbarra, d'oro e di nero
[L'arma consegnata dalla linea di Asti nel 1613 è però uguale a quella del ramo biellese]
     
    motto: QUIES ET LABOR
QUIES IN LABORE [Consegnamento 1613]

Crosetto
(in Casale?)
 
     
  D'oro, alla sbarra d'azzurro, accostata da due crocette patenti, dello stesso, con il capo d'oro, cuicto, carico di un'aquila di nero
[Blasonario Casalese]

Crosiglia
(da Carmagnola)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato, al 1° d'azzurro, alla croce scaccata d'argento e di rosso, accantonata da quattro stelle, d'oro, al 2° d'oro, a tre piante di giglio, fiorite d'argento
[Consegnamento 1687, segnalato in Ghietti, Memorie di Carmagnola]
     
    motto: IN CRUCE LILIA

Crotis (de)
(da Milano)
  consignori di Camagna, Conzano, Cuccaro, Ozzano
(Luigi de Crotis, consigliere del duca di Milano Filippo Maria Visconti, infeudato il 13 Gennaio 1432)
     
  Bandato di rosso e d'argento piumato
[de Crotis, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]
     
  Bandato di rosso e d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero
[de Crotis, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]

Crotta (della)
(da Asti)
 
     
  D'oro, al leone di nero, armato, linguato e immaschito di rosso
[Croti d'Ast, Stemmario Trivulziano, e de Crotis, Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]


Crotta (della)
(da Tortona)
  (antica famiglia decurionale)
     
     
  Bandato di rosso e d'argento piumato, ogni penna carica di una moscatura di ermellino, di nero, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero
[Berruti, Tortona insigne; l'arma richiama quella dei de Crotis milanesi]

Crotta
(Crotti)
(da Vercelli)
 
     
  Bandato d'ermellino (?) e di rosso, con il capo di [...]
[Coda, Blasonario Bulgaro]

Crotta
(Grotta? Crotti?)
(del Monferrato)
 
     
  Troncato di rosso e d'azzurro, il 1° caricato da una rosa d'oro
[arma di Ioannes Baptista Crota Monferrinus, 1644, Archiginnasio Bologna, v. Imago Universitatis n. 4209]

Crotti
(da Savigliano)
  conti di Costigliole, Levaldigi; signori di Casaleggio, Castel d'Angogna, Fisrengo, Motta de' Conti, Robbio, Torrione
     
  D'azzurro, a tre pali d'argento, con il capo di rosso, carico di tre conchiglie d'oro, ordinate in fascia
     
1 motto: NUMINE ET ACUMINE

Crotti
(da Ivrea)
  (famiglia nobile con memorie da inizio XVII secolo)
     
  Inquartato, al 1° e 4° d’oro, all’aquila coronata, di nero, al 2° e 3° fasciato d’argento e di rosso
    motto: NEC FULMINE NEC SENIO

Crotti
(da Cremona)
  conti di Vinzaglio; signori di Casalino e Pisnengo
     
  D'oro, al leone di nero, tenente con le zampe anteriori un cartiglio bianco svolazzante sulla testa, con la scritta SERVA MANDATA
     
  D'oro, al leone di nero, linguato di rosso, tenente tra i denti una lista d'argento, con la scritta SERVA MANDATA, il leone sostenuto da un monte di tre cime, di verde, muovente dalla punta
[segnalazione di Maria Cristina Santoni, da manoscritti araldici del "Fondo Sommi Picenardi", Archivio di Stato di Cremona]
     
    motto: VIRTUS NON INDIGET [segnalazione di Maria Cristina Santoni]

Crova
(del Monferrato)
  (pare probabile che i Crova monferrini, torinesi e chivassesi fossero tutti dello stesso ceppo)
     
  Inquartato, al 1º e 4º d'argento, al 2º e 3º fasciato ondato di verde e d'argento
[di Ricaldone e Blasonario Casalese]

Crova
(da Torino)
  (pare probabile che i Crova torinesi, chivassesi e monferrini fossero dello stesso ceppo)

(famiglia con memorie dal XVI secolo)

     
  Inquartato, al 1º e 4º di nero, al 2º e 3º d'argento, a quattro fasce di verde ondate, il tutto sotto un capo d'oro, carico di un'aquila di nero
[Consegnamento 1613]
     
    motto: COELO ET SOLO

Crova
(da Montechiaro, oriundi di Murisengo)
  (pare probabile che i Crova torinesi, chivassesi e monferrini fossero dello stesso ceppo)
     
  Inquartato, al 1º e 4º d'argento, a quattro fasce di verde ondate, al 2º e 3º dello stesso, il tutto sotto un capo d'oro, carico di un'aquila di nero, linguata del campo
[Consegnamento 1613]

