Blasonario delle famiglie subalpine |
A |
Le schede sulle famiglie e le altre informazioni identificate con un * sono tratte dal volume |
Abati (Abbati) (di Mantova) |
signori di (Dusino, San Michele d'Asti, San Paolo Solbrito,) Villanova d'Asti | |
D'oro, all'aquila di nero [Di Crollalanza] |
Abbaino (Abbain) (del Nizzardo) |
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Di rosso, al leone d'oro, con il capo d'azzurro, cucito, carico di tre stelle d'oro, disposte in fascia | ||
motto: VINCIT VERITAS [Rabino] |
Abbate (Abate) (da Savigliano) |
(famiglia nobile con memorie dal XVI secolo) | |
D'azzurro, alla fascia di rosso orlata d'argento, accompagnata da due stelle d'oro [Consegnamento 1580] |
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motto: OPPORTUNUM OBSEQUIUM |
Abbate (Abate) (da Saluzzo) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
Di rosso, al leone, addestrato in capo da una stella, il tutto d'oro |
Abbate (De) (Deabbate, Deabate) (da Peveragno, in Moncalieri) |
conti (1817) | |
Di rosso, al leone coronato d'oro | ||
(alias) Di rosso, al leone, addestrato in capo da una stella, il tutto d'oro [Araldica Cuneese] |
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Inquartato, di de Abbate e di Bogetti di Lachelle [Araldica Cuneese] |
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motto: JE L'ATTENDS |
Abbiate (da Caresana, in Milano) |
(famiglia nobile con memorie dal XVI secolo) | |
D'azzurro, alla croce d'argento | ||
motto: IN TIMORE DOMINI |
Abelloni (de Curia Pulsavini, de Masso, de Canali) (di Asti) |
signori di Belvedere, Cantarana e Bellotto, Lequio; consignori di Canale, Serralunga, Solbrito, Stoerda | |
ARMA IGNOTA [vedi anche Passavin d'Ast] |
Ab Yberg (Abyberg, Abiberg) (del cantone di Schwitz, in Torino) |
(famiglia di militari al servizio di casa Savoia) baroni (1791) |
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Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, al capo e collo di un liocorno, d'argento, reciso, al 2° e 3° di rosso, al pioppo nutrito sopra una mezzaluna montante, il tutto d'oro [Manno] | ||
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Di rosso, al pioppo nutrito su un colle di tre cime, il tutto di verde, accompagnato ai fianchi da due stelle (6), d'oro [Martin Styger, Wappen des Kantons Schwyz] | |
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Di rosso, al pioppo nutrito su un colle di tre cime, il tutto di verde, accompagnato ai fianchi da due gigli d'argento [Martin Styger, Wappen des Kantons Schwyz] | |
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Inquartato, al 1° e 4° di rosso, al pioppo nutrito su un colle di tre cime, il tutto di verde, al 2° e 3° d'azzurro, al capo e collo di un liocorno, d'argento, reciso, quello del 3° rivoltato [François Rappard, Heraldica Helvetica] | |
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Inquartato, al 1° e 4° di rosso, al pioppo nutrito su un colle di tre cime, il tutto di verde, accostato in capo da due stelle (6), d'argento, al 2° e 3° d'azzurro, al capo e collo di un liocorno, d'argento, reciso, quello del 3° rivoltato [Martin Styger, Wappen des Kantons Schwyz] |
Accattapani (da Cassano) |
(una delle famiglie costitutrici del comune signorile di Tortona) | |
Di rosso, alla torre d'argento, gugliata, murata di nero, aperta del campo, accompagnata da tre bisanti d'argento, due in capo e uno in punta [de Catapanis in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270] |
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Di rosso, alla torre di due palchi, d'argento, merlata alla guelfa, gugliata, murata di nero, aperta e finestrata del campo, accompagnata da tre bisanti d'argento, due in capo e uno in punta [Berruti, Tortona insigne] |
Acceglio (da Acceglio) |
(antica famiglia decurionale de platea di Cuneo, presente nell'elenco del 1535) | |
Partito di rosso e d'argento, a dieci ciglia umane, cinque per punto ordinate in palo, dell'uno nell'altro | ||
motto: OCULI MEI SEMPER AD DOMINUM |
Acchiardi (Achiardi) (da Barge) |
(ramo del consortile dei signori di Barge, vedi anche Barge) signori di Barge, Cantogno, Paesana, Oncino e Crissolo |
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Trinciato di rosso e d'oro | ||
(la linea di Barge) Trinciato di rosso e d'oro, il primo punto carico di un'accetta d'oro, posta in banda |
Acchiardi (Achiardi) (in Nizza, dalla Provenza) |
signori dell'Alpe di Peona, Pietraporzio; consignori di Pietrafuoco, Roccasterone | |
Di rosso, allo scaglione d'argento, sormontato da
un giglio e accompagnato da tre fiori di ranuncolo, il
tutto d'oro [Manno, De Orestis, Rabino e Franchi Verney] |
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D'azzurro, allo scaglione d'oro, sormontato da
un giglio e accompagnato da tre fiori di ranuncolo, il
tutto d'oro [Manno, citando il manoscritto Mella] |
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D'azzurro, alla spada d'argento, posta in banda, la guardia e l'impugnatura d'oro, accompagnata in capo da una stella d'argento [Rabino, da manoscritto 32606, fol. 157 - 200, Biblioteca Nazionale, Parigi] |
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Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, allo scaglione, sormontato da un giglio e accompagnato da tre fiori di ranuncolo, il tutto d'oro, al 2° e 3° di rosso, all'alabarda d'argento, posta in banda [De Orestis, citando Scaliero; Manno, da manoscritto Mella; Rabino] |
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Inquartato, al 1° e 4° di rosso, allo scaglione d'argento, sormontato da un giglio e accompagnato da tre fiori di ranuncolo, il tutto d'oro, al 2° e 3° d'azzurro, all'alabarda d'argento, posta in banda, accompagnata in capo da una stella (?) d'oro [arma Acchiardi dell'Alpe, "Castel des deux Rois", Mont Boron, Nizza: segnalazione di Michel Orcel] |
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motto: VIRTUTE ET FORTUNA SISTIMUS IN ALPIBUS [segnalazione di Michel Orce] |
Acchiardi (Achiardi) (da Nizza) |
conti di Saint Léger | |
D'oro, all'accetta d'azzurro, con il manico guernito del campo, posta in banda, accompagnata da tre trifogli di verde, ciascuno posto in banda, e ordinati, uno in capo a sinistra, due in punta a destra |
Acchiardi (Achiardi) (da Savigliano) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) | |
D'oro, a due mazze d'armi, di nero, decussate, accantonate di quattro crocette di rosso, trifogliate [Manno] |
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D'oro, a due alabarde di nero, decussate, accantonate di quattro crocette di rosso, trifogliate [Consegnamento 1580] |
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motto: QUOD SCIS ESSE VOLIS |
Acchiardi (da Santo Stefano di Nizza) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) | |
D'oro, a due mazze d'armi, di nero, decussate, accantonate di quattro crocette di rosso, trifogliate | ||
motto: QUOD SCIS ESSE VOLIS |
Accomazzi (Accomati, Comazzi) (del Monferrato) |
consignori di Montalero | |
Troncato, di [...], al leone di [...] armato di clava di [...], nascente; e di [...], a due chiavi di [...], impugnate con due clave di [...] [Manno] |
Accortanzo (di Torino) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
ARMA IGNOTA [Il Consegnamento 1614 è andato disperso] |
Accotto (da Borgofranco d'Ivrea) |
consignori di Romano | |
D'oro, all'aquila di nero |
Accursio (Accursi) (da Ponzone, in Acqui) |
consignori di Montabone | |
ARMA IGNOTA | ||
(gli Accursio di Genova) D'azzurro, alla banda d'oro, con il cerchio di rosso attraversante sul tutto |
Accursius Accursio? |
Nell'Archiginnasio di Bologna è presente l'arma di D. Garcia Accursius Pedemontanus. Garcia è forse abbreviazione di Garcilaso, ambedue i nomi sono inconsueti per la regione subalpina, ma non totalmente estranei: infatti un Garcilaso marchese di Ceva è attestato in un atto del 1401. Ceva, Ponzone e Acqui non sono distanti: sulla base di questo flebile collegamento onomastico, si potrebbe forse ipotizzare che Garcia Accursio appartenga alla famiglia dei signori di Montabone e che quindi l'arma a fianco sia quella degli Accursio acquensi |
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D'azzurro, a due fasce d'oro [D. Garcia Accursius Pedemontanus, 1614, v. Imago Universitatis n. 2660] |
Accusani (di Acqui) |
conti di Olmo [Armista acquese]; baroni di Retorto e Portanova; signori di Montabone; consignori di Canelli | |
D'oro, alla fascia d'azzurro, caricata di tre
stelle del primo, ordinate in fascia, accompagnata in
capo da un'aquila di nero coronata del campo e in punta
da una croce d'azzurro, patente, di dodici punte [In Spreti, le stelle sono a sei punte e la croce è scorciata e gigliata] |
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Troncato, al 1° di rosso all'aquila d'oro, sorante, al 2°
d'argento al braccio armato, movente da una nuvola, in
alto a sinistra, la mano di carnagione impugnante una
mazza d'armi, il tutto al naturale, con la fascia d'azzurro
carica di tre stelle d'argento, sulla partizione [Manno e Di Ricaldone] |
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Negli Annali del Monferrato di Ricaldone attribuisce ai conti di Acquosana quest'arma D'oro, alla croce d'azzurro, patente, scorciata, di dodici punte |
Acerbi (oriundi ferraresi, in Milano) |
marchesi di Cisterna d'Asti (1618) | |
Troncato, al 1° d'argento, al drago nascente al naturale, al 2° di rosso, a sei palle d'argento, 3, 2, 1 [Stemmario Mantovano] |
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Semipartito e troncato, al 1° d'argento, alla ruota di Santa Caterina di rosso, al 2° d'oro all'aquila di nero, al 3° di rosso alla stella d'argento [Manno e Di Crollalanza] |
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(presunta arma del ramo di Tortona e Castelnuovo Scrivia) D'argento, alla ruota di Santa Caterina di rosso [Berruti, Tortona insigne] |
Acqua (dall') (da Saluzzo) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'azzurro, a quattro fasce ondate, d'oro [Consegnamento 1614, non riportato da Manno] |
Acquabianca (da Susa) |
(probabile ramo degli Aigueblanche, signori di Brian&cded;on, a loro volta forse ramo dei Montmayeur) consignori di S. Didero, S. Giorio |
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Di rosso, all'aquila d'argento |
Adami (da Murazzano) |
conti di Bergolo, Cavagliano | |
Troncato, al 1° d'azzurro al monte d'oro, ristretto, di tre vette, quella di mezzo più alta, sormontate da tre stelle d'argento ordinate in fascia, al 2° bandato di rosso e d'oro di quattro pezzi |
*Adami (da Murazzano, in Torino) |
nobili (1980 rinn); conti di Cavagliano (1980 rinn) | |
Troncato, al 1° d'azzurro, al monte d'oro, ristretto, di tre vette, quella di mezzo più alta, sormontate da tre stelle d'argento, ordinate in fascia, al 2° bandato di rosso e d'oro, di quattro pezzi |
Adda (d') (della Lombardia) |
conti di Sale | |
Fasciato ondato d'argento e di nero, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero | ||
(alias) Fasciato ondato d'argento e d'azzurro, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero [de Ada in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270] |
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motto: NE DERELINQUAS NOS DOMINE CON LIMPIDEZZA |
Adhémar (d') (dalla Provenza, nel Nizzardo) |
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D'oro, a tre bande d'azzurro [Rabino] |
Adorno (di Genova) |
conti di Silvano d'Orba; signori di Cantalupo, Capriata, Castelletto d'Orba, Sale | |
D'oro, alla banda scaccata d'argento e di nero, di tre file [Stemmario Trivulziano] |
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D'oro, alla banda scaccata d'argento e di nero | ||
D'oro, alla banda scaccata di nero e d'argento, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila bicipite di nero, coronata del campo [Manno, nei quarti Adorno dell'arma Botta Adorno] |
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D'oro, al palo ondato di nero |
Adrec (Adrechio) (del Nizzardo) |
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Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, accompagnata in capo da tre stelle, di rosso, al 2° d'azzurro [De Orestis e Rabino] |
Agapito |
consignori di Cavoretto | |
ARMA IGNOTA |
Agasci (de Cremona) (in Carmagnola) |
(una delle diciotto famiglie dichiarate nobili dal marchese Ludovico II di Saluzzo nel 1476) | |
ARMA IGNOTA |
Agazia |
(con)signori di Cortanze | |
ARMA IGNOTA |
Agazzini (da Ameno, in Pallanza e Milano) |
conti (1826, 1859); baroni (1832) | |
ARMA IGNOTA [Manno] |
Ageni (da Ovada) |
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Di rosso, al contadino rivolto di spalle, vestito al naturale, con le braccia distese d'argento, stante sulla pianura di verde, con il capo d'azzurro, carico di un angelo nascente d'argento, dalle ali di rosso, chiomato d'oro [Stemmi della Comunità di Ovada] |
Aghemio (da Villafranca d'Asti) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
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Troncato, d'argento, all'aquila di nero, e d'argento, alla fascia d'azzurro, ondata [Consegnamento 1687; Manno indica il primo punto d'oro] |
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motto: NON OMNIA PATENT |
Aghemio (da Cavallermaggiore) |
(famiglia nobile con memorie dal XVI secolo) | |
Troncato, d'argento, alla biscia di verde, ingoiante un putto di carnagione, e d'azzurro, alla banda ondata, d'argento |
Aghemo (da Moncalieri, in Torino) |
conti (1878); nobili con il predicato di Perno (1876) | |
Troncato, al 1° d'argento, alla biscia d'azzurro, ingoiante a metà un putto nudo di carnagione, posto in maestà e muovente in fascia con le braccia aperte in palo, al 2° d'azzurro, alla banda ondata, d'argento |
Agliano (di Asti) |
signori di Agliano; consignori di Castelnuovo Calcea, Lanerio | |
Fasciato ondato d'azzurro e argento |
Agliaudi Agliaudi Baroni (di Torino, in Carmagnola) |
conti di Tavigliano | |
D'azzurro al leone d'oro, armato e linguato di rosso, sormontato da tre teste d'aglio al naturale, ordinate in fascia, con il capo d'oro carico di un'aquila di nero | ||
motto: PERIT UT VIVAT |
Agliaudi (da Susa) |
consignori di Giaglione, Susa | |
D'oro, a sei bande di nero |
Agnelli Agnelli Maffei (di Mantova) |
conti di Castelletto Molina | |
D'azzurro, all'agnello d'argento, ritto [Manno e Stemmario Mantovano] |
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Inquartato, al 1° e 4° d'oro, alla fascia di rosso, carica di tre stelle (8) d'oro, al 2° e 3° d'azzurro, all'agnello d'argento, saliente, il tutto con il capo d'oro, carico di un'aquila bicipite di nero, coronata d'oro sulle due teste [di A(n)gnellis in Insignia Veneta, Mantuana, ecc., BSB c.i. 274] |
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Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, all'agnello d'argento, ritto, al 2° e 3° troncato d'oro e d'argento, con la fascia di rosso sulla partizione, carica di tre stelle d'argento [Stemmario Mantovano] |
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Inquartato, al 1° e al 4° fasciato di tre pezzi, d'oro, di rosso e d'argento, al 2° e al 3° d'azzurro, all'agnello d'argento passante; con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero [Di Ricaldone] |
Agnelli (da Saluzzo) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'azzurro, all'agnello d'argento, coronato d'oro, ritto | ||
motto: MEA PASCULA VIRTUS |
Agnès (Agni, Agniel, Agniou) (da Brian&cded;on, anche in alta Valsusa) |
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Di rosso, all'agnello pasquale, passante, d'argento,
la croce e il pennone d'oro [Gustave de Rivoire de La Bâtie, Armorial du Dauphiné] |
Agnès des Geneys (Agni, Agniel, Agnel) (da Chaumont) |
conti di Pinasca, Inverso Pinasca e Grandubbione; baroni di Fenile, Mattie | |
Di rosso, all'agnello pasquale, passante, d'argento, con il capo cucito d'azzurro, carico di una mezzaluna montante accostata da due stelle, il tutto d'oro | ||
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(alias) Di rosso, all'agnello pasquale, d'argento, passante su un ristretto di verde, con il capo cucito d'azzurro, carico di una mezzaluna montante accostata da due stelle, il tutto d'argento [Spreti] |
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Agosti (di Alessandria) |
(famiglia decurionale di Alessandria) conti (1842) |
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Troncato, al 1° d'oro all'aquila, coronata, di nero, con il volo abbassato, ferma su un monte di tre colli di verde, muovente dalla partizione, al 2° d'azzurro, alla lettera A, accompagnata da tre stelle, il tutto d'oro [Manno e De Ferrari] |
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Troncato, al 1° d'oro, all'aquila, coronata, di nero, con il volo abbassato, ferma su un monte di
tre colli di verde, muovente dalla partizione, al 2° d'azzurro, allo scaglione d'argento, accompagnato da tre
stelle d'oro [De Ferrari] |
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Troncato, al 1° d’oro all’aquila,
coronata, di nero, con il volo abbassato, ferma su un monte di
tre colli di verde, muovente dalla partizione, al 2°
d’azzurro, allo scaglione d'argento, accompagnato da tre
stelle d’oro [Angelo Scordo, "Armista Tonso"] |
||
Troncato, al 1° d'oro all'aquila, coronata, di nero, con il volo abbassato, ferma su un monte di tre colli di verde, muovente dalla partizione, al 2° d'azzurro, allo scaglione d'oro, accompagnato da tre stelle (8) d'oro [Spreti] |
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motto: SPERA IN DEO |
Agosti (da Biella) |
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Di rosso, alla fascia d'oro [Blasonario Biellese] |
Agoult (d') (della Provenza) |
signori di Torretta Levenzo [Rabino] | |
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D'oro, al lupo rapace d'azzurro, armato e lampassato di rosso | |
motto: VIRTUS CRESCIT IN ADVERSIS AVIDUS COMMITTERE PUGNAM |
Aguirre (dalla Sicilia, in Torino, poi a Milano) |
Francesco Aguirre, conte (1718? da Vittorio Amedeo II) | |
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D'azzurro, all'albero terrazzato di verde, attraversato sul tronco da due cagne (probabilmente si tratta di lupe), correnti, di nero, ciascuna tenente in bocca una lepre, di rosso, nei rami cinque lepri dello stesso, poste 2 e 3, le prime due affrontate, la terza e la quinta affrontate e controrampanti, la quarta passante tra le terza e la quinta [Di Crollalanza] |
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(per la sua somiglianza con l'arma precedente, si riporta l'arma degli Aguirre del Paese Basco) D'oro (talora d'azzurro), al leccio terrazzato di verde, attraversato sul tronco da due lupe passanti, di nero, una dietro l'altra, ciascuna allattante due lupacchiotti, sempre di nero [da vari siti araldici spagnoli] |
Aiassa (Aiazza) (di Vercelli, anche in Moncalieri) |
signori di Monteu da Po, Viancino | |
D'oro, a tre gazze al naturale, le superiori affrontate | ||
D'oro, a tre gazze al naturale, le superiori affrontate, con la bordura composta d'argento e di nero |
Aiguebelle (d') |
(vedi Blasonario Transalpino) consignori di Villar Almese |
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D'oro, al grifone coronato, di nero [Dizionario Araldico Valsusino] |
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Di rosso, all'aquila d'argento [De Foras] |
Aimari (Aymari, Aymar) (dal Forez, in Villafranca Piemonte, Asti e Genova) |
signori di Villafranca Piemonte; consignori di Reano | |
(il ramo piemontese) D'azzurro, al leone d'argento armato di rosso [Manno, da Fiori di Blasoneria. I Consegnamenti 1614 degli Aimari di Fossano e degli Aimarij di Villafranca sono andati dispersi] |
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D'azzurro, al leone d'argento (armato di rosso?), con il capo di [...], carico di tre [stelle?], di [...] [Giovanni Antonio Aymarus, 1689, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1592] |
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(il ramo in Genova fin da inizio Quattrocento) D'argento, alla fascia ondata nebulosa, di nero [famiglia Aimari, Repertorio di Fonti sul Patriziato Genovese, Soprintendenza Archivistica per la Liguria, 2010] |
Aimetta Aimetta Falconis (Aymetta, Aymonetta) (da Centallo) |
conti di Gaiola | |
Di porpora, alla banda d'argento, carica di due gigli e una stella del campo, accompagnata da due stelle d'oro | ||
motto: OMNIA IN FINEM |
Aimino (Aimini, Adamini, Adamino) (di Vercelli) |
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D'oro, alla fascia di rosso, alla pianticella di verde, sradicata, posta in palo [Mario Coda, Armoriale Bulgaro] |
Aimo (Aymo) (da Mondovì, in Torino) |
consignori di Costigliole Saluzzo | |
Di rosso, a due bande d'argento a spina di pesce, caricate, caduna, di tre gigli d'azzurro, con il capo d'oro | ||
Di rosso, a due bande d'argento a spina di pesce,
caricate, caduna, di tre crocette di nero, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero [Raccolta di Armi Gentilizie di Mondovì] |
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motto: CRESCAM UT EVEHAR |
Aimo (Aymo) (da Torino) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
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"Un scudo contornato a beneplacito di gueules ad un leopardo passante d'argento frontato sopra del medesimo ad una fascia dentata e ridentata d'azzurro" [Consegnamento 1688 non riportato da Manno] |
Aimone (Aymone) (da Rivoli e Torino) |
consignori di Castellamonte | |
Di rosso, al leone d'argento | ||
motto: ANIMO NON VIRIBUS |
Aimonino (da Crescentino) |
conti di Tricerro | |
D'argento a un albero, nutrito sulla pianura erbosa, verso destra, sinistrato da due leoncini correnti uno dietro l'altro, al naturale; con il capo d'azzurro carico di tre gigli d'argento ordinati in fascia |
Ainardi (Ainaldi) (di Asti) |
signori di Castellinaldo (= Castell'Ainardo) | |
ARMA IGNOTA |
Ainesi (Ainesy) (del Nizzardo) |
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D'azzurro, allo scaglione d'oro, accompagnato in capo da due stelle, dello stesso, in punta da una colomba d'argento, tenente nel becco un ramo d'olivo d'oro [Rabino, da stemma partito di Ainesi e - forse - di Portaneri] |
Aira (Ayra) (del Canavese) |
consignori di Priacco, Salto | |
Di nero, allo scaglione d'oro, con il capo d'azzurro, cucito, e carico di tre gigli d'oro, ordinati in fascia |
Airaldi (di Torino) |
(famiglia citata di Spreti, pag. 184 vol. IX) | |
D'azzurro, alla quercia nutrita sulla pianura erbosa, al naturale, sostenuta a destra da un leoncino d'oro, rivoltato [Manno] |
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D'azzurro, alla quercia nutrita sulla pianura di verde, sinistrata da un leone d'oro [Franchi Verney, Scorza e Stemmi della Comunità di Ovada] |
Airoldi (da Robbiate) |
marchesi di Rivalta (Bormida? Scrivia?) (1654) [ho trovato questa informazione in uno studio di P. Besozzi, datato 1893, relativo a Relacion de los titulos concedidos por Emperadores, Duques de Milan, Carlos quinto, Reyes y Principes de Italia, desde 1164 hasta 1665: è menzionato Agostino Airoldi, marchese di Rivalta Tortonese] |
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Grembiato d'azzurro e d'argento, con il capo d'oro, carco di un'aquila, di nero [de Airoldis in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270. Per di Crollalanza il grembiato è d'oro e d'azzurro] |
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(la linea siciliana, nell'isola dal secolo XVII: duchi di Cruyillas, marchesi di Santa Colomba) Grembiato d'argento e d'azzurro, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero [Spreti] |
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Interzato in fascia, al 1° d'oro, all'aquila di nero, al 2° grembiato d'argento e d'azzurro, al 3° d'argento, alla biscia d'azzurro [Antonio Mango di Casalgerardo, Nobiliario di Sicilia] |
Airoli (di Genova) |
conti di Sala Monferrato | |
D'azzurro, alla quercia nutrita sulla pianura erbosa, al naturale, sostenuta a destra da un leoncino d'oro, rivoltato [Manno] |
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D'azzurro, alla quercia nutrita sulla pianura di verde, sinistrata da un leone d'oro [Franchi Verney, Scorza e Stemmi della Comunità di Ovada] |
Alagón (de) (de Alagonia) (dall'Aragona) |
(Rabino include questa famiglia nel suo Armorial du Comté de Nice e li dice signori di Mayronas e de l'Arche) | |
D'argento, a sei tortelli di nero, 2, 2, 2 | ||
D'oro, a sei tortelli di nero, 2, 2, 2 |
Alaise (D') (Dalaise) (del Nizzardo) |
baroni di Berra | |
Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, al decusse accantonato da quattro conchiglie, il tutto d'argento (D'Alaise), al 2° e 3° di rosso, al castello di tre torri d' argento, carico di una banda d'azzurro, in divisa e scorciata (Berra) |
Alamano (Allamano) (da Chieri) |
(famiglia nobile con memorie dal XVI secolo) | |
Bandato di rosso e d'argento, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro, ordinate in fascia |
Ala Ponzone Visconti Ciceri Bagliotti (da Cremona) |
(in predicato) conti di Maggiora (1830) | |
Partito, al 1° di rosso, al leone d'oro, tenente un semivolo d'argento con la zampa destra e un breve dello stesso scritto con il motto VIRTVS AD ALTA VOLAT, al 2° inquartato di rosso e d'oro |
Alarcón (Alarcone) (spagnoli, in Alessandria) |
(famiglia decurionale di Alessandria) |
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Partito, al 1° palato d'oro e di nero, al 2° di
rosso, con la bordura di rosso, carica di sette crocette
d'argento, sul tutto di rosso, a due leoni passanti, d'oro, uno
sull'altro [De Ferrari e Scordo, "Armista Tonso"] |
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Partito, al 1° palato d'oro e di nero, al 2° di
rosso, al pennone d'argento, con la bordura di rosso, carica di
sette crocette d'argento, sul tutto di rosso, a due leoni
passanti, d'oro, uno sull'altro [Scordo, "Armista Tonso"] |
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(Gli Alarcón spagnoli) Di rosso, alla croce fiorata, d'oro, vuota del campo |
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(gli Alarcón spagnoli) Di rosso, alla croce fiorata, d'oro, vuota del campo, alla bordura di rosso caricata di otto crocette di Sant’Andrea, d’oro |
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[esistono molte versioni di armi - qui non riportate - relative ai numerosi rami spagnoli di questa famiglia] |
Alard |
(del Nizzardo) | |
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D'argento, alla stella (6), di nero [Rabino] |
Alardi (dalla Valle del Po, a Mondovì) |
conti di Tronzano | |
D'azzurro, al semivolo destro d'oro, con il capo cucito di rosso, a tre stelle del secondo ordinate in fascia | ||
D'azzurro al semivolo destro d'argento [Collezioni di Armi Gentilizie di Mondovì] |
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motto: NEC PROPE NEC LONGE (Mathis, Storia famiglie Bra) |
Alardi (De Alardis) (da Barcellonetta) |
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D'oro, a tre gigli scaccati d'argento e di rosso [Rabino] |
Alasia (da Cuneo) |
(una delle famiglie fondatrici di Cuneo, presente nell'elenco delle famiglie decurionali de platea del 1535) | |
Trinciato d'argento e di nero |
Alasio |
consignori di Montolivo o Tersier | |
ARMA IGNOTA |
Alba (De) (da Casale) |
(antica famiglia nobile con memorie dal XIV secolo) | |
ARMA IGNOTA |
Albani (Alfeis) (da Albano Vercellese) |
signori di S. Damiano; consignori di Sandigliano | |
Palato d'oro e di rosso, i pali di rosso carichi
ciascuno di tre leoni rinchiusi in una cinta ovale, il
tutto dell'uno nell'altro [Nel Blasonario Bulgaro, i leoncini sono solo due nel primo e terzo palo] |
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motto: POUR ÊTRE BON SUJET ADIUTOR ET PROTECTOR MIHI DEUS [Blasonario Bulgaro] |
Albard (d') (da Bard) |
conti di Ferrera e Scalero; consignori di Champorcher e Hône, Gressoney, Montalto | |
Troncato, al 1° di rosso, all'alabarda d'oro all'antica posta in palo, al 2° d'azzurro, a due barbi addossati d'oro [Concessione d'arma e nobiltà da Emanuele Filiberto a Aymé d'Albard, 1566] |
||
Inquartato, al 1° e 4° di rosso all'alabarda d'oro all'antica posta in palo, al 2° e 3° d'azzurro a due barbi addossati d'oro | ||
motto: INEXPUGNABILE SCUTUM AEQUITAS |
Albasini (dalla Valle Anzasca, anche nel Vallese) |
(famiglia con memorie dal XV secolo) | |
![]() |
(arma moderna) D'azzurro, al sole d'oro, nascente da un monte di tre cime, d'argento [Nouvel Armorial Valaisan] |
Albergo (Alberga) (di Ivrea) |
consignori di Lessolo, Quincinetto | |
ARMA IGNOTA |
Alberigo (Alberici Quaranta) (di Mantova) |
marchesi di Mombaruzzo (1624); conti / signori di Fubine; signori di Quaranti | |
Troncato d'azzurro e d'oro, il primo a tre gigli del secondo, con la catena d'argento, passante sulla partizione [Manno e Stemmario Mantovano] |
||
Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, a tre gigli d'oro male ordinati, al 2° e 3° d'oro, al capo e collo di drago, partiti di rosso e di verde, coronati del campo, con la catena d'argento attraversante sulla inquartatura (alias: con la croce formata da quattro catene legate in cuore da un anello d'argento, attraversante sulla partizione) [Manno e di Crollalanza] [Nello Stemmario Mantovano il capo e collo di drago sono verdi] (La presenza della catena nello stemma potrebbe essere un richiamo all'arma antica della famiglia Alberighi di Firenze, da cui discende la famiglia di Mantova) |
||
Di rosso, mantellato d'oro, il 1° a due stelle (6), il secondo al monte di tre vette, all'italiana, il tuto d'oro, con il capo pure d'oro, carico di un'aquila di nero [Stemmario Mantovano] |
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Vaiato d'argento e d'oro [Di Ricaldone: questa però è l'arma degli Alberici di Bologna] |
Albertas (d') (da Aix en Provence, in Novara e Torino) |
marchesi (1817) | |
Di rosso, al lupo rampante, d'oro | ||
motto: TALIS NOSTER AMOR |
Albertengo (di Bagnolo, poi in Barge e Vigone) |
conti di Bagnolo, Monasterolo; consignori di Bibiana, Campiglione, Casalgrasso, Lusernetta | |
D'argento al leone di rosso | ||
motto: BIEN AVANT |
Alberti (de) (di Sospello) |
conti di Villanova Monferrato | |
D'azzurro, a quattro catene d'argento, moventi dagli
angoli dello scudo, legate nel cuore a un anello dello stesso [De Orestis e Rabino] |
||
D'azzurro, a quattro catene d'argento, moventi dagli
angoli dello scudo, legate nel cuore a un anello d'oro [Manno] |
||
motto: (QUI CONTERIT CONTERITUR?) |
Alberti (da Sospello) |
(famiglia nobile con memorie dal XVII secolo) | |
D'azzurro, a due catene d'oro, decussate [Manno, De Orestis e Rabino] | ||
motto: HIS ADSTRINGOR |
Rabino cita anche (menzionando Manno, pag. 486) una famiglia de Alberti da Sospello, la cui arma sarebbe stata registrata nel 1585. Io però non ho trovato riferimenti nel Patriziato Subalpino Inquartato, al 1° d'argento, all'aquila di nero, al 2° d'azzurro, al braccio armato di una spada, al naturale, al 3° di nero, al leone d'oro, lampassato di rosso, al 4° d'azzurro a quattro catene di ferro (argento?), moventi dagli angoli dello scudo, legate nel cuore a un anello dello stesso, sul tutto di rosso, all'elmo d'argento, coronato d'oro |
Alberti (da Briga) |
consignori di Briga | |
D'azzurro a quattro catene d'argento moventi dagli
angoli dello scudo, legate nel cuore a un anello d'oro [Manno e Rabino] |
Alberti (da Briga) |
consignori di Cavoretto, Genola | |
D'azzurro a quattro catene d'argento moventi dagli angoli dello scudo, legate nel cuore a un anello d'oro |
*Alberti (da Briga, in Siena) |
nobili; conti | |
D'azzurro, a quattro catene d'argento moventi dagli angoli dello scudo, legate nel cuore a un anello d'oro |
Alberti (de Strada) (del Nizzardo) |
baroni di Castelnuovo | |
Partito, al 1° di Alberti, al 2° di Strada, che è d'oro, al palo doppiomerlato, accostato da due gigli, il tutto di rosso |
Alberti (da Saluzzo) |
conti di Pessinetto | |
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Troncato, al 1° d'azzurro al sole d'oro, nascente dalla partizione; al 2° d'argento a tre rose di rosso, bottonate d'oro, ordinate in fascia | |
motto: PULCHRIOR IN TENEBRIS |
Alberti |
(famiglia nobile di Cuneo) | |
(molto probabilmente) D'azzurro, al leone d'oro, tenente un albero d'argento [Consegnamento 1580, non riportato da Manno] |
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(oppure) Troncato d'oro e di rosso, al pioppo troncato di verde e d'argento, sostenuto da un leone troncato di rosso e d'oro [Consegnamenti 1613 e 1687 degli Alberti / Alberto da Cuneo / Caraglio, non riportati da Manno] |
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motto: EX LABORE QUIES [Alberti da Cuneo / Caraglio] |
Alberto (de) | consignori di Settimo Vittone | |
ARMA IGNOTA |
Albesano (Albezzano) (da Leynì) |
consignori di Villar Almese | |