Crova
(da Chivasso)
  (pare probabile che i Crova torinesi, chivassesi e monferrini fossero dello stesso ceppo)

conti di San Raffaele

     
  Inquartato, al 1º e 4º d'argento, al 2º e 3º dello stesso a quattro fasce di verde ondate, il tutto sotto un capo d'oro, carico di un'aquila di nero, linguata del campo
[Manno]
     
    motto: COELO ET SOLO

Crova
(da Nizza Monferrato)
  baroni di Vaglio; consignori di Colcavagno, Murisengo, Villadeati
     
  Inquartato, al 1° e 4° d’oro a due fascie di rosso, fiammeggianti, moventi rispettivamente dalla partizione, terminanti in punta verso il lembo esteriore, al 2° e 3° fasciato di rosso e d’oro

Crova
(di Soglio)
  signori di Ceresole e Palermo, Soglio
     
  ARMA IGNOTA

Crozza
(da Tortona)
  (antica famiglia decurionale di Tortona)
     
  D’argento, alla croce bifida e scorciata, di rosso
[Berruti, Tortona insigne]

* Arma antica, usata da una linea passata a Torino, a cui fu riconosciuto il titolo di nobile

   
  Partito, al 1° d’argento, alla croce di rosso, patente e scorciata; al 2° d' argento, alla casa di azzurro, uscente dai due lembi, aperta e finestrata di nero, con il cane bianco, seduto davanti alla porta, in atto di custodirla (Bonvicino)
[Manno]

* Arma usata anche da una linea passata a La Spezia e Torino, a cui fu riconosciuto il titolo di nobile


Cucca
Cucca Mistrot
(da Ameno, in Torino)
  consignori di Villarbasse
     
  D’oro, alla banda di rosso, carica di due filetti d’oro e di tre venti d’argento, posti in maestà e soffianti dello stesso
     
    motto: UBIQUE NON MUTANT

Cuccaro (di)
(di Cuccaro)
  (ramo dei signori di Bassignana)

signori di Cuccaro, Torcello

     
  ARMA IGNOTA

Cucchi
(Cucco, Cucho)
(da Cherasco)
  (famiglia signorile con memorie dal XVII secolo)
     
  Troncato d’oro e d’argento, alla fascia di rosso sulla partizione, con la quercia attraversante, nutrita sulla pianura erbosa, sostenente un cuculo, il tutto al naturale

Cuffo
(Cuffi)
(da Vigone, oriundi da Buronzo)
  (antica famiglia nobile con memorie dal XV secolo)
     
  Inquartato d'argento e di nero

Cuneo
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'azzurro, alla mezzaluna d'argento, crescente, accompagnata da tre stelle d'oro, due in capo e un in punta
[Consegnamento 1687 non riportato da Manno]
     
    D'ARDANT DESIR

*Cunietti Cunietti Gonnet
(da Castelnuovo Bormida, in Alessandria)
baroni (i Gonnet: 1868)
     
  Partito, al 1° d’azzurro, a tre cunei d’oro, con il quartierfranco sinistro d’azzurro, cucito e carico di due spade d’argento senza guardia, quella di sinistra accollata a un ramo di quercia, al naturale (Cunietti); al 2° troncato di rosso e d’azzurro, alla fascia d’argento sulla partizione: sopra, al leone d’oro, seduto sul lembo della fascia, sotto, a tre stelle d’oro, 2, 1 (Gonnet)

Curbis
(da Vercelli, in Asti)
  conti di S. Michele, S. Raffaele
     
  D'argento, al caduceo di rosso, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila coronata, di nero
[Fiori di Blasoneria]
     
  D'argento, al caduceo di rosso, i serpenti di verde, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila coronata, di nero
[Consegnamento 1687]
     
motto: À CHASCUN SON DROICT

Curione
(Curioni)
(oriundi milanesi, in Casale e Asti)
  marchesi di Pomaro (1734); conti di Olivola; consignori di Lazzarone, Ottiglio
     
  Interzato in fascia, al 1º d'oro, all'aquila di nero, al 2º d'azzurro, al mastio d'argento, aperto e finestrato del campo, accostato da due corone di alloro, d'oro, al 3º d'oro, a tre bande d'azzurro
[de Curionis, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270]
     
  Interzato in fascia, al 1º d'oro, all'aquila di nero, al 2º d'azzurro, al mastio d'argento, aperto e finestrato del campo, accostato da due corone di alloro, d'oro, al 3º bandato d'oro e d'azzurro
[Consegnamento 1613]
     
  Interzato in fascia, al 1º d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 2º d'azzurro, al castello d'argento, addestrato da una rosa dello stesso bottonata d'oro, sinistrato da un crescente pure d'argento, al 3º bandato d'argento e di rosso
[Manno e De Ferrari]
     