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D'azzurro, al decusse d'oro, accostato da due uccelli rivoltati, dello stesso, uno a destra, l'altro a sinistra [facciata della Ca' Bianca di Villar Dora, segnalazione di Fabrizio Antonielli. Nel Dizionario Araldico Valsusino il decusse è indicato di rosso, ma a me pare che il colore del decusse sia lo stesso del palo dell'arma Peracchio che compare a fianco dell'arma Albesano - vedi Appendice Fotografica. Il consegnamento 1614 è andato disperso] |
Albezi (degli) (Albezzi, Albezii, Albizi, poi de Sala) (da Giaveno) |
consignori di Giaveno | |
ARMA IGNOTA |
Albier (d') (d'Alby) (dalla Savoia) |
(vedi Blasonario Transalpino) conti di Ronco, Zumaglia |
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Di rosso, alla banda d'oro, carica verso destra di un semivolo di nero |
Albini Falcombello (da Avigliana) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
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Troncato, al 1° d'azzurro, a due stelle d'oro, addestrate da una colomba volante dello stesso, al 2° d'argento, alla croce di rosso, accantonata da quattro rose del medesimo [Consegnamento 1687] |
Albini (da Villafranca di Nizza) |
conti (1850) | |
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Troncato, al 1° d'argento, all'aquila di nero, poggiante su due monti di verde, al 2° di rosso, alla torre d'oro, fondata sulla pianura erbosa, al naturale, e accompagnata da due stelle d'oro [De Orestis e Rabino] |
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Interzato in fascia, d'oro, d'argento e di rosso, con l'aquila di nero, coronata d'argento, armata di rosso, afferrante con ciascun artiglio, un mezzo volo d'aquila, di nero, destro e sinistro, attraversante i due primi punti; il 3° alla torre in pietra, merlata alla ghibellina, fondata sulla vetta di un monte di tre cime, al naturale, accostata da due stelle d'argento [Manno. Sia quest'arma, sia una abbastanza simile vengono riportate anche da De Orestis e Rabino] |
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motto: AB ALTO OMNIA |
Albonese (da Pavia, anche in Vercelli) |
(ramo dei conti palatini di Lomello, signori di Albonese, Pv) | |
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Troncato di rosso e d'azzurro | |
motto: MERUM ET MIXTUM IMPERIUM [Manno] JUSTUS UT PALMA FLORESCIT [Coda, Blasonario Bulgaro] |
Albora (da Gavi, in Genova) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
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D'argento, al pino, nutrito nella pianura, il tutto di verde, sostenuto da due leoni d'oro, affrontati |
Albosco (in Cavallermaggiore) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
Fasciato di rosso e d'argento [Consegnamento 1687] |
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motto: OMNIA FUMUS |
Albrione (Albirono) (di Bra) |
conti di Rorà | |
Di rosso, a due bande d'argento, ciascuna carica di due rose del campo, bottonate d'oro | ||
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Di rosso, a due bande d'argento, ciascuna carica di
tre rose del campo, bottonate d'oro [Mathis, Storia delle famiglie di Bra] |
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motto: IN TE DOMINE SPERAVI (De Orestis, Rabino, Mathis) |
Albuzzani (da Chieri) |
(antichissima famiglia nobile, dell'albergo che comprende anche i Costa e i Raschieri) | |
ARMA IGNOTA [Si potrebbe forse ipotizzare che avessero l'arma dei Costa e dei Raschieri] |
Alciati (di Vercelli) |
(una delle quattro famiglie vercellesi di baldacchino, con gli Arborio, i Bulgaro e i Tizzone) signori di Borgo d'Ale, Casalvolone, Castelletto Ticino e Mottalciata, Salasco, Viancino |
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Fasciato d'azzurro e argento [L'arma di Ascanius Alciatus de Mota Alciatorum, 1585, è presente nell'Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 730] |
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(la linea a Ginevra, derivante da Gianpaolo) Interzato in palo, al 1° d'azzurro, al cervo rampante d'oro, al 2° d'argento, alla torre d'azzurro, muovente dalla punta, al 3° d'azzurro, a quattro fasce d'argento, il tutto con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero [J. B. Galiffe, Armorial historique genevois. In Fran&cded;ois J. Rappard, Heraldica Helvetica, le fasce d'argento sono tre e la torre non muove dalla punta] |
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motto: TOUT à L'AVENTURE TOUT à LA VENTURE [Blasonario Bulgaro] |
Alessandri (da Fossano) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) | |
Bandato d'argento e di rosso | ||
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Bandato di rosso e d'argento [Francesco Andrea, 1629, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1592] |
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motto: PURIS PURA |
Alessi (da Carrù) |
conti di Canosio, Moiola | |
Inquartato, al 1° di rosso, all'aquila coronata d'argento, al 2° d'azzurro, alla torre d'argento, al 3° d'azzurro, all'albero nutrito sulla pianura erbosa, sostenente un uccello fissante un sole d'oro orizzontale destro, il tutto al naturale, al 4° scaccato di rosso e d'argento |
Alessi (Alessii) (di Alessandria) |
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Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, al 2° d'oro, a tre bande di rosso [De Ferrari] |
Alessi (da Saluzzo) |
vedi Orselli |
Alessio (da Grana, in Monferrato) |
consignori di Viarigi | |
ARMA IGNOTA |
Alessio (da Castellero, in Asti) |
baroni (1837) | |
Troncato, al 1° d'azzurro, al leone d'oro linguato di rosso, tenente con la branca anteriore destra un ramo di palma, di verde, al 2° di rosso, a due fasce d'oro, caricate di tre stelle d'azzurro, 2, 1 | ||
Troncato, al 1° d'azzurro, al leone d'oro linguato di rosso, tenente con la branca anteriore destra un ramo di palma, di verde, al 2° fasciato di rosso e d'oro, di quattro pezzi, con tre stelle d'argento sulle fasce di rosso, due sulla superiore e una sull'inferiore | ||
motto: SIC MEA LUX |
*Alexandry d'Orengiani (Alessandri Orengiani) (da Trezzo, in Vercelli, Saluzzo e Savoia) |
(vedi Blasonario Transalpino) baroni; signori di Cheney (in Francia) |
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Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro a tre soli d'oro, 2, 1; al 2° e 3° partito d'oro e d'azzurro, all'arancio di verde, fruttato d'oro (Orengiani) | ||
motto: PULCHRIORI DETUR |
Alexini (Eliassin) |
signori
di Verrès [De Tillier] |
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(da Valle d'Aosta Medievale, di Alessandro Barbero, Liguori Editore, Napoli, 2000) La ramificazione dei de Porta Sancti Ursi in due lignaggi indipendenti avvenne negli stessi anni in cui i fratelli Hugues e Guillaume de Bard si facevano la guerra e si dividevano l'eredità familiare. (...) la famiglia che qui ci interessa era rappresentata da due cavalieri: il maggiore, Jacques, ovvero dominus Iacobus de Porta S. Ursi è documentato dal 1172 al 1219, quando giace malato del suo castello di Quart; il minore, Heliassin, è documentato al fianco del fratello dal 1181, quando è ancora detto semplicemente Heliassinus frater eius, e poi autonomamente come donnus Alyaxinus, con il prefisso che indica l'avvenuto addobbamento cavalleresco; finalmente nei suoi ultimi anni di vita, cioè in documenti del 1205 e del 1211, lo troviamo designato come dominus Aliexinus de Verrecio. Che si tratti della stessa persona è impossibile dubitare, e non solo per la peculiarità del nome, mai segnalato in val d'Aosta se non presso questa famiglia, e che gli eruditi settecenteschi prenderanno addirittura per un cognome, inventando la fantomatica famiglia degli Alexini consignori di Verrès. La dimostrazione sta piuttosto nel fatto che alla generazione successiva il signore di Verrès, Odon, porta alternativamente gli appellativi de Porta Sancti Ursi e de Verrecio ed è detto esplicitamente filius Aliasini militis. (... Questa generazione) è l'ultima a portare il cognome de Porta Sancti Ursi, che nel corso della sua vita esce dall'uso ed è definitivamente sostituito dai due appellativi signorili de Carto e de Verrecio, con cui si indicheranno d'ora in poi due lignaggi sempre più indipendenti l'uno dall'altro. |
Alexini (Alessini, Alassini, Alaxini) |
signori di Druento | |
ARMA IGNOTA |
Alfazio (Alfassio) (da Poirino, in Busca) |
conti di Bellino | |
Di rosso, alla zampa d'oro, armata di nero | ||
(Alfazio-Grimaldi, conti di Bellino) Inquartato, al 1° e 4° di rosso, alla zampa d'oro, armata di nero, al 2° e 3° fusato d'argento e di rosso |
||
![]() |
Inquartato, al 1° e 4° di Gazelli, al 2° di rosso, a due leoni d'oro, il primo rivoltato, sostenenti una palma di verde, nutrita su un terreno, pure di verde, con il capo d'azzurro (?), al 3° di Grimaldi, sul tutto di Alfassio [Chiesa della Santissima Trinità, Busca: segnalazione di Dante Bruno] |
|
motto: URSUM NE TENTES |
Alfiano (de) | signori di Alfiano | |
ARMA IGNOTA |
Alfieri (di Asti) |
marchesi di Breglio (1796), Sostegno e Castelletto Villa (1746); conti di Casabianca, Castagnole delle Lanze, Cortemiglia, Favria, Zumaglia; signori di Belriparo e Borgomale, Ferrere, Govone, Magliano, Mombercelli, S. Martino al Tanaro, Val di Chiesa | |
D'oro all'aquila di nero, armata, membrata e coronata di rosso | ||
motto: TORT NE DURE HOSTILI TINCTA CRUORE |
Alghisi (in Casale) |
||
D'argento, all'aquila di nero [di Ricaldone] |
||
D'argento, al drago di verde [di Ricaldone] |
Aliberti Aliberti Rodolfini (da Barge, in Cavour) |
vedi Rodolfini |
Aliberti (da Chieri, in Saluzzo e Torino) |
consignori di Beinasco | |
D'azzurro, a quattro catene d'argento, moventi dagli angoli dello scudo, legate nel cuore a un anello d'oro | ||
motto: SI ME FATA VOCANT |
Aliberti-Balegno (da Racconigi) |
consignori di Carpeneta | |
D'azzurro a quattro catene, legate in cuore a un anello, il tutto d'oro | ||
motto: SIC VIVAM ME NULLA CATENA MORATUR ME NULLA PERICULA TENENT |
Aliberti (da Piobesi) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'azzurro, a quattro catene d'argento, moventi dagli
angoli dello scudo, legate nel cuore a un anello d'oro [Consegnamento 1687 non riportato da Manno] |
||
motto: NON BEN EPRO TOTO LIBERTAS VENDITUR AURO |
Alice |
consignori di Viarigi | |
ARMA IGNOTA |
Alice (de) |
(forse dello stesso ceppo dei conti di Cavaglià) | |
(arma possibile) Bandato di rosso e d'argento [Mario Coda, Blasonario Bulgaro del secolo XVII] |
Alimenti Della Porta Modignani (da Novara) |
vedi Porta (Della) |
Alimotto (da Fubine) |
consignori di Cuccaro | |
ARMA IGNOTA |
Alinei (da Piasco, in Dronero e Francia) |
conti di Elva, Pistolesa | |
D'azzurro al crescente d'argento, sormontato da tre stelle d'oro mal ordinate | ||
motto: ELATA REFULGET |
Alineri |
consignori di Torcello | |
ARMA IGNOTA |
Aliprandi (da Torino) |
(antica famiglia decurionale di Tortona) | |
Grembiato di rosso e d'oro [Berruti, Tortona insigne. è una delle armi degli Aliprandi di Milano e Cremona, secondo di Crollalanza] |
||
(per gli Aliprandi lombardi è anche segnalato) Grembiato di rosso e d'argento, al besante d'oro, carico di un'aquila di nero [de Alibran(d)i in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270] |
||
(alias) Grembiato di rosso e d'argento, al besante d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata e linguata di rosso [Codice Archinto] |
||
(alias) Grembiato di rosso e d'argento, alla rondella d'azzurro, carica di una torre d'oro, aperta del campo [Stemmario Trivulziano; de Alibrandis in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270] |
Alladio (de) (di Alba) |
Giovanni de Alladio, consignore di Bonvicino, regio siniscalco e mastro di casa del marchese Bonifacio IV di Monferrato [per Guasco di Bisio si tratta di Giovanni di San Martino, signore di Agliè] |
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ARMA IGNOTA |
Alladio (de) (Fava de Alladio) (di Alba) |
(antica famiglia nobile con memorie dal XVI secolo, di cui non sono chiari i collegamenti con il precedente personaggio) Apparteneva a questa famiglia il pittore Giovanni Giacomo de Alladio, più noto come Macrino d'Alba |
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ARMA IGNOTA |
Allamand (Allemandi) (della Valle di Susa e Barcellonetta) |
signori di Chianocco, S. Didero; consignori di S. Giorio | |
D'azzurro, sparso di gigli d'argento posti in sbarra, con la banda del medesimo attraversante | ||
motto: GERMANE |
Allamanno? (di Vercelli?) |
||
D'azzurro, all'aquila d'argento [Mario Coda, Blasonario Bulgaro del secolo XVII] |
Allario (di Vercelli) |
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Scaccato d'argento e di rosso, con il capo d'argento, a due tronchi d'albero di rosso, recisi e posti in decusse [Mario Coda, Blasonario Bulgaro del secolo XVII] |
||
motto: PER BEN SERVIRE |
Alli-Maccarani (da Roma a Nizza) |
marchesi (1730) [di Pietrafuoco ?]; consignori di Peglione, Toetto Scarena | |
Troncato, al 1° di rosso, a tre S d'argento, ordinate in fascia, al 2° d'argento, a tre stelle di rosso | ||
Troncato, al 1° di rosso, a tre S d'oro, male ordinate, al 2° d'argento, a tre stelle (6) d'azzurro, 2, 1 [Spreti] |
||
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Troncato, al 1° di rosso, a tre S d'oro, 2, 1, al 2° d'argento, a tre stelle (6) d'azzurro, 2, 1, con il capo di Savoia, con la bordura d'azzurro, seminata di teste d'aglio, d'argento [Spreti] |
|
Troncato, al 1° di rosso, a tre S d'argento, ordinate in fascia, al 2° d'argento, a tre stelle d'azzurro [alias citato da Rabino] |
||
motto: SACRUM SENATUM SERVAVIT |
Alliaga Alliaga Gandolfi (oriundi spagnoli [Murcia?], in Fossano) |
conti di Montegrosso, Ricaldone | |
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Di rosso, al palmizio di verde,
sostenuto da due leoni d'oro, affrontati [I consegnamenti 1613 e 1687 sono andati perduti] |
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Partito, al 1° di rosso al palmizio di verde,
sostenuto da due leoni d'oro affrontati (Alliaga), al 2° troncato
di rosso e di verde, al leone coronato d'oro, attraversante (Gandolfi) [lo stemma Gandolfi - vedi - è anche rappresentato come troncato di rosso e di verde, al leone d'argento, coronato d'oro] |
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(gli Aliaga della Murcia) D'argento, a una pianta di ginestra di verde, sostenuta da due orsi di nero, affrontati [Francisco Cascales, Discursos historicos de la ciudad de Murcia .... La somiglianza tra i due stemmi rende molto plausibile l'origine dalla Murcia ipotizzata da Manno] |
Allievi (Allevi) (da Novara, in Lombardia) |
signori di Orfengo marchesi di Premenugo di Settala, Milano (1696) |
|
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Di rosso, alla madia d'oro, con il capo d'argento, carico di un braccio vestito di verde, impugnante con la mano di carnagione un semivolo di nero |
Allinges | (vedi Blasonario Transalpino) signori di Piasco |
|
Di rosso alla croce d'oro | ||
motto: SANS VARIER |
Allione (Alione, Aglione) (da Asti, anche in Savigliano) |
(antica famiglia nobile con memorie dal XIII secolo) | |
ARMA IGNOTA |
Allioni (da Borgo S. Dalmazzo) |
(antica famiglia decurionale de populo di Cuneo, presente nell'elenco del 1535) conti di Brondello |
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D'azzurro, al grifo d'argento, con il capo d'oro carico di tre stelle di rosso ordinate in fascia | ||
Di nero, al grifo rampante d'oro [Catalogo Bolaffi: è l'arma consegnata nel 1613 dagli Elioni di Saluzzo, alla cui scheda si rimanda] |
||
motto: QUANTO LACERA PIù TANTO PIù BELLA VIRTUS ARDUA PETIT |
Allioni (da Dronero, in Montalto Dora e Torino) |
conti di Brondello (1946 rinnov.) | |
D'azzurro, al grifo d'argento, con il capo d'oro, carico di tre stelle di rosso, ordinate in fascia | ||
motto: QUANTO LACERA PIù TANTO PIù BELLA VIRTUS ARDUA PETIT |
Alloa (da Pinerolo) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'azzurro, a due bande d'argento, ciascuna carica di tre allodole, al naturale [Consegnamento 1613, non riportato da Manno] |
Allodi (Allodio) (da Busca, in Villafalletto e Savigliano) |
signori di Torretta di Casteldelfino | |
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Di rosso, a due rami d'alloro, posti in palo, uno accanto all'altro, al naturale, con la fascia di verde, orlata d'oro, attraversante e carica di tre stelle pure d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila bicipite di nero |
Allois Allois de La Salcette (da Savoulx, nel Brianzonese e in Delfinato) |
(famiglia con memorie valsusine dal XVII secolo) | ||
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D'argento, allo scaglione di verde, con il capo d'azzurro, carico di una crocetta d'argento [Gustave de Rivoire de La Bâtie, Armorial du Dauphiné] |
Almonte (in Bra) |
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D'argento, alla sbarra a spinapesce, di rosso, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila coronata, di nero [Mathis, Storia delle Famiglie di Bra] |
Almonte (in Bra) |
||
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D'aazzurro, all'albero al naturale, su un poggio di verde, sostenuto da due leoni d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero [Mathis, Storia delle Famiglie di Bra] |
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motto: DIVISUM IMPERIUM |
Alnerio (Alneri) (di Alessandria, in Monferrato) |
consignori di Castelgrana | |
ARMA IGNOTA |
Aloysiis (de) (d'Aluys, de Adolesio, de Adaloxii) (da Nizza) |
signori di Auvare, Castelnuovo d'Entraunes, La Croix de Saint Léger, Daluis, Falicon, Puget Rostang, Sauze, Toetto Scarena, Villanova d'Entraunes | |
Trinciato d'argento e di nero [De Orestis e Rabino] |
||
Grembiato d'argento e di nero [Garino, Armorial du Comté de Nice] |
||
Grembiato d'oro e di nero [Franchi Verney, per gli Alluis di Valdigne] |
Alpanzasi (da Montiglio) |
(ramo dei signori di Montiglio) | |
D'argento, al capo partito di rosso e d'azzurro [Di Ricaldone] |
Alpini (da Torino) |
consignori di Alpignano | |
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D'oro, al monte di verde [Manno] |
Alpini (da Centallo) |
conti di Veveri, Vignolo | |
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Di rosso, al monte d'argento, carico di un monte di verde |
Altessano (di) (di Cavour e Moncalieri) |
signori di Bonavalle, Cervere; consignori di Altessano | |
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"Un campo fesso a due tiri, nel primo e ultimo campo, che sono d'azzurro, due stelle d'argento, cioè una per parte; e in quel di mezzo, che è d'argento, una fascia ondata di punte rosse, che i Francesi dicono vivré" [Fiori di Blasoneria] |
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D'azzurro, al palo d'argento, caricato di una fascia cuneata, di rosso, diminuita, accompagnato in capo da due stelle (8) d'oro [fregio araldico del castello di Lagnasco] |
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D'azzurro, al palo a spina pesce, accompagnato da due stelle, il tutto d'argento [Manno, citando Fiori di Blasoneria] |
Altieri (del Nizzardo) |
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D'azzurro, a sei stelle d'argento, 3, 2, 1, con la bordura indentata, dello stesso [Rabino. L'arma è quasi uguale a quella dell'omonima famiglia romana] |
Aluffi (di Castelnuovo Calcea, anche in Costigliole d'Asti) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
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D'argento, alla banda d'azzurro, carica di tre gigli d'oro, a piombo, accompagnata da due leoni di rosso [segnalazione di don Paolo Prunotto, da palazzo Aluffi in Castelnuovo Calcea] | |
motto: PRAESTANTISSIMA RERUM VIRTUS |
Alvernia (d') | vedi de la Tour d'Auvergne |
Alziari (Alziary) (da Roccasterone) |
conti di Malaussena, Venanzone; consignori di Roquefort (Provenza), Verraillon (Provenza) [segnalazioni di Michel Orcel] | |
Di rosso alla torre d'oro, sormontata da un'aquila coronata, di nero, cucita [De Orestis e Rabino] |
||
Di rosso alla torre d'oro, con il capo d'argento,
carico di un'aquila di nero, coronata dello stesso [Manno] |
||
(gli Alziary di Roquefort) D'argento, alla lucertola di verde, posta in palo, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle, d'oro [segnalazione di Séverine Alziary de Roquefort a Michel Orcel. Rietstap invece conferma l'arma data da De Orestis e Rabino] |
Alziari |
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D'argento, a tre fiamme di [...], con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro [Rabino] |
Alziaz (Alzias, Alziaz de Ambrosj) |
(forse erano una linea dei des Ambrois) consignori di Beaulard |
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ARMA IGNOTA |
Amadei (Amedei) (da Chivasso) |
signori di Trofarello | |
ARMA IGNOTA |
Amancy (d') | (vedi Blasonario Transalpino) signori di Barbania, Rivarolo e Bosconero, Rocca di Corio |
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Di rosso, a tre fasce troncate d'oro e d'azzurro [De Foras] |
||
Fasciato d'oro e di rosso, di sei pezzi [Manno, ma citato anche in De Foras] |
||
Di rosso, a tre pali troncati d'oro e d'azzurro [Costa, ma citato anche in De Foras] |
Amaggi (da Carmagnola) |
(antichi in Carmagnola) | |
Palato d'argento e d'azzurro, con il capo d'azzurro, carico di un ramo d'ulivo di verde, sostenuto con il becco da due colombe, d'argento [Ghietti, Memorie di Carmagnola] |
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motto: VIRTUTE EXTOLIT |
Ambrois (des) (Ambrosio) (da Barcellonetta, in Oulx) |
signori di Nevâche, Rochemolles; consignori di Bardonnêche | |
D'argento, inferriato di rosso e chiodato d'oro, alla banda d'azzurro carica di tre gigli d'oro e attraversante | ||
(des Ambrois - Maréchal, signori di St. Michel) Inquartato di Ambrois e di Maréchal [De Foras non esclude che portassero l'arma inquartata con quella Maréchal o la sola arma Maréchal] |
||
motti: SANCTE AMBROSI TUI SUMUS |
Ambrosetti (olim Martano) (da Sordevolo, poi in Torino) |
(famiglia signorile con memorie dal XVI secolo) | |
D'azzurro, alla fenice al naturale, fissante un sole levante d'oro, sulla sua immortalità uscente da un cuore di rosso, caricante una fascia abbassata d'argento, che poggia sulla punta dello scudo, di verde | ||
motto: UTRIUSQUE AUXILIO |
Ambrosio (da Avigliana, forse originari di Cuneo) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) | |
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Troncato, d'oro all'aquila coronata, di nero, e d'argento alla rosa di rosso; con la fascia d'azzurro, ondata, sulla partizione | |
motto: OLET ET ORNAT |
Ambrosio (de Ambrosis) |
signori di Scaletta Altessino e Prunetto | |
ARMA IGNOTA [Manno] |
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Troncato, d'oro all'aquila coronata, di nero, e d'argento, alla rosa di rosso, con la fascia d'azzurro, ondata, sulla partizione [de Ambrosii, in Collezione Armi Gentilizie di Mondovì] |
Ambrosio (di Mombasiglio) |
(la somiglianza dell'arma con quella della precedente omonima famiglia potrebbe forse suggerire una comune origine) | |
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D'argento, alla rosa di rosso, fogliata di verde, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila coronata, di nero [serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1725] |
Ambrosio (da Cuneo) |
conti di San Giorgio (= Passatore, borgata di Cuneo, 1879) | |
Troncato, al 1° d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 2° d'azzurro, a tre gigli d'oro, con la fascia di rosso attraversante sulla partizione | ||
Inquartato d'Ambrosio e di Giusiana | ||
motto: VIRTUS OMNIA VINCIT |
Ambrosio (di Cuorgnè, poi in Piossasco) |
conti di Chialamberto; signori di Villarbasse | |
D'argento a tre gigli d'oro cuciti, con il capo d'oro carico di un'aquila di nero, sostenuto di rosso |
Amedei (da Pinerolo, in Barge) |
consignori di Crissolo | |
D'oro, al leone di rosso |
Amedei (in Bra) |
||
Di rosso, al leone d'argento, carico di tre fasce in divisa, d'azzurro [Mathis, Storia delle Famiglie di Bra] |
||
motto: NEMINEM TIMEO |
Amedeo (da Sassari, in Torino) |
conti di Lamporo (1880) | |
D'oro, al nuraghe mezzo rovinato a sinistra, fondato sopra un ristretto di scoperto, al naturale, accompagnato, nel punto destro del capo, da una stella d'azzurro | ||
motto: FIDENTIUS TENAX |
Amelio (Ameglio) (da Nizza Monferrato, anche in Casale) |
||
Fasciato di rosso e d'argento, con il capo del secondo, carico di un'aquila di nero, coronata d'oro |
Amentone (da Fossano) |
consignori di Murazzo (frazione di Fossano) | |
ARMA IGNOTA |
Amesini (del Nizzardo) |
||
Troncato indentato di rosso e d'argento [De Orestis e Rabino] |
Amic (d') (del Nizzardo) |
||
D'azzurro, a tre scaglioni d'oro, sormontati da un leone nascente, dello stesso [Rabino] |
Amici (del Nizzardo) |
consignori di Santo Stefano | ||
Interzato in banda, d'oro, di rosso e d'argento [Rabino] |
Amicis (D') (Amici) (di Entraunes) |
consignori di Verraillon (Provenza) | |
D'azzurro, a due sciabole, addossate e decussate, accompagnate, in capo, da un cuore, in punta da una fede con le braccia piegate a scaglione, il tutto d'argento |
Amico (di Asti) |
conti di Castell'Alfero, Quarto e Portacomaro | |
D'argento, a tre uccelli di nero, con il capo d'azzurro,
carico di un anello di fede, ossia foggiato a due mani
intrecciate d'oro [Consegnamento 1687] |
||
D'argento, a tre colombe al naturale, con il capo d'azzurro,
carico di un anello di fede, ossia foggiato a due mani
intrecciate d'oro [stemmi nel palazzo Amico, in Castell'Alfero, Asti] |
||
motto: USQUE AD CINERES |
Amico (da Cherasco, oriundi di Asti) |
conti di Meane con S. Bartolomeo, Torre Bormida | |
Troncato, d'azzurro, a due sciabole d'argento,
manicate d'oro, decussate, e d'argento, alla fede di carnagione, con
le braccia vestite di rosso [segnalazione di Giovanni Amico di Meane] |
||
Troncato, d'azzurro, a due sciabole d'argento,
manicate d'oro, decussate, e d'argento, alla fede di carnagione, con
le braccia vestite d'azzurro [manoscritto Defanti] |
||
Troncato, d'azzurro, a due sciabole addossate d'argento,
manicate d'oro, e d'argento, alla fede di carnagione, con
le braccia vestite di rosso [(Manno e Catalogo Bolaffi, che rappresenta le sciabole rivolte all'ingiù] |
Amigoni (Amigone) (da Mantova) |
conti di Moransengo | |
Troncato, al 1° d'argento, a due leoni di rosso, affrontati, che reggono una stella caudata, di rosso, al 2° bandato d'argento e di rosso [Stemmario Mantovano] [Da un'epigrafe di Antonio Amigone nella cattedrale di Casale, 1702, di Ricaldone indica una blasonatura sostanzialmente identica |
Amigoni (da Cumiana) |
nobili | |
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Semitroncato partito, al 1° d'azzurro, all'agnello pasquale al naturale, al 2° tagliato d'argento e di rosso, al 3° d'oro [Spreti] |
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motto: DEUS AMOR PAX |
Amistà (di Mondovì) |
(famiglia nobile con memorie dal XVI secolo) | |
D'azzurro, al leone d'oro | ||
D'azzurro, al leone coronato, bandato d'argento e di nero [Collezione Armi Gentilizie di Mondovì] |
||
motto: AMICITIA |
Amoretti (da Oneglia) |
marchesi di Osasio (1722); conti di Bestagno, Borgo Sant'Agata, Castelvecchio, Costarossa e Costiolo, Envie; signori di Olivastri, Sarola, Villaguardia | |
Troncato, d'azzurro a tre stelle d'oro ordinate in fascia e d'argento al cane di nero, ferito da un dardo dello stesso | ||
motto: SEMPER FIDELIS |
Amoretti (da Ovada) |
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D'azzurro, all'amorino d'argento, bendato e vestito di rosso, tenente tra le mani un arco al naturale, posto in palo [Stemmi della Comunità di Ovada] |
Amorotti (poi Amorotti Andreasi) (da Mantova) |
conti di Treville | |
ARMA IGNOTA | ||
(gli Amorotti di Bologna) D'azzurro, al melo (pero?) nutrito sulla pianura erbosa, il tutto al naturale, accostato da due gigli d'oro, con il leone d'oro, passante sul tronco |
Am Rhyn (Amrhyn) (da Lucerna, in Torino) |
(famiglia di militari al servizio sabaudo: Walter, colonnello, patenti di nobilità e concessione d'arma (1599); Louis, capitano della Guardia Svizzera, 1648-1665; Jost, suo fratello minore, capitano della Guardia Svizzera, 1665-1671) | |
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D'azzurro, al crescente d'oro, armato sulle due punte da due stelle (6) dello stesso, con la stella (6) d'oro in punta | |
motto: OMNIA CUM TEMPORE |
Anano (Annan, Anani, Ananio) (da Bardonecchia) |
consignori di Cumiana, Meana | |
ARMA IGNOTA |
Ancina (da Fossano) |
consignori di La Mellea, Motta | |
Partito, d'argento, al melo di verde, fruttato d'oro, e bandato d'oro e di rosso, le bande di mezzo cariche, caduna, di un uncino dell'uno nell'altro; il tutto sotto un capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro, ordinate in fascia | ||
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(possibile arma antica) Bandato d'oro e di rosso, le bande di mezzo cariche, caduna, di un uncino dell'uno nell'altro [In Araldica a Fossano, Luisa Gentile ipotizza che l'arma antica fosse il solo bandato] |
|
Partito, d'argento, al melo di verde, fruttato d'oro, e trinciato di rosso e d'oro, a due uncini dell'uno nell'altro, con la banda sulla partizione, troncata, nel verso della pezza, d'oro e di rosso; il tutto sotto un capo d'azzurro, carico di tre stelle d'oro, ordinate in fascia (Raccolta di Armi Gentilizie di Mondovì) |
||
motto: NON DEFLUET [altare policromo con stemma Ancina nella cattedrale dell'Assunta, Saluzzo - segnalazione di Michel Orcel] |
Ancisa (da Susa) |
(consignori di Traduerivi?) | |
Troncato d'argento e d'azzurro, al leone coronato dell'uno nell'altro [Dizionario Araldico Valsusino, con qualche precisazione a proposito di una diversa indicazione nei manoscritti di padre Bacco] |
Andosilla poi Andosilla Paleotti (di Roma) |
consignori di Ceva | |
Di rosso, alla croce d'argento, carica di cinque volpi passanti, del campo |
Andreasi (da Mantova in Casale) |
conti di Roddi | |
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Di verde, al cigno d'argento, sormontato da una stella d'oro [Manno e di Crollalanza] |
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Di verde, al cigno d'argento, beccato e piotato di nero, sinistrato da una stella (8) d'oro [Stemmario Mantovano; di Andriasi in Insignia Veneta, Mantuana, ecc., BSB c.i. 274] |
|
Di nero, al cigno d'argento, sormontato da una stella d'oro [Stemmario Mantovano e Codice d'Arco, citato da di Ricaldone] |
||
D'azzurro, al cigno d'argento, sormontato da una stella (8), pure d'argento [arma di D. Lelius Andreasius Mantuanus, Archiginnasio di Bologna, 1618] [sempre nell'Archiginnasio è presente l'arma di D. Marcus Antonius Andreasius Mantuan., 1593, nella quale più che un cigno sembra raffigurata una gru con la sua vigilanza] |
||
[motto: INTUS UT EXTRA] |
Andrée (di Aosta) |
(antica famiglia nobile della Valle d'Aosta, subfeudatari degli Challant) | |
D'azzurro, a due A d'oro, intrecciate e legate di rosso |
Andreis (D'Andreis) (da Sospello) |
conti di Baussone | |
D'azzurro, al decusse d'argento |
Andreis (da Pietraporzio) |
conti di Mondrone | |
Troncato, d'azzurro a tre gigli d'oro, ordinati in fascia e sormontati da un lambello d'argento di cinque gocce, e d'argento, al cinghiale al naturale | ||
motto: NULLO VILENDUM PERPETUUM |
Andreis (De Andreis) (da Nizza) |
conti di Cimella | |
Partito, al 1° d'azzurro alla torre sinistrata da un antimuro d'argento, l'antimuro sostenente un leoncino d'oro, al 2° troncato, sopra, d'oro alla banda d'azzurro, sotto, di rosso alla spada d'oro |
Andreis (di Biella, in Torino) |
(famiglia nobile di Biella) | |
Troncato, d'argento alla chiesa di rosso, e d'azzurro, al cinghiale d'oro | ||
motto: ERIT UBIQUE FIDES |
Andreis e Andreis de Gregorio di Sant'Elia (da Barge, in Torino) |
baroni (1840) | |
Di rosso, alla croce di San Andrea scorciata, d'argento, accostata da quattro gigli, d'oro |
Andreis (d') (da Nizza) |
conti (1837) | |
ARMA IGNOTA |
Andreo (de) (da Susa, forse originari di Strambino) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) | |
D'azzurro, a due leoni affrontati, tenenti un anello, il tutto d'argento | ||
motto: FIDES ET ROBUR |
Andria |
(Rabino cita dubitativamente una fonte nella quale sono denominati signori di Sospello) | |
Partito d'argento e di rosso, il 1° trinciato, il 2° tagliato dell'uno nell'altro [Rabino] |
Andrion (di Aosta) |
(antica famiglia nobile della Valle d'Aosta) | |
D'oro, a tre cuori, con una stella in abisso, il tutto di rosso |
Andrione (da Cavour, a Ginevra) |
(famiglia nobilitata in Francia nel 1655 - vedi anche Blasonario Transalpino) | |
D'argento, a tre cuori, con una stella in abisso, il tutto di rosso |
Anfossi (da Novi Ligure) |
signori di Fresonara, Pozzolo Formigaro, Retorto; consignori di Gazzo | |
(arma degli Anfossi di Pavia, originari di Novi, forse comune a quella del ceppo novese) Partito, al 1° d'oro, alla torre di nero, merlata alla ghibellina di cinque pezzi, aperta del campo, al 2° d'argento a cinque fasce dentate, di rosso [Berruti, Tortona insigne] |
Anfossi (da Nizza) |
(signori di Champargent?) | |
D'azzurro, alla fontana d'argento, sostenuta da due leoncini d'oro, e accompagnata in capo da due stelle, dello stesso | ||
motto: SUBLIMIA SEMPER |
Anfossi (da Carmagnola) |