  Interzato in fascia, al 1º d'oro, all'aquila di nero, al 2º d'azzurro, al mastio d'argento, aperto e finestrato del campo, addestrato da un sole di rosso, sinistrato da una corona di alloro, d'oro, al 3º bandato d'oro e d'azzurro
[Manno e di Ricaldone]
     
  Interzato in fascia, al 1º d'oro, all'aquila di nero, al 2º d'azzurro, al castello d'argento di tre torri, accostato da due corone di alloro di verde, al 3º bandato d'azzurro e d'oro
[De Ferrari]
     
  Interzato in fascia, al 1º d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 2º d'azzurro, al castello, addestrato da una stella e sinistrato da un crescente, il tutto d'argento, al 3º di rosso, alla fascia d'argento
[Scordo, "Armista Tonso"]
     
  Interzato in fascia, al 1º d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 2º d'azzurro, al castello d'argento, addestrato da una rosa dello stesso bottonata d'oro, sinistrato da un crescente pure d'argento, al 3º di rosso
[De Ferrari]
     
  Interzato in fascia, al 1º d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 2º d'azzurro, al castello, addestrato da una stella e sinistrato da un crescente, il tutto d'argento, al 3º di rosso
[Scordo, "Armista Tonso"]

Curoli
(del Tortonese)
  (una delle famiglie costitutrici del comune signorile di Tortona)

consignori di Cassano e Brionte

     
  D'azzurro, al pino al naturale, movente da un prato di verde uscente dalla punta, e sormontato da una civetta di nero, posata sul pino, con la testa in maestà
[Berruti, Tortona insigne]

Curreno
(da Lequio, in Carrù e Torino)
* nobili; conti con il predicato di Santa Maddalena
     
  Troncato, al 1° d’oro, a tre cuori infiammati di rosso, ordinati in fascia, e trafitti da un unico dardo, al naturale, al 2° d’azzurro, allo scaglione d’oro, accompagnato in punta da un gladio romano, in palo
     
  Troncato, al 1° d’oro, a tre cuori infiammati di rosso, ordinati in fascia, e trafitti da un unico dardo, al naturale, al 2° d’azzurro pieno
     
    motto: CORDIBUS AFFECTIS ULTIO DULCIS VOLUPTAS

Currio
(Curri)
(da Nomaglio)
  (famiglia com memorie da inizio XVII secolo)
     
  ARMA IGNOTA

Curtet
(del Faucigny, in Torino)
  conti di Aramengo, Robella; signori di Grosso; consignori di Balocco, Carpenea, Cocconato, Moretta e Lovensito, Moriondo, St. Genix
     
  D’argento, a cinque teste d’aquila, di nero, 3, 2
[Patenti del 1620]
     
  Inquartato di Curtet e di Cocconato, e sul tutto, per concessione, di Chiablese
[Ampliamento del 1621]
     
motto: JE L'AY

Curti
(de Curtis)
(di Asti)
  consignori di Mondonio
     
 

ARMA IGNOTA


Curti
(Curto)
(da Mondovì)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  Interzato in fascia, al 1° d’oro, all’aquila coronata di nero, al 2° di rosso, al castello di due torri, sostenenti un'aquila, il tutto d’argento (manca il terzo campo)
[Consegnamento 1613]
     
  Interzato in fascia, al 1° d’oro, all’aquila coronata di nero, al 2° partito, di rosso, al castello di due torri d’argento, sostenenti un'aquila dello stesso, e d'argento, al leone di verde, al 3° palato d'argento e di rosso
[Consegnamento 1687 e Collezione Armi Gentilizie di Mondovì]
     
    motto: INGENIUM SUPERAT VIRES

Curtini
(Curtino)
(da Carmagnola)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
  D'argento, al leone di rosso, tenente con la branca anteriore destra un cuore dello stesso
[Consegnamento 1613 non riportato da Manno]

Cusani
(da Milano e da Vercelli)
  marchesi di S. Giuliano (1775); conti di Sagliano
     
  Cinque punti d'oro equipollenti a quattro di verde
[l'arma di D. Iacobus Cusanus Vercellensis, 1591, è presente nell'Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 1012]
     
motto: VIS NESCIA VINCIT

Cutis
(da Montiglio)
  consignori di Mondonio
     
 

ARMA IGNOTA


Cutis
(da Mondovì)
  (famiglia con memorie dal XVII secolo)
     
 

ARMA IGNOTA


Cuttica
(Codega)
(da Alessandria)
  marchesi di Cassine (1579); conti di Quargnento; signori di Revigliasco
     
  Fasciato di nero e d'argento di quattro pezzi, con il capo d'oro carico di un'aquila coronata, di nero

Cuttica
(da Cassine)
  conti di Revigliasco (1868)
     
  ARMA IGNOTA

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Ultimo aggiornamento 8 Settembre 2015
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