vedi Cravosio Anfossi |
Angeleri (Angelieri) (di Casale) |
(famiglia nobile di Casale, in Incisa) (Manno definisce conte Evandro Angelieri di Incisa, padre di Isabella, moglie del conte Diego Leardi) |
|
Troncato, al 1° d'argento, all'angelo, al naturale, al 2° palato d'argento e d'azzurro [Blasonario Casalese] |
||
Troncato, al 1° d'azzurro, all'angelo, al naturale, al 2° d'azzurro, a tre pali d'argento [Di Ricadone e Manno, nella blasonatura dello stemma Leardi] |
Angeli (de Angleis, Angioli) (da Cortemiglia) |
consignori di Altessino, Bubbio, Scaletta | |
D'azzurro, a tre conchiglie d'argento, con il capo d'oro carico di un'aquila coronata, di nero |
Angiono (da Cossato) |
consignori di Pralormo | |
D'argento, allo scaglione d'azzurro carico di tre stelle d'oro, con il capo dello stesso, cucito, carico di un giglio d'azzurro |
Anglesio (Englici, Engleci) (da Torino) |
consignori di Cumiana | |
ARMA IGNOTA |
Angonoa (da Carmagnola) |
(antichi in Carmagnola) | |
D'azzurro, a tre angeli d'argento, in maestà, con le ali spiegate rivolte verso l'alto e con le mani congiunte un preghiera, 2, 1 [Ghietti, Memorie di Carmagnola] |
Angot (dalla Francia, in Savoia) |
(vedi Blasonario Transalpino) signori di Castino |
|
D'argento, all'aquila di nero, bicipite, armata e diademata d'oro, accompagnata in punta da una rondine di nero, beccata d'oro, volante in banda | ||
motto: SORTI RESISTIT VIRTUS |
Angrisani (Vergnano) (da Buttigliera d'Asti) |
(vedi anche Vergnano, di cui assumono casato e arma) conti di Bairols, Villars |
|
D'oro, alla gemella di rosso, posta in fascia, accompagnata in punta da due ontani (verne) al naturale, con il capo d'azzurro, carico di due stelle d'oro | ||
motto: NESCIA FALLI |
Anguissola (da Piacenza) |
conti di Frassinetto Po | |
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Troncato dentato di quattro pezzi, di rosso e d'argento | |
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Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, al listello d'argento, svolazzante in banda, portante le parole "A Buon Diritto", in lettere romane di nero, e sormontato da una colomba volante, d'argento, al 2° e 3° troncato dentato di quattro pezzi, di rosso e d'argento; sul tutto d'oro, al serpente di verde, ondeggiante in palo [Spreti] |
|
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Partito, al 1° d'oro, al serpente di verde, ondeggiante in palo, al 2° di rosso, a quattro punte d'argento uscenti dalla punta [Spreti] |
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(Anguissola Scotti) Inquartato di Anguissola e di Scotti [Spreti] |
Anjou (d') |
Roberto d'Anjou, re di Napoli, conte di Asti (1312) | |
D'azzurro, seminato di gigli d'oro, con il lambello di rosso, attraversante [in seguito portarono d'azzurro, a tre gigli d'oro, con il lambello di rosso, attraversante] |
Anna (da Carignano) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'argento, a tre bande, la centrale d'oro, le altre di nero, con il capo d'oro, carico di un cane nascente, di nero [Consegnamento 1613 non riportato da Manno] |
Annibaldi Annibaldi Biscossi (da Valenza, in Torino) |
(non è esclusa una loro derivazione dagli Arribaldi di Alessandria, il cui stemma viene richiamato in quello degli Annibaldi) nobili (1860) |
|
Interzato in fascia, al 1° d'azzurro, a due leoni d'oro, affrontati e controrampanti, al 2° di rosso, a cinque bisanti d'oro, ordinati in fascia, al 3° scaccato d'argento e d'azzurro | ||
Interzato in fascia, al 1° di rosso, a due leoni d'oro, affrontati e controrampanti, al 2° di rosso, a quattro bisanti d'oro, ordinati in fascia, al 3° scaccato d'argento e d'azzurro [di Ricaldone, per gli Annibaldi in Valenza e Monferrato] |
||
motto: NON SALVAT SUPERBIA SED HUMILITAS |
Anolfi (Anulfo) (di Alessandria) |
signori di Borgoratto [baroni, per De Ferrari] | |
Troncato, di rosso al leone coronato, d'oro, illeopardito, e d'argento, alla fascia formata da cinque rombi di rosso, accollati | ||
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Troncato, di rosso, al leone d'argento, e d'argento, alla fascia di fusi di rosso, accollati [De Ferrari, che però specifica che, in base a uno stemma scolpito su casa Anolfi, il leone dovrebbe essere passante] |
Ansaldi (da Fossano e Mondovì) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'azzurro, al leopardo illeonito d'oro, macchiato di nero e lampassato di rosso [Consegnamento 1613 non riportato da Manno] |
||
motto: LEO LEONEM VINCIT |
Anselmi (da Barge) |
(famiglia del consortile di Barge) consignori di Barge |
|
Trinciato di rosso e d'oro [In Fiori di Blasoneria agli Anselmi signori di Barge è attribuito lo stemma interzato in fascia dei signori di Monteu] |
Anselmi (da Racconigi, in Saluzzo) |
(una delle 12 famiglie dichiarate nobiles di Saluzzo dal marchese Ludovico I nel 1460) | |
D'oro, al leone di nero, con una banda di rosso attraversante, carica di tre rose d'argento |
Anselmi (da Murisengo) |
consignori di Monteu | |
Interzato in fascia, d'argento, di rosso e di nero |
Anselmi (di Asti) |
(famiglia nobile con memorie dal XVI secolo) | |
D'azzurro, al braccio armato, d'argento, impugnante una serpe d'oro, alata | ||
motto: JUVIT UTROQUE |
Anselmi (da Nizza) |
||
D'argento, a tre pali di rosso, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila di nero |
Anselmi (da Casale?) |
||
Di rosso, al leone, sostenente una torre, posta sul lato destro e sormontata da una crocetta, il tutto d'oro [Blasonario Casalese: lo smalto della torre non è chiaramente leggibile] |
Antaudo (de) |
consignori di Cantogno | |
ARMA IGNOTA |
Antignano (da Antignano) |
signori di Costigliole d'Asti; consignori di Antignano | |
D'oro, a tre pali ondati, d'azzurro |
Antiochia (d') (D'Antioche) (originari di Cipro) |
consignori di Borgaro Torinese | |
Di rosso alla fascia, sormontata da tre gigli, ordinati in fascia, il tutto d'oro |
Antogno (Antono, Ottogno) (da Moncalieri) |
(famiglia nobile con memorie dal XVI secolo) | |
Troncato, al 1° d'azzurro, a tre stelle d'oro, ordinate in fascia, al 2° d'argento, al cotogno di verde, fruttato d'oro, con alcune foglie cadenti | ||
motto: MEMINISSE IUVABIT |
Antonia (d') (da Sparone) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'azzurro, al ramo di palma d'oro, e alla penna d'argento, decussate, accantonate da quattro stelle d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero [Consegnamento 1687 non riportato da Manno] |
||
motto: STUPEFACIT INSIDIANTIBUS |
Antoniazzi (Antoniassi) (da Buttigliera d'Asti) |
consignori di Monale (?), S. Sebastiano | |
D'oro, alla pianta di cardo fiorita, al naturale |
Antonielli (da Rivoli) |
conti di Oulx; baroni di Costigliole | |
(arma antica) D'oro, a un cappello ecclesiastico di rosso, accompagnato da tre stelle, d'azzurro, due in punta, una in capo [segnalazione di Fabrizio Antonielli] |
||
(arma antica) Troncato d'azzurro su oro, il 1° a tre stelle d'oro, male ordinate, il 2° a un cappello ecclesiastico, di rosso [Consegnamento 1687; segnalazione di Fabrizio Antonielli] |
||
Troncato, d'azzurro su oro, con la fascia di
rosso in divisa, sulla partizione, il 1° a tre stelle d'oro, 2, 1;
il 2° all'aquila bicipite di nero, coronata d'argento [segnalazione di Fabrizio Antonielli] |
||
Troncato, d'azzurro su argento, con la fascia di
rosso in divisa, sulla partizione, il 1° a tre stelle d'oro;
il 2° all'aquila bicipite di nero, armata, rostrata e
coronata d'oro sulle due teste [Manno] |
||
motto: SIC AUGEOR AD SUBLIMIA SEMPER [segnalazione di Fabrizio Antonielli] |
Antonioni (Antoniono) (da Torre di Bairo) |
consignori di Torre Bairo | |
D'argento, al torrione merlato di tre pezzi, di rosso, con il capo d'oro all'aquila coronata, di nero | ||
motto: ESTO TURRIS FORTITUDINIS |
Antoniotti (di Biella) |
(famiglia nobile di Biella) | |
Troncato, d'azzurro, a un sole di sedici raggi, d'oro, e d'argento, a tre stelle di rosso, ordinate in fascia | ||
Partito, di Antoniotti e di Pellizzone [Coda, Libro Blasoneria Biellese. In Blasonario Biellese inquartato di Antoniotti e di Pellizzone] |
||
motto: OMNIA AB LUMINE |
Antono |
||
Troncato, d'oro, all'aquila di nero, e partito d'argento e d'azzurro, con la fascia troncata di rosso e di nero sulla partizione [Manno, che non fornisce altre indicazioni] |
||
(per informazione si riporta l'arma a fianco, appartenente alla famiglia Annoni, dalla Brianza in Milano) Troncato, d'oro, all'aquila di nero, linguata di rosso, e partito d'argento e d'azzurro, con la fascia troncata di rosso e di verde sulla partizione [de Anono in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270; di Crollalanza] |
Anzario |
signori di Benevello | |
ARMA IGNOTA |
Anzio (De) (Anzo, Anso) |
conti palatini (1532) | |
ARMA IGNOTA |
Apostolo (in Montemagno e Casale) |
(famiglia de commune Casalis) | |
ARMA IGNOTA |
Appiani (oriundi milanesi, in Torino) |
conti di Pino d'Asti | |
D'azzurro, al castello d'argento, aperto del campo [de Apiano, in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270] |
||
D'azzurro, al castello d'argento, con il capo d'oro
all'aquila coronata, di nero [presente anche in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270, alla voce de Aplano] |
Appiani (oriundi milanesi, in Torino) |
conti di Castelletto Uzzone; consignori di Bergolo, Castino, Cocconato, Cortemiglia, Torre Bormida | |
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Di rosso, al castello di due torri, d'argento, con un'aquila dello stesso, appoggiata sopra le torri [Fiori di Blasoneria] |
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Di rosso, al castello di due torri, d'argento, fondato su un terreno di verde, e sormontato da un'aquila coronata, dello stesso [Arma di Evangelista Appianus Taurinensis, 1613, Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 2619] |
|
Di rosso, al castello d'argento, sormontato da un'aquila
dello stesso, coronata d'oro, rivoltata [Manno] |
||
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D'azzurro, al castello d'argento, sormontato da un'aquila
dello stesso, coronata d'oro, rivoltata [Manno, da patenti 1592] |
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motto: ALBESCUNT INEDIA PENNAE |
Appiani |
consignori di Bosia | |
ARMA IGNOTA |
Appiani (da Verrua) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
Troncato, al 1° d'oro, alla rosa di rosso, bottonata del campo, gambuta e fogliata di verde, al 2° d'azzurro, alla fascia di rosso, cucita, carica di due api d'oro | ||
motto: VIRTUS IN OMNI |
Appiani (da Moncalieri) |
conti (1833) | |
ARMA IGNOTA |
Appiani d'Aragona (di Piacenza) |
consignori del marchesato di Ceva | |
Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, al leone d'oro (quello del 1° punto rivoltato alla tedesca), al 2° e 3° partito, d'oro, alla mezz'aquila di nero, coronata del campo, movente dalla partizione, e palato d'oro e di rosso; sul tutto, rombeggiato di rosso e d'oro [Manno e di Crollalanza] |
||
Inquartato, al 1° e 4° troncato d'azzurro e d'oro, al leone dell'uno nell'altro, al 2° e 3° partito, d'oro, alla mezz'aquila di nero, coronata del campo, movente dalla partizione, e palato d'oro e di rosso; sul tutto, rombeggiato di rosso e d'oro [Manno] |
||
motto: MEMINISSE IUVABIT SI DEUS PRO NOBIS QUIS CONTRA NOS ? |
Aprati (di Ivrea) |
consignori di Romano | |
ARMA IGNOTA |
Aprili alias Grifoni (da Susa) |
consignori di Bussoleno, S. Giorio, Susa | |
Di rosso, alla banda d'oro |
Aquini (De) (di Ivrea) |
consignori di Montaldo (Scarampi?) | |
ARMA IGNOTA |
Aragno (da Benevagienna) |
(una delle quattro casate militari di Benevagienna) | |
ARMA IGNOTA [Manno] |
||
D'azzurro, alla torre d'argento muovente dalla punta, con la fascia di rosso, bordata d'argento, attraversante, e due filetti in palo d'oro, attraversanti sul tutto [segnalazione di Alberto Prasca, da Scritture Contenenti i Privilegi de' Manesseri, Oreglie, Gazzari & Aragni ..., Torino, 1643 - ristampa 1996 a cura dell'Associazione Culturale Amici di Bene. Lo stemma è identico a quello dell'omonima famiglia del Vallese, illustrato nell'Armorial Historique du Valais, di Angreville (vedi Blasonario Transalpino). Non sono riuscito a trovare informazioni su eventuali collegamenti tra le due famiglie] |
Aragon (da Villeneuve) |
(antica famiglia nobile della Valle d'Aosta) | |
D'argento, a tre bande di rosso, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila, di nero |
Araldo (Aralda) (da Casale?) |
||
Di rosso, al destrocherio armato d'argento (?), tenente con la mano di carnagione una spada, pure d'argento (?), posta in sbarra [Blasonario Casalese] |
Araudino (Araudini) (da Fossano) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) | |
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Bandato d'oro e d'azzurro, con il capo del primo, carico di un'aquila, di nero [Giovanni Paolo, 1639, serie dei canonici del duomo di Fossano dal 1592. Il consegnamento del 1614 è andato disperso] |
Arazzi (de) (Arassi) (monferrini) |
signori di Castelletto Merli | |
ARMA IGNOTA | ||
(di Ricaldone indica un'origine mantovana e riporta il seguente stemma, di cui non cita la fonte) D'oro, a due pesci di rosso, decussati |
Arazzo (de) (astigiani) |
signori della Rocca di Arazzo | |
(Di vaio antico? Vaiato antico?) [da un sigillo di Opizzino d'Arazzo, 1300, Digione] |
||
(sembra quindi probabile che portassero le stesse armi dei Cacherano) Fasciato innestato d'argento e di nero |
Arbasia (da Saluzzo) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
Troncato, al 1° d'azzurro, alla colomba d'argento, tenente nel becco un ramoscello d'olivo, d'oro, al 2° bandato d'oro e di rosso, di quattro pezzi, ciascuna banda carica di una costola umana, dell'uno nell'altro | ||
motto: IUSTUS ET FORTIS |
Arbaudi (di Savigliano) |
(consignori di Levaldigi?) | |
Troncato, al 1° di rosso, a due leoni d’oro, affrontati, al 2° d’azzurro, a due fascie d’oro, ondate, con la fascia di rosso, orlata d’argento, carica di quattro bisantini dello stesso, sulla partizione | ||
motto: RECTA FIDES OPTATA VOCAT |
Arbaudi (Arbaud, Arbaudo) (del Nizzardo) |
||
D'azzurro, allo scaglione d'argento, con il capo d'oro, carico di una stella di rosso [De Orestis e Rabino] | ||
motto: RECTA FIDES OPTATA VOCAT |
Arborio (da Arborio) |
(una delle quattro famiglie vercellesi di baldacchino, con gli Alciati, i Bulgaro e i Tizzone) duchi di Sartirana (1867); marchesi di Breme (1522), Gattinara (1621), Romagnano (1529); conti di Biandrate, Gifflenga, Motta Alciata, Muzzano, Occhieppo Superiore, Sartirana, Valenza, Viancino, Viverone; baroni di Ozzano; signori di Albano e Oldenico, Arborio e Recetto, Belvedere (Belveglio), Borgomanero, Brusasco, Camburzano, Cossano, Mondonio, Moransengo, Piazzo, Pino, Rivalta, San Giacomo, Terruggia, Tonengo |
|
D'azzurro, al decusse ancorato, d'argento, accantonato da quattro gigli d'oro | ||
D'azzurro, al decusse ancorato, d'argento, accantonato da quattro gigli d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero [Mario Coda, Blasonario Bulgaro del secolo XVII, per i marchesi di Gattinara] |
||
motto: VINCENDUM AUT MORIENDUM |
Arborio Biamino (da Arborio) |
conti di Caresanablot | |
D'azzurro, al decusse ancorato, d'argento, accantonato da quattro gigli d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero |
Arborio Squarra (da Arborio) |
(ramo dei signori di Arborio) | |
D'azzurro, al decusse ancorato, d'argento, accantonato da quattro gigli d'oro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero | ||
motto: NUL BIEN SANS PEINE |
Arborio Mella | vedi Mella Arborio |
Arcatori (Arcour, Arcourt) (da Novello, poi a Baratonia, Lanzo, Torino) |
visconti di Ala, Baratonia, Fiano, Varisella; signori di Altezzano, Azeglio, Borgaro, Monasterolo, S. Didero, Usseglio, Viù; consignori di Cavallermaggiore, Lemie, Murazzano | |
Inquartato, al 1° e 4° di rosso, all'aquila d'oro
coronata dello stesso, al 2° e 3° di rosso all'arco in
sbarra, d'argento, con il dardo incoccato, d'oro [Fiori di Blasoneria] |
||
Di rosso all'arco rivoltato d'oro, teso e incoccato d'argento | ||
(probabilmente dopo la successione ai di Baratonia, 1465) Inquartato, al 1° e 4°, d'azzurro, all'aquila d'oro coronata dello stesso, al 2° e 3°, di rosso all'arco in sbarra, con il dardo incoccato, il tutto d'argento> |
||
Inquartato, al 1° e 4° di rosso all'arco in sbarra, d'argento, con il dardo incoccato, d'oro, al 2° e 3° di rosso, all'aquila d'oro, coronata dello stesso, sul tutto d'oro, al leone d'azzurro [Manno, da giunta manoscritta ai Discorsi di monsignor Della Chiesa] |
||
motto: SOUVENIR ME TUE |
Arcelli (da Piacenza) |
marchesi (1677) [Manno] / consignori [Guasco di Bisio] di Nucetto | |
Di rosso, alla croce scaccata, di due file, d'azzurro e d'argento [de Arcello in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270] |
||
Di rosso, alla croce scaccata, di due file, d'argento e d'azzurro [arma dei Fontana, di cui gli Arcelli sono un ramo] |
||
Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, al leone d'oro, tenente una spada d'argento, al 2° e 3° di rosso, alla croce scaccata, di due file, d'argento e d'azzurro |
Archieri (di Aosta) |
consignori di Gignod | |
Troncato d'oro e d'azzurro, al centauro sagittario, dell'uno nell'altro |
Arco (d') (dal Trentino, a Mantova) |
consignori di Cella Monferrato, Marcorengo | |
D'oro (bordato di rosso), a tre archi rovesciati al naturale posti uno sull'altro | ||
D'oro, a tre archi rovesciati, d'azzurro, posti uno sull'altro [Stemmario Mantovano] |
||
D'argento, a tre archi rovesciati di nero, con le corde di rosso, posti uno sull'altro [Fiori di Blasoneria] |
||
Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, a tre archi rovesciati d'oro, posti uno sull'altro; al 2° d'oro, a un arco addestrato in palo, al naturale, con corda tesa a destra; al 3° d'oro, a un arco sinistrato in palo, al naturale, con corda tesa a sinistra | ||
Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, a tre archi rovesciati, di al naturale posti, uno sull'altro; al 2° d'oro, a un arco in palo, di rosso, con corda tesa a destra; al 3° d'oro, a un arco in palo, di rosso, con corda tesa a sinistra [Stemmario Mantovano] |
||
Inquartato: al 1° e 4° di Baviera, al 2° e 3° d'azzurro, a tre archi rovesciati, al naturale posti, uno sull'altro | ||
D'oro, a tre archi a riposo, d'azzurro, posti uno sull'altro [Spreti] |
Arconati (del Milanese) |
conti di Tronzano | |
Cinque punti d'oro, equipollenti a quattro d'azzurro [de Arconate in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270] | ||
Inquartato, al 1° e 4° cinque punti d'oro, equipollenti a quattro d'azzurro, al 2° di Visconti [Manno] | ||
Ardanesi (Ardanesio) |
consignori di Lanerio, Masio, San Marzano | |
ARMA IGNOTA |
Ardissone (da Carmagnola) |
||
D'argento, al leone al naturale, coronato d'oro, tenente con la branca anteriore sinistra una sella di cuoio, bordata di rosso e di verde [Ghietti, Memorie di Carmagnola] |
Ardizzo (da Frassineto Po, a Casale) |
conti di Frassineto Po; signori di Montemagno | |
D'azzurro, alla fenice d'oro, sulla sua immortalità, di rosso, fissante un sole d'oro nel cantone destro del campo, con il capo d'oro carico di un'aquila di nero [Blasonario Casalese] |
||
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D'azzurro, alla fenice d'oro, sulla sua immortalità, di rosso, fissante un sole di rosso nel cantone destro del campo, con il capo d'oro carico di un'aquila di nero [di Ricaldone] |
|
D'argento, alla banda scaccata d'azzurro e d'oro [Manno, con punto interrogativo] |
Ardizzone (da Vercelli, in Casale) |
marchesi di Bozzole (1688), Pomaro (1685); conti di Castagnetto, Borgo S. Martino; consignori di Cellamonte, Marcorengo, S. Sebastiano (per Manno anche: Montestrutto, Settimo Rottaro e Nomaglio) | |
D'azzurro alla fiamma al naturale, con il capo di
rosso cucito, carico di un'aquila pure al naturale [Manno] |
||
Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, al 2° d'argento (?), alla pianticella di tre fiori (?) di [...], nutrita su un monticello (?, di [...], con la fascia d'azzurro, carica di tre stelle di [...], passante sulla partizione [Blasonario Casalese, alla voce Ardiccionus] |
||
(di Ricaldone denomina il ramo marchionale come "linea di Mantova", originata dagli Ardizzone monferrini, e ne fornisce alcuni stemmi, relativamente simili al precedente. Se ne riporta solamente uno) D'argento, al monte di tre cime (al naturale?), che sorregge tre rami di verde fioriti di tre rose di rosso, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, sostenuto da una fascia d'azzurro, carica di tre stelle d'oro, ordinate in fascia |
Ardizzone (in Bra) |
||
D'oro, al leone di rosso, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle del campo, ordinate in fascia [Mathis, Storia delle Famiglie di Bra] |
||
motto: FORTIS ET AUDAX |
Ardizzoni (Ardisson) (del Nizzardo) |
||
D'argento, alla fascia d'azzurro, carica di tre stelle d'oro, accompagnata in capo da un'aquila bicipite, di nero, in punta da tre monticelli, ciascuno sormontato da una pianta di rosa, al naturale [De Orestis. Quasi uguale la blasonatura di Rabino] |
Ardizzoni (di Alessandria) |
||
Troncato d'azzurro e d'argento [De Ferrari] |
Arduini (Ardoini) (da Cuneo e Asti) |
(una delle prime famiglie signorili insediatesi a Cuneo) consignori di Caraglio |
|
D'azzurro, al leone coronato, addestrato in capo da una stella, con una mezzaluna montante sotto la zampa sinistra anteriore, il tutto d'oro, con il capo d'argento carico di un'aquila coronata, di nero | ||
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(alias) D'azzurro, all'aquila coronata, d'oro [Araldica Cuneese] |
Arduino (Ardoino, Ardoin) (nizzardi) |
||
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D'azzurro, al leone coronato, addestrato in capo da tre stelle, 2, 1, in punta da un crescente rivoltato, il tutto d'oro [Rabino] |
Arduino (Ardoino, Ardoin) (nizzardi) |
||
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D'azzurro, alla fenice d'argento, sulla sua immortalità, di rosso, fissante un sole d'oro nel cantone destro del campo [segnalazione di Michel Orcel, anche in Armorial du Comté de Nice] |
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motto: MANCANDO VIVO [segnalazione Michel Orcel] |
Arduino (da Poirino) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'azzurro, al gallo, accompagnato da tre stelle, due in punta, una in capo, il tutto d'oro [Consegnamento 1613, non riportato da Manno] |
Aremberg (d') | vedi Ligne-Aremberg |
Arena (da Benevagienna) |
consignori di Cervere | |
"Uno signo sopra l'arene in campo aereo con una scaglia d'oro nelle grinfe" [Consegnamento 1579] |
Arezzi (Arese) (da Fossano) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
ARMA IGNOTA [Il Consegnamento 1613 è andato perduto] |
Argenta (Argenti?) (di Asti) |
(famiglia con memorie dal XVIII secolo) | |
D'oro, al destrocherio armato, impugnante una spada posta in sbarra, il tutto al naturale, la punta affiancata da due stelle del campo (al centro dello scudo è visibile una traccia di partizione) [arma di Ioseph Argenta, 177?, Archiginnasio Bologna, vedi Imago Universitatis n. 5512] |
||
Partito d'argento e d'oro, al destrocherio armato di ferro e impugnante una spada, il tutto al naturale, accompagnato da quattro stelle, due in capo e due in punta, dell'uno nell'altro [Dallari, Motti araldici editi di famiglie italiane, Roma, Collegio Araldico, 1922] |
||
motto: OMNI TEMPORE FULGENT [Dallari] |
Argentero (da Castelnuovo d'Asti) |
marchesi di Argentera (1666), Bersezio (1666), Ciocchero (1722); conti di Bagnasco; consignori di Borzone, Cocconato, Grinzane, Supponito | |
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Inquartato, al 1° e 4° d'oro, al crancellino di
verde, al 2° e 3° d'argento, alla banda d'azzurro, carica di tre rose del campo, sopra il tutto di rosso, a tre
candelieri d'argento [Fiori di Blasoneria] |
|
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Inquartato, al 1° e 4° d'oro, al crancellino di
verde, al 2° e 3° d'argento alla banda d'azzurro carica
di tre bisanti del campo, sopra il tutto di rosso, a tre
candelieri d'argento [Manno] |
|
motto: SEMPER PROFUISSE JUVIT |
Argote (de) (dalla Spagna, a Napoli) |
marchesi di Grana (1589) | |
Di rosso, alla croce di vaio [indicazione di Raúl Maldonado Sánchez] |
||
(attestato anche) Di rosso, alla croce di vaio, con la bordura di rosso, carica di otto decusse scorciati, d'oro, uno in capo, tre per lato, in palo, uno in punta [indicazione di Raúl Maldonado Sánchez] |
Arianiti Comneno |
(famiglia feudale dell'Albania centrale, che
traeva il soprannome Comneno da una lontana ascendenza femminile
nella casa imperiale di Bisanzio) signori di Cigliaro e Roccacigliaro, Moransengo, Ozzano, Piazzo, Refrancore, Rivalta; consignori di Terruggia, Tonengo | |
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Inquartato, al 1° e 4° di rosso, all'aquila bicipite, d'oro (Paleologi come imperatori d'Oriente), al 2° e 3° troncato, d'azzurro, alla croce patente d'oro (Arianiti), e d'oro,a tre campane di nero (Comneno) [arma di Costantino Arianiti Comneno, governatore del Monferrato 1495-1499; palazzo forse di Costantino Arianiti, ora casa Beccaris, Casale Monferrato] |
|
![]() |
(alias) Inquartato, al 1° e 4° di rosso, all'aquila bicipite, d'oro, al 2° e 3° d'oro, a tre campane di nero, con il capo d'azzurro, alla croce patente d'oro | |
(Comneno) D'oro, a tre campane di nero, con in cuore uno scudetto d'argento, a tre fasce di nero (Trebisonda) |
*Arlotta Tarino (da Scilla, in Alessandria e Torino) |
conti | |
![]() |
Partito, di Figarolo e di Tarino |
Arlotti (nel Monferrato) |
||
Partito, al 1° d'azzurro, a tre sbarre di [...], al 2° d'azzurro, al crescente d'argento, che regge tre rami di giglio, fogliati e fioriti di tre pezzi, di [...] [di Ricaldone, da bassorilievo nel comune di Grazzano] |
||
motto: ARLOTI SOLI DEVOTI |
Armandis Armanni, de Armaris) (del Nizzardo) |
(forse) consignori di San Salvatore | |
D'argento, alla biscia di rosso, coronata dello stesso,
ondeggiante in palo [Rabino] |
Armandis (del Nizzardo) |
||
Trinciato di rosso e d'azzurro, alla banda di nero, ripiena d'oro, passante sulla partizione, accompagnata in capo da un giglio d'oro, in punta da una rosa d'argento [Rabino] |
Armano (Ermano) (da Ciriè) |
conti di Grosso, Villanova di Mathi | |
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Inquartato d'oro e di rosso, sul tutto d'oro, alla pianta di canapa, di verde [Consegnamento 1687] |
|
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Inquartato d'oro e di rosso, sul tutto d'argento, alla pianta di canapa, di verde [Statuti antichi e nuovi del Collegio dei filosofi e medici della città di Torino, 1664] |
|
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Inquartato d'oro e di rosso, alla pianta di canapa, di verde [Manno] |
Armellina (Armellini) (da Genova?) |
(una delle famiglie costitutrici del comune signorile di Tortona) signori di Torre Armellina [Manno] |
|
D'azzurro, a tre ermellini d'argento, uno sull'altro [Berruti, Tortona insigne] |
Armellino (del Nizzardo) |
||
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Di [...], al cane di [...], seduto, rivoltato, fissante un albero di [...], a sinistra, accompagnato in capo da un sole di [...] [Rabino] |
Armeri (da Cuneo) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
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D'oro, al leone di rosso [Araldica Cuneese. Il Consegnamento 1687 è andato disperso] |
Arminjon (d') (dalla Savoia, anche in Piemonte) |
(famiglia nobilitata da Carlo Felice nel 1835) | |
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D'azzurro, alle mani guantate d'oro, muoventi dal fianco sinistro, tenenti un arco teso e con freccia incoccata, dello stesso |
Arnaldi (da Pinerolo, in Vigone) |
conti di Balme | |
Bandato d'oro e d'azzurro, con il capo d'oro carico di un leone di rosso, nascente, tenente uno stendardo di Savoia, accompagnato da due speronelle dello stesso | ||
D'argento, a tre bande d'azzurro [Catalogo Bolaffi] |
||
motto: PRO FIDE |
Arnaldi (Arnaudo, Arnaldo) (da Caraglio) |
(famiglia nobile con memorie dal XVII secolo) | |
D'azzurro, alla nave d'oro, guernita d'argento, bandierata di rosso, accompagnata ai lati da due stelle d'oro | ||
motto: VELIS ET REMIS |
Arnaldi (da Bra) |
(famiglia nobile con memorie dal XVII secolo) | |
D'argento, a tre bande di rosso | ||
motto: NEMINEM TIMEO AD VIRTUS NUMQUAM [Mathis, Storia delle famiglie di Bra] |
Arnaldi (Arnaldo) (da Saluzzo) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
Di nero, al grifone d'oro, armato e linguato di rosso | ||
motto: RECORDATUS MISERICORDIAE SUAE |
Arnaldi (da Finale, a Torino) |
(famiglia nobile con memorie dal XVI secolo) conti (1832) |
|
D'argento, inferriato di nero, di quattro pezzi, in cuore d'oro, alla rosa di rosso e, nel cantone sinistro, d'azzurro, a due gigli d'oro, ordinati in fascia |
Arnaud (da Chieri) |
conti di S. Salvatore | |
D'azzurro, al leone accompagnato da cinque bisanti, 2, 2, 1, il tutto d'argento, con il capo d'oro carico di un'aquila coronata, di nero |
Arnaud (da Nizza) |
baroni di Castelnuovo | |
Trinciato d'azzurro e di rosso, alla banda d'oro accompagnata in capo da un giglio dello stesso, in punta da due rose d'argento [De Orestis e Rabino; Manno invece indica una sola rosa in punta] |
Arnaud (di Marsiglia) |
consignori di Sauze | |
Rabino cita tre famiglie Arnaud originarie di Marsiglia, ma non identifica quella dei consignori di Sauze | ||
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D'azzurro, allo scaglione accompagnato da due stelle in capo e da un monte di sei cime in punta, il tutto d'oro | |
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D'azzurro, a due burelle e due verghette scorciate, passanti, accompagnate in capo da una rosa, il tutto d'oro | |
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D'azzurro, inferriato d'oro, a tre rose passanti sul tutto, (di rosso?) |
Arnod (Arnaudo) (di Villeneuve d'Aosta) |
consignori di Cormayeur e Entrèves, Introd, Rhemes e St. Georges | |
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Troncato, d'argento a tre dardi di rosso, rivoltati, impugnati, legati d'oro, e d'azzurro alla stella d'oro [De Tillier] |
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Troncato, d'argento a tre dardi di rosso, rivoltati, impugnati, legati d'azzurro, e d'azzurro alla stella d'argento, raggiante d'oro [Manno] |
|
motto: NON NOCEBUNT |
Arnolfi (da Cuneo) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
ARMA IGNOTA [Il Consegnamento 1687 è andato disperso |
Arnulfo (Arnulfi) (da Carmagnola, anche in Torino) |
(famiglia nobile con memorie dal XVII secolo) | |
D'azzurro, a due branche di leone d'oro, decussate | ||
(talora usarono anche) D'azzurro, a due branche di leone decussate, accompagnate in punta da una stella, il tutto d'oro |
||
motto: FATO NON FACTO [Ghietti, Memorie di Carmagnola] |
Arnuzzi Arnuzzi de Medici (di Alessandria) |
conti di Corteranzo | |
Fasciato d'oro e di rosso [Manno] |
||
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Fasciato di rosso e d'oro [De Ferrari] |
|
Fasciato di rosso e d'argento [Manno, da manoscritto Mella] |
||
D'argento, a tre bande di rosso [Di Ricaldone] |
||
(Arnuzzi de' Medici) Inquartato, al 1° e 4° dei Medici, al 2° e 3° di Arnuzzi [Manno] |
||
![]() |
(Arnuzzi de' Medici) Inquartato, al 1° e 4° dei Medici, al 2° e 3° di Arnuzzi [De Ferrari] |
Arona (da Vercelli) |
signori di Olcenengo | |
Di [...], alla banda di [...]] [Manno] |
||
D'azzurro, alla banda cucita di nero, bordata d'argento [Mario Coda, Blasonario Bulgaro] |
||
Per semplice informazione, si riportano le due armi che seguono, presenti nello Stemmario Trivulziano e in BSB c.i. 270 | ||
![]() |
D'argento, alla banda trinciata, di rosso e di verde, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero [de Arona in Stemmario Trivulziano] |
|
![]() |
D'argento, alla banda trinciata, di rosso e di verde [de Arona in Insignia Nobilium Mediolanensium, BSB c.i. 270] |
Arpino (Arpini, olim Alpino) (da Torino) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) | |
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(arma antica) D'oro, al pino sradicato, di verde [Manno] |
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D'argento, con la bordura cucita d'oro, caricata della parola VIRESCIT, e un pino di verde, fruttato d'oro, piantato sulla cima di una montagna di tre cime, di rosso, movente dalla punta dello scudo, con un leone d'oro, che con la zampa destra abbraccia il fusto dell'albero [Consegnamento 1613] |
|
![]() |
Inquartato, al 1° e 4° d'oro, al pino di verde, fruttato del campo, al 2° e 3° controinquartato d'argento e di rosso, incastrato di un pezzo per ordine dall'uno nell'altro [Consegnamento 1687 e arma Giacomo Francesco Arpino in Statuti antichi e nuovi del Collegio dei filosofi e medici della città di Torino, 1664] |
|
motto: ASTRA PETIT NATUS IN DOMINO SPERO |
Arpino (da Poirino) |
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ARMA IGNOTA |
Arquata (da Cassano Spinola) |
(una delle famiglie costitutrici del comune signorile di Tortona) signori di Arquata Scrivia, Cassano Spinola, Isola del Cantone, Pietra Bissara, Pontecurone; consignori di Viguzzolo |
|
D'azzurro, alla sbarra scaccata di tre file, d'argento e di rosso [Berruti, Tortona insigne] |
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(gli Arquata di Genova) Di verde, al leone di rosso (cucito) [Berruti, Tortona insigne] |
Arquier (nizzardi?) |
consignori di Cuébris, Saumelongue (Rabino) | |
D'azzurro, al ponte a un arco, con l'acqua che scorre al di sotto dell'arco, il tutto d'argento, esso ponte sostenente un leone, passante, d'oro [Rabino] |
Arra (dell') (in Casale) |
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Troncato, d'oro, a due uccelli passanti d'argento, cuciti, e di verde, al quadrato di nero [di Ricaldone] |
Arri Arri Gina (di Asti) |
baroni di Arlod | |
ARMA IGNOTA |
Arribaldi Arribaldi Ghilini (Aribaldi) (di Alessandria, oriundi di Valenza) |
(nobile famiglia decurionale alessandrina) | |
Di nero, a due fasce d'oro, ondate, con il capo di rosso, carico di due leoni d'oro, illeoparditi e affrontati, sostenuto d'oro, la fascia carica di quattro tortelli, di nero | ||
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Di nero, a due fasce d'oro, ondate, con il capo di rosso, carico di due leoni d'oro, illeoparditi e affrontati, sostenuto di rosso, la fascia carica di quattro tortelli, d'oro [De Ferrari] |
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Interzato in fascia, al 1° di rosso, a due leoni d’oro,
illeoparditi e affrontati, al 2° di rosso, a quattro bisanti
d'oro, ordinati in fascia, al 3° di nero, alla gemella
ondata, d’oro [Angelo Scordo, "Armista Tonso". Anche Manno, citando Canefri, dà un'arma quasi identica] |
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motto: NON SALVAT SUPERBIA SED HUMILITAS |
Arribaldi |
conti di Moransengo (in Guasco non trovo traccia di questa investitura) | |
ARMA IGNOTA |
Arrigone (Arrigoni, Arrigoni Bardelloni) (da Mantova) |
marchesi di Villadeati (1639) | |
Inquartato, al 1° e 4° d'oro, all'aquila coronata, di nero; al 2° e 3° bandato d'argento e di rosso, con la fascia d'azzurro, carica di una sigla d'oro, formata dalle lettere A R, accostata da due stelle dello stesso, sulla partizione [Manno e di Crollalanza] |
||
Inquartato, al 1° e 4° bandato d'argento e di rosso, al 2° e 3°d'oro, all'aquila, di nero, coronata del campo, con la fascia d'azzurro, carica di due stelle (6) d'oro, attraversante; sul tutto, d'argento alla sigla formata dalle lettere maiuscoledi nero A R, unite [Di Ricaldone] |
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Di rosso, a tre bande d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, sostenuto di rosso, con la fascia carica di una sigla di nero, formata dalle lettere A R [Stemmario Mantovano; Blasone Bolognese, alla voce Arrigoni; Manno, per gli Arrigoni Casati di Milano] |
||
Troncato, al 1° d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 2° d'argento a tre bande d'azzurro, con la fascia d'azzurro, carica di tre stelle d'oro, sulla partizione [Stemmario Mantovano e di Crollalanza, alla voce Arrigoni, marchesi di Villadeati] | ||
Troncato, d'azzurro, alla stella d'oro, accostata da due cani d'argento, ritti e affrontati, al 2° d'oro, a tre bande di rosso [arma di Arigonus de Arigoni Mantuanus, nella loggia inferiore del cortile antico, Università di Padova] |
Arrivabene (da Mantova) |
conti di Viarigi | |
Troncato di rosso e d'argento, il 1° caricato di una lettera A d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata, di nero [Stemmario Mantovano] |
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D'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata del campo, sostenuto di rosso, la fascia carica di una A d'argento [Manno] |
Artaldo |
(famiglia nobile di Biella) | |
D'azzurro, a tre conchiglie d'argento, convesse, 2, 1; con il capo d'oro, carico di un'aquila coronata del campo |
Artaudo (Artaud) |
consignori di Sauze | |
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D'azzurro, a tre torri d'argento, murate e aperte di nero [Rabino] |
*Artom (da Asti, in Roma) |
baroni | |
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Troncato, al 1° d'argento, alla torre di rosso, mattonata di nero, fondata nella troncatura, aperta e finestrata del campo e cimata da due fulmini d'oro decussati, al 2° d'azzurro, alla colomba con un ramoscello d'ulivo nel becco, al naturale, posata sopra un monte di verde uscente dalla punta |
*Artom di Sant'Agnese (da Asti) |
nobili con il predicato di Sant'Agnese | |
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Di rosso, al castoro al naturale, sedente su legna intrecciata, di verde |
Arveris (Arvier) (da Villeneuve) |
signori di Arvier | |
D'azzurro, al leone d'oro, linguato e membrato di rosso, con la fascia di nero, carica di tre rose d'argento, attraversante |
Arvisenet (da Dole, a Torino) |
marchese (Antonio Francesco nel 1725, da Vittorio Amedeo II) | |
D'azzurro, a tre scaglioni d'oro |
Asarta (de) (oriundi spagnoli) |
conti (1834) | |
D'azzurro, a tre fasce, sormontate da tre mezzelune rovesciate e ordinate in fascia, il tutto di rosso, orlato d'oro |
Aschieri (da Susa) |
signori di Altaretto, Foresto, Giaglione, Gravere, Mattie, Maurienne, Meana, Monpantero, Rocca de' Baldi, S. Giorio; consignori di Susa, Villarfocchiardo | |
Fasciato di nero e d'argento | ||
Fasciato d'argento e di nero | ||
Fasciato d'argento e di nero, con il capo di rosso, carico di due chiavi decussate, d'oro [arma di Vincenzo Aschieri, in San Pietro Liberato dal carcere e il donatore, di Giacomo Jaquerio, Museo Civico d'arte antica, Torino] |
||
(successivamente) Fasciato di nero e d'argento, con il capo del secondo, caricato da tre gigli di rosso ordinati in fascia |
Aschieri (Ascheri, Aschierio) (da Fossano) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) (nel 1562 il duca Emanuele Filiberto dona a Giuseppe il castello di Roccadebaldi) |
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Fasciato d'argento e di rosso [Manno] |
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Fasciato di rosso e d'argento [Luisa Gentile, Araldica a Fossano] |
Aschieri (nizzardi) |
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Di verde, al leone d'oro, coronato all'antica, lampassato di rosso [Rabino] |
Asdente (da Taggia) |
conti di Lucerame | |
D'azzurro, a tre pali d'argento, ritirati verso la punta, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata del campo, nascente | ||
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Troncato, al 1° d'oro, all'aquila di nero, coronata d'oro, nascente, al 2° ritroncato cuneato d'oro e d'azzurro [arma di D. Vincentius Audensis, 1590, Archiginnasio Bologna, vedi Imago Universitatis n. 992] |
Asinari (da Asti, in Torino, Milano, Roma, Jesi, USA) |
marchesi di Bernezzo (1703), Caraglio (1772), Clavesana (1657), S. Marzano (1771), Spigno (1614), Voghera (1625); conti di Burio, Camerano, Rossillon; signori di Balangero, Baldesco, Canelli, Cartosio, Casasco, Castagnole delle Lanze, Cortanze, Cortemiglia, Costigliole, Dusino, Lu, Moasca, Mombaldone, Montabone, Montechiaro, Orbassano, Pontecurone, Rivalta, St. Jeoire, S. Giorgio, Soglio, Valdichiesa, Vesime, Villard Chabod, Virle; consignori di Albens, Agliano, Briga, Castelletto d'Erro, Gorrino, Isola d'Asti, Mombercelli, Monale, Mondonio, Montfalcon, Solero | |
* [gli Asinari Rossillon, marchesi di Bernezzo e Clavesana] duchi (1940) | ||
(arma adottata da tutti i rami della famiglia) D'azzurro alla torre d'oro, la porta ferrata d'argento, con la bordura composta d'argento e di rosso [Le armi di Roberto (linea di Camerano) e Cesare Asinari, 1615-1616, sono presenti nell'Archiginnasio di Bologna, vedi Imago Universitatis n. 2753 e 2756] |
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(Asinari di Costigliole, marchesi di Caraglio e San Marzano) Partito, al 1° d'azzurro alla torre d'oro, con la bordura composta d'argento e di rosso, al 2° trinciato di rosso e d'argento (Pallio) [Vittorio Asinari osserva che la partizione Pallio è abbandonata nel XX secolo] |
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(Asinari di Casasco, marchesi di Clavesana, poi Asinari Rossillon, marchesi di Bernezzo e Clavesana) Partito, al 1° d'azzurro alla torre d'oro, con la bordura composta d'argento e di rosso, al 2° trinciato di rosso e d'argento (Pallio) [Vittorio Asinari osserva che la partizione Pallio è abbandonata nel XX secolo] |
||
(Asinari di Camerano, conti di Camerano) Inquartato, al 1° e 4° trinciato di rosso e d'argento, al 2° e 3° d'argento al trapano di nero, sul tutto una torre d'argento attraversante, e il tutto alla bordura composta d'argento e di rosso |
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(Asinari di Virle, signori di Orbassano e Virle) Inquartato, al 1° e 4° trinciato di rosso e d'argento, al 2° e 3° d'oro al trapano di nero e, sul tutto, d'azzurro, alla torre d'oro, la porta ferrata d'argento, con la bordura composta d'argento e di rosso |
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Partito, al 1° trinciato di rosso e d'argento, al 2° d'azzurro, alla torre d'oro, merlata di tre pezzi [fregio araldico del castello di Lagnasco] |
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Partito, al 1° d'azzurro, alla mezza torre d'oro, muovente dalla partizione, al 2° tagliato di rosso e d'argento [stemmi marmorei della prima metà del XVI secolo, Palazzo Madama, Torino] |
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motti: TUTTO ALFIN VOLA TIENS DROIT (linea di Virle) |
Asini |
(una delle antiche famiglie de commune Casalis, componenti il comune signorile di Casale) | |
D'oro, alla banda doppiomerlata, di rosso [Di Ricaldone] |
Asperlin (dal Vallese, ad Aosta) |
(antica famiglia nobile vallesana, brevemente presente anche ad Aosta - vedi Blasonario Transalpino) | |
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D'oro, al leone d'azzurro, coronato e lampassato di rosso [M. J. E. d'Angreville, Armorial historique du Canton du Vallais e A. Mandrot, Armorial historique du Canton de Vaud. Arma non presente nè De Tilliers nè in Manno] |
Assandri (da Mantova, in Milano e Sale Tortonese) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) | |
D'oro, al castello di rosso, sormontato da una scure al naturale, posta in banda, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero |
Asselle (già Accelle) (in Bra) |
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Troncato, al 1° d'oro, all'aquila coronata di nero, al 2° d'argento, all'albero al naturale, con la bordura d'azzurro, carica a destra e a sinistra di due bottoni, d'oro [Mathis, Storia delle Famiglie di Bra] |
Assenco (da Barge) |
vedi Camora |
Assereto (di Genova) |
signori di Serravalle Scrivia | |
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D'argento, al grifone di rosso, collarinato di tre corone (all'antica), d'oro |
Assone (di Bra) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'azzurro, alla fascia scaccata d'oro e d'argento, di tre file [Consegnamento 1613, riportato in Mathis, Storia delle famiglie di Bra] |
Aste (d') (da Albenga) |
conti di Somano | |
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D'oro, al leone d'azzurro, coronato del campo, con cinque filetti di rosso, posti in banda, attraversanti [Vari stemmi in palazzo d'Aste ad Albenga, segnalazione di Riccardo Musso, Albenga. Scorza: esistono numerosissime varianti dell'arma, per il numero dei filetti, la posizione in banda o in sbarra, il leone attraversato o attraversante] |
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D'oro, al leone di rosso coronato del campo, con otto filetti di nero, posti in barra, attraversanti [Manno] |
Astegiano (Astesano, Astesani, Astezzano) (di Asti) |
(vedi anche Castruzzone) consignori di Bussolino, Carema |
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Di rosso, a tre bande d'argento, caricate di sette rose del campo, 2, 3, 2 | ||
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(per un breve periodo usarono anche nome e arma Castruzzone) Bandato d'oro e di rosso, le bande cariche di quattordici gigli a piombo, dell'uno nell'altro, sette rossi sulle bande d'oro, sette d'oro sulle bande rosse [Consegnamento 1613] |
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motto: AUXILIUM MEUM A DOMINO | ||
(un altro ramo) Bandato d'argento e di rosso, le bande d'argento caricate da sei rose del secondo, 1, 3, 2 |
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motto: SUPERIUS INFERIUS |
Astengo (da Savona?, nel Nizzardo) |
consignori di Castelnuovo, Contes | |
ARMA IGNOTA |
Asti (da Vigone) |
conti di S. Martino, Villanova di Mathi | |
D'oro, a tre pali d'azzurro, con il capo cucito del primo, a tre stelle del secondo ordinate in fascia | ||
motto: à BON RENDRE |
Asti (Ast, d'Aste) (da Vercelli) |
consignori di Villanova Monferrato | |
D'azzurro, alla banda di rosso, cucita [Fiori di Blasoneria, ripresi da Manno] |
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D'argento, alla banda di rosso [Manno, citando il manoscritto Mella] |
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Troncato, d'oro, all'aquila coronata di nero, e d'azzurro, alla banda d'oro [Coda, Blasonario Bulgaro. In questo testo si legge che l'arma descritta nel manoscritto Mella ha come primo punto un capo] |
Asti (d'Aste) (da Asti in Cuneo) |
(una delle prime famiglie signorili insediatesi a Cuneo) | |
ARMA IGNOTA |
Astis (da Savigliano) |
(famiglia nobile con memorie dal XVI secolo) | |
D'azzurro, al leone d'oro tenente un ramo d'olivo, di verde |
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motto: VIVIT IN ILLO |
Astraudo (del Nizzardo) |
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D'azzurro, al roseto di tre rose, gambute e fogliate, d'argento, accompagnate da un sole d'oro, uscente dal cantone destro del capo [De Orestis, ripreso da Rabino] |
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motto: SUB ASTRO DONIFERO ROSAE FLORENTES |
Astrio (d') (d'Astres) (da Marsiglia, nel Nizzardo) |
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Di rosso, al grifone d'oro, con la banda d'azzurro carica di quattro stelle d'argento, attraversante [Rabino e Garino, Armorial du Comté de Nice] |
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D'oro, al grifone di rosso, con la banda d'azzurro carica di quattro stelle d'argento, attraversante [Riestap e altri] |
Astrua (Astruga, Asturga) (dalla Val di Blora, in Nizza) |
consignori di Castelnuovo, Conségudes | |
Di rosso, all'aquila d'oro posta in banda |
Astuaud (Astoaud, Astouau) (della Provenza) |
la famiglia viene citata in numerosi armoriali nizzardi, ed è quindi probabile che abbia avuto diramazioni anche nel Nizzardo | |
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Di rosso, all'aquila d'oro, beccata e unghiata d'azzurro | |
motto: FOI à QUI L'A |
Astuto (da Savigliano) |
(famiglia nobile con memorie dal XVI secolo) | |
Di rosso, al sigillo d'oro, posto fra due corna d'argento, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero | ||
motto: SIMPLICITER ET ASTUTE |
Atenolfi (Athenolfi) |
(con)signori di Bardonecchia, Bussoleno, Chianocco | |
(probabilmente portavano l'arma dei de Bardonnêche, dai quali forse discendevano) D'argento, inferriato di rosso, inchiodato d'oro, con il capo d'oro carico di un'aquila di nero, nascente, linguata di rosso [Dizionario Araldico Valsusino] |
Attendolo Bolognini Bolognini Attendolo (da Milano) |
signori di Oleggio, Ovada, Pozzolo Formigaro, Vespolate | |
D'azzurro, al leone d'oro, linguato di rosso, tenente un ramo di cotogno, di verde, fruttato d'oro, di un pezzo | ||
Atti (degli) Attina |
vedi Grandi (de) |
Aubry (d') (da Arras, in Chieri) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) | |
D'azzurro, allo scaglione d'oro, accompagnato da tre rose d'argento [Fiori di Blasoneria] |
Auda (da Villafranca di Nizza) |
conti di Sant'Agnese, Villafranca; consignori di Mérindol, Montolivo | |
(arma antica) D'oro, alla banda d'azzurro, accostata da due lupi di nero [De Orestis e Rabino] |
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Di rosso, alla banda d'oro, accompagnata da due levrieri rampanti, pure d'oro, uno in capo e l'altro in punta [Fran&cded;ois-Alexandre Aubert de La Chesnaye, Dictionnaire de la noblesse.... Anche De Orestis e Rabino menzionano quest'arma] |
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D'oro, alla banda d'azzurro, accostata da due uccelli di nero fermi |
Auda (da Torretta Levenzo, a Nizza) |
conti di San Vittore (= tenimento del Ray, Nizza) | |
D'oro, alla volpe seduta, in atto di battere con un martello azzurro un ferro rovente, sostenuto dall'incudine posata sopra un ceppo di legno, movente dal fianco destro dello scudo, il tutto al naturale |
Auda (da Ivrea) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo)) | |
D'oro, alla banda di rosso, accostata da due gigli d'argento, cuciti |
Audiberti (da Poggetto Theniers) |
conti di Santo Stefano | |
Di rosso, alla banda d'argento, carica di tre crocette d'azzurro | ||
Troncato di Audiberti e d'argento, mantellato d'azzurro, carico di tre stelle d'oro, male ordinate [Per Manno, la seconda partizione è l'arma dei Chianea, anche se lo stesso Manno blasona in modo completamente diverso quest'arma, come si vede alla scheda Chianea] |
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motto: UNGE ME DOMINE OLEO DILECTIONIS TUAE |
Audiberti (da Villafranca di Nizza) |
conti (1818) | |
ARMA IGNOTA [Manno. Invece secondo Rabino l'arma di questi Audiberti è la prima delle armi precedenti e il motto è U.M.D.O.D. "Unge me Domine oleo dilectionis"] |
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Di rosso, alla banda scaccata di due file, d'azzurro e d'oro [Audiffredi e manoscritto Ricolfi, citati da Rabino] |
Audiberti (nizzardi) |
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Di rosso, alla sbarra scaccata di due file, d'oro e d'azzurro [Manno, citando il manoscritto Mella] |
Audiffredi (da Barcellonetta, poi in Cuneo) |
conti di Mortigliengo; baroni di Brison (Bonneville); signori di Crestvolant, Sospello, S. Giovanni d'Aurela | |
D'oro allo scaglione d'azzurro, caricato di cinque stelle d'argento, accompagnato in punta da un falcone di nero, fermo, con la testa rivoltata, l'artiglio destro in alto, sostenuto da una rupe al naturale, con la bordatura composta e addentellata d'oro e di nero |
Audiffredi (da Cuneo) |
nobili (1816) | |
D'oro, allo scaglione d'azzurro, caricato di cinque stelle d'argento, accompagnato in punta da un falcone di nero, fermo, con la testa rivoltata, l'artiglio destro in alto, sostenuto da una rupe al naturale, con la bordatura composta e addentellata d'oro e di nero |
Audoli (da Malaussena) |
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D'oro, all'aquila di nero, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle, d'argento |
Augeri (Augier) (dalla Provenza, nel Nizzardo) |
consignori di Cainea, Ilonza, San Giovanni d'Aurela | |
Di porpora, alla stella (8) d'oro |
Augusta (da Torino, poi in Saluzzo) |
consignori di Monasterolo, Nucetto | |
D'oro, allo scaglione d'azzurro, carico di tre stelle (6) d'oro, accompagnato in punta da un ramo d'lloro, di verde, fruttato d'oro, con il capo d'argento, cucito, carico di un'aquila coronata, di nero | ||
motto: HAUD CUNCTIS COELO DEMISSA |
Augustini (da Macugnaga, nel Vallese) |
[per Manno] marchesi (1822) [Antoine Marie Augustini, in Dizionario storico della Svizzera] baroni (1822) |
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Partito di nero e d'oro, a due leoni affrontati e riguardanti, dell'uno nell'altro [M. d'Angreville, Armorial historique du Canton du Vallais] |
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Inquartato, al 1° e 4° di rosso, alla colonna d'argento, accostata da due stelle dello stesso, al 2° e 3° partito d'oro e di nero, a due leoni affrontati, dell'uno nell'altro [Armorial Valaisan - Walliser Wappenbuch, 1946] |
Aulari (Ollari) (da Alessandria) |
(famiglia decurionale di Alessandria) |
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D'azzurro, a tre bande d'oro | ||
Bandato d'oro e d'azzurro [De Ferrari] |
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Bandato d'azzurro e d'oro [Angelo Scordo, "Armista Tonso"] |
Aura (De Aura) |
consignori di Pino | |
ARMA IGNOTA |
Aurelio Aurelio Bealesio (Aurely, Aurelia) (da Benevagienna, in Cherasco) |
(una delle quattro famiglie militari di Benevagienna, che mantenne il cognome originale mentre il ramo di Benevagienna lo mutò in Oreglia) conti di Torricella |
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Bandeggiato d'oro e di verde di otto pezzi, con il capo d'azzurro, a tre stelle d'oro male ordinate | |
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(Aurelio-Bealesio) Inquartato di rosso e d'oro (Bealesio), e sul tutto di Aurelio [Questa versione dell'arma è raffigurata all'esterno della cappella privata di Villa Brizza a Cherasco: si veda anche la scheda Bealesio. Segnalazione di Alberto Lubelli Prasca] |
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(Aurelio-Bealesio) Inquartato d'oro e di rosso (Bealesio), e sul tutto di Aurelio [Manno] |
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motto: SPES MEA DEUS QUIS UT DEUS [Franchi-Verney, ripreso da Garino] |
Auruzi (Auruce, Auruç) (di Cesana) |
(con)signori di Giaglione, Cesana, Sauze di Cesana | |
D'azzurro, alla trota d'argento, posta in sbarra [Dizionario Araldico Valsusino] |
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(arma del comune di L'Argentière, feudo d'oltralpe della famiglia, che riprende - non so se in parte o in toto - lo stemma degli Auruzi)D'azzurro, alla trota d'argento, caudata e pinnata di rosso, posta in sbarra, con il capo merlato, pure d'argento |
Authier (D') (d'Authier de Sisgaud) (da La Penne) |
conti di Saint Barthélemy; signori de La Penne e Chaudol; consignori di Sant'Antonino [Michel Orcel segnala che De Orestis, in una nota, distingue i d'Authier da Puget-Théniers, signori di La Penne, Chaudol, Sant Antonino, e i d'Authier conti di Saint Barthélemy] |
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D'azzurro, a tre cipressi d'oro uno accanto all'altro (alias: male ordinati) [Manno] |
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D'azzurro, a tre pini d'oro uno accanto all'altro [Franchi Verney e Scagliero, citato da De Orestis] | |
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Di [...], a tre pigne di [...], 2, 1 [sigillo di Joseph Alexandre d'Authier de La Penne, segnalato da Michel Orcel] |
Autric (d') (Autric de Vintimille) (nizzardi?) |
(signori di Baumettes?) | |
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Di rosso, a cinque sparvieri d'oro, legati di nero e sonagliati d'oro, 2, 2, 1 [Rabino] |
Autry de la Mivoye (Aultry) (francesi, anche in Torino) |
(nobile famiglia francese, due membri della quale furono al servizio di casa Savoia) | |
D'argento, alla fascia d'azzurro, accompagnata in capo da tre merlette, di nero, e in punta da una stella, d'azzurro [Consegnamento 1687 di Giorgio Emanuel, capitano di cavalleria nel reggimento di don Gabriel di Savoia] |
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D'azzurro, alla fascia d'argento, accompagnata in capo da tre merlette, e in punta da una speronella, il tutto d'oro [Rietstap] |
Auvergne (d') | vedi Tour (de la) d'Auvergne |
Avalle (da Conzano) |
(Di Ricaldone ipotizza che siano un ramo dei Della Valle, che ha conservato il nome in latino) consignori di Terruggia |
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ARMA IGNOTA |
Avalloni | vedi Sozio |
Avalos (d') (di origine spagnola, in Napoli) |
marchesi di Castelnuovo Scrivia (1526); conti di Castellazzo Bormida, Sezzè; signori di Bassignana, Caluso, Sale | |
D'azzurro, alla torre d'oro, aperta e finestrata di rosso, con la bordatura composta d'argento e di rosso | ||
D'azzurro, al castello d'oro, torricellato di tre pezzi, con la bordatura composta d'argento e di rosso | ||
Inquartato, al 1° e 4° d'Avalos, al 2° e 3° controinquartato, al I e IV bandato d'oro e di rosso (d'Aquino), al II e III troncato d'argento e di rosso, al leone dell'uno nell'altro (del Borgo) [stemma di Beatrice d'Avalos, moglie di Giangiacomo Trivuzio, Palazzo degli Spagnoli, Asti] |
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Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, alla torre d'oro, aperta del campo, con la bordatura composta d'argento e di rosso, al 2° e 3° controinquartato, al I e IV bandato d'oro e di rosso (d'Aquino), al II e III troncato d'argento e di rosso, al leone dell'uno nell'altro (del Borgo) [Alfonso d'Avalos, marchese di Pescara, cavaliere del Toson d'Oro, 1586, in Jean Baptiste Maurice, Le blason des armoiries de tous les chevaliers de l'ordre de la Toison d'Or, 1667] |
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Inquartato, al 1° e 4° di rosso, alla torre d'oro, aperta d'azzurro, con la bordatura composta d'argento e di rosso, al 2° e 3° controinquartato, al I e IV bandato d'oro e di rosso (d'Aquino), al II e III troncato d'argento e di rosso, al leone dell'uno nell'altro (del Borgo) [Francesco d'Avalos, marchese di Pescara, cavaliere del Toson d'Oro, 1555, in Nomi ed arme dei cavalieri del Tosone d'oro, 1560? - BSB c.i. 286] |
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motto: FINIUNT PARITER RENOVANTQUE LABORES |
Avanchy (d') (d'Avanchier) |
(vedi Blasonario Transalpino) signori di Ozegna |
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Partito d'argento e di rosso, alla cotissa d'oro attraversante |
Avareno (Avarengo) (da Santena) |
consignori di Baldissero Torinese, Santena | |
D'argento, alla fascia di rosso |
Avario (da Cherasco) |
(famiglia nobile con memorie dal XVI secolo) | |
Fasciato d'oro e di rosso, di dieci pezzi | ||
motto: EST MODUS IN REBUS |
Avedano (di Moncalvo) |
(famiglia con memorie dal XVI secolo) | |
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Partito, al 1° d'oro, all'albero, nutrito nella pianura erbosa, il tutto al naturale, sormontato da un'aquila d'argento, al 2° d'azzurro (?), al filetto (?) di [...] in banda, accompagnato da da due stelle (8?) d'oro [Armi di Franciscus Avedanus a Moncalvo Montis Ferrati, 1603, presenti nell'Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 2046 e 2085. Ambedue le armi sono assai deteriorate e di difficile lettura] |
Avellani (Avellani Facelli) (dalla Spagna, in Acqui e Casale) |
conti di Cuccaro, Terzo; signori di Celle | |
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Inquartato al 1° e 4° d'oro, all'aquila di nero, al 2° e 3° d'argento, all'avellano nutrito nella pianura erbosa, al naturale | |
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D'argento, a quattro avellani nutriti nella pianura erbosa, al naturale, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero [Blasonario Casalese; per Di Ricaldone gli avellani sono cinque] |
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motto: NUMQUAM OTIOSA |
Avenati (da Feletto, in Rivoli) |
conti di Lingotto; consignori di Caselette | |
D'azzurro, alla quercia d'oro, accollata da una vite d'argento | ||
motto: EXCULTA CRESCIT |
Aventura |
(famiglia decurionale di Biella) | |
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D'oro, all'avanbraccio vestito di rosso, movente da una nuvola d'argento, posta in punta, sostenente con la mano destra, di carnagione, un monte di sei colli di verde, 1, 2, 3, sormontato da una stella (6), di rosso |
Aventurino (Solario) (da Santhià) |
consignori di Carisio | |
ARMA IGNOTA |
Aventurino (da Ivrea) |
consignori di Bollengo | |
ARMA IGNOTA |
Averardi (da Chieri) |
consignori di San Secondo di Pinerolo con Miradolo e Roccapiatta | |
ARMA IGNOTA |
Avet (da Moûtiers, in Roma) |
conti (1840) | |
D'argento, alla banda di rosso, carica di tre api d'oro, con il capo d'azzurro, carico di tre stelle d'argento, ordinate in fascia | ||
motto: CONTRE LE DROIT NUL DROIT |
Avici (da Fossano) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
ARMA IGNOTA [Il Consegnamento 1614 è andato perduto] |
Avigdor (del Nizzardo) |
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Partito, di rosso, alla stella d'argento, posta in capo, e d'azzurro, al leone d'argento [De Orestis] |
Avise (D') (della val d'Aosta) |
signori di Avise, Montailleur, Planaval, Rochefort | |
D'azzurro, al leone d'oro, armato e linguato di rosso | ||
motto: QUI TOST AVISE TARD SE REPENT |
Avogadro (da Vercelli) |
conti di Brassicarda, Casanova Elvo, Cavaglià, Ceretto, Collobiano e Formigliana, Gifflenga, Lignana, Massazza e Villanova, Mottalciata, Palazzo Canavese, Quinto, Valdengo, Vigliano e Montecavallo; baroni di Piverone; signori di Albano e Oldenico, Altezzano, Asigliano, Balzola e Marano, Borriana e Beatino, Camburzano, Donato, Graglia, Pollone e Sordevolo, Lessona, Lozzolo, Magnano, Sala, Torrazzo, Zimone, Mongrando, Murisengo, Muzzano, Occhieppo, Ponderano, Ronco, Sali, Sandigliano, S. Giorgio Monferrato, Villarboit, Zumaglia; consignori di Campo e Nebbione, Caresanablot, Carisio, Carpenetto, Cavagnolo, Costigliole, S. Sebastiano, Strambino, Ternengo, Trino, Vettignè, Villa del Bosco, Villarbasse | |
Fasciato d'oro e di rosso, di dieci pezzi [Due armi di D. Paulus de Advocatis Valdengh. Vercell., 1612, sono presenti nell'Archiginnasio di Bologna, v. Imago Universitatis n. 2538 e 2572], |
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Di rosso, a sei fasce d'oro [Consegnamento 1613-1614 di Agostino Avogadro di Quaregna e Ceretto] |
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Di rosso, a cinque fasce d'oro [Consegnamento 1613-1614 di Mercurino Avogadro di Valdengo] |
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D'oro, a cinque fasce di rosso [Arma di D. Carolus Mauritius Avogadrus dominii Valdengi, 1657, Archiginnasio Bologna, v. Imago Universitatis n. 4758] |
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D'azzurro, a quattro fasce d'oro [Consegnamento 1614 di Giovan Battista, Virginio e Carlo Avogadro di Collobiano] |
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D'oro, all'aquila di nero, con in cuore l'arma Avogadro [Fiori di Blasoneria, per gli Avogadro di Collobiano] |
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motto: NISI LACESSITUS LAEDO |
Avogadro (da Novara) |
conti di Casalgiate; consignori di Bornate e Vintebbio | |
Palato d'argento e d'azzurro |
Avogadro (da Brescia) |
marchesi di Borgo San Martino (1602) | |
D'argento, a tre fasce doppio merlate di rosso | ||
D'argento, a tre bande doppio merlate di rosso [Stemmario Trivulziano] |
Avolasca (di) (del Tortonese) |
signori di Avolasca | |
ARMA IGNOTA |
Avvocati (Avvocato) |
consignori di Cavagnolo, Murisengo | |
D'argento, a quattro fasce d'azzurro | ||
motto: SEMPER TENEO FORT(?) INSTANDO |
Ayanz (della Navarra) |
signori di Isasca | |
Inquartato, al 1° e 4° di [...] a due lupi passanti l'uno sull'altro, al 2° e 3° di [...] a tre caldaie dalle quali sporgono due teste di lupo, di profilo, una per parte, poste in palo | ||
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(Ayanz de Navarra) Partito, al 1° d'argento, a tre caldaie di nero, poste in palo, al 2° di Navarra |
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(alias) Semitroncato, partito, al 1° di rosso, a mezze catene di Navarra, al 2° d'azzurro, a due leoni d'argento, affrontati, al 3° d'argento, a tre caldaie dii nero, poste in palo [indicazione di Raúl Maldonado Sánchez] |
Aymaville (d') (di Aymaville) |
signori di Aymaville | |
D'oro, al leone di nero, armato e linguato di rosso |
Aymonier (di Aosta) |
signori di St. Martin de Corleans | |
Troncato d'azzurro e di rosso, al leone d'oro tenente una spada d'argento, alta in palo, con una corona d'oro, infilzata a metà della lama | ||
motto: NON EXPERS CONSILII VIS |
Aycardo (Aicardo, Aicardi) |
(famiglia con memorie dal XVII secolo) | |
D'azzurro, al cardo silvestre d'oro, con il capo d'argento, carico di uno scorpione di nero, accompagnato da due stelle, di rosso | ||
motto: VIRTUS VENENA PELLIT |
Aynardi (di Acqui) |
(antica famiglia consolare acquese, fin dal 1200) | |
Troncato, d'oro all'aquila coronata, di nero, e d'argento pieno, con la fascia bandata d'argento e di nero sulla partizione |
Aynardi (Ainardi, Ainaldi) (da Lanzo e in Val Susa) |
consignori di Druent, San Giorio | |
ARMA IGNOTA |
Aynardi (Ainardi) (dell'alta Val Susa) |
(con)signori di Bardonecchia | |
ARMA IGNOTA |
Aynardi (Ainardi) (da Chianocco e Giaglione) |
(con)signori di Bussoleno, Chianocco, Giaglione | |
ARMA IGNOTA |
Azzoni (da Fossano) |
(famiglia con memorie dal XVIII secolo) | |
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Interzato in fascia, al 1° d'azzurro, al decusse d'oro, sormontato da una stella d'oro, al 2° scaccato d'oro e d'azzurro, al 3° d'azzurro, con il capo d'oro, carico di un'aquila di nero [Arma di Carlo Francesco Azzoni, 1711, benefattore del Monte di Pietà, citato da Luisa Gentile in L'Araldica a Fossano nel Settecento] |
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Ultimo aggiornamento 31 Agosto 2015
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